Avvio allo studio della lingua latina
LECTIO SEXTA
CORVUS GLORIOSUS/ IL CORVO VANITOSO
AUTORE: Phaedrus
GENERE: fabula
Corv-us rapit case–um.
Un corvo ruba un pezzo di formaggio.
Vulpes case-i odorem narĭbus
trahit et corv-o dicit: «Amic-e,
nulla avis pulchrĭor est corv-o! Si
vocem habēres, nulla prior ales
foret».
Una volpe (sogg.) sente l’odore del
formaggio e ……….. ..al corvo: «Amico,
nessun uccello è più bello del corvo! Se
avessi la voce, nessun uccello sarebbe
meglio di te».
Corv-i glorios-i sunt: ille, ut vocem
ostendĕret, case-um emīttit.
I corvi sono vanitosi: quello, per esibire la
voce, …………….. il formaggio.
Vulpes corv-ōrum ingenio vano
adhībet et case-um rapit avidis
dentĭbus.
La volpe (sogg.)……………… la vanità dei
corvi e afferra il formaggio con gli avidi
denti.
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LECTIO SEXTA
Haec fabula scripta est propter stultos
qui similes sunt corv-is glorios-is.
Questa favola è stata scritta per gli
sciocchi che sono simili ai corvi
vanitosi.
Discipul-i, humiliores corv-is este!
Ragazzi, siate più modesti dei corvi!
INDICA QUALE FUNZIONE LOGICA HANNO LE PAROLE EVIDENZIATE IN
NERETTO
1^ SEQUENZA:
corv-us:
case-um:
2^SEQUENZA:
case-i:
corv-o:
corv-o:
3^ SEQUENZA:
corv-i:
case-um:
4^ SEQUENZA:
corv-orum
case-um:
5^ SEQUENZA:
corv-i:
discipul-i:
Osservazioni:
I nomi appartengono alla seconda declinazione!
Ci sono delle terminazioni uguali che corrispondono a casi diversi e,
quindi, a funzioni logiche diverse.
Così corv-i può essere:
genitivo singolare = del corvo;
nominativo plurale = i corvi (soggetto);
E discipul-i può essere:
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vocativo plurale = ……………( compl. di vocazione)
E corv-o può essere:
……………… singolare= ……………………( compl. di termine)
………………..singolare=……………………( compl. di paragone)
Si declinano come i nomi della seconda declinazione anche gli aggettivi
qualificativi maschili del primo gruppo (prima classe)
Stult-us, -a, -um è detto anche aggettivo a tre uscite,
M
F
N
una per il maschile, una per il femminile, una per il neutro
Individua nel testo gli aggettivi maschili in –us, sottolineali e riportali nella
tabella sottostante:
aggettivo
significato
LA SECONDA DECLINAZIONE (parte I)
La seconda declinazione comprende i nomi che escono al nominativo singolare in –us,
in –er o in –um e al genitivo singolare in –i.
I nomi della seconda declinazione in –us sono in maggioranza di genere maschile; quelli
in –er sono tutti maschili; quelli in –um sono tutti neutri.
Alcuni casi hanno terminazioni uguali:
-il genitivo singolare, il nominativo ed il vocativo plurale escono in –i.
-il dativo e l’ablativo singolare escono in –o;
-il dativo e l’ablativo plurale escono in –is.
NOMI MASCHILI E FEMMINILI IN -US
casi
nominativo
genitivo
dativo
accusativo
vocativo
ablativo
popul-us
popul-i
popul-o
popul-um
popul-e
popul-o
singolare
il popolo
del popolo
al popolo
il popolo
o popolo
con il popolo
plurale
popul-i
popul-orum
popul-is
popul-os
popul-i
popul-is
i popoli
dei popoli
ai popoli
i popoli
o popoli
con i popoli
I nomi in –us sono quasi tutti maschili. Sono femminili:
a) i nomi di piante, quali pirus, i = il pero; cerasus, i = il ciliegio;
b) i nomi geografici di origine greca, quali Rhodus, i = Rodi; Aegyptus, i = Egitto;
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c) alcuni nomi di vario significato, tra i quali atomus, i = l’atomo; colus, i = la conocchia;
humus, i = la terra
I nomi uscenti in –ius (-ium) hanno il genitivo singolare con due -ii (consilium, consilii)
spesso in età classica contratto in –i.
Il vocativo singolare dei nomi in –us esce, come si è detto in –e. Tuttavia i nomi propri
in –ius (con la i breve) come Vergilius (= Virgilio) e i nomi comuni filius (= il figlio) e genius
(= il genio) hanno l’uscita in –i al posto di quella in –e: Vergili; fili, geni. Ma se la i di –ius
è lunga, il vocativo singolare è in –ie: Darius (= Dario), voc. Darie.
Esercizio: declina il sostantivo e traduci
Discipulus, i - = alunno
SINGOLARE
nominativo
discipul-us
genitivo
dativo
accusativo
vocativo
ablativo
PLURALE
nominativo
genitivo
dativo
accusativo
vocativo
ablativo
discipul-i
soggetto
soggetto
l’alunno
gli alunni
Traduci le seguenti frasi:
1)
Agnus lupum timet.
……………………………………………………………………………………………………………..
2) Domini servorum operas probant.
……………………………………………………………………………………………………………..
3) Servi in silvā cervum vident.
……………………………………………………………………………………………………………
4) Discipulus magistro (= al maestro) rosam donat.
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
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Riquadra sia in orizzontale sia in verticale le forme latine corrispondenti
alle espressioni italiane elencate. Le lettere rimanenti formeranno il nome
di un famoso poeta latino.
A
G
R
O
S
C
P
P
D
M
V
I
L
M
E
U
L
I
I
A
V
U
A
R
E
A
S
C
G
O
D
G
A
R
T
C
E
N
E
I
I
S
O
A
I
L
U
P
I
S
O
R
N
P
S
M
R
C
T
R
U
U
U
E
R
G
E
R
U
M
M
L
R
O
A
R
O
M
A
L
O
V
S
R
V
S
I
L
V
A
I
A
A
O
I
L
I
U
S
Traduci e presta attenzione alle forme suggerite:
al maestro=
magistr-o
del gioco =
con i lupi =
dei fanciulli =
puer-i
il bosco (soggetto)=
all’alunno =
al cervo =
oh amico! =
i campi (c. oggetto) = agros
del servo =
l’agnello ( c. oggetto) =
al ruscello =
con il melo =
la rosa (soggetto) =
l’altare (soggetto) =
il platano (c. oggetto)=
dei ciliegi=
LATINO LINGVA VIVA
LUPUS IN FABULA = Il lupo nella favola. A noi tutti accade di
parlare di un individuo e di vederlo sopraggiungere proprio in quell’istante.
DEUS EX MACHINA = Il dio (sceso) dal congegno. Questa espressione riguarda
l’antico teatro; infatti, nel momento di più alta tensione delle vicende, veniva fatto
calare dall’alto il dio, il quale forniva la soluzione per le complicate vicende della
rappresentazione.
IN VINO VERITAS = Nel vino (si trova) la verità. Chi ha bevuto in abbondanza è
più incline alle confidenze.
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