www.gazzetta.it lunedì 23 gennaio 2012 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA n 19 anno 116 Numero Anno ^ëëáÅìê~òáçåá C mêÉîáÇÉåò~ ïïïKìåáè~ÖêçìéKáí SAN SIRO MILITO E PAZZINI: SETTIMO SUCCESSO DI FILA SORPASSO INTER BATTE LA LAZIO 21 E SALE AL 4° POSTO Ma Ranieri è nero: «Non siamo stati una squadra» 3 L esultanza dei nerazzurri AP CENITI, CIERI, DALLA VITE, GARLANDO, TAIDELLI, VERNAZZA PAGG. 2356 Serie A / 19“ Pandev salva il Napoli PARTITE CLASSIFICA ATALANTA JUVENTUS 02 BOLOGNA PARMA 00 CAGLIARI FIORENTINA 00 INTER LAZIO 21 LECCE CHIEVO 22 NOVARA MILAN 03 PALERMO GENOA 53 ROMA CESENA 51 SIENA NAPOLI 11 UDINESE CATANIA 21 JUVENTUS MILAN UDINESE INTER LAZIO ROMA* NAPOLI CHIEVO PALERMO GENOA 41 40 38 35 33 30 29 24 24 24 CAGLIARI 23 PARMA 23 CATANIA* 22 FIORENTINA 22 BOLOGNA 20 ATALANTA** 20 SIENA 19 CESENA 15 LECCE 13 NOVARA 12 * Una partita in meno ** Atalanta penalizzata di 6 punti JUVE SERIE A I ROSSONERI VINCONO 30 A NOVARA IBRA CADABRA Conte avrà Guarin o Caceres in 24 ore IL MILAN C’E’ GRAZIANO, OLIVERO PAGG. 1415 Un gol di tacco ilCommento nella doppietta dello svedese SFIDA A TUTTA VELOCITA ora a quota 14 di ALBERTO CERRUTI È il suo miglior Tacchi, non parole. Ibra è fatto così. E allora il migliore attacco in assoluto del Milan strapazza girone d’andata la peggiore difesa della A, rispondendo ai neo d’inverno della Juve. Come risponde Segna anche campioni anche l’Udinese pronta a sfidare la Juve, sabato a Torino. Il gran finale della giornata, però, Robinho sera esalta soprattutto l’Inter, che offre la sua specia LA TERZA Super Udinese Totò capolavoro Il Catania k.o. BIANCHI, VELLUZZI A PAGINA 13 leOpinioni lità migliore: una rimonta nella rimonta. BOCCI, CECERE, LAUDISA, PASOTTO ALLE PAGINE 891012 GIORNATA L ARTICOLO A PAGINA 22 Zlatan Ibrahimovic, 30 anni BOZZANI LA VITTORIA DI TOTTI 9 771120 506000 20 1 2 3> DI RUGGIERO PALOMBO SCI FORMULA 1 Deville perfetto Trionfa nel tempio di Kitzbuhel Nuova Ferrari Spuntano le ali nelle fiancate MOLINARO ALLE PAGINE 3031 PIOLA A PAGINA 33 IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI w Scandalo scommesse si scava sempre di più: Polifemo contro Ulisse perse apposta ESTERO Balotelli decisivo Il Mancity vola Barça e Real poker BOLDRINI, CONDO’, RICCI PAG. 2425 I BAD BOYS BALLANO DI ALESSANDRO DE CALO’ GLI ARTICOLI A PAGINA 22 2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE A 19a GIORNATA A LE SERIE VINCENTI Strisce più lunghe degli allenatori interisti in A INTER LAZIO 2 1 (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (dal 1’ s.t. Obi); Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Alvarez (dal 1’ s.t. Sneijder); Pazzini, Milito (dal 25’ s.t. Faraoni). (4-3-1-2) Marchetti; Zauri (dal 28’ s.t. Cisse), Biava, Dias, Radu; Gonzalez (dal 21’ s.t. Konko), Ledesma, Lulic; Hernanes (dal 1’ s.t. Matuzalem); Klose, Rocchi. PANCHINA Castellazzi, Ranocchia, Poli, Zarate. PANCHINA Bizzarri, Diakite, Scaloni, Del Nero. ALLENATORE Ranieri. ALLENATORE Reja. ESPULSI nessuno. S 17 vittorie MANCINI 2006-07 ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. AMMONITI Dias per gioco scorretto. GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Rocchi (L) al 29’, Milito (I) al 44’ p.t.; Pazzini (I) al 18’ s.t. ARBITRO Rizzoli di Bologna. NOTE spettatori 21.003, incasso 735.105; abbonati 36.890, quota abbonati 1.208.563. In fuorigioco 3-4. Angoli 3-5. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t. POSSESSO PALLA PASSAGGI POSITIVI S 8 MANCINI 2007-08 INTER 45% LAZIO 55% TIRI IN PORTA 8 HERRERA 1964-65 S 8 TRAPATTONI 1988-89 S 8 MOURINHO 2008-09 S 7 RANIERI 2011-12 LAZIO 77% TIRI FUORI IIIII IIII III INTER 5 S INTER 77% LAZIO 4 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 13’ Sinistro dal limite di Alvarez: alto sulla traversa. 14’ Rocchi fugge dopo un buco di Lucio che recupera e gli sporca il tiro in scivolata: palo. c GOL! 29’ Gran palla filtrante di Ledesma per Rocchi che brucia Lucio, si gira e al volo segna in diagonale. c GOL! 44’ Milito triangola con Alvarez e segna in diagonale. IIII INTER 3 LAZIO 4 SECONDO TEMPO 11’ Pazzini gira di testa un cross di Sneijder: parato. c GOL! 18’ Rinvio di testa di Lucio, Lazio imbambolata, Pazzini supera Marchetti con un pallonetto. 20’ Rocchi a Klose che calcia debole. 23’ Sneijder fa volare Marchetti all’incrocio: angolo. INTER DA SORPASSO a 7 VITTORIA DI FILA Rimonta e 4 posto Scavalcata la Lazio con Milito e Pazzini o Rocchi colpisce i nerazzurri, che hanno la forza di reagire, trascinati dalla classe di Sneijder LUIGI GARLANDO MILANO La settima vittoria di fila porta l’Inter al quarto posto, oltre la Lazio sconfitta, e la mantiene nella scia delle prime. La settima è più importante delle altre, perché ha restituito Wesley Sneijder. D’accordo l’orgoglio di rappresentare la tradizione del gioco all’italiana, ma la Grande Inter aveva Corso, Suarez e Mazzola. L’Inter del primo tempo di ieri, un bosco di difensori, senza qualità in mezzo per ripartire, era improponibile, senza speranza. Sneijder l’ha rianimata nella ripresa, con la complicità della Lazio. Mea culpa Lazio Ranieri sta co- struendo la rimonta come un ca- Un vero uomo se ne intende di macchine e sa come risintonizzare il suo decoder. ul free s re è X A t DM le terres digita NALE 52 CA Sky stello di Lego. Primo mattoncino la difesa, poi i gol di Milito e Pazzini, ora sta piazzando i merletti: centrocampisti che inventano, per costruire e comandare, invece di aspettare e ripartire sempre. La Lazio ha ragione a lamentarsi del 2-1 di Pazzini (fuorigioco), chiede anche un rigore (mano di Lucio), ma prima di tutto deve piangere i propri errori. In vantaggio meritato, ha sperperato come un anno fa a San Siro: la maturità piena è ancora lontana. Inter chiusa La sorpresa è Nagatomo esterno alto a destra, con Chivu terzino sinistro. Il giapponese tiene d’occhio Lulic e copre le spalle a Maicon. Zanetti e Cambiasso, interni, restano schiacciati davanti alla difesa. Significa che di regola i nerazzurri dmaxitalia e su 140. canale Top Gear. Tutti i Lunedì alle 21.15 su DMAX. Il canale oltre le solite regole. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 Sneijder abbraccia Pazzini dopo il gol vittoria RATTINI campa nella metà campo dell’Inter, prende un palo al 14’ e passa al 29’: delizioso servizio di Ledesma per Rocchi che brucia Lucio e segna in diagonale. Due considerazioni. Prima: quanti dell’Inter in campo possono permettersi l’idea di Ledesma? Seconda: nel derby Lucio non avrebbe concesso lo spazio concesso a Rocchi. Il rischio delle lunghe rimonte è che l’applicazione feroce che le sostiene, alla lunga, si smorza. Arriva Wesley La colpa grave della Lazio, come un anno fa, è di non approfittare del vantaggio e di una situazione tattica favorevole. Si rilassa, si abbassa e se lasci avvicinare squali come Milito, paghi. Infatti, minuto 44’: il Principe chiede triangolo ad Alvarez ed imbuca l’angolino in diagonale, come al derby. È il primo tiro in porta dell’Inter. Bevendo il té caldo Ranieri realizza che così non basta e cambia: un centrocampista in più (Obi per Chivu) e il talento maturo di Sneijder per quello acerbo di Alvarez. Cioè rombo, 4-3-1-2. La Lazio, al contrario, si compatta nel 4-4-2 (Matuzalem per Hernanes). La musica cambia. L’Inter sale, come se avesse imbarcato l’àncora. Chi arma la testa di Pazzini all’11’? Sneijder, uno che sa fare le cose di Ledesma e anche presidiano in 6-7 e le ripartenze sono affidate al solo Alvarez. In soldoni: l’Inter attende anche stasera. Anzi, più del solito, perché mancano il tocco e le verticalizzazioni di Thiago Motta. Alvarez è generoso, ma come capita ai giovani, il suo percorso è fatto di alti e bassi. E, come nel derby, questo è un picco basso per Ricky che sbaglia tantissimo, come tutti i nerazzurri. Colpa anche del campo infame, ma la quantità di strafalcioni tecnici dell’Inter è imbarazzante. Comanda Ledesma Sbaglia tan- to anche la Lazio, ma con una differenza importante: ha un centrocampo vero e una manovra organizzata. Ledesma ed Hernanes palleggiano, danno ordine, trovano i compagni in verticale. Ha qualità. Infatti la Lazio si ac- Lattina Tutto è cominciato all’in- tervallo, con la paura di Sneijder che ha indotto Reja a contrastarlo con due mediani (4-4-2), stropicciando un modulo che funzionava. Questo fa capire ancora di più cosa significa aver recuperato l’olandese, che ha sfiorato il gol, lanciato ripartenze e ricordato merce antica del suo squisito bagaglio. Ranieri insegue l’ottava vittoria di fila, record di gente come Herrera, Trap, Mancini, Mourinho, che qualcosa ha vinto. Juve e Milan volano, ma Sneijder può valere quella lattina: mette le ali. © RIPRODUZIONE RISERVATA 3 ilPersonaggio CLAUDIO RANIERI 29’ primo tempo Rocchi esalta la Lazio La Lazio sblocca la gara con un diagonale destro di capitan Rocchi, bravo ad attaccare la profondità e girare a rete il suggerimento di Ledesma AFP Ma Mister filotto agita il bastone «Così non ci siamo» «Inter, non abbiamo giocato da squadra Di questo passo non si va lontano» LUCA TAIDELLI MILANO 44’ primo tempo La risposta del Principe Come nel derby, ancora una volta Milito trova il diagonale vincente di sinistro. Da sottolineare l’uno-due con Alvarez che lo libera al tiro davanti a Marchetti FORTE La chiave nel cambio di modulo all’intervallo: con l’olandese Ranieri torna al 4-3-1-2 di più. L’assist che porta al match-point del Pazzo (18’) è una capocciata di Lucio da metà campo con dormita solenne della difesa laziale, ok, ma l’Inter a questo punto ha meritato perché ha cambiato spirito, ha voluto di più e sbagliato meno della Lazio, che stecca perfino una sostituzione... Doveva uscire Zauri, è stato richiamato Gonzalez. Inutile l’assalto finale con Cisse e il 4-3-3. Tradisce perfino il fido Klose. LA GAZZETTA DELLO SPORT 18’ secondo tempo Il graffio del Pazzo A stendere la Lazio ci pensa Pazzini, che raccoglie il rilancio di Lucio e realizza con un morbido pallonetto. Ma la posizione di partenza (nel cerchio rosso) è di fuorigioco SKY la Moviola di FRANCESCO CENITI Pazzini è in fuorigioco: da annullare il gol partita Non una gara semplice per Rizzoli. In avvio l’unico giallo della sfida (almeno un altro paio ci stavano...): rischia Dias che a palla lontana rifila una manata a Pazzini, il rosso diretto non sarebbe stato uno scandalo. Nella ripresa gli episodi più scottanti: era da annullare il gol vittoria dell’Inter. Sul rinvio di testa Lucio dal centrocampo, c’è infatti il fuorigioco di rientro di Pazzini (mezza gamba, non facile da vedere), poi il pallone è mancato da Milito ed è preda proprio dello scatto dell’attaccante che supera Marchetti con un pallonetto. Al 34’ tocco con un braccio di Lucio, sarebbe da rigore ma l’arbitro ferma il gioco prima per una spinta di Klose sullo stesso difensore nerazzurro. E quando pareva che al settimo turno l’Inter si sarebbe riposata, sbucano Milito e Pazzini per il sorpasso alla Lazio. Il romano Claudio Ranieri vince il secondo «derby» consecutivo e porta il suo score nerazzurro in campionato a 11 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte. Trentaquattro punti su 48 sono un bell’andare. Anzi, «un miracolo», come spiega a fine gara Wesley Sneijder. Contropiede alla Mou Ma dopo aver difeso i suoi ragazzi a spada tratta alla vigilia, Ranieri li copre di critiche con una ripartenza mourinhana. L’uomo di Testaccio però è meno impostato del collega cui ora può pareggiare il record di otto vittorie consecutive in campionato. Lui attacca i suoi perché avranno anche vinto, ma se alla solidità difensiva non si fosse accompagnata quella delle terga, la Lazio avrebbe vinto con merito. Poi di sicuro c’è anche la sottigliezza psicologica di chi sa che ora arriva davvero il difficile. E che se non si tiene il gruppo sulla corda, Napoli e Lecce in quattro giorni potrebbero rovinare un momento super. «Salvo soltanto il risultato — attacca il tecnico, la cui foga lo lascerà senza voce —. Io dico sempre la verità. Con il Milan avevamo fatto una gran partita anche perché eravamo stati corti e compatti, impedendo loro di giocare. Contro la Lazio invece non siamo proprio scesi in campo. Così non andiamo da nessuna parte. Non siamo stati squadra. Peggio non si può. Ci hanno salvato gli episodi e i colpi 4 LA SERIE 7 vittorie consecutive in campionato per l’Inter di Ranieri: Fiorentina 2-0 Genoa 0-1 Cesena 0-1 Lecce 4-1 Parma 5-0 Milan 0-1 Lazio 2-1 S Claudio Ranieri, 60 anni, ha sostituito Gasperini sulla panchina dell’Inter LAPRESSE degli attaccanti. Nessuno ha rispettato i compiti. È mancata la fluidità e siamo stati ancora più timorosi che contro i rossoneri. Dopo le buone prove contro Lecce, Parma e nel derby, questa volta abbiamo fatto tre passi indietro. Domattina (stamattina, ndr) forse sarò meno arrabbiato, ma la Lazio ha giocato meglio. Le prime tre volano, ma l’Inter non può stare fuori da podio». Sneijder e Thiago Motta In questo festival della critica (ce n’è anche per l’erba che «andrà ricambiata e poi apriremo tutti un vivaio...»), Ranieri non vorrebbe parlare di singoli. Lo fa a forza partendo da una delle poche note positive. «Sneijder sta recuperando alla grande — spiega —, ma dobbiamo dosarlo anche perché fatica a recuperare dopo uno sforzo. Mettendolo in campo nel secondo tempo ho cercato di dare una sferzata al gruppo. Tutti hanno fatto male, anche i centrali sul gol di Rocchi. Anche Alvarez che volevo più presente, ma che almeno con l’assist a Milito ha reso la sua prova meno incolore». Se non lo fermassero, sarebbero «insulti» per tutti i suoi. E in questo gioco dei contrari si applaudono avversari e arbitro: «Noi abbiamo fatto male, ma questo non deve togliere meriti alla Lazio, che come prevedevo si è rivelata un avversario più duro del Milan. Bravo anche l’arbitro nel vedere nell’insieme l’azione col fallo di mano di Lucio, spinto da Klose. Poi è vero che Pazzini sul gol era in leggero fuorigioco. Ma anche a noi nel derby avevano annullato un gol regolare di Thiago Motta. Giocatore che tra l’altro ha caratteristiche uniche e ci è mancato tantissimo perché ci sa dare i tempi. Abbiamo il Duomo, che va a fare sotto alla Tour Eiffel». Di mercato Ranieri non vuol parlare, ma un contropiede lo piazza anche al Paris Saint Germain. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 SERIE A 19a GIORNATA y Il gol del 2-1 di Pazzini LAPRESSE COPPA ITALIA I QUARTI Da domani a giovedì si giocheranno i quarti di finale di Coppa Italia. DOMANI JuventusRoma (ore 20.45, diretta Rai 1). MERCOLEDÌ ChievoSiena (ore 17.30, diretta Rai 2) Napoli-Inter (ore 20.45, diretta Rai 1). Pazzini&Milito Dalla staffetta alla coppia-gol Gasperini non ci aveva creduto, Ranieri sì: 8 reti in 2 nelle ultime 4 gare. Sneijder: «Resto» MATTEO DALLA VITE MILANO Legnata e pallonetto: un pugno e una carezza. Per i malpancisti del gioco ecco loro due, Milito e Pazzini, la Scelta di Ranieri che da quasi due mesi non ha avuto più dubbi su chi doveva spartirsi i giochi là davanti: loro due, solo e solamente loro due. Il resto? Alternative di lusso. Con Sneijder che beatifica il Normalizzatore: «Ranieri? Sta facendo un miracolo». Santi subito insomma. Coppia micidiale Milito e Pazzi- ni, il pugno e la carezza, la legnata che piega il braccio sinistro di Marchetti e Marchetti stesso che resta di stucco sul Pazzo-trucco. Sono loro a dare la settima vittoria di fila in A, il quarto posto e una garanzia che non si vedeva da tempo: una volta c’era tanto Milito, un’altra c’era tanto Eto’o, adesso ci sono loro due, coppia micidiale. E pensare che per Gasperini dovevano alternarsi. Poi è arrivato Ranieri e dall’ultima partita persa li ha provati. Lì, contro l’Udinese, 3 dicembre, quella coppia poteva scoppiare da subito. Da lì Ranieri ha capito che l’uno poteva dare all’altro. E così è stato, da Inter-Fiorentina (2-0) in poi. Per 7 vittorie di fila. Gol e cucitura C’è anche Valenti- no Rossi che esulta su Twitter («Segna sempre Milito!»), c’è che San Siro è tornato ad essere il tempio del Principe: col gol che ha ripreso la Lazio sono esattamente 5 nelle ultime 4 gare, ovvero uno ai biancazzurri, uno al Milan, due al Parma e Q L’EURO RIVALE S Il Marsiglia di Deschamps, avversario dell’Inter negli ottavi di Champions (andata, il 22 febbraio a Marsiglia) in Coppa di Francia (16i di finale) ha battuto 3-1 ai supplementari il Le Havre. uno al Lecce. Tutti a San Siro va’, anche se il derby era catalogato da trasferta. Milito non solo ha fatto quel che sa e doveva fare. No. Ha fatto anche da raccordo. E bene. Una volta, a Siena, Ranieri lo applaudì per la capacità di cucitura proprio dietro la prima punta. Sembrava una carezza per un bomber alla deriva. Macché, ci siamo sbagliati tutti: perché il principe non era alla deriva e perché Ranieri l’aveva vista giusta anche a ’sto giro. E alla fine il Principe fa: «Sneijder quando è entrato ci ha dato qualcosa in più, e io sarò sempre grato al nostro pubblico». Wes: resto e sogno Anche nel dosare Sneijder ci ha visto giusto. «Siamo molto contenti di quello che stiamo facendo — dice Wesley —, dobbiamo continuare così. Le voci di mercato che coinvolgono Thiago Motta e me? Io resto all’Inter, sto bene qui. Lo scudetto? Se continuiamo così perché no...». E Pazzini? Si sbatte come un Nocerino. E segna. È il terzo gol nelle ultime 4 partite, e quando segna lui l’Inter vince: «Siamo cresciuti, a inizio stagione partite giocate meglio le abbiamo perse». La chiosa è simpatica ed è della curva con striscione: «Tevez? No, grazie, ci serve uno con le... Bale». Tevez è scritto in rossonero, e Gareth Bale costa un pacco di soldi. La morale è: Milito e Pazzo bastano. E Zanetti fa: «Ma un mese fa non eravamo tutti vecchi?». Un pugno e una carezza, la classifica va presa così. GIOVEDÌ Milan-Lazio (ore 20.45, diretta Rai 3). GLI INCROCI La vincente di Juventus-Roma in semifinale se la vedrà con Milan o Lazio. Chi passa il turno tra Inter o Napoli affronterà Chievo oppure Siena. LA FORMULA La Coppa Italia prevede che fino ai quarti di finale compresi si giochi con la formula della partita secca: in caso di parità alla fine dei 90 minuti, si va avanti con i tempi supplementari e con i calci di rigore. Le semifinali sono in programma l'8 febbraio (andata) e il 21 marzo (ritorno). © RIPRODUZIONE RISERVATA IL TECNICO BIANCOCELESTE ATTACCA Reja: «Pazzini in fuorigioco tutta la vita» STEFANO CIERI MILANO Il San Siro nerazzurro è ancora amaro per la Lazio. Come nove mesi fa. Stesso punteggio, identica successione delle reti. E uguale, profonda delusione in casa biancoceleste per un’occasione gettata al vento. Lo scorso aprile la sconfitta con l’Inter costò la qualificazione in Champions League (poi sfumata sul filo di lana a beneficio dell’Udinese). Ma pure stavolta, anche se siamo solo a metà campionato, il 2-1 di San Siro allontana forse definitivamente i nuovi sogni di Champions della banda di Reja. Perché il terzo posto dell’Udinese si allontana e perché, dopo questo k.o., anche l’Inter è passata davanti ai biancocelesti. Rizzoli imputato Una sconfitta che brucia e che per Edy Reja ha due responsabili: l’incapacità della sua squadra di gestire il vantaggio e, ancor di più, certe decisioni dell’arbitro Rizzoli. «Il gol del 2-1 di Pazzini è in fuorigioco — attacca il tecnico biancoceleste —, non era da convalidare. E poi c’era un rigore netto per noi nel finale che l’arbitro ha trasformato in un fallo di Klose. Invece andava fischiato il rigore perché Lucio ha preso la palla col braccio, prima è più Lucio che spinge Klose e non il contrario e comunque in quell’azione andava fischiato solo il mani di Lucio. Se lo stesso episodio fosse accaduto nell’area nostra l’arbitro avrebbe sicuramente dato il rigore all’Inter». Reja ha qualcosa da ridire anche sull’azione da cui nasce il gol del pareggio di Milito sul finire del primo tempo. «Prima che l’Inter arrivi in area c’era un angolo per noi che non ci è stato dato e poi ancora un fallo a metà campo a nostro favore che non è stato fischiato. Se Rizzoli fosse intervenuto, l’Inter non avrebbe mai segnato il gol dell’1-1». Edy Reja, 66 anni ANSA Errori e pasticci Ma Edy Reja ha anche qualcosa da ridire ai suoi, soprattutto sul primo gol. «Con un po’ di attenzione in più avremmo potuto evitare il pari e andare al riposo in vantaggio. Ci siamo fatti infilare su un uno-due: in Serie A non si possono prendere gol così. Però qualche errore ci può stare nell’arco di una partita. Complessivamente la prestazione della mia squadra è stata più che positiva, sia in fase difensiva sia in fase propositiva. Meritavamo come minimo il pari, ma forse anche quello ci sarebbe stato stretto. Abbiamo giocato meglio dell’Inter, purtroppo loro sono stati bravi a capitalizzare al massimo gli unici due tiri in porta che hanno fatto». Tra gli errori della serata di San Siro c’è anche il pasticciaccio al momento dell’ingresso in campo di Konko a metà della ripresa. Reja aveva dato indicazioni di sostituire Zauri, invece il team manager Manzini ha fatto uscire Gonzalez. Reja, in campo, è andato su tutte le furie, poi a fine gara ci ha scherzato su: «Diciamo che c’è stato un difetto di comunicazione, sono cose che capitano. Peccato, perché Gonzalez sarebbe stato molto utile nel finale di gara. Ho provato a rimandarlo in campo, ma ormai era tardi, non si poteva fare più nulla». © RIPRODUZIONE RISERVATA IL NUOVO ACQUISTO ARRIVA DALL’INTERNACIONAL. L’INTER PARCHEGGERÀ IL DIFENSORE AL NOVARA FINO AL TERMINE DELLA STAGIONE Ecco Juan: «In Italia troverò il mio spazio» CLAUDIA GARCIA Juan Pablo Sorín, ex Juve e Lazio. Juan dos Santos, difensore della Roma. Juan Jaimez Júnior, ex-difensore dell’Arsenal e San Paolo. L’ultimo è Juan Jesus, appena arrivato in Italia, il nuovo acquisto dell’Inter. Jesus serve solo per differenziarlo dagli altri. Tutti lo conoscono come Juan o come il nuovo Lucio, anche se lui non gradisce molto questo paragone. «Non mi piace essere paragonato a nessuno, ho il mio stile» — chiarisce subito. Juan giocherà fino alla fine della stagione con il Novara e a luglio andrà ad Appiano Gentile, ma la sfida con Lucio e Samuel per il posto da titolare è già iniziata: «Voglio trovare il mio spazio» — avverte. Giorni frenetici Juan ha spiega- to che i suoi ultimi giorni in patria sono stati intensi. Dopo l’accordo raggiunto con l’Inter, venerdì si è sposato: una celebrazione in famiglia, visto che sabato mattina era già in aereo verso Milano, accompagnato dal padre Aguinaldo. Ieri sera era in tribuna a San Siro per vedere la sfida contro la Lazio. «Ho già parlato con Philippe (Coutinho, ndr), siamo amici e abbiamo sempre giocato insieme in nazionale. Poi ho anche parlato con Milito e Zanetti grazie a D’Alessandro, che giocava con me nell’Internacional ed è loro amico. Sono stati simpaticissimi, mi hanno raccontato belle cose di Milano e del club. Sono tranquillo perché ho sentito che sarò accolto molto bene da tutti. E Milano è una città fantastica» — racconta entusiasta. Juan vuole iniziare ad ambientarsi nella «sua» prossima città e assicura che non ha chiesto nulla delle serate milanesi ai suoi futuri compagni. «No, non mi interessano nemmeno. Sono Cacciatore di titoli Vent’anni e Juan Jesus, 20 anni molto tranquillo, mi piace stare a casa con la famiglia e trascorrere le serate a parlare con gli amici» — afferma. A fare compagnia al difensore ci sarà la moglie. «Lei dovrebbe venire con me. È bello avere persone care al tuo fianco, soprattutto all’inizio di una nuova avventura». un palmares impressionante: nel 2010, anno in cui ha esordito in prima squadra con l’Internacional, Juan ha conquistato la Libertadores, ottenendo il visto per il Sudamericano Under 20, che ha vinto pure nel 2011. Ha poi conquistato il Mondiale Under 20, disputato ad agosto in Colombia. Gli amici lo definiscono come un tipo tranquillo, con una grande personalità. «Voglio fare la storia con l’Inter e avere l’opportunità di vestire la maglia della nazionale. Lucio e Samuel sono grandi difensori e hanno scritto belle pagine della storia con la maglia dell’Inter. Mi piace di più giocare al centro della difesa, sono più abituato. Quando giocavo come terzino nel Brasile mi chiedevano di attaccare tanto, in Europa non so come sarebbe giocare in questo ruolo, perché è un calcio totalmente diverso». © RIPRODUZIONE RISERVATA MERCATO Motta-Psg: settimana chiave Se parte, Romulo o... Guarin Preso Juan, è la settimana delle decisioni. Definitive o parziali. E’ la settimana in cui Thiago Motta parlerà con Moratti prima e Leonardo poi, ammesso che gli sms da Parigi verso il centrocampista non ne siano già arrivati (tradotto: a bizzeffe...). E’ la settimana in cui se Thiago Motta se ne andrà, be’, ecco aprirsi la botola per un innesto a centrocampo. E Lucas non è affatto tramontato. Parigi chiama «Tutto è possibile, è stimato sia da Leo sia da Ancelotti, ma per ora solo chiacchiere» dice il manager di Thiago Motta. Il quotidiano «Le Parisien» ha asserito che l’Inter abbia rifiutato un’offerta pari a 8 milioni di euro in quanto desiderosa di salire almeno a 10. Di certo da oggi ci sarà l’accelerazione decisiva per un Thiago Motta allettato dai 4 milioni parigini fino al 2015. E c’è il Granada che punta Castagnois. Guarin e Lucas In caso di uscita dell’oriundo, ecco i 2 nomi caldi: si va da Guarin ma la precedenza è Juve a Romulo. Questa sarà di certo la settimana in cui si definirà l’affare Kucka, mentre è sempre da tenere vivissimo Lucas Moura: il San Paolo sta cercando un sostituto e ha sondato Nilmar del Villarreal. Un segnale? Forse. Poi, la richiesta dei tifosi interisti tramite striscione: no Tevez, sì Gareth Bale. Che però costa una follia. Matteo Dalla Vite LA GAZZETTA DELLO SPORT 6 LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE A 19a GIORNATA le Pagelle DI SEBASTIANO VERNAZZA INTER SNEIJDER ACCENDE LA LUCE 6 Allenatore Ranieri 7 h Il migliore Sneijder Inter inguardabile nei primi 45’, così all’intervallo «Tinkerman» apre la cassetta degli attrezzi e aggiusta il tubo che perde. Dentro Sneijder e la circolazione di palla diventa decente. Alvarez è bravino e si farà, però nell’immediato non si può prescindere da Sneijder, oggi l’unico interista che abbia il senso del gioco. Wes dà gas (e anche luce, se è per questo). 6,5 Come certi biscotti che conquistano: i «brutti, ma buoni» LAZIO LEDESMA DIRIGE, KLOSE DELUDE 6 7 h Allenatore Reja Il migliore Ledesma 6 Fa la partita e raccoglie zero. Nel calcio 1+1 fa spesso 3 Primo tempo perfetto, tanto che uno si chiede perché abbia tolto Hernanes e cambiato modulo. Ripresa comunque a tenere il pallino e però vittoria dell’Inter. Pasticcio sul cambio di Gonzalez. Se Ledesma giocasse nell’Inter, faremmo altri discorsi. Signore del centrocampo, mostra a Zanetti e Cambiasso come si dirige un’orchestra. Bellissima la palla per lo 0 1 di Rocchi. 6 6 6 6,5 5,5 6,5 6 5,5 5,5 5,5 6 6,5 Julio Cesar Maicon Lucio Samuel Chivu Nagatomo Marchetti Zauri Biava Dias Radu Gonzalez La Lazio primeggia, ma graffia poco. JC è bravo e fortunato. Il palo lo salva sul primo tentativo di Rocchi. Sul gol può poco. Però Julio c’è quando Klose gira da due passi. Meno spinterogeno del solito, forse perché sul suo radar compare spesso quel rompipallone di Lulic. Abbiamo visto Maicon migliori, ma non era facile spingere contro la Lazio di ieri. Forse traviato da una zolla, regala a Rocchi la palla del palo. Sullo 0 1 non sale e poi chiude male sul solito Rocchi. Si riabilita con la capocciata assist del 2 1 e una gran ripresa. Non fa una piega quando Lucio per due volte si fa abbindolare da Rocchi. Anzi, supporta il suo fratello di area. Alla fine della fiera l’Inter concede a Klose la miseria di un’occasione. Il lato debole della difesa. Hernanes e Gonzalez lo pressano alto e lui va in panico. Si fa male con una strana torsione e all’intervallo è vittima della Ranieri revolu tion. Naga tutto: esterno alto, esterno basso; destra, sinistra. Reversibile con Maicon all’inizio, poi sull’altro lato. Non perde mai l’orientamento. Si fuma però un’illuminazione di Alvarez. Piglia due reti su cui può combinare poco. Il diagonale di Milito rasenta la perfezione; il «sombrero» di Pazzini è figlio della mancata sbandierata dell’assistente Marzaloni. Sui due gol ha la sua fetta di colpe. Sul primo non ce la fa a chiudere; sul secondo sale, ma con quel filo di ritardo che inganna l’assistente (Cisse 5: con scarsa convinzione) Milito gli crea problemi con quei tagli profondi. Sul primo gol Biava sta a guardare come altri, sul secondo è vittima di un riflesso un filo ritardato, che fa sbagliare l’assistente. Pronti via, tenta di accoppare Pazzini. Il giallo scatta in automatico e ne condiziona gli altri 89 minuti. Con un giallo sul groppone non si può essere cattivi fino in fondo. Tiene la posizione, chiude diverse diagonali. Qualche sbaglio in appoggio, ma non è dalle sue parti che vengono fuori i gol dell’Inter. Maicon non va quasi mai sul fondo. Gran corridore, di quelli che non smettono mai di pressare. Così non si capisce perché esca. Doveva essere Zauri il secondo a essere sostituito, ma il team manager capisce male e patatrac. 6 5,5 5,5 7 7 6 6,5 6 5 7 6 6 Zanetti Cambiasso Alvarez Pazzini Milito Obi Lulic Hernanes Klose Rocchi Matuzalem Konko La mediana non è più il suo forte. Per un tempo sta a guardare i componimenti di Ledesma, poi la rimescolata lo riporta vicino alla fascia, dove può correre senza retropensieri. Gli manca la bussola, cioè Thiago Motta, lento, ma bravo. Lui non è un play, ma un cucitore incursore. Negli ultimi tempi si limita ai rattoppi. Ecco: qui l’Inter può migliorare. Stordito dai troppi cambiamenti, però regala un gran tiro di poco alto, mette Nagatomo davanti a Marchetti, duetta con Milito per l’1 1. Annaspa, ma non annega. La prima occasione gli dice male: il colpo di testa è centrale. Buona la seconda, il pallonetto della vittoria. Buona... Vabbé, il Pazzo è in fuorigioco di qualche centimetro. Centravanti di profondi movimenti (e pensieri). I gol li aveva sempre fatti, si era preso un anno sabbatico. El Bomber Diagonal: il diagonale, la sua specialità (Faraoni 6) Sul centro sinistra, a supportare Sneijder. Gambe buone e sufficiente tecnica per migliorare un po’ il giro palla interista (non che ci volesse molto). Lui e Gonzalez sono i martelli che consentono a Ledesma di elaborare ragionamenti senza lo stress del lavoro sporco. Non bello a vedersi, ma che continuità di corsa, ragazzi. Trequartista reversibile, spesso in mediana. Reja lo cambia: la Lazio non peggiora più di tanto, ma c’è la curiosità di sapere come sarebbe finita con Hernanes fino all’ultimo. Siamo spiacenti «Herr Klose», ma lei ci ha abituati male. Quel pallone davanti a Julio Cesar lo deve sbattere dentro. Vero, è l’unica occasione che le è capitata, ma doveva capitalizzarla... È tornato Rocchi and roll. Colpisce un palo e forse avrebbe fatto gol se il terreno di San Siro non fosse un’infame accozzaglia di terriccio. Poi incenerisce Lucio con un diagonale. Nella ripresa la Lazio passa al 4 4 2e «trottolino» Matuzalem fa la sua figura, anche se Sneijder cambia faccia all’Inter, la rende meno passiva nella qualità del possesso palla. Si piazza a destra e porta su qualche pallone. In spinta si fa sentire e fa correre Nagatomo nel frattempo passato a sinistra fino a esaurimento scorte. TERNA ARBITRALE: RIZZOLI 6 Non fa particolari danni. Il 2-1 del Pazzo non è buono per questione di centimetri. Difficile per chiunque cogliere un fuorigioco del genere. Manganelli 6-Marzaloni 5,5 “LAVORATORE FORTUNATO CON IL BONUS ASSICURATO E IL PAGAMENTO RIMANDATO.” Fiat Professional ti assicura la più ampia scelta: capacità di carico da 2,1 a 17 m3 • portata da 5 a 20 quintali • alimentazione benzina, diesel e, con il metano, solo 13 euro per un pieno*. SU TUTTA LA GAMMA FINANZIAMENTO CON ANTICIPO ZERO E PRIMA RATA A SETTEMBRE. In più, fino a 1.000 euro di extrabonus su tutti i veicoli in pronta consegna. 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LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 LA GAZZETTA DELLO SPORT 8 LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 # SERIE A 19a GIORNATA story Lo svedese apre le danze, anche Robinho può far festa 12’ s.t. Il vantaggio di Zlatan Primo tempo senza reti, poi Ambrosini pesca Ibrahimovic solo in area, lo svedese stoppa il pallone e tira di destro: Milan in vantaggio RICHIARDI 28’ s.t. Robinho raddoppia Palla indietro di Nocerino per El Shaarawy, diagonale del Faraone che Robinho questa volta è pronto a correggere in rete: il Milan sprinta sul 2-0 PLP IBRA-IBRA Zlatan fa magie anche di tacco E il Milan riparte I rossoneri non brillano, ma con il Novara il divario è enorme. E tornano a -1 dalla Juve DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE NOVARA Ancora tu, non mi sorprende lo sai. Il Milan si rimette al passo della Juve canticchiando un vecchio successo di Lucio Battisti: il soggetto sottinteso è, naturalmente, Zlatan Ibrahimovic. Che firma altri due gol (siamo a quota 14) nello stadio dedicato a Silvio Piola, grande bomber del passato: primo di forza, decisivo per sbloccare l’impasse, l’altro puramente decorativo ma delizioso sul piano stilistico (un gran colpo di tacco). Servono anzitutto sul piano personale, a rifarsi la bocca dopo la massiccia dose di amaro ingerita in un derby (per giunta perso) in cui non è riuscito a incidere; e, sul piano degli interessi collettivi, consento- no alla squadra di Allegri di incamerare i tre punti previsti dall’allenatore livornese. Che anche qui ha lasciato Seedorf in panchina preferendogli l’azzardo Emanuelson (da trequartista è un pesce fuor d’acqua), salvo mandarlo dentro nel recupero, sul 3-0... Un messaggio crudo, spietato, al quale Clarence ha risposto con professionalità: si sono visti tanti giocatori dal curriculum molto più modesto ribellarsi a questo tipo di provocazione. Ieri non è accaduto, ma il caso ormai è eclatante. Il divario Il Milan ha dominato la scena pur senza brillare in diversi dei suoi attori. Definiamolo pure un successo normale o naturale, considerato il grosso divario tecnico individuale fra i giocatori delle due squadre. Il Novara ha calciato nella porta di Amelia solo una volta, con Caracciolo, a inizio ripresa (reattivo il portiere rossonero) e ha trasmesso fin dalle prime battute l’idea di una fragilità strutturale a cui è difficilissimo rimediare. Al di là dell’assenza di due difensori titolari (Paci e Dellafiore) e dell’infortunato centrocampista Radovanovic, la formazione azzurra non è riuscita è stata incapace di mettere in campo nemmeno gli ingredienti base delle provinciali: ritmo e aggressività. Quelli che le permisero di rifilare tre schiaffoni all’Inter. L’ultimo posto in solitudine maturato proprio a fine andata parla chiaro. Il Novara ha avuto solo un’occasione Poi l’ingresso di El Shaarawy ha dato la scossa Le premesse Già nel primo tem- po un Ibrahimovic che preferiva frequentare la trequarti più che l’area di rigore, ha costretto il portiere Ujkani a parate di una certa difficoltà anche se nessuna delle sue rasoiate da fuori aveva i crismi dell’inesorabilità. Il dominio milanista si è concretizzato anche in due salvataggi sulla linea bianca compiuti dal centravanti Caracciolo su incursioni degli stopper Thiago Silva e Mexes (come vedere il mondo alla rovescia...) e nell’erroraccio iniziale (12’) del solito Robinho, un vero spe- le Pagelle di NI.CE. NOVARA GARCIA TIENE, RUBINO NON INCIDE 6 h 6,5 5 Squadra spenta, Mancano i tiri, la grinta e il ritmo Allenatore Tesser il migliore Caracciolo Subìto il primo gol varia l’assetto attingendo dalla panchina ma il rendimento generale non migliora. Se non arrivano altri rinforzi la salvezza sarà una chimera. Le cose decisive le fa... in difesa. Sono addirittura due i suoi salvataggi sulla linea, decisivi per chiudere il primo tempo sullo 0 0. E firma l’unica insidia alla porta di Amelia. MILAN AMELIA TEMPESTIVO, ABATE TIMIDO 6 h 7,5 6,5 Partita dominata grazie a super Ibra e pochi altri Allenatore Allegri il migliore Ibrahimovic Emanuelson da trequartista resta un’incognita. L’ingresso di Seedorf al 91’ è una provocazione, Ma se Clarence rimane, può giovare un altro «caso» dopo Pato e Inzaghi? Due reti sintesi delle sue qualità: la prima da centravanti sfondatore (dotato di tecnica, comunque): la seconda da vero artista Creativo e beffardo. 6 5 5 6 6 6 6,5 5,5 6,5 6,5 5,5 6,5 Ujkani Morganella Rinaudo Centurioni Garcia Gemiti Amelia Abate Mexes Thiago Silva Antonini Ambrosini Pasticcia un po’ in occasione del terzo gol, comunque ininfluente: Ibra lo beffa, i compagni assistono. Sempre reattivo però nel primo tempo, sui tre tentativi da fuori di Ibra. Il Milan nella ripresa spinge molto dalla sua parte, con Emanuelson diventato terzino. E allora è dura. Se l’era cavata nel primo tempo, dinanzi alla pressione più blanda di Antonini. Il buco nel quale si infila Ibra per realizzare la rete rompighiaccio si apre giusto nella sua zona: era fuori posizione. Meritava almeno il giallo per una brutta entrata su Antonini. Ha il coraggio di andare a cercare il contrasto fisico con Ibra e lo tiene lontano dall’area per l’intero primo tempo. Non fa una bella figura sulla terza rete ma ormai la gara era decisa da tempo. Robinho gira al largo dalla sua zona, Ibra non sfonda e c’è solo Nocerino, con qualche inserimento a dare fastidio. Ma lui regge con dignità sino al cambio dovuto alle mutate esigenze tattiche. Disciplinato, discretamente continuo, non azzarda la propulsione preoccupato dal dover contenere le lunghe leve di Abate. E in questa missione può dirsi soddisfatto. Riceve in tutto due tiri, il secondo dei quali (Gemiti) da lontanissimo e dunque trascurabile. Il primo, di Caracciolo, sullo 0 0 lo obbliga invece a un tuffo tempestivo e prezioso. Troppo timido, specialmente nel primo tempo quando la pressione rossonera viene esercitata in prevalenza sulla corsia mancina. Non è il solito incursore, insomma. Protagonista soprattutto... in attacco. Con un colpo di testa smarca Thiago Silva davanti a Ujkani, poi va lui stesso al tiro: un diagonale destinato al gol. Caracciolo sventa giusto sulla linea. S’infila in area, sugli sviluppi di un angolo, con un tempismo da centravanti e inzucca: a salvare è il suo diretto avversario Caracciolo. Non concede nulla a quanti provano a sfondare. Nella sua zona di competenza si sviluppano diverse manovre alle quali partecipa sì ma da comprimario: servirebbe maggiore personalità. Menomato da un’entrataccia di Rinaudo. Mezzo voto in più per la splendida intuizione con la quale manda a bersaglio Ibrahimovic, rompendo l’impasse. Primo tempo sotto tono, ripresa in crescendo. (Seedorf s.v.) 5 5 5,5 5,5 5,5 5,5 6 6,5 6 6 5,5 s.v. Porcari Pesce M. Rigoni Mascara Rubino Marianini Van Bommel Nocerino Emanuelson Robinho El Shaarawy Merkel La buona volontà non basta. E’ vero che appare l’unico in grado di portare un contributo di grinta in mezzo al campo, però sul piano della costruzione resta al di sotto del minimo sindacale. Sullo scacchiere il suo dirimpettaio è Van Bommel, uomo di esperienza. Per sovrastarlo o per non soccombere servirebbero geometrie e continuità. Non si notano. Ha talento e lo conferma nell’assistenza per Caracciolo in occasione dell’unico guizzo offensivo novarese. Per il resto rimane ai margini della contesa, non si esprime per come potrebbe. Ci tiene a ben figurare dinanzi ai suoi nuovi tifosi: ha lasciato Napoli per questa scommessa. Cerca di fare da ufficiale di collegamento fra attacco e centrocampo. Troppo alterno. (Jensen 5.5) Con il suo ingresso (sullo 0 1) Tesser tenta di dare vita alla rimonta. Lui si rende disponibile anche in difesa, si muove molto, gioca pochissimi palloni però. E non incide. Anche lui, nei piani del tecnico novarese, dovrebbe portare quel dinamismo e quella pericolosità a una fascia, la destra, in sofferenza. Ma non riesce ad imporsi. Una regia ordinata e poco più. Oramai sa di dover centellinare le energie per arrivare da titolare sino in fondo a questa sua ultima stagione in Italia. La sua esperienza servirà. Un bel numero nel primo tempo: stop spalle alla porta e pronta giravolta con tiro che sfiora il palo lontano. Buona la continuità con la quale alimenta le azioni d’attacco. In piena forma. Nel primo tempo è semplicemente fuori dal match. La sua gara comincia così al 46’ quando Allegri lo schiera terzino. Sulla fascia incide nella fase di attacco, con tecnica e velocità. Pronti via e manda in... fallo laterale un tap in che doveva spedire al di là della linea bianca. Poi però riscatta l’errore intuendo la direzione di un tiro sbagliato da El Shaarawy. E chiude la sfida. Vivace e determinato contribuisce ad allargare la difesa novarese e quindi il suo ingresso è produttivo. Ma sul voto gravano gli erroracci di mira, il primo a porta vuota! Pochi minuti quando si è sul 2 0 ma attenzione al dettaglio: Allegri lo fa entrare prima di sua altezza Seedorf. Il segnale che il Milan si è già proiettato nel prossimo futuro. TERNA ARBITRALE: DE MARCO 6,5 Sul 2-0 iproteste per un mani di Nocerino, prima del tiro di El Shaarawy deviato da Robinho. L’arbitro lo giudica involontario: siamo con lui. Iannello 6,5; Bianchi 6,5 LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9 # 1 NOVARA MILAN 0 2 3 (5-3-1-1) Ujkani; Morganella, Rinaudo, Centurioni, Garcia (dal 17’ s.t. Marianini), Gemiti; Porcari, Pesce (dal 17’ s.t. Rubino), M. Rigoni; Mascara (dal 24’ s.t. Jensen); Caracciolo. (4-3-1-2) Amelia; Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini (dal 1’ s.t. El Shaarawy); Ambrosini (dal 46’ s.t. Seedorf), Van Bommel, Nocerino; Emanuelson; Ibrahimovic, Robinho (dal 42’ s.t. Merkel). PANCHINA Fontana, Lisuzzo, Jeda, Coubronne. PANCHINA Roma, Mesbah, Bonera, Inzaghi. ALLENATORE Tesser. ALLENATORE Allegri. AMMONITI Mascara e Ujkani per proteste, Pesce e Marianini per gioco scorretto. AMMONITI Ambrosini per gioco scorretto. GIUDIZIO777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Ibrahimovic (M) al 12’ e al 44’, Robinho (M) al 28’ st. ARBITRO De Marco di Chiavari. NOTE spettatori paganti 8.857 per un incasso di euro 149.801; abbonati 7.211 per una quota di euro 99.542,05. Angoli 6-4. In fuorigioco 5-5. Recuperi: pt 0’; st 3’. POSSESSO PALLA NOVARA 39% 3 NOVARA 2 La svolta Nell’intervallo Allegri corregge l’assetto riportando Emanuelson sulla fascia mancina, dove si muove con padronanza, e inserendo la terza pun- ta, il vivace ma impreciso El Shaarawy. E’ il Novara però a sfiorare il colpaccio sulla prima azione offensiva, un contropiede rifinito da Rigoni e chiuso da Caracciolo con tocco felpato, in stile calcetto: la deviazione di Amelia è tanto impercettibile quanto decisiva. Ad avere l’intuizione giusta è capitan Ambrosini, lesto a imbucare in area per l’accorrente Ibra: stop e tiro volanti, non c’è scampo per il portiere. Meraviglia Ibra 1.Ibrahimovic colpisce il pallone con il tacco REUTERS 2.Lo svedese guarda la palla scivolare in mezzo alla difesa piemontese PIERANUNZI 3.Zlatan, da lontano, esulta per la sua magia PIERANUNZI MILAN 61% NOVARA 75% TIRI IN PORTA II cialista nel fallire le conclusioni ravvicinate. Stavolta ha spedito in fallo laterale (sigh-sigh) un pallone colpito a mezzo metro dalla porta dopo punizione-bomba dal limite del solito Ibra, deviata a stento da Ujkani. PASSAGGI POSITIVI MILAN 85% TIRI FUORI IIIIIIIII IIII MILAN 9 IIIIIIII NOVARA 4 MILAN 8 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 12’ Punizione di Ibra, Ujkani devia stento, SECONDO TEMPO c GOL! 12’ Ambrosini pesca in piena area arriva Robinho e sbaglia il tap in liberissimo Ibrahimovic: stop e tiro al volo 23’ A centro area irrompe Thiago Silva che di testa schiaccia in porta: salva Caracciolo c GOL! 28’ Da Nocerino indietro a El Shaarawy, diagonale corretto da Robinho 39’ Uscita difettosa di Ujkani, pallone sul c GOL! 44’ Altra parata difettosa di Ujkani, a destro di Mexes e ancora Caracciolo sulla linea centro area gran numero con il tacco di Ibra Tentativi Tesser cerca con i cambi di trasmettere vigore e convinzione ai suoi, ma il tentativo di rimonta non comincia neppure. Il Milan controlla senza il minimo affanno ed El Sharaawy prima imita Robinho nell’arte di divorarsi il gol (tocco sbagliato a porta libera!) e poi manda in gol il brasiliano sempre con un tiro sbilenco, sul quale Binho brucia tutti per una deviazione a quel punto impossibile da fallire. Gara chiusa. C’è spazio però per le provocazioni e lo spettacolo. Allegri inserisce il diciannovenne Merkel prima del senatore Seedorf. E tra i due cambi, Ibrahimovic fa una delle sue magie spedendo in rete di tacco, da centro area, una parata difettosa di Ujkani. Ci sono tre difensori a guardare: con questo spirito, il Novara non può nemmeno sperare di lottare per la salvezza. MA TESSER RESTA Furia Novara: «Ha deciso l’arbitro...» NOVARA Attilio Tesser non rischia la panchina: dopo la brutta prova di Cesena la società pretendeva risposte e queste, a sentire l’a.d. Massimo De Salvo, sono arrivate nel doppio confronto con il Milan: «Non ho nulla da rimproverare alla squadra che, a mio parere, ha disputato un’ottima partita. Purtroppo oggi paghiamo errori non nostri». Il riferimento è a qualche decisione arbitrale molto contestata, in particolare sul secondo gol del Milan: «Sono sportivo e sono pronto a retrocedere se lo meriterò sul campo ma non è possibile che in tutto il girone d’andata ci sia girata male su ogni decisione dubbia. Così non possiamo nemmeno giocarci le nostre possibilità di salvezza». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il tecnico Tesser: «La prima vera e propria palla gol l’abbiamo creata noi, con Caracciolo, poi dopo il primo gol del Milan la musica è cambiata. Purtroppo è decisivo l’episodio del secondo gol: ho parlato anche con l’arbitro, mi ha detto che ha visto il fallo di Nocerino ma di averlo valutato involontario. Io non sono d’accordo». Leandro Rinaudo prova a guardare avanti: «Gli episodi arbitrali ci hanno sfavorito e purtroppo non è una novità. Noi però abbiamo il dovere di provare a essere più forti anche di questo». Giuseppe Maddaluno © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA NEW KIA RIO. UN’OTTIMA RAGIONE PER PERDERE LA TESTA. Scopri come perdere la testa. DESIGN D’AVANGUARDIA. QUALITÀ GARANTITA 7 ANNI. 6 AIRBAG, CLIMA, RADIO CD MP3, ESP DI SERIE. KIA FINANCE. Una nuova idea di finanziamento. 7 ANNI DI FINANZIAMENTO. 7 ANNI DI FURTO E INCENDIO INCLUSA. 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Revocati i titoli con la Juve 2 Lo svedese chiude a 14 il suo miglior girone d’andata: «La Juve viaggia, ma noi siamo più forti». Galliani: «Al 1o posto c’è sempre Van Basten, ma se continua così...» DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA BOCCI Twitter @picobocci NOVARA C’è una cosa che lo distingue dai collezionisti: raccogliere è un’ossessione per tanti, ma non per lui. Zlatan Ibrahimovic è un collezionista anomalo. I pezzi arrivano così, all’apparenza senza fatica, senza essere inseguiti. Zlatan Ibrahimovic probabilmente non sa neppure quanti gol ha fatto in vita sua: in questa stagione sono già 14 e mai il girone di andata dello svedese era stato tanto strepitoso. «Quest’anno sto meglio, mi sento come un leader per la squadra, è una situazione che mi piace tanto. La responsabilità mi spinge a dare il massimo a ogni partita». Ibra è arrivato a quota 108 reti in 203 partite, ha segnato più che mai in Champions League (girone relativamente semplice, ma le statistiche sono statistiche), aveva fatto gol per sei gare consecutive prima di fermarsi nel derby, ha allargato il suo raggio d’azione in campo e potenziato il suo peso in squadra. Il Novara è la ventinovesima vittima su trenta squadre affrontate in Italia. Gestione Non che ce ne fosse bisogno, perché già nella stagione passata Ibra è stato il punto fermo del Milan, l’uomo intorno al quale giravano Pato e le altre stelle. Capocannoniere in Champions e in campionato, aveva da farsi perdonare soltanto quelle squalifiche un po’ inutili nella seconda parte della stagione, quando anche il suo rendimento era calato. «Non si può essere sempre al top, Ibra è un giocatore che dà tutto e spende tutto a ogni partita», commentava Allegri. E allora ci si chiedeva se non si dovesse gestire il fenomeno svedese in altra maniera, e chissà se qualcosa è davvero cambiato nel suo modo di lavorare. La risposta si avrà nel girone di ritorno: quello di andata è stato come prima, meglio di prima. Erede Milan Ibradipendente? A volte sì, a volte no. Ma se Ibra va a questi ritmi gli equilibri non interessano più. Ibra è il leader del Milan e Allegri lo lascia fare volentieri. Finché tutto fila liscio, va bene anche il famoso schema Van Basten: «Date la palla a me e poi correte ad abbracciarmi». D’altra parte, tanti anni fa la storia di Ibra è cominciata così: era la storia dell’erede del Divino olandese. «Ibra è determinante», dice Galliani. «Al primo posto metto sempre Van Basten, ma se continua così...». Ibra l’erede si avvicina sempre di più all’obiettivo fissato per lui tanti anni fa. Ma Zlatan, che I trofei internazionali vinti in carriera da Zlatan: una Supercoppa Uefa e un Mondiale per Club con il Barça non ama paragoni, guarda già avanti, dispensa consigli e identifica talenti. «Secondo me Emanuelson deve giocare terzino, all’Ajax giocava così». E ancora: «El Shaarawy è forte, deve imparare tanto ma si allena molto bene, lavora sempre con intensità e sono sicuro che può arrivare lontano. E’ un talento». Zlatan il saggio ormai ha trent’anni e a Milanello ha trovato un’altra casa. Una casa comoda, a giudicare dai risultati, e dai numeri. IL GOSSIP SU MARCA Boateng k.o.? Troppo sesso con Melissa... Comandante Ibra è sempre più leader e alla fine del girone d’andata tira un bilancio positivo: «Era una gara importante ed è andata bene. I tre punti sono arrivati dopo una partita difficile, soprattutto per via di questo campo sintetico». All’inizio la palla sembrava un coniglio che usciva dal cilindro a sproposito, poi Ibra ha ritrovato la misura delle magie e le parole giuste per motivare la truppa: «La Juve viaggia, ma vediamo come andrà alla fine. Sta giocando bene, ma anche noi stiamo giocando bene, e l’Inter, la Roma e l’Udinese. Insomma siamo in tanti per lo scudetto, ma il Milan secondo me è la squadra più forte». Dare la palla a lui e correre ad abbracciarlo magari non basterà per vincere un altro campionato, ma certe volte calma molto i nervi. Boateng, 24, con Melissa Satta Troppo sesso fa bene allo spirito ma rischia di logorare il fisico. E’ la teoria del quotidiano spagnolo «Marca», secondo il quale la causa del nuovo infortunio di Kevin Prince Boateng sarebbe l’eccessiva attività tra le lenzuola con la nuova fidanzata Melissa Satta. L’ex velina (e ex fidanzata di Vieri) ha rilasciato un’intervista hot a Vanity Fair, raccontando che le piace farlo dalle 7 alle 10 volte alla settimana. E Marca ha tratto le sue conclusioni: Boateng si è procurato una lesione al flessore della coscia sinistra nel derby per eccesso di sesso. © RIPRODUZIONE RISERVATA PSICOLOGO IL TECNICO SCARICA SULLA CAPOLISTA LA PRESSIONE: «NOI FAVORITI? NO, C’È LA JUVE» Allegri fa i conti: «Facciamo 42 punti e... scudetto» DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO NOVARA Non che sia un amante delle statistiche, però è meglio non sbagliare quelle che lo riguardano. Nemmeno se a farlo è Galliani, che a fine gara snocciola: «Da quando c’è Allegri abbiamo giocato tre splendidi gironi, conquistando 40, 40 e ancora 40 punti, e dimostrando di essere ai vertici del nostro calcio». Il tecnico incassa le lodi, ringrazia ma precisa sorridendo: «Veramente nel girone di ritorno della scorsa stagione i punti sono stati 42...». Touché. Meglio così. In realtà nell’aria aleggia lo spettro dei 41 appena ottenuti dalla Juve e allora Galliani tenta l’esorcismo: «I bianconeri fanno paura? Ma quale paura... Stanno facendo molto bene, ma lo stesso vale per noi. Siamo tornati ai bei tempi. L’importante è tenere il Milan ai vertici, noi andiamo avanti per la nostra strada. Se nel girone di ritorno faremo co- me nella passata stagione avremo buone possibilità di vincere il titolo». Allegri invece pare più interessato al cammino juventino: «Hanno un punto in più e lo scontro diretto a favore, quindi per lo scudetto ora come ora sono più favoriti loro». Nato ottimista Le parole non in- Massimiliano Allegri, 44 anni ANSA gannino. Quella di Allegri è una considerazione aritmetica, visto che l’allenatore ha ripetuto più volte quanto sia convinto di trovare il Milan davanti a tutti alla fine. Intanto lo spaurac- chio del campo sintetico è stato archiviato, grazie al solito Ibra: «Per fortuna ce l’abbiamo noi. La squadra è capace di metterlo nelle condizioni migliori e lui si mette sempre a disposizione, anche in allenamento». Come dice Zlatan, dietro al suo rendimento ci sono i compagni. Che ad Allegri sono piaciuti: «Abbiamo fatto un’ottima partita. I ragazzi hanno creato molto, già nel primo tempo meritavamo il vantaggio. La vittoria non è mai stata in discussione e la squadra sta bene fisicamente. Credo che nel ritorno fare più di 40 punti vorrebbe dire scudetto. Ottimista per Tevez? Io lo sono di natura. La società sa bene quello che deve fare. Se arriveranno giocatori da Milan sarò felicissimo di allenarli, altrimenti mi terrò volentieri quelli che ho». Sfogo Chiusura per capitan Ambrosini, che si lascia andare a uno sfogo: «Direi una bugia se dicessi di aver passato momenti sereni. In una realtà come questa star fuori non è facile da digerire. Alcune volte non è stato semplice anche dal punto di vista tecnico comprendere certe scelte, ma fa parte del calcio». © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE A MERCATO Maxi c’è Oggi il Milan blocca Lopez E aspetta Tevez Vertice Galliani-Lo Monaco per il prestito. Ma l’agente dell’Apache torna alla carica col City Carlos Tevez, 27 anni, attaccante del City ANSA CARLO LAUDISA twitter@carlolaudisa MILANO Strada spianata per Maxi Lopez in rossonero. Oggi c’è l’incontro decisivo per il prestito dal Catania. Ma il Milan non abbandona Carlitos Tevez. Tutt’altro. Nella settimana decisiva del mercato il Milan accelera le operazioni, in attesa di conoscere le intenzioni del Manchester City sul futuro dell’Apache. Parte così uno slalom parallelo. Appuntamento Oggi sbarca a Milano l’a.d. rossoazzurro, Pietro Lo Monaco. La sua meta ufficiale è via Rosellini per l’assemblea della Lega di serie A. Ma il viaggio del dirigente catanese assume un’importanza particolare, visto che in paral- Adriano Galliani, 67 anni, amministratore delegato e vicepresidente del Milan, si è goduto la vittoria dei rossoneri sul Novara in tribuna ANSA lelo agli impegni istituzionali ha un appuntamento con Adriano Galliani per decidere il futuro di Maxi Lopez, appunto. In questi giorni il club di via Turati ha già lavorato su questo fronte, tenendo i contatti con Andrea D’Amico, l’agente dell’argentino. Il Milan sa che il giocatore tifa per la soluzione milanista, nonostante il Fulham stia insistendo per chiudere in fretta l’intesa imbastita la settimana scorsa. Se è per questo la società inglese offre anche di più, ma ancora una volta la volontà del giocatore premia le aspettative di via Turati. La differenza con Tevez è che in questo caso i rapporti tra i dirigenti sono più che amichevoli. Il patto In quest’ottica oggi il Milan proporrà al Catania di chiudere per un prestito condi- zionato. Cioè a tempo. La strategia milanista è di tenere bloccato il più a lungo possibile Maxi Lopez senza danneggiare il Catania e il giocatore. Count down Nel frattempo i rossoneri attendono notizie da Londra. Oggi è previsto un contatto tra i vertici del Manchester City e Kia Joorabchian, il manager di Tevez. Dopo il grande rifiuto di venerdì al Psg non c’è stato un confronto tra l’entourage dell’Apache e il management dello sceicco Mansour. I messaggi indiretti di queste ore sono stati all’insegna della rigidità. Il rifiuto ai francesi viene interpretato come un danno rilevante. E in effetti il City porterebbe in cassa ben 37 milioni di euro se l’argentino cambiasse idea. Braccio di ferro Si profila, quin- Maxi Lopez, 27 anni, centravanti del Catania ANSA di la minaccia di uno stop alla vendita e un’esclusione dalla rosa. Eventualità a cui Tevez risponde con l’ipotesi di una causa per mobbing. Ma tutto lascia credere che le parti provino, invece, a trovare una soluzione decorosa per tutti entro fine mese. La condizione Ovviamente il Milan spera che Joorabchian riesca a riaprire il dialogo con i Citizens, ma non può dare per scontato che gli uomini di Mansour s’accontentino di un prestito. Al massimo, infatti, Galliani potrà riproporre la soluzione del prestito con il riscatto a 24 milioni di euro condizionato alla vendita entro il 31 agosto di uno tra Pato e Robinho. Vale a dire la stessa proposta di Rio de Janeiro, alla presenza dello stesso Tevez. Ma basterà? Con questo gran- de dubbio davanti a sé, è chiaro che Galliani non può dare nulla per scontato. E ciò alimenta le speranze del suo connazionale Maxi Lopez. Il paragone Nel dopo-gara di Novara, Adriano Galliani ha parlato a più riprese. Curioso (e indicativo) questo suo raffronto: «L’anno scorso in gennaio quando abbiamo fatto il trio Emanuelson-Van Bommel-Cassano (evidentemente non conta Didac Vilà n.d.r.): non è che abbiamo sbagliato tantissimo, l’anno scorso era un trio, quest’anno siamo a una coppia. Coppia o tris questo è il dilemma? Vedremo vedremo». Ma il dubbio è retorico. Il tris è scontato. Dopo Mesbah e Merkel è pronto un altro contatto. Di sicuro sarà un attaccante argentino... © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 13 SERIE A 19a GIORNATA Il Personaggio PABLO ARMERO FRANCESCO VELLUZZI UDINE Addio ai guai Passa il treno da 10 milioni A dicembre dopo una notte brava era in partenza. Ora il colombiano è tornato decisivo Stasera Pablo Armero, esterno colombiano dell’Udinese entrerà al teatro Dal Verme di Milano da campione. Chi pensava che il suo inserimento nella formazione top del 2011 per il Gran Gala del Calcio Aic fosse un po’ esagerato è stato servito ieri pomeriggio al Friuli. Pablo è stato determinante nell’azione del vantaggio dell’Udinese, ha pennellato un assist al bacio per l’inesauribile Di Natale, ha corso per tre, si è travestito da Asamoah, l’uomo che più manca a Guidolin. Ma soprattutto ha fatto dimenticare la notte brava del 21 dicembre 2011 quando, a notte fonda, dopo la sfida con la Juve, battibeccò, in compagnia di Trasformato Quella brutta sto- ria gli ha fatto bene. L’Armero che si è ripresentato a Udine il 2 gennaio è un altro. Chiaro, tira dritto a testa bassa senza parlare, ma ha ripreso a sorridere con la moglie Maria e il piccolo Pablo Josuè e, soprattutto, si è trasformato in campo. Guidolin spiega il segreto: «Da un paio di settimane si allena bene, fa il lavoro completo. In più va considerato che fisicamente è fortissimo e sta raccogliendo i frutti». Fino a 20 giorni fa sembrava pronto alla cessione. Ora è come un nuovo acquisto (è sotto contratto fino al 2015). E lo fa rilevare il suo procuratore presente ieri. Anche 4 clic I NUMERI ARMERO, IL CROSS E L’AUTORETE FUNZIONA COSÌ 144 le reti segnate da Antonio Di Natale in serie A; nella graduatoria assoluta relativa al girone unico è 25˚ ed ha nel mirino Omar Sivori a 146 Le immagini parlano chiaro, il gesto è piuttosto chiaro. E se qualcuno avesse dubbi, anche gli occhi parlano. Armero scatena il gol del vantaggio dell’Udinese ma non può firmarlo, lo provoca ma con un cross, un passaggio che lui ha preferito al tiro. Per questo, secondo le indicazioni internazionali e secondo le regole degli ultimi 14 anni (dal mondiale del 1994) quel gol non è suo. 20 Fort Udinese Un’altra vittoria in casa Guidolin: terzo e record Al Friuli nono successo interno per i bianconeri e primato di punti (38) dopo 19 turni: autogol di Izco e show di Di Natale UDINESE CATANIA 2 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Izco (C) autorete al 20’ p.t.; Di Natale (U) al 8’, Lodi (C) su rigore al 49’ s.t. UDINESE (3-5-1-1) Handanovic; Ferronetti, Danilo, Domizzi; Basta, Isla (dal 45’ s.t. Battocchio), Pinzi (dal 1’ s.t. Pasquale), Fernandes, Armero; Abdi; Di Natale (dal 34’ s.t. Floro Flores) PANCHINA Padelli, Ekstrand, Sissoko, Fabbrini. ALLENATORE Guidolin. CATANIA (4-3-2-1) Campagnolo; Potenza, Legrottaglie, Spolli, Marchese (dal 25’ s.t. Llama); Izco, Biagianti (dall’11’ s.t. Lodi), Almiron; Barrientos, Gomez (dal 36’ s.t. Catellani); Bergessio. PANCHINA Kosicky, Bellusci, Delvecchio, Ricchiuti. ALLENATORE Montella ARBITRO Ostinelli di Como. ESPULSI nessuno. AMMONITI Legrottaglie, Almiron (C), Basta (U) per gioco scorretto. NOTE Spettatori paganti 2.326, incasso di 22.082 euro; abbonati 13.738, quota non comunicata. Angoli 1-4. Tiri in porta 4-6. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 4-0. Recuperi: 1’ p.t, 4’ s.t. DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI UDINE Guidolin continua a dire che stare lassù per l’Udinese è un’impresa. Come dargli torto? Dice che prima o poi i suoi ragazzi dovranno cedere il passo a chi ha investito di più, a chi ha grandi giocatori. Intanto l’Udinese dei talenti scoperti e/o plasmati continua a stare salda al terzo posto. Un podio maturato nel proprio fortino, dove è un rullo compressore: quella col Catania è la vittoria numero 9, a cui si aggiunge un pareggio. Un ruolino di marcia migliore di quello della Juve a Torino. Di più: 38 punti sono il record assoluto per l’Udinese per il girone d’andata e rispetto all’anno scorso, dove c’erano un certo Sanchez e un certo Inler, Guidolin ha fatto 11 punti in più. Numeri impressionanti. I giorni di magra verranno, magari fin da sabato per la visita alla capolista. Anche perché l’Udinese perde parecchio in efficacia senza Benatia e, soprattutto, Asamoah. E forse dovrà fare a meno pure di Pinzi, che si è infortunato. Intanto però si gode queste cifre e la vittoria: meritata ma pure un po’ sofferta. Come da ragazzi Con un Cata- nia bello che non balla, cioè non segna, la squadra di Guidolin non ha espresso un gran gioco. Aveva un ritmo sostenibile, e nella prima parte della sfida ha lasciato in mano il centrocampo, e dunque il pallino, ai rivali. Ma, si sa, a volte dove non arriva la strategia, il gioco di squadra, la spunta la prodezza del singolo. Da ragazzi si seguiva una legge precisa per «fare» la squadre: con un buon portiere e un buon centravanti si vince. Se poi s’aggiunge un centrocampista ispirato, il gioco è fatto. L’Udinese segna col primo tiro grazie a un micidiale contropiede: volata di 60 metri di Isla, palla ad Armero il cui tiro-cross, deviato in modo decisivo da Izco, supera Campagnolo. Grave errore del Catania, che si fa trovare «nudo» in copertura dopo aver battuto un corner. La volta che a essere scoperta è l’Udinese, ecco la prodezza di Handanovic in uscita che ipnotizza Gomez. Cosa manca? Il colpo di grazia del goleador. Di Natale a inizio secondo round firma un capolavoro di sinistro al volo, su assist dell’ispirato Armero che costruisce tutta l’azione. Da lì, l’Udinese cresce e il Catania si scioglie. perché chi lo vuole deve passare alla cassa dell’Udinese con 10 milioni di euro (fu pagato 1 milione e 200 mila e soffiato al Parma). Il Valencia aveva fatto un timido tentativo. In Spagna «il treno» (così Guidolin chiama i suoi esterni) piace. La prova di ieri è stata devastante. Come quella di Handanovic, pure lui, a Milano premiato come miglior portiere. Totò Di Natale è tra i super attaccanti. Ma l’attesa sul palco sarà grande quando Alessia Ventura chiamerà Armero. Ma se Pablo porterà suo figlio, gli ricordi che a teatro il nome di papà si urla solo per la consegna del trofeo. una ragazza romena, coi carabinieri. Venne fuori un pieno. E, per fortuna, Armero volò a casa per le vacanze. DAL NOSTRO INVIATO Senza gol Uno come Totò è ciò che manca a Montella. Beh, non solo a lui. Comunque il Catania segna negli appunti l’occasione di Gomes e un rigore reclamato per fallo di Danilo su Bergessio (non c’era) nel primo tempo; un tiro di Marchese «regalato» da Basta e il rigore di Fernandes su Catellani (che invece c’era, bravo Ostinelli) segnato da Lodi a tempo esaurito. Stop. Un po’ poco, per una squadra che si fa apprezzare nel fraseggio con Barrientos, a sprazzi Almiron, e poi Lodi. Che è capace di creare gioco ma non di trovare l’arma letale. Bergessio non ha mai tirato in porta. Montella riconosce che il problema è davanti alla porta. Allora non si capisce l’utilizzo col contagocce del partente Maxi Lopez e di Catellani, qui fatto entrare con colpevole ritardo (in pochi minuti ha rianimato l’attacco). Anche Guidolin ha sorpreso lasciando in panca Floro e mettendo Abdi, che trequartista non è, dietro Di Natale. Probabile che senza Asamoah i suoi abbiano bisogno di un centrocampo più folto per restare compatti vincenti. Tanto lui portiere e centravanti buoni, anzi ottimi, li ha. © RIPRODUZIONE RISERVATA le partite casalinghe nelle quali Totò è andato a rete nelle ultime due stagioni; l’Udinese ha ottenuto 19 vittorie e una sconfitta (1-2 con la Roma il 9 aprile scorso) 3 le reti incassate dai friulani nelle ultime 4 partite casalinghe, solo contro la Juventus la porta è rimasta imbattuta; nei primi 6 incontri interni, Handanovic aveva incassato una sola rete 5 le reti stagionali di Lodi che ha sempre realizzato su palla inattiva, tre centri su calcio di rigore e 2 su punizione diretta 5 le visite del Catania in casa di Guidolin (due volte alla guida di Palermo ed Udinese, una con il Parma); per la quinta volta i siciliani tornano a casa senza punti Pablo Armero, 25 anni, colombiano LIVERANI © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle DI FA. BI. HANDANOVIC È SOLIDO, DI NATALE AFFAMATO PERICOLO GOMEZ E LODI UDINESE 6,5 HANDANOVIC 7 Solido come l’economia tedesca. Prodezza su Gomez bel riflesso su Marchese. FERRONETTI 6 Raddoppia al centro, lascia il fardello Gomez a Basta. DANILO 6,5 Ok, la posizione è giusta. Sempre. Difficile sorprenderlo. DOMIZZI 6,5 Di mestiere e di fisico, lotta con tutti. E vince. BASTA 6 Soffre più del solito: deve francobollare Gomez. Si riprende con un finale da maratoneta. 6,5 Interditore e incursore. Volatona di 60 ISLA metri per il vantaggio (Battocchio s.v.). PINZI 6 Si fa male presto. Fin lì, frangiflutti. PASQUALE 6 Sulla fascia, buoni dialoghi con Armero e Di Natale. FERNANDES 6 Molto dinamico, a volte irruente. Come per il rigore. h IL MIGLIORE 7 ARMERO Apre la sfida, regala l’assist per super Di Natale, fa anche le veci di Asamoah. He’s back. ABDI 6 Non è trequartista, gioca troppo in orizzontale. Pochi guizzi. DI NATALE 7 Gol stupendo, segnato con naturalezza. Altri tentativi: sempre affamato (Floro Flores s.v.). ALL. GUIDOLIN 6,5 Suscita perplessità la rinuncia al secondo attaccante, ma poi ha ragione lui. CATANIA 5,5 CAMPAGNOLO 6 Prende due gol e non fa alcuna parata. Ma il primo quasi lo evita. POTENZA 5 Dalla sua parte scendono gli apache Armero e Fernandes. Lui lascia il fortino sguarnito. LEGROTTAGLIE 5 Si fa buggerare più volte, soprattutto nell’azione del 2 0 su Armero. SPOLLI 6 Il meno peggio là dietro. MARCHESE 5,5 Scende pochissimo, e in difesa non è una roccia. LLAMA 5,5 Soffre molto il Basta liberato da Gomes. E anche Isla. IZCO 6 Lotta e per lunghi tratti imbavaglia Fernandez. BIAGIANTI 5,5 Il più in difficoltà della truppa, là in mezzo. LODI 6,5 Entra e regala subito buone palle. Fa centro dal dischetto. ALMIRON 6 Sprazzi di bel calcio e momenti di apatia, in dosi uguali. IL MIGLIORE h 6,5 BARRIENTOS Prova a far girare la squadra e, soprattutto, a mandarla in porta. Non trova gran collaborazione. GOMEZ 6 Il solito pericolo. Solo che, bravura di Handanovic a parte, là bisogna far gol. CATELLANI 6,5 In 13 minuti due tiri e un rigore procurato. BERGESSIO 5,5 Tanta volontà ma non tira mai. All. MONTELLA 5,5 Il Catania fatica a segnare e lui gioca con una sola punta. Catellani entra troppo tardi. TERNA ARBITRALE: OSTINELLI 6,5 Vede bene sugli episodi da rigore, dà al Catania quello che c’è. VIAZZI 6 - ALTOMARE 6 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE A LA CAPOLISTA I MOMENTI CHIAVE DELLA RINASCITA BIANCONERA 1 - Mercato Pirlo, Lichtsteiner, Vidal: le scelte di Marotta La prima pietra della nuova Juve è Andrea Pirlo. E’ stato Marotta a volerlo, come accaduto con Licht e Vidal LAPRESSE 2 - Cambio di modulo Dal 4-2-4 al 4-3-3: l’evoluzione della squadra Il 25 settembre a Catania Conte abbandona per la prima volta il 4-2-4: arriva solo un pari, ma è la strada giusta LAPRESSE 3 - La vittoria sul Milan Grandissima prestazione contro i campioni Il 2 ottobre, dopo un dominio assoluto, la Juve batte il Milan con la doppietta di Marchisio: è la svolta ANSA 4 - La doppia trasferta Un duro esame superato di slancio Tra il 26 e il 29 novembre la Juve gioca in casa di Lazio (vittoria 1-0) e Napoli (da 1-3 a 3-3): segnale di maturità Super Juve in 4 mosse La risalita passa da Pirlo e Conte I segreti bianconeri: l’innesto di Andrea, i cambi tattici, le imprese con le big, la grinta fuori casa 4 I NUMERI 19 le gare senza sconfitte della Juventus, imbattuta in questo campionato. La banda Conte è già nella storia del club. 12 i gol subiti dalla Juventus in questo campionato. Quella bianconera è la miglior difesa del torneo. 7 i gol di Alessandro Matri, capocannoniere bianconero in campionato. Claudio Marchisio ne ha fatti 6, più uno in Coppa Italia G.B. OLIVERO MILANO A inizio luglio nessuno lo avrebbe ipotizzato. Il primato della Juve alla fine del girone d’andata sorprende tutti perché in estate non sembravano esserci le basi per un simile risultato. E invece il lavoro della società, dell’allenatore e dei giocatori ha portato subito grandi frutti. La Juve è cresciuta passo dopo passo, ma ci sono quattro momenti che hanno segnato questa prima parte della stagione in modo sensibile. Il mercato La prima mossa, una sorta di pietra angolare, è l’acquisto di Pirlo, maturato in primavera quando ancora Gigi Delneri ha qualche piccola chance di conferma. A prescindere dall’allenatore, quindi, Agnelli e Marotta decidono che la nuova Juve avrebbe dovuto ritrovare il gusto per il gioco. E vista la povertà di classe nella rosa l’arrivo del regista del Milan avrebbe alzato il tasso tecnico in modo sensibile. A maggio viene scelto definitivamente Antonio Conte: la stretta di mano decisiva arriva tra la terzultima (Juve-Chievo) e la penultima (Parma-Juve) partita di campionato. Da quel momento quasi quotidianamente Marotta e Conte si confrontano sul mercato. E il tecnico approva l’acquisto di Lichtsteiner per risolvere il problema del terzino destro: i dirigen- mento delle ali. A Catania il 25 settembre per la prima volta la Juve cambia modulo: la prestazione è negativa, arriva solo un pareggio, ma la strada è giusta. ti di Juve e Lazio ne parlavano da tempo. In piena estate, infine, Marotta piazza il colpo Vidal che dà una marcia in più alla Juve, spinge Conte a cambiare modulo e dimostra indirettamente le grandissime qualità del tecnico. La vittoria sul Milan Una settimana dopo arriva la conferma. La Juve asfalta il Milan ben oltre il punteggio (2-0) e il modo rocambolesco con cui matura (un rimpallo e un errore di Abbiati). A centrocampo i bianconeri dominano e quella sera acquisiscono una nuova consapevolezza nei propri mezzi. Battuto il Milan, si possono battere tutti: nessuna impresa è vietata. A patto di correre, di remare tutti dalla stessa parte, di non smettere mai di lottare. L’addio al 4-2-4 Accusato di essere integralista e di non sapersi staccare dal 4-2-4, Conte ha invece fatto un salto di qualità a livello personale cambiando le proprie idee e modellando il suo calcio sugli uomini a disposizione. La semplicità con la quale ha fatto digerire alla Juve il passaggio al 4-3-3 (attraverso le fasi intermedie del 4-1-4-1 e 4-2-3-1) è una medaglia sul petto dell’allenatore. A spingere Conte verso la modifica tattica sono l’imprescindibilità di Vidal e lo scarso rendi- Le due trasferte E la Juve lotta davvero sempre. A fine novembre affronta due difficilissime trasferte consecutive: a Roma batte la Lazio con un gol di Pepe e a Napoli rimonta la squadra di Mazzarri passando dall’1-3 al 3-3 e andando addirittura a cercare la vittoria nei minuti finali. Poi la marcia prosegue e adesso la Juve è campione d’inverno. Andrea Pirlo, la prima pietra della rinascita, traccia il bilancio: «E’ più che positivo. Siamo partiti con un progetto tutto nuovo. Abbiamo fatto un ottimo cammino migliorando il nostro gioco. I conti si faranno alla fine, ma per ora è importante essere lì davanti». E chi l’avrebbe detto? ANNUNCIO SU TWITTER Toni fa festa «Marta mi renderà padre» Luca Toni, in attesa di cambiare squadra, ha annunciato che sarà presto papà. «È la cosa più bella della mia vita — ha detto su Twitter — un’emozione che supera qualsiasi altra cosa. Sono davvero felice!». A renderlo padre sarà la storica fidanzata, la modella Marta Cecchetto. L’abbraccio del gruppo bianconero ad Antonio Conte, 42 anni PHOTOVIEWS y QUATTRO IMPEGNI Nelle prossime due settimane, a causa dell’impegno di Coppa Italia e del turno infrasettimanale di campionato, la Juve avrà un calendario fitto. Domani Torino, ore 21 Coppa Italia quarti di finale Juventus-Roma Sabato 28 Torino, ore 20.45 Campionato Juve-Udinese Martedì 31 Parma, ore 20.45 Campionato Parma-Juventus Domenica 5 Torino, ore 15 Campionato Juventus-Siena © RIPRODUZIONE RISERVATA INFERMERIA BUONE NOTIZIE DOPO GLI INFORTUNI DI SABATO: IL CENTROCAMPISTA STARA’ FERMO UNA SETTIMANA, L’ALA CIRCA 20 GIORNI Marchisio e Pepe, lo stop non sarà lungo MILANO La grande paura è passata: lo stop di Claudio Marchisio e Simone Pepe non sarà particolarmente lungo. Gli esami svolti ieri mattina alla clinica Fornaca hanno dato un responso abbastanza buono, soprattutto se rapportato alle preoccupazioni di sabato sera. La diagnosi In base a quanto si legge sul sito bianconero «Marchisio ha subito una lieve distorsione del ginocchio destro. La risonanza magnetica non ha evidenziato lesioni meniscali. Invece Pepe ha subito una distorsione della caviglia destra con un lievissimo interes- samento del legamento peroneo-astragalico anteriore». Il recupero Sul web la società preferisce non sbilanciarsi sulla data del rientro in campo, ma è presumibile che per Marchisio serviranno 7-10 giorni e per Pepe 15-20. In assoluto si tratta di una buona notizia, perché Conte temeva di perdere più a lungo i suoi due titolari. La sfortuna per la Juve, però, è rappresentata dal calendario: proprio nel momento in cui sono fuori causa Marchisio e Pepe (e con un difensore in meno perché Sorensen non è ancora stato rimpiazzato nella rosa), i bianconeri sono attesi da quattro impegni in dodici giorni. Il turnover sarà obbligato, ma anche ridotto visto che in alcuni ruoli mancano le alternative. Le parole Intanto Marchisio da Facebook ha mandato un messaggio ai suoi tifosi: «Per fortuna niente di grave! Scusate se non vi ho risposto ieri, ma non sapendo ancora nulla volevo aspettare oggi dopo la visita». E sulle pagine del suo sito personale è stato Alessandro Del Piero a fare un punto sul primato bianconero alla fine del girone d’andata: «Il titolo di campione d’inverno non vale nulla, quello che conta è trovarsi davanti a fine campionato: su questo siamo tutti d’accordo. La squadra è consapevole che abbiamo fatto solo metà del lavoro, ma siamo soddisfatti di quello che abbiamo ottenuto e pronti a non mollare. Ora ci aspetta un impegno molto importante in Coppa Italia contro la Roma: abbiamo tutta l’intenzione di fare bene e dare il massimo perché è un obiettivo a cui tengo e teniamo molto. Vorrei chiudere con due pensieri per due campioni, e per me due amici. Il primo va a Totti: Francesco, quello che hai fatto e straordinario, 211 gol con la stessa maglia. Te lo meriti, davvero. Il secondo pensiero è per David Trezeguet, che ha iniziato la sua avventura al River Plate facendo ciò che sa fare meglio: i gol! So che era un suo sogno tornare in Argentina, sono felice per lui». gb.o. Claudio Marchisio, 26 anni PEGASO Simone Pepe, 28 anni PIERANUNZI © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 Volata Guarin-Caceres La Juve decide in 24 ore Agnelli e Marotta hanno fretta. Il colombiano in pole, ma in caso di intoppi economici, la virata sull’uruguaiano sarebbe immediata rapporti con gli uomini mercato della Juve, sarebbe stato fra gli sponsor più convincenti del colombiano. MIRKO GRAZIANO MILANO Guarin o Caceres, ci siamo! Il «toto extracomunitario» non può andare oltre le prossime ventiquattro ore. E non ci andrà. Guarin è sicuramente la prima scelta, su Caceres c’è però già un accordo di massima con il Siviglia. Alternative Inevitabilmente, in Ottimismo portoghese Dunque, affinché arrivi il colombiano, occorre che non ci siano intoppi di rilievo nelle prossime ore sull’asse Torino-Oporto, altrimenti la virata sull’uruguaiano sarebbe immediata. Il procuratore di Guarin, Marcelo Ferreyra, è in Portogallo da sabato pomeriggio. Ha il mandato a trattare anche per conto della Juve: subito consegnata l’offerta bianconera, confortanti le prime reazioni del club biancoblù, oggi il faccia a faccia ufficiale con i collaboratori di Pinto da Costa. La Juve ha messo sul tavolo 11 milioni, bonus compresi. L’impressione è che si possa chiudere a quota dodici. Ferreyra si dice ottimista, in Italia attende notizie anche l’avvocato Rocco Dozzini, l’altro rappresentante di un Guarin che non perde occasione per «caricare» il suo entourage: l’ipotesi Juve Fredy Guarin, 25 anni AFP Martin Caceres, 24 anni AP piace davvero molto al 25enne ragazzo di Medellin. L’Inter? Resta alla finestra, pronta a intervenire solo se saltasse tutto fra portoghesi e bianconeri. Ipotesi, quest’ultima, che di fatto darebbe il via libera al duo Fonseca-Bozzo, già a Siviglia per formalizzare il trasferimento a Torino di Martin Caceres. Qui, di fatto, un accordo c’è già, e sa- rebbe stato trovato nelle ultime ore: 8,5 milioni complessivi. Il fatto che non siano arrivate accelerate sul fronte spagnolo rafforza l’idea che la priorità sia appunto Guarin, un eventuale colpo a affetto, un vero top player in mezzo al campo, giocatore chiave nel Porto pigliatutto di Villas Boas. E proprio l’attuale tecnico del Chelsea, in ottimi corso Galileo Ferraris si lavora anche su alternative credibili, sia in mezzo al campo sia in difesa. Il mercato chiude fra una settimana, vanno dunque parallelamente portati avanti due piani, a seconda dell’extracomunitario scelto. Se la spuntasse Guarin, tornerebbero di moda Bocchetti e Bruno Alves. In particolare, il portoghese potrebbe arrivare in prestito secco, in attesa di chiarire la sua posizione con lo Zenit e Luciano Spalletti. Più numeroso il gruppo di alternative a centrocampo. Il preferito è Radja Nainggolan, classe 1988, nazionale belga del Cagliari. Marotta potrebbe ripetere un’operazione simile a quella che l’anno scorso portò Matri a Torino. Ci sono però due problemi: Cellino considera Nainggolan incedibile, e comunque c’è già un’offerta di 15 milioni del Cska Mosca. Piace pure Behrami, ma la Fiorentina non lo molla. «Resta!», ha ripetuto ieri Delio Rossi. E allora occhio a Parolo, e poi alle carte dell’ultimo giorno, ovvero Pizarro e Palombo. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT L’ANTICIPO Gazzetta.it Apre Lichtsteiner chiude Giaccherini Stesa l’Atalanta Gazza ATALANTA-JUVENTUS 0-2 (primo tempo 0-0) MARCATORI: Lichtsteiner al 9’, Giaccherini al 37’ s.t. ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6,5; Raimondi 5, Ferri 5, Manfredini 5, Peluso 5; Schelotto 5 (dal 32’ s.t. Ferreira Pinto s.v.), Padoin 5,5, Cigarini 6, Bonaventura 5,5 (dal 17’ s.t. Marilungo 5,5); Moralez 6 (dal 38’ s.t. Gabbiadini s.v.); Denis 5,5. All. Colantuono 5. JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 7, Barzagli 6,5, Chiellini 6,5, De Ceglie 6,5; Vidal 6, Pirlo 7, Marchisio 6 (dal 1’ s.t. Giaccherini 6,5); Pepe 6,5 (dal 24’ s.t. Marrone 6,5), Matri 5,5, Vucinic 6,5 (dal 41’ s.t. Bonucci s.v.). All. Conte 7. ESPULSI: nessuno. AMMONITI: Lichtsteiner (J) per proteste, Raimondi e Marilungo (A) per gioco scorretto. ARBITRO: Celi 6,5. Tvf Bastian Schweinsteiger, 27 anni DAL TACCO DI IBRA AI GOL DELLA SERIE B TUTTO SUL SITO ROSA L’ANTICIPO E’ la serata di Totti La Roma passeggia sul povero Cesena ROMA-CESENA 15 5-1 (primo tempo 3-0) MARCATORI: Totti (R) dopo 31’’ e all’8’, Borini (R) al 9’ p.t.; Eder (C) al 13’, Juan (R) al 17’, Pjanic (R) al 25’s.t. ROMA 4-3-3: Stekelenburg 6,5; Rosi 6, Juan 6,5 (29’s.t Kjaer 6), Heinze 6, Taddei 6; Pjanic 7, Gago 6,5, Greco 6,5; Lamela 7,5 (dal 9’ s.t. Bojan 6,5), Totti 8 (20’ s.t. Viviani 6), Borini 7. All. L.Enrique 7. CESENA 4-4-2: Antonioli 4; Comotto 4,5, Von Bergen 4, Rodriguez 4, Lauro 5 (20’ s.t. Moras 5,5); Ceccarelli 6, Guana 5, Colucci 5,5 (32’ s.t. Benalouane s.v.), Parolo 5; Eder 6, Mutu 5 (1’ s.t. Candreva 6,5). All. Arrigoni 5. ARBITRO: Giannoccaro 5,5. ESPULSI: nessuno. AMMONITI: Benalouane (C) per gioco scorretto. Vi siete persi i gol della Serie A? Volete rivedere il gol di tacco di Ibrahimovic a Novara? Su Gazzetta.it ci sono gli highlights di tutte le partite giocate tra sabato e domenica. E in più le sintesi delle partite della B TORNA LA BUNDESLIGA TRA GLI HIGHLIGHTS INTERNAZIONALI Sul nostro sito trovate tutto il meglio del grande calcio europeo. Questa settimana, oltre alla Premier inglese e alla Liga spagnola, torna lo spettacolo della Bundesliga. Da non perdere infine la rubrica del lunedì: «Extra Time» 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE A IL PERSONAGGIO y Totti esagerato «Giocherò a lungo» E Prandelli riapre lo spiraglio azzurro Il c.t.: «Francesco? A fine stagione vedremo» E domani sfida la Juve in Coppa con la super Roma ALESSANDRO CATAPANO ROMA Un cruccio e un motivo d’orgoglio nella domenica romanista. Il cruccio è per il pubblico che sabato ha lasciato l’Olimpico ben prima del fischio finale. Comprensibile — 5-1 fissato a venti minuti dal termine, occasione per evitare il traffico del sabato sera —, ma resta il dispiacere. In generale, sembra esserci meno partecipazione popolare intorno alla squadra, ma deve essere un nuovo modo di vivere il calcio, figlio del momento storico: senza deliri, con più sobrietà. Peccato, si dicono i dirigenti, con una spinta maggiore la squadra farebbe un ulteriore salto di qualità. E qui arriva il motivo d’orgoglio, da ascrivere a Luis Enrique: ha reso un organizzato da: insieme di giocatori una squadra, ha trasferito all’ambiente un’idea di calcio e uno stile di vita. I calciatori si divertono, non eccedono nelle proteste, non esasperano il confronto con gli avversari. Nuovo Totti Il capitano ha beneficiato più degli altri di questo clima. Finalmente, si sente gratificato e coccolato. Importante anche per la Roma americana, speciale pure per Luis Enrique. Sereno, a tal punto da scherzare nello spogliatoio, sabato, imitando Rocky. Così, scende in campo più per servire la squadra che per rincorrere i record, che puntualmente arrivano lo stesso. I 211 gol in A, nuovo primato di fedeltà, ieri sono stati celebrati anche dal c.t. azzurro Cesare Prandelli, che addirittura potrebbe riaprirgli le porte della nazio- in collaborazione con: IL BOSNIACO E Pjanic lo elogia «A Roma è come un dio del calcio» Ieri il centrocampista bosniaco Miralem Pjanic è tornato sull’ultimo record realizzato dal compagno di squadra Totti: «Francesco si merita questo traguardo, ha regalato grandi sogni a questa città. Sono contento di giocare con lui, a Roma è considerato un dio del calcio». E sulla sfida di domani sera in Coppa Italia contro la Juventus, Pjanic promette: «Siamo convinti di poter andare a Torino ed eliminarli dalla coppa, ma vogliamo avvicinarli anche in campionato». LA STRISCIA Quattro vittorie in campionato e una in Coppa Italia dopo il pareggio della svolta con la Juventus del 12 dicembre nale: «A fine stagione faremo il bilancio dello stato fisico di alcuni grandi come Francesco e decideremo se sarà il caso di inserire alcune novità al nostro progetto iniziale». Dalla Juve alla Juve E già. Adesso Totti e compagni spaventano pure la Juventus imbattuta. A Trigoria tutti hanno la sensazione che la sfida di domani, in Coppa Italia, sia il banco di prova definitivo per le ambizioni giallorosse. La svolta della stagione, dicono tutti, c’è stata proprio dopo il pareggio con la Juventus del 12 dicembre, che ha aumentato l’autostima della squadra. Da allora sono arrivate quattro vittorie consecutive in campionato (il poker mancava alla Roma da 658 giorni) e la qualificazione in Coppa Italia. S 18 dicembre NAPOLI 1 ROMA 2 S 21 dicembre BOLOGNA 0 ROMA 2 S 8 gennaio ROMA 2 CHIEVO 0 S 11 gennaio Coppa Italia ROMA 3 FIORENTINA 0 E firma! Serena, compatta, spettacolare, miscela riuscita di vecchi e giovani, con picchi di rara bellezza (Totti, Lamela, Pjanic): questa Roma viaggia alla grande pure senza volante. A meno di miracoli, infatti, De Rossi salterà pure la Juventus. Per lui, questa settimana vivrà soprattutto sulla scrivania di Baldini. L’accordo sul nuovo contratto è vicino. Mentre il c.t. Prandelli benedirebbe una sua partenza all’estero (aumenterebbe la sua esperienza), Totti si augura il rinnovo: «Daniele ha la penna in mano, ma è ancora senza inchiostro». Geniale, pure con le parole. S 15 gennaio CATANIA 1 ROMA 1 (sospesa) S 21 gennaio ROMA 5 CESENA 1 © RIPRODUZIONE RISERVATA TOTTI CON 211 GOL INSEGUE IL BRASILIANO A 216 STASERA A MILANO Altafini: «Bravo, ma io ho tirato pochissimi rigori» Gran Galà dell’Aic con Ibra, Di Natale e il top del calcio partners: GABRIELLA MANCINI Le strade di Francesco Totti e José Altafini si incrociano. Non soltanto perché Francesco, con i suoi 211 gol, sta puntando il brasiliano e Meazza (216 reti) nella classifica dei migliori marcatori della serie A a girone unico, ma anche perché quando José lasciò il calcio, nel 1976, Francesco era davvero un pupone: nasceva. Il brasiliano ci ride su: «Vorrà dire che l’anno in cui Totti smetterà nascerà un altro calciatore che segnerà un sacco di gol...». Che ne dice di Totti a soli 5 gol da lei e Meazza? «Che io non ho tirato neanche 10 rigori e lui ne ha tirati tanti. E ai miei tempi le deviazioni erano sempre autogol. In più nel ’64-65 ero andato via per mesi e avevo saltato diverse partite. Potevo essere secondo...». E’ proprio vero: un attaccante è competitivo anche quando gioca a briscola. Informazioni e prevendite sul sito www.fieragricola.com VERONA International Agri business Show W W W. F I E R A G R I C O L A . C O M 2-3-4-5 FEBBRAIO 2012 «Voglio solo sottolineare che è difficile fare dei paragoni. Non mi fa impressione questo traguardo di Totti. Io quando segnai 200 gol giocavo nella Juve e nessuno mi disse niente, forse perché era tutto scontato. Adesso appena fai 100 gol ti mettono la corona in testa, si fanno i tatuaggi...». José Altafini, 73 anni LAPRESSE Trova delle similitudini tra lei e Totti? «Il fiuto del gol e la visione di gioco. Quando cominciavo un’azione pensavo già a segnare. Anche per Totti è così». Una qualità di Francesco? «E’ molto tranquillo, freddo. Come Messi e Baggio». Totti ha detto: «Avessi cominciato a giocare da centravanti a inizio carriera, forse sarei arrivato a 300 gol». «Ho i miei dubbi perché giocare spalle alla porta non è facile. E’ più semplice segnare partendo da lontano come fa il Barcellona». Totti ora vuole superarla. «Può riuscirci anche tra due, tre partite. Piola, però, con 274 reti, è irraggiungibile». © RIPRODUZIONE RISERVATA Stasera (ore 20.45 su Sportitalia) al Teatro Dal Verme di Milano il Gran Galà del Calcio Aic per celebrare i migliori del campionato scorso. Ecco il top 11 dei sogni: Handanovic; Maggio, Thiago Silva, Nesta/Ranocchia (ex aequo), Armero; Hamsik, Boateng, Marchisio/Thiago Motta (ex aequo); Di Natale, Cavani, Ibrahimovic. Saranno premiati pure Allegri (allenatore), Rizzoli (arbitro), Del Piero e Fabio Cannavaro (carriera), El Shaarawy (Serie B), Capello (critica) e Pozzo (dirigente). Taccuino UDIENZA DI CONVALIDA Il tifoso ferito a S. Siro oggi sentito dal gip MILANO Oggi alle 9, al Poli clinico di Milano, si terrà l'udienza di convalida dell’arresto di Massi mo Moro, il tifoso genoano ricove rato dopo essere stato fermato gio vedì dalla polizia prima di Inter Ge noa di Coppa talia. CALCIO A 5 Posticipo: Venezia ok La salvezza è a -4 Venezia supera l’Augusta per 4 2 nel posticipo della 17a gior nata. Ora è a 4 dal Rieti. IN TV C’è Di Vaio a «Mondogol» A «Mondogol» su Sky Sport 1 alle 19 l’ospite è Marco Di Vaio. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 # SERIE A 19a GIORNATA SIENA NAPOLI 1 1 1 2 I NUMERI GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 3 MARCATORI Calaiò (S) al 22’, Pandev (N) al 41’ s.t. SIENA (3-5-2) Pegolo; Pesoli, Terzi, Contini; Vitiello, Bolzoni, D’Agostino (dal 44’ s.t. Angelo), Vergassola, Del Grosso; Brienza (dal 39’ s.t. Parravicini), Calaiò (dal 36’ s.t. Destro). 3 PANCHINA Farelli, Belmonte, Reginaldo, Gonzalez. ALLENATORE Sannino NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Aronica, Cannavaro, Campagnaro (dal 24’ s.t. Zuniga); Maggio, Inler (dal 24’ s.t. Dzemaili), Gargano (dall’11’ s.t. Lavezzi), Dossena; Hamsik, Pandev; Cavani. PANCHINA Rosati, Fernandez, Britos, Vargas. ALLENATORE Mazzarri. ARBITRO Damato di Barletta. ESPULSI nessuno. AMMONITI Bolzoni (S), Pesoli (S), Vitiello (S),Campagnaro (N), Aronica (N) per gioco scorretto, D’Agostino (S) per proteste. NOTE paganti 7.020 paganti, incasso di 152.635 euro; abbonati 7.623, quota 68.781. Tiri in porta 3-8; tiri fuori 3-5; angoli 6-9; fuorigioco: 3-0. Recuperi: primo tempo 0; secondo tempo 4’. errori stagionali dal dischetto del Napoli; in precedenza era stato Hamsik a sbagliare due volte contro Inter e Juve. Lo stesso Cavani invece aveva segnato contro il Bologna sette giorni fa 3 Siena-Napoli in immagini. L’esultanza di Calaiò dopo l’1-0 (foto 1 Lapresse); il pareggio di Pandev, in tuffo di testa (foto 2, Getty); uno striscione di solidarietà al comandante della Costa Concordia, Schettino, da parte dei tifosi napoletani (foto 3, Ansa) Napoli impegolato A Siena non si passa Calaiò colpisce, poi c’è la sfuriata della banda Mazzarri Super Pegolo para il rigore a Cavani, pari di Pandev DAL NOSTRO INVIATO LUCA CALAMAI SIENA Dopo aver detto addio allo scudetto, il Napoli vede allontanarsi anche la zona-Champions. E’ un momento delicato per la squadra di Mazzarri che incappa nel secondo pareggio consecutivo. Un altro 1-1, tutto sommato un’altra mezza sconfitta. Stavolta il gol che tiene in piedi la baracca non arriva dal solito Cavani. El Matador, a dire il vero, ha a disposizione la palla giusta per allungare la striscia consecutiva di reti ma il suo calcio di rigore viene neutralizzato da uno strepitoso Pegolo. La palla dentro invece la scaraventa Pandev, a una manciata di minuti dal termine, con una micidiale girata di testa. E lo stesso attaccante macedone costruisce, in pieno recupero, l’occasione per capovolgere risultato e giudizi. Ma il portiere del Siena respinge inchiodando la gara sul risultato più giusto. 4 I sistemi Il Siena per la prima volta sposa il modulo 3-5-2 per affrontare, più o meno a specchio, il 3-4-2-1 del Napoli. L’idea funziona. Non per lo spettacolo, per carità. Il mucchio selvaggio in mezzo al campo certo non aiuta lo sviluppo di giocate divertenti. Ma tatticamente il Siena neutralizza un paio di fonti di gioco avversarie visto che Vitiello e Del Grosso attaccano in maniera quasi sistematica gli esterni Dossena e Maggio. La squadra di Mazzarri avrebbe qualche corridoio utile centralmente, ma nessuno riesce a verticalizzare in maniera corretta. La gara cambia disegno quando all’11’ del secondo tempo entra finalmente Lavezzi al posto di un anonimo Gargano e Hamsik arretra sulla linea dei centrocampisti. Con Lavezzi Il Pocho è il Pocho. Edinson Cavani angola il calcio di rigore ma il portiere del Siena Gianluca Pegolo intuisce la traiettoria e respinge. Il Napoli pareggerà dopo con Pandev A. LIVERANI La chiave Pareggio onesto per una partita bruttina. Il Napoli, che tra poco si ritroverà nella centrifuga-Champions, è ora a nove punti dal terzo posto (proprietà dell’Udinese) ed è scavalcato in classifica anche dall’arrembante Roma di Luis Enrique. Niente processi, per carità. Ma per la società dell’ambizioso presidente De Laurentiis è arrivato il tempo delle prime analisi. La sosta-Champions doveva permettere alla squadra di Maz- zarri di risalire la china, invece ha evidenziato dei limiti strutturali. Soprattutto in alcune zone del campo. Dicevamo, partita grigia. Del primo tempo conserviamo solo due immagini: una respinta di braccio di Vitiello su colpo di testa di Campagnaro (poteva essere rigore) e una traversa centrata da Calaiò, solo davanti a De Sanctis, dopo una doppia sbandata difensiva firmata Campagnaro e Cannavaro. Lui è un maestro nel saltare gli avversari e garantire la superiorità numerica. Il Napoli sembra sul punto di decollare quando, un altro sbandamento difensivo, regala, al 22’, il vantaggio al Siena: cross di Vergassola e colpo di testa di Calaiò che brucia Cannavaro e beffa De Sanctis. Nel momento più difficile la banda Mazzarri ritrova l’ispirazione di un tempo. E non capovolge il risultato solo perché Pegolo, il migliore in campo, si arrende, è vero, alla girata di testa di Pandev, ma compie tre parate decisive neutralizzando il rigore di Cavani, un altro destro in corsa del bomber uruguaiano e, in pieno recupero, una girata ancora di Pandev. errori dal dischetto per Cavani che ieri ha calciato il 10˚ rigore in A; nella scorsa stagione aveva fallito contro Catania e Udinese al San Paolo 12 i confronti tra Mazzarri e il Siena; ieri per l’ottava volta è finita in parità; 3 le vittorie del tecnico, un successo per i toscani 59 reti in A per Pandev; questa è la quinta in campionato con il Napoli, che quando ha segnato lui non ha mai perso 8 gol stagionali per Calaiò che porta il proprio bottino di reti in serie A a 24 © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle di L. CAL. VERGASSOLA OK TERZI HA GRINTA MAGGIO SPENTO LAVEZZI DENTRO TROPPO TARDI SIENA 6 IL MIGLIORE 7,5 PEGOLO h Una domenica da Uomo Ragno. Ipnotizza Cavani sul rigore e compie un vero miracolo sull’ultima conclusione di Pandev. PESOLI 5,5 Macchinoso. TERZI 6,5 Una volta era uno stopper tutto muscoli e cattiveria. Ora ha cambiato abito ed è un centrale tutto grinta e qualità. CONTINI 5,5 Un paio di gravi amnesie. VITIELLO 6 Macina chilometri avanti e indietro sulla fascia destra. BOLZONI 6 Fa la guerra con chiunque gli passi a tiro. D’AGOSTINO 5,5 Qualche giocata geniale ma regala il rigore al Napoli (Angelo s.v.) VERGASSOLA 6,5 La ciliegina è l’assist per Calaiò. DEL GROSSO 6,5 Un moto perpetuo. BRIENZA 6 Sacrifica la sua qualità in una partita di grande sacrificio (Parravicini s.v.) CALAIO’ 7 Due tiri in porta: una traversa con un coraggioso cucchiaio e un gran gol di testa (Destro s.v.) ALL. SANNINO 6,5 Lui napoletano che sfida il «suo» Napoli. Missione compiuta indovinando la mossa iniziale: un inedito 3 5 2. NAPOLI 5,5 DE SANCTIS 6 Incolpevole sul gol. Si gode il sole di Siena. CAMPAGNARO 4,5 Ne combina di tutti i colori. ZUNIGA 6 Velocità, ma negli ultimi metri non riesce mai a incidere. CANNAVARO 5 In colpevole ritardo sul gol di Calaiò. ARONICA 6 Della linea difensiva è l’unico a non perdere la testa. MAGGIO 5 Non va neppure a spingerlo. Problema tattico o fisico? A Mazzarri la risposta. INLER 5,5 Una regia senza lampi andando a due all’ora. Un altro dei pilastri del Napoli in crisi d’identità. DZEMAILI 6 Almeno verticalizza con più rapidità rispetto al collega. GARGANO 5,5 Ci mette il cuore, ma non l’abituale lucidità. LAVEZZI 6,5 Entra e il Napoli torna a essere di colpo una squadra con un senso logico. Conquista un rigore, ne invoca un altro. Bentornato Pocho. L’AMMISSIONE L’ALLENATORE AZZURRO ANALIZZA IL MOMENTO NEGATIVO DOSSENA 6,5 Salva la pagella servendo l’assist a Pandev. Mazzarri: «Noi da 7 posto, non da scudetto» HAMSIK 6 Meglio da centrocampista che da seconda punta. Pure lui sembra avere poca benzina nel motore. o «Il Napoli soltanto in Champions è andato oltre i limiti». Sannino: «Felice del pari» DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO SIENA se andare male in coppa Italia, contro l’Inter, mercoledì sera, allora la situazione si farebbe maledettamente seria, nel senso che ci sarebbe il rischio concreto di dover fare i conti con una stagione fallimentare, anche se c’è sempre un ottavo di finale di Champions da giocare contro il Chelsea. Ma l’allenatore sarà consapevole che quest’obbiettivo e più o meno proibitivo. Confusione Contro il Siena, s’è Perde altri punti pesanti, il Napoli. E la corsa verso il terzo posto rallenta con un’altra brusca frenata. La zona Champions League s’è allontanata di parecchio. E se doves- vista una squadra disorientata, specialmente in difesa, dove Cannavaro e Campagnaro hanno commesso errori incredibili, mentre è stato necessario inserire Lavezzi per dare una svolta ad una prestazione più che mediocre. «Quest’anno sbagliamo tantissime occasioni, rigori compresi. Si capisce anche da questo quando le stagioni vanno in un certo modo. Abbiamo avuto una palla gol con Pandev nel finale che lo scorso anno avremmo trasformato in rete. Del Siena, non mi ricordo altro tiro in porta se non quello del gol (ma c’è stata anche la traversa di Calaiò n.d.r.). La verità è che ad ogni errore nostro arriva il gol dell’avversario». Zona primato addio Lo ha rico- nosciuto, Mazzarri: «Non siamo preparati a lottare sempre per il vertice come le grandi del nostro calcio. Non riusciamo a reggere l’enorme pressione che abbiamo addosso, perché sono solo due anni che siamo in alta classifica. Non so perché nella scorsa estate si disse che saremmo stati da scudetto. Per me siamo settimi nella classifica degli stipendi e siamo settimi in campionato: l’eccezionalità non può essere sempre la regola», ha osservato il tecnico napoletano generando delusione in tutto l’ambiente, soprattutto dopo che nei giorni scorsi, De Laurentiis aveva parlato di terzo posto come obbiettivo minimo. «In Champions siamo andati oltre i nostri limiti, sulle 38 partite di campiona- to non è facile riuscirci sempre». Pari giusto La delusione è durata poco, giusto il tempo di metabolizzare il pareggio di Pandev. Nel dopo partita, l’analisi di Giuseppe Sannino è stata razionale: «Se alla vigilia ci avessero detto di firmare per un pareggio l’avremmo fatto tutti, serenamente. Quando credevamo di tenere in pugno il risultato, Mazzarri ha inserito pure Lavezzi e la spinta del Napoli s’è avvalso della grandi qualità dell’argentino. Comunque, questo pareggio mi fa felice», ha concluso il tecnico senese. © RIPRODUZIONE RISERVATA h IL MIGLIORE 7 PANDEV Il gol è un gioiello. Sulla carta è il quarto del tridente offensivo del Napoli, ma come farà Mazzarri a lasciarlo in panchina? CAVANI 5,5 Si batte. Travestendosi anche da difensore. Ma l’errore dal dischetto è imperdonabile. Per il risultato e per la sua pagella. ALL. MAZZARRI 5,5 Forse Lavezzi poteva entrare già all’inizio del secondo tempo. Il Napoli ha bisogno di una ventata di freschezza. TERNA ARBITRALE: DAMATO 5,5 Giusto il rigore concesso al Napoli ma ce ne potevano essere altri due. Maggiani 6- Dobosz 6 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE A 19a GIORNATA IL FILM DELLA GARA DAL VANTAGGIO DI PALACIO ALLO SQUILLO INUTILE DI JANKOVIC 1 2 3 4 4 I NUMERI 6 Istantanee di una gara ricca di emozioni. 1 Apre le marcature Palacio, su assist di Gilardino, a porta vuota. 2 Pareggio del Palermo con Budan, al primo gol stagionale. 3 Il 5-2 di Migliaccio, che schiaccia di testa un cross di Miccoli. 4 Jankovic con un destro ravvicinato fissa il risultato sul 5-3 LAPRESSE-ANSA-LIVERANI-GETTY Abbuffata Palermo Ora Mutti è più sicuro Il Genoa va in vantaggio, ma poi esce dalla partita Miccoli trascina i rosanero con un gol e tre assist PALERMO GENOA 5 3 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-1 MARCATORI Palacio (G) al 14’, Budan (P) al 26’, Silvestre (P) al 37’, Mantovani (P) al 42’ p.t.; Palacio (G) su rigore al 14’, Miccoli (P) al 30’, Migliaccio (P) al 39’, Jankovic (G) al 45’ s.t. PALERMO (4-3-1-2) Viviano; Munoz, Silvestre, Manotovani, Balzaretti; Migliaccio, Donati, Barreto; Ilicic (dal 25’ s.t. Bertolo); Budan (dal 35’ s.t. Pinilla), Miccoli (dal 40’ s.t. Della Rocca). PANCHINA Benussi, Cetto, Aguirregaray, Vazquez. ALLENATORE Mutti. GENOA (4-4-2) Frey; Sampirisi (dal 1’ s.t. Kucka), Granqvist, Moretti, Mesto; Sculli, Seymour (dal 32’ s.t. Jorquera), Biondini, Jankovic; Gilardino, Palacio. PANCHINA Lupatelli, Meucci, Birsa, Pratto, Ze Eduardo. ALLENATORE Marino. ARBITRO Romeo di Verona. AMMONITI Ilicic (P), Balzaretti (P) c.n.r.; Sampirisi (G), Moretti (G) g.sco. NOTE Spettatori paganti 3.145, incasso di 20.596 euro; abbonati 12.513, quota di 187.950 euro. Tiri in porta 11-6. Tiri fuori 8-6. In fuorigioco 5-6. Angoli 10-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CARUSO PALERMO Ben tornato, Palermo. Vince la prima gara del 2012 (dopo quasi due mesi d’astinenza), successo che coincide con la prima vittoria di Mutti. Torna a segnare 5 gol come non accadeva da quasi 3 anni: 3 maggio 2009, Palermo-Cagliari 5-1. E soprattutto ritrova quello spirito guerriero che aveva fatto quasi sempre da colonna sonora alle prestazioni casalinghe. Esauriti gli aspetti positivi, restano sul terreno le scorie del danno l’idea di un’armata allo sbando e il numero degli assenti non può spiegare tutto. La partita Mutti non perde tempo: getta nella mischia gli ultimi arrivati, Viviano e Donati e fa bene perché con l’ex barese si rivede il vero regista, capace di verticalizzare e smistare la palla di prima. Trovando ottime risposte dal duo d’attacco, Budan-Miccoli, in giornata sì. Ma la partenza sprint è del Genoa che in meno di un quarto d’ora getta le basi per un pomeriggio gioioso. O per lo meno così sembrerebbe quando Palacio con un tocco fortuito di coscia chiude in rete la veloce combinazione Jankovic-Gilardino che coglie alla sprovvista la difesa di casa. Contrariamente però a quanto si era visto nell’ultimo periodo, il Palermo non si scioglie ma reagisce. Con rabbia, sì ma anche con intelligenza. E non si abbatte neppure quando la prima inzuccata in area di Budan va a timbrare la traversa. Un minuto dopo Donati innesta ancora il serbo: Budan triangola con Miccoli e va a siglare di testa il pareggio. Poi Ilicic mette un bel pallone in area per Silvestre che inzucca con carambola sul palo la rete del sorpasso. E prima del riposo arrotonda Mantovani (in anticipo su Sampirisi) raccogliendo l’invito di Miccoli che salta come birilli Palacio e Mesto. La festa del Palermo: da sinistra Miccoli, Migliaccio, Mantovani, Donati e Budan ANSA successo: il Palermo continua a subire troppi gol. Particolare su cui pone l’accento Mutti e prima di lui, negli spogliatoi, l’aveva fatto Zamparini: il presidente s’è lamentato. Il Genoa che ha rasentato un altro disastro in stile Napoli (il 6-1 che costò la panchina a Malesani) ha la flebile attenuante delle troppe assenze che falcidiano la difesa, tanto da costringere Marino a gettare in mischia il debuttante Sampirisi già in evidenza contro l’Inter in Coppa. Fatto sta che i liguri continuano a fare la parte del colabrodo: 18 gol incassati nelle ultime 5 partite DOPO PARTITA Mutti sul caso scommesse: «Marcio da estirpare» PALERMO (f.v.) Mutti centra la prima vittoria, tiene la panchina e incassa i complimenti di Zamparini: «La squadra ha dato una grande risposta dopo il gol subito, ma non esiste prendere tre gol in casa». Poi così il tecnico sul caso scommesse che coinvolge il suo Bari della passata stagione: «Non me lo sarei aspettato, soprattutto da qualche ragazzo che ho quasi cresciuto. Bisogna estirpare questo marcio». Infine il collega del Genoa, Marino: «I nostri errori in difesa sono un problema di concentrazione». Travolti Nella ripresa si rifà sotto il Genoa con il rigore concesso per il mani di Balzaretti su traversone di Palacio che lo stesso argentino trasforma. Sul Barbera tornano i fantasmi di Novara quando alla prima di Mutti i rosanero sciuparono il doppio vantaggio. Il Genoa però non affonda e allora lo fa Miccoli, ben lanciato in area da Budan: il capitano, tenuto in gioco da Jankovic, si libera di Frey e segna. Poco dopo lo stesso Miccoli su punizione trova la testa di Migliaccio che fa cinquina. Il gol finale di Jankovic serve solo a fare arrabbiare Zamparini. © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle DI F.C. CHE DEBUTTO PER DONATI. MESTO DISASTROSO IN ENTRAMBE LE FASI PALERMO 7 VIVIANO 6 Lascia qualche dubbio solo in occasione del primo gol genoano, incolpevole sugli altri 2, alcuni buoni interventi. MUNOZ 6 Soffre un po’ Jankovic, ma nell’insieme non demerita. SILVESTRE 6,5 Non ha responsabilità sulle 3 reti e in più riesce a segnare il suo secondo gol in campionato. MANTOVANI 6 Rimane qualche dubbio sul gol di Palacio, ma si riscatta segnando per la prima volta in rosanero. BALZARETTI 6 Sfortunato in occasione del rigore, ma la sua prestazione è bagnata anche da note liete. MIGLIACCIO 6,5 Gioca a servizio della squadra e trova anche il gol, secondo di questa stagione. DONATI 7 Miglior debutto non ci poteva aspettare: regista a tutto tondo, con forte propensione a verticalizzare. Andrea Mantovani GENOA 5 BARRETO 6 Corre a tamponare e aiuta la squadra a risalire. FREY 5 Una cinquina che non dimenticherà facilmente, Budan e Miccoli continuano a fargli gol: 11 in tandem. ILICIC 6,5 Parte male si riprende servendo palloni invitanti, compreso l’assist per Silvestre. SAMPIRISI 5,5 Gli va data l’attenuante della giovane età e dell’emozione per l’esordio, in ogni caso fanno peggio gli altri. BERTOLO 6 Quando entra trova già la strada spianata dal punteggio. KUCKA 5 Il suo ingresso non migliora le cose per il Grifone ormai in barca. BUDAN 6,5 Un gran gol e tanto movimento (Pinilla s.v.). GRANQVIST 4,5 Da quelle parti il Genoa fa acqua pericolosamente. IL MIGLIORE h 7,5 MICCOLI MORETTI 4,5 Idem come sopra. Tre assist e un sigillo personale, fa quasi tutto lui (Della Rocca s.v.). MESTO 4 Non solo si fa scavalcare con troppa facilità da Budan e Ilicic, ma quando scende non azzecca un solo traversone. All. MUTTI 7 Indovina le scelte, dando fiducia ai nuovi e a Budan. SCULLI 5,5 Evanescente un po’ come tutto il centrocampo. TERNA ARBITRALE: ROMEO 6,5 Decisioni azzeccate in una gara non difficile. Vuoto 6,5 - La Rocca 6,5. SEYMOUR 5,5 Si muove a fatica in mezzo ai mastini palermitani. JORQUERA 6 Movimenta un po’ la manovra offensiva, poteva entrare prima. BIONDINI 5,5 Il bel giocatore del Cagliari non si è visto ancora. JANKOVIC 6,5 Fra i più intraprendenti dei suoi, merita il gol. GILARDINO 5 Fa scena muta o quasi, entra nell’occasione dell’1 0 e stop. h IL MIGLIORE 7 PALACIO Una doppietta che mette in luce le qualità del capocannoniere rossoblù. All. MARINO 5,5 Costretto a fare le nozze con i fichi per le troppe assenze, ha ancora tanto da lavorare per dare equilibrio. Zupping le partite senza successi da cui era reduce il Palermo che aveva vinto per l’ultima volta il 27 novembre scorso, 2-0 alla Fiorentina, poi due soli punti raccolti e quattro sconfitte di VINCENZO CITO Costacurta e quei cambi azzeccati da Conte 32 i mesi trascorsi dall’ultima volta che i siciliani hanno realizzato 5 reti; era successo il 3 maggio 2009 con il successo sul Cagliari per 5-1; l’ultimo 5-3 dei rosaneri risale al 20 settembre 2006, vittima il Catania 16 le reti subite dal Genoa nelle ultime quattro partite che hanno avuto come esito una vittoria e tre sconfitte 0 i pareggi casalinghi in questo campionato per i siciliani, gli unici a non averne ottenuti in questo torneo; è la quinta volta nei campionati a 20 squadre che chiudono l’andata senza «X» interne, era già successo nel 1949-50, 1950-51, 2006-07 e 2008-09 Alessandro Costacurta, 45 anni, opinionista di Sky ITALYPHOTOPRESS Dopo Atalanta-Juventus, Alessandro Costacurta (Sky) tesse le lodi di Antonio Conte. «Fra gli altri meriti, bisogna riconoscergli quello di aver azzeccato i cambi. Giaccherini e Marrone sono stati determinanti». Arriva Conte e spiega perché. «Li ho fatti entrare perché Marchisio e Pepe si erano infortunati». Francesco Guidolin lo dice con chiarezza ai microfoni Rai. «Quello che è sotto gli occhi di tutti, è sotto gli occhi di tutti. Basta ragionarci sopra». E capirci qualcosa. Pietro Vierchowod (Rai) prima dell’ottavo di coppa Italia Milan-Novara finito solo ai supplementari. «Una partita, più che altro, possiamo dire di allenamento per il Milan? Definiamola così, eh eh». «E ora andremo a vedere tutti i risultati finali dei primi tempi» (Luca Pisinicca, Torres-Bardolino, calcio femminile) «E per finire una notizia un po’ più positiva perché Diego Armando Maradona è stato dimesso dal suo ospedale di Dubai» (Tg Raisport). «Dice di essere stato spinto, Cavani. Lo dice con gli occhi!» (Riccardo Gentile, Napoli-Bologna, Sky) Quando lo mandano alla partita delle 12.30, Amedeo Goria a «Stadio sprint» (Rai Due), non potendo mostrare immagini per questione di diritti, a fine gara continua a entrare in campo per farci vedere una delle porte dove è stato segnato un gol, convinto che ciò possa esaurire ogni altra nostra curiosità. Ieri è successo qualcosa di assolutamente imprevisto, Bologna-Parma è finita 0-0. Senza reti. Senza porte da mostrare. Subito pronta la soluzione alternativa: è stata inquadrata la tribuna dello stadio... Stefano Bizzotto (Raisport), durante la finale di coppa Italia di hockey ghiaccio. «Poi racconteremo la stagione strana del Bolzano. Quando sembrava che dovesse pagare dazio, ha tirato fuori un filotto di sconfitte incredibili. Quando invece si aspettava il cambio di passo, sono arrivate le battute di arresto». Più strana di così... © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 SERIE A 19a GIORNATA chi come alla fine di un incubo troppo lungo. la Storia GRANDE PAURA A Attimi di panico Tutto era comin- «Tuo figlio sta male» Morrone sostituito, va a Parma, tutto ok A fine primo tempo, a Bologna, Donadoni richiama il capitano: «Leo è in ospedale, corri a casa». Il bimbo si riprende: incubo finito ciato, anche se lui non lo sapeva, poco prima dell’inizio della partita di Bologna. Il piccolo Leo si era sentito male dopo la normale poppata della mattina, non respirava più, era cianotico e la signora Vanessa, sola in casa con gli altri figli, ha chiamato immediatamente l’ambulanza del 118 e si è messa in contatto con il responsabile medico del Parma, il professor Delsignore. E’ stato lui a gestire l’emergenza e ad avvertire i dirigenti che si trovavano allo stadio. Non c’era un minuto da perdere, la situazione era davvero molto grave e anche il presidente Ghirardi, in tribuna al Dall’Ara, ha dato l’okay per la sostituzione di Morrone e si è tenuto informato sull’evolversi dalla vicenda. HANNO DETTO S Lucarelli: Nello spogliatoio la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ma non era nulla di grave e ora siamo contenti per Stefano Parole degli amici A Morrone so- no arrivati tantissimi messaggi di solidarietà. Ovviamente dai compagni di squadra e dai tifosi del Parma, ma anche da altri DAL NOSTRO INVIATO ANDREA SCHIANCHI BOLOGNA La paura, in certe occasioni, la percepisci dalle facce di chi ti viene incontro. Così è stato per Stefano Morrone, negli spogliatoi dello stadio Dall’Ara di Bologna, durante l’intervallo della partita. Tutti i giocatori seduti, chi beveva un sorso d’acqua, chi si faceva massaggiare un muscolo. In un angolo dello stanzone l’allenatore Donadoni e il direttore generale Leonardi a colloquio. Volti scuri, tirati. Poi i due si avvicinano a Morrone e gli dicono tutto. «Ha telefonato tua moglie: tuo figlio è in ospedale. Spogliati, fa’ la doccia e corri a casa». Potete immaginare che cosa siano stati, per il capitano, quei novanta chilometri di autostrada che lo separavano da Parma, seduto in macchina al fianco di un dirigente e con un groppo alla gola che non ne voleva sapere di sciogliersi. Il piccolo Leo, sei mesi, era in rianimazione: un problema respiratorio dovuto a un rigurgito dopo aver fatto la pappa, quello che in termini medici si definisce «ab ingestis». Il figlio di 6 mesi ha avuto una crisi respiratoria dopo un rigurgito, poi il peggio è passato Stefano Morrone, 33 anni, capitano del Parma, è alla quinta stagione nella squadra del presidente Ghirardi ANSA Viaggio in lacrime Novanta chilo- metri di tormento, angoscia che era difficile gestire e far in modo che non si trasformasse in panico. Sempre in contatto telefonico con la moglie Vanessa, Morrone è arrivato all’ospedale di Parma quando la partita del suo Parma era ormai finita e quella più importante stava per cominciare. Ma una volta sceso dalla macchina, ecco la bella notizia: Leo sta molto meglio, ha superato la crisi respiratoria, non ci sono problemi ai polmoni e nessun altro danno. Per precauzione il bambino resta in terapia intensiva, però pare proprio che il peggio sia stato scongiurato. A quel punto, dopo la tensione e le lacrime, è stata la liberazione. Stefano ha abbracciato tutta la sua famiglia, la moglie, gli altri figli Enrico e Aurora, e ha riaperto gli oc- 0 0 GIUDIZIO 7 BOLOGNA (3-4-1-2) Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Garics, Mudingayi, Perez, Rubin; Ramirez (dal 37’ s.t. Diamanti); Acquafresca (dal 29’ s.t. Gimenez), Di Vaio. PANCHINA Agliardi, Sorensen, Crespo, Khrin, Taider ALLENATORE Pioli PARMA (3-4-3) Pavarini; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Valiani, Morrone (dal 1’ s.t. Musacci), Galloppa, Gobbi; Valdes (dal 17’ s.t. Biabiany), Floccari, Giovinco (dal 37’ s.t. Palladino). PANCHINA Gallinetta, Brandao, Modesto, Feltscher ALLENATORE Donadoni ARBITRO Bergonzi di Genova ESPULSI nessuno AMMONITI Ramirez per proteste Morrone, Musacci, Zaccardo per gioco falloso; Giovinco per simulazione. NOTE spettatori paganti 2651 per un incasso di 37.853 euro; abbonati 12.490 per una quota di 134.404 euro. Tiri in porta 2-3. Tiri fuori 3-3. Angoli 5-3. In fuorigioco 4-1. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t. DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA Di tutti i giocatori talentuosi che ci sono in campo soltanto Gaston Ramirez dimostra di avere voglia e idee, e questo è il problema. Lo 0-0 è figlio del deserto di qualità: Di Vaio e Acquafresca sonnecchiano, Giovinco e Floccari mai pervenuti, Biabiany addirittura seduto in panchina fino al 17’ del secondo tempo per lasciare il posto a Valdes. Mah... Se poi gli spettatori si allontanano e preferiscono una sfida di Premier League in pay tv come dar loro torto? Bologna e Parma sembrano due signore mature che non credono più alla loro bellezza: fanno poco, pochissimo, per attirare su di sè lo sguardo. Dov’è la qualità? Non è una que- stione di moduli, di schemi, di sovrapposizioni, di difese a tre o a quattro. Il fatto è che, quando manca la qualità, la luce non si accende. Il Bologna spinge di più, è vero, ma cerca di sopravanzare l’avversario più con i muscoli che con il cervello. Se a impostare le azioni sono Perez e Mudingayi, con tutto il rispetto, è difficile vedere giocate raffinate. Il Parma, che dovrebbe avere nel tridente offensivo il punto di forza, invece di appoggiare la manovra d’attacco se ne sta timido timido a guardia della propria metà campo. Logico che la scintilla non scocchi. Bene la classifica Nel primo tempo, due sussulti: prima Ramirez crossa per Di Vaio, incornata e volo a deviare di Pavarini; poi Mudingayi, da azione d’angolo, calcia a colpo sicuro, ma trova ancora le mani del portiere a dire no. Nel Parma, che non si sveglia nemmeno dopo l’ingresso di Biabiany, da registrare soltanto un colpo di testa di Floccari respinto da Gillet. Tutto qui, davvero una miseria. L’unica cosa positiva, per entrambe le squadre, è che la media salvezza è rispettata (Parma a quota 23 e Bologna a 20 al giro di boa): se nel ritorno ripetono quello che hanno fatto nell’andata si sono guadagnate la riconferma in A. a.s. Palermo: Rios vivo Cerci, pole Genoa DI CHIARA-DI FEO Nuova pista per il Parma a sinistra: si tratta Rossi del Siena, in cambio ai toscani potrebbe andare uno tra Valiani o Jadid. Tra oggi e domani, nel frattempo, ci sarà il contatto decisivo con il Lecce per mandare Blasi in Salento in cambio del centrale Ferrario. Intanto a centrocampo si avvicina Mariga, mentre il Siena è in cerca di un attaccante: a breve nuovi contatti per Cacia (con Pesoli e Larrondo che possono essere girati al Lecce), sempre vive anche le piste Pozzi (Samp) e Toni (Juve). amici del mondo del pallone. «Era giusto lasciar andare Morrone, doveva stare vicino alla moglie - ha detto Roberto Donadoni al termine della partita -. Di fronte a situazioni simili il calcio non conta». Già, è soltanto un gioco, niente di più, solo che a volte tutti ce lo dimentichiamo e poi siamo costretti a ricordarcelo quando c’è un bambino che rischia la vita. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle Ramirez ha le idee giuste Gli altri no: zero emozioni Siena: Jadid o Valiani se Rossi va in Emilia Altre trattative Corsa a Cerci: Genoa in pole, poi Palermo e Torino. I rossoblù sono anche vicini al centrocampista ungherese Tozser (Genk). In settimana l’Udinese proverà ad avvicinarsi ancora a Maxi Perez (Penarol). Oltre a Blasi, il Lecce tratta anche Gabriel Silva dell’Udinese (operazione che prevede il passaggio di Diamoutene al Granada e il tesseramento in Salento del brasiliano; in caso contrario in Spagna andrà quest’ultimo). Fiorentina: tra oggi e domani arriva Amauri. Il Cesena oggi si vede con la Samp per la cessione di Eder, poi lancerà l’assalto a Pellé (Parma). Palermo: nel mirino oltre a Palombo c’è Rios (a Tijuana potrebbe andare Joao Pedro, ma serve il posto da extracomunitario) e per ora si resiste al pressing dell’Universidad de Chile per Pinilla, che resta molto appetito in A. Donadoni: «Era giusto lasciarlo andare, il calcio in certe situazioni non conta nulla» LA PARTITA BOLOGNA E PARMA RISPETTANO LA MEDIA SALVEZZA BOLOGNA PARMA S Donadoni Ringraziamo l’arbitro Bergonzi per averci permesso di rientrare in campo con qualche minuto di ritardo dopo l’intervallo MERCATO DI ANDREA TOSI LEGA OGGI ASSEMBLEA GIOVINCO, UN TIRETTO E BASTA RUBIN DEBUTTA SENZA INCIDERE BOLOGNA 5,5 GILLET 6 Puntuale nelle uscite, sventa la minaccia di Floccari. RAGGI 6,5 Arrembante ed energico, sfiora anche il gol. PARMA 5,5 PAVARINI 6,5 Sigilla il punto con due belle parate su Di Vaio e Mudingayi. ZACCARDO 6 Resta in copertura. IL MIGLIORE 6,5 PALETTA PORTANOVA 6 Tiene la posizione con esperienza. h ANTONSSON 6 Qualche buona chiusura. Dalle sue parti non passa nessuno. GARICS 5,5 Non riesce a spingere sulla sua fascia. PEREZ 5,5 Meno aggressivo del solito. MUDINGAYI 6 Ci prova in avanti ma Pavarini lo respinge. RUBIN 5 Al debutto, non dà pensieri agli ex compagni. h IL MIGLIORE 6,5 RAMIREZ Quando accelera, si alzano i decibel della gara. (Diamanti s.v.) ACQUAFRESCA 5 Ancora troppo discontinuo in fase conclusiva GIMENEZ 5 Vuole spaccare il mondo ma è sempre in fuorigioco. DI VAIO 5,5 Tanto movimento ma solo un tiro nello specchio. All. PIOLI 6 I suoi 19 punti in 14 partite sono una media eccellente, il gioco va e viene. LUCARELLI 6 Inizia benissimo poi perde qualche colpo. VALIANI 5,5 Un altro ex che non vuole fare male al suo passato. MORRONE 5,5 Brutta giornata in campo e fuori con la corsa in ospedale dal figlio. MUSACCI 6 Appena subentrato si fa ammonire, prova sufficiente. GALLOPPA 5,5 Corre molto ma le idee non seguono le sue gambe. GOBBI 5,5 Mai nel vivo del gioco. VALDEZ 5 Tantissimo fumo. BIABIANY 6 Porta almeno un po’ di dinamismo davanti. FLOCCARI 5 Ha una buona palla di testa ma non trova il bersaglio. GIOVINCO 5 La sua prova: un tiretto e ad un contrasto vinto contro Mudingayi (Palladino s.v.). All. DONADONI 5,5 Il suo attacco non punge, inserisce Biabiany quando ormai la gara sta morendo sul pari. TERNA ARBITRALE: BERGONZI 6 Arbitra all’inglese con una mimica teatrale senza problemi. Carrer 6 - Longo 6. Vicepresidenza Preziosi in pole ma il Coni fa paura (m.iar.) I rilievi del Coni sulla ventilata elezione di Enrico Preziosi a vicepresidente della Lega (oggi alle 12 l’assemblea) non sono passati inosservati. Più di un club ritiene che non valga la pena aprire un altro fronte di scontro con la massima istituzione sportiva, che considera il patron del Genoa ineleggibile per due motivi: il patteggiamento a 23 mesi per bancarotta fraudolenta e la passata squalifica di 5 anni (più 6 mesi). Preziosi è disposto a fare un passo indietro per evitare fratture interne. Ma la Lega è convinta che non ci siano ostacoli normativi alla sua elezione e, magari, potrebbe sfruttare l’occasione per riaffermare la sua autonomia. Come alternative circolano i nomi di De Laurentiis e Zamparini. Fenucci (Roma) è invece sicuro di un posto da consigliere. Non è escluso che, alla fine, si decida di rinviare le elezioni. 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE A 19a GIORNATA Doppio Paloschi Poi Lecce e rissa Non basta al Chievo fare l’uno-due in 24 minuti Di Michele firma il pari al 93’ e alla fine è caos LECCE CHIEVO 2 2 Lecce, grande reazione Spreca- GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-2 MARCATORI Paloschi (C) al 3’ e al 24’, Esposito (L) al 30’ p.t.; Di Michele al 48’ s.t. LECCE (3-5-2) Benassi; Tomovic, Esposito, Ferrario (dal 1’ s.t. Obodo); Oddo, Cuadrado (dal 31’ s.t. Piatti), Grossmuller (dal 39’ s.t. Pasquato), Olivera, Brivio; Muriel, Di Michele. PANCHINA Julio Sergio, Ingrosso, Diamoutene, Bergougnoux. ALLENATORE Cosmi. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Sardo, Andreolli, Cesar, Jokic; Luciano, Bradley, Sammarco (dal 30’ s.t. Hetemaj); Thereau; Pellissier (dal 22’ s.t. Cruzado), Paloschi (dal 42’ s.t. Moscardelli). PANCHINA Puggioni, Frey, Mandelli, Rigoni. ALLENATORE Di Carlo. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. AMMONITI Ferrario (L), Tomovic (L), Olivera (L), Bradley (C) e Sardo (C) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.638, incasso di 28.819 euro; abbonati 3.905, quota di 41.655,54 euro. Tiri in porta 6 (compreso un palo)-4. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 2-5. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’. GIUSEPPE CALVI LECCE Al netto della vergognosa rissa scoppiata a fine partita, rimane una sfida ricca di gol ed emozioni, per quanto povera di qualità. Dopo il divertimento garantito da Lecce e Chievo sull’altalena del 2-2, resta il disgusto per i colpi proibiti al fischio fina- trato da Muriel con spettacolare volée di destro, il Chievo raddoppia al 24’: Pellissier ruba palla a Esposito e l’attaccante di scuola milanista pennella un pallonetto. Bresciano, il rapace Paloschi si sente sempre più «salentino» in questa terra dove ha trovato la sua felice culla del gol. Sbocciato con la tripletta firmata a Galatina nella finale scudetto Allievi nel 2007 (Milan-Genoa 4-1), il suo feeling speciale è stato alimentato dalla rete segnata a Casarano con l’Under 21, a novembre, contro l’Ungheria. David Di Michele, 36 anni, festeggiato dai compagni dopo il gol del 2-2 ANSA le di Mazzoleni (quanto avrà visto e scritto?). A Cosmi e Di Carlo verrebbe quasi da piangere, rivisitando l’occasione sprecata per agguantare un successo, fondamentale rispettivamente per avvicinarsi alla zona-salvezza e alle 7 «sorelline». Paloschi, gol salentini Rincorrendo il primo successo stagionale al «Via del Mare», il Lecce — pur rinvigorito dall’ottima prestazione a Firenze — si consegna immediatamente agli avversari. Pellissier e compagni non devono scomporsi più di tanto, ci pensa Esposito (e in parte pure Tomovic), con due goffi interventi, a spianare la strada a Paloschi. Pronti, via e l’attaccante, su cross di Sardo e pasticcio dei due difensori, buca Benassi. Dopo l’intermezzo di un palo cen- to subito il match-ball, con un’incornata di Andreolli (straordinaria respinta di Benassi) e una rasoiata di Thereau, il Chievo pensa di gestire il risultato. Invece, il Lecce si rianima, accorcia le distanze con un prepotente stacco di testa di Esposito e ingabbia i gialloblù. Sorrentino trema sul diagonale di Muriel, frena Di Michele e Brivio; Di Carlo avverte la sofferenza, sacrifica l’evanescente Pellissier per inserire Cruzado ma Bradley e Thereau ormai predicano nel deserto. Cosmi, con Obodo play e Cuadrado a sfrecciare da esterno, si gode un altro Lecce, che domina e si rende pericoloso con Grossmuller, Di Michele, Olivera e Muriel. Sfiorato il pareggio con Esposito (capocciata con Luciano: sospetta frattura orbita sinistra), nell’ultimo assalto, ridotti in 10, i giallorossi esultano: il peperino Pasquato inventa per Di Michele, al 5˚gol in 6 gare (e ora il Lecce non è più ultimo in classifica). «Il pareggio ha il sapore di una vittoria: crediamo nella salvezza. Ma che brutto finale con quella gazzarra!» — dice Cosmi. Di Carlo ammette: «Pensavo che ce l’avremmo fatta; purtroppo abbiamo gestito male il doppio vantaggio». © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle DI G. CAL. PIATTI, CLASSE SOLO ACCENNATA CESAR TOSTO, JOKIC SOFFRE LECCE 6 CHIEVO 6 BENASSI 6,5 Affondato dai difensori, fa una paratona su Andreolli. SORRENTINO 6,5 S’oppone benissimo a Di Michele e Brivio. TOMOVIC 5 Non partecipa solo alla «barzelletta» che procura lo 0 1. SARDO 5 È infilato spesso da Brivio e anche da Pasquato. ESPOSITO 5 Confeziona due regali. Almeno segna e sfiora un altro gol. ANDREOLLI 6 Argina Di Michele ed è pericoloso di testa. FERRARIO 5,5 Nella difesa più ballerina, non porta sicurezza. CESAR 6 Essenziale e tosto nelle chiusure. OBODO 6 Classico play, con lui la manovra è più ordinata. ODDO 5 Primo tempo da comparsa, poi cresce ma litiga troppo. CUADRADO 6,5 Da interno non s’accende: ma, da freccia, è devastante. PIATTI 5,5 Qualche idea, però solo accennata. GROSSMULLER 5,5 Barcolla, aspettando troppo Bradley. PASQUATO 6,5 Gioca 11’ e inventa il gol del pari e un altro assist. OLIVERA 5,5 Non brilla. Però partecipa al gol di Esposito. h IL MIGLIORE 7 BRIVIO JOKIC 5 Soffre tanto Cuadrado e si dimentica di Di Michele sul 2 2. LUCIANO 6 Non va in affanno su Olivera e detta le ripartenze. BRADLEY 6,5 Scolastico play, tanto preciso e funzionale. SAMMARCO 6 Punta Oddo e stringe, in copertura, a metà campo. HETEMAJ 5,5 Nella resistenza, non basta il contributo di quantità. THEREAU 7 Tra le linee, si esalta: e forse meriterebbe un rigore. PELLISSIER 5 Colpito a un polpaccio, è utile nel rimpallo per lo 0 2. Fa interdizione e si propone con efficacia al cross. CRUZADO 5,5 Si fa vedere soprattutto nella rissa finale. MURIEL 5,5 Colpisce un palo, sfiora ancora il gol: così, non incide. h DI MICHELE 6,5 Si sacrifica in copertura e mette un sigillo pesante. All. COSMI 6 Sulle follie dei singoli, che colpe può avere? La squadra sbaglia tanto eppure è viva: e lì davanti punge sempre. IL MIGLIORE 8 PALOSCHI Una zanzara fastidiosa: pressa, scatta e scarta i due pacchi regalo del Lecce. (Moscardelli s.v.) All. DI CARLO 6 Avanti di due gol, magari potrebbe impostare un’altra gara. Ma non è certo lui a fallire, due volte, il colpo del 3 0. TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 5 Troppo permissivo e forse nega un rigore al Chievo. Passeri 5; Barbirati 5. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 SERIE A 19a GIORNATA A Cagliari vincono ritardi e scioperi Gli operai Alcoa fermano i pullman: via dopo 30’ Ma gioco e Fiorentina restano fuori dallo stadio DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI CAGLIARI Non abbiamo dubbi: la cosa più emozionante della partita è stata la drammatica protesta degli operai dell’Alcoa, i cui 800 addetti (diretti e indiretti) sono a un passo dalla perdita del lavoro. La loro manifestazione (col blocco dei pullman delle squadre) ha provocato il rinvio del match di mezz’ora ma, col senno di poi, neppure un annullamento sarebbe stato grave, visto lo 0-0 partorito da Cagliari e Fiorentina, il 5˚ in campionato per entrambe. Viola contestati Se i sardi chiu- dono l’andata in linea con le ambizioni, a soffrire è la Fiorentina che fa registrare il peggior giro di boa dell’era Della Valle, tant’è che all’aeroporto di Cagliari il presidente Cognigni e la squadra subiscono anche una mini-contestazione ultrà. Certo, giocare senza attaccanti è dura, per questo Delio Rossi privo degli infortunati Babacar e Jovetic (la cui assenza «precauzionale» pare essere stata poco gradita da parte dello spogliatoio) e in attesa (oggi) dell’arrivo di Amauri - è costretto a inventarsi un 3-5-1-1 con l’ex Lazzari adattatosi in appoggio Una delegazione dei lavoratori Alcoa a bordo campo durante il match ANSA CAGLIARI 0 FIORENTINA 0 (4-3-1-2) Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Ekdal (dal 41’ s.t. Conti), Nainggolan; Cossu; Larrivey (dal 29’ s.t. El Kabir), Ibarbo. PANCHINA Avramov, Gozzi, Perico, Ceppelini, Ribeiro. ALLENATORE Ballardini (3-5-1-1) Boruc; Gamberini, Natali, Nastasic; Cassani, Behrami, Salifu (dal 20 s.t. Munari), Montolivo, Pasqual (dal 41’ s.t. Vargas); Lazzari; Ljajic (dal 19’ s.t. Acosty). PANCHINA: Neto, Camporese, De Silvestri, Romulo. ALLENATORE: Rossi ARBITRO: Gervasoni di Mantova. NOTE: paganti non comunicati. Tiri in porta 3-3; tiri fuori 6-3; angoli 4-2; in fuorigioco 3-2. Recuperi: 1’ p.t., 4’ s.t. ESPULSI: nessuno AMMONITI: El Kabir e Conti per gioco scorretto, Cossu per comportamento non regolamentare; Salifu, Cassani, Nastasic e Natali per gioco scorretto, Munari per comportamento non regolamentare. al tenero Ljajic. Nessuna meraviglia perciò che, cozzando col coperto 4-3-1-2 di Ballardini, ne venga fuori una tonnara di centrocampo lunga 30 metri con spazi ridotti al minimo. Se Lazzari finisce sui piedi di Ekdal, Behrami e Montolivo s’incagliano con Dessena e Nainggolan, mentre Cossu entra nel raggio d’azione del giovane Salimu. A sbloccare il match, insomma, occorrerebbe una squadra che s’impossessasse delle fasce e allargasse il gioco, ma la scarsa vena di Ibarbo e il fatto che Cassani e Pasqual abbiano come primo compito quello di coprire le loro zolle, ne fa conseguire che c’è il solo Pisano a provare sgroppate utili a sparigliare la scacchiera. L’esito è che l’orribile primo tempo produce solo due occasioni: Cossu che di testa costringe Boruc all’intervento di piede (7’) e Lazzari che scalda le mani dal limite ad Agazzi (45’). In mezzo, gli unici brividi arrivano per qualche uscita avventurosa di Boruc, in una delle quali Ibarbo lo supera ma trova appostato Natali a salvare (22’). La ripresa, se possibile, offre ancor meno emozioni, visto che alla fine restano sul taccuino solo due «telefonate» innocue di Cossu (37’) e Montolivo (44’). Gli innesti dell’esordiente Acosty per Ljajc e di El Kabir per Larrivey infatti non producono nulla. «Nel primo tempo meritavamo il vantaggio», recrimina al termine Ballardini. «È stata una prova di carattere», commenta Rossi, accomiatando poi Cerci. I titoli di coda di entrambi, però, sono per l’Alcoa («Sono un padre di famiglia e capisco il loro dramma», dice Rossi che già era sceso personalmente dal pullman per parlare con gli operai). Ed è l’unica cosa che fa battere il cuore. le Pagelle di MA.CEC. PISANO MORDE LA FASCIA LJAJIC SPARISCE NELLA RIPRESA CAGLIARI 5,5 FIORENTINA 5,5 AGAZZI 6 Un’incertezza solare e una vera parata: il resto è noia. PISANO 6,5 E’ quello che ha più voglia di mordere la fascia. CANINI 6 Un paio di disimpegni così così ma giornata tranquilla. BORUC 6 I modi sono un po’ da saltimbanco ma pur uscendo in modo rivedibile para ciò che deve. GAMBERINI 6 Si lascia sfuggire Cossu in avvio, poi per? migliora. ASTORI 6 Ljajic e Acosty sono carne troppo tenera per lui. IL MIGLIORE 6,5 NATALI h E’ lui il presidio dell?area viola, sia AGOSTINI 6 Si limita a tenere pulito il binario senza osare. nel gioco aereo, che nei disimpegni palla a terra. DESSENA 6 Nel gioco delle coppie va meglio contro Munari. NASTASIC 6 Un paio di sbavature non ne compromettono la crescita EKDAL 6 Guarda a vista Lazzari e prova a frasi largo nella tonnara. (Conti s.v.) CASSANI 5,5 Impreciso negli appoggi e poco attivo negli inserimenti NAINGGOLAN 5,5 Forse frastornato dalla super offerta del Cska Mosca, si accende a sprazzi e con troppe imprecisioni. BEHRAMI 6 Festeggia la 100a in A facendo utilmente il duro in mezzo IL MIGLIORE 6,5 COSSU h Di testa (!) costringe Boruc alla MUNARI 5,5 Entra per il ghanese senza incidere nobilmente sul match. parata più difficile: non è al massimo ma è uno dei pochi che sa saltare l’uomo. MONTOLIVO 6 Da interno fa il gregario sciupando al tiro, poi torna centrale e si merita una sufficienza stiracchiata. IBARBO 5,5 I mezzi sono quelli (ottimi) conosciuti, però l’attenzione difensiva viola e i pochi spazi lo rendono confusionario. SALIFU 6 Un?ora di gioco: basta per limitare Cossu e alzare il forte. PASQUAL 6 Corre sulla fascia con discreta convinzione. (Vargas sv) LAZZARI 6 Cuore da ex: sfiora il gol da fuori e si sbatte in avanti. LARRIVEY 5 Si affanna (fin troppo) nei ripiegamenti e non inquadra la porta quando pu?. LJAJIC 5,5 Un hobbit fra i giganti: nel primo tempo regge, nella ripresa sparisce. EL KABIR 5 Entra invocato dal pubblico, ma non combina nulla di utile. ACOSTY 5,5 Esordio in A per il gioiellino della Primavera: non era la gara giusta per brillare. All. BALLARDINI 5,5 Davanti a una Fiorentina spuntata e votata al pari, forse poteva azzardare qualcosa in più. All. ROSSI 6 La manovra c’è, la squadra rischia poco e se davanti non si segna meglio affidarsi ad Amauri in arrivo. TERNA ARBITRALE: GERVASONI 6,5 Sbavature e cartellini per un match che poi è parso incattivirsi. Giachero 6; Galloni 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA IL NOSTRO P EZZO PIÙ PREGIATO N RA Z I 5 A GA SSANGYONG KORANDO: OGGI A PARTIRE DA 20.690* EURO ANNI Motore 2.0 Diesel Euro 5 con DPF, 2 o 4 ruote motrici, cambio manuale o automatico a 6 rapporti, 6 Airbag e poggiatesta attivi. www.korando.it SYMI Società del Gruppo Koelliker SpA Consumi da 6,0 a 7,5 litri/100 Km ciclo medio combinato, emissioni CO2 da 157 a 199 g/Km. *Esclusa vernice met./nera e tassa IPT, vers. fotografata: Korando 2.0 Classy. Offerta valida fino al 29/02/2012, in collaborazione con i Concessionari che aderiscono all’iniziativa, solo per vetture disponibili in rete. **Garanzia 5 anni/100.000 km. Dettagli e condizioni sul sito www.korando.it e presso i Concessionari. QUALUNQUE SIA LA TUA STRADA 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 di GIANNI MERLO ORA DEVILLE NON E’ PIU’ «SPIGOLOSO» E LO SCI HA RITROVATO UN TALENTO Piero Gros e Alberto Tomba, gli unici slalomisti italiani, prima di Cristian Deville, capaci di vincere a Kitzbuehel, erano sbocciati come campioni quando erano molto giovani. Il finanziere di Moena invece è arrivato alla gloria a 31 anni, quando pensava di non essere così lontano dalla pensione. Non è un uomo uscito dal nulla. Nel 2001 era finito terzo ai Mondiali juniores, poi era entrato a fare parte del coro della Nazionale. Dicevano che era bravo, ma aveva un difetto: era «spigoloso». Con questo termine i tecnici usano definire l’atleta che cerca di affettare la neve con le lamine degli sci perché ha fretta e vuole sfogare immediata- mente il suo vigore, invece di accarezzarla scivolando via con pochi attriti. Cristian è stato anche sfortunato, una serie di contrattempi gli ha fatto perdere molte occasioni. Era vicino all’élite, ma sempre nel cono d’ombra. Ha continuato a lavorare sodo però e da quando è arrivato il francese Jacques Theolier a curare gli slalom azzurri a poco a poco lui è cambiato, ha subito una vera metamorfosi. Quest’estate ha dovuto sostituire Razzoli in un video per il corso allenatori e ha meravigliato tutti: il suo stile era diventato armonico, morbido. Il tecnico è riuscito a ricostruire una squadra l’Analisi DallaPrima la scheda Tra Juve e Milan una sfida a tutta velocità CHI E’ STATO MAI GUNNAR NORDAHL POMPIERE DEGLI ANNI 50 di ALBERTO CERRUTI Tacchi, non parole. Zlatan Ibrahimovic è fatto così, più sintetico del terreno di Novara che calpesta con le sue determinanti magie. E' lui ad aprire e chiudere l'ultima pratica del girone d’andata, con la fretta di chi vuole confermarsi signore degli scudetti, in primavera e non a metà stagione. La Juventus, come l'Atalanta sabato, si era illusa che lo 0-0 dell’intervallo resistesse fino al termine. Invece il migliore attacco in assoluto del Milan strapazza la peggiore difesa della serie A, rispondendo con tre gol ai neo campioni d'inverno. Come prontamente risponde anche l'Udinese, che batte il Catania e rimane nella scia delle prime due, pronta a sfidare proprio la Juventus, sabato sera a Torino. Il gran finale della giornata, però, esalta soprattutto l'Inter, che offre la sua specialità migliore: una rimonta nella rimonta, passando dallo 0-1 di Rocchi al 2-1 firmato dalla coppia Milito-Pazzini. Grazie anche ad un discusso rigore non concesso agli avversari nel finale, i nerazzurri infilano la settima vittoria consecutiva in campionato, scavalcano la sfortunata Lazio e si arrampicano per la prima volta al quarto posto. Ma se le prime tre continuano a volare così, mantenendo lo stesso vantaggio, i nerazzurri non potranno mai fermarsi se vogliono raggiungere almeno l'ultimo strapuntino con vista sulla Champions League. E soprattutto, se Juventus e Milan non rallentano, lo scudetto rimarrà un sogno proibito per Ranieri, che giustamente chiede rispetto per il suo (ottimo) lavoro, perché è assurdo chiedergli anche il bel gioco, dopo una grande rimonta incominciata a handicap in piena zona retrocessione. In attesa di sapere se l'Inter continuerà a stupire tutti, scalando altre posizioni, sorvoliamo per una volta sulle statistiche che assegnano ai campioni d'inverno 6,8 probabilità su 10 di diventare campioni d'Italia, preferendo soffermarci su altre cifre che spiegano la differenza di rendimento tra la Juventus e il Milan, sempre favorite se non altro per il vantaggio accumulato. La squadra di Conte, imbattuta e con la migliore difesa del campionato, sta raccogliendo il premio per la sua regolarità puntando più sullo spirito di gruppo che sulle individualità o su grandi goleador, con 10 punti di vantaggio rispetto al sesto posto di un anno fa, ma con una vittoria, e 9 gol all'attivo, meno dei rossoneri. La squadra di Allegri, invece, sta replicando con un perfetto copia-incolla il cammino vincente del campionato scorso: stessi punti (40), stesso numero di vittorie (12), pareggi (4) e sconfitte (3) e addirittura stesso numero di gol incassati (17) con l'unica differenza a favore di quelli realizzati (40-34). Numeri che da un lato confortano Allegri, anche alla luce dei molti infortuni, ma dall'altro esaltano ancora di più l'inimmaginabile cavalcata di Conte. Con una nota in comune sulla quale vale la pena riflettere, perché la Juventus ha svoltato a Bergamo quando nella ripresa è entrato il ventunenne Marrone che ha subito dimostrato grande personalità, smarcando Giaccherini in occasione del 2-0. Mentre il Milan ha svoltato a Novara, quando Allegri dopo l'intervallo si è finalmente deciso a lanciare il diciannovenne El Shaarawy, determinante nell'azione del secondo gol. Piccoli, promettenti, italiani crescono. E allora, ripensando all'importanza del primo Balotelli nello scudetto 2008 dell'Inter, Conte e Allegri faranno bene a ricordarsi dei giovani che hanno. Prima di inseguire nuovi stranieri che non hanno. Un gigante, per quei tempi. Veniva dalla Svezia, aveva fatto il pompiere, e per questo lo chiamavano così. Con i suoi 180 cm per 90 kg di muscoli era immarcabile. In otto stagioni al Milan (1949-56) ha segnato 210 gol (record in Italia con lo stesso club prima che lo superasse Totti con 211). In due stagioni alla Roma (’56-58), ne ha fatti 15. In 33 match con la nazionale, 43 reti. Con Liedholm e Gren formava il trio GreNoLi. TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO © RIPRODUZIONE RISERVATA ilPersonaggio TOTTI HA «CONQUISTATO» LUIS ENRIQUE CON GENIO E TOCCO S’E’ RIPRESO LA ROMA di RUGGIERO PALOMBO Nordahl morì nel 1995 a 73 anni intera e adesso Cristian è diventato l’uomo di punta, visto che quest’anno ha all’attivo anche un secondo, un terzo e un quarto posto. Non è una meteora, aveva solo bisogno di trovare la formula per correggere la sua «spigolosità» . A 31 anni è ancora verde visto che Cuche domina a 37, anche se nello slalom l’età complica di più la vita. La sua serietà in allenamento è una garanzia. E in gara sa gestire tutte le situazioni, lo ha dimostrato proprio nella gara più contorta. Ha chiarito che non è vero che agli azzurri piace solo scivolare sul ghiaccio, ieri la neve era di sale e marcia. Sta diventando un campione completo, senza scuse nella bisaccia. Venti campionati di serie A. Ecco un altro dei mostruosi record di Totti. Un anniversario che andrà celebrato il 28 marzo, ricordando quello del ’93, quando l’allora sedicenne Francesco fece il suo esordio, a Brescia. Oggi, a fare curiosa controstatistica, c’è anche il digiuno del gol durato le dieci apparizioni delle prime due stagioni, quando quel ragazzino (allora) esile ma dai piedi magici faceva fatica a farsi rispettare. Sembra quasi che Totti (nella foto Eidon) per cominciare a segnare in serie A abbia voluto aspettare di diventare maggiorenne. Da allora, dalla stagione ’94-95, non ha più smesso e se per Altafini e Meazza, distaccati ormai di sole cinque reti, il destino è segnato, anche Nordahl (a quattordici lunghezze) finirà con l’essere raggiunto e superato. Perché, come dice Francesco con la massima semplicità, «altri due anni e mezzo e ce la faccio». Quel giorno, facciamo della primavera 2014, Totti sarà sulla strada del suo 38esimo compleanno. Siamo onesti: quando all’ormai quasi trentatreenne capitano Rosella Sensi rinnovò il contratto allungandoglielo di altri cinque anni, a tutti sembrò trattar- si di un omaggio alla bandiera e di un assai poco oculato investimento. Errore. Di valutazione e di prospettiva. Oggi Totti ha vinto anche lo scetticismo di Luis Enrique, andato ad aggiungersi alla lunga lista di allenatori che adorano quel suo far viaggiare il pallone alla stessa velocità di un pensare calcistico che precede sempre o quasi quello degli avversari. L’elisir di lunga vita di un Totti che per forza di cose non ha più il dinamismo di un tempo, è proprio racchiuso nei colpi (calcia come nessun altro) e nella capacità di far correre il cervello. Luis Enrique lo ha capito così bene da mettergli intorno una squadra-frullatore, dove la corsa e il pressing sono il pane quotidiano dei Borini, dei Pjanic, dei Greco, solo per parlare di quelli che con Lamela hanno asfaltato il Cesena. Uno scudetto, qualche coppa Italia, e, con la maglia azzurra, un titolo di campione di mondo, questo ha raccolto Totti. Poco. Fosse andato altrove, avrebbe vinto di più e forse conquistato quel Pallone d’oro che manca in bacheca. Ma non sarebbe diventatoil più grande cannoniere della storia del calcio italiano con la stessa maglia. La maglia della sua Roma. Un titolo che non gli toglierà più nessuno. Vuoi mettere? © RIPRODUZIONE RISERVATA iMattatori IBRA E BALOTELLI, QUANDO I BAD BOYS BALLANO LEGGERI SUI COLPI DI TACCO VALENTINO ROSSI Segna sempre lui!!! Grande Principe di ALESSANDRO DE CALO’ @ValeYellow46 NICOLA SAVINO Alvarez senza umiltà. E come noto (RoccoSiffredi lo dice sempre) senza umiltà te lo pigli in saccoccia. #amala @nicosavino VICTOR VALDES Quattro gol al Malaga per preparare il partitone di Coppa contro il Real Madrid. @1victorvaldes I colpi di tacco di Ibra, un classico. Il primo, che molti ricordano nell’Europeo in Portogallo 2004, aveva bucato Buffon come la puntura di uno scorpione. Cross da destra, il portierone azzurro che esce per abbrancare il pallone e lo svedese che gli fa marameo col tallone del piede destro sollevato a quote siderali. Lui può. Allora, Ibrahimovic doveva ancora traslocare in Italia per vestire le maglie di Juve e Inter, prima di approdare al Milan in fondo alla parentesi catalana. Il tacco era già nelle sue corde, un colpo istintivo mandato a memoria in mille sedute di arti marziali. Ai fuoriclasse, succede di "vedere" in campo cose che noi umani neanche riusciamo a immaginare. Le "vedono" e le fanno. Per questo sono decisivi. E confezionano piccole magìe che ci stupiscono come ha fatto anche ieri Ibra a Novara. E poi c’è Mario Balotelli. Anche lui bad boy, anche lui scalpitante. Secondo Redknapp, tecnico del Ipse DIXIT... DWYANE WADE @DwyaneWade GIUSEPPE MASCARA E poi dicono che non c’è sudditanza psicologica ma smettetela. @peppemascara © RIPRODUZIONE RISERVATA ...cosa voleva dire E pazienza se tra i tecnici italiani sono quello che viene pagato di più Victor Valdes dopo il 4-1 Alla famiglia di Joe Paterno: «E’ morto come ha vissuto. Lottando fino alla fine». Tottenham, SuperMario ha centrato, volontariamente, con un colpo di tacco la testa del povero Parker delegato a mordere le caviglie degli assi di Mancini. Può darsi che Redknapp fosse sconvolto dalla sconfitta; può essere che in quel tacco coli un filo di veleno. Certo è che, Ibra è stato un maestro per Balotelli, negli anni nerazzurri: i due hanno in comune un manager, e magari, prima o poi, torneranno a giocare assieme. Forse SuperMario è uno dei pochi compagni d’area, che Ibra potrebbe tollerare di avere tra i piedi, quando si sarà liberato di Pato. Per ora continua a fare la differenza: 14 gol nei 16 match giocati col Milan nell’andata. Per lui è roba da record. Ma anche Balotelli non scherza niente. Tra mattane e infortuni gioca meno. Però, quando conta è decisivo, come ieri: rigore conquistato e trasformato a tempo scaduto. In fondo, anche quel modo di esultare, a muso duro e braccia larghe, ricorda tanto qualcuno. di VINCENZO CITO « Se il Napoli è al settimo posto degli stipendi ed è settimo, vuol dire che sta facendo il suo WALTER MAZZARRI ALLENATORE DEL NAPOLI Allegri, tifosi del Napoli, perché con questo mio ragionamento, quello di ieri è un punto d’oro, ci consente di staccare il Genoa di un’altra lunghezza e dunque il nostro 7˚ posto per ora è al sicuro. Non sappiamo, non possiamo fare di più. E non significa niente che abbiamo perso con Chievo, Catania e Parma, i cui giocatori guadagnano meno dei nostri. Non dovevano permettersi, la considero una mancanza di rispetto nei nostri confronti. Comunque non mi lamento, giusto che De Laurentiis non spenda di più. Per preservare il bilancio? No, il mio stipendio. Sono l’allenatore pià pagato d’Italia, meglio che i soldi li cacci per me. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A / 19ª GIORNATA RISULTATI ATALANTA-JUVENTUS Lichsteiner (J), Giaccherini (J) 0-2 BOLOGNA-PARMA 0-0 PARTITE SQUADRE CAGLIARI-FIORENTINA 0-0 INTER-LAZIO Rocchi (L), Milito (I), Pazzini (I) 2-1 LECCE-CHIEVO 2-2 Paloschi (C), Paloschi (C), Esposito (L), Di Michele (L) NOVARA-MILAN Ibrahimovic (M), Robinho (M), Ibrahimovic (M) MARCATORI CLASSIFICA 0-3 PALERMO-GENOA 5-3 Palacio (G), Budan (P), Silvestre (P), Mantovani (P), Palacio (G) rigore, Miccoli (P), Migliaccio (P), Jankovic (G) ROMA-CESENA 5-1 Totti (R), Totti (R), Borini (R), Eder (C), Juan (R), Pjanic (R) SIENA-NAPOLI Calaiò (S), Pandev (N) 1-1 UDINESE-CATANIA Izco (C) autorete, Di Natale (U), Lodi (C) rigore 2-1 PROSSIMO TURNO sabato 28 gennaio CATANIA-PARMA (ore 18) JUVENTUS-UDINESE (ore 20.45) (3-3) (0-0) domenica 29 gennaio, ore 15 FIORENTINA-SIENA (ore 12.30) CESENA-ATALANTA CHIEVO-LAZIO GENOA-NAPOLI LECCE-INTER PALERMO-NOVARA ROMA-BOLOGNA MILAN-CAGLIARI (ore 20.45) (0-0) (1-4) (0-0) (1-6) (1-4) (2-2) (2-0) (2-0) CONCORSI CONCORSI N. 6 DEL 22/1/2012 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE X-X-2-1-X-1-1-1-2-X-2-1-2-1 QUOTE: ai 14 (5) 28.899 euro; ai 13 (210) 516 euro; ai 12 (2672) 40 euro; ai 9 (1339) 86 euro TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 4-9-2-3-13-6-14 QUOTE:ai 7 e 6 nessun vincitore; ai 5 (4) 743 euro; ai 4 (50) 71 euro Gazzetta.it IN DIRETTA ALLE 10.30 GAZZA OFFSIDE: TUTTO SULLA GIORNATA DI A Juve campione d’inverno, è davvero la favorita per lo scudetto? Oppure è più credibile il Milan del ritrovato super Ibra? O bisogna dare fiducia all’Inter della rimonta? A queste e ad altre domande risponderanno Alberto Cerruti e Diego Antonelli nel corso di Gazza Offside (diretta 10.30, on demand sempre). Ospite in studio Sebastiano Vernazza. JUVENTUS MILAN UDINESE INTER LAZIO ROMA NAPOLI CHIEVO PALERMO GENOA CAGLIARI PARMA CATANIA FIORENTINA BOLOGNA ATALANTA* SIENA CESENA LECCE NOVARA PUNTI 41 40 38 35 33 30 29 24 24 24 23 23 22 22 20 20 19 15 13 12 G. 9 9 10 10 10 9 10 9 9 9 10 10 8 9 10 10 10 9 9 10 IN CASA V. N. 6 3 6 2 9 1 6 1 4 4 5 2 4 4 5 3 7 0 5 2 2 6 5 3 4 2 4 3 3 2 4 4 4 3 2 3 0 2 2 4 P. 0 1 0 3 2 2 2 1 2 2 2 2 2 2 5 2 3 4 7 4 G. 10 10 9 9 9 9 9 10 10 10 9 9 10 10 9 9 9 10 10 9 RETI FUORI TOTALE V. N. P. G. V. N. 5 5 0 19 11 8 6 2 2 19 12 4 2 4 3 19 11 5 5 1 3 19 11 2 5 2 2 19 9 6 4 1 4 18 9 3 3 4 2 19 7 8 1 3 6 19 6 6 0 3 7 19 7 3 2 1 7 19 7 3 3 2 4 19 5 8 1 2 6 19 6 5 1 5 4 18 5 7 1 4 5 19 5 7 2 3 4 19 5 5 2 4 3 19 6 8 0 4 5 19 4 7 2 0 8 19 4 3 3 2 5 19 3 4 0 2 7 19 2 6 P. 0 3 3 6 4 6 4 7 9 9 6 8 6 7 9 5 8 12 12 11 IN CASA F. S. 19 6 21 5 20 4 17 9 12 7 18 10 21 13 9 4 22 13 13 9 6 7 19 12 9 6 14 7 9 13 11 9 16 8 8 9 9 18 12 19 FUORI F. S. 12 6 19 12 8 10 13 11 15 12 10 10 13 8 7 18 2 14 12 25 10 11 5 20 12 21 4 9 8 12 12 16 4 12 5 21 11 18 6 19 TOTALE F. S. 31 12 40 17 28 14 30 20 27 19 28 20 34 21 16 22 24 27 25 34 16 18 24 32 21 27 18 16 17 25 23 25 20 20 13 30 20 36 18 38 RIGORI PUNTI POSIZIONE ULTIME DIFF. FAVORE CONTRO 2010-2011 STAGIONE QUATTRO E DIFF. 2010-2011 GARE RETI T. R. T. R. +19 1 1 3 1 31 (+10) 6 NVNV +23 6 6 1 1 40 (=) 1 VVPV +14 4 3 3 2 27 (+11) 8 NVPV +10 3 2 6 3 35 (=) 3 VVVV +8 3 3 3 3 34 (-1) 4 NPVP +8 3 2 3 3 32 (-2) 5 VV=V +13 4 1 0 0 36 (-7) 2 VVNN -6 2 1 5 3 22 (+2) 13 NPVN -3 2 2 3 3 31 (-7) 6 NPPV -9 2 2 6 5 26 (-2) 9 PPVP -2 3 3 1 1 23 (=) 11 PVNN -8 5 4 2 2 22 (+1) 13 NPVN -6 6 5 3 3 21 (+1) 16 NP=P +2 3 3 2 2 23 (-1) 11 NVPN -8 2 2 5 5 22 (-2) 13 VVNN -2 4 3 4 4 in B in B VPPP 0 3 3 4 3 in B in B NVPN -17 5 3 6 5 19 (-4) 17 PPVP -16 3 3 4 4 18 (-5) 18 PPVN -20 3 3 3 2 in B in B NPPP La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) punti negli scontri diretti 4) differenza reti globale 5) gol segnati 6) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione. U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE laMoviola di FRANCESCO CENITI [email protected] A Lecce colpi proibiti: prova tv e squalifiche? Nocerino col braccio ma è involontario Arrivano da Lecce i problemi maggiori: la rissa a fine gara merita squalifiche esemplari. Per il resto fa discutere il 2-0 del Milan per un tocco involontario di Nocerino. BOLOGNA-PARMA 0-0 Bergonzi di Genova Episodio dubbio in area nel primo tempo: Paletta anticipa Di Vaio toccando il pallone con ginocchio, ma poi affossa l’avversario con l’azione viva. Giallo a Ramirez e Giovinco per simulazione: okay. CAGLIARI-FIORENTINA 0-0 Gervasoni di Mantova Otto ammoniti in una gara con pochi sussulti. LECCE-CHIEVO 2-2 Mazzoleni di Bergamo Non una grande giornata per Mazzoleni. Gli episodi più gravi nel recupero. Manca un rigore al Chievo: sulla fascia destra Thereau va via di forza a Olivera che cade andando a franare (specie con il braccio) sul piede sinistro dell’avversario. Al fischio finale si scatena una rissa, probabilmente nata per una palla restituita in malo modo da Oddo. Lo stesso difensore si scontra con Cruzado, cercandolo di colpire con una gomitata, ma subendo per risposta una manata in faccia. In un’altra zona del campo c’è Thereau che rifila una testata al petto di Tomovic. Nel mischione rissa sfiorata tra il dirigente accompagnatore del Lecce, Zanotti, e il capitano del Chievo, Pellissier (uno dei più agitati). E nel sottopassaggio Sorrentino si becca verbalmente con Lorieri (preparatore dei portieri del Lecce): sotto accusa le parole di scherno usate dal giocatore dei veneti nei confronti dei tifosi leccesi («tanto ve ne andate in B, dovete retrocedere»). In tutto questo putiferio, Mazzoleni non prende nessun provvedimento. La prova tv potrebbe fare giustizia, punendo i responsabili della indegna gazzarra. La testata di Thereau a Tomovic non vista dall’arbitro LAPRESSE NOVARA-MILAN 0-3 De Marco di Chiavari Sotto accusa l’arbitro per il mani di Nocerino nell’azione che porta al 2-0: il tocco è netto, De Marco lo giudica involontario e in effetti il giocatore del Milan cerca un controllo di piede, lo sbaglia e la palla gli schizza sul gomito. La regola lascia discrezione al direttore di gara nella valutazione della volontarietà. In questo caso i dubbi nascono dal fatto che Nocerino ottiene un vantaggio (stoppa il pallone col braccio), ma il regolamento non fa distinzioni: l’arbitro deve solo valutare se c’è o no il dolo. In questo caso la dinamica dell’azione è chiara: il tocco è involontario. Errore certo, invece, dell’assistente Bianchi: fermato Caracciolo davanti ad Amelia per un fuorigioco inesistente PALERMO-GENOA 5-3 Romeo di Verona Rischia Moretti quando allarga il braccio per fermare Migliaccio. Nella ripresa Romeo assegna un rigore: Balzaretti tocca col braccio largo, ma prima spizzica il pallone col piede sul cross di Palacio. Difficile da vedere la carambola a velocità normale. SIENA-NAPOLI 1-1 Damato di Barletta Al 25’ Vitiello respinge con il gomito davanti alla porta un colpo di testa di Campagnaro: la distanza molto ravvicinata lo salva dal rigore. Nella ripresa lo stesso Vitiello, già ammonito, stende Lavezzi: manca il secondo giallo. Al 33’ Lavezzi anticipa D’Agostino che lo sgambetta: rigore netto, incomprensibili le proteste del bianconero. UDINESE-CATANIA 2-1 Ostinelli di Como Bene l’arbitro (arriva dalla Can B): non c’è il rigore reclamato da Bergessio (Danilo lo anticipa), mentre c’è quello assegnato al Catania nel recupero per la scarpata di Fernandes a Catellani. (Inter-Lazio a pagina 3) Questa la classifica marcatori aggiornata alla fine dell’andata, comprende le due reti realizzate da Legrottaglie e De Rossi in Catania-Roma sospesa: 14 RETI: Ibrahimovic (6) (Milan); Di Natale (3) (Udinese) 12 RETI: Denis (3) (Atalanta) 11 RETI: Cavani (1) (Napoli) 10 RETI: Klose (Lazio) 9 RETI: Jovetic (2) (Fiorentina); Palacio (2) (Genoa) 8 RETI: Milito (2) (Inter); Giovinco (3) (Parma); Calaiò (2) (Siena) 7 RETI: Matri (Juventus); Osvaldo (Roma) 6 RETI: Mutu (2) (Cesena); Marchisio (Juventus); Nocerino (Milan); Hamsik (Napoli); M. Rigoni (3) (Novara); Miccoli (1) (Palermo) 5 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Lodi (3) (Catania); Pazzini (Inter); Pepe (Juventus); Di Michele (2) (Lecce); Pandev (Napoli); Destro (Siena) 4 RETI: Moralez (Atalanta); Ramirez (Bologna); Paloschi (Chievo); Hernanes (3) e Rocchi (Lazio); Boateng (Milan); Totti (2) (Roma); Basta (Udinese) 3 RETI: Acquafresca (Bologna); Conti (1) e Larrivey (1) (Cagliari); Almiron, Bergessio, Legrottaglie e Maxi Lopez (2) (Catania); Moscardelli e Pellissier (Chievo); Cerci (Fiorentina); Jankovic e M. Rossi (Genoa); Cambiasso e Thiago Motta (Inter); Vucinic (Juventus); Lulic (Lazio); Robinho (Milan); Lavezzi (Napoli); Morimoto (Novara); Hernandez (1) (Palermo); Biabiany (Parma); Bojan e De Rossi (Roma); Isla (Udinese) 2 RETI: Marilungo (Atalanta); Diamanti (1) (Bologna); Ibarbo (Cagliari); Eder e Candreva (1) (Cesena); Sammarco e Thereau (Chievo); Gilardino (Fiorentina); Kukca e Veloso (Genoa); Nagatomo (Inter); Lichsteiner e Vidal (1) (Juventus); Sculli (Lazio); Cuadrado, Giacomazzi, Grossmuller e Muriel (Lecce); Cassano e Seedorf (Milan); Campagnaro, Dzemaili e Maggio (Napoli); Bertolo, Ilicic, Migliaccio, Pinilla (1), Silvestre e Zahavi (Palermo); Floccari e Modesto (Parma); Borini, Fabio Simplicio e Pjanic (Roma); D'Agostino (1) (Siena) 1 RETE: Cigarini, A. Masiello, Peluso, Schelotto e Tiribocchi (Atalanta); Cherubin, Loria e Portanova (Bologna); Biondini, Cossu, El Kabir, Nainggolan, Nené (1) e Thiago Ribeiro (Cagliari); Barrientos, Catellani, Delvecchio, Gomez e Marchese (Catania); Guana e Parolo (Cesena); L. Rigoni e Sardo (Chievo); Gamberini, Lazzari, Montolivo e Silva (1) (Fiorentina); Caracciolo, Constant, Granqvist, Jorquera, Mesto e Pratto (Genoa); Alvarez, Casteignos, Coutinho, Faraoni, Forlan, Lucio, Maicon, Ronocchia e Sneijder (Inter); Bonucci, Chiellini, Estigarribia, Giaccherini, Krasic e Quagliarella (Juventus); Biava, Cana e Cisse (Lazio); Bertolacci, Corvia, Esposito, Ferrario, Mesbah, Oddo (1) e Strasser (Lecce); Aquilani, El Shaarawy, Nesta, Pato, Thiago Silva, Yepes e Zambrotta (Milan); Gargano, Mascara e Zuniga (Napoli); Gemiti, Jeda, Marianini, Mazzarani, Meggiorini, Paci, Porcari, Radovanovic e Rubino (Novara); Budan e Mantovani (Palermo); Galloppa, Gobbi, A. Lucarelli, Morrone, Paletta, Pellè, Valdes e Valiani (Parma); Burdisso, Gago, Juan, Lamela e Taddei (Roma); Bolzoni, Gazzi, Gonzalez, Grossi e Vitiello (Siena); Asamoah, Benatia, Domizzi, Ferronetti, Floro Flores e Pinzi (Udinese) 1 AUTORETE: Brivio (Lecce) pro Cagliari; Acquafresca (Bologna) pro Lazio; Lodi (Catania) pro Milan; Centurioni (Novara) pro Parma; De Sanctis (Napoli) pro Roma; Pisano (Cagliari) pro Milan; Ludi (Novara) pro Palermo; Granqvist (Genoa) pro Cagliari; Rinaudo (Novara) pro Cesena; Izco (Catania) pro Udinese RETI: in questo turno 31 (2 rigori, 1 autorete); in totale 475 (55 rigori, 10 autoreti) 23 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 MONDO INGHILTERRA y il Film PREMIER LEAGUE A 10’ dalla fine colpisce l’avversario e poi si scusa S Il pestone A 10 minuti dalla fine, sul 2-2, Balotelli (foto SKYSPORTS) colpisce Parker alla testa: dalle immagini televisive non sembra che il gesto di Mario sia volontario Le scuse La botta è forte: al centrocampista del Tottenham vengono prestate cure mediche e Mario Balotelli, dispiaciuto, prima lo aiuta a rialzarsi e poi si scusa AP Il solito Balotelli: gol vittoria e veleni Segna il rigore decisivo per il City col Tottenham, dà un pestone a Parker, poi bersagliano la sua auto con le uova MANCHESTER CITY TOTTENHAM tra campioni e mezzi giocatori. De Gregori ci perdoni se discutiamo la sua celebre canzone, ma i grandi calciatori si giudicano anche dai rigori, perché coraggio e fantasia servono eccome dagli 11 metri. Per Mario è tutto facile: «Pressione? Non ho sentito nulla. Ero calmo come sempre quando tiro i rigori». Ma subito dopo la partita una spiacevole disavventura per Mario, che ha pranzato al solito ristorante San Carlo con due amici: un gruppo di teppisti ha bersagliato la sua auto con delle uova. 3 2 GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Nasri (M) all’11’, Lescott (M) al 14’, Defoe (T) al 15’, Bale (T) al 20’, Balotelli (M) su rig. al 50’ s.t. MAN. CITY (4-2-3-1) Hart 6; Richards 6,5, Savic 5, Lescott 6, Clichy 6,5; Milner 6, Barry 5; Silva 7, Aguero 6, Nasri 7; Dzeko 5,5 (dal 20’ s.t. Balotelli 7). PANCHINA Pantilimon, Zabaleta, Onuoha, Kolarov, De Jong, Johnson. ALL. Mancini 7. TOTTENHAM (4-4-1-1) Friedel 6; Walker 6, Kaboul 5,5, King 5, Assou-Ekotto 6; Lennon 6 (dal 43’ s.t. Pienaar sv), Parker 7, Modric 6, Bale 6,5; Van der Vaart 5,5 (dal 22’ s.t. Livermore 6); Defoe 5,5. PANCHINA Cudicini, Bassong, Dawson, Kranjcar, Pavlyucenko. ALL. Redknapp 5,5. ARBITRO Webb 6. AMMONITI Clichy (M) per c.n.r, Balotelli (M) e Parker (T) per gioco scorretto. NOTE Spettatori 47.422. Tiri in porta: 6-5. Tiri fuori: 7-5. Angoli: 9-’4. In fuorigioco: 1-1. Recuperi: 0 p.t.; ’4’ s.t. DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI MANCHESTER (Ing) Why always Mario? La risposta è semplice: perché sei bravo e perché i guai ti attraggono. È destino: diavolo e acquasanta. È il destino che Balotelli si procuri il rigore al 94’ di una partita che il City stava vincendo 2-0 e che ha rischiato di perdere 2-3. E’ destino che Mario prenda il pallone come si fa in strada, dica ai compagni «lo tiro io», si presenti sul dischetto, spiazzi Friedel e lo infili con freddezza polare, consegnando al City un successo che ne vale tre. Ed è destino che Mario finisca sotto accusa per un «tacco» rifilato alla testa di Parker in un’azione convulsa. Balotelli era già stato ammonito e se fosse scattato il secondo giallo, ciao Mario Mario Balotelli, 21 anni ha appena trasformato il rigore e festeggia così il gol che regala la vittoria al Manchester City contro il Tottenham LAPRESSE e ciao City. Il tocco c’è, il problema è capire se ci sia anche la volontarietà. L’impressione è che Mario non faccia nulla per evitare il contatto, ma non ci sia cattiveria. L’arbitro, a un metro, sceglie la strada dell’involontarietà, ma il Tottenham non ha dubbi: Balotelli andava espulso. Redknapp è categorico: «Balotelli ha colpito Parker volontariamente. Tutti hanno visto il fallo». Platt, che sostituisce Mancini, che diserta la sala stampa per un calo di voce, è diplomatico: «Non ho visto e non posso giudicare». Mario Tra tanto caos, una certezza: Mario potrebbe aver consegnato al City un pezzo di titolo. Non è facile assumersi a 21 anni una responsabilità così grande ed eseguire il compito, ma sono i dettagli che fanno la differenza Il film Mario consegna al City una vittoria che dopo l’uno-due di Nasri e Lescott in 5’ pare svanita per gli errori di Savic e la leggerezza della difesa. Ottanta minuti di equilibrio, dieci folli: City-Tottenham si riassume così. Primo tempo ingessato: tattica al potere. Bale è il simbolo di una partenza con il freno a mano: prova solo uno sprint in 45’. In questo primo atto, molto Aguero e tanto Parker, utilizzato da Redknapp per contrastare a turno quelli del City che provano a sfondare al centro: Silva, Nasri, Aguero. Il tappo salta nella ripresa, nell’unica occasione in cui Parker è lontano dalla zona operativa. Silva indovina uno di quegli assist che esaltano il calcio e il francese in corsa infila Friedel. Il raddoppio su corner: Lescott entra in porta col pallone. Pare fatta, ma un retropassaggio sciagurato di Savic lancia Defoe: Hart dribblato, 2-1. Dzeko calcia verso la luna il pallone del 3-1: errore imperdonabile, Bale al volo trova il 2-2. Un altro peccato di Savic fa schizzare dai blocchi Bale e sul cross Defoe manca il 3-2 per il Tottenham. Poi, il fallo di King su Balotelli. Poi il rigore perfetto. Lui, always lui. 22a GIORNATA NorwichChelsea 0-0 Queens PRWigan 3-1 StokeW.Bromw. 1-2 Wolverhamp.Aston Villa 2-3 FulhamNewcastle 5-2 EvertonBlackburn 1-1 SunderlandSwansea 2-0 BoltonLiverpool 3-1 ieri Man.CityTottenham 3-2 ArsenalMan.Utd 1-2 S CLASSIFICA Man City 54 Man Utd 51 Tottenham 46 Chelsea 41 Arsenal 36 Newcastle 36 Liverpool 35 Stoke City 30 Norwich 29 Sunderland 27 Aston Villa 27 Fulham 26 Swansea 26 Everton 26 W.Bromwich 25 Queens PR 20 Bolton 19 Blackburn 18 Wolverhamp.18 Wigan 15 S Danny Welbeck, 21 anni, al sesto gol in questa Premier SPORTMEDIA © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ALTRA GRANDE SFIDA DECIDE WELBECK Lo United risponde e supera l’Arsenal con l’aiuto di Wenger ARSENAL MANCHESTER UTD GIUDIZIO777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Valencia (MU) al 46' p.t.; Van Persie (A) al 25', Welbeck (MU) al 36' s.t. ARSENAL (4-2-3-1) Szczesny 6; Djourou 4.5 (1' s.t. Yennaris 5.5), Mertesacker 5.5, Koscielny 6, Vermaelen 5; Song 6, Rosicky 6; Oxlade-Chamberlain 6.5 (29' s.t. Arshavin 5), Ramsey 7 (39' st Park Ju Young sv), Walcott 5; Van Persie 6.5. All: Wenger 5. MANCHESTER UTD (4-2-3-1) Lindegaard 6; Jones sv (17' p.t. Rafael 6; 32' s.t. Park Ji Sung sv), Smalling 6.5, Evans 6, Evra 6.5; Carrick 6, Giggs 6.5; Valencia 7, Rooney 6, Nani 6 (29' s.t. Scholes sv); Welbeck 6.5. All: Ferguson 7. ARBITRO Dean 6.5 GUARDALINEE Watts 6 e Burt 6 NOTE spettatori 60.093. Ammoniti Ramsey, Koscielny, Van Persie, Rosicky (A), Evra e Rafael (MU). Tiri in porta: 4-5. Tiri fuori: 7-2. Angoli: 0-5. In fuorigioco: 1-2. Recuperi: p.t. 3', s.t. 5'. DAL NOSTRO INVIATO PAOLO CONDÒ LONDRA Manca solo che Manchester rapisca la regina, e poi lo scacco a Londra sarà completo. Abituato a gestire la pressione, lo United va in campo all’Emirates con la scimmia sulla spalla della vittoria del City sul Tottenham. Beh, non fa una piega. Regge la sfuriata iniziale del giovane Arsenal, segna con Valencia al minuto-killer, il 46' (così riempie di angoscia il riposo avversario), e rimedia senza grandi sforzi al numero col quale Van Persie aveva cercato di bloccarne il decollo. Lo United resta nella scia del City, combatterà fino all’ultimo perché Sir Alex lo programma così da 25 anni. Se davvero Mancini e Balotelli vinceranno il titolo, la nobiltà del rivale battuto lo renderà più prezioso. Debutto Manca diversa bella gente all'Arsenal, da Sagna a Wilshere e da Arteta a Gervinho (più o meno tutti recuperabili per il Milan, ma Wilshere è fuori da mesi), e allora Wenger manda per la prima volta in campo dall'inizio l'attaccante diciottenne Alex Oxlade-Chamberlain. Il ragazzo divenne l'anno scorso un prodigio di YouTube grazie ad alcuni sensazionali gol segnati col Southampton, e la scorsa estate Wenger lo volle con sé. Alex va all’ala a comporre con Walcott una coppia di frecce laterali buone per sostenere COPPA D’AFRICA SCONFITTO IL SUDAN. VINCE ANCHE L’ANGOLA Taccuino Costa d’Avorio debutto vincente: segna Drogba OLANDA LUIGI GUELPA Non sarà più un intoccabile nel Chelsea, ma Didier Drogba si conferma attaccante di razza e con un suo gol manda a gambe all’aria il Sudan nell’esordio della Costa d’Avorio in Coppa d’Africa. Un messaggio a Villas Boa dalla Guinea Equatoriale. Di testa La formazione allena- ta dall’ex Ascoli Zaohui ha giocato un po' come il gatto con il topo, affondando il colpo solo lo stretto necessario. In uno di questi rari slanci offensivi è arrivato il gol. Al 39' Drogba ha sfruttato un cross dalla sinistra di Kalou infilando di testa la rete di Mahgoub. Il Sudan ci ha messo buona volontà ma, se si esclude una conclusione di Mudather, spedita sulla traversa dal reattivo Barry al termine del primo tempo, c’è davvero poco altro da segnalare. Nella ripresa si è visto il solo Ala Eldin tentare la riscossa senza mai trovare la collaborazione dei compagni. La Costa d’Avorio invece è andata più volte vicina al raddoppio, ma Gervinho al 58' e lo stesso Drogba (al 68' e 90') hanno peccato nella mira o trovato sulla loro strada il portiere sudanese. Nel finale spazio anche per il «russo» Doumbia (dalle parti di Abidjan considerato l'erede naturale di Drogba) che però ha faticato a entrare in partita. Tradizione Per il Sudan prose- gue la maledizione di Coppa d’Africa: non riesce a vincere una partita fuori casa addirittura dal 1963 (se si esclude l’edizione del 1970, vinta in casa). La Costa d’Avorio è piaciuta nell’intesa del tridente offensivo Kalou-Drogba-Gervinho, nel lavoro di interdizione svolto dal sempre positivo Yaya Toure e nella spinta in fascia offerta da Jean Jacques Gosso, un turbo che ha messo alla corda gli avversari. RISULTATI GIR.A: Guinea Equatoriale-Libia 1-0. Senegal-Zambia 1-2. Classifica: Guinea Equatoriale, Zambia 3; Libia, Zambia 0. GIR.B: Costa d'Avorio-Sudan 1-0, Burkina Faso-Angola 1-2. Classifica: Angola e Costa d'Avorio 3; Sudan, Burkina Faso 0. © RIPRODUZIONE RISERVATA 1 2 l'arte centrista di Van Persie. Come e forse più di Theo, Alex è un centometrista, un compatto torello laddove Walcott ha la leggerezza della gazzella. Ferguson è costretto a tenere bassi i suoi difensori, perché con questi due non si può lasciare spazio dietro alla linea del fuorigioco: se scattano in posizione regolare, non sono rimontabili. Per quanto ancora acerbo, Alex è persino esaltante in certi rush, con Evra costretto a reggerlo di mestiere. Comunque sia l'Arsenal, guidato da Ramsey più che da Rosicky, fa girare il pallone soprattutto per tenere lontano lo United. La melina dura mezzora, finché Giggs prende il mano il pallino e va a spendere il suo genio crepuscolare nelle zone di campo in cui serve. Il vantaggio nasce da una sovrapposizione a Nani, con cross al bacio Il Manchester vince anche per una sostituzione sbagliata del tecnico francese Valencia segna, poi serve l’assist per l’1-2. Poi Ferguson gestisce nel finale per Valencia: da Djourou a Vermaelen, la difesa gunners è in piena liberalizzazione (nel senso che si lascia fare di tutto). Fischi L'Arsenal vede ulterior- mente allontanarsi il quarto posto, e sprinta nella ripresa con l'energia ingenua e feroce dei suoi bimbi. Alex (capirete che non c'è spazio per scriverne il cognome) chiude una volata fast and furious con l’invito che il magnifico Van Persie spedisce nell’angolino opposto, e qui Wenger commette l'errore che forse segna il suo destino. Fischiatissimo dalla gente che stenta a crederci (protesta perfino Van Persie), toglie l'amato Alex per immettere il poco apprezzato Arshavin; il quale, poco dopo, non trova di meglio che farsi saltare in area da Valencia nell’innesco del 2-1 di Welbeck. Uragano di improperi contro Arsene, Ferguson gestisce il finale con Giggs e Scholes. La regina, a scanso di equivoci, ieri sera si è chiusa a chiave in camera. © RIPRODUZIONE RISERVATA PORTOGALLO Alkmaar 1-1 con l’Ajax Il Benfica corre e campione d’inverno Il Porto insegue 18a GIORNATA Den Haag Roda 3 3, De Graaf schap Heerenveen 0 2, Excel sior Breda 3 0, Twente Waalwijk 5 0, Vitesse Nimega 0 1, Venlo Feyenoord 2 1, Alk maar Ajax 1 1, Groningen He racles 2 1, Utrecht Psv 1 1. CLASSIFICA Alkmaar 39; Psv 38; Twente 36; Ajax 34; Heerenveen e Feyenoord 31; Vitesse e Groningen 29; Roda 25; Den Haag 22; Breda 21; Heracles e Nimega 20; Utrecht e Waalwijk 18; Venlo e De Graaf schap 12, Excelsior 11. 16a GIORNATA Academi ca Uniao Leira 0 0, Beira Mar Ma ritimo 1 2, Nacional Feirense 2 0, Paços Ferreira Vitoria Setubal 2 1, Braga Rio Ave 2 1, Porto Vito ria Guimaraes 3 1, Benfica Gil Vi cente 3 1. Oggi Olhaense Sporting Lisbona. CLASSIFICA Benfica 42; Porto 40; Braga 34; Maritimo 29; Sporting Lisbona 28; Vitoria Guimaraes 20; Academica, Nacional 19; Olhaense 17; Beira Mar, Gil Vicente 16; Feiren se 15; Rio Ave, Uniao Leira, Vitoria Setubal 14; Paços Ferreira 12. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 MONDO SPAGNA IL CASO IL QUOTIDIANO MARCA HA RIVELATO IL CONTRADDITORIO TRA IL PORTOGHESE E IL DIFENSORE Lite Mou-Ramos: lo spogliatoio è spaccato Per la prima volta il tecnico affronta l’ammutinamento. Ramos: «Lei non ha giocato e non sa» REAL MADRID ATHL. BILBAO MADRID Scenario inedito per Mou. Dopo aver vinto ovunque facendo leva sullo spirito pretoriano del «noi contro tutti», José deve inventarsi vincitore di fronte all’ammutinamento. O almeno di fronte alla scarsa predisposizione dei suoi uomini a seguirlo, con lo spogliatoio spaccato sull’asse Spagna-Por- togallo. Ieri Marca ha aperto con due pezzi di discussione raccolti a Valdebebas, dove non vola una mosca se Mou non è d’accordo. Qualcuno ha passato a Marca materiale incendiario e quando José ieri ha accolto i giocatori ha sbattuto loro in faccia la rabbia per il tradimento. Il dialogo «Mi avete ucciso in zona mista», dice Mou a Sergio Ramos, che risponde: «No mister, lei ha letto solo quello che è uscito sui giornali, non tutto ciò che abbiamo detto». Mou: «Chiaro, voi spagnoli avete vinto il Mondiale i vostri amici della stampa vi proteggono... Come al portiere per esempio». Si riferisce a Casillas, che allena a 30 metri di distanza e interviene da lontano: «Mister, qui le cose si dicono in faccia, ok?». Ancora Mou: «Dov’eri sul pri- LA LIGA GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Llorente (A) 13’, Marcelo (R) 25’ pt; Cristiano Ronaldo (R) rig. 2’ e rig. 22’, Callejon (R) 40’ st S REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 6.5; Arbeloa 5.5, Sergio Ramos 7.5, Varane 6, Marcelo 7; Granero 7 (28’ st Diarra 6), Xabi Alonso 6; Özil 7, Kaká 7 (34’ st Callejon 7), Cristiano Ronaldo 7; Benzema 6.5 (23’ st Higuain 7). A DISPOSIZIONE Adan, Coentrao, Altintop, Albiol. ALL Mourinho 7 ATHLETIC BILBAO (4-1-4-1) Iraizoz 6; Iraola 5, Javi Martinez 6, San Jose 5.5, Amorebieta 5.5 (16’ st Ibai 5); Iturraspe 6; Susaeta 6 (23’ st Iñigo Perez 6), Herrera 6.5, De Marcos 6.5, Muniain 7; Llorente 5 (16’ st Toquero 6). A DISPOSIZIONE Raul, Koikili, Ekiza, David Lopez. ALL Bielsa 7 ARBITRO Mateu Lahoz 5 NOTE ammoniti De Marcos (A), C.Ronaldo, Sergio Ramos, Arbeloa (R). Espulso De Marcos (A) Spettatori 80.000. Tiri in porta 11-3, tiri fuori 8-7, angoli 3-5, fuorigioco 2-3. Recuperi 2‘ pt e 2‘ st Il brasiliano Marcelo, 23 anni, in azione contro l’Athletico Bilbao: suo il gol del momentaneo pari AFP Real, poker in rimonta Travolto anche Bielsa Bilbao in vantaggio con Llorente, pari di Marcelo e doppietta di Ronaldo. Chiude Callejon. Blancos a +5 ma fischi a Mou DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI MADRID Mourinho respira almeno fino a mercoledì, quando è atteso al Camp Nou. Il Real Madrid scosso dalle «intercettazioni» e a rischio scisma interno vince 4-1 in rimonta la divertente sfida con l’Athletic Bilbao e chiude il girone d’andata a +5 sul Barça. Rispetto a un anno fa Mou ha un punto in più, Guardiola otto in meno. Per Jose due riflessioni: oltre ai problemi con i suoi giocatori dovrà riflettere sull’improvviso e palese disamore del Bernabeu, che ieri per la prima volta lo ha contestato coprendo tre volte di fischi gli Ultras Sur che lanciavano il consueto coro pro Mou. La gara col Barcellona di mercoledì ha segnato un prima e un dopo nelle relazioni Mou-tifosi, per la scelta dei giocatori e l’impostazione tattica. Naftalina Al Real Madrid sembra essere arrivato il momento di buttare via la naftalina. Mercoledì Mou ha scartato Altintop e Carvalho, avvolti nel cellophane della panchina e della tribuna da tempo immemorabile, ieri ha fatto lo stesso con Kakà e Granero, facce inattese. Il brasiliano per la prima volta titolare in Liga dal 26 ottobre, lo spagnolo, che uscirà tra una standing ovation, sinora in campionato aveva giocato 15 minuti, spalmati su 3 presenze. Percorso inverso invece per Pepe, che si accomoda in tribuna: per il Madrid causa problemi muscolari, per Marca (che aveva anticipato la sua assenza già venerdì) perché si raffreddino lui e l’ambiente. Mourinho ha scelto una formazione che sembrava fatta apposta per accontentare i critici dal palato fine, e senza i suoi taglialegna il Madrid ha mostrato spifferi difensivi simili a quelli del proprio spogliatoio. Paura L’Athletic, trasformato positivamente da Bielsa, è passato in vantaggio con un gran sinistro al volo di Llorente, servito da un lancio perfetto di Javi Martinez: primo gol di piede incassato dal Real Mou nel 2012 dopo 5 di testa, Bernabeu innervosito e tirato su po- GERMANIA I CAMPIONI PASSEGGIANO CON L’AMBURGO Borussia Dortmund a forza cinque Raggiunti Bayern e Schalke 04 PIERFRANCESCO ARCHETTI Il terzetto è completo: dopo lo Schalke 04, anche il Borussia Dortmund non fallisce l’aggancio al Bayern e quello che preoccupa di più a Monaco è che le rivali sono tutte più in condizione di loro. Come se avessero trovato durante la sosta delle energie straordinarie, mentre Arjen Robben dopo il f.m.r. José Mourinho, 49 giovedì LAPRESSE y 4 1 3-1 subito venerdì a Moenchengladbach ha ammesso: «Non siamo al livello che ci aspettavamo». I polacchi I campioni di Dortmund iniziano il 2012 stirando l’Amburgo che non aveva mai perso sotto la gestione Fink (7 gare), ma il 5-1 interno è anche il peggior risultato negli ultimi 11 anni. Il Borussia, imbattuto da 12 gare, è dietro ai bavaresi soltanto per la diffe- renza reti (+31 contro +27) e sopravanza per lo stesso motivo i vicini dello Schalke (+18). «Siamo tutti a quota 37 punti, i gol si conteranno alla fine» ha detto il tecnico Jürgen Klopp. Quattro reti polacche: doppiette di Lewandowski (sale a 14) e Blaszczykowski dopo il centro di Grosskreutz. Di Guerrero all’86’ la rete di casa. Leverkusen ok Nell’altro posticipo, qualche brivido per il Le- co dopo dal gran gol corale segnato da Marcelo (in panchina mercoledì) dopo cinque tocchi di prima dei bianchi. L’Athletic come già contro il Barcellona (2-2 a San Mames) ha mostrato una gran bella faccia ma ha perdonato occasioni più o meno clamorose (la migliore con Llorente, solo davanti a Casillas), il Real Madrid invece ha beneficiato di due rigori che hanno chiuso la gara. Il primo, molto benevolo, di Iturraspe su Kakà dopo 34 secondi della ripresa. Il secondo di De Marcos (espulso) su Ozil. Entrambi assai ingenui, entrambi trasformati da Ronaldo, che così si è portato 23-22 nel personale duello con Messi. Poi il gol di Callejon e i fischi per Mourinho. © RIPRODUZIONE RISERVATA verkusen: avanti di due reti (autogol di Pospech e Manuel Friedrich) dopo 35 minuti, si fa riprendere dal Mainz con Polanski (50’) e Marco Caligiuri (53’), prima del centro risolutivo di Lars Bender al 70’. 18a GIORNATA Ieri: Amburgo-Borussia Dortmund 1-5; Bayer Leverkusen-Mainz 3-2. Sabato: Friburgo-Augsburg 1-0; Hoffenheim-Hannover 0-0; Norimberga-Hertha 2-0; Schalke 04-Stoccarda 3-1; Wolfsburg-Colonia 1-0; Kaiserslautern-Werder 0-0. Venerdì: Borussia Moench.-Bayern 3-1 CLASSIFICA Bayern, Borussia Dortmund, Schalke 04 37; Borussia Moenchengladbach 36; Werder Brema 30; Bayer Leverkusen 29; Hannover 24; Hoffenheim, Wolfsburg 23; Stoccarda 22; Colonia, Norimberga 21; Hertha 20; Amburgo 19; Mainz 18; Kaiserslautern 17; Friburgo 16; Augsburg 15. © RIPRODUZIONE RISERVATA mo gol, Sergio?». Ramos: «Marcavo Piqué». Mou: «Beh, dovevi marcare Puyol». Ramos: «Si, però loro stavano facendo un movimento con Piqué e abbiamo deciso di scambiarci gli uomini da marcare». Mou: «Che succede, ora ti metti a fare l'allenatore?». Ramos: «No, però a seconda della situazione della gara a volte bisogna cambiare le marcature. E visto che lei non ha mai giocato non sa che a volte si generano questo tipo di situazioni». Già grave di per sé, tremendo se finisce in prima pagina su un quotidiano di solito amico del Madrid. 1a GIORNATA (RECUPERO) RacingGetafe 1-2 EspanyolGranada 3-0 Real Sociedad- Atl. Madrid 0-4 BetisSiviglia 1-1 Ieri OsasunaValencia 1-1 Rayo VallecanoMaiorca 0-1 MalagaBarcellona 1-4 LevanteSaragozza 0-0, Real MadridAth. Bilbao 4-1 Oggi VillarrealSporting Gijon © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ALTRA BIG Messi scherza con il Malaga Tre gol da urlo I locali durano mezz’ora, poi è Leo show: andata da 22 reti Lionel Messi, 24 anni, infila il portiere Caballero AFP S CLASSIFICA Real Madrid 49 Barcellona 44 Valencia 35 Levante 31 Espanyol 28 Osasuna 27 Ath. Bilbao 26 A. Madrid 26 Siviglia 26 Malaga 25 Getafe 24 Betis 23 Rayo Vall. 22 Maiorca 22 R. Sociedad 21 Racing 20 Granada 19 Sp. Gijon 18 Villarreal 16 Saragozza 12 TWITTER @filippomricci Alla fine gli ha dato la maglia, sorridendo. Sono entrambi argentini, giocano insieme in nazionale. Però ieri Demichelis Messi lo ha visto solo al fischio finale. Meglio, lo ha visto anche prima ma non è mai riuscito a prenderlo. Perché a Malaga la Pulce ha deciso di regalarsi un pomeriggio atomico, con 3 gol splendidi per chiudere l’andata a 22. Il Barça supera agilmente l’ostacolo Malaga rimediando la miglior vittoria in trasferta della sua Liga e preparandosi al meglio per l’arrivo del Madrid, mercoledì sera. Visto il sandwich di Clasicos Guardiola fa 4 cambi: fuori Pinto, Xavi, Puyol e Fabregas, dentro Valdes, Mascherano, Thiago e Adriano. Pep dice che le squadre di Pellegrini giocano bene e l’Ingegnere prova a non smentirlo: il Malaga parte convinto, concentrato e con l’idea di tenere palla il più a lungo possibile. La cosa riesce bene e poco dopo il quarto d’ora la partita è ancora sullo 0-0 solo grazie alla plastica utilità e ai riflessi di Victor Valdes, che ferma 3 volte Isco. Poi, per la squadra dell’Ingegnere, il buio. A tutto Messi Il Barça senza Xavi fatica a far girare la palla ma verso la mezz’ora comincia a carburare e al 33’ passa con Messi, che lancia il contropiede e dopo il passaggio di Iniesta ad Adriano va a raccogliere il cross del brasiliano con un colpo di testa potente. Stavolta il Barça non si distrae, come con l’Espanyol, e all’inizio della ripresa in 6’ chiude la partita. Sanchez segna dopo un’azione nella quale Caballero ha fermato due volte Thiago, Messi fa un gol alla Messi, rubando palla sulla trequarti e partendo come una freccia: Demichelis seminato, Caballero fulminato, Malaga tramortito e poi affondato ancora da Leo, che saluta Demichelis e in stile maradoniano si fa 40 metri palla al piede, evita la scivolata di Mathijsen e spiazza Caballero. Il gol di Rondon fa felice solo lui. Se il Barça comincia a giocare anche in trasferta il Madrid deve preoccuparsi. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA MALAGA-BARCELLONA 1-4 MARCATORI Messi (B) al 33’ p.t.; Sanchez (B) al 3’, Messi (B) al 6’ e al 36’, Rondon (M) al 40’ s.t. MALAGA (4-2-3-1) Caballero 6; Gamez 5, Demichelis 4.5, Mathijsen 4.5, Monreal 5; Camacho 5.5, Maresca 6 (dal 15’ s.t. Rondon 6.5); Cazorla 5 (dal 34’ s.t. Recio sv), Isco 6.5, Eliseu 6.5; Van Nistelrooy 5 (dal 15’ s.t. Seba Fernandez 6). All.: Pellegrini 5. BARCELLONA (4-3-3) Valdés 7.5; D. Alves 6.5, Piqué 6.5, Mascherano 6, Abidal 6; Thiago 6.5, Busquets 7, Iniesta 7 (dal 28’ s.t. Pedro 6); Sanchez 7.5 (dal 19’ s.t. Cuenca 6.5), Messi 8.5, Adriano 7 (dal 22’ s. t. Dos Santos 6). All. Guardiola 7.5. ARBITRO Undiano Mallenco 6. NOTE Spettatori 28.000 circa. Ammonito Camacho (M). 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 SERIE BWIN IL POSTICIPO DELLA 23a GIORNATA Il poker servito Brescia e Calori senza ostacoli Quarta vittoria di fila: anche la Nocerina k.o. El Kaddouri scatenato, il tecnico vuole rinforzi BRESCIA NOCERINA 2 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI El Kaddouri al 23' p.t.; Jonathas al 26' s.t. BRESCIA (3-5-1-1) Arcari 6,5; Martinez 6,5, De Maio 6, Caldirola 7; Zambelli 7, Martina Rini 6,5 (dal 26' s.t. Foti 6), Budel 7, Mandorlini 6,5, Daprelà 6; El Kaddouri 7,5 (dal 33' s.t. Cordova s.v.); Jonathas 6 (dal 41' s.t. Scaglia s.v.). PANCHINA Leali, Zoboli, Dallamano, Paghera. ALLENATORE Calori 7. NOCERINA (3-5-1-1) Concetti 6,5; Pomante 5 (dal 12' s.t. Castaldo 6), De Franco 5, Di Maio 5,5; Nigro 5,5 (dal 33' s.t. Catania s.v.), Bruno 5 (dal 1' s.t. Alcibiade 5,5), Parola 5, De Liguori 5, Bolzan 5,5; Farias 6; Plasmati 5. PANCHINA Russo, Filosa, Nitride, Gherardi. ALLENATORE Campilongo 5. ARBITRO Gavillucci di Latina 6. GUARDALINEE Segna 6 - Di Francesco 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Martina Rini (B), Nigro (N) e De Liguori (N) per gioco scorretto. NOTE spettatori 5.000 circa; paganti, incasso, abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 3-0. Angoli 3-4. Recuperi: p.t. 2', s.t. 4'. Implacabile Il Brescia ha incanta- to, trascinato da un El Kaddouri diventato implacabile oltre che bello nel ruolo di trequartista. La rete apriscatole è tutta sua, al 23', con un destro dentro l'area da attaccante di razza. Prima c'era stato un palo di Budel (21'), di nuovo pericoloso con due conclusioni da fuori area attorno alla mezz'ora. Concetti fa quel che può, negli spogliatoi si va sull'1-0 e nella ripresa, almeno per 10’, la Nocerina dà l'impressione di crederci. Campilongo, dopo aver scelto un 3-5-1-1 speculare a quello del collega, inserisce Castaldo vicino a Plasmati: il neo entrato sfiora il gol di testa, ma è solo un sussulto. Jonathas, sin lì pasticcione, chiude la contesa al h 7,5 il migliore EL KADDOURI (Brescia) A centrocampo già incantava, da seconda punta riesce a stupire Il gol del brasiliano Jonathas, 22 anni, chiude la partita IMAGE SPORT LUCA BERTELLI BRESCIA Alessandro Calori è un uomo di parola. Arrivato al capezzale di un Brescia malato, aveva garantito lavoro e impegno per risollevarsi. Sono arrivati dodici punti in quattro partite, otto gol fatti e zero subiti. Fare meglio di così, era impossibile. Il tecnico ci teneva a vincere contro la Nocerina. Non lo disturbavano le critiche al gioco, pragmatico ma poco votato all' estetica. Per Mero Ci teneva per compie- re un balzo significativo in classifica. E per ricordare un amico. Il 2-0 contro i campani arriva il 22 gennaio. Oggi ricorre il decennale della scomparsa di Vittorio Mero. Amico, ex compagno di Calori e ancora nella mente e nel cuore dei tifosi. PANCHINE DOPO 4 SCONFITTE DI FILA Crotone, rischia Menichini In arrivo Apolloni o Somma CROTONE (l.s.) Ancora nessuna decisione da parte del Crotone, in piena crisi dopo la quarta sconfitta di fila rimediata sabato in casa contro il Varese, anche se è ormai chiaro che il tecnico Menichini è arrivato il capolinea. La società nelle ultime ore ha contattato diversi allenatori, ma la rosa dei candidati sembra restringersi a due nomi: Mario Somma e Luigi Apolloni. Franco Lerda (ancora sotto contratto con il Torino) ha invece rifiutato l’offerta della società: sembra che non sia stato trovato l’accordo sulla durata del contratto e lo staff che il tecnico avrebbe voluto C'era un successo da dedicargli. Missione compiuta, Badando alla sostanza, ma anche alla forma. La squadra di Campilongo senza gioco e senza nerbo, ha prestato il fianco dimostrando di meritare l'ultimo posto in classifica. Vero. Luigi Apolloni, 44 anni LIVERANI portare con sè. La trattativa sembra piuttosto complicata e di difficile soluzione almeno nell’immediato. Sta di fatto che oggi Menichini tornerà a Crotone e dirigerà l’allenamento regolarmente dopo di che si aspetteranno le decisioni. 26'. Il suo ballo apre la festa del Brescia, a tre punti dai playoff. La Nocerina, invece, si ritrova ultima. Sola e triste. La vittoria manca da 86 giorni. Calori, intanto, sceglie il basso profilo: «Bisogna arrivare a 50. Continuo ad attendere rinforzi, questi successi non devono farci dimenticare da dove siamo partiti». Con otto punti di vantaggio sulla zona retrocessione, però, è tutta un'altra vita. CLASSIFICA SQUADRE PT SASSUOLO 46 TORINO 46 PESCARA 45 VERONA 44 PADOVA 38 VARESE 34 REGGINA 32 GROSSETO 32 JUVE STABIA (-4) 31 BRESCIA 31 SAMPDORIA 30 CITTADELLA 30 BARI (-2) 29 VICENZA 26 LIVORNO 25 CROTONE (-1) 24 24 MODENA ALBINOLEFFE 23 EMPOLI 22 GUBBIO 22 ASCOLI (-7) 18 NOCERINA 16 IL POSTICIPO ORE 20.45 PARTITE G V N P 23 13 7 3 23 13 7 3 23 14 3 6 23 13 5 5 22 11 5 6 23 9 7 7 22 8 8 6 23 8 8 7 23 10 5 8 23 8 7 8 23 6 12 5 23 8 6 9 23 8 7 8 23 6 8 9 23 6 7 10 23 6 7 10 23 5 9 9 23 5 8 10 23 6 4 13 23 5 7 11 23 7 4 12 23 3 7 13 RETI F S 32 17 28 15 50 34 32 23 32 24 28 23 37 27 26 31 33 30 25 26 29 21 28 32 25 26 27 31 23 24 22 29 24 37 26 36 28 38 23 34 26 33 30 43 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE PROSSIMO TURNO Venerdì, ore 19 JUVE STABIA-CROTONE (0-0). Ore 21 PESCARA-MODENA (2-3) Sabato, ore 15 ALBINOLEFFE-BARI (3-2), EMPOLI-BRESCIA (1-2), GROSSETO-REGGINA (1-1), GUBBIO-SAMPDORIA (0-6), NOCERINA-LIVORNO (2-0), PADOVA-CITTADELLA (4-1), SASSUOLO-VERONA (0-1), VARESE-TORINO (0-2), VICENZA-ASCOLI (1-1) SAMPDORIA Si riprende oggi Giovedì in ritiro GENOVA La Samp torna oggi in campo per preparare la trasferta di Gubbio, dove potrebbe debuttare Eder. Molti i giocatori sotto osservazione, dopo che Obiang e Juan Antonio non hanno convinto contro il Livorno. Da verificare anche l’eventuale utilizzo di Castellini, in grave difficoltà venerdì scorso. La squadra andrà in ritiro anticipato giovedì: volo charter sino a Perugia e, di lì, proseguimento in pullman per Gubbio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel Padova c’è Marcolini come regista REGGINA PADOVA REGGINA (3-5-2) 12 KOVACSIK 5 FREDDI 13 COSENZA 6 ANGELLA 32 COLOMBO 31 CASTIGLIA 4 N. VIOLA 55 DE ROSE 29 RIZZATO 87 CAMPAGNACCI 9 CERAVOLO ALL. GREGUCCI PADOVA (4-3-3) 22 PELIZZOLI 2 DONATI 13 LEGATI 14 SCHIAVI 33 RENZETTI 33 RENZETTI 84 JIDAYI 88 CUFFA 11 CUTOLO 9 HALLENIUS 45 DRAME ALL. DAL CANTO PANCHINA 26 P. Marino, 15 A. Marino, 72 D’Alessandro, 18 Rizzo, 14 Montiel, 90 Ragusa, 10 A.Viola PANCHINA 73 Perin, 3 Franco, 6 Trevisan, 20 Osuji, 23 Lazarevic, 48 Tessari, 28 Ruopolo ARBITRO Candussio di Cervignano GUARDALINEE Bernardoni-Conca PREZZI da 10 a 75 euro TV Sky Calcio 1 HD e Premium Calcio REGGINA Gregucci torna al 3-5-2. Assente per infortunio Adejo, più Bonazzoli ed Emerson per squalifica. In difesa ballottaggio tra A. Marino e Angella, a centrocampo tra Rizzo e De Rose, mentre in attacco Ceravolo è in vantaggio su Ragusa. In porta Kovacsik, con P. Marino in panchina. Squalificati Bonazzoli ed Emerson. Diffidati Adejo, Colombo e D’Alessandro. PADOVA Emergenza a centrocampo: niente da fare per Italiano , fuori come Milanetto. Come regista giocherà Marcolini, con Cuffa e Jidayi ai lati. Osuji e Lazarevic non sono al meglio: Drame si candida per una maglia da titolare. In attacco Hallenius probabilmente preferito a Ruopolo. Out anche Bovo e Cacia per squalifica; Jelenic e Succi infortunati. Squalificati Bovo e Cuffa. Diffidati Ruopolo, Jidayi, Cutolo, Renzetti, Marcolini, Schiavi e Trevisan. MERCATO DOPO L’INFORTUNIO DI COPPOLA I CAMBI Sono 14 le panchine saltate finora nel campionato di serie B. Hanno cominciato dopo la 7a giornata il Varese (Carbone sostituito da Maran) ed Empoli (Aglietti Pillon), poi è toccato a Vicenza (Baldini Cagni dopo l’8a), Gubbio (Pecchia Simoni dopo la 10a), Grosseto (Ugolotti Giannini dopo la 12a), Ascoli (Castori Silva dopo la 13a), Sampdoria (Atzori Iachini) e Modena (Cuttone Bergodi) dopo la 15a, ancora Empoli (Pillon Carboni dopo la 16a) e ancora Grosseto (Giannini Viviani dopo la 18a), Brescia (Scienza Calori dopo la 19a), Livorno (Novellino Madonna dopo la 20a), Nocerina (Auteri Campilongo) e Reggina (Breda Gregucci) dopo la 21a giornata. Il Torino cerca un portiere Benussi più di Manninger TORINO (f.br.) Ferdinando Coppola, il portiere del Toro, conoscerà solo oggi l’entità dell’infortunio al ginocchio sinistro. In mattinata verrà effettuata la risonanza magnetica ma lo violenza dell’impatto con il compagno di squadra Di Cesare nella gara a Cittadella, lascia poco spazio all’ottimismo. I primi esami radiografici parlano di distorsione del ginocchio sinistro con interessamento del legamento collaterale mediale e del legamento crociato anteriore. Da definire solo i tempi di guarigione per Coppola e la data dell’intervento Francesco Benussi, 30 FOTOPRESS Julio Sergio del Lecce e Da Costa della Samp, alla quale è stato proposto uno scambio con Ebagua, ma al momento il favorito è Benussi del Palermo (inseguito nelle ultime ore anche dalla Reggina) su Manninger della Juventus. Ma il Torino guarda anche al futuro e ha già bloccato, ma per la prossima stagione, Eiji Kawashima, numero uno nel Giappone di Zaccheroni, titolare in Belgio nel Lierse e a scadenza. chirurgico, stagione finita e rischio anche per la carriera visto che ha 33 anni. La società si è già mossa sul mercato. Vero che in rosa il Toro può contare su Morello e Gomis, ma serve un altro elemento: sono girati tanti nomi (anche Curci della Roma, Sempre gravi, intanto, le condizioni cliniche di Franco Cimminelli, 75 anni. L’ex patron del Torino è ricoverato da sabato mattina in terapia intensiva al Cto, in coma profondo per un ictus cerebrale. CIMMINELLI GRAVE LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 PRIMA DIVISIONE GIRONE A 20a GIORNATA I gironi misti in Prima divisione hanno più vantaggi che aspetti negativi. Tra i secondi, c’è un rischio alla vigilia preso in considerazione, ma imprevedibile, come lo sbilanciamento delle promozioni. In questo modo infatti possono salire in Serie B quattro squadre del Nord o quattro del Sud. Per la verità, in passato non è mai successo. Ma adesso che l’Analisi di NICOLA BINDA [email protected] Se il Sud prenota la Serie B Coly e Di Deo Ora il Taranto vede la vetta Dionigi piazza il colpo anche a Pavia Adesso la capolista è a un solo punto PAVIA 0 TARANTO 2 GIUDIZIO +++ MARCATORI Coly al 26’, Di Deo al 33’ s.t. PAVIA (4-4-2) Facchin 5; Capogrosso 5,5, Fissore 5,5, Fasano 6, Pezzi 5,5; Bufalino 5 (dal 39’ p.t. Verruschi 5), Galassi 5,5, Carotti 6, D’Errico 5 (dal 30’ s.t. Meza Colli 5); Cesca 5 (dal 15’ s.t. Rodriguez 5), Marchi 5. (Cacchioli, Caidi, Romeo, Meregalli). All. Sangiorgio 5,5. TARANTO (3-4-3) Bremec 6; Sosa 6,5, Coly 7, Di Bari 6,5; Antonazzo 6, Sciaudone 6,5, Di Deo 7, Rizzi 6; Chiaretti 7 (dal 38’ s.t. Pensalfini s.v.), Guazzo 5,5 (dal 12’ s.t. Girardi 6,5), Rantier 5,5 (dal 15’ s.t. Alessandro 6). (Faraon, Cutrupi, Bertolucci, Garufo). All. Dionigi 7. ARBITRO Benassi di Bologna 5. NOTE paganti 788, abbonati 328, incasso di 11.870 euro. Ammoniti Di Deo, Guazzo, Carotti, D’Errico, Fissore, Pezzi e Rodriguez. Angoli 1-5. MICHELE LANATI PAVIA Il Taranto batte il Pavia e, complice il pareggio tra Ternana e Foligno, compie un importante passo di avvicinamento alla testa della classifica. Ora la vetta per la squadra pugliese è distante solo un punto. Il successo in casa dell’ultima in classifica è stato però meno agevole da raggiungere di quanto fosse lecito pensare alla vigilia dell’incontro. Che non comincia con il piede giusto per gli ospiti: il tecnico del Taranto Dionigi ha dovuto rinunciare a Prosperi, infortunatosi nel riscaldamento, per sostituirlo con Di Bari. Un’assenza pesante anche nel Pavia, quella del fantasista Falco (bloccato da un problema muscolare). Equilibrio Il primo tempo è sopo- rifero, con i padroni di casa abili a imbrigliare gli avversari a corto di idee. Il match si surriscalda dopo un quarto d’ora quando gli ospiti protestano per un fallo di mano in area di Galassi che l’arbitro decide di non sanzionare. Al 22’ è il Pavia ad affacciarsi dalle parti di Bremec ma la deviazione sottomisura di Marchi è troppo debole per poter superare il por- Se la Ternana è del centro Italia, l’altra capolista Siracusa è la squadra più meridionale del gruppo di 36. E gli inseguitori? Da una parte c’è il Taranto, dall’altra il Trapani. Sud e sempre Sud. Certo, di mezzo ci sono altre 14 giornate e soprattutto i playoff, nei quali al momento l’unica squadra del Sud candidata sembra il Sorrento (senza trascurare Benevento e Barletta). Tra i tiere. Poco dopo invece un gran sinistro dalla distanza di Chiaretti termina sopra la traversa. La prima frazione è tutta qui. Si va al riposo sullo 0-0. Ternana distratta Il Foligno si salva La chiave Fin dai primi minuti della ripresa però si intuisce che il Taranto ha intenzione di imprimere ben altro ritmo alla gara. Dionigi manda in campo Girardi e Alessandro al posto degli spenti Guazzo e Rantier e cambia modulo, passando al 3-4-1-2 con Chiaretti alle spalle delle punte. Mosse che consentono ai pugliesi di sparigliare le carte, mandando in confusione il Pavia. Il match si sblocca però al 26’ solo sugli sviluppi di un corner, con Coly che è più lesto degli avversari ad intercettare una palla vagante e a scaraventarla alle spalle di Facchin. Gli ospiti raddoppiano poco dopo con Di Deo che raccoglie un traversone da destra di Sciaudone e di testa non lascia scampo al portiere. Quasi aggancio Da Foligno poi giunge la notizia che i padroni di casa sono riusciti a pareggiare contro la capolista Ternana. Allo stadio Fortunati, per gli ospiti, è dunque festa grande. A fine gara è visibilmente soddisfatto anche il tecnico Davide Dionigi. «Abbiamo ottenuto un successo importante e meno scontato di quanto si potesse pensare. Devo ringraziare questo gruppo che sta facendo grandi cose. Penso che il Taranto e la Ternana stiano dimostrando sul campo di meritare la promozione in serie B». © RIPRODUZIONE RISERVATA SORRENTO 2 LUMEZZANE 1 PRO VERCELLI 1 REGGIANA 0 COMO 0 CARPI 1 MONZA 1 BENEVENTO 2 Sorrento, terza vittoria di fila Ginestra-Corsetti e il Como va k.o. Il Carpi pareggia su rigore al 95’ Quanta rabbia per il Lumezzane Il Monza fa paura alla Pro Vercelli Poi è Malatesta a firmare il pari Il Benevento fuori casa è un treno Reggiana, stop dopo due vittorie MARCATORI Ginestra al 9’ p.t.; Corsetti al 41’ s.t. SORRENTO (4-4-1-1) Rossi 6; Vanin 6, Nocentini 6,5, Di Nunzio 6,5, Bonomi 5,5; Bondi 5,5 (dal 15’ s.t. Corsetti 6), Camillucci 7, Armellino 6,5 (dal 43’ s.t. Niang s.v.), Basso 7; Carlini 6,5; Ginestra 6,5 (dal 21’ s.t. Scappini 6). (Chiodini, Sabato, Terra, Greco). All. Ruotolo 6,5. COMO (4-4-2) Giambruno 5,5; Ghidotti 5, Urbano 6, Diniz 5,5, Som 6; Ciotola 6 (dal 25’ s.t. Bardelloni 5), Lulli 6, Salvi 6, Toledo 5,5 (dal 15’ s.t. Doumbia 5,5); Ripa 5, Tavares 5,5 (dal 1’ s.t. Vicente 5,5). (Twardzik, Ambrosini, Zullo, Lewandowski). All. Manari 5. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6. NOTE paganti 253, abbonati 286, incasso di 6.437,25 euro. Espulsi Ghidotti al 38’ p.t. e Diniz al 29’ s.t.; ammoniti Nocentini, Di Nunzio, Camillucci e Bardelloni. Angoli 5-2. MARCATORI Inglese (L) al 30’, Memushaj (C) su rigore al 50’ s.t. LUMEZZANE (4-3-2-1) Brignoli 6,5; Diana 6,5, Luciani 6,5, Giosa 6, Malagò 6 (dal 39’ s.t. Guagnetti s.v.); Fondi 6, Sevieri 6,5, Baraye 6,5 (dal 40’ s.t. Faroni s.v.); Bradaschia 6 (dal 16’ s.t. Ferrari 5), Antonelli 5,5; Inglese 7. (Rossi, Dadson, Lo Iacono, Gasparetto). All. Nicola 6,5. CARPI (4-4-2) Mandrelli 6; Laurini 6,5, Terigi 6, Poli 6, Lorusso 6,5 (dal 37’ s.t. Boniperti s.v.); Concas 6, Memushaj 7, Perini 6 (dal 26’ s.t. Potenza 6), Pasciuti 6; Ferretti 5,5 (dal 13’ s.t. Kabine 6), Eusepi 6. (Bastianoni, De Paola, Sogus, Di Gaudio). All. Notaristefano 6. ARBITRO Pairetto di Nichelino 4,5. NOTE spettatori 500 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Espulso Lo Iacono al 50’ s.t.; ammoniti Poli, Bradaschia, Antonelli, Mandrelli, Memushaj, Fondi, Malagò, Ferrari e Faroni. Angoli 2-3. MARCATORI Torregrossa (M) al 40’ p.t.; Malatesta (PV) all’8’ s.t. PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6; Bencivenga 6,5, Ranellucci 6,5, Masi 5,5, Armenise 5,5; Germano 6 (dal 39’ s.t. Tripoli s.v.), Rosso 6,5, Espinal 5,5; Fabiano 6,5 (dal 48’ s.t. Modolo s.v.); Malatesta 6,5, Martini 6 (dal 22’ s.t. Di Piazza 5,5). (Miranda, Cancellotti, Marconi, Tonani). All. Braghin 5,5. MONZA (4-3-1-2) Castelli 6,5; Zenoni 6, Boscaro 5,5 (dal 36’ s.t. Rosseti s.v.), Cattaneo 5,5, Bugno 6; Valagussa 6,5, Biso 6,5, Romano 6 (dal 16’ s.t. Palumbo 6); Iacopino 6; Torregrossa 6,5, Colacone 5,5. (Marcandalli, Anghileri, Prato, Nappello, Ferrario). All. Motta 5,5. ARBITRO Castrignanò di Roma 5,5. NOTE paganti 662, abbonati 667, incasso 8.534 euro. Ammoniti Boscaro, Iacopino, Zenoni, Rosso, Di Piazza e Bencivenga. Angoli 6-2. MARCATORI Altinier al 17’ p.t.; Montini al 39’ s.t. REGGIANA (3-5-2) Silvestri 6; Aya 6, Zini 6 (dal 35’ s.t. Matteini s.v.), Magliocchetti 6; Iraci 5, Calzi 5, Viapiana 5, Ardizzone 5, Panizzi 5 (dal 7’ s.t. Arati 6); Alessi 5, Rossi 5. (Bellucci, Mei, Spezzani, Bettati, Gurma). All. Zauli-Lanna 5,5. BENEVENTO (4-1-4-1) Gori 6; D’Anna 6,5, Siniscalchi 6,5, Pedrelli 6, Frascatore 6; Rajcic 7; Carretta 6,5 (dal 17’ s.t. De Risio 6), La Camera 7 (dal 29’ s.t. Signorini s.v.), De Vezze 7, Kanoute 6; Altinier 6 (dal 36’ s.t. Montini +++ GIUDIZIO SORRENTO (Na) È fondamentale il gol di Ginestra (e sono 12), dopo appena 9’, nella terza vittoria consecutiva del Sorrento con Ruotolo in panchina: l’attaccante sfrutta un’indecisione di Giambruno su retropassaggio di Ghidotti. Il Como (debutto-no per Manari in panchina) tenta una sterile reazione nella ripresa ed il raddoppio di Corsetti arriva nel finale (41’). Il Sorrento ha ancora il tempo di recriminare per un palo di Carlini (47’). Antonino Siniscalchi +++ GIUDIZIO LUMEZZANE (Bs) Il Lumezzane, in vantaggio dalla mezz’ora della ripresa (colpo di testa di Inglese su punizione di Sevieri) schiuma rabbia e si vede privare, al 5’ dei 6 minuti di recupero, di una vittoria che sembrava certa. Al 49’ s.t. Memushaj controlla in area (con il braccio?) e poi trascina a terra anche Faroni, l’arbitro Pairetto punisce il difensore e fischia il rigore: lo stesso Memushaj lo trasforma. Sergio Cassamali ++ rischi per il plotone del Sud c’è anche lo sblocco delle big del Nord, rinfrescate dal mercato: Spezia e Cremonese su tutte. E poi le rivelazioni (Carpi, Pro Vercelli, Alto Adige, Carrarese, Porto, ecc...) che sembrano in grado di durare a lungo. Ma intanto il quartetto del Sud non conosce intoppi e marcia spedito, dimostrando di meritare la promozione. venti giornate sono alle spalle e i valori sono stati espressi (anche se quelli veri li vedremo solo a febbraio dopo il mercato), la situazione è molto chiara: il Sud potrebbe piazzare quattro bandierine nella prossima Serie B, che in base alle sue retrocessioni (a oggi c’è solo la Nocerina a rischio, poi forse il Crotone) potrebbe spostare in basso il suo baricentro. GIUDIZIO VERCELLI Si interrompe la corsa della Pro Vercelli, fermato sul pareggio dal Monza dell’ex Motta. I padroni di casa nel primo tempo patiscono gli ospiti, che passano in vantaggio al 40’ con Torregrossa, lesto ad agganciare un cross dalla trequarti di Romano. Nella ripresa la Pro Vercelli parte in quinta e trova il pareggio all’8’ con una azione tutta in velocità: Fabiano serve Martini, sull’appoggio arriva Malatesta che fulmina Castelli. Raffaella Lanza FOLIGNO 1 TERNANA 1 ++ GIUDIZIO MARCATORI Nolè (T) al 33’, Galuppo (F) al 45’ s.t. FOLIGNO (4-4-2) Zandrini 5,5; Tuia 6, Cotroneo 6, Galuppo 6,5, Petti 5,5; Rizzo 6 (dal 36’ s.t. Carroccio s.v.), Menchinella 6,5, Papa 6,5, Coresi 6; Caturano 5,5 (dal 35’ p.t. Tattini 5,5; dal 36’ s.t. Cardarelli s.v.), Guidone 5,5. (Mazzoni, Stoppini, Barbagli, Costantini). All. Pagliari 6,5. TERNANA (3-4-3) Ambrosi 5,5; Fazio 6, Pisacane 6, De Giosa 6; Dianda 6,5, Carcuro 6, Miglietta 6,5, Gotti 5,5 (dal 25’ s.t. Bernardi 6); Nolè 6,5, Litteri 5 (dal 21’ s.t. Docente 6), Sinigaglia 5,5 (dal 10’ s.t. Danti 6). (Virgili, Camillini, Arrigoni, Cejas). All. Toscano 6. ARBITRO De Faveri di San Donà 6,5. NOTE paganti 1.535, abbonati 387, incasso di 20.259,93 euro. Espulsi il tecnico Toscano al 42’ s.t. e Danti al 45’ s.t.; ammoniti Dianda, Papa, Nolè, Menchinella, Miglietta, Docente e Coresi. Angoli 2-6. DAL NOSTRO INVIATO NICOLA BERARDINO FOLIGNO (Perugia) La vittoria sfugge di mano alla Ternana in un finale rocambolesco. Nel derby del Blasone il gol di Galuppo sigla al 45’ della ripresa un pareggio meritato per il Foligno, ma anche pieno di recriminazioni per la capolista, che ora ritrova il Taranto a un solo punto di distacco. Nell’analisi del dopo partita la squadra di Toscano fa molta autocritica per una prova con molte zone d’ombra. 6,5). (Mancinelli, Candrina, Anaclerio, Caranci). All. Imbriani-Martinez 6,5. ARBITRO Aversano di Treviso 7. NOTE paganti 1.009, abbonati 1.241, incasso di 19.926 euro. Espulsi Pedrelli al 26’ s.t. e Calzi al 30’ s.t.; ammoniti Magliocchetti, Alessi, Gori, Siniscalchi, De Vezze e Kanoute. Angoli 4-5. +++ GIUDIZIO REGGIO EMILIA Il Benevento si conferma micidiale in trasferta (quinta vittoria consecutiva) e infligge la prima amarezza alla Reggiana della nuova gestione. Al 17’ il vantaggio: indecisione di Panizzi sfruttata da Carretta e tocco decisivo di Altinier. La reazione granata arriva nella ripresa con Rossi, che fallisce una palla gol al 13’. Al 39’ arriva il 2-0 firmato da Montini, abile a vincere due contrasti in area e battere Silvestri. Ezio Fanticini IL POSTICIPO ORE 20.45 Stasera in tv Foggia-Pisa Stasera il posticipo mette di fronte Foggia e Pisa. Per Stringara rientrano dalla squalifica Traoré e Gigliotti, oltre a Perpetuini: fuori Lanzoni, Wagner e, forse, Tomi, mentre Meduri è reduce dall'influenza (pronto Molina). Pagliari (squalificato, in panchina Tacchi) cambia la coppia d'attaco: dopo due mesi torna titolare Carparelli al posto dello squalificato Perna, mentre Tulli si allarga al posto dello squalificato Favasuli; in difesa c’è un ballottaggio fra Ton (favorito) e Audel. Così in campo (ore 20.45, diretta su Raisport 1): FOGGIA (5-4-1) Ginestra; Traoré, D'Orsi, Gigliotti, Toppan, Cardin; Cruz, Molina, Perpetuini, Venitucci; Kolawole. (Botticella, Lanzoni, Wagner, Tomi, Lanteri, Giovio, Pompilio). All. Stringara. PISA (4-4-2) Pugliesi; Ton, Buscaroli, Raimondi, Bizzotto; Tremolada, Berardocco, Obodo, Tulli; Carparelli, Perez. (Sepe, Audel, Sodano, Benvenga, Scampini, Ilari, Strizzolo). All. Pagliari. ARBITRO Pasqua di Tivoli (Ernetti-Tozzi). © RIPRODUZIONE RISERVATA Non ha mai mollato il Foligno, reduce da tre vittorie interne di fila e dal pareggio di Como (due gol rimontati): segnali positivi sulla strada della salvezza. La chiave Spinta da 1.300 tifosi al seguito, la Ternana gioca a testa alta. Mezz’ora iniziale di manovra limpida, anche se poco incisiva: rari lampi a rete (insidioso solo Sinigaglia in avvio). Foligno raccolto nella propria trequarti, ma senza ansie. Anzi, al 31’ è Ambrosi a far tremare la Ternana con una parata in due tempi sulla linea di porta. Prima dell’intervallo la capolista va in frenata e al rientro in campo spesso svagata. Il Foligno corre, copre e rilancia. Il rilancio Toscano smuove il fronte offensivo con gli ingressi di Danti, Docente e Bernardi. Al 33’ il vantaggio con Nolè, pronto sulla respinta di Zandrini dopo un tiro di Docente imbeccato da un lancio di Dianda. Esplode la gioia della Ternana a caccia del quarto successo di fila. Ma la capolista si distrae al momento dei saluti. Il calcio d’angolo di Coresi smista in area un pallone che elude diversi controlli. La girata di Galuppo, a due passi dalla porta, è il colpo di grazia in un mischione che la squadra di Toscano si rammarica di non aver evitato. CLASSIFICA SQUADRE PT TERNANA 44 TARANTO (-1) 43 CARPI 36 SORRENTO (-2) 35 PRO VERCELLI 34 TRITIUM 29 BENEVENTO (-6) 28 COMO (-1) 28 AVELLINO 28 LUMEZZANE 28 PISA 26 FOGGIA (-1) 25 REGGIANA (-2) 22 SPAL (-2) 17 MONZA 14 VIAREGGIO (-1) 14 FOLIGNO (-4) 11 PAVIA 9 1 VIAREGGIO 2 AVELLINO 0 SPAL 0 Sinato entra e segna: la Tritium torna a vincere Avellino battuto Zaza-Cesarini: il Viareggio conquista 3 punti La Spal crolla MARCATORE Sinato al 17’ s.t. TRITIUM (4-4-2) Nodari 6; Fondrini 6, Teso 6,5, Suagher 6,5, Possenti 6,5; E. Bortolotto 6,5, Di Ceglie 6, Daldosso 6, Casiraghi 6,5; Spampatti 6 (dal 16’ s.t. Sinato 6,5), R. Bortolotto 5 (dal 36’ s.t. Corti s.v.). (Micheletti, Cremaschi, Riva, Monacizzo, Chimenti). All. Boldini 6. AVELLINO (4-3-3) Fumagalli 6; Zappacosta 7 (dal 31’ s.t. Ricci 6), Puleo 6, Cardinale 6, Pezzella 6,5; D’Angelo 6, Massimo 6 (dal 28’ s.t. Lasagna 6), Arcuri 5,5; Herrera 5, Zigoni 5, De Angelis 6 (dal 41’ s.t. Thiam s.v). (Fortunato, Zammuto, Labriola, Malaccari). All. Bucaro 6. ARBITRO Caso di Verona 6,5. NOTE spettatori 450 circa; paganti, abbonati e incasso nc. Ammoniti Daldosso, Fondrini, Di Ceglie, D’Angelo e Herrera. Angoli 1-6. MARCATORI Zaza al 16’, Cesarini al 31’ s.t. VIAREGGIO (4-3-3) Gazzoli 7; Carnesalini 6,5, Fiale 6,5, Conson 5,5, Brighenti 6; Pizza 6,5, Tarantino 6, Maltese 6 (dal 6’ s.t. Lamorte 6); Cesarini 6,5 (dal 41’ s.t. Lepri s.v.), Zaza 6,5 (dal 44’ s.t. Scardina s.v.), Cristiani 6. (Merlano, Monopoli, Licata, Guerra). All. Bertolucci 6,5. SPAL (4-1-4-1) Capecchi 6; Cosner 6, Beduschi 6, Pambianchi 6 (dal 24’ p.t. A. Vecchi 6; dal 37’ s.t. Fortunato s.v.), Canzian 6; Bedin 6; Melara 7, Agnelli 6, Rossi 6 (dal 29’ s.t. Marconi s.v.), Laurenti 6; Arma 6. (Teodorani, Ghiringhelli, Piras, Taraschi). All. S. Vecchi 6. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6,5 NOTE paganti 220, abbonati 460, incasso di 4.531,32 euro. Espulso Agnelli e l’allenatore S. Vecchi all’11’ p.t., Conson al 2’ s.t.; ammoniti Gazzoli, Fiale, Brighenti e Beduschi. Angoli 6-1. GIUDIZIO MONZA Sono passati neppure 60 secondi dall’ingresso in campo di Sinato, al 17’ della ripresa. In una delle rare occasioni d’attacco della Tritium, Casiraghi mette la palla sui piedi del bomber che, dopo aver fatto rimbalzare la palla, trova il vantaggio con un tiro improvviso. E' il gol del ritrovato successo casalingo della Tritium (mancava dal 6 novembre) e poco dopo è Roberto Bortolotto a graziare Fumagalli. Al 24’ l’Avellino va vicino al pareggio: sugli sviluppi di un angolo, Zappacosta centra l’incrocio dei pali. Pierfranco Redaelli ++ GIUDIZIO VIAREGGIO (Lu) Il Viareggio ritrova la vittoria dopo quattro sconfitte consecutive ai danni di una Spal condizionata da molte assenze. Ospiti in inferiorità numerica dall’11’ per l’espulsione di Agnelli, ma il Viareggio è incapace di rendersi pericoloso. In avvio di ripresa il rosso a Conson ristabilisce la parità numerica. I bianconeri passano in vantaggio al 16’ con una semirovesciata di Zaza su assist di Cesarini, che poi al 31’ firma il 2-0 con una conclusione dal limite dell’area. Giovanni Lorenzini G 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 19 19 20 20 20 20 20 20 PARTITE V N P 13 5 2 13 5 2 11 3 6 10 7 3 9 7 4 8 5 7 10 4 6 8 5 7 8 4 8 8 4 8 6 8 5 6 8 5 7 3 10 5 4 11 2 8 10 4 3 13 4 3 13 1 6 13 RETI F S 28 12 25 7 31 16 27 17 24 12 19 21 32 22 27 29 24 28 17 21 20 15 19 18 23 27 17 25 16 29 13 33 15 28 19 36 U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA RISULTATI FOGGIA-PISA FOLIGNO-TERNANA LUMEZZANE-CARPI PAVIA-TARANTO PRO VERCELLI-MONZA REGGIANA-BENEVENTO SORRENTO-COMO TRITIUM-AVELLINO VIAREGGIO-SPAL stasera 1-1 1-1 0-2 1-1 0-2 2-0 1-0 2-0 PROSSIMO TURNO DOMENICA 29 GENNAIO ORE 14.30 AAVELLINO-VIAREGGIO (1-0) BENEVENTO-FOLIGNO (2-2) CARPI-PAVIA (0-0) COMO-REGGIANA (4-2) MONZA-FOGGIA (0-1) PISA-PRO VERCELLI (0-0) SPAL-TRITIUM (1-1) TARANTO-SORRENTO (lunedì 30, ore 20.45) (0-0) TERNANA-LUMEZZANE (0-0) MARCATORI 12 RETI Ginestra (2, Sorrento). 11 RETI Arma (2, Spal). 10 RETI Perna (3, Pisa). 8 RETI Cia (Benevento); Filippini (Cremonese; 8 con 5 rigori nel Como); Malatesta (Pro Vercelli). 7 RETI Alessi (1, Reggiana) girone B CLASSIFICA SQUADRE PT © RIPRODUZIONE RISERVATA TRITIUM ++ girone A SIRACUSA (-3) TRAPANI SPEZIA CREMONESE (-6) CARRARESE ALTO ADIGE LANCIANO (-1) PORTOGRUARO BARLETTA PERGOCREMA (-1) TRIESTINA FROSINONE LATINA ANDRIA PRATO PIACENZA (-4) FERALPI SALO' BASSANO 38 37 33 31 31 31 31 30 30 29 25 23 21 20 18 18 16 15 G 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 PARTITE V N P 12 5 3 11 4 5 9 6 5 11 4 5 8 7 5 8 7 5 9 5 6 8 6 6 8 6 6 9 3 8 8 1 11 6 5 9 5 6 9 4 8 8 4 6 10 6 4 10 3 7 10 3 6 11 RETI F S 27 16 37 21 26 20 27 15 29 22 24 17 22 21 27 23 23 21 23 29 29 29 23 27 23 27 21 29 19 25 22 35 12 21 13 29 U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA RISULTATI ANDRIA-BARLETTA BASSANO-CREMONESE CARRARESE-PORTOGRUARO FERALPI SALO'-TRAPANI FROSINONE-ALTO ADIGE LANCIANO-PRATO PERGOCREMA-LATINA PIACENZA-SPEZIA SIRACUSA-TRIESTINA 2-1 1-3 2-0 1-2 1-2 0-0 1-1 0-1 2-0 PROSSIMO TURNO DOMENICA 29 GENNAIO ORE 14.30 ALTO ADIGE-PERGOCREMA (1-2) BARLETTA-LANCIANO (1-2) CREMONESE-PIACENZA (3-1) LATINA-BASSANO (1-0) PORTOGRUARO-FERALPI SALO' (2-0) PRATO-FROSINONE (1-3) SPEZIA-SIRACUSA (1-3) TRAPANI-CARRARESE (0-3) TRIESTINA-ANDRIA (1-2) MARCATORI 11 RETI Godeas (Triestina). 10 RETI Pavoletti (Lanciano); Corazza (Portogruaro); Evacuo (6, Spezia). 9 RETI Le Noci (4, Cremonese); Barraco (4, Trapani). 8 RETI Fischnaller (5, Alto Adige); Mazzeo (1, Barletta); Madonia (Trapani). 7 RETI Gaeta (4, Carrarese); Pià (4, Pergocrema); Gambino (Trapani). 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 PRIMA DIVISIONE GIRONE B 20a GIORNATA E’ un Siracusa da 10 e lode Triestina k.o. Davide Baiocco e Testardi decisivi Sono dieci gare utili di fila per Sottil SIRACUSA 2 TRIESTINA 0 GIUDIZIO ++++ MARCATORI D. Baiocco al 23’ p.t.; Testardi al 34’ s.t. SIRACUSA (4-3-1-2) P. Baiocco 6,5; Lucenti 6, Fernandez 6,5, Moi 6,5, Capocchiano 6; Spinelli 7, D. Baiocco 7, Giordano 7; Mancosu 6,5 (dal 15' s.t. Longoni 6); Coda 6,5 (dal 24’ s.t. Montalto 6), Zizzari 6,5 (dal 33’ s.t. Testardi 7). (Fornoni, Ignoffo, Pippa, Pepe). All. Sottil 7. TRIESTINA (4-2-3-1) Viotti 7; D'Ambrosio 5,5 (dal 28' p.t. Tombesi 6,5), Mannini 5,5, Gissi 5,5, Galasso 7; Allegretti 7, Princivalli 7; Rossetti 6 (dal 29' s.t. Villar 6), Pinares 5,5 (dal 37' p.t. Motta 5,5), Curiale 5,5; Godeas 6. (Gadignani, Cecchini, Mattielig, Forò). All. Galderisi 6,5. ARBITRO La Penna di Roma 6,5. NOTE spettatori 4.000 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Fernandez e Longoni. Angoli 11-5. Triestina, in sofferenza in difesa e non brillante in attacco, si è affidata ai rientranti Allegretti e Princivalli per alimentare ogni azione offensiva. Ma l’occasione è arrivata sull’unico svarione della difesa del Siracusa che ha messo in condizione Curiale di calciare a rete, ma l’attaccante non è stato preciso. Il raddoppio Nel secondo tempo Sottil ha sostituito Mancosu (che poco prima aveva avuto sui piedi il tiro del 2-0) con Longoni, passando al 4-4-2 e rimediando all’inferiorità numerica del proprio centrocampo. Ma il gol della tranquillità è arrivato da una iniziativa personale di Testardi, appena entrato, che ha fermato il pallone al limite dell’area e ha calciato con potenza alle spalle di Viotti. Un gol che ha smontato la Triestina, andata vicina al gol solo nei minuti di recupero con una bella punizione dello specialista Allegretti sventata da Baiocco in angolo. A fine gara i giocatori di Sottil hanno fatto festa con il tecnico in mezzo al campo, mentre quelli della Triestina hanno ricominciato a fare i conti con il futuro. «La società qua non c’è – ha detto Galderisi – al rientro non sappiamo se li troveremo». Davide Baiocco, 36 anni TERRUSO MASSIMO LEOTTA SIRACUSA La Triestina sull’orlo del fallimento ci ha provato con la sola risorsa che ha: l’orgoglio. Per questo è uscita dal campo tra gli applausi degli oltre 4 mila spettatori. Ma l’orgoglio non basta se la mente è confusa da altro e se di fronte c’è una squadra che viaggia in vetta alla classifica, non perde da dieci turni ed ha una difesa cassaforte con un solo gol subito nelle ultime 7 partite. E così a fine gara le statistiche del Siracusa sorridono ancora di più, mentre Galderisi e i triestini si chiedono cosa accadrà domani. Spettacolo Bella partita doveva essere e bella partita è stata. Bella e indimenticabile per Emanuele Testardi, arrivato la settimana scorsa dal Pergocrema, subentrato sul finire del secondo tempo e andato in gol dopo appena 20 secondi. Sottil, con problemi di abbondanza ha modificato qualcosa nell’assetto. Centrocampo più robusto con Davide Baiocco, Spinelli e Giordano e vertice alto del rombo affidato ai piedi buoni di Mancosu. Proprio Mancosu, dopo un paio di buoni interventi di Viotti, ha servito a Davide Baiocco l’assist del gol del vantaggio. Lancio a tagliare tutta l’area e colpo al volo verso il palo lontano dell’ex Brescia. La © RIPRODUZIONE RISERVATA Il Trapani è pure cinico Va sotto poi fa il colpo FERALPI SALÒ 1 TRAPANI 2 +++ GIUDIZIO MARCATORI Defendi (FS) all’11’, Caccetta (T) al 37’ p.t.; Madonia (T) al 36’ s.t. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 5,5; Turato 6, Camilleri 6,5, Leonarduzzi 6, Cortellini 5,5; Fusari 6 (dal 42’ s.t. Corradi s.v.), Sella 6 (dal 13’ s.t. Savoia 6), Castagnetti 6,5; Bracaletti 6, Defendi 6,5, Tarana 5. (Zomer, Blanchard, Allievi, Basta, Sala). All. Remondina 6. TRAPANI (4-4-2) Castelli 7,5; Lo Bue 6,5, Pagliarulo 6, Filippi 5,5, Sabatino 6; Barraco 6, Caccetta 6,5, Pirrone 6, Madonia 7 (dal 43’ s.t. Priola s.v.); Abate 5,5 (dal 46’ s.t. Perrone s.v.), Gambino 5,5 (dal 26’ s.t. Tedesco s.v.). (Pozzato, Daì, Cianni, Mastrolilli). All. Di Gaetano 6 (Boscaglia squalificato). ARBITRO Roca di Foggia 6. NOTE spettatori 700 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicato. Espulso l’allenatore Remondina al 43’ s.t.; ammoniti Cortellini, Castagnetti e Pagliarulo. Angoli 4-3. GIULIO TOSINI SALÒ (Brescia) Testacoda da brividi per il Trapani. La seconda forza del campionato sbanda, ma poi recupera e sorpassa la Fe- ralpi Salò penultima in classifica. Un successo, il quinto consecutivo, che permette ai siciliani di restare in scia al Siracusa. Troppo bella per essere vera la Feralpi Salò della prima mezzora. Tarana e Bracaletti fanno le prove del gol che arriva all’11’ con il solito Defendi, capace di accentrarsi in slalom e battere Castelli con tiro da 20 metri. Il Trapani barcolla, ma Castelli lo tiene in piedi compiendo un miracolo su Turato. Beffa Poi però la Feralpi Salò subisce il pareggio con un’imperioso colpo di testa di Caccetta. La ripresa rianima la Feralpi. E Castelli è ancora decisivo in uscita su Defendi. Il vice Di Gaetano (sostituto dello squalificato Boscaglia) butta nella mischia Tedesco, ma il Trapani non si accende, anzi rischia al 34’ quando Tarana a un passo dalla porta conclude debolmente. Sul rovesciamento di fronte Madonia esplode un sinistro in corsa che Branduani riesce appena a smorzare: 1-2. © RIPRODUZIONE RISERVATA PIACENZA 0 BASSANO 1 CARRARESE 2 FROSINONE 1 ANDRIA 2 LANCIANO 0 PERGOCREMA 1 SPEZIA 1 CREMONESE 3 PORTOGRUARO 0 ALTO ADIGE 2 BARLETTA 1 PRATO 0 LATINA 1 Piacenza, buio totale Spezia subito Marotta Bassano: 5 k.o. di fila Cremonese in rimonta Carrarese sul velluto Il Porto si arrende Frosinone, ora è crisi L’Alto Adige passa Cosco, buona la prima Barletta derby amaro Il Lanciano in frenata Prato, errore di Pisanu Tra Pergo e Latina è un giusto pareggio MARCATORE Marotta al 17' s.t. PIACENZA (4-4-2) Stocchi 6; Marchi 5,5, Melucci 5, Visconti 6, Calderoni 6 (dal 45’ s.t. Esposito s.v.); Volpe 6,5 (dal 17' s.t. Bombagi 6), Piccini 6, Silva 6,5, Lisi 6,5; Guzman 5 (dal 25' s.t. Ferrante s.v.), Guerra 5. (Ivanov, Alberici, Di Bella, Corea). All. Monaco 6. SPEZIA (4-4-2) Russo 6; Madonna 6, Lucioni 5,5, Gentili 5,5, Mora 5,5; Vannucchi 5, Buzzegoli 6, Bianco 6, Testini 5 (dal 9' s.t. Lollo 5,5); Casoli 5 (dal 35' s.t. Bianchi s.v.), Marotta 6,5. (Conti, Enow, Ricci, Marras, Chianese). All. Serena 6,5. ARBITRO Bellotti di Verona 5,5. NOTE paganti 984, abbonati 1.293, incasso di 16.108 euro. Ammoniti Mora, Melucci e Piccinni. Angoli 2-7. MARCATORI De Gasperi (B) al 30’, Le Noci (C) su rigore al 43’ p.t.; Rigione (C) al 25’, Bocalon (C) al 37’ s.t. BASSANO (4-3-1-2) Grillo 5,5; Toninelli 6, Basso 6, Drudi 6, Bonetto 6,5; Mateos 6, Lucca 6, Proietti 6,5; Ferretti 6; Galabinov 6,5, De Gasperi 6,5 (dal 32' s.t. Guariniello s.v.). (Poli, Maniero, Martina, Lorenzini, Morosini, Baido). All. Jaconi 5,5. CREMONESE (4-3-3) Alfonso 7; Semenzato 6, Cesar 6,5, Rigione 7, Sales 6,5; Fietta 6,5, Pestrin 6, Dettori 6; Le Noci 6,5 (dal 1' s.t. Filippini 6,5), Musetti 5,5 (dal 33' s.t. Bocalon 7), Nizzetto 6,5. (Bianchi, Arcari, Tacchinardi, Riva, Rabito). All. Brevi 6,5. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 5. NOTE Ssettatori 900 circa; paganti, abbonati e incasso nc. Ammoniti Basso, Ferretti, De Gasperi, Drudi, Alfonso e Bocalon. Angoli 4-2. MARCATORI Cori al 13’, Gaeta al 41’ p.t. CARRARESE (3-4-1-2) Nocchi 7; Benassi 6,5, Pasini 6,5, Anzalone 6,5; Orlandi 6,5, Taddei 6,5, Pacciardi 6,5, Vannucci 6 (dal 45’ s.t. Trocar s.v.); Gaeta 7 (dal 35’ s.t. Giovinco s.v.); Cori 7,5, Merini 6,5 (dal 35’ s.t. Bregliano s.v.). (Tonazzini, Corrent, Conti, Belcastro). All. Sottili 6,5. PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena 5,5; Lunati 6, Santandrea s.v. (dall’8’ p.t. Regno 6), Radi 6,5, Fedi 6, Pondaco 5,5; Coppola 6, Cunico 6, Liccardo 6 (dal 1’ s.t. Luppi 6); Corazza 6 (dal 30’ s.t. Moras s.v.), De Sena 6. (Mion, Balduit, Herzan, Bognanini). All. Rastelli 6. ARBITRO Barbeno di Brescia 6. NOTE paganti 925, abbonati 195, incasso di 12.780 euro. Espulso il tecnico Rastelli al 27’ s.t.; ammoniti Taddei, Cori, Liccardo, Regno, Cunico e Fedi. Angoli 1-4. MARCATORI Bonvissuto (F) all’8’ p.t.; Fischnaller (AA) su rigore al 6’, Grea (AA) al 14’ s.t. FROSINONE (3-5-2) Nordi 6; Stefani 5,5, Guidi 5, Federici 5; Catacchini 6, Miramontes 6 (dal 34’ s.t. La Mantia s.v.), Carrus 5,5, Frara 6,5, Vitale 6 (dal 21’ s.t. Fautario 5,5); Bonvissuto 6 (dal 12’ s.t. Artistico 5), Santoruvo 5,5. (Vaccarecci, Biasi, Beati, Bottone). All. Corini 5. ALTO ADIGE (4-2-3-1) Iacobucci 6; Iacoponi 6 (dal 3’ s.t. Grea 6), Tagliani 6, Cascone 6,5, Legittimo 6; Furlan 6,5, Uliano 6,5; Campo 6 (dal 30’ s.t. Chiavarini 5,5), Fischnaller 7, Fink 6,5; Chinellato 6 (dall’11’ s.t. Schenetti 6,5). (Miskiewicz, Kiem, Calliari, Santonocito). All. Stroppa 7. ARBITRO Giallanza di Catania 6. NOTE paganti 278, abbonati 1.422, incasso di 11.947,40 euro. Espulso Guidi al 16’ s.t.; ammoniti Santoruvo, Legittimo, Federici, Fischnaller e Fink. Angoli 5-5. MARCATORI Minesso (A) su rigore al 19’, Franchini (B) al 37’, Cossentino (A) al 45’ s.t. ANDRIA (4-2-3-1) Menegon 6; Meccariello 6,5, Cossentino 6,5, Mucciante 6, Contessa 6; Paolucci 6,5, Arini 6; Comini 5,5 (dal 34’ s.t. Larosa s.v.), Russo 5,5 (dal 12’ s.t. Loiodice 6,5), Minesso 6,5 (dal 22’ s.t. Taormina 6); Gambino 6. (Ragni, Evangelisti, Giglio, Zaffagnini). All. Cosco 6,5. BARLETTA (4-2-3-1) Sicignano 6 (dall’11’ s.t. Pane 6); Mazzarani 5,5 (dal 16’ s.t. Masiero 6), Migliaccio 6, Mengoni 6, Pelagias 5,5; Guerri 6, Di Cecco 5,5; Schetter 6, Hanine 5,5 (dal 24’ s.t. Infantino 5,5), Franchini 6,5; Mazzeo 6. (Angeletti, Cerone, Pisano, Zappacosta). All. Cari 6. ARBITRO Borriello di Mantova 5,5. NOTE paganti 3.275, pagavano anche gli abbonati, incasso di circa 31.000 euro. Ammoniti Mucciante, Guerri, Pelagias e Cossentino. Angoli 7-6. LANCIANO (4-3-3) Aridità 7; Aquilanti 6, Massoni 6, Amenta 6,5, Mammarella 7; Verna 6 (dal 40’ s.t. Piccioni s.v.), Capece 7, Novinic 6; Chiricò 6,5, Pavoletti 6, Zeytulaev 5 (dal 25’ s.t. Margarita 6). (Amabile, Rosania, Scrosta, Ferrara, Marfisi). All. Gautieri 6. PRATO (4-3-1-2) Layeni 6,5; Manucci 6, Dametto 6, Ghinassi 6, De Agostini (dal 44’ s.t. Sacenti s.v.); Fogaroli 6,5, Cavagna 6,5, Geroni 6 (dal 29’ s.t. Giannotti s.v.); Pisanu 5; Alberti 5, Marongiu 5,5 (dal 1’ s.t. Gazo 6). (Morandi, Visibelli, Lamma, Benedetti). All. Esposito 6. ARBITRO Brasi di Seregno 6,5. NOTE paganti 480, abbonati 750, incasso di 7.323,95 euro. Ammoniti Pisanu e Ghinassi. Angoli 5-4. MARCATORI Citro (L) all’8’, Adeleke (P) al 39’ s.t. PERGOCREMA (4-3-3) Cicioni 6; Celjak 5,5 (dal 28' s.t. Adeleke 6), Fabbro 6, Cuomo 6, Rizza 6; Cazzamalli 5,5 (dall'11' s.t. Perrone 6), Romondini 5,5, Coletti 5 (dal 18' s.t. Angiulli 6); Babù 6, Joelson 5,5, Tortolano 5,5. (Pennesi, Romito, Mattia, Merito). All. Brini 6. LATINA (4-3-3) Martinuzzi 6; Gasperini 6, Burzigotti 6, Farina 6, Toscano 5,5; Berardi 6, Burrai 6, Matute 7; Citro 6,5 (dal 32' s.t. Stufa s.v.), Bernardo 6 (dal 40' s.t. Tortori s.v.), Fossati 7. (Baican, Bruscagin, Agius, Giannusa, Sicliano). All. Ghirotto 6. ARBITRO Losito di Pesaro 5,5. NOTE paganti 271, abbonati 249, incasso nc. Ammoniti Celjak, Coletti, Gasperini, Rizza, Burrai, Burzigotti, Bernardo, Farina e Berardi. Angoli 4-0. +++ GIUDIZIO PIACENZA Uno Spezia pragmatico, infila la quarta vittoria di fila in trasferta, contro un Piacenza in caduta libera, che fa gioco nel primo tempo, ma non segna. La prima palla-gol al 23’ è clamorosa: cross di Calderoni per Guerra che di testa non trova la porta. Un minuto dopo, ancora Guerra, liberato stavolta da Volpe, tira debolmente sul portiere. La risposta spezzina arriva in chiusura di tempo: colpo di testa di Marotta e pallone sulla traversa. Il colpo ospite nella ripresa: palla in area di Madonna per il nuovo acquisto Marotta che evita l’ex Melucci e fa centro. Paolo Gentilotti +++ GIUDIZIO BASSANO (Vi) La quinta sconfitta di fila del Bassano rilancia la Cremonese, anche se la vittoria è propiziata da un rigore generoso che impatta il vantaggio di De Gasperi e fa infuriare il club di casa: sul contatto Basso-Fietta pare più gamba tesa del centrocampista che fallo del difensore. Nella ripresa il Bassano reclama un rigore su De Gasperi: Coccia prima fischia indicando il dischetto, poi lascia proseguire. Negli ultimi 20’ la Cremonese chiude con Rigione e Bocalon. Vincenzo Pittureri +++ GIUDIZIO CARRARA Il risultato, maturato nel primo tempo, premia l’atteggiamento della Carrarese: Sottili ha presentato un inedito 3-4-1-2, mettendo in difficoltà un Portogruaro che ha sempre cercato di rispondere colpo su colpo ma ha visto i suoi attaccanti chiusi in una morsa. Splendido il gol del vantaggio al 13’ di Cori, in rovesciata pressato da un difensore. Il raddoppio è di Gaeta al 41’ che raccoglie in area una palla vagante dopo una mischia e piazza all’angolo lontano. Ora il Porto si rinforza: preso Altobello dal Bari (era a Campobasso). Massimo Braglia +++ GIUDIZIO FROSINONE Seconda sconfitta di fila e terza in casa per il Frosinone che deve arrendersi all’Alto Adige. Ciociari in vantaggio all’8’ con un bel colpo di testa di Bonvissuto. Nella ripresa al 6’ Chinellato è atterrato in area da Federici: rigore trasformato da Fischnaller. Otto minuti più tardi gli altoatesini trovano fortunosamente il gol-partita con Grea il cui tiro-cross sbilenco inganna Nordi e s’infila all’incrocio. Al 16’ secondo rigore per gli ospiti che, però, Fischnaller si fa parare da Nordi. Maurizio Di Rienzo serie D GIRONE A 20a giornata RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI BOGLIASCO-ASTI 2-1 BORGOSESIA-ACQUI 1-0 CANTU' SAN PAOLO-VALLE D'AOSTA 0-1 LASCARIS-DERTHONA 0-1 NAVIGLIO TREZZANO-SANTHIA' 0-0 NOVESE-LAVAGNESE 2-2 PRO IMPERIA-ALBESE 1-1 VERBANO-F. CARATESE 0-3 VILLAVERNIA-CHIERI 1-0 ha riposato CHIAVARI Valle d'Aosta p. 50; Chieri 43; Santhià (-3) e Derthona* 37; Novese 36; Villalvernia 31; Naviglio Trezzano, Acqui e Chiavari* 30; F. Caratese e Pro Imperia 29; Lavagnese* e Borgosesia 28; Verbano 26; Bogliasco 25; Albese (-3) 19; Asti** 18; Cantù 6; Lascaris** 3. (* hanno già riposato, ** una gara in meno). ALZANOCENE-RUDIANESE AURORA SERIATE-SEREGNO CARPENEDOLO-COLOGNESE CASTELLANA-CARONNESE FIDENZA-VOGHERA GALLARATESE-PONTISOLA GOZZANO-DARFO MAPELLOBONATE-FIORENZUOLA PIZZIGHETTONE-CASTIGLIONE PRO PIACENZA-OLGINATESE Il Venezia riparte Hinterreggio oggi Per il Valle d’Aosta (A) è vera fuga: +7. Riparte il Venezia (+8) con il nuovo allenatore Favarin: tripletta di Zubin (e sono 18). Perde l’Este (D) e la Vecomp batte e agguanta il Castelfranco al secondo posto a -1. L’Hinterreggio (I) gioca oggi (arbitro Proietti di Terni). Mercoledì si gioca nei gironi A, B e D. GIRONE E (22a) GIRONE B +++ GIUDIZIO ANDRIA Un gol di Cossentino al 90’ regala all’Andria il successo nel derby e a Vincenzo Cosco un esordio vincente in panchina. I gol nella ripresa. Su azione da angolo, Borriello fischia un rigore che fa arrabbiare il Barletta: Minesso trasforma. Il pari degli ospiti al 37’: cross pennellato di Schetter per la testa di Franchini. Il nuovo vantaggio dell’Andria arriva dopo un batti e ribatti in area con Mucciante che trova Cossentino per la deviazione decisiva. Giuseppe Ernesto (22a) 2-0 1-0 2-2 2-1 2-0 1-2 1-1 2-0 0-0 2-0 ++ GIUDIZIO LANCIANO (Ch) Le assenze di molti titolari hanno condizionato il gioco del Lanciano, a cui è mancato il ritmo, nonostante i molti giovani. Il Prato ha difeso il risultato giocando a tutto campo, mostrando anche buone geometrie ma poca consistenza. Clamoroso, è stato l’errore di Pisanu al 17’ del secondo tempo quando, ritrovatosi solo in area per un errore della difesa del Lanciano, si è fatto anticipare da un reattivo Aridità. La squadra di casa si è affidata al solito duo Mammarella-Pavoletti con l’attaccante che ha violato due volte la porta di Layeni, ma sempre in fuorigioco. Fiorenzo Carlini GIRONE C CLASSIFICA RISULTATI Castiglione p. 45; MapelloBonate 43; Pizzighettone 38; Caronnese 34; Olginatese, Castellana e Pontisola 32; Voghera 31; AlzanoCene e Pro Piacenza 30; Rudianese* 28; Aurora Seriate e Darfo 27; Gozzano 25; Seregno e Carpenedolo 23; Fidenza e Fiorenzuola 21; Gallaratese* e Colognese 19. (* una gara in meno). GIORGIONE-BELLUNO 0-0 LEGNAGO-SACILESE 0-0 MONTEBELLUNA-SAN GIORGIO 1-0 PORDENONE-SANVITESE 0-0 PORTO TOLLE-MEZZOCORONA 3-4 SANDONA'JESOLO-MONTECCHIO 3-0 SAREGO-CONCORDIA 0-1 TAMAI-ITALA SAN MARCO 2-0 VENEZIA-UNION QUINTO 4-2 ++ GIUDIZIO CREMA (Cr) Equo pareggio tra Pergocrema e Latina. Dopo un primo tempo con scarse emozioni, in avvio di ripresa gli ospiti sono passati in vantaggio con un contropiede rifinito da Farina e finalizzato da Citro, uno dei tanti rinforzi di gennaio. A lungo timorosi, i padroni di casa si sono risvegliati, hanno avuto una reazione d’orgoglio e hanno trovato il pareggio nel finale, con una deviazione sottomisura di Adeleke: la rete è stata contestata vigorosamente dal Latina per un presunto fallo di mano di Fabbro nella stessa azione. Dario Dolci GIRONE D CLASSIFICA RISULTATI Venezia p. 47; Porto Tolle 39; Legnago 37; Montebelluna 35; Tamai 33; SandonàJesolo 32; Pordenone 31; Mezzocorona 29; San Giorgio 28; Union Quinto 26; Concordia e Giorgione 24; Belluno e Sacilese 20; Montecchio 19; Sarego 17; Sanvitese 15; Itala San Marco 8. BAGNOLESE-MEZZOLARA CEREA-VILLAFRANCA ESTE-PISTOIESE FORCOLI-ROSIGNANO LANCIOTTO CAMPI-TUTTOCUOIO RAVENNA-PAVULLESE SAN PAOLO-FORLI' SCANDICCI-SANTACROCE SESTESE-CAMAIORE VIRTUS VECOMP-CASTELFRANCO (22a) CLASSIFICA 0-1 1-0 1-3 1-0 1-1 2-2 2-1 2-1 0-1 4-2 Este p. 43; Virtus Vecomp e Castelfranco 42; Forlì 39; San Paolo 37; Cerea 36; Mezzolara 35; Lanciotto Campi 34; Scandicci 32; Rosignano 28; Ravenna (-1) 27; Pistoiese e Camaiore 26; Tuttocuoio 25; Bagnolese e Villafranca 24; Forcoli 23; Pavullese 21; Sestese 13; Santacroce 12. PROSSIMO TURNO (23a) mercoledì 25 gennaio, ore 14.30 Acqui-Bogliasco (1-0); Albese-Villalvernia (2-3); Asti-Pro Imperia (0-1); Chiavari-Naviglio Trezzano (0-3); Chieri-Lascaris (4-2); Derthona-Novese (3-1); F. Caratese-Borgosesia (0-1); Lavagnese-Cantù San Paolo (0-0); Santhià-Verbano (1-1); riposa Valle d'Aosta. PROSSIMO TURNO (23a) mercoledì 25 gennaio, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (21a) domenica 29 gennaio, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (23a) mercoledì 25 gennaio, ore 14.30 Caronnese-MapelloBonate (3-0); Castiglione-Fidenza (1-0); Colognese-Pizzighettone (0-0); Darfo-Carpenedolo (2-0); Fiorenzuola-Gozzano (0-1); Olginatese-Gallaratese (1-0); Pontisola-Castellana (0-0); Rudianese-Aurora Seriate (2-2); Seregno-Pro Piacenza (4-2); Voghera-AlzanoCene (1-2). Belluno-Porto Tolle (0-3); Concordia-Mezzocorona (1-1); Itala San Marco-Sarego (1-1); Montebelluna-Venezia (0-3); Montecchio-Legnago (0-0); Sacilese-Tamai (1-2); San Giorgio-Sandona'Jesolo (0-2); Sanvitese-Giorgione (2-3); Union Quinto-Pordenone (1-0). Camaiore-Bagnolese (2-0); Castelfranco-San Paolo (1-0); Forlì-Forcoli (4-1); Lanciotto Campi-Ravenna (1-1); Pavullese-Scandicci (0-0); Pistoiese-Cerea (1-2); Rosignano-Sestese (1-2); Santacroce-Este (1-1); Tuttocuoio-Mezzolara (0-1); Villafranca-Virtus Vecomp (1-1; diretta TV ore 15). GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI AREZZO-DERUTA 2-0 CASTEL RIGONE-SANSEPOLCRO 2-2 PIERANTONIO-GROUP CITTA' DI CAST. 4-1 PONTEVECCHIO-PIANESE 2-3 SPORTING TERNI-FLAMINIA 1-3 TODI-ORVIETANA 0-0 TRESTINA-SANSOVINO 3-0 VITERBESE-SPOLETO 1-1 ZAGAROLO-PONTEDERA 1-4 Pontedera p. 43; Arezzo 39; Sporting Terni 33; Castel Rigone, Pianese e Pontevecchio 30; Spoleto e Viterbese 28; Deruta 27; Pierantonio 26; Orvietana 25; Sansovino e Trestina 24; Flaminia 22; Group Città di Castello 21; Todi e Sansepolcro 19; Zagarolo 16. CIVITANOVESE-ATESSA VDS 2-0 JESINA-ATLETICO TRIVENTO 1-0 MIGLIANICO-VIS PESARO 2-0 OLYMPIA AGNONESE-RECANATESE 1-3 REAL RIMINI-RICCIONE 0-2 RENATO CURI-ISERNIA 0-2 SAMBENEDETTESE-ANCONA 1-0 SAN NICOLO'-LUCO CANISTRO 1-0 SANTEGIDIESE-TERAMO 0-2 Teramo p. 48; Sambenedettese 44; Civitanovese 43; Ancona 41; Isernia 33; San Nicolò 30; Atletico Trivento 29; Vis Pesaro 28; Recanatese 27; Olympia Agnonese 26; Jesina e Riccione 25; Atessa VdS 22; Santegidiese 21; Renato Curi 17; Miglianico e Luco Canistro 16; Real Rimini 4. ARZACHENA-POMIGLIANO BACOLI-PORTO TORRES CIVITAVECCHIA-BUDONI CYNTHIA-ATLETICO BOVILLE MONTEROTONDO-ASTREA PALESTRINA-MARINO SANT'ELIA-ANZIOLAVINIO SELARGIUS-SALERNO SORA-FIDENE 1-1 1-2 1-1 2-0 0-0 1-1 4-1 2-3 0-2 CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA Salerno p. 41; Marino 38; Budoni e Porto Torres 33; Palestrina 29; Arzachena, Fidene, Astrea e Sora 28; Selargius 26; Monterotondo e Pomigliano 25; Cynthia 23; Anziolavinio 21; Civitavecchia e Bacoli 18; Sant'Elia 16; Atletico Boville 14. BRINDISI-ISCHIA 1-2 CAMPANIA-NARDO' 1-0 CASARANO-GROTTAGLIE 4-0 CRISTOFARO-IRSINESE 0-1 FRANCAVILLA S.-FORTIS TRANI 3-2 INTERNAPOLI-VIRIBUS UNITIS 2-0 MARTINA-GAETA 1-0 REAL NOCERA-SARNESE 1-1 TURRIS-CASERTANA 0-0 Martina e Ischia p. 41; Sarnese e Campania 38; Francavilla S. 36; Casertana e Nardò 34; Turris 32; Brindisi 29; Casarano 28; Fortis Trani 25; Internapoli 24; Irsinese e Grottaglie 18; Real Nocera 17; Gaeta(-1) 12; Viribus Unitis 11; Cristofaro 10. ACIREALE-PALAZZOLO 1-0 ACRI-LICATA 0-1 CITTANOVA-ADRANO 1-3 NISSA-BATTIPAGLIESE 2-1 NOTO-COSENZA 1-1 NUVLA S. FELICE-SANT'ANTONIO ABATE 2-0 SAMBIASE-MESSINA 1-0 SERRE ALBURNI-MARSALA 1-0 VALLE GRECANICA-HINTERREGGIO oggi Hinterreggio p. 35; Palazzolo 31; Marsala e Acri 30; Cosenza 28; Battipagliese* e Nuvla San Felice 27; Serre Alburni e Adrano 26; Messina (-7), Noto e Licata 24; Sant'Antonio Abate 22; Acireale* 20; Cittanova 19; Valle Grecanica 18; Sambiase 16; Nissa 13. (* una gara in meno). PROSSIMO TURNO (21a) domenica 29 gennaio, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (21a) domenica 29 gennaio, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (21a) domenica 29 gennaio, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (21a) domenica 29 gennaio, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (21a) domenica 29 gennaio, ore 14.30 Deruta-Pontevecchio (1-1); Flaminia-Pierantonio (0-2); Group Città di Castello-Trestina (0-2); Orvietana-Castel Rigone (1-2); Pianese-Viterbese (2-4); Pontedera-Sporting Treni (0-0); Sansepolcro-Zagarolo (1-3); Sansovino-Arezzo (3-0); Spoleto-Todi (2-0). Ancona-Santegidiese (3-2); Atessa VdS-Olympia (0-0); Atletico Trivento-Real (4-0); Isernia-Civitanovese (0-1); Luco Canistro-Miglianico (1-1); Recanatese-San Nicolò (1-1); Riccione-Sambenedettese (1-2); Teramo-Renato Curi (2-0); Vis Pesaro-Jesina (0-2). Anziolavinio-Selargius (1-1); Astrea-Cynthia (1-1); Atletico Boville-Civitavecchia (0-2); Budoni-Bacoli (3-2); Fidene-Palestrina (0-0); Marino-Monterotondo (2-2); Pomigliano-Sant'Elia (3-1); Porto Torres-Arzachena (0-2); Salerno-Sora (1-1). Casertana-Real Nocera (3-1); Fortis Trani-Cristofaro (2-1); Gaeta-Campania (0-1); Grottaglie-Turris (1-2); Irsinese-Brindisi (0-1); Ischia-Internapoli (2-0); Nardò-Casarano (0-0; sabato 28 ore 14); Sarnese-Francavilla S. (1-1); Viribus Unitis-Martina (0-0). drano-Valle Grecanica (2-1); Battipagliese-Nuvla San Felice (1-0); Cosenza-Acri (0-1); Hinterreggio-Acireale (1-1); Licata-Nissa (1-1); Marsala-Sambiase (0-2); Messina-Noto (1-1); Palazzolo-Serre (0-0); Sant'Antonio Abate-Cittanova (1-2). LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 SECONDA DIVISIONE girone A CASALE 1 SANTARCANGELO 3 BELLARIA 3 RIMINI 0 22a giornata Il Casale e le big fanno un tonfo Gran tris Entella e Santarcangelo Sembrava una giornata favorevole al Casale, viste le trasferte insidiose dei rivali. E infatti gli inseguitori sono caduti, ma anche la capolista ha fatto la frittata, crollando in casa contro il Bellaria. In vetta quindi non cambia nulla, mentre le ottime vittorie di Entella e Santarcangelo (storico derby con il Rimini) accendono il testa a testa per quello che oggi sembra l’ultimo posto disponibile per i playoff. Si segnalano poi le importanti vittorie-salvezza di due grandi come Alessandria e Pro Patria (al Lecco non è servito il secondo cambio di allenatore), mentre il Mantova pareggia sul campo del Renate grazie alla doppietta del nuovo acquisto Pietribiasi. GIUDIZIO +++ PERUGIA 2 VIBONESE 0 MELFI 0 L’AQUILA 1 24a giornata +++ GIUDIZIO MARCATORI De Cenco (B) al 20', Curcio (C) al 21', Fioretti (B) al 38' p.t.; Bamonte (B) al 12' s.t. CASALE (4-2-4) Adornato 6; Silvestri 5,5, Vignati 5, Gonnella 6, Naglieri 5 (dal 13' s.t. Crocetti 5,5); Iannini 5, Gambadori 5 (dal 7' s.t. Garrone 5,5); Lillo 5 (dal 17' s.t. Agnesina 6), Taddei 5,5, Curcio 6, Peluso 5,5. (Pomat, Ciccomascolo, Marchi, Napoli). All. Buglio 5. BELLARIA (4-3-3) Venturi 7; Severi 6,5, Bamonte 7,5, Martinelli 7, Buda 6,5; Mariani 6,5, Forte 7, Briglia 6,5 (dal 31’ s.t. Morena 6); Fioretti 7 (dal 44’ s.t. Scarponi s.v.), De Cenco 7, Turchetta 7 (dal 38' s.t. Fantini s.v.). (Renna, Fabbri, De Luca, Alberani). All. Campedelli 7,5. ARBITRO Zivelli di Torre Annunziata 7. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Nessun ammonito. Angoli 6-5. (g.m.) girone B MARCATORI Graziani al 36’ p.t.; Zavalloni al 4’, Baldinini al 30’ s.t. SANTARCANGELO (5-3-2) Nardi 7; Fabbri 6,5, Arrigoni 6, Del Pivo 6,5, Gregorio 6,5, Locatelli 6; Baldinini 6,5, Obeng 7, Zavalloni 7 (dal 41’ s.t. Bacchiocchi s.v.); Scotto 6,5, Graziani 7,5 (dal 27’ s.t. Schiavini 6,5). (Bicchiarelli, Antoniacci, Bazzi, Tonelli, Ferri). All. Angelini 7. RIMINI (4-2-3-1) Scotti 5,5; Onescu 5,5 (dal 5’ s.t. Buonocunto 6), A. Brighi 5, Zanetti 4,5 (dal 21’ s.t. Gerbino Polo 6), Palazzi 5,5; Cardinale 6, M. Brighi 5,5; Gasperoni 5, Valeriani 5, Baldazzi 5 (dal 32’ s.t. Favero s.v.); Zanigni 5. (Semprini, Rosini, Signorini, Monac). All. D’Angelo 5. ARBITRO Ros di Pordenone 5,5. NOTE spettatori 1.100 circa, incasso di oltre 7.600 euro. Ammonito M. Brighi. Angoli 4-3. (l.z.) GIUDIZIO Il Perugia corre L’Aquila e Vigor replicano bene Caos Campania Il Perugia sbriga la pratica Melfi, gli inseguitori non stanno a guardare: L’Aquila passa sul campo della Vibonese, la Vigor Lamezia idem a Milazzo, scavalcando il Catanzaro che ha riposato. Perde altro terreno la Paganese, che dopo il cambio di allenatore ha fatto solo un pareggio, mentre l’arrivo di Eziolino Capuano ha tonificato il Fondi. Il Gavorrano vince a Fano e irrompe nei playoff. Il derby tra Ebolitana e Neapolis è stato giocato in condizioni precarie per i tifosi (aperto solo il settore ospiti), mentre a 5’ dalla fine della partita dell’Arzanese il tecnico Fabiano ha abbandonato la panchina dopo una lite con il suo giocatore Carotenuto. ++ GIUDIZIO MARCATORI Moscati al 3’, A. Russo al 5’ s.t. PERUGIA (4-2-3-1) Giordano 6; Anania 6,5, Cacioli 6,5, A. Russo 7 (dal 30’ s.t. Pupeschi s.v.), Zanchi 6; Benedetti 7, Borgese 6; Moscati 6,5, Clemente 6,5, Ferri Marini 7 (dal 18’ s.t. Moneti 6); Tozzi Borsoi 6,5 (dal 32’ s.t. Bueno s.v.). (Bracchelenti, Mocarelli, Carloto, Padovani). All. Battistini 6,5. MELFI (4-4-2) Scuffia 7; Spirito 6, Dermaku 6, Gennari 6,5, Gerolino 6; Viola 6, Scarsella 6, G. Russo 6 (dal 18’ s.t. Giunta 6), Tirelli 6; Improta 6,5, Ambrogetti 6 (dal 30’ s.t. Simeri s.v.). (Della Luna, R. Russo, Borin, Caprioli, Lionetti). All. Rodolfi 5,5. ARBITRO Vallorani di San Benedetto del Tronto 6. NOTE spettatori 3.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Viola, Tirelli e Moscati. Angoli 3-6. (a.m.) +++ MARCATORE Improta al 31' p.t. VIBONESE (4-1-4-1) De Filippis 6; Alletto 5,5, Salvatori 6, Caridi 6, Cosentino 6; Mercuri 5,5 (dal 35' s.t. D'Agostino s.v.); Coco 6 (dal 15' s.t. Benincasa 6), Mazzetto 5,5, Vitale 5,5 (dal 18' s.t. Saturno 6), Corapi 6,5; Caraccio 5,5. (Saraò, Cosenza, Schiavello, Petrucci). All. Ferrante-Viola 6. L'AQUILA (4-3-3) Testa 7,5; Simoncini 5,5, Garaffoni 6,5, Ruggiero 6,5, Calvarese 6; Agnello 6,5, Capparella 6, Carcione 6,5; Improta 7 (dal 42' s.t. Cunzi s.v.), Giglio 5 (dal 20' s.t. Colussi 5,5), Piccioni 5,5. (Modesti, Leone, Perfetti, Battistelli, Pianese). All. Ianni 6,5. ARBITRO Maresca di Napoli 5. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso Corapi al 38' s.t.; ammoniti Mercuri, Corapi, Agnello e Colussi. Angoli 6-3. (mi.fa.) SAN MARINO 1 SAMBONIFACESE 2 ENTELLA 3 RENATE 2 MILAZZO 0 ISOLA LIRI 2 FANO 0 FONDI 2 TREVISO 0 CUNEO 2 POGGIBONSI 0 MANTOVA 2 VIGOR LAMEZIA 1 PAGANESE 2 GAVORRANO 1 CHIETI 0 GIUDIZIO +++ ++++ MARCATORE Poletti su rigore al 42' s.t. SAN MARINO (4-4-2) Migani 6,5; Pelagatti 6,5, Del Duca 6,5, Fogacci 6,5, De Santis 5,5; Sorbera 7, Del Sole 6 (dal 40' s.t. Pigini s.v.), Amantini 6,5, Poletti 7,5; Villanova 5 (dal 1' s.t. Ferrero 6), D'Antoni 6 (dall'11' s.t. Lapadula 6,5). (Vivan, Farina, Loiodice, Casolla). All. Petrone 6,5. TREVISO (4-3-1-2) Sartorello 6,5; Paoli 6 (dal 29' s.t. Brunetti 6), Biagini 5, Cernuto 6, Beccia 5,5; Maracchi 5,5, Giorico 6 (dal 17' s.t. Spinosa 6), Malacarne 5,5; Torromino 6; Perna 5,5 (dal 29' s.t. Gallon 6), Ferretti 6,5. (Zattin, Granati, Cherillo, Madiotto). All. Zanin 6. ARBITRO Giovani di Grosseto 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso nc. Espulsi De Santis al 35' p.t. e Biagini al 41' s.t.; ammoniti Paoli, Lapadula, Gallon e Migani. Angoli 7-4. (g.b.) GIUDIZIO MARCATORI Gentile (C) al 40’ p.t.; Zanetti (S) all’8’, Personè (C) al 9’, Finotto (S) al 42’ s.t. SAMBONIFACESE (4-4-2) Nardoni 5,5; Caraceni 5,5, Dal Degan 6, Orfei 6, Pisani 5,5 (dal 14’ s.t. Finotto 6,5); Creati 6, Marianeschi 5,5 (dal 14’ s.t. Ruggeri 5,5), Tecchio 6, Montagnani 6 (dal 33’ s.t. Botticini s.v.); Brighenti 6, Zanetti 6,5. (Dusatti, Viskovic, Manfredini, Boseggia). All. Carnovelli 6. CUNEO (4-3-3) Pascarella 5; Passerò 6, Cintoi 6, Lodi 6, Donida 6; Carretto 6,5, Cristini 6,5, Garavelli 6; Personè 6,5, Gentile 6 (dal 35’ s.t. Longhi s.v.), Di Quinzio 6. (Negretti, Morabito, Galfrè, Borettaz, Chirico, Valfrè). All. Rossi 6. ARBITRO De Benedictis di Bari 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso nc. Ammoniti Marianeschi, Carretto, Pascarella, Ruggeri, Zanetti, Botticini e Brighenti. Angoli 4-11. (m.o.) ++++ GIUDIZIO MARCATORI Staiti al 31' p.t.; Staiti al 2', Serlini al 30' s.t. ENTELLA (4-4-2) Paroni 8; Falcier 6, Bertoli 6, Villagatti 7, Zampano 7; Ciarcià 6,5 (dal 19' s.t. Garin 6), Staiti 8, Volpe 6 (dal 36' s.t. Favret s.v.), Serlini 6,5; Rosso 6 (dal 42' s.t. Russo s.v.), Lenzoni 6,5. (Otranto, Talignani, Fantoni, Musico). All. Prina 7. POGGIBONSI (4-2-4) Gori 6; Mugnaini 5,5 (dal 24' s.t. Malquori 6), Cirina 6, Dierna 5,5, Bronchi 6; El Kamch 5,5, Giunchi 6; Boldrini 6, Settembrini 6,5 (dal 24' s.t. Bigeschi 6), Dal Bosco 5,5 (dall'11' s.t. Pera 6), Falomi 6,5. (Chiarugi, Doveri, Moscarino, Zane). All. Fraschetti 6. ARBITRO Ferrari di Mestre 7. NOTE spettatori 450 circa, incasso di 4.427,97 euro. Ammoniti Dierna, El Kamch, Bertoli, Falomi e Bigeschi. Angoli 7-11. (i.v.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Mangiarotti (R) al 44’ p.t.; Pietribiasi (M) al 19’, Mangiarotti (R) al 24’, Pietribiasi (M) al 44’ s.t. RENATE (4-3-3) Pisseri 6,5; Adobati 6 (dal 38’ s.t. Praino s.v.), Cortinovis 5,5, Bergamini 6, Gavazzi 6; Gualdi 5,5, Cavalli 6, Mantovani 6,5; Battaglino 6,5, Mazzini 5,5 (dal 28’ s.t. Capogna s.v.), Mangiarotti 7 (dal 40’ s.t. Valerio s.v.). (Lenzi, Morotti, Mastrototaro, Gaeta). All. Magoni 5,5. MANTOVA (4-3-1-2) Festa 5,5; Bertin 6, Girelli 6, Sensi 6,5, Sereni 5,5; Spinale 6,5, Dalla Bona 5,5 (dal 17’ s.t. Burato 6), Maschio 6 (dal 28’ s.t. Franchi s.v.); Colonetti 6; Pietribiasi 7, Cinque 5,5 (20’ s.t. Del Sante 6,5). (Portesi, Bersi, Caccavale, Fonte). All. Valigi 6. ARBITRO Fabbrini di Livorno 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso nc. Ammoniti Pietribiasi, Dalla Bona, Serena, Spinale, Adobati, Gavazzi e Cavalli. Angoli 6-4. (f.c.) ++ GIUDIZIO ++++ MARCATORE Mancosu al 3' s.t. MILAZZO (4-3-3) Messina 5,5; N'ze 6, Imparato 5,5, Cucinotta 5,5, Dipasquale 6 (dal 13' s.t. Scalzone 5,5); Mangiacasale 6,5 (dal 31' s.t. Fiore 5,5), Cuomo 5,5, Bucolo 6; Malafronte 5,5 (dal 43' s.t. Rasà s.v.), Proietti 6, Quintoni 5,5. (Croce, Pepe, Simonetti, Strumbo). All. Trimarchi 5,5 (Catalano squalificato). VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte 7; Franchino 5,5, Marchetti 6, Gattari 6, Bonasia 5,5; Lattanzio 6 (dal 10' s.t. Rondinelli 6), Giuffrida 6, Cerchia 6; Visone 5,5 (dal 43' s.t. Romero s.v.), De Luca 6 (dal 32' s.t. Cane 6), Mancosu 6,5. (Calderoni, Mercurio, Sbravati, Erbini). All. Costantino 6. ARBITRO Sacchi di Macerata 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammonito Franchino. Angoli 7-3. (a.i.) GIUDIZIO MARCATORI L. Orlando (P) al 36’, Falco (IL) al 38’ p.t.; Conte (IL) al 26’, Cognigni (P) al 37’ s.t. ISOLA LIRI (4-4-2) Coletti 6; Paloni 6, Ferrara 7, Falco 7, Martinelli 6,5; Bussi 6,5 (dal 27’ s.t. Bianchini 5), Costanzo 6,5, Raffaello 6,5, Conte 6,5; Maiorano 5 (dal 15’ s.t. Di Lullo 6), Caira 6. (Teoli, Fiorini, Marziale, Lucchese, Martena). All. Grossi 6. PAGANESE (4-4-2) Robertiello 6; Balzano 6, Nigro 6,5, Pepe 6, Errico 6; Galizia 5 (dal 40’ s.t. Agresta s.v.), Tricarico 6,5, Acoglanis 5, Fava 5; L. Orlando 6,5, Neglia 5 (dal 25’ s.t. Cognigni 6,5). (Stillo, Sicignano, Pastore, Giglio, F. Orlando). All. Palumbo 6. ARBITRO D’Iasio di Matera 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Costanzo, Falco, Balzano e Bussi. Angoli 3-4. (g.p.) +++ GIUDIZIO MARCATORE Nocciolini al 33’ s.t. FANO (4-4-2) Beni 6; Misin 6 (dal 29’ s.t. Berretti 6), Antonioli 6, Cossu 6, Amaranti 6; Noviello 6, Ruscio 6, Zebi 5,5 (dal 38’ s.t. Bartolini s.v.), Colombaretti 6; Innocenti 6,5, Marolda 5,5. (Orlandi, Bartolucci, Mucciarelli, Angelelli, Di Stefano). All. Baldassarri 6. GAVORRANO (4-2-3-1) Addario 6,5; Tognarelli 6, Dascoli 6, Menichetti 6, Miano 6,5; Nicoletti 6, Galbiati 6,5; Lombardi 6,5 (dal 12’ s.t. Pucciarelli 6), Angelotti 6 (dal 33’ s.t. Manzo 6), Rosati 6 (dal 24’ s.t. Nocciolini 7); Fioretti 6,5. (Santandrea, Corbelli, Alderotti, Lo Sicco). All. Buso 6,5. ARBITRO Cifelli di Campobasso 5,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 2.500 euro. Ammoniti Miano, Cossu, Amaranti e Manzo. Angoli 9-4. (g.f.) GIUDIZIO +++ MARCATORE Ricciardo al 32’ p.t. e su rigore al 42’ s.t. FONDI (3-4-3) Gasparri 6; Palumbo 6,5, Conte 6, Rinaldi 6; Iovinella 6,5, Tamasi 6, Cucciniello 6,5 (dal 23’ s.t. Pacini 6), Alleruzzo 6; Vaccaro 6 (dal 7’ s.t. Schettino 6), Ricciardo 7,5, Bernasconi 6,5 (dal 25’ s.t. Merlonghi 6). (Mezzacapo, Bennardo, Konate, Formuso). All. Capuano 7,5. CHIETI (4-4-2) Feola 5,5; Bigoni 5, Migliorini 5,5, Pepe 5, Malerba 5,5 (dal 24’ s.t. Berardino 5,5); Amadio 6, Fiore 5,5, Cardinali 5, Gammone 6 (dal 13’ s.t. Pedrocchi 6,5); Anastasi 5,5, Lacarra 6 (dal 33’ s.t. Sciarra s.v.). (D’Ambrosio, Serpico, Di Noia, Cerbone). All. Paolucci 5,5. ARBITRO Bellutti di Trento 5,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso nc. Espulsi Iovinella e Cardinali al 5’ s.t.; ammoniti Bernasconi, Merlonghi e Gasparri. Angoli 3-5. (v.a.) BORGO A BUGGIANO 1 PRO PATRIA 3 GIACOMENSE 2 VALENZANA 0 ARZANESE 3 CAMPOBASSO 0 CELANO 0 EBOLITANA 1 ALESSANDRIA 2 LECCO 0 MONTICHIARI 2 SAVONA 0 GIULIANOVA 1 APRILIA 2 NORMANNA 1 NEAPOLIS 1 +++ GIUDIZIO MARCATORI Nassi (A) al 22’, Grassi (BaB) al 44’ p.t.; Fanucchi (A) su rigore al 27’ s.t. BORGO A BUGGIANO (4-3-1-2) Grandi 6; Tafi 5, Di Giusto 6, Settepassi 6,5, Lorenzini 5 (dal 41’ s.t. Stella s.v.); Maretti 6, Gialdini 6,5, Mugelli 5,5 (dal 29’ s.t. Castaldo s.v.); Grassi 7; Paganelli 5, Santini 5,5 (dal 17’ s.t. Rocchi 6). (Strambi, Di Stefano, Crociani, Gucci). All. Firicano 6. ALESSANDRIA (4-4-2) Servili 7,5; Ciancio 5,5, Sabato 5,5, Cammaroto 6, Scarabelli 6; Santoni 6,5 (dal 33’ s.t. Artico s.v.), Roselli 6, Giardina 6 (dal 37’ s.t. Nocciola s.v.), Pasino 5,5 (dal 16’ s.t. Segarelli 6); Nassi 6,5, Fanucchi 6,5. (De Marco, Patacchiola, Baresi, Pandiani). All. Sonzogni 6,5. ARBITRO Chiffi di Padova 5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di quasi 2.000 euro. Espulsi Tafi al 26’ s.t., Strambi al 45’ s.t. e Artico al 48’ s.t.; ammoniti Settepassi, Mugelli e Fanucchi. Angoli 9-2. (e.c.) GIUDIZIO CASALE PT PARTITE RETI G V N P F S 43 22 13 4 5 33 18 RIMINI 42 22 13 3 6 27 21 TREVISO (-1) 40 22 11 8 3 36 19 CUNEO 39 22 12 3 7 37 29 SAN MARINO 37 22 11 4 7 40 27 ENTELLA 33 22 9 6 7 31 20 SANTARCANGELO 33 22 10 3 9 27 23 POGGIBONSI 29 22 8 5 9 32 31 RENATE 28 22 7 7 8 24 23 ALESSANDRIA (-2) 28 22 8 6 8 26 27 BELLARIA 28 22 7 GIACOMENSE 27 22 6 9 7 31 35 MANTOVA 25 22 5 10 7 23 29 7 8 25 28 PRO PATRIA (-13) 24 22 10 7 5 29 19 BORGO A BUGGIANO 24 22 6 6 10 25 30 MONTICHIARI (-2) 24 22 7 5 10 28 35 SAVONA (-4) +++ GIUDIZIO MARCATORI Altobelli (M) al 2’, Caciagli (G) al 26’ p.t.; Staffolani (G) al 1’, Florian (M) al 28’ s.t. GIACOMENSE (4-3-3) Pavanello 5,5; Gorini 5,5, De March 5,5, Minardi 6,5 (dal 22’ s.t. Sirri 6), Nobili 6 (dal 18’ s.t. Mandorlini 5,5); Caciagli 7, Lodi 5 (dal 30’ s.t. Vagnati s.v.), Tanaglia 6; Scaioli 6, Staffolani 6,5, Tabanelli 7. (Poluzzi, Ortolan, Ruggiano, Dal Rio). All. Gadda 6. MONTICHIARI (4-4-2) Gambardella 6,5; Filippini 7, Bettenzana 5,5, Corallo 4,5, Zambelli 6,5 (dal 26’ s.t. Materazzo s.v.); Muchetti 6, Zanola 6,5, Filiciotti 6, Chemali 5 (dal 20’ s.t. Dolce 5,5); Florian 7, Altobelli 6,5 (dal 39’ s.t. Murano s.v.). (Polizzi, Giordani, Severgnini, Dimas). All. Ottoni 6,5. ARBITRO Albertini di Ascoli Piceno 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso nc. Espulsi Corallo al 9’ s.t. e Dimas dalla panchina; amm. Dolce. Angoli 7-3. (e.m.) RISULTATI CLASSIFICA SQUADRE +++ MARCATORI Serafini al 24’, Bruccini al 30’ p.t.; Serafini al 48’ s.t. PRO PATRIA (4-3-1-2) Frasca 6; Gambaretti 6, Nossa 6, Polverini 6,5, Pantano 6; Bruccini 6,5, Vignali 6, Mora 6,5 (dal 44’ s.t. Artaria s.v.); Giannone 6 (dal 35’ s.t. Viviani s.v.); Serafini 7, Cozzolino 6 (dal 29’ s.t. Cortesi 6). (Vavassori, Botturi, Bonfanti, Chiodini). All. Didonè 6,5 (Cusatis squalificato). LECCO (4-3-3) Aprea 6,5; Castelnuovo s.v. (dal 6’ p.t. Tabbiani 6), Rudi 5 (dal 31’ s.t. Fall 6), Merli Sala 6, Ischia 5,5; Castellazzi 5,5, Civilleri 6, D’Amico 6; Valtulina 6 (dal 20’ s.t. Temelin 5), Fabbro 5, Rebecchi 5,5. (Durandi, Pizzuti, Caforio, Conti). All. Modica 5. ARBITRO Greco di Lecce 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso di 7.650 euro. Espulso Temelin al 34’ s.t.; amm. Tabbiani, D’Amico, Castellazzi e Ischia. Angoli 4-6. (a.r.) 23 22 6 9 7 24 22 SAMBONIFACESE 23 22 6 5 11 24 39 VALENZANA 15 22 3 6 13 18 34 LECCO 13 22 2 7 13 14 45 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE BORGO A BUGGIANO-ALESSANDRIA CASALE-BELLARIA ENTELLA-POGGIBONSI GIACOMENSE-MONTICHIARI PRO PATRIA-LECCO RENATE-MANTOVA SAMBONIFACESE-CUNEO SAN MARINO-TREVISO SANTARCANGELO-RIMINI VALENZANA-SAVONA 1-2 1-3 3-0 2-2 3-0 2-2 2-2 1-0 3-0 0-0 PROSSIMO TURNO DOMENICA 29 GENNAIO ORE 14.30 ALESSANDRIA-ENTELLA BELLARIA-SAN MARINO CUNEO-PRO PATRIA LECCO-CASALE MANTOVA-SAMBONIFACESE MONTICHIARI-BORGO A BUGGIANO POGGIBONSI-SANTARCANGELO SAVONA-GIACOMENSE TREVISO-RENATE (1-2) (0-2) (3-2) (0-2) (0-4) (1-0) (3-2) (0-2) (1-0) MARCATORI 14 RETI Lapadula (San Marino). 11 RETI Rosso (1, Entella); Perna (3, Treviso). 10 RETI Pera (3, Poggibonsi); Serafini (3, Pro Patria). 9 RETI Taddei (Casale); Varricchio (Cuneo); Graziani (1, Santarcangelo); Ferretti (Treviso). GIUDIZIO ++ VALENZANA (5-3-2) Serena 6; Berselli 6 (dall’8' s.t. Pagan 6,5), Allegrini 6, Della Maggiora 6, Blondett 6, Forino 6,5; Montanari 6, Dall'Ara 6 (dal 37' s.t. Righini s.v.), Chiazzolino 6,5; Miracoli 6,5, Capellini 5,5 (dal 20' s.t. Lamenza 6). (Simoncini, Crescente, Bassoli, Uggeri). All. Rossi 6. SAVONA (4-3-3) Aresti 6,5; Quintavalla 6, Antonelli 6, Belotti 6,5, Marconi 6; Giorgione 6,5, Mazzotti 6 (dal 16' p.t. Terzoni 6), Buglio 6; Biava 5,5 (dall’8' s.t. Santi 6), Mezgour 6,5, Cattaneo 6 (dal 23' s.t. Vinatzer 6). (Maragna, Greco, Pellini, Parodi). All. Amicone 6 (Corda squalificato). ARBITRO Colarossi di Roma 5,5. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Capellini, Dall'Ara, Della Maggiora, Forino, Righini, Belotti e Quintavalla. Angoli 1-5. (s.s.) REGOLAMENTO Promosse in 6 Retrocedono in 9 con nuovi playout Ecco il regolamento della Seconda divisione. PROMOZIONI Salgono dirette le prime due dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff, ai quali sono ammesse terza, quarta, quinta, sesta e lo svolgimento è il solito. RETROCESSIONI Scendono dirette le ultime tre dei due gironi e altre tre dopo i nuovi playout: si sfidano quartultima e quintultima di ogni girone (andata e ritorno) e chi perde retrocede, le due vincenti si affrontano (andata, ritorno e rigori) e chi perde retrocede. +++ GIUDIZIO MARCATORI Sandomenico (A) al 30’ p.t.; Incoronato (A) al 6’, Picone (G) al 18’, Sandomenico (A) al 38’ s.t. ARZANESE (4-4-2) Fiory 7; Nocerino 6,5, Riccio 6 (dal 1’ s.t. Salvati 6), Caso 6,5, M. Esposito 6; Improta 6,5 (dal 10’ s.t. Perna 6), Manzo 6, Tarascio 6, Sandomenico 7; Incoronato 6,5 (dal 23’ s.t. Fragiello 5,5), Carotenuto 6,5. (Parisi, Castellano, Gori, Mascolo). All. Fabiano 6,5. GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 5,5; Del Grosso 5,5 (8’ s.t. Rinaldi 6), Zoppetti 5,5, Faragalli 5,5, Testoni 6; Bruno 6,5, D’Aniello 5, Bontà 6,5 (36’ s.t. Addazii sv), Giustini 6; Picone 7, Valori 6 (1’ st Della Penna 6). (Sorrentino, Terrenzio, Di Michele, Pirelli). All. De Patre 5,5. ARBITRO Baldicchi di Città di Castello 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Esplusi D’Aniello al 45’ p.t. e Bruno al 21’ s.t.; ammoniti Giustini e Della Penna. Angoli 2-3. (g.ar.) ++ GIUDIZIO MARCATORI Calderini all'11' p.t.; Cruciani su rigore al 22' s.t. CAMPOBASSO (4-4-2) Falcone 6; Modica 5, Fatticcioni 6, Scudieri 5, Esposito 5; Forgione 5 (dal 29' s.t. Baldares s.v.), Cirillo 5, Fazio 6 (dal 1' s.t. Rega 5,5), Viscido 6; Cruz 5 (dal 1' s.t. Todino 5,5), Balistreri 5. (Compare, Mateo, Bruno, Fassari). All. Imbimbo 5. APRILIA (4-4-2) Pellegrino 6,5; Grieco 6, Gritti 6,5, Aquino 6,5, Carta 5,5; Criaco 6, Cruciani 6,5, Croce 5,5, Bonaiuto 5,5 (dal 25' s.t. Di Libero 5,5); Pignalosa 5,5 (dal 22' s.t. Lacheheb 6), Calderini 7 (dal 40' s.t. Diakite s.v.). (Bifulco, Crialese, Salese, Ceccarelli). All. Vivarini 6,5. ARBITRO Cangiano di Napoli 5. NOTE spettatori 400 circa, incasso di 3.850 euro. Ammoniti Modica, Fatticcioni, Scudieri, Cruz, Balistreri e Gritti. Angoli 2-8. (a.d.l.) GIUDIZIO CLASSIFICA RISULTATI SQUADRE ARZANESE-GIULIANOVA CAMPOBASSO-APRILIA CELANO-NORMANNA EBOLITANA-NEAPOLIS FANO-GAVORRANO FONDI-CHIETI ISOLA LIRI-PAGANESE MILAZZO-VIGOR LAMEZIA PERUGIA-MELFI VIBONESE-L'AQUILA ha riposato CATANZARO PT PERUGIA PARTITE RETI G V N P F S 52 23 16 4 3 37 16 L'AQUILA 47 23 13 8 2 27 10 VIGOR LAMEZIA 44 23 12 8 3 30 17 CATANZARO 43 22 12 7 3 31 15 PAGANESE 41 23 11 8 4 29 18 GAVORRANO 35 23 9 8 6 35 27 CHIETI 34 23 10 4 9 30 27 ARZANESE 34 23 8 10 5 29 28 APRILIA 32 22 9 5 8 34 27 NORMANNA (-1) 31 23 8 8 7 18 18 GIULIANOVA 29 23 8 5 10 27 30 CAMPOBASSO (-2) 26 23 7 7 9 21 26 FONDI 25 23 7 4 12 22 30 FANO (-5) 24 23 8 5 10 26 28 MILAZZO 23 23 5 8 10 17 23 NEAPOLIS (-2) 23 23 5 10 8 27 34 EBOLITANA (-1) 23 23 6 6 11 20 34 VIBONESE 22 23 5 7 11 24 32 ISOLA LIRI (-2) 18 22 5 5 12 24 30 MELFI (-4) 16 23 5 5 13 23 36 CELANO 13 23 3 4 16 20 45 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE ++ +++ MARCATORE Grieco su rigore al 41' p.t. CELANO (4-3-3) Liverani 6; Funari 5,5, Rapino 5, Bianciardi 6,5, D'Angelo 6; Sciamanna 5 (dal 25' s.t. Amadio s.v.), Barbetti 6,5, Granaiola 6; Croce 6, Puntoriere 5,5, Luzi 5,5. (Frascolla, Furno, Ciolli, Ferrara, Olivieri, Dema). All. Petrelli 5. NORMANNA (4-3-3) Gragnaniello 6; Diana 6,5 (dal 9' s.t. Guarracino 6), Castaldo 6,5, Mattera 6,5, Vitale 6 (dal 34' s.t. Monda s.v.); Marano 6, Zolfo 6, Letizia 6; Signorelli 6, Zampaglione 6 (dall’8' s.t. Campanella 6), Grieco 6,5. (Russo, Secchione, Pisani, Petagine). All. Romaniello 6. ARBITRO Dei Giudici di Latina 5,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso di quasi 2.000 euro. Ammoniti Vitale, D'Angelo, Marano e Letizia. Angoli 11-4. (g.a.) 3-1 0-2 0-1 1-1 0-1 2-0 2-2 0-1 2-0 0-1 PROSSIMO TURNO DOMENICA 29 GENNAIO ORE 14.30 APRILIA-MILAZZO CATANZARO-EBOLITANA GAVORRANO-CELANO GIULIANOVA-FANO L'AQUILA-ARZANESE MELFI-VIBONESE NEAPOLIS-ISOLA LIRI (a Mugnano) NORMANNA-CAMPOBASSO PAGANESE-PERUGIA VIGOR LAMEZIA-FONDI Riposa CHIETI (0-0) (2-1) (2-0) (2-1) (1-0) (1-1) (2-2) (0-1) (1-1) (1-0) MARCATORI 17 RETI Fioretti (5, Gavorrano). 15 RETI Clemente (4, Perugia). 11 RETI Ceccarelli (3, Aprilia); L. Orlando (1, Paganese). 9 RETI Carotenuto (3, Arzanese); Balistreri (3, Campobasso); Improta (1, L'Aquila); Doukara (Vibonese); Mancosu (2, Vigor Lamezia). GIUDIZIO MARCATORI Bonanno (N) al 28’ p.t.; Lo Coco (E) al 43’ s.t. EBOLITANA (4-4-2) Nicastro 6; Sturiale 5 (dal 6’ s.t. Salemme 5,5), Barbone 5,5, Gaveglia 6, Venneri 5,5; Pignatta 5 (dal 15’ s.t. Sacco 5,5), Perrino 5, Giurdanella 5, Piccirillo 5,5; Broso 5 (dal 1’ s.t. Mastrojanni 5,5), Lo Coco 6. (Longo, Cavaliere, Cutolo, Di Matteo). All. Giacomarro 6. NEAPOLIS (4-2-3-1) Pettinari 6; Moscarino 5,5, Esposito 6, Bianchi 6, Cancelli 6,5; Cariello 7 (dal 29’ s.t. Polverino 5), Marinucci Palermo 6,5; Bonanno 6,5, Pellecchia 5,5 (dal 7’ s.t. Monticelli 5,5), Varriale 6; De Falco 6 (dal 19’ s.t. Foggia 6). (Sollo, Sansone, Terracciano, Palumbo). All. Ferrazzoli 6. ARBITRO Formato di Benevento 6. NOTE spettatori 100 circa, incasso di quasi 550 euro. Ammoniti Moscarino, Lo Coco, Esposito e Polverino. Angoli 3-4. (e.v.) QUADRANGOLARE I migliori giovani domani ad Aversa Finali ad Avellino La presentazione del Quadrangolare di Lega Pro, della prima edizione del premio Roberto Stracca e le iniziative collaterali alla manifestazione saranno illustrate stasera ad Avellino. Oltre alle autorità, ci saranno anche il selezionatore Veneri e i 72 convocati. Le semifinali sono domani ad Aversa: alle 10.30 Prima B Seconda B, alle 14.30 Prima A Seconda A; giovedì ad Avellino le finali (10.30 e 14.30); mercoledì ad Aversa (ore 11) ci sarà un importante convegno. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT SCI COPPA DEL MONDO LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 S S S 19 gennaio 1975 Piero Gros Slalom 19 gennaio 1975 Gustavo Thoeni Combinata 16 gennaio 1977 Gustavo Thoeni Bis in combinata LA CURIOISTA’ E’ il quinto italiano che riesce a vincere a Kitzbuehel DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO KITZBUEHEL (Austria) Finalmente. Finalmente è arrivata questa benedetta prima vittoria della squadra azzurra di slalom, che, fin dalla prima prova a Beaver Creek aveva dimostrato un livello complessivo impressionante. E’ toccato a Cristian Deville, la punta in questa stagione di questo quintetto d’oro, mettere il sigillo alla prima vittoria, anche personale. Una prova di coraggio, in mezzo all’ambiente avvelenato di questo slalom. Avvelenato dalle polemiche per le presunte inforcate di Hirscher negli slalom di Zagabria e Adelboden. E ieri, manco farlo apposta, il giovane talento austriaco ci ha riprovato sulla prima porta della prima manche. Prima squalificato, è stato riammesso in classifica, ma questo ha solo rinfocolato le discussioni. Più di uno ha tirato un sospiro di sollievo quando Marcel ha inforcato molto più platealmente nella seconda, e pure questa volta Marcel non si è fermato, come indica il regolamento e ancor di più il fairplay. I presupposti Ma sulla neve la gara è stata difficilissima, su una pista compattata con il sale dopo l’ennesima notte di pioggia, visibilità grigia ed un tracciato della prima manche, disegnato da papà Kostelic, come al solito un po’ carogna, con due cambi di ritmo secchi. Deville aveva il vantaggio al via del numero 1 e non l’ha sfruttato sino in fondo. Pareva meno sciolto dei giorni migliori e chiudeva in quarta posizione, ma con un distacco pesante, 73/100 dall’austriaco Mario Matt, 72/100 da Kostelic e 52 dal contestato Hirscher. Deville La manche della vita Rimonta a Kitzbuehel A 31 anni conquista il primo slalom La squadra azzurra da inizio stagione è la più costante: mancava solo l’acuto Sfortunati Gross e Moelgg, si rivede Razzoli: settimo E domani sera c’è Schladming Dubbio Sabato, alla vigilia, un piccolo dubbio era sorto, considerando gli ultimi risultati negli slalom di Coppa: che la for- ma del quintetto fosse calante. Lo stesso Deville aveva ammesso: «Non lo so, ma adesso devo pensare a cose che prima venivano naturali». La battaglia Forse i presupposti per la vittoria li ha buttati il tecnico degli azzurri Theolier tracciando il percorso della seconda manche, molto più filante, di quelli che i ragazzi affrontano in ogni allenamento. Il cambio di atteggiamento si è visto subito nella sciata degli azzurri usciti prima di Cristian dal cancelletto. Ma pareva l’ennesimo braccio di ferro con la sfortuna. Prima a Gross e quin- di a Moelgg si sganciava uno sci mentre erano lanciati verso il primo posto parziale. Thaler faceva una gran manche, ma si piantava sul pianetto finale a tre porte dal traguardo. Il destino pareva essersi dimenticato solo di Razzoli. Il campione olimpico finalmente si scrollava di dosso le paure, sciava come sa fare, molto più sciolto delle ultime occasioni e realizzava una grande rimonta che lo portava dal 14˚ al settimo posto. Ma era dura, la pista peggiorava ad ogni passaggio. Il capolavoro Quando Deville si è affacciato al cancelletto c’era in testa il francese Missillier, autore di una discesa folle. Fra buche e dossi bisognava fare altrettanto per sognare, prendere tutti i rischi. E Deville lo ha fatto. Belva E’ partito come una bel- va, pronto ad addentare ogni centesimo di secondo. Non si è risparmiato, ha fatto correre gli sci alla perfezione, azzeccando i tempi dell’azione. Andava in testa con 95/100 di vantaggio, con il secondo tempo di manche, ma c’era quel fardello della prima discesa da scontare. Partiva Hirscher, ra- pido come al solito, si salvava come un gatto in un passaggio complesso, inforcava e continuava, ma al traguardo aveva una manciata di centesimi di ritardo dall’azzurro. Quindi toccava a Kostelic, che però aveva la combinata in testa. Non è che non prendesse rischi, ma due imbarcate le accusava pure lui. Quindi Matt. Una buona discesa, ma non al livello di quella di Cristian. Era dietro per 72/100. Godiamoci questo trionfo, ma solo per oggi. Domani c’è già lo slalom notturno di Schladming, un’altra battaglia è garantita. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GIOIA DELL’AZZURRO INCASSA 75.000 EURO E, COME TUTTI I VINCITORI DI KITZBUEHEL, SARA’ IMMORTALATO SULL’IMPIANTO DA SCI «Torno in estate: il mio nome sarà sulla cabina» Scherza sulla vittoria: «Sono stato pazzesco, un successo che arriva da lontano» KINTZBUEHEL (Austria) Vincere a 31 anni suonati è diverso. Si è più consapevoli, forse si gusta di più il successo. Ma Cristian Deville deve ancora capacitarsi di quello che è successo, sibila solo: «E’ un giorno strano». Ha vinto a Kitzbuehel sulla pista dove solo Gros e Tomba, fra gli italiani, erano riuscito a dominare in slalom. In un modo che non si aspettava. E’ onesto il finanziere trentino di Moena: «Al traguardo ero contento, avevo un bel vantaggio, ma tre mostri dovevano ancora scendere. Il quarto posto sarebbe stato un bel piazzamento». Ma anche i mostri sbagliano, e anche la «macchina», come l’azzurro definisce Kostelic. «Sì, al massimo pensavo di poter salire sul podio. Nella prima manche non avevo sfruttato il numero uno. Ma la seconda è stata pazzesca. Ho tro- vato subito velocità, l’ho tenuta in mezzo a quelle buche, mi sono divertito un mondo. No, non speravo che Kostelic pensasse più alla combinata. Avevo fatto questo ragionamento una settimana fa a Wengen e Ivica mi ha asfaltato». Viene da chiedersi se l’ha aiutato il tracciato della seconda manche disegnato dal tecnico azzurro Theolier. «Di sicuro Jacques l’ha pensato più filante, forse per far segnare meno la pista con i vari passaggi». Progressione Questo successo, il primo in carriera, è per Deville il coronamento di una stagione d’oro: il 2˚ posto di Beaver Creek, il terzo di Flachau, sempre entro il sesto posto ad esclusione dell’uscita di Adelboden. Ma l’azzurro rifiuta la ricerca di quella molla che ha fatto scattare questa competitività. «No, no, no — ripete — questa vittoria è la conclusione di una progressione iniziata anni fa. Sono in squadra dal 2004, ho avuto consigli utili da Rocca e soprattutto da Giancarlo Bergamelli. Piano piano ho imparato e avrei potuto esplodere prima se non avessi avuto dei problemi. Nel 2007 ero pronto, ma il mio ginocchio destro non teneva, ho sbagliato a gareggiare senza farmi operare, ho perso tempo. Sotto i ferri ci sono andato nel 2008. La stagione successiva è stata dura, solo nella scorsa ho messo fuori la testa con il 4˚ posto di Levi. Però il primo podio è arrivato questa stagione. Non lo aspettavo, perché mentre mi allenavo in Argentina, inforcando mi sono fatto male ad una caviglia. Si è gonfiata come un melone tanto che non riuscivo neppure a calzare lo scarpone. Quando ho ripreso ero dietro a tutti, solo a novembre, a Madesimo prima della partenza per l’America ho cominciato a sentire le sensazioni giuste». Veleni La sua vittoria, almeno per l’Italia, ha rasserenato una giornata piena di veleni per le inforcate di Hirscher. «Ho parlato con Marcel — rivela ancora Cristian — e lui mi ha detto che con il suo modo di sciare molte volte, essendo piccolino, si aggancia con lo 4 E’ il quarto trentino a vincere in Coppa del Mondo. Prima di lui Angelo Weiss (Vigo di Fassa, 1 slalom), Davide Simoncelli (Rovereto, 2 giganti) e Chiara Costazza (Pozza di Fassa, 1 slalom) 225 Le vittorie dell’Italia in coppa del Mondo. Uomini 159: 24 discese, 48 giganti, 72 slalom, 10 superG e 5 combinate. Donne 66: 15 discese, 27 giganti, 12 slalom, 11 superG e 1 combinata scarpone al palo e non capisce cosa succede. Io quando inforco me ne accorgo, ma voglio credergli perché è una bella persona. Non possiamo vivere nei sospetti, oggi (ieri - ndr) è stato un macello, si parlava solo di questo, ed ho faticato ad isolarmi per pensare alla mia gara. Certo è che se nel 2012 le telecamere non vedono ancora queste cose, significa che siamo indietro anni luce». La soddisfazione Non ha voglia Deville delle polemiche, è il suo giorno, la prima volta e si lancia in una battuta: «I 75.000 euro del premio? Non so quanti ne devo dare a Monti... Certo che sono soddisfatto e questa estate tornerò a Kitzbuehel quando mi intitoleranno una cabina della gondola che sale in cima alla Streif, il mio nome in mezzo a quello di tanti campioni. Scusate se gonfio il petto... Ma ora c’è subito lo slalom di Schladming, da una parte mi spiace non poter festeggiare, dall’altra spero che il feeling di questa gara continui». Non è il solo a sperarlo. pa.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 S S S S 19 gennaio 1992 Alberto Tomba slalom di Kitbuehel 15 gennaio 1995 Alberto Tomba Bis in slalom 24 gennaio 1998 Kristian Ghedina Discesa 22 gennaio 2012 Cristian Deville Slalom A GARE IN DUBBIO S Nelle prime due foto, il passaggio dubbio di Hirscher nella 1ª manche. Nell’ultima, la netta inforcata della seconda IPP Inforcate nascoste Hirscher è un caso Kostelic: «Vergogna» Le gare di Zagabria e Adelboden falsate. L’austriaco anche ieri ha sbagliato e non si è fermato: le immagini tv lo hanno inchiodato KITZBUEHEL (Austria) VINCE ALLA GARA NUMERO 77 Cristian Deville è nato a Moena (Trento), in Val di Fassa, il 3 gennaio 1981. Alto 1.74 per 81 kg, ha esordito in Coppa nel 2003: 77 gare e tre podi. Ai Mondiali, ha un 7˚ posto a Garmisch 2011 sempre in slalom la guida Kostelic è terzo in slalom e 1˚ in combinata: vola in Coppa SLALOM UOMINI A KITZBUEHEL (Aut): 1. DEVILLE 1’39"19; 2. Matt (Aut) a 72/100; 3. Kostelic (Cro) a 78/100; 4. Missillier (Fra) a 95/100; 5. Byggmark (Sve) a 1"44; 6. Myhrer (Sve) a 1"91; 7. RAZZOLI a 1"99; 8. Hoerl (Aut) a 2"05; 9. Dopfer (Ger) a 2"17; 10. Raich (Aut) a 2"23; 11. Pranger (Aut) 2"25; 12. THALER a 2"55; 13. Herbst (Aut) 2"75; 14. Spence (Can), Kasper (Usa) a 2"94. Ritirati I manche: MARSAGLIA. Usciti II manche: MOELGG, GROSS. Squal. II manche: Hirscher (Aut). Coppa slalom (7 gare): 1. Kostelic 545; 2. DEVILLE 370; 3. Hirscher 360; 7. GROSS 186; 9. THALER 174; 12. RAZZOLI 144. COMBINATA UOMINI A KITZBUEHEL (Aut): 1. Kostelic (Cro) 2’55"27 (1’15"30+1’39"97); 2. Feuz (Svi) a 4"55; 3. Zurbriggen (Svi) a 4"80; 4. Theaux (Fra) a 5"09; 5. Ligety (Usa) a 5"46; 6. Baumann (Aut) a 5"48; 7. Jansrud (Nor) a 7"09; 8. INNERHOFER a 7"53; 9. Zrncic-Dim (Cro) a 8"98; 10. Svindal (Nor) a 9"45; 11. PARIS a 9"62. Coppa combinata (2 gare): 1. Kostelic 200; 2. Feuz 160; 3. Ligety 85; 9. PARIS 56; 10. INNERHOFER 50. Coppa del Mondo (22 gare): 1. Kostelic 855; 2. Hirscher 725; 3. Feuz 665; 4. Ligety 538; 5. Svindal 534; 6. Miller (Usa) 450; 7. Cuche (Svi) 443; 9. DEVILLE 370. SLALOM DONNE A KRANJSKA GORA (Slo): 1. Kirchgasser (Aut) 1’47"25; 2. Poutiainen (Fin) a 65/100; 3. Zuzulova (Slk) a 1"34; 4. Maze (Slo) a 1"66; 5. Zettel (Aut) a 2"28; 6. Hosp (Aut) a 2"80; 7. Vonn (Usa) a 2"89; 8. Geiger (Ger) a 2"95; 9. Noens (Fra) a 3"27; 10. I. CURTONI a 3"45; 11. L. Duerr (Ger) a 3"54; 12. B. Schild (Aut) a 3"74; 13. Hansdotter (Sve) a 3"97; 14. Barioz (Fra) 4"05; 15. Aubert (Fra) a 4"24; 16. Zahrobska (R.Cec) a 4"36; 17. Barthet (Fra) a 4"51; 18. Mielzynski (Can) a 4"61; 19. COSTAZZA a 5"18; 20. Holdener (Svi) a 5"49; 21. Swenn-Larsson (Sve) a 6"04; 22. Mancuso (Usa) a 6"50; 23. Kiyosawa (Giap) a 6"73; 24. Kantorova (Slk) a 6"86. Rit. I manche: Riesch (Ger), M. Schild (Aut), MOELGG, BRIGNONE. Non qual. II m.: Shiffrin (Usa). Rit. II m.: Borssen (Sve), Worley (Fra), Chmelar (Ger), Thalmann (Aut), GIUS, Sejersted (Nor. Coppa del Mondo (18 prove): 1. Vonn (Usa) 970; 2. Maze (Slo) 688; 3. M. Schild (Aut) 548; 21. Merighetti 182. Coppa slalom (6 prove): 1. M. Schild (Aut) 500; 2. Maze (Slo) 337; 3. Kirchgasser (Aut) 305; 8. Moelgg 152. Sono state una vera bomba nel Circo Bianco le rivelazioni del quotidiano austriaco Kronen Zeitung (pure sponsor della nazionale del suo paese) sulle inforcate di Marcel Hirscher negli slalom di Zagabria (5 gennaio, avrebbe inforcato anche Neureuther) e Adelboden (8 gennaio), slalom ambedue vinti da questo fenomeno ventiduenne. Inforcate rilevate solo dai tecnici austriaci durante le analisi delle gare grazie ad apparecchiature che filmano a velocità superiore rispetto alla riprese televisive e che qualche gola profonda ha rivelato al giornale dopo settimane di silenzio. Documenti Ieri il primo canale della Orf austriaca ha mostrato più volte le immagini di quella di Zagabria, evidenti, mentre nessuno ha ancora potuto vedere quelle relative allo slalom svizzero di Adelboden. Il direttore della Coppa Hujara ieri allo stesso canale austriaco ha dichiarato che tutto è regolare, ma la presunta inforcata di ieri di Hirscher sulla prima porta della prima manche è stato come un secchio di polvere da sparo lanciato nel fuoco. L’austriaco prima è stato levato dalla classifica per un’immediata protesta croata, ma poi è stato riammesso. Le prove che sarebbe passato regolarmente su quella prima porta sono state fornite da foto mostrate in pista a Hujara, foto viste anche dal c.t. azzurro Claudi Ravetto, che ha confermato: «Tutto regolare». La velocità A fregare tutti, ol- tre alla faciloneria di certe giurie, è la straordinaria velocità di Hirscher, un felino, che oltretutto sa passare sopra i pali senza alzare posteriormente la gamba in fallo, il gesto che normalmente indica ai giudici l’inforcata. Non è facile in questa stagione capire, IL REGOLAMENTO Passaggio valido e ricorsi Ecco cosa dice il regolamento della Fis riguardo ai casi in questione INFORCATA Regola 661.4: Il passaggio di una porta è valido quando la punta dello sci attraversa la luce fra i due pali (una porta in slalom è costituita da due pali, uno interno e l’altro esterno. Il passaggio della porta è valido quando la punta dello sci passa sulla linea ideale che unisce in due pali, e non all’esterno di uno di essi). RICORSI Regola 617.1: Una squadra può fare protesta contro le decisione della giuria entro 15 minuti dall’uscita del risultato ufficiale. Regola 617.1.2.3: Si può fare ricorso contro decisioni della giuria di gara solo presentando prove incontrovertibili entro 30 giorni dalla pubblicazione del risultato ufficiale della gara. L’austriaco Marcel Hirscher, 22 anni, 8 vittorie in carriera perché un’inforcata millimetrica si può capire solo con una ripresa frontale, mentre buona parte degli slalom li abbiamo visti di fianco. Di sicuro lo slalom ha raggiunto velocità che cominciano a sfuggire all’occhio umano. E non solo Hirscher, ma anche altri slalomisti sciano con questa rapidità, come il tedesco Neureuther ed il nostro Gross. Ma come si fa a non sentire un palo che scorre sotto gli sci? I croati La squadra più arrabbiata è quella croata, perché Hirscher è concorrente diretto di Kostelic nella corsa alla Coppa di slalom. Già ieri Vedran Pavlek, direttore della federazione, ha annunciato ricorso. Le regole dicono che in caso di un errore della giuria provato con prove certe, ci sono 30 giorni di tempo per presentare ricorso. La Fis dovrà pronunciarsi sui ricorsi: entro 30 giorni la decisione sulla vicenda Croazia furiosa, ma gli slalomisti sono velocissimi e ormai non bastano le riprese tv E ieri, quando l’Orf ha chiamato al microfono Ivica Kostelic, sull’inforcata del primo mattino il croato invece che in tedesco ha preferito rispondere in inglese: «Questa è una gara e passerà, ma la vergogna rimarrà per sempre». Poi Ivica in conferenza stampa ha rincarato la dose: «Lo sport ha dei valori, sono molto arrabbiato e questo mi motiva ancora di più». Slalom uomini a Zagabria (5/1): 1. Hirscher (Aut) 1' 51"84; 2. Neureuther (Ger) a 29/100; 3. Kostelic (Cro, foto) a 48/100; 4. DEVILLE a 83/100; 5. Myhrer (Sve) a 1"88; 6. Missilier (Fra) a 1"95; 7. Hargin (Sve) a 2"25; 8. MOELGG a 2"26; 9. Byggmark a 2"27; 10. GROSS a 2"37; 11. Valencic (Slo) a 2"41; 12. Baeck (Sve) a 2"46; 13. THALER a 2"49; 14. Janyk (Can) e Ligety (Usa) a 3"00; 23. RAZZOLI a 3"57 S Slalom uomini ad Adelboden (8 gennaio): 1. Hirscher (Aut) 1’58"66; 2. Kostelic (Cro, foto) a 27/100; 3. GROSS a 99/100; 4. Matt (Aut) a 1"44; 5. Grange (Fra); 6. Dopfer (Ger) a 1"77; 7. Janyk (Can) a 1"87; 8. Raich (Aut) a 1"92; 9. Kasper (Usa) a 2"28; 10. Valencic (Slo) a 2"30; 11. Pinturault (Fra) a 2"37; 12. Kryzl (R.Cec) a 2"43; 13. Schmidiger (Svi) a 2"62; 14. Schoenfelder (Aut) a 2"82; 15. Baeck (Sve) a 2"91; 18. MOELGG a 3"26; 21. NANI a 3"90 DONNE SLALOM Clamoroso: Schild fuori Kirchgasser 1ª Italia male DAL NOSTRO INVIATO MARISA POLI KRANJSKA GORA (Slovenia) Doveva succedere prima o poi ed è capitato sulla pista che sembrava disegnata per lei. Dopo un filotto di cinque successi in slalom, a Kranjska Gora Marlies Schild ha salutato tutti dopo appena dieci secondi di gara e ha lasciato via libera alle compagne. A ringraziare è Michi Kirchgasser, a 26 anni finalmente davanti a tutte anche in slalom. L’errore Avversarie e pubblico sono rimasti senza parole quando hanno visto la Schild arrivare troppo veloce alla seconda doppia e uscire. Nello stesso punto un paio di minuti prima aveva commesso lo stesso errore la campionessa olimpica Maria Riesch. «Se l’avessi vista uscire forse sarei stata più cauta — è il rimorso della Schild —, ho sbagliato a valutare il passaggio in ricognizione. E in slalom è così, un errore e via, non c’è modo di recuperare». Austriache L’uscita della padrona della specialità ha liberato dai complessi le connazionali. Perché oltre al successo della Kirchgasser, nella classifica finale ci siano altre due austriache tra le prime sei, con Zettel quinta e la ritrovata Hosp sesta. I distacchi di altri tempi — oltre due secondi alla quinta, oltre tre alla nona e così via — spiegano quanto sia stata selettiva la gara sulla Podkoren 3. Gli oltre venti secondi di fatiche sul muro finale, sempre ghiacciato, hanno messo alla prova le qualità tecniche e fisiche delle slalomiste. Ci voleva anche una dose di coraggio e Kirghi, come è soprannominata nel circuito, l’ha utilizzato per ripetere due manche con il miglior tempo. «Era molto difficile — ha confermato Kirghi —, non sapevo come sarebbe andata su questa pista così ghiacciata». L’unica a starle vicino, sotto il secondo, è stata la Poutiainen (a 65/100), poi Zuzulova (a 1"34) e l’idolo di casa Tina Maze (a 1"66) sempre più a suo agio in slalom, nonostante gli attacchi dei vertici federali proprio alla vigilia della gara, e ormai unica contendente della Vonn (ieri settima). Azzurre L’Italia ha perso nella pa.m. prima manche Manuela Moelgg, per un’inforcata dopo aver registrato un ottimo primo intermedio. Fuorigioco presto anche la Brignone, la più delusa del giorno però è Nicole Gius, esclusa dalla squadra di gigante e brava a conquistarsi un nono posto dopo la prima tornata. Tutto sfumato per un’uscita nella seconda. Nella top ten chiude Irene Curtoni («Passo dopo passo sono sempre più regolare») spinta dal tifo del fidanzato Davide Simoncelli. Raccoglie punti anche Chiara Costazza (19ª), rilanciata dal successo nella Fis della scorsa settimana. Piccoli segnali di ripresa. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Altri Paesi Altre federazioni potrebbero prendere posizione, come l’Italia che guadagnerebbe due podi. Ma non lo fanno. Non è una questione di podi, ma di chiarezza per non vivere nell’eterno sospetto. 32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 FORMULA 1 L’ANTEPRIMA La nuova Ferrari sarà bruttina? Così dice il presidente Luca di Montezemolo. Ma sarà davvero rivoluzionaria? Questo è stato uno degli obiettivi. Di sicuro la rossa, che sarà presentata il 3 febbraio a Fiorano, rappresenta un taglio netto con il recente passato. Ovvero non avrà più quell’aria di famiglia che è stata alla base di tanti successi di Michael Schumacher ma che ultimamente si era trasformata in una zavorra, rendendo difficile se non impossibile l’inseguimento alla Red Bull del mago Adrian Newey. Trovate Poiché è arduo cerca- re di individuare le forme della nuova monoposto, ci accontentiamo di indicare in esclusiva (in contemporanea con omnicorse.it) le inedite soluzioni applicate dal gruppo diretto da Pat Fry ed orchestrato dal solito Nikolas Tombazis a cui ha dato man forte il consulente tecnico Rory Byrne. Proprio Byrne nella sua carriera, pri- Il sistema potrà essere adottato pure all’anteriore. È da 11 anni che non si vede in F.1 Alla Ferrari 2012 spuntano le ali nelle fiancate NUOVAROSSA GIORGIO PIOLA Radiatori stretti e lunghi, retrotreno basso e con le sospensioni IL MUSO HA LA GOBBA pull-rod si torna PILOTI PIÙ SDRAIATI Il muso con la gobba al passato Il muso appare poco alto (1) con una gobba ridotta, le ali 4 I TECNICI S Rory Byrne 68 anni Sudafricano Consulente tecnico CERIMONIA La presentazione in pista a Fiorano il 3 febbraio La Ferrari 2012 verrà presentata (nella foto COLOMBO, la rossa 2011 «velata») sulla pista di Fiorano venerdì 3 febbraio alle 10.30. Alla cerimonia interverranno il presidente Montezemolo, il capo della Scuderia Domenicali e i piloti. Subito dopo, partenza per Jerez (Spagna). Debutto previsto il 7 con Massa. (5-14) alla presentazione saranno le vecchie. Piloti più sdraiati La posizione dei piloti è più sdraiata (9). Svolta sospensioni anteriori Dopo 11 anni si torna allo schema pull-rod (3), consentendo l’uso di deviatori di flusso sotto il muso (2) e ai lati del telaio (4). Fiancate strette Le fiancate sono strette (7) e le protezioni sono incamerate in due profili alari (6). I radiatori sono stretti e lunghi. Questo consente di convogliare una grande massa d’aria nella parte inferiore per rendere più efficace l’aerodinamica posteriore (8). Retrotreno basso Il retrotreno grazie alla sospensione pull-rod (12) e al cambio (11) viene abbassato. L’aria calda uscirà da un foro centrale (13). Gli scarichi (10) soffiano nella zona inferiore dell’ala Per gli scarichi è già pronta un’evoluzione, sulla linea di Red Bull e McLaren Fiancate Altra novità della nuova Ferrari è rappresentata dalle fiancate, che sono strette al punto da non sfruttare tutta la larghezza (140 cm) concessa dal regolamento, e sono anche più alte. Questo ha comportato un rifacimento completo delle masse radianti diventate strette e lunghe. L’obiettivo di questa rivoluzione è quello di aumentare al massimo la portata d’aria ver- S Sospensioni Le fiancate termi- LA ma in Benetton poi in Ferrari, è stato autore di soluzioni rivoluzionarie. E una di queste trovate sarebbe alla base del progetto 663. Ci riferiamo alle strutture deformabili che devono proteggere l’abitacolo in caso di urto: sino a quest’anno erano dei coni trasversali in carbonio ora sono incamerati all’interno di veri e propri profili alari e rivestono una funzione aerodinamica. È a causa di questa innovazione che l’iter del crash test laterale del telaio è risultato più lungo del solito. so la parte posteriore della monoposto per sopperire alla riduzione di carico al retrotreno legata all’abolizione del soffiaggio caldo nei diffusori. Scarichi Secondo quanto si è appreso, la Ferrari che vedre- mo alla presentazione avrà i terminali di scarico posizionati nella parte bassa della zona concessa dalla FIA. Soffieranno quindi nel profilo inferiore dell’ala posteriore. Ma c’è già un progetto per seguire la strada percorsa da Red Bull e McLaren che prevede scarichi più alti per aumentare l’efficienza del profilo superiore. neranno molto basse grazie all’adozione di sospensione tipo pull-rod (la Ferrari si è convertita per ultima a questa soluzione) e di un nuovissimo cambio dagli ingombri verticali ridotti. Non solo: i tecnici avrebbero deciso di fare un salto nel passato anche per quanto riguarda l’avantreno, reintroducendo dopo 11 anni il pull-rod. L’ultima volta che si era vista una sospensione anteriore con questo schema era il 2001 sulla Minardi di Gabriele Tredozi. Una soluzione che permette di abbassare i pesi e pulire la zona bassa della ruota laddove, con sofisticate ap- Pat Fry 47 anni Britannico Direttore tecnico Guida sdraiata Altro aspetto im- S Nikolas Tombazis 43 anni Greco Capo progettista ANDREA CREMONESI ovvero dal gran premio che concluse la sua avventura alla Ferrari (11o al traguardo). Da allora tante cose sono cambiate a cominciare dai rifornimento che nel frattempo sono stati aboliti, costringendo i piloti a correre con vetture che hanno forti variazioni di peso durante la gara. Kimi Raikkonen, 32 anni, iridato 2007 con la Ferrari. Ha corso 156 GP, ne ha vinti 18 e fatto 16 pole © RIPRODUZIONE RISERVATA I NUMERI DELLA MOTOGP Stoner si riprende l’1 Gomme Kimi inoltre non ha al- Mancano ancora due settimane all’avvio dei test invernali con le nuove monoposto ma Kimi Raikkonen anticipa tutti e scende già oggi in pista al Ricardo Tormo di Valencia (Spagna) per cominciare a togliersi un po’ di ruggine di dosso. Il finlandese, che ha trascorso le ultime due stagioni nel Mondiale Rally senza risultati di prestigio, non guida una F.1 da Abu Dhabi 2009, portante, che ha condizionato una buona parte del progetto, è stata la scelta voluta da Pat Fry di avere una posizione di guida più sdraiata con la linea di cintura del telaio che non sfrutta il massimo limite regolamentare dei 625 mm. Ne è scaturita una gobba di raccordo molto limitata con il muso che non sarà di certo fra i più alti tra quelli che vedremo al via della prossima stagione a Melbourne il 18 marzo. Taccuino PRIMO TEST L’EX IRIDATO PREPARA IL RITORNO Raikkonen gira da oggi sulla Lotus a Valencia per togliersi la ruggine pendici aerodinamiche applicate alle prese dei freni, si cerca di indirizzare al meglio il flusso d’aria che arriva dall’ala anteriore e alimentare la parte inferiore della monoposto e quindi il diffusore. Quanto alla possibilità di montare una soluzione di correttore di assetto, bocciata in questi giorni alla Lotus, bisognerà attendere il responso FIA sul progetto presentato da Maranello, in base ai chiarimenti che i tecnici emiliani hanno chiesto. cuna esperienza con le Pirelli (si usavano la Bridgestone) deve prendere confidenza con i nuovi pulsanti, con l’ala posteriore mobile e rinfrescare la memoria per quanto riguarda il sistema di recupero di energia in frenata (il kers) che pure aveva già usato. Kimi girerà due giorni con la vecchia R30 in attesa della nuova vettura che proverà per primo il 7 e l’8 febbraio a Jerez. © RIPRODUZIONE RISERVATA La visita Il cardinale Bertone a Maranello C’è una persona che ha già visto la nuova Ferrari di F.1: è il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano. L’alto prelato, prima di raggiungere Imola dove ieri ha ordinato il vescovo di Carpi, sabato ha fatto sosta a Maranello dove è stato ricevuto dal presidente Montezemolo, da Piero Ferrari, dall’a.d. Amedeo Felisa e dal capo della Ges Domenicali. La MotoGP 2012 avrà 21 iscrit ti. Stoner riprende l’1, Lorenzo torna al 99. Il 65 di Capirossi è stato ritira to e Bradl ripiega sul 6. Gli italiani so no 4: Dovizioso (Yamaha) 4, Petruc ci (Ioda) 9, Rossi (Ducati) 46, Pirro (Gresini) 51. In Moto2 gli iscritti sono 32, con 5 italiani: Corsi, De Angelis (Rsm), Iannone, Rolfo e Corti. Anche in Moto3 sono 32, con 4 azzurri: Mor ciano, Fenati, Tonucci e Antonelli. SUPERCROSS USA Reed a Los Angeles (m.z.) Terzo vincitore dell’an no nella 3a gara del Supercross Usa a Los Angeles. Vittoria di Reed (Hon da) su Dungey (Ktm) che resta in te sta al campionato. Poi Stewart (Yamaha) e Villopoto (Kawasaki). In cidente a Canard, con frattura alla schiena, ma senza perdita mobilità. 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 2003 La prima gioia Loeb (a destra) festeggia con Elena il primo trionfo AP GUIDO RANCATI MONTECARLO (Monaco) «Pensa che sarà possibile scaldare le gomme nei pochi chilometri della strada che si inerpica a Sainte Agnes?». Manca oltre un’ora alla partenza, quando il ricognitore spedito all’alba a visionare la prova del Col de la Madone chiama il campo-base per mettere Daniel Elena al corrente dei punti ancora umidi e di quelli dove c’è terra sulla carreggiata. Relax Sèbastien Loeb sembra più interessato a gustarsi il caffè che alle ultime informazioni sulle condizioni del fondo, ma chiede al suo copilota di informarsi se le auto parcheggiate dagli spettatori hanno lasciato abbastanza spazio da zigzagare. La risposta, negativa, non lo sorprende: «Vuol dire che porteremo le gomme in temperatura prima di lasciare la costa», dice più a sé stesso che a chi gli sta intorno. Poi, con calma, distribuendo saluti ai tifosi arrivati con il buio a presidiare il «fortino» della Citroën, si infila nell’abitacolo della DS3 e va ad affrontare quel poco che resta di un rally iniziato quattro giorni prima. E da lui ipotecato prima ancora che finisse la tappa iniziale. Non ha un vero bisogno di incrementare il già ricco bottino di punti, con i 3 supplementari che il regolamento assegna al più veloce dell’ultima speciale, ma fa capire di non voler fare sconti a nessuno. Missione compiuta La manciata di chilometri designati a chiudere i giochi — 5 km in salita, su un nastro d’asfalto stretto con tante curve e pochi allunghi — sono un bocconcino da mandar giù in un colpo solo. L’Extraterrestre lo fa più in fretta degli altri: di poco, 1"1, è più veloce del neo compagno Mikko Hirvonen, che di un altro secondo e Al francese della Citroën anche l’ultima speciale. E Delecour cede la guida al navigatore spiccioli tiene dietro Evegeny Novikov, il ragazzo russo con la Fiesta. Gli altri sono più dietro: Dani Sordo, appagato da un 2˚ posto finale che per Mini è manna, è a 3"9, Petter Solberg a più di 5". Però fa festa come se avesse vinto: «La mia prima con la Fiesta finisce sul podio e quindi sono contentissimo». Passerella L’ultimo trasferimento è una breve passeggiata domenicale. E l’alsaziano e il monegasco trovano il modo di concedersi una breve pausa prima di tornare al porto monegasco. Per assaporare il 6˚ successo nel Principato in santa pace, senza telecamere, microfoni e Seb VI di Monaco RALLY PRIMA GARA DEL MONDIALE 2004 Il bis nel Principato Un anno dopo, Montecarlo fa ancora rima con Loeb AFP 2005 Il tris consecutivo Loeb e Citroën sempre protagonisti nel Principato AP 2007 2008 Il ritorno al successo Dopo la parentesi Grönholm, Loeb si riprende Montecarlo AP La storica cinquina Alberto di Monaco premia Loeb ed Elena: e sono 5... REUTERS Loeb che ingordo Conquista il Monte e prepara la fuga Sebastien Loeb (a destra) festeggia la vittoria insieme al navigatore Daniel Elena sul tetto della sua Citroën DS3 WRC AP Citroën DS3 WRC Una bomba da 300 Cv POTENZA CILINDRATA 300 Cv 1598 cmc PESO 1.200 kg Ha debuttato nel Mondiale 2011 al posto della C4. Dieci le vittorie nel 2011. Alle quali si aggiunge quella nel Montecarlo, prima gara del 2012 AFP taccuini. Quando la loro DS3 World Rally Car si ferma al controllo piazzato subito prima della curva del Tabaccaio, sono già arrivati tutti gli altri dell’alta classifica. Omaggio Anche François Dele- cour che, 50 anni da qui a qualche mese, s’è regalato un Montecarlo con una Fiesta uguale alle ufficiali. Il tempo nella Power Stage, 42˚ a quasi 1’ da Loeb, non è esaltante, ma c’è una spiegazione: «Questo — spiega il veterano francese — è stato l’ultimo rally per Doumé Savignoni e mi è sembrato giusto lasciargli il volante almeno per una prova». Fuga La festa appena cominciata non può essere finita. Nei 12 rally che restano, di cose ne possono succedere molte. Intanto, però, Loeb ha già preso un certo vantaggio sugli altri pretendenti al titolo e può guardare avanti senza particolari patemi. Come la Citroën, che ai punti del suo asso somma quelli di Hirvonen. «Mikko è stato molto bravo: era alla sua prima gara con noi e oltre a non commettere errori ha vinto qualche prova e ha chiuso sotto il podio», osserva Yves Matton, che festeggia l’esordio alla guida del team transalpino con un 1˚ e un 4˚ posto. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 L’ALBO D’ORO Questo l’albo d’oro del Monte dal 1970 1970 Waldegård (Sve-Porsche) 1971 Andersson (Sve-AlpineRenault) 1972 Munari (Ita-Lancia) 1973 Andruet (Fra/AlpineRenault) 1975-76-77 Munari (Ita-Lancia) 1978 Nicolas (Fra-Porsche) 1979 Darniche (Fra-Lancia) 1980 Röhrl (Ger-Fiat) 1981 Ragnotti (Fra-Renault) 1982 Röhrl (Ger-Opel) 1983 Röhrl (Ger-Lancia) 1984 Röhrl (Ger-Audi) 1985 Vatanen (Fin-Peugeot) 1986 Toivonen (Fin-Lancia) 1987 Biasion (Ita-Lancia) 1988 Saby (Fra-Lancia) 1989 Biasion (Ita-Lancia) 1990 Auriol (Fra-Lancia) 1991 Sainz (Spa-Toyota) 1992 Auriol (Fra-Lancia) 1993 Auriol (Fra-Toyota) 1994 Delecour (Fra-Ford) 1995 Sainz (Spa-Subaru) 1996 Bernardini (Fra-Ford) 1997 Liatti (Ita-Subaru) 1998 Sainz (Spa-Toyota) 1999-20002001 Mäkinen (Fin-Mitsubishi) 2002 Mäkinen (Fin-Subaru) 2003-20042005 Loeb (Fra-Citroën) 2006 Grönholm (Fin-Ford) 2007-2008 Loeb (Fra-Citroën) 2009 Ogier (Fra-Peugeot) 2010 Hirvonen (Fin-Ford) 2011 Bouffier (Fra-Peugeot) 2012 Loeb (Fra-Citroën) 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 RALLY PRIMA GARA DEL MONDIALE il Vincitore SÉBASTIEN LOEB «Gara perfetta Per me questa è la settima vittoria qui» «La beffa 2002 non l’ho ancora digerita: anche se non c’è il mio nome nell’albo d’oro, quel Montecarlo l’ho conquistato io» DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA MONTECARLO (Monaco) È sempre capace di spiazzarti con risposte fuori dall’ordinario. Gli domandi: più bella questa vittoria al Montecarlo o una delle altre cinque? E lui: «Non mi ricordo le altre cinque. Dico davvero...». Il superman dei rally Sebastien Loeb ha conservato la franchezza disarmante di quando faceva l’operaio elettricista e non era ancora una stella. Ieri è salito sulla Rocca di Monaco per essere premiato dal principe Alberto II, ma prima ha disegnato qualche cerchio nero sull’asfalto del piazzale con le ruote della sua Citroën Ds3 senza curarsi del cerimoniale. È il Re di un mondo rustico e ancora vicino alla gente, molto più della F.1. ho commesso errori e con la squadra abbiamo sempre — o quasi sempre — fatto le scelte di gomme giuste. Soprattutto nelle speciali mattutine del primo e del terzo giorno, disputate in condizioni terribili. Una grande soddisfazione». Un successo netto... «La seconda speciale. Io so di essere il più veloce di tutti sull’asfalto. E non volevo rischiare di buttare la gara in quel momento, perché sapevo che poi avrei potuto recuperare. Quindi ho accettato di perdere qualcosa da Latvala (52"; n.d.r.). Era la mia strategia». «Il distacco dal secondo (Sordo; n.d.r.) è importante, ma non dirò mai che è stata una vittoria facile». Il suo navigatore Daniel Elena dice che il trionfo più bello resta quello del 2002, che vi fu tolto a tavolino e assegnato a Makinen. Loeb, come è stato rivincere il «Monte»? «Ha ragione, la penso come lui. Il 2002 rimane un ricordo che mi ha segnato. Me ne frego che il mio nome non sia nell’albo d’oro di quell’anno. Per me quel Montecarlo l’ho vinto». «Ogni volta è sempre speciale. Per me è stata una gara perfetta. Un Montecarlo così l’avrei sognato. Ho guidato forte, non Qual è stata la chiave dell’ennesimo centro? A 10,99 EURO Le Gruppo B rivivono nel dvd della Gazzetta È ancora in edicola, a 10,99 euro più il prezzo del giornale, il primo dvd della collana «La leggenda del rally». Il titolo è «Le fantastiche Gruppo B», ovvero le potentissime macchine degli Anni ’80. Venerdì sarà la volta delle «Grandi battaglie». FERMATO DALLA POLIZIA Multa a Solberg A 106 km/h in città nel trasferimento (lu.pe.) Occhio ai limiti di velocità. Chiedere al norvegese Petter Solberg, beccato dalla polizia monegasca nel trasferimento di sabato notte mentre viaggiava con la sua Ford Fiesta Wrc sul Boulevard Charles III a 106 all’ora anziché i 50 previsti in città. Per l’ex iridato multa di 1.400 euro e la sospensione della Fia (con la condizionale, però) per i prossimi sei rally. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 Sébastien Loeb, 37 anni, 8 titoli iridati AFP Invece Latvala non ha saputo aspettare? «Attenti. Lui, a differenza di me, sapeva di essere svantaggiato sull’asfalto. Ha cercato di fare un miracolo, ma lo ha pagato». « Si aspettava un inizio così? Fumogeni e fuochi d’artificio. Il pubblico è stato incredibile nella notte del Turini «Quando comincia una nuova stagione non sai mai che cosa aspettarti e quale sarà il livello della concorrenza. Perciò questo Montecarlo dominato mi rende felice. Ora siamo certi di avere una vettura super competitiva e di poter guardare avanti con ottimismo». Che atmosfera ha trovato sulle strade? «Il pubblico è stato incredibile. Specialmente di notte sul Turini. C’era tanta folla, fumogeni e fuochi d’artificio. Uno spettacolo unico (e il copilota Elena ha lanciato un bacio dall’abitacolo; n.d.r.)». Perché, dopo aver sempre controllato, ha voluto togliersi lo sfizio di vincere l’ultima Power Stage? «Ho deciso di attaccare perché i 3 punti di bonus potrebbero rivelarsi determinanti a fine stagione per il titolo. Ma, al di là di questo, sono orgoglioso di aver vinto un rally che ho nel cuore, davanti al pubblico francese. Mi hanno incitato tantissimo e volevo vincere anche per loro». « « Dominare questa corsa mi rende felice perché so di avere una Citroën a posto Lo sa che il suo nuovo compagno Hirvonen, arrivato al posto di Ogier, ha detto di trovarsi a meraviglia con lei e la Citroën? «Mai avuto problemi con Hirvo, anche quando eravamo in squadre diverse. Sono contento che ora sia con noi. Non c’è motivo perché i rapporti cambino. Se andrà più forte di me, è giusto che vinca lui. Non dirò certo alla squadra di farlo arrivare dietro di me». Mai avuto guai con Hirvonen. Se andrà più forte, non chiederò di rallentarlo Non si arrabbierà, se sarà lui a vincere in Svezia? «No, assolutamente. Io ho già dimostrato di poter vincere su quella neve. Nessuno può dire che non ne sia capace». © RIPRODUZIONE RISERVATA CHAMPAGNE A FIUMI SUL PODIO 1 2 3 4 i risultati 68 Sordo è 2O davanti a Solberg Le vittorie Tante le gare iridate conquistate da Loeb dalla Germania 2002 al Montecarlo 2012 8 I titoli Dal 2004 in poi, nessuno è riuscito a battere il campione francese 11 Anno record Nel 2008 l’Extraterrestre ha vinto 11 delle 15 gare in calendario, un record 2 1284 IL RIVALE PASSATO ALLA VOLKSWAGEN DOPO LA FRATTURA CON L’IRIDATO I punti Con i 28 di ieri, il francese si avvicina a quota 1300 punti iridati Ogier: «Batterò Seb con la Polo» «Ma non è la mia ossessione. Amo lo sci e prima o poi mi lancerò sulla Streif di Kitzbühel» MONTECARLO Avete presente le rivalità Senna-Prost o Alonso-Hamilton, quelle in cui uno dei contendenti alla fine è costretto a cambiare aria? È successo tra i due Sébastien del Mondiale rally: l’8 volte iridato Loeb e il suo ex pupillo Ogier, mollato di colpo dalla Citroën per scelta «politica» e costretto a un anno di purgatorio sulla Skoda Fabia S2000, in attesa di assaltare il trono Wrc nel 2013 con la nuova Polo R. Opposti Occhi di ghiaccio, come l’altro Seb, sembra diverso nel carattere: più aperto, ma altrettanto determinato. «Il mio obiettivo è diventare campione del mondo — dice il francese di Gap —. Per riuscirci devo battere tutti, non solo Loeb. Batterlo avrebbe più valore, perché pochi lo hanno fatto. Però non è la mia ossessione». In questo Montecarlo ha incantato, volando con la Fabia fino al 4o posto prima di decollare su un bordo della strada mentre sfrecciava in sesta piena. «Un incidente di quelli seri. Era la migliore occasione dell’anno e ho rischiato». Da domani inizia l’avventura con la Polo R. «La macchina è arrivata un po’ in ritardo (per la costruzione del cambio; n.d.r.) e sono curioso di provarne il potenziale. Partiamo da zero, quella usata da Sainz per il lan- va il buggy nell’autocross e lo ha iniziato alle corse. I primi passi li ha mossi a 7 anni su un cross-kart nei vialetti intorno a casa, poi sui piccoli circuiti vicino a Gap. Ai rally è arrivato tardi, dopo aver capito che nello sci non avrebbe sfondato. Però ha la licenza di istruttore e sogna un giorno di lanciarsi in discesa sulla Streif di Kitzbühel: «Unica, come il Montecarlo». Pronostico Intanto freme, pen- cio promozionale era un prototipo. Ho l’opportunità di svilupparla come voglio e dimostrare a chi non ci crede che posso farlo anche da solo». Sciatore Ogier viene da una fa- miglia modesta: papà François faceva il conducente di autobotti di carburante, zio Alain guida- Sébastien Ogier, 28 anni, ha vinto 7 gare iridate con la Citroën. Nel 2011 è stato 4˚, quest’anno è passato alla Volkswagen sando al 2013. La Volkswagen vincerà subito? «Difficile dirlo. La potenza di questo gruppo e la presenza di personaggi d’esperienza come Sainz mi danno fiducia. Se non sarà nel 2013, succederà nel 2014. Spero sia l’inizio di una bella storia». Tempestini il «rumeno» primo italiano ma è 31o GUIDO RANCATI MONTECARLO Vita sempre grama, per il rallismo italiano. Lontani i trionfi in serie di Miki Biasion o i lampi di Piero Liatti e Fabrizia Pons. E comincia a sbiadire il ricordo dei piazzamenti di Gigi Galli: l’ultimo, quasi 4 anni fa. Eppure sul Turini di appassionati italiani ce n’erano. Classifica Ma per trovare il pri- mo dei nostri, Marco Tempestini, che corre con licenza rumena, si deve scendere fino al 31o posto. Gli altri — Gianluca Cali, Carlo Covi e Marco Arici — sono più indietro, dopo i ritiri di Giandomenico Basso e Lorenzo Bertelli, dai quali si aspettava di più. Basso, abbagliato dal sole, ha staccato una ruota della sua Proton dopo 15 km di gara e Bertelli, tradito dal cam- 2˚ Alla Le Mans Loeb ha preso parte anche alla 24 Ore di Le Mans con la Pescarolo, finendo 2O nel 2006 La Mini Cooper di Dani Sordo EPA CLASSIFICA FINALE 1. Loeb (Fra-Citroën) in 4h32’39"9; 2. Sordo (Spa-Mini) a 2’45"5; 3. P.Solberg (Nor-Ford) a 3’14"2; 4. Hirvonen (Fin-Citroën) a 4’06"8; 5. Novikov (Rus-Ford) a 6’03"4; 6. Delecour (Fra-Ford) a 7’47"9; 7. Campana (Fra-Mini) a 8’31"4; 8. Tänak (Est-Ford) a 10’34"6; 9. Prokop (R.Cec-Ford) a 16’10"7; 10. Araujo (Por-Mini) a 16’16"6; 11. Wilson (GB-Ford) a 18’51"; 12. Abbring (Ola-Skoda) a 18’56"3; 13. H.Solberg (Nor-Fiesta) a 20’16"3; 14. Breen (Irl-Ford) a 24’26"3; 15. Bouffier (Fra-Peugeot) a 27’25"4; 16. M.Burri (Svi-Peugeot) a 30’19"5; 17. Robert (Fra-Citroën) a 32’27"7; 18. O.Burri (Svi-Mitsubishi) a 35’30"5; 19. Chardonnet (Fra-Renault) a 36’55"3; 20. Nobre (Bra-Mini) a 38’59"7; 21. Melicharek (Slk-Peugeot) a 44’23"2; 22. Latour (Fra-Citroën) a 44’57"7; 23. Sias (Fra-Peugeot) a 45’58"; 24. Comole (Fra-Honda) a 46’33"4; 25. Frau (Fra-Mitsubishi) a 49’15"7; 26. Ressegaire (Fra-Renault) a 51’14"3; 27. Cornu (Fra-Renault) a 51’35"7; 28. Aymard (Fra-Subaru) a 54’31"9; 29. Gatti (Fra-Peugeot) a 1h02’28"9; 30. Kosciuszko (Pol-Mitsubishi) a 1h02’34"9; 31. Tempestini (Ita-Subaru) a 1h03’53"2; 32. Fontaine (Fra-Renault) a 1h04’08"3; 33 Droxler (Svi-Ford) a 1h04’51"3; 34. Bect (Fra-Citroën) a 1h06’29"5; 35. Panciatici (Fra-Citroën) a 1h06’44"; 36. Boland (Irl-Mitsubishi) a 1h07’55"2; 37. Esposito (Svi-Ford) a 1h08’03"6; 38. Foulon (Fra-Mitsubishi) a 1h10’28"1; 39. Riberi (Mon-Peugeot) a 1h12’22"3; 40. Castro Santamaria (Spa-Mitsubishi) a 1h12’28"7; 41. Bacle (Fra-Citroën) a 1h12’33"5; 42. Rada (R.Cec-Alfa) a 1h15’52"3; 43. Petiet (Fra-Renault) a 1h16’40"1; 44. Metiffiot (Fra-Citroën) a 1h17’24"; 45. Vossen (Ola-Mitsubishi) a 1h18’02"6; 46. Fostier (Fra-Suzuki) a 1h18’51"6; 47. Besson (Fra-Mitsubishi) a 1h19’08"3; 48. Berton (Fra-Suzuki) a 1h23’24"1; 49. Cali (Ita-Renault) a 1h23’34"6; 50. Covi (Ita-Subaru) a 1h32’27"1; 51. Arici (Ita-Mitsubishi) a 1h32’42"7; 52. Rebilly (Bel-Citroën) a 1h58’41"6; 53. Palmero (Ita-Suzuki) a 2h00’28"4 VINCITORI DI SPECIALI Loeb 9, P.Solberg 4, Hirvonen 3, Latvala e Sordo 1. lu.pe. © RIPRODUZIONE RISERVATA MOVIMENTO IN CRISI MARCO, IL MIGLIORE DEI NOSTRI, CORRE CON LICENZA STRANIERA bio della Mitsubishi, s’è fermato poco più in là, alla fine della prima prova speciale. Allo sconforto di uno si è sommata la delusione dell’altro. Può capitare che un campione commetta un errore e che un’auto molto ben curata si rompa; è successo e due probabili protagonisti, uno fra le Super2000 e l’altro in Produzione, hanno fatto le valige prima del previsto. Ma la sostanza non cambia: pur se avessero tenuto botta fino alla fine, né uno, né l’altro ce l'avrebbero fatta a infilarsi nelle zone nobili della graduatoria. 37 I NUMERI la gara e il Mondiale Le Case Loeb ha corso gare iridate con solo due marche: dopo il debutto con la Toyota nel 2000 al Sanremo e in Corsica, passa alla Citroën con cui corre tutt’oggi 1. Sèbastien Loeb e Petter Solberg, quasi completamente nascosto dallo champagne 2. Il podio dell’80o Montecarlo: al centro i vincitori Loeb ed Elena 3. Lo spagnolo Dani Sordo, secondo al volante della Mini AFP LA GAZZETTA DELLO SPORT Miki Biasion, iridato ’88 e ’89 su Lancia, è l’ultimo dei nostri re nei rally DPPI Fiat Il disimpegno Fiat non pesa quanto si dice. Da sempre finlandesi, norvegesi, estoni e cechi hanno posti al sole senza costruttore nazionale. E Campana, corso, si può permettere qualche puntata nel Mondiale grazie al sostegno della federazione francese che, dopo aver puntato su Sébastien Loeb e averlo aiutato a diventare l’Extraterrestre e su Sébastien Ogier, non smette di cercare nuovi talenti. Come la federazione belga. Esempi da imitare. © RIPRODUZIONE RISERVATA PRINCIPALI RITIRI Latvala (Fin-Ford), Neuville (Bel-Citroën), Ogier (Fra-Skoda). MONDIALE PILOTI 1. Loeb 28 punti; 2. Sordo 18; 3. P.Solberg 15; 4. Hirvonen 14; 5. Novikov 11; 6. Delecour 8; 7. Campana 6; 8. Tänak 4; 9. Prokop 2; 10. Araujo 1. MONDIALE COSTRUTTORI 1. Citroën 37 punti; 2. Mini 24; 3. Ford 15; 4. M-Sport (Ford) 14. IL CALENDARIO Svezia (9-12 febbraio) Messico (6-11 marzo) Portogallo (29 marzo-1 aprile) Argentina (27-29 aprile) Grecia (25-27 maggio) Nuova Zelanda (22-24 giugno) Finlandia (2-5 agosto) Germania (24-26 agosto) Gran Bretagna (13-16 settembre) Francia (4-7 ottobre) Italia (18-21 ottobre) Spagna (8-11 novembre) 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 BASKET LA 18a GIORNATA DI SERIE A l’Analisi di LUCA CHIABOTTI Sindrome Olimpia, ritorno Virtus Troppo facile parlare male di Milano. Non perdeva 4 partite consecutive in campionato, finali scudetto con Siena escluse, dal 2007 quando Caja sostituì Markovski. Il problema non è cambiare ancora ma cosa succede quando qualcuno arriva all’Olimpia. Pensate a Gentile, 19 anni, l’ultimo acquisto, al quale compagni esperti e pluripagati hanno spesso mollato la palla nei momenti difficili: segna la metà che a Treviso, e questo è logico, ma sta tirando col 27%. il 16 da tre. Non è colpa sua: l’Olimpia oggi è una sindrome, una piovra che trascina sul fondo. Bisogna considerarlo quando arriverà il nuovo americano, chiunque sia (è tornato di moda Bremer, c’è sempre parcheggiato Eze): per avere successo, conta quello che si troverà attorno più di quanto sa fare. Intanto Milano è due punti sotto Pesaro e Bologna. Soprattutto la Virtus, i cui giocatori più utilizzati sommano 25 anni di media, ha recuperato Luca Vitali e sta ridando a Angelo Gigli un posto cruciale in serie A, merita tutto il bene. Finelli offre gioco oltre ai risultati. Milano, Pesaro e Cantù, nel ritorno, scenderanno alla Unipol Arena. Le V nere sono tornate. Varese e Diawara Milano continua a scivolare giù Quinta sconfitta di fila, Eurolega compresa Scariolo: «Ho la fiducia costante del club» VARESE MILANO 74 64 (23-25, 43-44; 61-48) CIMBERIO VARESE: Rannikko 7 (1/2, 1/4), Weeden 2 (1/4, 0/4), Diawara 18 (5/10, 1/3), Kangur 6 (9/1, 1/2), Garri 7 (2/2, 1/2); Stipcevic 12 (4/5, 1/6), Talts 6 (2/3), Reati (0/2 da 3), Ganeto 9 (3/4, 0/1), Fajardo 7 (3/4, 0/1). N.e.: Zattra, Demartini. All.: Recalcati. EMPORIO ARMANI MILANO: Cook 4 (1/2, 0/2), Nicholas 9 (2/2, 1/8), Mancinelli 7 (2/2, 1/3), Fotsis 19 (1/2, 4/5), Bourousis 15 (3/4, 2/5); Giachetti (0/1, 0/2), Rocca 7 (2/3), A.Filloy (0/1 da 3), Melli (0/1 da 3), Gentile 3 (0/3 da 3). N.e.: Radosevic, Amato. All.: Scariolo. ARBITRI: Sahin, Lo Guzzo, Vicino. NOTE - T.l.: Var 17/25, Mil 18/25. Rimb.: Var 38 (Diawara 11), Mil 26 (Bourousis 8). Ass.: Var 16 (Rannikko 5), Mil 16 (Cook 9). Progr.: 5’ 15-7, 15’ 35-32, 25’ 48-45, 35’ 67-57. Usc. 5f.: Nicholas 39’16" (71-64). Spett. 4484. www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/35.74.00, fax 0341/36.43.39 MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l. tel. 039/394.60.11, fax 039/394.60.55. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98.18.48.96, fax 06/92.91.16.48 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0342/20.03.80, fax 0342/57.30.63 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0332/23.98.55, fax 0332/83.66.83 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs MediaGroup S.p.A. Divisione Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. COLLABORATORI FAMILIARI 1.6 DOMESTICO governante, italiano, referenziato, patentato valuta offerte di lavoro in Lombardia. Cell. 348.40.26.022. 2 RICERCHE DI COLLABORATORI IMPIEGATI NOTA azienda di settore vicinanza Milano cerca figura commerciale appassionata ciclismo perfetta conoscenza lingua inglese scritta e parlata disponibile a viaggiare per sviluppo mercati esteri. 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Il nuovo Il rischio per Milano è attendere il nuovo straniero come fosse Michael Jordan, sperando che basti un innesto a risolvere d’incanto tutti i problemi, che sono tanti. «Abbiamo perso i nostri due migliori giocatori (Gallinari e Hairston, ndr.) — spiega il c.t. della Spagna — che avevano un peso enorme a livello tecnico e poi c’è stato un calo di fiducia, con poca personalità per sopperire. Come si esce da questa crisi? Continuando a lavorare, con coesione, fiducia reciproca e con un rinforzo, che sarà un giocatore esperto, completo, bravo a giocare il pick and roll, di personalità e carattere». Qualcuno affonda il coltello. «Dimettermi? — risponde sorridendo Scariolo — Ho la fiducia costante e quotidiana della società. E non taglieremo nessuno». La tempesta continua, all’orizzonte solo nuvoloni nera nella forma di Fenerbahce (a Istanbul) e Pesaro (al Forum). Serve almeno una vittoria, per non affondare. © RIPRODUZIONE RISERVATA A abbisognosi grandi spazi Courmayeur, in nuovo chalet tutto rifinito pietra-legno vista, appartamento + mansarda con balcone panoramico... 99.000 euro + accollo piccolo mutuo. Esclusivissimo. 035.51.07.80. A addentro antico borgo lago Garda, affacciata golfo Salò, invidiabile mansarda arredata nuovo. Travi legno vista, termoautonoma, nessuna spesa condominiale... euro 89.000! CE "G" IPE 190. 030.91.40.277. A esigenti vacanzieri lago Garda: 200 metri spiaggia Sirmione, causa inutilizzo, svendesi accogliente appartamento terrazzatissimo. Barbecue, termoautonomo, piscina idromassaggio... nuovo! 189.000 euro. CE: B - IPE: 65 kWh/mq in costruzione. 035.51.07.80. OFFERTA MM ROVERETO vendiamo laboratorio con permanenza di persone, 78 mq. 85.800,00 euro. 02.88.08.31. CE: G - IPE: 108,26 kWh/mc. QUADRONNO prestigioso contesto vendiamo/affittiamo nuovo splendido ufficio 100 mq. Possibilità box. 02.88.08.31. 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ACQUISTI Milano segnava un solo canestro (1/10 con 0/7 da 3), perdendo 8 palloni e incassando un parziale di 18-4 con 10 punti di Stipcevic in 3’30", che segnava il match. In mezzo, solo qualche sprazzo di Fotsis (11 punti nel 18-4 con cui l’EA7 chiudeva il 1o tempo) e qualche ingenuità varesina in difesa che regalava a Milano 21 liberi in 20’. «Purtroppo poi siamo stati imprecisi — diceva Scariolo — sbagliando molti tiri aperti che Varese ci ha concesso chiudendo l’area (8/30 da 3 alla fine, ndr.) e perdendo il controllo dei rimbalzi (38-26 per la Cimberio, con 16 offensivi per i padroni di casa, ndr.)». Alla fine era Diawara a fare il bello e cattivo tempo (6 recuperi e 11 rimbalzi), 2.3 MADAGASCAR Hotel Andilana Beach ricerca direttore di villaggio, responsabile reception, food & beverage ed altro con decennale esperienza in villaggi turistici e perfetto francese. Ottimi stipendi. 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Non ce ne voglia Varese, ma la notizia è il 5o k.o. consecutivo (compreso quello col Pana in Eurolega) dell’Olimpia, partita con ben altre ambizioni e ora in una crisi che sembra non avere fine. Scariolo ha parlato di segnali positivi («Assieme ad altri ancora negativi»), che onestamente noi non abbiamo visto. Senza neppure addentrarsi nell’analisi dei singoli (si salva solo Fotsis, pure acciaccato), ad inquietare è la mancanza di punti di riferimento, di certezze alle quali aggrapparsi nei momenti difficili. Che a Masnago sono stati parecchi. 2.1 Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. OFFERTE DI COLLABORAZIONE MASSIMO ORIANI VARESE Scherzo Il primo in avvio, con Garri che scherzava Bourousis e gli segnava 7 punti in faccia in 3’, portando la Cimberio sul 19-7. Poi in un 3o periodo da museo degli orrori, nel quale TECNICO laboratorio esperienza presso importante multinazionale petroli offresi. Tel. 340.83.85.005. Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: DAL NOSTRO INVIATO mandando Milano all’inferno con 11 punti nella ripresa (su 18). «Temevamo che attaccassero Yakhouba — spiegava Recalcati — invece si sono invertite le parti. I miei giocatori sono stati intelligenti ad adattarsi al metro arbitrale nel 2o tempo». Varese toccava il massimo vantaggio sul 67-51 a 6’ dalla fine, poi gestiva il finale, nel quale l’Olimpia non riusciva ad avvicinarsi oltre il 71-64 dell’ultimo minuto. I 30 tiri da tre contro i soli 16 da due «sono la conseguenza di quanto ha fatto Varese — proseguiva Scariolo — L’errore è stato intestardirci a cercare spazi che non c’erano. Non siamo capaci di fermare l’emorragia quando le cose vanno male». 19.2 CQUISTANSI automobili e fuoristrada, qualsiasi cilindrata, pagamento contanti. Autogiolli, Milano. 02.89.50.41.33 - 02.89.51.11.14. RCS MediaGroup S.p.A. Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 RISULTATI VARESE-MILANO CANTÙ-CREMONA AVELLINO-MONTEGRANARO SIENA-TERAMO CASALE-SASSARI PESARO-BIELLA ROMA-BOLOGNA TREVISO-CASERTA HA RIPOSATO VENEZIA 74-64 87-73 93-84 79-58 75-78 78-72 78-82 71-73 CLASSIFICA SQUADRE SIENA PESARO BOLOGNA CANTÙ MILANO AVELLINO VENEZIA VARESE SASSARI CASERTA BIELLA TREVISO ROMA TERAMO MONTEGRANARO CREMONA CASALE PT 26 22 22 22 20 20 18 18 18 16 16 14 14 12 12 10 8 G V P 17 13 4 17 11 6 17 11 6 17 11 6 17 10 7 17 10 7 16 9 7 17 9 8 17 9 8 17 8 9 17 8 9 17 7 10 17 7 10 17 6 11 17 6 11 17 5 12 17 4 13 Le prime 8 ai playoff, L’ultima in Lega 2 PROSSIMO TURNO Domenica 29 gennaio, ore 18.15 BIELLA-ROMA (25/1 ore 20.30) SASSARI-CANTÙ (28/1 ore 16.10) TERAMO-TREVISO (28/1 ore 20.30) BOLOGNA-AVELLINO MONTEGRANARO-VARESE MILANO-PESARO CREMONA-CASALE VENEZIA-SIENA (20.30) RIPOSA CASERTA S Yakhouba Diawara, 29 anni, ala francese di Varese, schiaccia contro Antonis Fotsis, 30, ala greca di Milano. Diawara è il miglior realizzatore della squadra con 16.4 punti di media: ieri, oltre a 18 punti, ha preso 11 rimbalzi di cui 8 offensivi LAPRESSE McCalebb e Aradori Bastano 8’ Da quando è rientrato dall'infortunio, ogni volta che Bo McCalebb è rimasto sotto la doppia cifra, Siena ha perso. Pietro Aradori invece veniva da un mese e mezzo di problemi fisici a 5,4 punti di media. Contro Teramo, in coppia hanno segnato 16 punti nei primi 8' non facendo neanche entrare in gara la Banca Tercas: 11-3 dopo 3', 33-14 al 15' attingendo alle panchine con Zisis e Ress, 55-37 al 25' con Moss e 68-39 al 34' anche con Thornton. Sempre k.o. Sempre battuti in 18 sfide contro la Montepaschi, per gli abruzzesi è la prima sconfitta del 2012 dopo quattro successi di fila, mentre per la prima volta nell'anno nuovo i campioni d’Italia infilano due successi di fila in campionato. Tradito dai suoi titolari e salvando solo la voglia di Polonara, Ramagli oltre a Fultz ha dovuto fare senza Borisov, uomo chiave dell'ultimo periodo: problema musco- ROMA Crosariol fuori rosa? Skinner in arrivo (canf) Roma agitata: a paga re per l’ennesimo k.o. interno è sta volta Andrea Crosariol che il club dovrebbe mettere fuori rosa dopo l’ennesima prova incolore e un rifiu to a rientrare in campo sabato, moti vato però dal giocatore con un infor tunio al ginocchio. Mercato: in notta ta sarebbe dovuta arrivare la firma dell’ex Benetton Skinner (libero) a cui Roma ha fatto pervenire un’of ferta, come all’ex Cantù Pinkney, ora in Turchia all’Aliaga Petkim. lare al polpaccio con Varese, rischia anche con Treviso. Solo Polonare e Cerella hanno segnato nel terzo periodo, finito con 11 punti totali come i primi tre: «Mai stati in partita per intensità e atteggiamento: le quattro vittorie di voglia e determinazione ci hanno fatto tirare il fiato». Andersen Pianigiani ha tenuto in panca Andersen per un affaticamento muscolare dando 25’ a Michelori e una dozzina a Lechthaler: dall'infortunio di Lavrinovic viaggiava a 19,6 punti di media. «Finalmente una partita non punto a punto, più tranquilla. Con segnali di grande attenzione nel cambiare completamente pelle dopo Bilbao che aveva dei fisici negli esterni che Teramo ha schierato sotto canestro». La nota positiva, è che Ksystof Lavrinovic si sta allenando e potrebbe addirittura viaggiare con la squadra a Madrid per la sfida di mercoledì col Real. Il lituano si era sottoposto a un intervento alla schiena a inizio dicembre, sarà comunque pronto per le sfide decisive di Eurolega. DONNE Nikos Zisis, 28 anni CIAMILLO SIENA TERAMO 79 58 (23-11, 39-22; 60-33) MONTEPASCHI SIENA: McCalebb 13 (5/7, 0/1), Aradori 14 (2/3, 2/2), Moss 6 (2/7), Stonerook 5 (1/1, 1/3), Michelori 2 (1/2); Ress 10 (3/4, 1/2), Lechthaler (0/3), Zisis 11 (4/4), Rakocevic 5 (1/4, 0/1), Thornton 10 (5/7), Carraretto 3 (0/1, 1/2). N.e.: Andersen. All.: Pianigiani. BANCA TERCAS TERAMO: D.Brown 5 (1/2, 1/2), Cerella 9 (3/4, 1/3), Goods 12 (0/3, 3/8), Amoroso 5 (2/6, 0/2), B.Brown 5 (1/2, 1/2); McGrath 2 (0/3, 0/1), Ricci 2 (1/1, 0/1), Green 6 (2/4), Polonara 12 (4/5, 1/3). N.e.: Listwon, Lulli. All.: Ramagli. ARBITRI: Pozzana, Giansanti, Barni. NOTE – T.l.: Sie 16/23, Ter 9/13. Rimb.: Sie 37 (Michelori e Lechthaler 6), Ter 25 (Polonara 6). Ass.: Sie 14 (Zisis e Carraretto 3), Ter 14 (Amoroso 3). Progr.: 5' 11-7, 15' 33-14, 25' 52-27, 35' 70-44. F.tecn.: Amoroso (20'00'', 39-22). Spett. 4609 per 24415 euro di incasso. Sesto San Giovanni ferma Taranto La 2a giornata di ritorno in A 1: Le Mura Lucca Liomatic Um bertide 65 61; Roberta Faen za Basket Alcamo 58 43; Bracco Geas S.S.Giovanni Cras Taranto 74 70; Lavezzini Parma Gma Del Bò Pozzuoli 79 56; Famila Wüber Schio Cagliari 65 54. Rinviata Pool Comense Erg Priolo. Classifica: Taranto 22; Schio 20; Umbertide, Lucca 18; Comense 16; Faenza, Par ma 14; S.S.Giovanni 12; Pozzuoli 8; Priolo 6; Cagliari 4; Alcamo 2. IN SPAGNA (pe.m.) Nella 17a giorna ta, il Real Madrid ha battuto Vitoria. Mercoledì c’è Real Siena in Eurole ga. Nel Barcellona è rientrato Navar ro. Risultati: Real Madrid Vitoria 84 73 (Suárez 19; Oleson 19); Bar cellona Saragozza 71 68 (Navarro 17, Lorbek 14; Cabezas 14); Manre sa Malaga 86 68 (Doelmann, Downs 19; Valters 17). Classifica: Real Madrid, Barcellona 14 3. IL RECORD DEL GALLO VAI A PAGINA 47 © RIPRODUZIONE RISERVATA CHE ATTACCO SIDIGAS MICIDIALE FACILE VITTORIA BRUNNER IL MIGLIORE Avellino, triple e rimbalzi Battuta Montegranaro Cantù può anche riposare L’ultimo tiro è sul ferro Cremona: «Nulla da salvare» Sassari passa a Casale AVELLINO 93 MONTEGRANARO 84 (27-24, 49-38; 63-64) SIDIGAS AVELLINO: Green 20 (2/7, 2/8), Dean 22 (3/7, 3/8), Gaddefors 11 (1/4, 1/2), Golemac 13 (2/6, 3/3), Johnson 5 (1/3); R. Slay 19 (6/11, 1/4), Lauwers (0/1), Soloperto 3 (1/1), Ferrara. N.e.: Alborea, Spinelli. All: Vitucci. FABI SHOES MONTEGRANARO: Di Bella 7 (2/5, 1/2), Zoroski 11 (0/1, 3/5), Kirksay 15 (4/5, 2/5), Mazzola 10 (5/8, 0/1), Ivanov 19 (6/10, 1/3); McNeal 10 (3/5, 0/4), Nicevic 2 (1/4), Karl 10 (3/6, 1/5), Antonutti (0/1 da 3). N.e.: Piunti, Perini. All: Valli. ARBITRI: Begnis, Seghetti, Aronne. NOTE – T.l.: Sid 31/38, Fab 12/17. Rim.: Sid 44 (Slay 12), Fab 35 (Ivanov 8). Ass.: Sid 10 (Green 6), Fab 16 (Karl e Di Bella 3). Prog.: 5' 13-16, 15' 34-36, 25' 55-52, 35' 77-74. Tec.: pan. Fabi 19’06” (42-36). Usc.5 f.: Mazzola 39’12’’ (85-79). Spett.: 3000. AVELLINO La Sidigas Avellino pur con Johnson febbricitante domina sotto i tabelloni e supera la Fabi. «Test di maturità superato — dice Vitucci — con un successo ottenuto col gioco di squadra».Montegranaro non è dispiaciuta, ma Valli alla fine è molto arrabbiato: «Sono deluso perché non difendiamo e l’assenza di Brunner non deve costituire un alibi. Non possiamo subire 90 punti e più. Adesso mi attendo una reazione e salto di qualità». L’avvio è favorevole agli ospiti fino al 15’ (34-36’), poi sale in cattedra l’ex Slay che con Green ispira il parzialone biancoverde di 15-2 per il 49-38. La terza frazione è nel segno della Fabi che comincia con un 11-2 rimettendosi in gara fino a chiudere avanti il periodo (63-64) grazie a ben 6 triple a bersaglio. Negli ultimi 10’ Mc Neal segna il 63-66 poi 4 triple di fila in 3’ di Slay, Dean e Golemac si abbattono sui marchigiani dando via al prezioso successo di Avellino. Montegranaro tenta di rientrare con Ivanov, ma Green e Dean dalla lunetta non sbagliano nulla. Luigi Zappella CANTÙ 87 CREMONA 73 (17-12, 44-28; 66-47) BENNET CANTÙ: A. Cinciarini 6 (1/1, 1/3), Markoishvili 14 (5/7, 1/5), Micov 19 (4/6, 3/5), Leunen 8 (1/2, 2/4), Marconato; Brunner 17 (6/7, 1/1), Gianella 7 (2/2, 1/2), Mazzarino 5 (1/1, 1/3), Shermadini 8 (4/6), Basile 3 (1/2 da 3). N.e.: Meroni, Diviach. All.: Trinchieri. VANOLI CREMONA: Tabu 11 (2/4, 2/4), Lighty 16 (2/5, 3/4), Roderick 2 (1/5), Milic 18 (7/13), Perkovic 9 (1/6, 1/1); D. Cinciarini 14 (2/5, 2/2), D’Ercole 3 (1/2, 0/1), Tusek 11 (0/2, 0/1). N.e.: Mazic, Lottici, Antonelli, Belloni. All.: Caja. ARBITRI: Paternicò, Lanzarini, Quacci. NOTE - T.l. Can 6/7, Cre 17/22. Rimb.: Can 26 (Brunner 8), Cre 27 (Milic 9). Ass.: Can 17 (Gianella 4), Cre 6 (Tabu, D’Ercole 2). Progr: 5’ 8-2, 15’ 28-18, 25’ 53-41, 35’ 76-57. Nessun usc.5 f. Spett. 3669 per 40.364 euro. 39 Taccuino Siena stende Teramo. E Lavrinovic è quasi pronto GIUSEPPE NIGRO SIENA LA GAZZETTA DELLO SPORT CANTÙ — Dura lo spazio di pochi secondi la resistenza della Vanoli Braga contro una Bennet in versione turnover: «Una scelta obbligata per tenere sempre alta la nostra intensità in difesa», dirà Trinchieri. E per preservare fisicamente e mentalmente, uomini cardine come Marconato (3 minuti), Basile (11), Micov e Cinciarini (a riposo per l’intero ultimo quarto) in vista della gara di mercoledì contro lo Zalgiris che, per dirla alla Trinchieri, «potrebbe dare un senso importante alla nostra partecipazione alle Top 16». Equilibrata nelle realizzazioni (47 il quintetto, 40 la panchina, Cremona è 56-17), rapida nel cambiare l’intensità in difesa, la Bennet ha reso inoffensivo l’attacco monocorde di Cremona con il solo Milic in grado di provarci. «Non c’è niente da salvare - ha detto Caja - Di sicuro non mi è piaciuto l’atteggiamento mentale della mia squadra». Cantù ha trovato dapprima in Micov, poi Markoishvili e Brunner (il migliore), l’energia condurre i padroni di casa a un successo tranquillo. Pietro Terraneo h IL COLPO ESTERNO BENE EASLEY SOTTO CANESTRO CASALE 75 SASSARI 78 (16-22, 39-41; 52-57) NOVIPIÙ CASALE: Shakur 14 (3/10, 2/4), Temple 7 (2/4, 1/4), Janning 23 (4/8, 5/9), Hukic (0/3, 0/2), Chiotti 12 (6/12); Gentile 2 (1/3, 0/2), Pierich (0/1, 0/1), Malaventura 17 (2/5, 4/6), Stevic. N.e.: Ferrero, Strotz, Giovara. All.: Crespi. BANCO SARDEGNA SASSARI: T. Diener 10 (1/4, 2/3), D. Diener 20 (5/8, 1/2), Hosley 12 (0/6, 2/7), Plisnic 13 (5/8, 1/1), Easley 15 (5/10); Pinton, Devecchi 2 (1/1, 0/2), Binetti (0/1), Metreveli, Sacchetti 6 (2/4 da 3). N.e.: Vanuzzo. All.: R. Sacchetti ARBITRI: Lamonica, Provini, Terreni NOTE - T.l.: Cas 3/5, Sas 20/24. Rimb.: Cas 40 (Chiotti 18), Sas 34 (Plisnic 9). Ass.: Cas 11 (Shakur 5), Sas 12 (T. Diener 4). Progr.: 5’ 10-15, 15’ 29-31, 25’ 51-48, 35’ 58-60. Nessun usciti 5 f. Spett. 2200. CASALE — La serenità di Sassari ha la meglio sulla tensione di Casale. Il Banco Sardegna passa sul campo della Novipiù conquistando il terzo successo esterno stagionale. Casale, 5 ko in fila, resta a caccia del primo successo del 2012. Crespi lancia subito in quintetto l’ultimo arrivato Jasmin Hukic. Il copione tattico è chiaro: Casale cerca il tiro da fuori, Sassari serve palla dentro. Easley e Plisnic dominano (16-22 al 10'). Sassari in doppia cifra di vantaggio al 14' sul 21-31. Casale pareggia a cavallo di metà frazione (31-31 al 16') e va avanti con Chiotti e Shakur (51-48) a metà terzo periodo. Drake Diener e Easley ricacciano indietro il tentativo della Novipiù. Sassari va a +8 con la tripla di Sacchetti (52-60). Casale costruisce la rimonta che con Temple fino al -2 (58-60). I cugini Diener — e la difesa del canestro di Easley sulle penetrazioni di Shakur — decidono. E la tripla del possibile pareggio di Janning si ferma sul primo ferro. Maurizio Neri LEGADUE LA 2a DI RITORNO: REGGIO TORNA SOLA, SCAFATI PASSA A BARCELLONA, BOLOGNA FERMA LA SERIE DI 6 SCONFITTE CON PECILE (30) REGGIO EMILIA 77 SANT’ANTIMO 76 BOLOGNA PIACENZA 70 BRESCIA 71 VEROLI (13-23, 40-42; 57-59) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 21 (6/8, 1/3), Taylor 20 (7/9, 1/5), Filloy 15 (3/8, 3/5), Slanina 5 (1/4, 1/4), Chiacig 2 (1/6); Pini 3 (0/1, 1/1), Cervi (0/2), Ruini 11 (0/1, 3/4), Frassineti (0/1 da 3). All.: Menetti. MORPHO PIACENZA: Harrison 6 (3/7, 0/5), Simoncelli 17 (1/4, 5/5), Voskuil 5 (2/7, 0/9), Anderson 17 (6/13, 0/1), Amoroso 6 (3/3); Infante 9 (2/2, 1/5), Scarone 5 (1/1, 1/3), Perego 2, Casella 3 (1/2 da 3). All.: Corbani. ARBITRI: Mazzoni, Di Gianbattista, Ciaglia. NOTE - T.l.: Re 11/12, Pia 10/16. Rimb.: Re 39 (Taylor 8), Pia 40 (Anderson 12). Ass.: Re 7 (Ruini e Taylor 2), Pia 9 (Harrison 4). Antisp.: Taylor 22’19 (43-47). Progr.: 5’ 7-11, 15’ 29-34, 25’ 46-53, 35’ 65-65. Spett.: 2756 per 25.396 euro. (d.b.) (18-18, 34-39; 58-58) IGEA SANT’ANTIMO: Moraschini 4 (1/2, 0/3), Bell 19 (6/10, 2/3), Campbell 13 (3/9), Bozovic 11 (4/8, 1/4), Cittadini 16 (4/7); Rossi 2 (1/1), Cantone 6 (0/1, 2/5), Eliantonio 5 (1/3, 1/1). N.e.: Meles, Petrazzuoli. All.: Di Carlo. CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Gergati 12 (5/10, 0/5), Goldwire 16 (2/7, 4/5), Thompson 9 (3/7, 1/2), Farioli 2 (1/3, 0/2), Busma 8 (4/6); Rombaldoni 2 (1/2), Bushati 3 (1/2, 0/2), Ghersetti 19 (7/10, 0/3). N.e.: Stojkov, Rezzano, Scanzi, Gattesco. All.: Dell’Agnello. ARBITRI: Caroti, Beneduce, Bartoli. NOTE – T.l.: San 18/22, Bre 8/10. Rimb.: San 41 (Bozovic 11), Bre 26 (Busma 6). Ass.: San 13 (Bozovic e Cantone 3), Bre 10 (Bushati 3). Progr.: 5’ 4-6, 15’ 27-26, 25’ 51-49, 35’ 68-62. Usc. 5f.: nessuno. Spett. 1000 circa (l.ba). dts 102 93 (23-22, 43-41; 62-64, 85-85) CONAD BOLOGNA: Kelley 9 (4/9, 0/2) Blizzard 14 (2/3, 3/6) Hite (0/5, 0/4), Baldassarre 28 (9/13, 1/1), Yango 14 (7/9); Pecile 30 (5/7, 3/5), Canavesi 4 (2/4), Montano 3 (0/1, 1/2). N.e.: Chiarini, Cutolo, Filippini. All.: Markovski. PRIMA VEROLI: Giovacchini 7 (2/4, 1/3), Jackson 14 (2/10, 2/8) Elder 18 (5/9, 2/5), Brkic 22 (8/12, 0/2), Lee 9 (3/4); Tommasini 8 (0/1, 1/3), Rullo 3 (1/3 da tre), Cortese 8 (1/3, 2/3), Ammannato 4 (2/2). N.e.: Tullio. All.: Gentile. ARBITRI: Perretti, Baldini e Conti. NOTE - T.l. Bol 20/22, Ver 20/25. Rimb.: Bol 44 (Baldassarre 12), Ver 33 (Brkic 12). Ass.: Bol 16 (Kelley 7), Ver 15 (Jackson 6). Progr.: 5’ 6-13, 15’ 31-29, 25’ 51-51, 35’ 78-71. Usc. 5 falli: Lee (37’50”, 80-80). Spett.: 3358. (n.z.) JESI 71 BRINDISI 88 BARCELLONA 64 VERONA 70 OSTUNI 77 SCAFATI 69 (12-16, 34-34; 46-57) FILENI JESI: Maggioli 25 (6/8, 1/2), Hoover 5 (0/1, 1/5), Brooks 16 (5/9, 2/2), Santiangeli 4 (2/4, 0/1), McConnel 17 (5/14, 1/6); Valentini, (0/1), Migliori 4 (0/1, 1/2). All.: Cioppi. TEZENIS VERONA: West 15 (6/7, 1/1), Porta 17 (1/4, 2/5), Boscagin 8 (4/9, 0/2), Banti 4 (2/2, 0/1), Renzi (0/1, 0/1); Waleskowski 6 (2/2, 0/1), DiGiuliomaria 16 (2/3, 3/4), Mariani (0/1 da 3), Vukcevic 4 (0/6, 0/3). All. Martelossi. ARBITRI: Ursi, Calbucci, Cappello. NOTE: T.l.: Jes 17/23, Ver 18/21. Rimb.: Jes 25 (Maggioli 8), Ver 40 (Vukcevic 8). Ass.: Jes 7 (McConnel 6), Ver 3 (tre con 1). Usciti 5 falli: DiGiuliomaria 37'19'' (57-63), Renzi 37'17''(61-63), Migliori 38'34'' (62-63). Progr.: 5' 4-7, 15' 23-22, 25' 41-50, 35' 52-61. Spett. 2480. (f.c.) (18-17, 39-37; 67-52) ENEL BRINDISI: Renfroe 9 (3/5, 1/2), Hunter 28 (5/9, 4/7), Ndoja 11 (0/3, 3/4), Callahan 11 (1/4, 3/5), Borovnjak 15 (6/11); Poletti 3 (1/1), Formenti 6 (2/5 da 3), Zerini 3 (0/1, 1/2), Giuri 2 (1/3). All.: Bucchi. DOMOTECNICA OSTUNI: Johnson 20 (4/5, 3/7), Jurevicus 18 (5/6, 2/4), Klobucar 3 (1/3, 0/3), Rinaldi 8 (4/7, 0/1), DiLiegro 6 (2/2); Berti (0/2), Carenza 6 (3/5, 0/1), Basei 8 (2/5), Rossetti 8 (2/3). All.: Marcelletti. ARBITRI: Di Modica, Pascotto, Bertelli. NOTE - T.l.: Bri 12/19, Ost 16/22. Rimb.: Bri 32 (Callahan 11), Ost 30 (Basei 7). Ass.: Bri 11 (Callahan 5), Ost 5 (5 con 1). Tecnico: panchina Ostuni. Usciti 5 falli: Formenti 33’15” (81-71), Borovnjak 33’58” (83-73). Spett.: 3500. (f.d.s.) (15-28, 32-38; 50-55) SIGMA BARCELLONA: Green 13 (3/11, 1/2), Hicks 21 (6/7, 2/3), Bucci 11 (3/7, 1/2), Da Ros 3 (0/1, 1/2), Martin 9 (2/3); Lukauskis 1 (0/2, 0/4),Mocavero 2 (0/1), Dordei 2 (1/2, 0/3), Piazza, Bonessio 2 (1/2). N.e.:Rotundo. All. Pancotto. GIVOVA SCAFATI: Levin 11 (2/3, 1/3), Radulovic 8 (1/3, 1/3), Thomas 10 (4/7), Ghiacci 7 (2/3, 1/2), Marigney 24 (7/9, 1/4); Casini 2 (1/1, 0/3),Gueye 3 (1/1), Rosignoli 3 (0/1, 0/4). N.e.:, Sorrentino, Guadagnala, Izzo, Matrone. All.:Griccioli. ARBITRI: Marzolini,Moretti,Rossi. NOTE - T.l. Bar 17/19, Sca 17/25. Rimb.: Bar 21 (Hicks 5), Sca 27 (Thomas 12). Ass.: Bar 8 (Green 6), Sca. 6 (Marigney 3). Progr.: 5’ 12-15, 15’ 17-35, 25’ 34-46, 35’ 57-62. Spettatori 2500 circa. (m.i.) CLASSIFICA SQUADRE REGGIO EMILIA PISTOIA BRINDISI SCAFATI BARCELLONA BRESCIA JESI PIACENZA VERONA OSTUNI IMOLA FORLÌ S.ANTIMO BOLOGNA VEROLI PT 24 22 22 20 20 18 16 16 14 12 12 12 10 10 10 G V P 15 12 3 16 11 5 16 11 5 16 10 6 16 10 6 16 9 7 16 8 8 16 8 8 16 7 9 16 6 10 16 6 10 15 6 9 16 5 11 16 5 11 16 5 11 Venerdì: Pistoia-Imola 79-73. Prossimo turno (29/1): Pistoia-Brindisi; Brescia-Jesi; Barcellona-Imola; Ostuni-Forlì (27/1); Verona-Reggio; Veroli-Piacenza; Scafati-Sant’Antimo. Riposa: Bologna. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 TENNIS COMINCIA LA SECONDA SETTIMANA DEGLI AUSTRALIAN OPEN d Federer, che lezione! «Ma Tomic è il futuro» LAMENTO TOMIC Roger domina il 19enne talento di casa: «Era emozionato, come me contro Sampras». Nei quarti match 1000 con Del Potro DAL NOSTRO INVIATO Sotto RICCARDO CRIVELLI MELBOURNE sopra Verrà il tuo tempo, Tomic. Per adesso, guarda e impara. Re Federer è ancora troppo lontano, troppo consistente non solo nel gioco (di dritto il giovane australiano è già da corsa) ma soprattutto di testa, troppo abile nel controllare i pochi momenti decisivi di una partita e farla scivolare dalla sua parte con quella mano santa. A un certo punto, il povero Bernie dopo una smorzata a pelo di rete del Divino alza le braccia al cielo e grida alla folla: «Ma come fa?». Emozione Ci sarà pur un motivo se Roger non perde da un under 20 da Cincinnati 2006 (Murray). E non solo perché è il più forte di sempre: i teenager che lo sfidano sono quei bambinetti che avevano il suo poster in stanza. Vuoi mettere l’emozione? Qui, i giornali e le tv avevano presentato la sfida mostrando una foto a tutta pagina di A-Tomic tredicenne che sorride accanto allo svizzero. Ovvio che quando i punti cominciano a pesare, guardi oltre la rete e ti spaventi. Così Bernard, sul 4-4 e 30 pari del primo set, spara due servizi in rete e un rovescio oltre la riga. Break. Ripetuto sull’1-1 del secondo con un dritto fuori: «Ho provato a essere più aggressivo del solito, ma lui ha punito ogni mio errore». Aspettative Questo fanno i mae- stri, o magari ti piazzano un rovescio lungolinea imprendibile per il break che chiude definitivamente i conti all’inizio del terzo set. «Mi ha dato una lezione — ammette candidamente Tomic — e io ho solo da imparare. A fine partita però mi ha fatto i complimenti e mi ha detto di lavorare duro. Se potrò arrivare a quei livelli? Fra un anno, un anno e mezzo e con qualche muscolo in più». Federer, che resta l’unico al mondo a prendersi più applausi degli idoli di casa, lo accarezza almeno a parole: «Lui è il futuro, è arrivato carico di aspettative e ha trovato questo signore (sorride, n.d.r.) che ha giocato un’eccellente partita. Quando hai di fronte un’atleta che hai ammirato da L BERDYCH FISCHIATO WOZNIACKI SORPRESA DA PICCOLO CANGURO Roger Federer (30 anni): contro Tomic, 45 vincenti a 13, ace 13-0 ANSA piccolo, ti emozioni: a me successe con Sampras». Terzo incomodo Anche Nadal confessò che gli tremarono le gambe a Miami nel 2004 quando si ritrovò nello stesso spogliatoio con Roger prima della loro sfida inaugurale: solo che lui lo batté. Adesso i 60.000 che regolarmente varcano i cancelli ogni giorno sperano che la semifinale della parte bassa del tabellone possa mettere in scena il 27˚ episodio della rivalità. Rafa ha avuto un percorso agevole (ultima vittima, l’amicone Feliciano Lopez), però la condizione è eccellente per uno che alla vigilia del primo match faceva fatica ad alzarsi dalla sedia per un ginocchio in fiamme. «Sto Gazzetta.it DA MELBOURNE: LIVE CAN-CAN TSONGA E FIDANZATA DI TOMIC Sul nostro sito proponiamo tutte le partite degli Australian Open in tempo reale, il simpatico ed atletico francese Jo-Wilfred Tsonga coinvolto in uno scatenato can-can sul campo da una ballerina professionista locale, e la bellissima e biondissima fidanzata del giovane eroe di casa, Bernard Tomic, che ha strappato la ribalta. NEI QUARTI LA REGINA OPEN AVRA’ LA N. 1 Niente stretta di mano finale tra Tomas Berdych e Nicolas Almagro: il ceco (non il più amato degli spogliatoi) s’è rifiutato sdegnato . La scintilla nel quarto set, sul 5-5 0-30 per Berdych, Almagro fa il punto tirandogli addosso. «Non mi ha neanche chiesto scusa — dirà il numero 7 del mondo — anche se ha fatto una cosa sporca: aveva almeno 3 o 4 metri di campo dove mettere quella palla». La replica di Almagro: «Si gioca per fare il punto». Nel 2006 Berdych aveva litigato con Nadal a Madrid: evidentemente gli spagnoli non gli stanno simpatici. Intanto la n. 1 del mondo, Caroline Wozniacki racconta: «Stavo dando del latte a un cucciolo di canguro — stavolta non scherzo! — e sapete che ha fatto? Me l'ha sputato addosso! Me lo merito dopo la storiella dell'anno scorso». Quando s’inventò il morso di un canguro. S «Ho provato a essere più aggressivo, ma Roger ha punito ogni mio errore. Mi ha dato una lezione e io ho solo da imparare. A fine partita però mi ha fatto i complimenti e mi ha detto di lavorare duro. Se potrò arrivare a quei livelli? Fra un anno, un anno e mezzo e con qualche muscolo in più» S Juan Martin Del Potro, 23 anni (Arg), rientra fra i primi 10: ci mancava da 15 mesi AFP giocando molto bene — dice il numero due del mondo —. Di solito nei grandi tornei vado in forma partita dopo partita, qui mi sono sentito in palla fin dal primo punto». Non dovrebbe essere cavallo pazzo Berdych a fermarlo. Piuttosto, attenti a Juan Martin Del Potro, l’unico dal 2006 ad aver conquistato uno Slam a parte i due fenomeni e Djokovic, che rientrerà nei primi 10 e nei quarti sarà una pellaccia per Roger. «I favoriti sono altri e dunque sono molto calmo». Mai una dichiarazione frizzante: «Che volete, sono fatto così». Però, se picchia, in campo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Kim Clijsters, 28 anni, storta alla caviglia sinistra AFP Clijsters salva 4 match point con caviglia k.o. La replica della finale 2011 è drammatica: Li Na in lacrime MELBOURNE (ri.cr.) A un certo punto, manca soltanto che la povera Li Na si nasconda sotto il tavolo. Alla prima domanda in conferenza stampa, ha già i lucciconi agli occhi. Alla seconda, non resiste e piange. Come non capirla: sul piatto c’era l’occasione della rivincita con la Clijsters, che l’aveva battuta nella finale dell’anno scorso e invece se ne torna a casa dopo aver sprecato quattro match point consecutivi (era 6-2) nel tiebreak del secondo set, per poi cedere4-6 7-6 (6) 6-4. Dolore e liberazione Oggi comincia l’anno del Dragone secondo il calendario cinese e non c’è nulla da festeggiare, per lei. Che partita incredibile: sul 3-3 del primo set la belga si distorce la caviglia sinistra e torna a giocare solo grazie a una fasciatura rigida. Però si muove a stento e perde il primo set: «Avevo un male terribile, ma ho tenuto duro, sapevo che dopo 20-30 minuti, scaldandosi, il dolore sarebbe diminuito e lei ha cominciato a sbagliare qualcosa». Kim rimane aggrappata alla partita fino al 6-6 del secondo, poi i quattro match point contro: «Che dire, ho pensato solo a un punto alla volta». Miracolo. Conquista il parziale e poi il match, con la vincitrice del Roland Garros che non riesce a darsi pace: «Non so se ho pensato al suo infortunio, non so cosa è successo nel terzo set: so solo che ho perso». Coabitazione La vincitrice degli Australian Open 2011, che ha già fatto un bagno nel ghiaccio per l’infortunio, incrocia in un quarto terribile la numero uno, Caroline Wozniacki, che non ha dato scampo a Jelena Jankovic. Dalla stessa parte c’è Victoria Azarenka, fin qui una macchina (ha concesso 12 game in 4 partite) e ora all’esame Agniewska Radwanska. Ma il momento del tennis femminile senza dominatrici è certificato dall’incredibile seppur remota possibilità che a fine torneo ci siano due numero uno: se infatti la Kvitova dovesse perdere agli ottavi, la Sharapova prima della finale e Wozniacki e Azarenka si fermassero entrambe ai quarti, la danese e la bielorussa sarebbero in testa a 7085, con Vicka prima solo per aver raccolto i punti in tornei più importanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTI I RISULTATI DEGLI AUSTRALIAN OPEN SONO A PAGINA 43 h PALLANUOTO EUROPEI DI EINDHOVEN: BATTUTA LA GERMANIA Setterosa, l’attacco è forza 18 DAL NOSTRO INVIATO FRANCO CARRELLA EINDHOVEN (Olanda) Una partita da 30 gol, cosa rara. L’attacco del Setterosa si diverte, ma nello stesso tempo la difesa è rimandata. «Nel complesso sono soddisfatto. Abbiamo offerto una buona prova, badando a risparmiare qualche energia per i quarti» spiega il c.t. Fabio Conti dopo il 18-12 con cui le azzurre stendono la Germania e chiudono il girone al secondo posto. Ora ci tocca l’Olanda, Un osso duro. Dominio Contro le tedesche, 4 I NUMERI 42 Il bottino di gol del Setterosa in tre partite (media 14,3) degli Europei di Eindhoven. Miglior marcatrice Bianconi con otto reti che si affidano ai muscoli e al pressing, è un tiro al bersaglio. Brillano Frassinetti (si procura ben tre rigori) e Casanova ai due metri, ma si esaltano anche Bianconi (sua la doppietta dell’allungo di fine secondo tempo per l’11-6) e Lapi. Nel terzo quarto, Gorlero prende il posto di Gigli tra i pali. Stajkovic e Alexandrescu fischiano un mare di falli su contatti lontano dalla palla, ed è un dato su cui soffermarsi: «Per questo — dice il c.t. Fabio Conti — stiamo studiando attentamente gli arbitraggi al video». © RIPRODUZIONE RISERVATA Teresa Frassinetti, 26 anni INSIDE ITALIA-GERMANIA 18-12 (4-3, 7-3, 4-3, 3-3) MARCATRICI: 1’38" Bianconi rig., 2’ Kruszona, 2’42" Kern, 3’08" Aiello s.n., 3’41" Emmolo s.n., 4’36" Casanova, 7’59" Blomenkamp; 8’19" Blomenkamp, 10’03" Abbate s.n., 11’23" Bianconi rig., 11’56" Zollner s. n., 12’10" Di Mario rig., 12’42" Abbate, 14’01" Queirolo, 14’15" Blomenkamp s.n., 14’57" e 15’53" Bianconi s.n.; 16’43" Frassinetti, 17’12" Kern s.n., 20’12" Cotti, 20’35" Blomenkamp, 21’53" Aiello, 22’47" Casanova, 23’15" Kern; 26’50" Wengst s.n., 27’16" Lapi s.n., 28’10" Blomenkamp, 28’37" Lapi, 29’13" Kruszona s.n., 30’27" Rambaldi. ITALIA: Gigli, Abbate, Di Mario, Bianconi, Emmolo, Cotti, Frassinetti; Casanova, Aiello, Queirolo, Lapi, Rambaldi, Giu. Gorlero. All. Conti. GERMANIA: Ahrens, Blomenkamp, A.Seyfert, Kruszona, Kern, Gelse, Zollner; Krieter, B.Seyfert, Steinhamer, Stiefel, Wengst, Lueg. All. Reimann. ARBITRI: Stajkovic (Mac) e Alexandrescu (Rom). NOTE: sup. num. Italia 10 (6 gol), Germania 10 (5). Usc. 3 f. Abbate 17’02", Di Mario 24’05", Gelse 27’10", Zollner 31’20". Spett. 1000. la guida Settebello, oggi c’è la Grecia Chiusa la prima fase tra le donne, nel torneo maschile l’inatteso successo della Germania sulla Croazia ha rimescolato le carte. La possibilità più concreta è che la vincente di Italia-Grecia si ritrovi nei quarti ad affrontare Croazia o Montenegro, anziché i più malleabili tedeschi, a un passo dal secondo posto nel girone. Insomma, non è sportivo dirlo, ma potrebbe «convenire» arrivare terzi. DONNE (3ª g.). Girone A: Olanda-Gran Bretagna 12-6, Russia-Ungheria 12-9. Class.: Russia 9; Ungheria, Olanda 6; Gran Bretagna 0. Girone B: Italia-Germania 18-12, Grecia-Spagna 8-6. Class.: Grecia 9; Italia 6; Spagna 3; Germania 0. Domani: quarti Ungheria-Spagna (19, vincente contro Grecia), Olanda-Italia (20.30, vincente contro Russia). UOMINI Oggi la 5ª giornata (Ungheria e Serbia già in semifinale). Girone A: Turchia-Ungheria (14.30), Olanda-Macedonia (19), Italia-Grecia (20.30, dir. RaiSport 2). Class.: Ungheria 12; Italia, Grecia 9; Macedonia, Olanda 3; Turchia 0. Girone B: Croazia-Spagna (13), Serbia-Montenegro (16, dir. RaiSport 2), Romania-Germania (17.30). Class.: Serbia 12; Montenegro 7; Germania, Croazia 6; Spagna 4; Romania 0. La formula: le prime di ogni girone direttamente in semifinale, seconde e terze si incrociano nei quarti, sia nel torneo maschile sia in quello femminile. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 IN ARGENTINA CICLISMO Oggi 1ª tappa: San Luis-Villa Mercedes, 189 km (per velocisti) Domani 2ª: Fraga- Juana Koslay, 145 km 3ª: Estancia Grande-Mirador de El Potrero, 168 km (arrivo in salita) 4ª: San Luis, 19,5 km (cronometro) 5ª: La TomaMerlo, 160 km (arrivo in salita) 6ª: LujanQuines, 201 km 7ª: San LuisSan Luis, 167 km y I più attesi Da oggi al via 1 ALBERTO CONTADOR Lo spagnolo, 29 anni, in attesa del Tas, ritrova Rasmussen, il danese espulso dal Tour 2007 DE WAELE DAL NOSTRO INVIATO CLAUDIO GHISALBERTI SAN LUIS (Argentina) Elegante, pulita: è la nuova maglia tricolore che farà il suo debutto oggi sulle strade del Tour de San Luis, in Argentina. La indosserà Giovanni Visconti, emigrato in Spagna, alla Movistar. «Non vedo l’ora di cominciare — confessa il siciliano —. E’ dal Mondiale che, con Eusebio Unzue, la sto studiando. Ne è uscita una maglia di classe: il tricolore, che forse noi sentiamo più che altrove, è ben visibile e le esigenze dello sponsor vanno bene d’accordo». «Visco» qui troverà pane duro per i suoi denti. La 6ª edizione di quella che è la corsa più importante del Sudamerica si preannuncia spettacolare: Contador contro Leipheimer e Nibali per la classifica; Guardini e Viviani per gli sprint (ma attenzione ad Haedo, padrone di casa, e Chicchi); Pozzato e Boonen per avviare la risurrezione. Insomma, i motivi d’interesse non mancano in queste sette tappe: quattro volate, una crono e due arrivi in salita. Forse quello che manca è proprio un arrivo per Visconti «Ma non importa, anche la forma è al punto in cui deve essere in questa stagione». Il 2012 non è un anno qualsiasi. Lei deve dimostrare che corridore è: da grandi classiche o da corse di un giorno di un gradino inferiore. 2 3 4 5 VINCENZO NIBALI Il siciliano, 27 anni, non può essere il corridore da 0 vittorie del 2011. Ha vinto il San Luis 2010 BETTINI FILIPPO POZZATO Il vicentino, 30 anni, si deve rilanciare con la Farnese dopo 2 anni senza soddisfazioni TOM BOONEN Il belga, 31 anni, nel 2011 ha vinto la Gand: l’unico acuto. C’è ancora «Tornado» Tom? AP VIVIANI E GUARDINI Oggi primo duello in volata tra i «gemelli» Andrea Guardini ed Elia Viviani (nella foto IPP), 22enni BETTINI Visconti ci sei? «Lo so, non posso più sbagliare» Tour San Luis Il tricolore debutta con Movistar «Farò il salto di qualità che tutti si aspettano» E dalle Strade Bianche fino al Giro punto ad avere un periodo di ottima forma». Sogna le classiche delle Ardenne. Con quali ambizioni? «Per essere al top, sto valutando di fare anche la prima parte del Belgio: Gand, Harelbeke, Fiandre. Mi sarà molto utile poi per la seconda parte. Nelle Ardenne voglio essere presente nei momenti in cui si decide la gara, per vincere o essere decisivo, anche perché in squadra abbiamo un campione come Valverde...». Abbandonati «Vero, devo diventare il corridore che voglio e che credo di essere. Non per presunzione, ma credo vi farò vedere il salto di qualità. Se sbaglierò ancora, dovrò rivedere sogni, ambizioni, aspettative...». Già messo a fuoco l’obiettivo? «Gli obiettivi. Correrò molto. Giovanni Visconti, 29 anni, tricolore 2007, 2010 e 2011 BETTINI i progetti di fare classifica in un grande giro? «Li ho un po’ messi da parte. Andiamo per gradi: 2012 per il salto di qualità nelle classiche. Poi, visto che mi sento più giovane della mia età, può darsi che in futuro torni a pensarci». In un team World Tour non ha più l’alibi del calendario incerto. «Sì, mi toglie una "scusa". Ma non ho più 20 anni, so prendermi le responsabilità. Comunque correre in una Professional e doverti guadagnare gli inviti è pesante. Sai che dai tuoi risultati dipende tutto, a volte anche il prosieguo dell’attività. Non puoi sbagliare mai». Dopo il 2007 e il 2008 alla Quick Step torna all’estero. Come mai questa scelta? «Le squadre straniere ti fanno venire voglia di "espatriare" con offerte migliori. Poi credo che l’ambiente spagnolo mi si addica più di tutti: meno stress, minore pressione per far bene a tutti i costi. Unzue mi ha cercato, mi sta dando fiducia trattandomi da corridore importante. In più c’è Lastras che non perde occasione per dirmi che sono un campione...». © RIPRODUZIONE RISERVATA GERRANS VINCE IL DOWN UNDER (f. min.) Qui Australia, Tour Down Under: ultima tappa allo sprint per il tedesco André Greipel (Lotto-Belisol), che ha fatto tris battendo Renshaw e Alessandro Petacchi nel circuito cittadino di Adelaide. Il successo finale è andato a Simon Gerrans, campione d’Australia: è anche il primo per il neonato team GreenEdge. Secondo, a pari tempo, Alejandro Valverde, tornato al successo sabato a Willunga dopo lo stop per l’Operacion Puerto. S CROSS LA COPPA A PAUWELS (m. gaz.) A Hoogerheide (Olanda) ultima prova di Coppa del Mondo: successi del belga Kevin Pauwels (a lui anche la challenge) e dell’olandese Marianne Vos, al 15˚ centro di fila (ma la Coppa è andata alla Van den Brandt). Italiani: 18˚ Franzoi, mentre il tricolore Silvestri si è piazzato 11˚ tra gli under 23. Sabato e domenica i Mondiali a Koksijde (Belgio) il retroscena Quel Riccò croato e la tessera n. 2787 CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta Tessera della federazione ciclistica croata numero 2787. Potrebbe essere una come tante, ma non è così, perché sembra che sia quella di Riccardo Riccò: anche se, richiesta una conferma al diretto interessato via sms, la risposta non è andata oltre il «Boooooo». Fatto sta che il 28enne modenese è tornato al centro dell’attenzione quando mancano appena 11 giorni al processo sportivo del Tribunale Nazionale antidoping. Caso L’appuntamento è per venerdì 3 febbraio a Roma: ci si riferirà ai fatti avvenuti a Pavullo il 6 febbraio 2011. Cioè il ricovero in ospedale in fin di vita, le ammissioni del corridore («Trasfusione con sangue mal conservato»), la ritrattazione. La Procura Coni ha chiesto una squalifica di 12 anni (Riccò era stato squalificato 20 mesi per la positività al Cera al Tour 2008); il Tna ha già ottenuto la superperizia di tre specialisti, ed è stata depositata anche una memoria difensiva. Riccò aveva tentato di rientrare in gruppo l’anno scorso con la Meridiana-Kamen, team campano (con licenza croata) di terza fascia: la stessa squadra che ha detto di essere pronta ad accoglierlo se assolto. Ma non è detto che il Tna arrivi a una decisione il 3 febbraio. E fino a ieri la Meridiana (che avrebbe in organico anche Enrico Rossi, fratello di Vania, la compagna di Riccò) non compariva tra le squadre Continental registrate all’Uci. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riccardo Riccò, 28 anni IANUALE 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 PALLAVOLO LA 16ª DI A-1 MASCHILE Eterno Papi Piacenza risorge Macerata stesa Risultati TRENTO-PADOVA PIACENZA-MACEARATA VERONA-LATINA VIBO-BELLUNO ROMA-CUNEO MONZA-MODENA RAVENNA-SAN GIUSTINI (sabato) MATTEO MARCHETTI PIACENZA Peggio di così non poteva andare: dalla settimana tutta trascorsa in trasferta la Lube torna a Macerata con due sconfitte. A quella in Champions di Novosibirsk si aggiunge la battuta d’arresto in casa del Copra Elior, uno stop che costa alla formazione di Giuliani anche il primato in classifica,a avantaggio di Trento. Dopo cinque scontri diretti consecutivi vinti dai marchigiani, Piacenza riesce a invertire la tendenza e lo fa nel momento più importante, all’esordio casalingo del tecnico Luca Monti. Il numero cinque è ricorrente nella giornata in cui al PalaBanca si torna a vedere un pubblico particolarmente numeroso, considerato che dopo cinque gare il Copra Elior assapora nuovamente il gusto della vittoria da tre punti. SQUADRE PT G V P SV SP TRENTO MACERATA CUNEO MODENA MONZA BELLUNO VERONA VIBO ROMA LATINA PIACENZA SAN GISTINO PADOVA RAVENNA 41 38 36 32 27 25 22 20 20 19 17 15 15 9 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 14 14 12 12 10 7 7 7 7 6 5 5 4 2 2 2 4 4 6 9 9 9 9 10 11 11 12 14 45 44 44 39 33 33 30 28 27 28 25 26 23 17 14 18 24 24 30 29 36 34 35 36 38 42 39 43 Domenica 29 gennaio MACERATA-TRENTO (sabato 28) S.GIUSTINO-BELLUNO (sabato 28) MONZA-RAVENNA LATINA-CUNEO PIACENZA-MODENA ROMA-VIBO PADOVA-VERONA S 18 Muri di Piacenza Il primato in stagione è di 19: Belluno alla 2ª con Verona e Cuneo alla 6ª con Ravenna PIACENZA MACERATA S (25-19, 25-18, 20-25, 25-20) Samuele Papi, 38 anni, ieri autore di 15 punti con 2 ace e 2 muri CAVALLI da Piacenza, nella seconda è decisivo il break della coppia Kampa-Nikolov. L’opposto mette a terra quattro muri consecutivi: break che cambia l’inerzia dell’incontro. Si passa dal 16-14 Macerata al 20-16 Piacenza, che si porta 2-0. «Dodici ore di fuso orario e un viaggio così lungo si sentono» sono le parole di Savani, mentre per Exiga «Piacenza ha giocato al massimo e noi così così. In Italia se non sei al top perdi». Giuliani ad ogni cambio campo modifica anche il sestetto e nel terzo set si inver- tono le parti: battuta e muro questa volta sono decisivi per Macerata che allunga la partita. «Non è ancora il vero Copra – chiarisce Nikolov - ma i punti sono fondamentali per la classifica e per il morale». Fondamentale, anzi decisivo, è Samuele Papi: non sarà più un ragazzino ma non ha bisogno di togliere la polvere da una classe che continua a brillare. Lui nel finale trascina Piacenza nei momenti cruciali con ace, muri, ma soprattutto in attacco. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA CUNEO 3 2 VERONA LATINA 3 0 COPRA ELIOR PIACENZA: Nikolov 16, Zlatanov 16, Holt 9, Zhekov 6, Papi 15, Tencati 2; Marra (L), Kampa 1, Sidibé 4. Ne: Kral, Massari, Cleber e Marretta. All. Monti LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Stankovic 7, Travica 3, Kovar 9, Pajenk, Omrcen 19, Savani 7; Exiga (L), Lampariello, Podrascanin 4, Monopoli, Parodi 6. Ne: Van Walle e Randazzo. All. Giuliani ARBITRI: Pozzato e Rapisarda VIDEO Intervista a De Cecco www.gazzetta.it g De Cecco-Conte Monza fa ballare il tango a Modena Se questo test vuole dire qualcosa Modena è meglio che inizi a preoccuparsi in vista della gara secca dei quarti di Coppa Italia, in programma mercoledì in Emilia, che metterà ancora di fronte Monza contro gli uomini di Daniele Bagnoli, che ieri pomeriggio sono stati travolti al PalaIper, nella terza giornata di ritorno dell’A-1. Primo set La resistenza dei gialloblù si esaurisce tutta nel primo set, quando Dennis prova a trascinare i suoi con qualche spallata. Ma con una ricezione molto ballerina e un attacco spesso scontato è difficile fare onore al quarto posto, quello tutt’ora occupato dai modenesi. Ne approfitta l’Acqua Paradiso (sempre più quinta invece) a trazione argentina, De Cecco (qualcuno dice possa interessare gli emiliani per il prossimo mercato) ispira, Conte – sempre più inserito martella e si fa incoronare Mvp della serata, per la baldoria dei tifosi arancioblù. Che vorrebbero festeggiare un’altra volta mercoledì. Modena (e la sua ricezione) permettendo. MONZA-MODENA | 3-0 (28-26, 25-22, 25-18) ACQUA PARADISO MONZA: Buti 4, Gavotto 9, Conte 15, Shumov 8, De Cecco 3, Nikic 11; Rossini (L), Molteni, Roumeliotis, Kaszap. N.e. Ciabattini (L), Forni. All. Zanini. CASA MODENA: Yosifov 2, Dennis 13, Kooy 11, Sala 6, Esko 2, Anderson 6; Manià (L), Martino 5, Carletti 1, Bellei 3, Piscopo 3, Casòli. N.e. Catellani (L). All. Bagnoli. ARBITRI: Cipolla e Puecher. NOTE - Spettatori 1985, incasso 5500. Durata set: 31‘, 30‘ 23‘, totale 84‘. Acqua Paradiso: battute sbagliate 10, vincenti 4, muri 7, 2a linea 10, errori 14; Casa Modena: b.s. 19, v. 5, m. 5, 2a l. 8, e. 28. Trofeo Gazzetta: 6 De Cecco, 5 Conte, 4 Nikic, 3 Dennis, 2 Rossini, 1 Shumov. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino VIBO BELLUNO 1 3 (25-19, 20-25, 17-25, 25-27) ITAS DIATEC TRENTINO: Djuric 6, Raphael 4, Juantorena 11, Burgsthaler 4, Stokr 8, Kaziyski 10; Bari (L), Colaci (L), Della Lunga 6, Zygadlo, Sokolov 4.N.e. Birarelli, Brinkman. All. Stoytchev. M.ROMA: Cisolla 13, Lebl 11, Boninfante 3, Zaytsev 28, Bjelica 3, Bencz 13; Paparoni (L), Passier 2, Maruotti 5, Puliti, Paolucci. N.e. Sabbi, Corsano. All. Giani MARMI LANZA VERONA: Gasparini 17, Kromm 10, Zingel 7, Meoni 2, Patriarca 8, Popp 6; Smerilli (L), Kosmina, Ter Horst, Calderan- All. B. Bagnoli. BRE LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 7, Fortunato 9, Vissotto 19, Patriarca 8, Mastrangelo 9, Grbic 9; Henno (L), Baranowicz, Van Lankvelt 9, Caceres 1. N.e: Vesely, Pieri. All. Gulinelli. ARBITRI: La Micela e Pessolano NOTE - Spettatori 1925, incasso 5823. Durata set: 26', 30', 30', 32', 18'; tot. 136'. M. Roma: b.s. 18, v. 4, m. 11, s.l. 14, e. 32. Bre: b.s. 10, v. 9, m. 16, s.l. 6, e. 26. Trofeo Gazzetta: 6 Zaytsev, 5 Cisolla, 4 Grbic, 3 Vissotto, 2 Lebl, 1 Boninfante. ANDREOLI LATINA: Cester 3, Jarosz 12, Fragkos 8, Gitto 7, Sottile 1, Rivera 5; De Pandis (L), Hardy-Dessources 4, Guemart, Troy 1, Diackhov 4. N.e. Galabinov, Tailli. All. Prandi. ARBITRI: Saltalippi, Cerquoni. NOTE - Spett. 3800. Durata set: 30’, 27’, 27’; tot, 84’. Lanza: b.s. 14, v. 8, m. 8, s.l. 10, e. 27. Andreoli: b.s. 14, v. 9, m. 3, s.l. 8, e. 34. T. Gazzetta: 6 Gasparini, 5 Meoni, 4 Kromm, 3 Zingel, 2 Popp, 1 Jarosz. TONNO CALLIPO VIBO: Serafini 2, Cernic 10, Rak 10, Klapwijk 17, Diaz 15, Barone 7; Fanuli (L), Grassano, Olli, Bandero. N.e. Nikolov, Coscione, Mignolo. All. Blengini VERONA La Marmi Lanza riscatta ampiamente la sconfitta dell’andata, rifilando un 3-0 a Latina, mai vittoriosa al PalaOlimpia. Conquista la terza vittoria consecutiva, illuminata da Meoni e spinta dal suo opposto, Gasparini, autore di cinque ace e del 53 in attacco, e da un Kromm in crescita (57% e due aces). Latina oppone resistenza solo nel primo set, nel quale risale da 10-8 a 12-16, per poi subire la rincorsa gialloblù. Ai vantaggi decide un attacco out di Cester. I due set successivi sono senza storia. Verona prende subito il largo, è più brava a muro e in tutti i fondamen tali. Coach Prandi ammette: «Abbiamo giocato male». Mitja Gasparini, mvp della partita, osserva: «Dopo un primo set difficile siamo stati bravi a riprenderci e a vincerlo, negli altri parziali siamo molto cresciuti in particolare al servizio e abbiamo espresso un ottimo cambio palla». Renzo Puliero Emanuele Zanini (All. Monza) «Stiamo crescendo, ma mercoledì in Coppa Italia a Modena, state sicuri che sarà tutt’un’altra partita» NOTE - Spettatori 3500, incasso 13000. Durata set: 26’, 28’, 27’, 27’; tot: 108’. Copra Elior: battute sbagliate 20, vincenti 8, muri 18, 2ª linea 8, errori 27. Lube: b.s. 18, v. 5, m. 8, s.l. 7, e. 29. Trofeo Gazzetta: 6 Papi, 5 Zlatanov, 4 Omrcen, 3 Zhekov, 2 Marra, 1 Monopoli (26-24, 25-19, 25-20) ROMA La M. Roma torna al successo dopo cinque turni, e lo fa superando Cuneo, che non approfitta della sconfitta di Macerata per agganciarla al secondo posto. Un plauso a Giani che ha reinventato la squadra set dopo set, facendo giocare Maruotti da opposto dal 4˚ (Sabbi era out, Bencz calato dopo i primi tre) e sfruttando bene il rientrante Bjelica, messo dentro solo per due set. Cuneo, invece, è apparsa sottotono. Troppi errori, cali di concentrazione (nel 4˚ set 12 errori): l'assenza di Ngapeth non può essere una giustificazione. Così Roma ha chiuso con percentuali in attacco (44%) e in ricezione (62%) superiori a Cuneo (33% e 49%), Giani è felice «Finalmente abbiamo dimostrato di essere capaci di battere una big», Gulinelli è deluso: «Non possiamo calare così, altrimenti si perde sempre». Federico Pasquali Luciano De Cecco (Monza) «Io un fenomeno? No gioco per la squadra, tutti fanno il proprio massimo per fare vincere questo gruppo» 3 1 (25-19, 20-25, 21-25, 25-22,15-12) TRENTO Da Piacenza arriva l'assist che l'Itas non sbaglia. Macerata cade e grazie al successo su Padova, Trento torna in vetta. Contro i veneti, in sestetto inedito, di partita vera ce n'è giusto per un set e mezzo: poi Trento si scioglie, i veneti iniziano a difendere e murare meno e la capolista dilaga. Alla squadra di Stoytchev basta un Juantorena che nei momenti difficili la prende per mano. Insieme ai buoni ingressi di Della Lunga e Sokolov. Montagnani deve affidarsi alla diagonale di scorta Tiberti-De Marchi con Zingaro libero, mentre Stoytchev dà campo all'ex Burgsthaler. Sino al 14-14 del secondo set la partita resta in equilibrio, poi "abbiamo finito di essere nervosi ed abbiamo giocato meglio" spiega il tecnico bulgaro. Nicola Baldo Un attacco di Facundo Conte, 22 anni TARANTINI GIAN LUCA PASINI MONZA (25-22, 25-17, 25-14) FIDIA PADOVA: Suljagic 4, De Marchi 11, Rosso 9, Semenzato 6, Tiberti 1, Schwarz 5; Zingaro (L), Cricca 1, Koshikawa, Giannotti. N.e. Garghella, Gonzalez, Simeonov. Allenatore: Paolo Montagnani ARBITRI: Genna e Satanassi NOTE- Spettatori 3.069, incasso: 27.087. Durata set: 27’, 24’, 23’; tot: 74’. Itas: b.s. 9, v. 11, m. 5, s.l. 7, e. 5. Fidia: b.s. 12, v. 2, m. 6, s.l. 7, e. 9. Trofeo Gazzetta: 6 Juantorena, 5 Raphael, 4 Rosso, 3 Bari, 2 Tiberti, 1 Burgsthaler. S Andrea Bari (Trento) «Ora ci attendono gare pesantissime. Possiamo piangerci addosso oppure affrontare tutto momento dopo momento, noi faremo così» DAL NOSTRO INVIATO TRENTO INARRESTABILE, UNA GRAN ROMA SORPRENDE CUNEO 3 0 MERCOLEDI’ RIVINCITA IN COPPA ITALIA HANNO DETTO Prossimo turno Che muri «Mi è piaciuto molto lo TRENTO PADOVA A Classifica Emiliani trascinati dall’ex azzurro. Primo successo per Monti. E Trento torna in vetta spirito ritrovato della squadra. La cosa migliore che potevamo fare era giocare in questo modo davanti ai nostri tifosi» spiega un sorridente Monti alla fine di una partita in cui la sua formazione ha dominato a muro (18 contro 8) trovando poi in Papi un terminale decisivo. Giuliani deve fare i conti con i problemi legati alla stanchezza dal lungo trasferimento infrasettimanale in Siberia e fa sedere Podrascanin e Parodi, che entreranno rispettivamente nel 2˚ e 3˚ set. Cambia parecchio il tecnico dei marchigiani, provando anche a inserire stabilmente Monopoli per Travica nel 4˚. Ma dopo una prima frazione dominata 3-0 3-1 3-0 1-3 3-2 3-0 2-3 SISLEY BELLUNO: De Togni 12, Fei 7, Horstink 22, Kohut 9, Suxho 3, Ogurcak 5; Farina (L), Abdelaziz, Antonov 14, Dolfo 1. N.e. Szabo, Curti, Sorato. All. Piazza. ARBITRI: Caltabiano e Gnani NOTE - Spettatori 1200, incasso 4700. Durata set: 25’, 25’, 23’, 33’; tot. 106’. Callipo: b.s. 14, v. 4, m. 10, s.l. 15, e. 29. Belluno: b.s. 17, b.v. 7, m. 9, s.l. 18, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6 Horstink, 5 Antonov, 4 Diaz, 3 Suxho, 2 De Togni, 1 Cernic VIBO VALENTIA Come a Cuneo, Vibo prima si illude e poi crolla. Come a Cuneo la Callipo ha anche la possibilità di andare al tie-break ma nel quarto parziale spreca due palle set e Belluno espugna il Palavalentia tornando a casa con tutta la posta. Partono forte i padroni di casa (con Coscione in panchina e Falasca out per un problema muscolare). Diaz attacca inizialmente con uno stratosferico 80%, il Sisley fa fatica con Fei (32% sottorete) che incappa in una serataccia e finisce in panchina. Il match cambia quando Piazza punta sul giovane Antonov (10 su 18 in attacco, 3 ace) che assieme a Horstink (migliore in campo), mette alle corde la Callipo con una battuta ficcante. Combattuto il 4˚ con Vibo che spreca 2 palle-set e Belluno che chiude con Antonov. Mimmo Famularo A-2 UOMINI Perugia sempre sola (f.c.) Perugia (con 20 palle a terra di Tamburo e 14 di Vujevic) sconfig ge in casa Sora e centra la nona vittoria nelle ultime 10 partite. Così la 20˚: Caffè Aiello Corigliano– Mol fetta 1 3 (20 25, 23 25, 27 25, 21 25); Cicchetti Isernia– CheBan ca! Milano 2 3 (21 25, 17 25, 25 21, 25 22, 11 15); Crazy Diamond Segrate–Ngm Santa Croce 3 2 (25 16, 14 25, 25 14, 20 25, 15 10); Bcc Castellana Grotte– Cas sa Rurale Cantù 3 1 (25 23, 21 25, 25 19, 25 16); Sir Safety Perugia–Globo Sora 3 0 (25 22, 25 20, 25 20); Carige Genova– Gherardi Città di Castello 3 1 (25 19, 25 23, 23 25, 25 19); Ener gy Resources Loreto–Club Italia Roma 3 1 (25 22, 25 21,24 26, 25 21); Atripalda– Reggio Emilia 3 1 (sabato). Classifica: Perugia 46; Castellana 45; Segrate 42; Mol fetta 40; Città di Castello 39; Mila no 36; Genova 35; Sora 34; Loreto 33; S. Croce 29; Corigliano 27; Iser nia 21; Club Italia 20; Atripalda 12; Reggio Emilia 11; Cantù 10. A-2 DONNE Loreto e Giaveno ok (m.l.) Serie A 2 donne. Loreto conti nua a vincere (sono 10 di fila) ma Giaveno tiene il passo. Succeso clamoroso di Pontecagnano. Così la 16ª: Assitur Soverato–Esse ti Lo reto 0 3 (20 25, 14 25, 22 25); Lavoro.Doc Pontecagnano– Punto tel Sala Consilina 3 0 (26 24, 25 23, 25 17); Biancoforno Santa Croce–IHF Frosinone 3 1 (25 14, 25 16, 21 25, 25 15); Icos Crema– Infotel Forlì 3 0 (25 15, 25 14, 25 23); Cedat 85 San Vito–A&P Oli vieri Montichiari 3 2 (17 25, 25 21, 15 25, 25 20, 15 11); A. Paradiso Busnago–Terre Verdiane Fontanel lato 3 0 (25 22, 25 20, 32 30); Banca Reale Giaveno–Pomì Casal maggiore 3 0 (25 21, 25 16, 25 18). Sabato: Matera–San Seve rino 1 3. Classifica: Loreto, Giave no 41; Crema 37; Casalmaggiore 34; Santa Croce, Busnago 32; So verato 24; Frosinone, Montichiari 22; Fontanellato 19; S. Severino, Sala Consilina 18; San Vito 17; Pon tecagnano 12; Forlì 7; Matera 5. MERCATO Quiroga in Turchia Ciao Ravenna (c.g.) Rodrigo Quiroga, schiacciato re argentino fino a sabato a Raven na, ha rescisso col club romagnolo e va in Turchia, al Fenerbahce con Marshall e Miljkovic. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica QUIF SBANCA PARIGI Football A 2 MESI DA RECORD E SCANDALO Debutta al montato e vince il mondiale Addio a Paterno leggenda Ncaa MARIO SALVINI Lontano dalla linea laterale della sua Penn State ha resistito poco più di due mesi. Joe Paterno è morto ieri, a 85 anni, per le complicazioni di un tumore ai polmoni. Del quale si era saputo solo dopo il suo clamoroso licenziamento, lo scorso novembre, quando fu reso pubblico lo scandalo che macchia la sua strepitosa carriera di allenatore più vincente della Prima Divisione dalla Ncaa, il football universitario. Il colpo di Quif de Villeneuve FORNI A Parigi straordinaria impresa nel Prix de Cornulier (m 2700), l’Amérique del trotto montato, una sorta di mondiale della sella. Il vincitore Quif de Villeneuve (Y. Lebourgeois) era infatti al debutto nella specialità, ma non ha avuto esitazioni lungo il percorso, caratterizzato da una fuga iniziale di Paladine Bleu. Quif (da Coktail Jet) è passato in testa a metà della salita per poi controllare in 1.12 (record della corsa) il compagno di allenamento e favorito Save the Quick. Grande performance, quindi, anche del trainer Frank Leblanc, che ha piazzato 5˚ anche Tango Quick. 3˚ Private Love davanti a Oyonnax vincitore dell’Amérique 2010. Nel Prix de Brest (m 2850) vinto in 1.13.8 da Roi du Lupin davanti a Sud, terzo il nostro Leben Rl (Verbeeck). Oggi nel Prix Cavaillon (m 2100, autostart) le italiane Odjass Band, Orny Nof, Olimpia Grif, Ortensia Pit e Overland Gar. La caduta Jerry Sandusky, per molti anni suo vice, è stato incriminato per un’orrenda vicenda di pedofilia e di abusi sessuali commessi tra il 1994 e il 2009 su otto minorenni. In particolare, nel 2002, è stato visto mentre violentava uno di loro nelle docce. Un ragazzino di 10 anni. Chi lo vide avvertì Paterno, che a sua volta denunciò l’ accaduto ai vertici dell’ università, ma non alla polizia. Un giudice ha stabilito che non ha commesso crimini, ma le responsabilità morali restano. E poi lui, JoePa, è un simbolo. E in America ai simboli non si perdona nulla. Così, dopo 62 anni di carriera tutta sempre e solo a Penn State, Paterno è stato licenziato con una telefonata. Nessuno ebbe il coraggio di andare a parlargli. Ugualmente, resta una leggenda. Per tutto il football. Per gli oltre 250 suoi ex giocatori che da Penn State sono arrivati in Nfl. E per migliaia di studenti dell’ateneo che nei giorni del licenziamento manifestarono a suo favore e ieri nel campus e davanti alla sua abitazione hanno espresso il loro cordoglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA I record Un record costruito in una vita altrettanto lunga e straordinaria. Perché Paterno entrò nello staff di Penn State nel 1950. Ne divenne capo allenatore nel 1966, e da allora, in 38 delle 46 stagioni alla guida dei Nittany Lions ha chiuso con un record positivo, ovvero con più vittorie che sconfitte. Conducendoli a due titoli nazionali (1982 e 1986) e a un totale di 409 partite vinte (a fronte di sole 136 sconfitte). Cifra record raggiunta il 29 ottobre 2011. Pochi giorni dopo il suo mondo sarebbe crollato. Joe Paterno in trionfo nel giorno della 400ª vittoria, nel 2010 AP Barbieri e la mischia ispirano Treviso I Saracens tremano ma poi passano Cross: terzo Perathoner BENETTON-SARACENS 20-26 MARCATORI: p.t. 11’ c.p. Farrell, 13’ m. Barbieri tr. Burton, 17’ m. Botha tr. Farrell, 21’ m. Iannone tr. Burton, 26’ drop Burton, 38’ c.p. Farrell; 1’ m. Strettle tr. Farrell, 7’ c.p. Burton, 10’ e 22’ c.p. Farrell. TREVISO: Nitoglia; Iannone (36’ s.t. Di Bernardo), Benvenuti, Sgarbi, Williams; Burton, Botes (19’ s.t. Semenzato); Barbieri (19’ s.t. Filippucci), Zanni, Vermaak (28' s.t. Padrò); Van Zyl, A. Pavanello; Cittadini, Ghiraldini, Rizzo. All. Smith. SARACENS: Goode; Strettle, Farrell, Barritt, Short (11’ s.t. Wyles); Hodgson, Stringer (33’ s.t. Spencer); Wray, Saull, Brown (32’ p.t. Melck); Botha, Borthwick (32’ p.t. Smith); Nieto (6’ s.t. Gill), Smit (20’ s.t. George), Stevens. All. McCall. ARBITRO: Rolland; dal 32' p.t. Carvill (Irl). NOTE: P.t. 17-13, spett. 4600. Ieri. Heineken. Gir. 2: Cardiff-Racing 36-30; Edimburgo-London Irish 34-11. Classifica: Edimburgo* 22; Cardiff* 21; L. Irish, Racing 9. Gir. 5: Biarritz-Ospreys 36-5; Treviso-Saracens 20-26. Classifica: Saracens* 22; Biarritz 18; Ospreys 13; Treviso 7. Quarti (6-8 aprile): Munster-Ulster; Leinster-Cardiff; Edimburgo-Tolosa; Saracens-Clermont. CHALLENGE Gir. 6: Wasps-Bordeaux 36-13; Bayonne-Rovigo 92-6 (2 c.p. Bustos). Classifica: Wasps 24; Bayonne 22; Bordeaux 10; Rovigo 1. Quarti: Stade Francais-Exeter; Brive-Scarlets; Tolone-Harlequins; Wasps-Biarritz. Pallavolo donne A-1: Villa stacca Urbino VILLA C. URBINO 3 1 CHIERI BUSTO 1 3 MODENA PIACENZA 3 1 PAVIA NOVARA 0 3 (25-20,16-25, 21-25, 23-25) (26-24, 21-25, 25-16, 25-22) (17-25, 22- 25, 12-25) VILLA CORTESE: Berg 1, L. Bosetti 14, Wilson 9, Pavan 24, Cruz 10, Guiggi 14; Carocci (L), Puerari, C. Bosetti 1, Pincerato, Perinelli. N.e. Barborkova. All. Abbondanza. URBINO: Skorupa 2, Tirozzi 8, Garzaro 6, Van Hecke 15, Blagojevic 14, Crisanti 6; Sirressi (L), Faucette 7, Mc Namee. N.e. Gentili, Devetag, Djerisilo. All. Salvagni. ARBITRI: Pol e Bartolini. NOTE - Spett. 1.207. D.s.: 22', 32', 30', 27'; tot. 111'. Mc-Carnaghi: b.s. 10, v. 6, m. 3, 2a l. 6, e. 23. Chateau d'Ax: b.s. 11, v. 1, m. 6, 2a l. 5, e. 28. T. Gazzetta: 6 Pavan, 5 Guiggi, 4 L. Bosetti, 3 Van Hecke, 2 Blagojevic, 1 Berg. CASTELLANZA (m.l.) Villa resta in scia di Busto. A metà 2˚ set un tifoso entra in campo e si butta a terra per protesta contro gli arbitri. CHIERI: Sorokaite 14, Borgogno 8, Zetova 9, Arimattei 8, Corvese 10, Weiss 2: Borri (L), Giogoli, Grazietti, Hippe 2. N.e. Pavlovic, Zauri, Vietti. All. Beltrami. LIU-JO MODENA: Rinieri 11, Barazza 12, Aguero 22, Barboza 11, Harmotto 17, Ognjenovic 4; Croce (L), Marinkovic 1, Paggi, Valeriano, n.e. Mari, Ciabattoni. All. Cuccarini. RISO SCOTTI PAVIA: Balboni 1, Bramborova 6, Petkova 6, Jaline 6, Gennari 13, Koeva 4: Barbieri (L), Fiori (L). Ne: Lamb, Degradi, Vicinanza. All Lotta TORINO (ma.mor.) Busto inizialmente fa turnover, ma il perde il primo set. Poi centra il 13˚ successo su 13. PIACENZA: Leggeri 9, Turlea 19, Lehtonen 20, Nicolini 8, Dall’Igna 1, Pachale 12; Davis (L), n.e. Mazzocchi, Callegaro, Kajalina, Malvestito. All. Marchesi. ARBITRI: Goitre e Vagni NOTE - Spett. 3000, durata set 27’ 26’ 22’ 25’; tot. 100’. Modena bs 5, bv 0, muri 17, s.l. 10, errori 13. Piacenza bs 5, bv 2, muri 9, s.l. 6, errori 14. T. Gazzetta: 6 Harmotto, 5 Aguero, 4 Ognjenovic, 3 Lehtonen, 2 Turlea, 1 Croce. MODENA (p.r.) Modena, concreta e forte a muro, è trasformata dalla cura Ognjenovic: Il primo podio stagionale nel cross arriva da Emanuel Perathoner, terzo a Veysonnaz (Svi). «Ero primo in tutte le run, — racconta il 25enne azzurro —. In finale ho tentato di sorpassare il primo, Schad, ma siamo caduti. Ripartito, ho approfittato della caduta di Speiser». Perathoner, che non fa parte di gruppi sportivi di Stato — lavora in un negozio di alimentari bio a Bolzano— fino a ieri vantava solo un 7˚ posto nel 2004 a Nassfeld (Aut). Cross. Uomini: 1. Holland (Usa); 2. Schairer (Aut); 3. Perathoner; 16. Matteotti; 23. Cordi; 24. Schiavon; 35. Visintin. Coppa (3/12): 1. Holland 1940; 9. Perathoner 865. Donne: 1. Jacobellis (Usa); 2. Maltais (Can); 3. Jekova (Bul); 14. Brutto. RISULTATI (25-13, 23-25, 25-23, 25-21) YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Lotti 7, Dall’Ora 1, Caracuta 4, Meijners 15, Pisani 11, Bauer 13; Leonardi (L), Havlikova 14, Bisconti (L), Lloyd 6, Marcon, Havelkova 4. All. Parisi, ARBITRI: Longo e Gasparo NOTE - Durata set: 25’, 22’, 27’, 27’; tot. 101’. Chieri: b.s. 3, v. 4, m. 5, e. 18. Yamamay: b.s. 15, v. 3, m. 19, e. 32. Trofeo Gazzetta: 6. Havlikova, 5 Pisani, 4 Bauer, 3 Leonardi, 2 Zetova 1 Sorokaite. Atletica Bleasdale 4.87 (si.g.) A Villeurbanne (Fra), la 20enne Holly Bleasdale ha saltato 4.87 con l’asta, seconda prestazione mondiale indoor all-time. Aveva un personale di 4.71 e ha attaccato poi senza fortuna il primato della Isinbayeva a 5.01. Uomini. Asta: Filippidis (Gre) 5.72; Mesnil 5.64; Yang Yansheng (Cina) 5.64. Donne. Asta: Bleasdale (Gb) 4.87 (r.n.). A Wuppertal (Ger). Uomini. Alto: Grabarz (Gb) 2.34; Dmitrik (Rus) 2.32. Alloh 7"36 sui 60 (a.fr.-d.m.) Nelle indoor italiane di ieri, spiccano il 7"36 di sui 60 di Audrey Alloh ad Ancona (a 1/100 dal minimo iridato) e, nell’asta, il 5.50 di Giorgio Piantella a Modena e il 4.40 di Anna Giordano Bruno a Udine (due nulli al 4.52 del minimo mondiale). Ad Ancona. Uomini. 1500: Haidane (Mar) 3’42"13; Seck (Sen) 3’42"29; Crespi 3’42"80; Nava (Ser) 3’43"34. Lungo: S. Tremigliozzi 7.80; Formichetti 7.79. Donne. 60: Alloh 7"36 (b. 7"37); Paoletta 7"42 (b. 7"40). Alto: Meuti 1.84; Cipolloni 1.84. A Modena. Uomini. Asta: Piantella 5.50; Boni 5.30. Donne. Asta: Benecchi 4.00; Bruzzese 4.00. A Udine. Donne. Asta: Giordano Bruno 4.40. Triplo: D’Elicio 13.26. Sabato. A Modena. Uomini. 60: Galbieri 6"88 (b. Galbieri e Pino 6"87). 60 hs: Redaelli 7"99; Fofana 7"99; Tedesco 8"00. Donne. 60: Hooper 7"54; Sordelli 7"57; Grillo 7"61 (f.g. Ekeh/Nig, jr 7"38, b. 7"38). 60 hs: Balduchelli 8"59. Ad Ancona (completamento). Uomini. 60 hs: Mantovani 8"03 (b. Berdini 8"03). Alto: Lemmi 2.21. Triplo: 2. Boni 16.05. Donne. 200: Amidei 24"45. Lungo: Canella 6.00. 60 hs/lungo/peso: Ricali 8"81/5.64/12.12. A Firenze. Donne. 60/60 hs: Doveri 7"59/8"34. A Kuidiga (Let). Uomini. 60/60 hs: Abate 6"77/7"87. ROMA — (g.l.g.) Andrea Lalli vince da dominatore la 13ª Corsa di Miguel sui 10 km (al via in 7500). Uomini: 1. Lalli 29’01"; 2. De Nard 29’52"; 3. Floriani 29’57". Donne: 1. Janat (Mar) 33’39"; 2. Martinelli 34’19"; 3. Dal Ri 34’47". Snowboard A VEYSONNAZ (SVI) sto il vice Goosen, che si coccola un nuovo giovane italiano: Tommaso Iannone, trevigiano di 21 anni, alla prima marcatura col Benetton. Intanto rischia di perdere il Sei Nazioni l’arbitro irlandese Rolland, vittima di uno stiramento al 31’ p.t. Robert Paragot sarà insignito del Piolet d’Or alla carriera. Il francese, protagonista nel 1954 dell’ascensione alla Sud dell’Aconcagua, il 24 marzo a Courmayeur riceverà il premio, da quest’anno intitolato a Walter Bonatti. Lalli per Miguel Rugby HEINEKEN CUP, 20-26 A MONIGO. DA OGGI AZZURRI IN RADUNO A ROMA PER IL SEI NAZIONI TREVISO — (e.sp.) Non è bastato il forcing finale. Nell’ultimo turno di Heineken, Treviso perde dai Saracens campioni d’Inghilterra, ma i suoi meriti vanno oltre al risultato. Per larghi tratti la mischia dei veneti ha fatto dannare gli ospiti. Cittadini ha vinto il confronto con Stevens e bene ha fatto Ghiraldini, in campo 80’ dopo le 15 settimane di squalifica. Notizie positive per il Sei Nazioni — da oggi ritiro a Roma — con 13 trevigiani in azzurro, compreso Antonio Pavanello, giunto ieri con un vistoso taglio sotto l’occhio sinistro. Chi non si è visto è il tecnico Franco Smith, «interdetto» dalla Fir per 15 giorni. Al suo po- Alpinismo Paragot, Piolet d’Or alla carriera ASYSTEL NOVARA: Viganò 9, Veljkovic 6, Barun 13, Horvath 22, Frigo 3, Bechis 2; Sansonna (L), Folie 2, Barcellini 1, Camera, Zardo (L). All. Caprara ARBITRI: Pignataro e Valeriani NOTE - Spett. 500. Durata set: 23’, 26’, 22’; tot. 77'. R. Scotti: b.s. 7, v. 3; m. 3, s.l. 11; e. 17. Asystel: b.s. 6, v. 11, m. 7; s.l. 12; e. 16. T. Gazzetta: 6 Horvath, 5 Bechis, 4 Barun, 3 Gennari, 2 Viganò, 1 Sansonna PAVIA (m.sc.) Nonostante la presenza di Jaline e Petkova, Pavia lascia tre punti a Novara. Ottima Bechis. VILLA CORTESE-URBINO CHIERI-BUSTO ARSIZIO MODENA-PIACENZA PAVIA-NOVARA PESARO-PARMA (sabato) Riposava: BERGAMO 3-1 1-3 3-1 0-3 3-2 CLASSIFICA SQUADRE PT G V P SV SP BUSTO ARSIZIO 38 13 13 0 39 8 VILLA CORTESE 35 14 12 2 37 13 URBINO 30 13 10 3 34 14 NOVARA 21 13 9 4 27 19 BERGAMO 21 13 6 7 26 23 PIACENZA 19 14 7 7 28 30 PESARO 18 14 6 8 24 29 MODENA 17 14 5 9 23 30 PARMA 16 14 5 9 22 33 CHIERI 6 14 2 12 14 39 PAVIA 1 14 0 14 6 42 PROSSIMO TURNO Domenica 5 febbraio PARMA-VILLA CORTESE NOVARA-BERGAMO URBINO-PESARO BUSTO ARSIZIO-MODENA PIACENZA-PAVIA Riposa: Chieri MONTEFORTIANA-TURA’ (m.m.) A Monteforte d’Alpone (Vr) a margine della tradizionale Montefortiana-Turà, kermesse di gare con circa 20.000 partecipanti. Uomini (km 10.6): 1. Ayalew (Eti) 30’22"; 2. Kassa (Eti) 30’42"; 3. Kisorio (Ken) 31’28"; 5. Gariboldi 31’46". Donne (km 6.1): 1. Iozzia 20’56"; 2. Zanatta 20’58"; 3. Casella 21’02". Ghiaccio Europeo figura C’è già Plushenko SHEFFIELD (Ing) — Scatta oggi a Sheffield, con le qualificazioni della danza (ore 16 italiane) e degli uomini (ore 19.30), l’Europeo di figura n. 103. L’Italia, che ha 13 atleti, oggi schiera Guignard-Fabbri (danza; in palio otto posti da aggiungersi a 12 accessi diretti). Subito in gara anche Evgeny Plushenko, costretto alle qualificazione visto il 47˚ posto nel ranking mondiale per lo stop di due anni. PISTA LUNGA Così a Salt Lake City nella Coppa del Mondo in pista lunga. Ieri. Donne. 500: 1. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 37"27; 2. Jing Yu (Cina) 37"51; 3. Wolf (Ger) 37"62. Coppa: 1. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 650. Sabato. Uomini. 500. I: 1. Nagashima (Giap) 34"37; 2. Smeekens (Ola) 34"40; 3. Fredricks (Usa) 34"45. II: 11. Ioriatti 35"51; 19. Nenzi 35"68. 1000. I: 1. Davis (Usa) 1’07"20; 2. Morrison (Can) 1’07"39; 3. Groothuis (Ola) 1’07"45; 15. Nenzi 1’09"19. II: 10. Anesi 1’09"71; 14. Daldossi 1’10"18. Donne. 500: 1. Sang-Hwa Lee (S.Cor) 37"36; 2. Kodaira (Giap) 37"42; 3. Richardson (Usa) 37"58. 1000: 1. Nesbitt (Can) 1’13"36; 2. Richardson (Usa) 1’13"99; 3. Wüst (Ola) 1’14"51. Golf MANASSERO SALE Matteo Manassero, con un bel giro in 68 colpi (-5) è 23˚ con 293 (76 73 76 68, +1) al Volvo Golf Champions (Saf). Secondo titolo consecutivo per Grace (Saf), che conclusa la gara a -12 con Els e Goosen, li ha superati con un birdie alla prima buca di spareggio. Hockey ghiaccio SERIE A Così sabato nel 34˚ turno di serie A. Risultati: Bolzano-Vipiteno 6-1 (2-0, 2-0, 2-1); Cortina-Asiago 3-2 t.s. (0-0, 1-1, 1-1; 1-0); Renon-Valpellice 6-2 (0-1, 5-1, 1-0); Val di Fassa-Pontebba 3-2 (0-1, 2-1, 1-0); Val Pusteria-Alleghe 6-4 (3-1, 0-2, 3-1). Classifica: Val Pusteria 72; Bolzano 64; Pontebba 56; Alleghe 52; Asiago, Cortina 51; Val di Fassa 45; Renon 44; Vipiteno 40; Valpellice 35. Hockey pista MAGICA EUROLEGA Due successi storici sabato in Eurolega: Valdagno passa a Oporto a casa del Porto fino ad allora imbattuto, mentre il Lodi regola il Benfica. Così la 3ª giornata. Girone A: Noia (Spa)-Barcellona (Spa) 0-3; Candelaria (Por)- Viareggio 7-2. Classifica: Candelaria 7; Barcellona 5; Viareggio 4; Noia 0. Girone C: La Coruña (Spa)-Ginevra (Svi) 10-3; Porto (Por)-Valdagno 4-8. Classifica: Valdagno, La Coruña, Porto 6; Ginevra 0. Girone D: Vic (Spa)-Iserlohn (Ger) 8-1; Lodi-Benfica (Por) 8-5. Classifica: Lodi 9; Benfica, Vic 4; Iserlohn 0. Cers, andata ottavi: Walsum (Aut)–Bassano 5-8; Forte dei Marmi –Vendrell (Spa) 5-4. Serie A-1 Per la 14ª: Seregno-Breganze 3-9; Matera-Giovinazzo 3-4. Ippica OGGI QUINTÉ A MARSIGLIA Oggi il quinté è in programma a Marsiglia alle 18.40. IN AULA Oggi dovrebbe cominciare la discussione in aula alla Camera sull’emendamento salva ippica: oggi sarà il 23 giorno di sciopero. Nuoto BONIFACENTI (al.f.) Federico Bonifacenti, ex allenatore della Pellegrini e attuale tecnico di Brembilla e Sciocchetti, ha ricevuto ieri a Sesto San Giovanni (Mi) dalla Geas il 39˚ premio «amico del nuoto». Sport invernali Olimpiadi giovani Oro nel bob (s.f.) Secondo oro azzurro, ieri, a chiusura dell’Olimpiade giovanile invernale di Innsbruck (Aut). Patrick Baumgartnere Alessandro Grande hanno vinto il bob a 2. Erano quarti dopo la prima discesa. Con due ori, due argenti ed un bronzo, l’Italia è 12ª nel medagliere vinto dalla Germania (8 ori, 7 argenti, 2 bronzi). BIATHLON Chiusa la tappa di Anterselva (Bz) di Coppa del Mondo di biathlon. Uomini, 4x7.5 km: 1. Francia 1h12’14"7 (7); 2. Germania a 12" (10); 3. Austria a 41"7 (9); 12. ITALIA a 3’19"7 (15 - De Lorenzi, Vuillermoz, D.Windisch, L. Hofer). Donne, 12.5 km in linea: 1. Domracheva (Bie) 35’03"6 (2); 2. Kuzmina (Slk) a 25"2 (1), 3. Neuner (Ger) a 32"1; (2); 22. PONZA a 2’30" (1); 29. HALLER a 3’45"9 (1).. FONDO A Otepaa (Est) Cologna e Kowalczyk irresistibili anche ieri per la Coppa del Mondo di fondo senza italiani. Uomini, 15 km tc: 1. Cologna (Svi) 40’12"4; 2. Bauer (R.Cec) a 24"; 3. Kershaw (Can) a 25"2. Donne, 10 km tc: 1. Kowalczyk (Pol) 29’44"8; 2. Bjoergen (Nor) a 21"9; 3. Johaug (Nor) a 40"5; 4. Kalla (Sve) a 58"7. SLITTINO Sandra Gasparini è 11ª in Coppa del Mondo a Winterberg (Ger). Donne: 1. Martini 1’54"543 (1˚+2˚); 2. Huefner (Ger) a 0"167 (4˚+1˚); 3. Geisenberger (Ger) a 0"314 (3˚+3˚); 11. Gasparini a 1"363 (11˚+11˚). BOB Nel quattro, Bertazzo 21˚ a St. Moritz (Svi). Quattro: 1. Germania 1 (Arndt) 2’10"51 (1˚+1˚); 2. Germania 2 (Machata) a 0"21 (3˚+3˚); 3. Lettonia 1 (Maskalans) a 0"24 (6˚+2˚); 21. ITALIA 1 (Bertazzo-Fontana-Bruno-Costa) 1’06"13. COPPA EUROPA ALPINO (s.f.) In Coppa Europa, Elena Fanchini è 7ª a 1"03 dalla Ruiz Castillo (Spa) in discesa a St. Moritz; Cipriani, 4ª a 95/100 dalla spagnola. ASSOLUTI FONDO (g.v.) Roland Clara, su Fabio Pasini, Moriggl, Di Centa e Checchi ha vinto ieri a Schilpario (Bg) il titolo italiano della 15 km tl ad inseguimento. Nella 10 km tl donne rivincita di Elisa Brocard allo sprint, su De Martin. Tennis Australian Open Singolare, ottavi maschili: Del Potro (Arg) b. Kohlschreiber (Ger) 6-4 6-2 6-1; Federer (Svi) b. Tomic (Aus) 6-4 6-2 6-2; Berdych (Cec) b. Almagro (Spa) 4-6 7-6 (5) 7-6 (3) 7-6 (2); Nadal (Spa) b. Lopez (Spa) 6-4 6-4 6-2. Ottavi femminili: Wozniacki (Dan) b. Jankovic (Ser) 6-0 7-5; Clijsters (Bel) b. Li (Cin) 4-6 7-6 (6) 6-4; A. Radwanska (Pol) b. Goerges (Ger) 6-1 6-1; Azarenka (Bie) b. Benesova (Cec) 6-2 6-2. Doppio, maschile, 3˚ turno: Murnyi-Nestor (Bie-Can) b. BRACCIALI-STARACE 7-6 (7) 6-2; femminile, 3˚ turno: Kuznetsova-Zvonareva (Rus) b. Dulko-PENNETTA (Arg-ITA) 6-3 3-6 7-6 (4); misto, 1˚ turno: VINCI-BRACCIALI b. Peschke-M-Bryan (Cec-Usa) 3-6 6-2 11-9. Oggi: diretta Eurosport. Tuffi ASSOLUTI (f.t.) Chiusi gli Assoluti di Torino. Uomini 1 m: 1. Tocci 395.50; 2. Malusardi 390.55; 3. Benedetti 390.35. 10 m sincro: 1. Dell’Uomo-Verzotto 393.54. Donne, 10 m: 1. Batki 338.75; 2. Spaziani 252.85; 3. Barp 225.20. AGENZIA REGIONALE CAMPANA DIFESA SUOLO (ARCADIS) ESTRATTO BANDO DI GARA Oggetto: Servizi di manutenzione ed Assistenza informatica a supporto della gestione tecnico amministrativo dell’Agenzia Regionale Campana Difesa Suolo (ARCADIS). E’ indetta gara mediante procedura aperta per l’appalto di servizi relativo all’oggetto CIG. 37972326F8. Luogo di esecuzione: Regione Campania. Importo complessivo dell’appalto: Euro 192.000. Categoria servizi di cui al punto 7 dell’allegato II A del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.. Termine di esecuzione dei servizi: mesi dodici. Gli atti di gara sono visionabili presso la sede dell’ARCADIS in Napoli alla via U. Masoni, 12 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 15.30 e/o scaricabile gratuitamente dal profilo del punto di contatto www.arcadis.campania.it. Il termine di presentazione delle offerte è il 13/02/2012 alle ore 12.00. Le offerte devono essere inviate a: ARCADIS (Agenzia Regionale Campana Difesa Suolo) - via U. Masoni, 12 - 80141 Napoli. Apertura offerte: prima seduta pubblica presso la sede di cui sopra alle ore 10.00 del giorno 14/02/2012. Il bando integrale di gara è consultabile sul BURC, sul SITAR (www.sitar-campania.it) e sul profilo del punto di contatto, www.arcadis-campania.it. Il Commissario ARCADIS - Flavio Cioffi 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 ALTRI MONDI _il Carroccio in piazza DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Bossi e Maroni si sono davvero riappacificati? La Lega s’è riunita a Milano. Il Senatur ha tuonato contro il governo, ma quando non ha fatto parlare l’ex delfino è stato fischiato Ieri mattina Bossi ha urlato ai 70 mila leghisti riuniti in piazza Duomo a Milano: «Monti a casa, fuori dai coglioni» e «Berlusconi faccia cadere presto questo governo infame amico delle banche e nemico del popolo», «Affanculo Roma», «Berlusconi, tanto alle elezioni ci andiamo ugualmente, ci andrai per fare quelle della Regione Lombardia, la Lega ti obbliga alla scelta»... L’accenno alla Regione Lombardia allude agli scandali che ogni giorno coinvolgono qualche pezzo grosso di quel consesso, da ultimo il pidiellino Massimo Ponzoni, già assessore di Formigoni e ora in galera. 1Applausi? Fischi? Bossi è stato applaudito e fischiato. Monti gli ha risposto poco dopo, durante l’intervista con Lucia Annunziata nel programma In Mezz’Ora su Rai 3. «Ho visto che stanno protestando. Meglio sentirsi approvati, ma essere contestato fa parte dell’attività che temporaneamente svolgo». E poi: «Da lombardo (il presidente del Consiglio è di Varese, ndr) seguivo con interesse e simpatia i passi iniziali della Lega. Molte delle cose che stiamo facendo rispondono proprio all’ispirazione originaria della Lega: rendere l’Italia meno imbrigliata da eccessi di regolamentazione e dare respiro alla concorrenza a favore delle piccole e medie imprese». Parole pronunciate col solito tono pacato, ma che contengono un giudizio durissimo: la Lega, secondo Monti, ha tradito gli ideali della fondazione ed è diventata un’altra cosa. POWERED BY Umberto Bossi e Roberto Maroni al corteo della Lega ieri a Milano LAPRESSE 2 La Lega delle origini non avrebbe mai investito i soldi del finanziamento pubblico in Tanzania. Bossi non ha fatto parlare Maroni, che era sul palco, e questo ha provocato i fischi. Maroni e Reguzzoni non si sono stretti la mano e questo l’hanno notato tutti. Il vertice leghista ha fatto mettere un grande striscione in fondo alla piazza, «Bossi sei tutti noi» per prevenire scritte pro-Maroni come quelle che s’erano viste ai comizi dell’anno scorso. Nonostante questo — in mezzo alle grida di «Secessione, secessione» — di scritte imbarazzanti ne sono state agitate: «Noi padani siamo uniti ma guai a chi ci tradisce», «Maroni in Padania, Cosentino in Tanzania», «La Lega con Maroni fa fuori i cerchioni»... 3 I cerchioni…?! La Tanzania!? I «cerchioni» sarebbero gli adepti del cosiddetto Cerchio magico, un ristretto numero di fedelissimi che, dopo la malat- « Formigoni sappia che non si può tenere una scarpa a Roma e una in Lombardia ROBERTO CALDEROLI EX MINISTRO LEGHISTA tia del Senatur, s’è impadronito del suo corpo e della sua anima, lo assiste, lo guida, lo determina, secondo i detrattori. Il vero leader di questo gruppetto è la moglie di Bossi, il cui totem è naturalmente il figlio Renzo, il cosiddetto «Trota», eletto a forza al consiglio regionale lombardo. La signora Bossi s’è messa in testa che sul trono della Lega, quando l’Umberto si sarà stufato, deve sedere il Trota e siccome questo progetto trova l’ostacolo principale nel troppo popolare Maroni, ecco che Maroni è diventato l’oggetto di tutte le contumelie possibili. L’ultimo scontro è avvenuto intorno al voto sull’arresto dell’onorevole Cosentino, il deputato berlusconiano in odore di camorra che i giudici volevano mettere dentro. Maroni fece votare alla segreteria del partito un documento favorevole all’arresto, il giorno dopo Bossi — chiaramente insufflato dal Cerchio magico — annunciò che i suoi deputati avrebbero invece avuto libertà di coscienza. Conclusione: Cosentino, nel segreto dell’urna, s’è salvato e la cosa è stata giudicata una sconfitta di Maroni, dato che Maroni s’è sempre vantato di controllare i quattro quinti dei deputati. Forte di questa vittoria, il Cerchio magico ha allora indotto il Senatur a tentare l’affondo finale: ai leghisti sarebbe stato proibito, da quel momento in poi, di parlare con Maroni! Senonché la sollevazione della base, su questo punto, è stata tale che il Senatur ha dovuto precipitosamente fare marcia indietro, sostenere che l’ordine non veniva da lui e annullarlo. Una manifestazione a Varese confermava che la maggior parte dei militanti si tengono Bossi, ma stanno con Maroni, Rosy Mauro — una del Cerchio magico — è stata fischiata, e insomma s’è arrivati alla manifestazioni di ieri col patema che la spaccatura diventasse ancora più visibile di quel che era. 4 Invece? Mah. Bossi e Calderoli hanno sostenuto che la spaccatura sta nella testa dei giornalisti, che è tutta un’invenzione dei quotidiani notoriamente nemici della Lega, eccetera. Il Carroccio si gioca tutto in questa guerra a testa bassa contro Monti, da cui sperano di guadagnare voti. E magari pensano davvero di andare alle elezioni da soli. 5 Ma i problemi interni ci sono o no? Ci sono, ci sono. Bossi per placare le acque ha dovuto rassegnarsi e cambiare il capogruppo alla Camera. Al posto del «cerchione» Reguzzoni, da domani ci sarà il maroniano Paolo Dozzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA d notizie Tascabili lafrase DEL GIORNO Il fatto del giorno Contro le liberalizzazioni I tassisti scioperano: oggi stop dalle 8 alle 22 Sciopero confermato oggi per i taxi contro il decreto sulle liberalizzazioni del governo Monti. I tassisti si fermeranno per 14 ore, dalle 8 alle 22. «Non hanno capito cosa sta per succedere, hanno svegliato il gigante che dorme — ha detto il segretario di Ugl Taxi Pietro Marinelli — scenderà in piazza anche la rabbia». A Roma, il centro della protesta è il Circo Massimo, dove alle 11 ci sarà un comizio con i vertici del sindacato, che avvisano: «Chiederemo a Napolitano di non firmare il decreto». I tassisti non accettano l’aumento delle licenze e l’is tituzione dell’Authority che dovrà gestire il settore. IL GOVERNO RESTI: SERVE STABILITÀ «Ora non serve staccare la spina al governo Il premier di nuovo in tv (a Rai 3) Monti Monti fissa gli obiettivi: perché nonostante «Ora meno burocrazia alcuni E l’art. 18 non è un tabù» interventi e alcuni errori, non c’è ancora equilibrio, sui mercati i soldi sono pochi e molti sono della Bce. La situazione è molto critica e in questo Mario Monti, 68 anni, durante «In 1/2 Ora» LAPRESSE momento è Monti torna in tv, a «In Mezz’Ora» (Rai 3) importante di Lucia Annunziata, per lanciare il prossimo la stabilità. obiettivo: «Una semplificazione della burocraLa ricchezza zia, con una maggiore attenzione alle nuove sta divo- generazioni». Il premier, poi, ha parlato dell’art. rando le 18: «Sono contrario ai tabù. Deve esserci una senza contrapposizioni ideologiche», Nazioni, trattativa lanciando l’idea di un contratto di ingresso per i quindi giovani che permetta «per i primi tre anni di divorerà se licenziare». E sulle liberalizzazioni appena stessa» varate: «Per anni si sono rispettati gli interessi GIULIO TREMONTI EX MINISTRO DELL’ECONOMIA delle singole categorie più che quelli generali». Rissa per una sigaretta negata Bengalesi accoltellati a Roma: fermato 16enne Due bengalesi accoltellati per aver negato una sigaretta, un 16enne italiano fermato: è il bilancio di una rissa avvenuta venerdì notte a Torpignattara, il quartiere romano dove il 5 gennaio, durante una rapina, sono stati uccisi il cinese Zhou Zheng e la figlia Joy di 9 mesi. Secondo la ricostru zione fatta dagli investigatori, la lite è cominciata perché a un gruppetto di bulli locali non è andato giù il rifiuto di una sigaretta: il 16enne fermato era stato arrestato l’anno scorso per un episodio simile, sempre ai danni di un immigrato del Bangladesh; si cercano ancora i due complici, anche loro romani. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 ALTRI MONDI STASERA IN TV DA FAZIO Il congedo di Fossati Uno speciale su Rai 3 Da Fazio a Fazio. Ivano Fossati (nella foto col condutto re) aveva annunciato il 2 ottobre a «Che tempo che fa» che quella in cui è ora impegnato sarebbe stata l’ultima tournée prima del ritiro, e oggi il 60enne cantautore torna su Rai 3 per raccontare la storia delle sue canzoni. Lo spe ciale (alle 21.05) con Laura Pau sini, Zucchero e Fiorella Mannoia si chiama «La musica che gira intorno ovvero Ivano Fossati». ATTORNO AL RELITTO Negativi gli esami sull’inquinamento nel mare del Giglio Due gigantesche boe d’acciaio su una banchina del porto dell’isola del Giglio: insieme a due blocchi di cemento da 54 tonnellate verranno utilizzate nell’operazione di prelievo del carburante dalla Concordia ANSA I test sull’inquinamento sono al momento negativi. Il commissario all’emergenza, Franco Gabrielli, ha spiegato ieri che nel mare attorno al relitto della Concordia «ci sono elementi tensioattivi e sostan ze clorulate significative ma non preoccupanti»: né gli idrocarburi né le sostanze più pericolose per la salute sono quindi fuoriuscite dalla nave. Il comitato tecnico scientifico che doveva decidere se inizia re le operazioni di prelievo del combustibile, affidate alla società Smit Neri, non ha invece dato ancora l’ok: tutto è pronto, e ieri sono anche comparsi due blocchi di cemento da 54 tonnellate e due boe d’acciaio che saranno con tutta probabilità utilizzati per il lavoro di pompaggio. Sospetti sulla Concordia «Clandestini a bordo» Il commissario Gabrielli invita a non contare più i dispersi: «Un corpo non è stato reclamato». Giallo sul pc di Schettino ELISABETTA ESPOSITO C’è un’altra vittima. La tredicesima recuperata all’interno della Costa Concordia, una donna. Ma l’elenco dei dispersi non si riduce, almeno non ancora. Perché ieri il commissario delegato all’emergenza Franco Gabrielli ha lanciato un nuovo allarme: «A bordo della nave potrebbero esserci stati clandestini. Quindi è meglio astenersi da operazioni di sottrazione matematica, rischiano di confondere le idee». Persone non registrate dunque, forse lavoratori in nero. Gabrielli li chiama solo clandestini e spiega: «Ci sono 24 persone da rintracciare e dobbiamo identificare la cittadina ungherese il cui corpo, ancora non ufficialmente reclamato, è stato ritrovato sabato» e che sembra non risultare nella lista d’imbarco. «Da questi numeri — ha aggiunto — bisogna poi sottrarre i quattro corpi ancora da identificare». Per questo è arrivato al Giglio un pool speciale della polizia scientifica, in grado di effettuare il test del Dna anche su corpi in avanzato stato di decomposizione. L’inchiesta A Grosseto intanto va avanti l’inchiesta che ruota intorno a Francesco Schetti- 13 le vittime accertate Ieri è stato ritrovato il corpo della 13a vittima, una donna con il giubbotto di salvataggio Tutta Salute no. Nell’interrogatorio di martedì il comandante ha accusato la Costa di aver spesso invitato le navi all’inchino «per farsi pubblicità», e ha poi commentato: «Quello del Giglio del 13 gennaio venne pianificato e voluto dalla Costa prima della partenza da Civitavecchia. Ho detto "va bene, facciamo quest’inchino"... Non l’avessi mai fatto». Nessuna risposta da parte della compagnia sulle cui responsabilità preme molto la difesa di Schettino: «C’è un’indagine in corso, non possiamo rilasciare informazioni. Continueremo a collaborare con la magistratura» si è limitato a dire l’a.d. di Costa Crociere Pierluigi Foschi, al Giglio anche per mettere a punto una strategia di rimozione della Concordia. Il comandante ha parlato pure dell’abbandono della nave: «Non è che mi sono imbarcato nella lancia, io sono caduto sul tetto della lancia, attenzione! Avrei potuto fare l’eroe che restava a bordo, ma la gente è morta sotto! La mia preoccupazione erano le persone sulle lance di sinistra che non riuscivano ad essere espulse». Mentre si lavora sull’hard disk della nave, è giallo sul pc portatile di Schettino, che secondo alcuni testimoni è stato consegnato in fretta dopo il naufragio a una donna bionda. I pm l’hanno identificata, dovrebbe trattarsi di un avvocato, e ora contano di recuperare anche il terminale. Verrà poi appurato se, come ha dichiarato il comandante, la scatola nera fosse guasta da 15 giorni. Se la cosa si rivelasse vera, la responsabilità ricadrebbe anche su Costa Crociere. Il sesto sapore Sviluppata in Canada La nostra lingua può riconoscere anche il grasso Epatite C: arriva una nuova terapia per battere il virus Insieme ai cinque gusti fondamentali — dolce, amaro, salato, aspro e piccante —, nelle nostre papille gustative esiste un sesto senso, il grasso. E chi è privo o possiede in una forma poco sviluppata la proteina che lo metabolizza, la CD36, non riesce a percepirlo a sufficienza con la conseguenza di mangiare di più e ingrassare. La scoperta del sesto sapore e del recettore chimico, pubblicata sul «Journal of Lipid Research», è della Washington University School of Medicine. Gli scienziati americani motivano così quel senso di insoddisfazione perenne di cui soffre a tavola il 20% circa della popola zione. Grazie a questo studio si potranno creare delle specifiche terapie contro l’obesità. Un team di ricercatori della University of British Columbia, in Canada, ha messo a punto una strategia vincente per contrastare l’infezione da virus HCV dell’epatite C nel fegato che potrebbe garantire nuove tera pie. Quando l’HCV infetta una persona, ha bisogno di piccole porzioni di grasso nel fegato per formare nuove particelle vi rali e questo processo provoca l’accumulo di grasso nel fegato e porta alla fine alla disfunzione cronica dell’organo. Gli scienziati canadesi hanno sviluppato un inibitore che riduce la dimensione delle porzioni di grasso ospitate nelle cellule epatiche, fermando così l’insediamento e il moltiplicarsi dell’HCV verso le altre cellule. © RIPRODUZIONE RISERVATA BATTUTO «BALLANDO» Per Italia’s Got Talent ascolti boom: 6 milioni «Italia’s Got Talent» è il padrone del sabato televisivo: lo show di Canale 5, con il 26,45% di share e 6,2 milioni di spettatori, A PUNITO IL CONSOLE S Vattani accusato di fascismo Il console di Osaka (Giappone) Mario Vattani sarebbe stato richiamato ufficialmente a Roma per le sue simpatie fasciste. La notizia non è stata commentata dalla Farnesina che ha ricordato come il ministro degli esteri Giulio Terzi lo avesse già deferito alla Commissione di disciplina. Il 45enne figlio di Umberto Vattani, potente diplomatico italiano, è il leader di un gruppo fascio-rock e, in un raduno di CasaPound, era stato ripreso davanti a un pubblico che faceva il saluto romano LA GAZZETTA DELLO SPORT 45 ha superato per la seconda volta di fila «Ballando con le Stelle», arrivato al 22,64% di share e 5,2 milioni. Su La7 ha debuttato, invece, «The Show Must Go Off», il varietà di Serena Dandini, che ha fatto registrare il 5,70% di share con 1,3 milioni di telespettatori. LA SORPRESA VINCE IN SOUTH CAROLINA Primarie in Usa: rispunta Gingrich «Io l’anti-Obama» È l’anti-Romney che vuole diventare l’anti-Obama. E ha riaperto a sorpresa la corsa alla nomination repubblicana per le elezioni presidenziali americane di novembre. Ieri, dopo il successo con oltre 12 punti percentuali nei caucus in South Carolina, Newt Gingrich era l’uomo del giorno: «Se si vuole battere Barack Obama, io sono l’unico che può farlo. L’unico che ha la formazione, l’esperienza e l’abilità per mandare autenticamente un messaggio conservatore. Romney è troppo moderato», ha detto l’ex speaker della Camera ai tempi di Clinton, autore di una grande rimonta nonostante gli attacchi alla sua vita privata (è alla terza moglie, dopo aver divorziato dalle precedenti due). Adesso il più in difficoltà sembra però essere Mitt Romney, favorito della vigilia e vincitore nelle primarie in New Hampshire: l’ex governatore del Massachusetts prima era stato accusato di avere fondi occulti alle Cayman, poi, dopo un riconteggio delle schede, aveva dovuto lasciare il successo in Iowa a Rick Santorum. Definito «uno squalo della finanza», ha annunciato che presto renderà note le dichiarazioni dei redditi del 2010, e una stima di quelle del 2011. Newt Gingrich, 68 anni, con la moglie Callista AFP STORICO VOTO DAL LUGLIO 2013 La Croazia entrerà nell’Ue Valanga di sì al referendum La Croazia sarà il 28o Stato membro e il secondo Paese ex jugoslavo, dopo la Slovenia, a entrare nell’Unione Europea. Con il 99% dei voti scrutinati, il 68% dei croati che hanno partecipa to al referendum si è espresso favorevolmente all’adesione all’Ue. Bassa l’affluenza: si è fermata soltanto al 42 per cento. Ma in ogni caso il premier Zoran Milanovic ha potuto esultare per il risultato: «È una decisione importante, il punto di svolta nella nostra storia, perché da ora in poi tutto, incluso successo e fallimento, dipende soltanto da noi». I negoziati di adesione all’Ue sono durati quasi sei anni e la decisione diventerà effettiva solo dal primo luglio del 2013. LA FIGLIA D’ARTE PER VERSACE Baby Crawford in passerella Ha 10 anni e fa già la modella DI MABEL BOCCHI Una ricerca svizzera Le stoviglie rosse da usare a tavola: così passa la fame Mangiare meno si può, non solo con drastiche diete, ma anche ricorrendo a qualche stratagemma, come per esempio utilizzare a tavola il colore rosso. Secondo un team di scienziati dell’Università di Basilea, questo colore contribuisce ad ingannare il cervello, facendo evitare di mangiare molto. Il rosso, infatti, porterebbe ad avere meno voglia di ingerire del cibo o di assumere bevande gassate e ricche di alcol. Per arrivare alla conclusione gli studiosi hanno coinvolto 109 volontari a cui sono state servite ciambelle e bibite su piatti e bicchieri rossi, blu e bianchi. In media le persone che avevano usato le stoviglie rosse avevano mangiato metà rispetto agli altri. Una figlia d’arte un po’ particolare vista l’età: 10 anni. Kaia Gerber è la figlia di Cindy Crawford e, a dispetto della gioventù, fa già la modella come la madre. La bimba, nata dalla relazione della 45enne top model con l’impren ditore 49enne Rande Gerber, è stata scelta come testimonial dalla linea Versace Young. La Crawford si è detta «elettrizzata» e Donatella Versace ha fatto sapere che esiste una fortis sima alchimia tra Kaia e la macchina fotografica. 46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 21/1 - 19/2 23/7 - 23/8 LE PAGELLE Ariete 7+ Toro 6- Gemelli 7,5 Cancro 6,5 Acquario 8 Leone 5,5 DI ANTONIO CAPITANI La Luna solleva il morale e l’anatomia in ogni sua parte. Gli amici vi offrono aiuti concreti, il lavoro premia, nonostante i neuroni sfibrati. Il lavoro risente dell’acido lunare. Così, lentezze e scarso accordo con lo staff sono da preventivare. Vigore limitato, sudombelico solingo. Luna super per sbaragliare avversari e ottenere successi multipli. Intuito da maghi, ormoni da artificieri della fornicazione, amore sublime! Non siate cupi: attirereste carrettate di sfiga. Giove vi promette comunque soldi e alleanze utili, la Luna vi rende strateghi (e suini) abili. Il lavoro frena. Ma se sarete più diplomatici e meno pesi welter nei modi non perderete in credibilità. Temperatura sudombelicale bassina. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 Vergine 6+ Bilancia 7,5 Scorpione 5,5 Sagittario 7,5 Capricorno 7 IL MIGLIORE Il concatenarsi di una serie di circostanze fortunate vi porta sul podio più alto, in ogni ambito. La medaglia d’oro va pure al sudombelico, ubiquitario. Operosità e organizzazione sono al massimo. Ma saccenza & pedanteria vi renderebbero simpatici come una febbre intestinale. Evitatele. Esperienza, fiuto e creatività creano un amalgama fortunato. Nel lavoro e in amore, vincenti. E il suino in voi ha molte idee, realizzabili. C’è stanchezza. E sul lavoro tirereste pallonate usando come porta i glutei del vostro capo. Ussignùr, soprassedete. E cauti coi soldi. Colloqui, gestione dei contatti, confronti e trattative si concludono nel modo migliore. E magari fate pure i suini girovagando. Ok lo sport. I soldi sono favoriti. E un po’ di fornicazione fatta di gusto, letteralmente, appaga. Nel lavoro trionfate, ma servono selezioni e decisioni. VALENTINO ROSSI Il pilota Ducati è nato a Urbino il 16 febbraio 1979. Ha vinto nove titoli mondiali, uno in 125, uno in 250, uno in 500 e 6 in MotoGP RAITRE CANALE 5 AGORÀ RAI 150 ANNI... APPRESCINDERE TG3 LE STORIE LA STRADA PER... TGR - TG3 LASSIE GEO & GEO METEO 3 - TG3 - TGR BLOB STANLIO E OLLIO UN POSTO AL SOLE SPECIALE CHE TEMPO CHE FA 23.15 CORREVA L'ANNO 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.05 FUORI ORARIO. COSE (MAI) VISTE 8.00 8.40 ITALIA 1 RETE 4 CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER... EVERWOOD STUDIO APERTO-SPORT I SIMPSON WHAT'S MY DESTINY... CAMERA CAFE' TELEFILM TRASFORMAT STUDIO APERTO-SPORT PROVACI ANCORA... I SIMPSON C.S.I. C.S.I. NEW YORK Telefilm 23.00 WHITE COLLAR FASCINO CRIMINALE 0.50 THE QUIET 1.35 TGCOM 2.30 MODAMANIA 8.20 9.40 10.50 11.30 12.00 13.50 15.10 16.15 16.50 RAIDUE TG 1 I TG DELLA STORIA TG 1 - FLASH TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL... TG1 - TG1 ECONOMIA VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG1 - CHE TEMPO FA L' EREDITÀ - TG1 QUI RADIO LONDRA SOLITI IGNOTI MI RICORDO DI ANNA FRANK Film 23.05 PORTA A PORTA 0.40 TG 1 - NOTTE 1.10 CHE TEMPO FA 1.15 QUI RADIO LONDRA 1.20 SOTTOVOCE 8.00 9.15 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.15 17.00 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 17.50 18.45 19.35 21.05 23.10 23.25 1.05 1.15 15.08 FIGLI DELLE STELLE PREMIUM CINEMA 16.37 TUTTI QUANTI DICONO TI AMO MYA 16.59 LA DONNA DELLA MIA VITA PREMIUM CINEMA 17.16 QUEL MOSTRO DI SUOCERO MYA 18.36 FUOCHI DI COMPLEANNO PREMIUM CINEMA 19.03 THE TOWN PREMIUM CINEMA 21.15 SHERLOCK HOLMES JOI 21.15 BURIED - SEPOLTO PREMIUM CINEMA 23.00 MATRIMONIO ALL'INGLESE PREMIUM CINEMA CALCIO 17.00 GABON - NIGERIA Coppa d'Africa Eurosport 8.00 10.00 11.00 11.10 12.45 13.10 14.00 15.05 15.55 18.10 20.00 20.15 20.35 21.05 3.00 20.45 GRAN GALÀ DEL CALCIO AIC 2011 Sportitalia 2 20.55 VILLARREAL SPORTING GIJON Liga. Sky Sport 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 2 Divisione Nazionale A Sportitalia 2 1.00 TEXAS A&M KANSAS 1.00 3.00 20.30 ITALIA - GRECIA Europeo maschile Rai Sport 2 TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO Show MAI DIRE GRANDE FRATELLO TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE 8.00 8.40 10.35 12.25 13.40 14.35 15.30 16.10 17.45 18.30 19.20 19.50 20.20 21.10 AUSTRALIAN OPEN 9.55 Da Melbourne. Giorno 8 Eurosport 10.10 AUSTRALIAN OPEN 10.25 Da Melbourne. Giorno 9 Eurosport 10.40 AUSTRALIAN OPEN 10.55 Da Melbourne. Giorno 9 Eurosport 11.10 SCI ALPINO 15.00 Slalom uomini. Da Kranjska Gora, Slovenia. Eurosport 2 CALCIO: INTER - LAZIO 9.00 20.45 COPPA DEL MONDO Serie A. Highlights. 9.25 TENNIS SYRACUSE CINCINNATI ALGHERO 13 14 ANCONA 3 13 AOSTA 1 10 BARI 2 15 BOLOGNA -4 5 14 14 min max CIELO VENTI CAGLIARI Sole Deboli CAMPOBASSO 2 10 Moderati CATANIA 2 14 FIRENZE 1 10 16.30 CALCIO: NOVARA - MILAN 9.40 Da Melbourne. Giorno 8 Eurosport 2 Ieri 16.00 Serie A. Highlights. AUSTRALIAN OPEN A CURA DI 15.30 CALCIO: ATALANTA JUVENTUS Ser e A. Highlights. CALCIO: CAGLIARI FIORENTINA 9.10 Slalom uomini. Da Kranjska Gora, Slovenia. Eurosport 2 7.45 12.30 SKY SPORT 1 17.45 COPPA DEL MONDO GazzaMeteo Nuvolo 9.30 Europeo maschile Rai Sport 2 NCAA. ESPN America Legenda 1.00 1.30 2.15 16.00 SERBIA MONTENEGRO BASKET 21.00 TRIESTE - TORINO 0.15 PALLANUOTO 20.45 FOGGIA - PISA Lega Pro. Prima divisione. Girone A. Rai Sport 1 8.50 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.45 20.00 20.30 21.10 NCAA. ESPN America 19.45 MAROCCO - TUNISIA Coppa d'Africa Eurosport 17.00 Serie A. Highlights. Trento 1 7 Aosta Milano 2 10 1 Torino 2 10 Venezia 6 2 6 9 1 7 6 11 11 2 8 MILANO -1 12 ROMA NAPOLI 5 14 7 PALERMO 11 15 PERUGIA 2 10 POTENZA 1 9 REGGIO CALABRIA 6 15 ROMA 5 13 TORINO -1 12 Agitati Il sole oggi MILANO ROMA TRENTO -1 8 Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 7:54 17:14 7:31 17:11 7 9 VENEZIA -3 6 SKY SPORT 3 SKY SPORT 2 BASKET: MARQUETTE - LOUISVILLE NCAA. 11.30 RUGBY: CLERMONT AUVERGNE - ULSTER RUGBY 12.00 CALCIO: MALAGA BARCELLONA PGA European Tour. 9.30 Virgin Radio Liga. 14.00 CALCIO: MANCHESTER CITY TOTTENHAM Heineken Cup. 9.00 Alfonso Signorini Show Torna Alfonso (nella foto) e apre una finestra sui fatti del giorno, dalla cronaca allo spettacolo al gossip GOLF: VOLVO GOLF CHAMPIONSHIP 9.30 Rmc 12.30 Music History Premier League. 14.00 GOLF: VOLVO GOLF CHAMPIONSHIP PGA European Tour. 16.45 RUGBY: CLERMONT AUVERGNE - ULSTER RUGBY Heineken Cup. 21.00 BASKET: ORLANDO MAGIC LOS ANGELES LAKERS 16.15 CALCIO: SAMPDORIA LIVORNO Serie B. 18.15 CALCIO: REAL MADRID ATHLETIC BILBAO Liga. 20.45 GOLF: VOLVO GOLF CHAMPIONSHIP NBA. Paola Maugeri racconta i Georgia Satellites (nella foto); ascoltiamo «Keep Your Hands To Yourself» PGA European Tour. Domani Dopodomani In Sicilia, al Sud e sulle zone adriatiche del Centro varia nuvolosità con piogge sparse e qualche nevicata sui monti. Su Sardegna, Lazio, Umbria, Toscana e al Nord le nuvole e le nebbie lasceranno spazio a schiarite sempre più ampie. Al Nord, al Centro e in Sardegna cielo sereno o poco nuvoloso, salvo locale e temporanea variabilità. Sul meridione e sulla Sicilia alternanza di piogge sparse, qualche nevicata sui monti, annuvolamenti e schiarite durante il giorno. 11 8 11 9 10 Nebbia 23.45 0.20 0.30 1.25 1.30 Tre ore con la simpatia e l’energia di Alvin e Dj Giuseppe (nella foto), le ultime dal mondo, i giochi on air Ancona Perugia Firenze L'AQUILA Mossi 19.20 20.00 20.30 21.10 16.00 Music & Cars 8 12 GENOVA Neve 16.15 17.30 TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 ASSASSINIO SUL TRENO ATLANTIDE L’ISPETTORE BARNABY GÍ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità INNOVATION TG LA7 (AH)IPIROSO MOVIE FLASH GÍ DAY Bologna Genova Molto forti Calmi 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS 67.30 9.45 11.10 12.30 13.30 14.05 8 Coperto Temporali 23.10 23.15 1.30 1.50 2.15 Al Nord e al Centro varie riduzioni della visibilità sulle zone pianeggianti e vallive, mentre sui monti prevarrà il sole. Al Sud, sulla Sicilia e sulla Sardegna invece minore rischio di nebbie ma maggiore probabilità di qualche pioggia. Trieste Forti MARI CALCIO: LECCE CHIEVO Serie A. Highlights. CALCIO: ROMA CESENA Serie A. Highlights. CALCIO: UDINESE CATANIA Serie A. Highlights. CALCIO: SIENA NAPOLI Serie A. Highlights. CALCIO: PALERMO GENOA Serie A. Highlights. CALCIO: BOLOGNA PARMA Serie A. Highlights. I SIGNORI DEL CALCIO: DENIS CALCIO: FAN CLUB MILAN CALCIO: FAN CLUB ROMA CALCIO: FAN CLUB INTER CALCIO: FAN CLUB LAZIO CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 18.55 19.35 20.30 21.10 HUNTER R.I.S. BENESSERE TG4 - TELEGIORNALE TELEFILM FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI COMMISSARIO CORDIER TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE TEXAS RANGER GIUSTIZIA A TUTTI I COSTI Film I BELLISSIMI DI R4 FUGA DA ALCATRAZ TG4 NIGHT NEWS PIANETA MARE PIANETA MARE Oggi Rovesci Pioggia Se dovete visitare posti che non vi piacciono o occuparvi di rogne varie, tutto andrà bene. Il vigore cala, ma l’ironia batte la sfiga per ko. Radio 105 LA 7 RAIUNO CARTONI ANIMATI BLU BALOON SORGENTE DI VITA TG2 I FATTI VOSTRI TG 2 ITALIA SUL DUE GHOST WHISPERER DESPERATE HOUSEWIVES RAI TG SPORT - TG 2 NUMB3RS COBRA 11 - TG2 VOYAGER INDAGARE PER CONOSCERE TG 2 L' ISPETTORE COLIANDRO TG PARLAMENTO PROTESTANTESIMO Pesci 6 alla Radio TeleVisioni in chiaro 8.00 9.05 9.30 11.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.30 20.35 21.10 20/2 - 20/3 L’Aquila 2 10 13 Campobasso Bari 1 10 Napoli 5 Potenza 10 14 4 Cagliari 14 8 Catanzaro 12 13 8 Palermo 12 Reggio Calabria 10 16 12 14 Catania 12 14 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7:54 17:16 7:30 17:12 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 23 gen. 31 gen. 7 feb. 14 feb. LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47 TERZO TEMPO GazzaFocus Nba: gara super per l’azzurro tornato da avversario contro i Knicks di D’Antoni il Film La sfida a Melo I 2 supplementari I 20 tiri liberi Una notte magica Il ritorno La prima volta Gallinari è tornato a New York con cui ha giocato 157 partite dal 2008 al 2011 Il duello Vince la sfida con Melo Carmelo Anthony si sveglia solo nei momenti cruciali: Gallo lo batte 37-25 Stella mediatica Tutti da Gallo nello spogliatoio del Garden Danilo Gallinari attorniato dai media newyorchesi dopo la gara contro i Knicks: lui e Mozgov, ex Knicks mandati a Denver per Anthony, hanno realizzato 53 punti in due Gallinari riconquista New York da ex Record di punti: 37 Il Garden lo applaude alla prima volta con la maglia di Denver. E lui limita Anthony e esce da trionfatore DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK L’ovazione del Garden è come prendere applausi al Bernabeu: i newyorkesi hanno il palato fine e se te la fanno vuol dire che hai lasciato un bel ricordo. Me nell’inchino che il Gallo riceve dalla mitica arena, quando viene annunciato dallo speaker, c’è anche un pizzico di nostalgia per un grande amore sacrificato troppo in fretta a interessi materiali. «Mi ha fatto tanto piacere: significa che non mi hanno dimenticato», dirà Danilo. Botto Nessuno dei signori sedu- ti sulle poltroncine fresche di restauro sospetta ancora ciò che Gallinari ha in serbo: 37 punti, record in carriera. Un botto che fa vincere ai Nuggets la quarta gara consecutiva, una botta che stende i Knicks per la sesta volta di fila. Ma non solo. Il Gallo si piazza su Carmelo Anthony come se avesse un conto da regolare (ce l’ha), lo limita a 25 punti (con 10/30), e spalanca gli occhi ai ventimila presenti: non sarà che aver disfatto la squadra per prendere Melo sia stata una palese cavolata? A George Karl, l’allenatore dei Nuggets, scappa un sorriso malizioso. Nessu- S Gallinari segna sullo sfondo del Madison Squadre Garden di New York, il palasport che l’azzurro ama di più: ha giocato 2 anni e mezzo coi Knicks GETTY no riesce a fargli ammettere che essersi tolto Anthony dalle scatole sia stata la sua fortuna, ma accetta volentieri di esaltare Danilo: «Mi avevano detto che era un gran tiratore, invece ho scoperto che è bravissimo a passare. Ho capito che è un ottimo difensore e che possiede un’intelligenza in campo sopra la media. Avere in squadra uno CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012 PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi alto come lui che può difendere, creare e segnare punti è un vero lusso». L’azzurro non è più il giocatore che si metteva nell’angolo di questo pregiato parquet e attendeva, spesso invano, che compagni egoisti gli elemosinassero un pallone. Ora penetra nella difesa di New York e si procura venti liberi. Raccoglie 11 rimbalzi, fa RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 sempre la scelta giusta, non forza mai. Intelligenza cestistica, appunto. Ma soprattutto morde i polpacci di Melo, al punto di mandarlo in una piccola crisi esistenziale. Perché dopo Anthony farà un inusuale «mea culpa» di 8 minuti che riassumiamo così: «Forse non dovrei prendere tutti questi tiri. Forse dovrei passare di più. Forse dovrei prendermi le colpe per queste sconfitte. Non lo so. Ho in testa un sacco di cattivi pensieri». Confronto Quando alla fine del terzo quarto il Garden lo fischia, deve fare due conti anche lui: io 5 punti con 2/12; Gallo 22 con 7/16. E’ evidente, qualcosa non funziona. Dice l’azzurro: «Quando ti confronti con una superstar è sempre una sensazione stupenda: capisci a che punto sei con il tuo gioco e in che modo devi migliorarti». L’unico neo è quando Danilo va in lunetta a 7"3 per sigillare la partita ancora in bilico sul +1 Denver. Sbaglia il primo, consentendo proprio a Carmelo di infilare sulla sirena il canestro del pari. «Un momentaccio. Mi sono detto: "Sfiga, non può andare male. Spero di poterne tirare altri e vincere». Ci vorranno due supplementari, ma sarà così. Perché nel secondo overtime l’italiano trasformerà tutti e sette i liberi e finirà 119-114. «Ragazzi, sono a pezzi: mai sentito così stanco», dice ancora avvolto negli asciugamani. Lo assediano pure i media americani e ammette: «Sì, il Garden è un posto speciale a prescindere. Non solo perché era il mio primo ritorno da ex. Il record dei punti? Certo, se fai una prestazione così e vinci è roba super. Ma mai perdere di vista il bene della squadra. I compagni mi hanno dato la palla sempre al momento giusto: siamo poco egoisti e questo spesso fa la differenza». Più che un’ulteriore mazzata ai Knicks, sembra la ricetta giusta per guarirli. Se il Garden potesse ascoltarlo, gli dedicherebbe la standing ovation. EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus 4 I NUMERI 37 Punti record di Gallo nella Nba. Il primato precedente era 31 punti, 2 volte. 20 Liberi tentati da Gallinari contro i Knicks: record nella Nba come i 18 realizzati con una percentuale del 95%. 52 Minuti in campo in una gara, record eguagliato grazie ai 2 supplementari 41 Record di punti di un italiano nella Nba: li ha segnati Bargnani sempre contro New York © RIPRODUZIONE RISERVATA PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: e 299,40 e 258,90 e 209,10 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520 INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: [email protected] Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14-12-2011 La tiratura di domenica 22 gennaio è stata di 372.025 copie Quant’e’ Amare’ Knicks in crisi New York, nella foto Amare’ Stoudemire, ha perso la 6a gara di fila: D’Antoni rischia NBA: LE ALTRE GARE RISULTATI Sabato: Atlanta-Cleveland 121-94 (Johnson 25; Irving 18), New York-Denver 114-119 2 t.s. (Anthony 25; Gallinari 37), Miami-Philadelphia 113-92 (Bosh 30; Williams 22), Detroit-Portland 94-91 (Stuckey 28; Aldridge 25), New Orleans-Dallas 81-83 (Landry 19, Belinelli 4; Odom 16), Houston-S.Antonio 105-102 (Martin 25; Splitter 25), New Jersey-Oklahoma City 74-84 (Westbrook 21), Chicago-Charlotte 95-89 (Boozer 23), Memphis-Sacramento 128-95 (Gay 23), Utah-Minnesota 108-98 (Millsap 26; Rubio 17). Ieri: Washington-Boston 94-100 (Wall 27; Pierce 34). EASTERN CONFERENCE Atlantic Division VP PHILADELPHIA 76ERS NEW YORK KNICKS BOSTON CELTICS NEW JERSEY NETS TORONTO RAPTORS Southeast Division ORLANDO MAGIC MIAMI HEAT ATLANTA HAWKS V-P 11-5 6-10 5-9 4-12 4-12 V-P 11-4 11-4 12-5 % 68.8 37.5 35.7 25 25 % 73.3 73.3 70.6 CHARLOTTE BOBCATS WASHINGTON WIZARDS Central Division CHICAGO BULLS 3-13 2-13 V-P 15-3 18.8 13.3 % 83.3 INDIANA PACERS CLEVELAND CAVS MILWAUKEE BUCKS 10-4 6-9 5-9 71.4 40 35.7 DETROIT PISTONS 4-13 23.5 WESTERN CONFERENCE Southwest Division V-P % MEMPHIS GRIZZLIES SAN ANTONIO SPURS DALLAS MAVS 9-6 10-7 10-7 60 58.8 58.8 HOUSTON ROCKETS 9-7 56.3 NEW ORLEANS HORNETS Northwest Division OKLAHOMA CITY THUNDER 3-13 V-P 13-3 18.8 % 81.3 DENVER NUGGETS UTAH JAZZ PORTLAND BLAZERS 12-5 10-5 9-7 70.6 66.7 56.3 MINNESOTA WOLVES Pacific Division 7-9 V-P 43.8 % L.A. CLIPPERS 8-5 61.5 L.A. LAKERS 10-7 58.8 PHOENIX SUNS 6-9 40 SACRAMENTO KINGS 6-11 35.3 GOLDEN ST.WARRIORS 5-10 33.3 COLLATERALI * Con la Leggenda del Rally N. 1 e 10,99; con Ballando con le Stelle N. 2 e 9,19 - con Supereroi N. 36 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 33 e 11,19 con Linomania N. 22 e 11,19 - con Ferrari Racing N. 20 e 14,19 - con I Miti del Rugby N. 16 e 12,19 con Montalbano N. 16 e 11,19 - con Bear Grylls N. 14 e 11,19 - con Lupin III Film Collection N. 13 e 11,19 - con Indistruttibili N. 12 e 11,19 - con ET Predictor card e 11,19 - con Calendario Special Olympics e 8,00 - con Megaposter Bianconeri, Nerazzurri, Rossoneri e 9,19 - con i Miti del Calcio ai Raggi X N. 31 e 4,19 - con Campionato Io Ti Amo e 14,19 - con Alberto Sordi N. 4 e 11,19 - con Mai Dire Story N. 4 e 11,19 PROMOZIONI ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E. Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 8,10; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. 48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 23 GENNAIO 2012 F.C. INTERNAZIONALE OKNOPLAST IN CAMPO INSIEME DIAMO IL BENVENUTO A TOP SPO OSTRO NUOVO