Aspetti sanitari legati alla diffusione del
gambero rosso
Manfrin Amedeo e Pretto Tobia
IZS delle Venezie – Adria (RO)
Incontro tematico - Pordenone 9 novembre, 2012
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• Il gambero rosso della Louisiana è in grado di sopportare forti stress
ambientali: prosciugamento, temperature estreme, bassi livelli di
ossigeno e alta concentrazione di agenti inquinanti
• È anche capace di accumulare sostanze inquinanti e tossine prodotte
da alghe microscopiche nell’organismo. Conseguentemente i predatori
di questo animale, uomo compreso, assorbono i contaminanti presenti
nei suoi tessuti
• P. Clarkii può accumulare nel suo organismo:
- metalli pesanti
- tossine (microcistine)
F. Acri e D. Cassin – CNR ISMAR VENEZIA
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Tossicità
• Alcuni metalli pesanti sono, a basse concentrazioni, oligoelementi
essenziali per la vita dell’uomo (manganese, zinco, rame, selenio)
Quando invece sono presenti a concentrazioni superiori a determinate
soglie, questi stessi microelementi diventano tossici
• Per contro, altri metalli, detti microinquinanti inorganici, sono tossici
anche in tracce (cromo esavalente)
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(Regione Veneto, 2005)
F. Acri e D. Cassin – CNR ISMAR VENEZIA
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• I gamberi che vivono in ambienti inquinati accumulano metalli pesanti nel
loro organismo
• Cadmio, rame, piombo e zinco sono accumulati prevalentemente
nell’epatopancreas
http://shs.westport.k12.ct.us/mjvl/biology/dissect/crayfish.htm
• Mercurio e nichel sono accumulati principalmente nei muscoli e
nell’esoscheletro
F. Acri e D. Cassin – CNR ISMAR VENEZIA
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• Gli esemplari di P. clarkii campionati in zone dell’area umida di Massaciucoli (LU)
dove si pratica la pesca sono interessati da un marcato accumulo di piombo
nell’esoscheletro e nell’epatopancreas
• Se utilizzati a scopo alimentare potrebbero costituire un pericolo per la salute
umana, non tanto per i livelli di piombo accumulati nella parte edibile, ma soprattutto
per le elevate concentrazioni presenti nel contenuto intestinale
(Bianchi et al., 2006)
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FITOTOSSINE
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• Il gambero P. clarkii è in grado di accumulare nel suo organismo le tossine
prodotte dal cianobatterio Microcystis aeruginosa
F. Acri e D. Cassin – CNR ISMAR VENEZIA
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• I cianobatteri del genere Microcystis possono dar luogo a fioriture
rapide ed imponenti
Fioritura di Microcystis in un parco di Pechino (Carmicael, 1994)
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• M. aeruginosa produce tossine pericolose: le microcistine
• Le microcistine possono danneggiare:
- fegato (bersaglio primario)
- polmoni
- reni
• Le microcistine, inoltre, sono agenti cancerogeni
• Non sono distrutte dalla cottura
• Delle 60 varianti di microcistine la microcistina LR è la più
pericolosa:l’ingestione giornaliera non deve superare 0,04 µg/Kg di peso
corporeo del consumatore e la sua concentrazione deve essere inferiore a
1 µg/l nelle acque destinate al consumo umano (OMS)
Microcistina LR
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Problemi legati a fioriture di M. Aeruginosa nel lago di Massaciucoli
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Patogeni per l’uomo
(segnalazioni sporadiche)
Salmonella spp.,Vibrio spp.,Aeromonas spp……per ingestione.
Francisella tularensis, Vibrio vulnificus, Micobatteri atipici…….per
contatto
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Mi raccomando….niente allarmismi inutili
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PESTE DEL GAMBERO
•
Principale patologia dei gamberi d’acqua dolce.
•
Introdotta dal Nord America ha causato rarefazione delle
specie indigene in Europa.
Causata da un “fungo”: Aphanomyces astaci
Alcune specie sono molto sensibili ( A. pallipes) con episodi
gravi di mortalità.
Altre sono portatrici sane (P. clarkii) e diffondono la
malattia.
•
•
•
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In Italia, dopo le segnalazioni della metà del 1800, episodi di afanomicosi
sono riportati:
• 1999, A. repetans in Procambarus
clarkii, valle di Marmorta (BO) (Galuppi et
al., 2002; Royo et al., 2004).
• 2008 A. astaci in P. clarkii, Lombardia e
Toscana (Gherardi comunicazione
personale).
• 2009 A. astaci in Austropotamobius
pallipes, in Molise (IS) (Cammà et al.,
2010)
• 2010 A. astaci in A. pallipes,
Valdobbiadene (TV)
•2011 A. astaci in A. pallipes, Trentino,
fiume Chiese, Ponte S. Lucia
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Nuovi focolai in Italia
• 2011 A. astaci in A. pallipes,
Lombardia, Montevecchia (LC)
• 2011 A. astaci in A. pallipes,
Abruzzo, Crognaleto (TE)
• 2011 A. astaci in Cherax destructor,
in Veneto, Mogliano Veneto (TV)
•2011 A. astaci in Cherax
quadricarinatus in Sicilia
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SEGNI CLINICI:
L’animale affetto da peste si mostra, in pieno giorno, con gli arti in estensione,
esce dall’acqua e tenta di arrampicarsi sull’argine, si muove in modo
incoordinato, è instabile con perdita dell’equilibrio, non tenta di fuggire alla
cattura e si manifesta inerte se trattenuto
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Al culmine dell’infezione i soggetti si rovesciano sul dorso, muovono
convulsamente le appendici e non riescono a raddrizzarsi. Talvolta la morte si
manifesta per paralisi, in questa posizione. Frequentemente si può manifestare il
distacco degli arti o porzioni di essi.
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Aree ulcerate brunastre sono più frequenti in gamberi alloctoni resistenti e
portatori o in gamberi indigeni con infezione subacuta.
A temperature inferiori a 10°C, i
gamberi infetti richiedono tempi più
lunghi per morire, e i segni clinici
sono più evidenti, come la perdita
di un arto e la presenza di ulcere
melanotiche (Alderman et al.,
1987).
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PREVENZIONE
o evitare la movimentazione di gamberi vivi o morti, potenzialmente infetti,
di acqua o attrezzatura contaminata, verso aree indenni ospitanti
popolazioni suscettibili.
o evitare la movimentazione ed il rilascio di specie ittiche provenienti da
aree soggette ad episodi di afanomicosi.
o evitare la cattura accidentale di gamberi alieni, possibili carrier di A. astaci,
durante le movimentazioni di fauna ittica tra bacini diversi.
o evitare il rilascio in natura di gamberi alieni Nord-Americani (acquariofili!)
o applicare una corretta disinfezione di attrezzatura (guadini, nasse), stivali,
natanti e veicoli tra campionamenti effettuati in bacini diversi.
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• blocco della movimentazione di gamberi vivi da e verso la zona
del focolaio
• blocco della pesca sportiva nella zona di sorveglianza
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
[email protected]
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P. Clarkii - Life RARITY