La quarta declinazione La quarta declinazione - maschili e femminili SINGOLARE nom. gen. dat. acc. voc. abl. habitŭs habitūs habitŭi habitŭm habitŭs habitū PLURALE habitūs habitŭum habitĭbus habitūs habitūs habitĭbus 2 La quarta declinazione - neutri SINGOLARE nom. gen. dat. acc. voc. abl. cornū cornūs cornū cornū cornū cornū PLURALE cornŭa cornŭum cornĭbus cornŭa cornŭa cornĭbus 3 Osservazioni e particolarità I sostantivi della quarta declinazione sono perlopiù maschili. I sostantivi femminili sono pochi e sono rappresentati da nomi di piante (quercus, “quercia”), da quelli che indicano donne (anus, “vecchia”; nurus, “nuora”; socrus “suocera”) e dai sostantivi acus, “ago”, e porticus, “portico”. Femminile plurale è infine il sostantivo Idus, Idŭum, “Idi”. Pochissimi sono i nomi neutri della quarta declinazione. Tra questi, i più frequenti sono genu, “ginocchio”, veru, “spiedo” e cornu “corno”. Per somiglianza con i sostantivi di terza declinazione, il dativo e ablativo plurale dei nomi di quarta declinazione esce in -ibus; tuttavia alcuni sostantivi bisillabici terminanti in -cus al dativo e all’ablativo plurale mantengono l’antica terminazione della quarta declinazione in -ŭbus (acus, “ago”, arcus, “arco”, lacus, “lago”, quercus, “quercia”, specus, “grotta”). Si comportano allo stesso modo anche tribus, “tribù”, partus, “parto” e artus, “arto”. 4 In poesia, oltre al normale dativo singolare in -ui, spesso è attestata la forma in -u per i maschili e i femminili. Per ragioni di comodità metrica, inoltre, accanto alla terminazione regolare del genitivo plurale -ŭum compare anche l’uscita in -um. Alcuni termini sono eterocliti, cioè presentano esiti di seconda declinazione oltre ai propri di quarta. Ciò accade prevalentemente nei casi obliqui del singolare e al genitivo plurale. Pinus “pino” e ficus “fico” presentano quasi tutte le forme di entrambe le declinazioni. Alcuni nomi in -tus (come exercitus, “esercito”, senatus, “senato”, tumultus, “confusione”, partus, “parto”) e vari nomi di piante (come laurus, “alloro”, cupressus, “cipresso”) hanno il genitivo singolare uscente sia in -i, sia in us, mentre gli altri casi seguono solitamente la quarta declinazione regolarmente. Un caso notevole di declinazione eteroclita è quello del sostantivo femminile domŭs, -ūs, che mantiene l’antico caso locativo in -i per lo stato in luogo e alterna forme della quarta declinazione con altre della seconda. 5 Alla quarta declinazione può essere ricondotto ciò che resta della flessione del supino, sostantivo verbale dotato di due soli casi, l’accusativo in -um e l’ablativo in -u con valore di complemento di limitazione. Incredibile dictu Incredibile a dirsi 6