LA GUERRA DEI VENT’ANNI
Deposizioni in aule e dichiarazioni
spontanee (parte II)
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a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati
Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente
Interviste a cura di Giovanni Toti, direttore del TG4
LA GUERRA DEI VENT’ANNI
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“La colpa della mia sofferenza è anche di quei magistrati che
mossi da intenti che non corrispondono a valori di giustizia mi
hanno attribuito la qualifica di prostituta. Nonostante io abbia
sempre negato di avere avuto rapporti a pagamento e
soprattutto di averne avuti con Silvio Berlusconi”. Karima El
Mahroug, detta Ruby.
LA GUERRA DEI VENT’ANNI
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Da vent’anni un unico imputato, Silvio Berlusconi, ed una
celerità esemplare, purtroppo unica, sconosciuta in tutti i
processi che si celebrano in Italia; e su vicende importanti, sulle
quali invece sarebbe utile per i cittadini avere qualche
chiarimento, cade spesso il silenzio, l’omertà.
LA GUERRA DEI VENT’ANNI
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La giustizia è lenta e macchinosa, dai tempi del fallimento del
Banco Ambrosiano a quelli più recenti dei disastri Parmalat, i
bond argentini il sistema Sesto di Penati, la scalata Unipol a
BNL e ovviamente il più grande scandalo finanziario di
sempre, il Monte dei Paschi di Siena con le responsabilità
giudiziarie ancora da accertare ma anche con le
responsabilità politiche e morali di chi queste scalate
fallimentari avvallò;
Sullo sfondo uno scontro politico che dura da vent’anni,
dall’avviso di garanzia a Napoli inviato a Berlusconi dal pool
Mani Pulite.
INDICE
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Deposizioni in aula
1) Piero Ostuni
2) Giorgia Iafrate
3) Karima El Mahroug, detta Ruby
4) Annamaria Fiorillo
5) Ivo Morelli
Dichiarazioni spontanee di Silvio Berlusconi
Intervista a Nicolò Ghedini
DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO
BERLUSCONI
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DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL
19 OTTOBRE 2012
Quando mi fu comunicato che Ruby, egiziana e parente di
Mubarak, si trovava trattenuta in Questura, mi venne spontaneo
paragonare questa circostanza proprio alla vicenda del figlio di
Gheddafi e immaginai subito che tale situazione avrebbe potuto
creare un incidente diplomatico con Mubarak essendo io convinto
che Ruby facesse parte della sua cerchia familiare.
DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO
BERLUSCONI
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In aula Silvio Berlusconi cita l’incidente tra Libia e
Confederazione Elvetica dopo l’arresto del figlio di Gheddafi
in Svizzera che aveva seguito di recente in prima persona e
precisa che una settimana prima aveva chiesto conto a
Mubarak della sua parentela con Ruby.
DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO
BERLUSCONI
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DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL
19 OTTOBRE 2012
Alla mia domanda, se conoscesse la madre di Ruby, la sua
risposta fu affermativa. Mi disse che si trattava di una famosa
cantante che effettivamente faceva parte della sua cerchia
familiare. Per questo, quando l’onorevole Valentini, la sera di
otto giorni dopo a Parigi il 27 di maggio 2010 mi chiese se
fosse il caso di assumere informazioni presso la Questura di
Milano, gli risposi affermativamente.
DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO
BERLUSCONI
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DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL
19 OTTOBRE 2012
Fu una telefonata estremamente breve. Mi limitai a chiedergli se
poteva confermare o meno se vi fossero problemi per
l’identificazione di una giovane di nome Ruby di cittadinanza
egiziana e gli dissi che mi risultava che questa giovane potesse
avere dei rapporti di parentela con il Presidente Mubarak. Dissi
che per agevolare le operazioni di identificazione avevo pregato
il consigliere regionale Minetti di recarsi presso la Questura. Non
dissi altro e non chiesi in alcun modo al dottor Ostuni di
intervenire sulle procedure in corso.
DEPOSIZIONI IN AULA
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1) DEPOSIZIONE DI PIERO OSTUNI – CAPO GABINETTO
QUESTURA DEL 20 APRILE 2012
Il Presidente mi disse: “Dottore, guardi che è stata fermata una
persona ed è in Questura che è una persona che non ha i
documenti con sé in questo momento e mi viene segnalata essere la
nipote di Mubarak.
Che tono aveva l’Onorevole Berlusconi?
Un tono normale.
Le fu dato un ordine o le fu chiesta un’informazione?
Mi disse che si sarebbe presentata in Questura la consigliere
parlamentale Minetti che si sarebbe fatta carico di questa persona.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Il capo di gabinetto contatta la funzionaria di turno del Servizio
Prevenzione Generale, Giorgia Iafrate. Sono le 23:59.
DEPOSIZIONE DI PIERO OSTUNI – CAPO GABINETTO
QUESTURA DEL 20 APRILE 2012
Penso di averla chiamata una decina di volte e di averle detto
comunque di cercare di accelerare il più possibile le procedure.
Ma disse anche alla dottoressa Iafrate che avrebbe dovuto
non rispettare le procedure?
Non ricordo di aver detto una cosa del genere.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Ecco la versione di Giorgia Iafrate, che avendo preso servizio
alle 19:00 già sapeva della presenza di una marocchina non di
una egiziana in Questura.
DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
Mi è stato detto appunto dal dottor Ostuni che invece in Questura
sarebbe stata portata la nipote di Mubarak e che questa notizia
l’aveva ricevuta dalla Presidenza del Consiglio. Mi disse se era
possibile procedere ad accelerare i tempi delle procedure che
solitamente noi utilizziamo.
DEPOSIZIONI IN AULA
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A questo punto Giorgia Iafrate scende nella sala dei fermati
per parlare direttamente con Karima El Mahroug.
2) DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
Mi disse che non era la nipote di Mubarak. Mi disse
espressamente di spacciarsi a volte come la nipote di Mubarak ma
che in realtà non lo fosse.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Tale circostanza trova conferma nella deposizione di Karima El
Mahroug, detta Ruby, del 4 marzo 2013.
3) DEPOSIZIONE DI KARIMA EL MAHROUG, DETTA RUBY
Mi dispiace per aver mentito anche sulla parentela con Mubarak,
di aver detto anche altre bugie sulle mie origini. Ho giocato di
fantasia perché il vecchio passaporto me lo ha permesso: c’è
scritto l’immobile di Mubarak. Da questo ho preso la grande
cavolata di Mubarak.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Giorgia Iafrate riporta le parole di Ruby al capo di gabinetto
quando la ricontatta.
DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
Mi disse che sarebbe giunta in Questura una persona disposta a
prendere, insomma, in consegna tra virgolette la ragazza.
DEPOSIZIONI IN AULA
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A questo punto la funzionaria Iafrate chiama personalmente il
PM minorile di turno Annamaria Fiorillo che aveva chiesto il
trasferimento di Ruby in comunità per comunicarle questa
alternativa.
4) DEPOSIZIONE DI ANNAMARIA FIORILLO – PM DEI MINORI
DEL 4 MARZO 2013
Disse che non c’erano posti in comunità. Io dissi che me l’avevano
già detto e che quindi avrei autorizzato che la minore venisse
trattenuta oltre il termine di legge, disse che comunque si era
presentata una consigliera ministeriale tale Minetti, la quale si era
resa disponibile a prendere in affido la ragazza…
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI ANNAMARIA FIORILLO – PM DEI MINORI
DEL 4 MARZO 2013
…e poi dissi anche, ma questo affidamento potrebbe essere fatto
solo a 2 condizioni: la prima è che la ragazza sia correttamente
identificata, naturalmente come nipote di Mubarak, e che questa
persona documenti il titolo per chiederne l’affidamento.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Giorgia Iafrate continua la sua deposizione.
DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
Le prospettai (al PM minorile di turno Annamaria Fiorillo) la
possibilità di seguire questo secondo canale di affidamento e lei
inizialmente mi disse che era perplessa perché voleva capire bene
chi fosse questa persona e soprattutto, dato che la ragazza non
aveva i documenti, preferiva che fosse assolutamente identificata
con certezza.
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
Dottoressa Iafrate, mi scusi, ma lei alla dottoressa Fiorillo
disse che questo consigliere ministeriale si era presentato su
indicazione della Presidenza del Consiglio?
Sì sì lo dissi e poi le dissi anche che non era vero che era la nipote
di Mubarak, ricordo anche questo perché ci furono più telefonate.
E la dottoressa Fiorillo mi disse di procedere all’identificazione
della ragazza.
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
La dottoressa Fiorillo dette una disposizione precisa sulla
destinazione di questa ragazza minorenne o no?
Allora a quella telefonata no, mi disse di fare questi accertamenti
che erano di verificare innanzitutto l’identità della ragazza e che
il canale dell’affidamento a questa terza persona poteva essere
possibile soltanto una volta identificata compiutamente la
ragazza.
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
L’unica precisazione da chiederLe...cioè se il dottor Ostuni o
il dottor Morelli le abbiano chiesto di non rispettare una o più
regole di quella che era la procedura da seguire?
No.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Anche Ivo Morelli, dirigente UPG, diretto superiore di Giorgia
Iafrate la chiama dopo essere stato contattato dal Capo di
Gabinetto. Sono le 00.50.
5) DEPOSIZIONE DI IVO MORELLI – DIRIGENTE UPG
Come vi siete accordati?
Di seguire le procedure di fotosegnalamento dell’Afis si cerca di
collocare questa ragazza in un centro di accoglienza.
Chiaramente la difficoltà del collocare nei centri di accoglienza
nelle ore serali e notturne è molto più alta che nelle ore diurne.
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI IVO MORELLI – DIRIGENTE UPG
Lei in quel momento sa che la ragazza, la minore, non è
parente di Mubarak e allora a quel punto che ragione c’era
mi permetta di accelerare tutte le procedure?
Nessuna ragione se non quella di collocare la minore il prima
possibile o in un centro o affidarla a terzi quindi liberarci della
persona fisica nell’ambito della Questura. È chiaro che un letto è
meglio che una sedia in mezzo ad altre persone fermate in
Questura.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Giulia Turri presidente della IV Sezione Penale ha affermato
che “secondo prassi l’Ufficiale di Polizia si attiene alle disposizioni
impartite dal Pubblico Ministero”.
DEPOSIZIONE DI IVO MORELLI – DIRIGENTE UPG
Come vi siete accordati?
Se le circostanze lo permettono, sì. Se i centri contattati avessero
dato disponibilità, la ragazza, penso, sarebbe stata collocata in
un centro accoglienza.
DEPOSIZIONI IN AULA
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Non c’è posto in comunità. Giorgia Iafrate ricontatta il pm
Fiorillo.
DEPOSIZIONE DI ANNAMARIA FIORILLO – PM DEI MINORI
DEL 4 MARZO 2013
Io le dissi. “Senta io quello che avevo da dirle gliel’ho detto. Non
mi disturbi ancora” Io ho sempre mantenuto ferma la mia
disposizione: che la ragazza fosse messa in comunità.
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
Abbiamo atteso l’esito delle comparazioni. Abbiamo accertato
che effettivamente il nome dato dalla ragazza che inizialmente
poteva anche essere un nome falso corrispondeva esattamente a
quello poi del fotosegnalamento …. delle comparazioni.
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
L’ultima finale disposizione che le dette la dottoressa Fiorillo
in merito alla minore quale fu prima che la minore fosse
ovviamente rilasciata?
Identificazione certa della ragazza e accertamenti sull’identità
della Minetti. L’ultima telefonata però, per esattezza, io la feci
per comunicarle che l’affidamento avvenne ma non mi rispose la
dottoressa Fiorillo e io non la richiamai.
DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO
BERLUSCONI
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Mentre si susseguivano le telefonate, Silvio Berlusconi era in
volo da Parigi a Roma. Solo dopo l’atterraggio apprende
quanto è accaduto parlando con Nicole Minetti.
DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL
19 OTTOBRE 2012
Mi raccontò che Ruby era stata identificata. Che era risultata non
essere egiziana ma di nazionalità marocchina e per di più
minorenne. La notizia mi lasciò di stucco e mi resi finalmente
conto che Ruby aveva mentito, ritenni di non dovermi più
interessare di lei da quel momento in poi; io non avevo affatto
chiesto che la ragazza venisse affidata alla Minetti essendomi
limitato a chiedere alla stessa Minetti di recarsi in Questura
unicamente per agevolare l’identificazione della ragazza.
DEPOSIZIONI IN AULA
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La settimana successiva Ruby viene di nuovo fermata per una
lite. La Minetti è irreperibile. Ecco quello che accade.
DEPOSIZIONE DI PIERO OSTUNI – CAPO GABINETTO
QUESTURA DEL 24 APRILE 2012
Allora io ricordo di avere detto: “allora a questo punto
mandiamola in comunità visto che questa si è resa irreperibile”.
In questo caso lei ha ricevuto telefonate dalla Presidenza del
Consiglio , dall’entourage del Presidente, da qualcuno?
Assolutamente no.
LA GUERRA DEI VENT’ANNI
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Solo dopo mesi scoppierà il caso Ruby basato sul presupposto
da dimostrare che i funzionari della Questura si sarebbero
dovuti attenere alle disposizioni del PM ma Ruby non era in
stato di fermo, la denuncia per furto non era ancora stata
presentata, Giorgia Iafrate in aula ha rivendicato la sua
autonomia decisionale.
DEPOSIZIONI IN AULA
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DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG
DEL 24 APRILE 2012
Lei sa che le disposizioni di un Pubblico Ministero per voi
sono ordini?
Certo, dipende in che ambito. In questo specifico ambito rientra
nei miei poteri di polizia giudiziaria quello di valutare quale sia la
soluzione più opportuna e migliore per una minore che
sicuramente non è legale che stia presso le camere dei fermati. Di
fronte a decidere se lasciare la minore in una condizione non
sicura e di fronte al decidere di lasciare la minore ad un
consigliere regionale votata dal popolo italiano, io ho ritenuto
opportuno fare questa seconda scelta.
LA GUERRA DEI VENT’ANNI
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Così la funzionaria Iafrate ha rivendicato la sua scelta
autonoma spezzando quella catena di pressioni supposta in
caso di concussione in un processo in cui nessun funzionario,
neppure l’allora Questore Indolfi ha sostenuto di essere stato
indotto in alcun modo a forzare o a non rispettare le
procedure.
LA GUERRA DEI VENT’ANNI
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Agli atti, ad avvalorare la possibilità di autonomia decisionale
di Giorgia Iafrate, il cui ruolo è chiave perché è lei a decidere
l’affidamento di Ruby a Nicole Minetti, sono state depositate le
relazioni del Presidente del Tribunale dei Minori Monica
Frediani;
Ha ricordato una direttiva del 2008, precisa che per quanto
riguarda gli interventi di carattere civile e non penale su minori,
il ruolo di decisione del PM minorile è improprio.
LA GUERRA DEI VENT’ANNI
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È l’autorità amministrativa ovvero la Questura a dover attuare
le misure a tutela del minore non solo;
In una seconda relazione specifica sui fatti della notte del 27
maggio 2010, lo stesso procuratore capo precisa che non
essendoci stata una denuncia per furto, si ritiene che il PM
svolga un ruolo consultivo e le sue disposizioni di conseguenza
non sarebbero vincolanti;
Una considerazione non di poco conto nelle mani della difesa in
un processo in attesa di arringhe e requisitorie, di riascoltare le
deposizioni dei testi in aula, della concussione non c’è traccia.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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Il PM Sangermano usa questa immagine (che le cene di
Arcore non fossero conviviali). Lei cosa ne pensa?
Tutti i testimoni hanno pacificamente detto che invece si trattava
proprio di cene assolutamente conviviali, cene normalissime;
Tanto normali che anche quando è uscita la notizia sul Fatto
Quotidiano, poi il Presidente Berlusconi ha continuato
tranquillissimamente a farle con le stesse persone e assolutamente
con le stesse modalità;
Quindi erano delle cene normalissime in cui non accadeva nulla
di più di quanto accade in una cena.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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Un altro punto che il Pubblico Ministero affronta nella
requisitoria del 4 marzo, parla di una retribuzione delle
persone che partecipavano a queste cene di Arcore;
arrivando ad ipotizzare una retribuzione successiva di
testimoni.
Il Presidente Berlusconi, già prima, aiutava queste amiche;
proprio per un rapporto di amicizia che lui aveva, e come fa con
moltissime persone. Se ne hanno avuto testimonianze proprio in
questi giorni in cui ha aiutato delle famiglie in difficoltà.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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Il disastro mediatico che è stato creato dalle indagini ha
oggettivamente impedito a queste persone di trovare un lavoro;
Quindi lui ha continuato in maniera assolutamente pubblica e
conclamata ad aiutarle e ovviamente per quello che
necessitavano queste persone. Tutto nella massima trasparenza.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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L’espressione che il Pubblico Ministero usa è di un “sistema
prostituivo”. Come replica la difesa?
La difesa replica con le testimonianze delle stesse ragazze. Le
quali negano tutte e di avere mai avuto rapporti sessuali. Tutte
negano di aver mai avuto del denaro collegato a rapporti
sessuali comunque mai avvenuti. Quindi il sistema prostituivo è
soltanto nella mente dei Pubblici Ministeri;
Tra l’altro, non c’entra nulla con questo processo. Perché questo
processo non riguarda il sistema prostituivo che eventualmente
tocca altre vicende che non riguardano il Presidente Berlusconi.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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La stessa Ruby ha negato in plurimi interrogatori, in tutte le
intercettazioni, addirittura in una memoria che lei aveva scritto
nel suo computer nel settembre del 2010 - quindi in data
assolutamente non sospetta, cioè quando non erano ancora uscite
nulla di queste vicende - e ha sempre detto «mai avuto rapporti
sessuali con Silvio Berlusconi». Già questo - di per se - doveva
essere sufficiente per non avviare il processo.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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Il PM parla anche di queste intercettazioni.
Vede anche qui c’è una lettura assolutamente assurda delle
intercettazioni; perché le ragazze hanno ampiamente spiegato i
toni e i modi utilizzati in quelle telefonate. Hanno detto
espressamente che mai ci sono stati rapporti sessuali;
Del resto anche le ragazze che hanno detto che l’atmosfera nelle
cene, più che conviviale, era simile a quella in una discoteca.
Hanno detto di aver ricevuto del denaro in regalo ma MAI per
rapporti sessuali.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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Quindi anche le testi che l’accusa ritiene favorevoli a se,
escludono radicalmente la sussistenza di quello che viene
chiamato un sistema prostituivo. Ma ribadisco, ancora una volta,
tutto quello che accadeva o che è accaduto nella casa privata di
Arcore, non c’entra niente con il processo;
Cioè la Procura e il Tribunale hanno acconsentito che si andasse
ad investigare sulla vita privata di decine di ragazze, che hanno
appunto negato qualsiasi rapporto sessuale, in maniera
assolutamente sconnessa dal capo di imputazione, dove i
protagonisti dell’asserita concussione - cioè della telefonata negano qualsiasi situazione di questo tipo. E dicono di aver
avuto solamente questa gentile telefonata di Berlusconi.
INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI
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Quella in Questura?
Quella in Questura, esattamente quella del 27 maggio 2010.
Dicono di aver avuto soltanto una telefonata, anzi è solo Ostuni
che dice di aver ricevuto una telefonata, in cui il Presidente
Berlusconi gli chiede delle informazioni e dice di essere
disponibile a mandare la Consigliera Minetti per agevolare
l’identificazione della Ruby;
Tutto qui. E Ruby, poi, in tutti gli interrogatori che sono
precedenti, quindi in momenti non sospetti, dice pacificamente
MAI rapporti sessuali. Tutto il resto è contorno mediatico.
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