LA GUERRA DEI VENT’ANNI Deposizioni in aule e dichiarazioni spontanee (parte II) 3/7 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente Interviste a cura di Giovanni Toti, direttore del TG4 LA GUERRA DEI VENT’ANNI 2 “La colpa della mia sofferenza è anche di quei magistrati che mossi da intenti che non corrispondono a valori di giustizia mi hanno attribuito la qualifica di prostituta. Nonostante io abbia sempre negato di avere avuto rapporti a pagamento e soprattutto di averne avuti con Silvio Berlusconi”. Karima El Mahroug, detta Ruby. LA GUERRA DEI VENT’ANNI 3 Da vent’anni un unico imputato, Silvio Berlusconi, ed una celerità esemplare, purtroppo unica, sconosciuta in tutti i processi che si celebrano in Italia; e su vicende importanti, sulle quali invece sarebbe utile per i cittadini avere qualche chiarimento, cade spesso il silenzio, l’omertà. LA GUERRA DEI VENT’ANNI 4 La giustizia è lenta e macchinosa, dai tempi del fallimento del Banco Ambrosiano a quelli più recenti dei disastri Parmalat, i bond argentini il sistema Sesto di Penati, la scalata Unipol a BNL e ovviamente il più grande scandalo finanziario di sempre, il Monte dei Paschi di Siena con le responsabilità giudiziarie ancora da accertare ma anche con le responsabilità politiche e morali di chi queste scalate fallimentari avvallò; Sullo sfondo uno scontro politico che dura da vent’anni, dall’avviso di garanzia a Napoli inviato a Berlusconi dal pool Mani Pulite. INDICE 5 Deposizioni in aula 1) Piero Ostuni 2) Giorgia Iafrate 3) Karima El Mahroug, detta Ruby 4) Annamaria Fiorillo 5) Ivo Morelli Dichiarazioni spontanee di Silvio Berlusconi Intervista a Nicolò Ghedini DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI 6 DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL 19 OTTOBRE 2012 Quando mi fu comunicato che Ruby, egiziana e parente di Mubarak, si trovava trattenuta in Questura, mi venne spontaneo paragonare questa circostanza proprio alla vicenda del figlio di Gheddafi e immaginai subito che tale situazione avrebbe potuto creare un incidente diplomatico con Mubarak essendo io convinto che Ruby facesse parte della sua cerchia familiare. DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI 7 In aula Silvio Berlusconi cita l’incidente tra Libia e Confederazione Elvetica dopo l’arresto del figlio di Gheddafi in Svizzera che aveva seguito di recente in prima persona e precisa che una settimana prima aveva chiesto conto a Mubarak della sua parentela con Ruby. DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI 8 DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL 19 OTTOBRE 2012 Alla mia domanda, se conoscesse la madre di Ruby, la sua risposta fu affermativa. Mi disse che si trattava di una famosa cantante che effettivamente faceva parte della sua cerchia familiare. Per questo, quando l’onorevole Valentini, la sera di otto giorni dopo a Parigi il 27 di maggio 2010 mi chiese se fosse il caso di assumere informazioni presso la Questura di Milano, gli risposi affermativamente. DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI 9 DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL 19 OTTOBRE 2012 Fu una telefonata estremamente breve. Mi limitai a chiedergli se poteva confermare o meno se vi fossero problemi per l’identificazione di una giovane di nome Ruby di cittadinanza egiziana e gli dissi che mi risultava che questa giovane potesse avere dei rapporti di parentela con il Presidente Mubarak. Dissi che per agevolare le operazioni di identificazione avevo pregato il consigliere regionale Minetti di recarsi presso la Questura. Non dissi altro e non chiesi in alcun modo al dottor Ostuni di intervenire sulle procedure in corso. DEPOSIZIONI IN AULA 10 1) DEPOSIZIONE DI PIERO OSTUNI – CAPO GABINETTO QUESTURA DEL 20 APRILE 2012 Il Presidente mi disse: “Dottore, guardi che è stata fermata una persona ed è in Questura che è una persona che non ha i documenti con sé in questo momento e mi viene segnalata essere la nipote di Mubarak. Che tono aveva l’Onorevole Berlusconi? Un tono normale. Le fu dato un ordine o le fu chiesta un’informazione? Mi disse che si sarebbe presentata in Questura la consigliere parlamentale Minetti che si sarebbe fatta carico di questa persona. DEPOSIZIONI IN AULA 11 Il capo di gabinetto contatta la funzionaria di turno del Servizio Prevenzione Generale, Giorgia Iafrate. Sono le 23:59. DEPOSIZIONE DI PIERO OSTUNI – CAPO GABINETTO QUESTURA DEL 20 APRILE 2012 Penso di averla chiamata una decina di volte e di averle detto comunque di cercare di accelerare il più possibile le procedure. Ma disse anche alla dottoressa Iafrate che avrebbe dovuto non rispettare le procedure? Non ricordo di aver detto una cosa del genere. DEPOSIZIONI IN AULA 12 Ecco la versione di Giorgia Iafrate, che avendo preso servizio alle 19:00 già sapeva della presenza di una marocchina non di una egiziana in Questura. DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG Mi è stato detto appunto dal dottor Ostuni che invece in Questura sarebbe stata portata la nipote di Mubarak e che questa notizia l’aveva ricevuta dalla Presidenza del Consiglio. Mi disse se era possibile procedere ad accelerare i tempi delle procedure che solitamente noi utilizziamo. DEPOSIZIONI IN AULA 13 A questo punto Giorgia Iafrate scende nella sala dei fermati per parlare direttamente con Karima El Mahroug. 2) DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG Mi disse che non era la nipote di Mubarak. Mi disse espressamente di spacciarsi a volte come la nipote di Mubarak ma che in realtà non lo fosse. DEPOSIZIONI IN AULA 14 Tale circostanza trova conferma nella deposizione di Karima El Mahroug, detta Ruby, del 4 marzo 2013. 3) DEPOSIZIONE DI KARIMA EL MAHROUG, DETTA RUBY Mi dispiace per aver mentito anche sulla parentela con Mubarak, di aver detto anche altre bugie sulle mie origini. Ho giocato di fantasia perché il vecchio passaporto me lo ha permesso: c’è scritto l’immobile di Mubarak. Da questo ho preso la grande cavolata di Mubarak. DEPOSIZIONI IN AULA 15 Giorgia Iafrate riporta le parole di Ruby al capo di gabinetto quando la ricontatta. DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG Mi disse che sarebbe giunta in Questura una persona disposta a prendere, insomma, in consegna tra virgolette la ragazza. DEPOSIZIONI IN AULA 16 A questo punto la funzionaria Iafrate chiama personalmente il PM minorile di turno Annamaria Fiorillo che aveva chiesto il trasferimento di Ruby in comunità per comunicarle questa alternativa. 4) DEPOSIZIONE DI ANNAMARIA FIORILLO – PM DEI MINORI DEL 4 MARZO 2013 Disse che non c’erano posti in comunità. Io dissi che me l’avevano già detto e che quindi avrei autorizzato che la minore venisse trattenuta oltre il termine di legge, disse che comunque si era presentata una consigliera ministeriale tale Minetti, la quale si era resa disponibile a prendere in affido la ragazza… DEPOSIZIONI IN AULA 17 DEPOSIZIONE DI ANNAMARIA FIORILLO – PM DEI MINORI DEL 4 MARZO 2013 …e poi dissi anche, ma questo affidamento potrebbe essere fatto solo a 2 condizioni: la prima è che la ragazza sia correttamente identificata, naturalmente come nipote di Mubarak, e che questa persona documenti il titolo per chiederne l’affidamento. DEPOSIZIONI IN AULA 18 Giorgia Iafrate continua la sua deposizione. DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG Le prospettai (al PM minorile di turno Annamaria Fiorillo) la possibilità di seguire questo secondo canale di affidamento e lei inizialmente mi disse che era perplessa perché voleva capire bene chi fosse questa persona e soprattutto, dato che la ragazza non aveva i documenti, preferiva che fosse assolutamente identificata con certezza. DEPOSIZIONI IN AULA 19 DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG Dottoressa Iafrate, mi scusi, ma lei alla dottoressa Fiorillo disse che questo consigliere ministeriale si era presentato su indicazione della Presidenza del Consiglio? Sì sì lo dissi e poi le dissi anche che non era vero che era la nipote di Mubarak, ricordo anche questo perché ci furono più telefonate. E la dottoressa Fiorillo mi disse di procedere all’identificazione della ragazza. DEPOSIZIONI IN AULA 20 DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG La dottoressa Fiorillo dette una disposizione precisa sulla destinazione di questa ragazza minorenne o no? Allora a quella telefonata no, mi disse di fare questi accertamenti che erano di verificare innanzitutto l’identità della ragazza e che il canale dell’affidamento a questa terza persona poteva essere possibile soltanto una volta identificata compiutamente la ragazza. DEPOSIZIONI IN AULA 21 DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG L’unica precisazione da chiederLe...cioè se il dottor Ostuni o il dottor Morelli le abbiano chiesto di non rispettare una o più regole di quella che era la procedura da seguire? No. DEPOSIZIONI IN AULA 22 Anche Ivo Morelli, dirigente UPG, diretto superiore di Giorgia Iafrate la chiama dopo essere stato contattato dal Capo di Gabinetto. Sono le 00.50. 5) DEPOSIZIONE DI IVO MORELLI – DIRIGENTE UPG Come vi siete accordati? Di seguire le procedure di fotosegnalamento dell’Afis si cerca di collocare questa ragazza in un centro di accoglienza. Chiaramente la difficoltà del collocare nei centri di accoglienza nelle ore serali e notturne è molto più alta che nelle ore diurne. DEPOSIZIONI IN AULA 23 DEPOSIZIONE DI IVO MORELLI – DIRIGENTE UPG Lei in quel momento sa che la ragazza, la minore, non è parente di Mubarak e allora a quel punto che ragione c’era mi permetta di accelerare tutte le procedure? Nessuna ragione se non quella di collocare la minore il prima possibile o in un centro o affidarla a terzi quindi liberarci della persona fisica nell’ambito della Questura. È chiaro che un letto è meglio che una sedia in mezzo ad altre persone fermate in Questura. DEPOSIZIONI IN AULA 24 Giulia Turri presidente della IV Sezione Penale ha affermato che “secondo prassi l’Ufficiale di Polizia si attiene alle disposizioni impartite dal Pubblico Ministero”. DEPOSIZIONE DI IVO MORELLI – DIRIGENTE UPG Come vi siete accordati? Se le circostanze lo permettono, sì. Se i centri contattati avessero dato disponibilità, la ragazza, penso, sarebbe stata collocata in un centro accoglienza. DEPOSIZIONI IN AULA 25 Non c’è posto in comunità. Giorgia Iafrate ricontatta il pm Fiorillo. DEPOSIZIONE DI ANNAMARIA FIORILLO – PM DEI MINORI DEL 4 MARZO 2013 Io le dissi. “Senta io quello che avevo da dirle gliel’ho detto. Non mi disturbi ancora” Io ho sempre mantenuto ferma la mia disposizione: che la ragazza fosse messa in comunità. DEPOSIZIONI IN AULA 26 DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG Abbiamo atteso l’esito delle comparazioni. Abbiamo accertato che effettivamente il nome dato dalla ragazza che inizialmente poteva anche essere un nome falso corrispondeva esattamente a quello poi del fotosegnalamento …. delle comparazioni. DEPOSIZIONI IN AULA 27 DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG L’ultima finale disposizione che le dette la dottoressa Fiorillo in merito alla minore quale fu prima che la minore fosse ovviamente rilasciata? Identificazione certa della ragazza e accertamenti sull’identità della Minetti. L’ultima telefonata però, per esattezza, io la feci per comunicarle che l’affidamento avvenne ma non mi rispose la dottoressa Fiorillo e io non la richiamai. DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI 28 Mentre si susseguivano le telefonate, Silvio Berlusconi era in volo da Parigi a Roma. Solo dopo l’atterraggio apprende quanto è accaduto parlando con Nicole Minetti. DICHIARAZIONI SPONTANEE DI SILVIO BERLUSCONI DEL 19 OTTOBRE 2012 Mi raccontò che Ruby era stata identificata. Che era risultata non essere egiziana ma di nazionalità marocchina e per di più minorenne. La notizia mi lasciò di stucco e mi resi finalmente conto che Ruby aveva mentito, ritenni di non dovermi più interessare di lei da quel momento in poi; io non avevo affatto chiesto che la ragazza venisse affidata alla Minetti essendomi limitato a chiedere alla stessa Minetti di recarsi in Questura unicamente per agevolare l’identificazione della ragazza. DEPOSIZIONI IN AULA 29 La settimana successiva Ruby viene di nuovo fermata per una lite. La Minetti è irreperibile. Ecco quello che accade. DEPOSIZIONE DI PIERO OSTUNI – CAPO GABINETTO QUESTURA DEL 24 APRILE 2012 Allora io ricordo di avere detto: “allora a questo punto mandiamola in comunità visto che questa si è resa irreperibile”. In questo caso lei ha ricevuto telefonate dalla Presidenza del Consiglio , dall’entourage del Presidente, da qualcuno? Assolutamente no. LA GUERRA DEI VENT’ANNI 30 Solo dopo mesi scoppierà il caso Ruby basato sul presupposto da dimostrare che i funzionari della Questura si sarebbero dovuti attenere alle disposizioni del PM ma Ruby non era in stato di fermo, la denuncia per furto non era ancora stata presentata, Giorgia Iafrate in aula ha rivendicato la sua autonomia decisionale. DEPOSIZIONI IN AULA 31 DEPOSIZIONE DI GIORGIA IAFRATE – FUNZIONARIA UPG DEL 24 APRILE 2012 Lei sa che le disposizioni di un Pubblico Ministero per voi sono ordini? Certo, dipende in che ambito. In questo specifico ambito rientra nei miei poteri di polizia giudiziaria quello di valutare quale sia la soluzione più opportuna e migliore per una minore che sicuramente non è legale che stia presso le camere dei fermati. Di fronte a decidere se lasciare la minore in una condizione non sicura e di fronte al decidere di lasciare la minore ad un consigliere regionale votata dal popolo italiano, io ho ritenuto opportuno fare questa seconda scelta. LA GUERRA DEI VENT’ANNI 32 Così la funzionaria Iafrate ha rivendicato la sua scelta autonoma spezzando quella catena di pressioni supposta in caso di concussione in un processo in cui nessun funzionario, neppure l’allora Questore Indolfi ha sostenuto di essere stato indotto in alcun modo a forzare o a non rispettare le procedure. LA GUERRA DEI VENT’ANNI 33 Agli atti, ad avvalorare la possibilità di autonomia decisionale di Giorgia Iafrate, il cui ruolo è chiave perché è lei a decidere l’affidamento di Ruby a Nicole Minetti, sono state depositate le relazioni del Presidente del Tribunale dei Minori Monica Frediani; Ha ricordato una direttiva del 2008, precisa che per quanto riguarda gli interventi di carattere civile e non penale su minori, il ruolo di decisione del PM minorile è improprio. LA GUERRA DEI VENT’ANNI 34 È l’autorità amministrativa ovvero la Questura a dover attuare le misure a tutela del minore non solo; In una seconda relazione specifica sui fatti della notte del 27 maggio 2010, lo stesso procuratore capo precisa che non essendoci stata una denuncia per furto, si ritiene che il PM svolga un ruolo consultivo e le sue disposizioni di conseguenza non sarebbero vincolanti; Una considerazione non di poco conto nelle mani della difesa in un processo in attesa di arringhe e requisitorie, di riascoltare le deposizioni dei testi in aula, della concussione non c’è traccia. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 35 Il PM Sangermano usa questa immagine (che le cene di Arcore non fossero conviviali). Lei cosa ne pensa? Tutti i testimoni hanno pacificamente detto che invece si trattava proprio di cene assolutamente conviviali, cene normalissime; Tanto normali che anche quando è uscita la notizia sul Fatto Quotidiano, poi il Presidente Berlusconi ha continuato tranquillissimamente a farle con le stesse persone e assolutamente con le stesse modalità; Quindi erano delle cene normalissime in cui non accadeva nulla di più di quanto accade in una cena. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 36 Un altro punto che il Pubblico Ministero affronta nella requisitoria del 4 marzo, parla di una retribuzione delle persone che partecipavano a queste cene di Arcore; arrivando ad ipotizzare una retribuzione successiva di testimoni. Il Presidente Berlusconi, già prima, aiutava queste amiche; proprio per un rapporto di amicizia che lui aveva, e come fa con moltissime persone. Se ne hanno avuto testimonianze proprio in questi giorni in cui ha aiutato delle famiglie in difficoltà. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 37 Il disastro mediatico che è stato creato dalle indagini ha oggettivamente impedito a queste persone di trovare un lavoro; Quindi lui ha continuato in maniera assolutamente pubblica e conclamata ad aiutarle e ovviamente per quello che necessitavano queste persone. Tutto nella massima trasparenza. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 38 L’espressione che il Pubblico Ministero usa è di un “sistema prostituivo”. Come replica la difesa? La difesa replica con le testimonianze delle stesse ragazze. Le quali negano tutte e di avere mai avuto rapporti sessuali. Tutte negano di aver mai avuto del denaro collegato a rapporti sessuali comunque mai avvenuti. Quindi il sistema prostituivo è soltanto nella mente dei Pubblici Ministeri; Tra l’altro, non c’entra nulla con questo processo. Perché questo processo non riguarda il sistema prostituivo che eventualmente tocca altre vicende che non riguardano il Presidente Berlusconi. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 39 La stessa Ruby ha negato in plurimi interrogatori, in tutte le intercettazioni, addirittura in una memoria che lei aveva scritto nel suo computer nel settembre del 2010 - quindi in data assolutamente non sospetta, cioè quando non erano ancora uscite nulla di queste vicende - e ha sempre detto «mai avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi». Già questo - di per se - doveva essere sufficiente per non avviare il processo. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 40 Il PM parla anche di queste intercettazioni. Vede anche qui c’è una lettura assolutamente assurda delle intercettazioni; perché le ragazze hanno ampiamente spiegato i toni e i modi utilizzati in quelle telefonate. Hanno detto espressamente che mai ci sono stati rapporti sessuali; Del resto anche le ragazze che hanno detto che l’atmosfera nelle cene, più che conviviale, era simile a quella in una discoteca. Hanno detto di aver ricevuto del denaro in regalo ma MAI per rapporti sessuali. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 41 Quindi anche le testi che l’accusa ritiene favorevoli a se, escludono radicalmente la sussistenza di quello che viene chiamato un sistema prostituivo. Ma ribadisco, ancora una volta, tutto quello che accadeva o che è accaduto nella casa privata di Arcore, non c’entra niente con il processo; Cioè la Procura e il Tribunale hanno acconsentito che si andasse ad investigare sulla vita privata di decine di ragazze, che hanno appunto negato qualsiasi rapporto sessuale, in maniera assolutamente sconnessa dal capo di imputazione, dove i protagonisti dell’asserita concussione - cioè della telefonata negano qualsiasi situazione di questo tipo. E dicono di aver avuto solamente questa gentile telefonata di Berlusconi. INTERVISTA A NICOLÒ GHEDINI 42 Quella in Questura? Quella in Questura, esattamente quella del 27 maggio 2010. Dicono di aver avuto soltanto una telefonata, anzi è solo Ostuni che dice di aver ricevuto una telefonata, in cui il Presidente Berlusconi gli chiede delle informazioni e dice di essere disponibile a mandare la Consigliera Minetti per agevolare l’identificazione della Ruby; Tutto qui. E Ruby, poi, in tutti gli interrogatori che sono precedenti, quindi in momenti non sospetti, dice pacificamente MAI rapporti sessuali. Tutto il resto è contorno mediatico.