76 V IAGGIO IN PROVINCIA 77 IL SOGNO DELLA VAL TROMPIA Sarezzo, Gardone Val Trompia, Marcheno, Bovegno, Collio, San Colombano: c’è voglia di crescere. I di Alessandra Tonizzo s ncolonnati nel traffico, ci dirigiamo verso quella che fu la Valle D’Oro del bresciano, la terra solcata dal fiume Mella che, con tutti i suoi 50 chilometri d’estensione, reclama a sé una storia nuova, capace di reinventarsi dopo i fasti degli anni ’60’70: la Val Trompia. Ce la mette tutta, questa terra, avanzando a spizzichi e bocconi tra industria matura e innovazione, isolamento e nuove speranze. A un anno di distanza dal nostro viaggio nella valle, troviamo gente disposta a vincere la timidezza di una vita cinta dalle montagne – Monte ColomMESI 2011 12novembre MESI 2011 12novembre 78 V IAGGIO IN PROVINCIA Val Trompia bine, Muffetto, Guglielmo, Dosso Alto le cime principali di questa zona prealpina –, parlandoci apertamente di una realtà sfaccettata, che guarda forzatamente oltre la crisi. Scopriamo così le grandi speranze di Sarezzo – paese d’origini molto antiche, 13mila abitanti e un panorama alto-collinare suggestivo, con alture coperte di vegetazione boschiva e diversi torrenti – realtà interessata da una forte crescita edilizia la cui economia è basata soprattutto sull’industria e sul terziario; il paese, oggi, mira a fare da perno rispetto alle zone limitrofe, complice la sua struttura ariosa, la piazza di nuova costruzione, il clima disteso. A Gardone Val Trompia, nel bene e nel male, si respira un’aria diversa, non fosse altro per il titolo di città che la contraddistingue dal 2001: ai grandi numeri (12mila abitanti) corrispondono le grandi aspettative degli abitanti, tra integrazione (1.600 stranieri), servizi (sede della Comunità Montana di Valle Trompia, a Gardone c’è un presidio ospedaliero e diversi enti nell’ambito di volontariato, sport, cultura) e necessità di riscatto per quei giovani che, da anni, guardano oltre alla Beretta. MESI 2011 12novembre ® s.n.c. 1976 - 2011 35 anni di attività arredamenti per ufficio ed arredamenti industriali Nelle pagine precedenti, una veduta di San Colombano. In questa pagina, due scorci di Sarezzo (sopra) e di Bovegno (sotto). Con Marcheno s’inizia ad inerpicarsi verso l’alta valle. Con poco più di 4mila abitanti, il piccolo paese, tagliato in due dalla statale rumorosa e trafficata, registra dati emblematici: -86%, dal ’90 al 2000, nei settori agricoli, +700% nel settore istituzionale. Crescono i servizi ma langue il commercio, e i giovani... migrano. Quest’ultimo, putroppo, rischia di essere il leit motiv per gli ultimi paesi del nostro viaggio in Provincia, contrassegnati dalle disillusioni della nuova generazione che, ad esempio, a Collio si è stancata di ascoltare i racconti di una stazione turistica che non c’è più. Infrastrutture, negozi, iniziative: chi abita qui reclama vita, e descrive il proprio paese natale come un treno il cui macchinista, da tempo, si è dato alla fuga, ma i cui binari, se ben oliati, funzionano ancora. Forse è a San Colombano, verdissima frazione di Collio, che il sogno dell’alta Val Trompia si fa sentire più forte, perché velato della magica parola “turismo”, capace di dare slancio all’economia locale e lustro all’intera zona. Eppure, dicono, qui si vive alla giornata e ci si sente fuori dal mondo, complice una viabilità discutibile che fa anelare la discussa autostrada. Anche Bovegno, dall’alto delle sue torri medievali – ricordi della funzione difensiva dell’antico insediamento –, aspetta e spera. Nella conca il cui giace il paese – conca da cui si dipartono alcune valli laterali, come la Valle di Graticelle, la Val Sorda e la Valle della Meola –, si guarda con ugual fiducia e sospetto alle proposte per far decollare le potenzialità del paese, tra cui l’impianto per il progetto turistico di Montecampione. In Valle Trompia, insomma, non manca la materia prima per sognare, servirebbe solo una bella spinta per realizzare la voglia di crescita che giace nel cassetto. www.tecno-arredo.it [email protected] esposizione e vendita a roncadelle (Brescia) tel. 030.2780466 - fax 030.2587020 - via mattei, 7 - zona commerciale 80 V IAGGIO IN PROVINCIA 81 Val Trompia CI HANNO DETTO… sarezzo di alessandra Tonizzo ANNA FILIPPINI (ABBIGLIAMENTO DONNA) Via Roma PAESE CHE VAI… LE NOSTRE IMPRESSIONI quilla, di siesta. A Sarezzo si respira un’aria tran tro del paese, cen il nte, ilme Mentre si cerca, inut manciata di lche qua a unit r tene a che re si scop lo spirito ma , evia croc o ze negozi non sono piaz ali. solid e ate d’iniziativa delle persone, affezion Anna Filippini. MESI 2011 12novembre Che passioni si possono coltivare, in paese? “Io mi butto anima e corpo nel teatro, prima recitando, ora facendo la regista in oratorio con due gruppi del paese: pia, oramai, ha una visione ristretta del mercato”. Com’è il rapporto con gli stranieri? “Ce ne sono molti, forse troppi. L’integrazione c’è, abbiamo anche fatto la Festa etnica, ma spesso c’è un problema di mancanza d’educazione”. uno adulto, gli Anonimi, che si cimentano nella prosa, ed uno di piccoli, con i quali facciamo musicals”. Quindi i ragazzi vivono Sarezzo… “Basta saperli coinvolgere: rispondono sempre, maturando con grinta ed energia”. L’anno scorso si parlava di un sistema di videosorveglianza: vi sentite più sicuri? “Pensi che non lo sapevo nemmeno! Per ora non c’è nessun problema”. Piazza Cesare Battisti vi ha portato più clienti? “A dire il vero, i lavori, durati due anni, hanno dirottato altrove molta clientela”. Cosa chiederebbe al Sindaco? “Dei punti d’incontro per i ragazzi, per ritrovarsi, giocare”. IVONNE BUTTI (TABACCHERIA) Via 1850 Un pregio e un difetto di Sarezzo “Sarezzo è un paese positivo, tranquillo. Peccato per il centro, perché siamo pochi commercianti”. La viabilità è buona? “Tranne il giorno del mercato, in cui viene chiuso il traffico in centro, non c’è nessun problema”. Sicurezza percepita? “Direi di sì: sono abbastanza fiduciosa”. ELISA FACCHINI (ZENZERO CAFFÈ) Via Roma Sarezzo è un paese per giovani? “Assolutamente no. Quando ero più giovane era diverso, anche molti bar di un tempo stanno scemando”. Sarezzo descritto a chi non lo conosce. “Un paese situato in un contesto carino, una bella zona in cui venire a vivere, ma chi cerca più negozi deve spostarsi in zone tipo la Franciacorta: la Valtrom- Ivonne Butti. ROBERTO SALVI (CASA COSÌ) Via Roma Da lavoratore, come percepisce Sarezzo? “Come un paese di persone splendide: sono due anni che lavoro qui, mi trovo molto bene”. Come va l’attività? “Ovviamente paghiamo un po’ lo scotto d’essere nuovi… ci vuole tempo per ingranare e farci conoscere, ma la cosa sta andando bene e non possiamo certo lamentarci”. Che tipo di clientela avete? “Signore dai 35 ai 50 anni, provenienti da tutta la valle, anche se Sarezzo sta facendo da perno rispetto a tutta la zona: qui c’è una bella piazza, ci sono i parcheggi e tutto quello che può servire”. Come affrontate la crisi? “Si sente nella scelta del prodotto me- dio, che si è abbassato: ora si scelgono prodotti esteticamente meno importanti, ma noi siamo un’azienda piccola, flessibile e con prezzi umani. La nostra pubblicità sono le nonnine di Sarezzo!”. s La sua clientela? “Quasi tutte signore, difficilmente teenager, sia di Sarezzo che di Villa Carcina, Concesio, Polaveno, San Giovanni e Lumezzane, dove lavoravo prima”. VOCE AI PASSANTI Michele, 41 anni “Sarezzo è in una posizione strategica ‘intelligente’, tanto che ci raggiungono da Lumezzane e Gavardo per fare le proprie spese”. Giovanni, 50 anni Cosa pensa dei sistemi di videosorveglianza predisposti dal Comune? “Non ne conoscevo neanche l’esistenza in paese… mi sembra che non ce ne sia bisogno, il clima qui è tranquillo”. Carla, 72 anni È contenta di abitare qui? “Io qui ho tutto a disposizione, a portata di mano: non mi sposterei da Sarezzo”. Ilenia, 36 anni Com’è la viabilità? “Spostarsi in macchina è sempre più problematico…”. MESI 2011 12novembre 82 V IAGGIO IN PROVINCIA Val Trompia Intervista MASSIMO OTTELLI, SINDACO DI SAREZZO Diverse persone chiedono che Sarezzo organizzi per i giovani più punti di ritrovo, di gioco, che non siano soltanto l’oratorio o i bar. Il Comune cosa ne pensa? “Sarezzo vede diverse offerte per i giovani. Oltre agli oratori, ancora vera fucina per tanti nostri ragazzi, il Comune dispone del Centro di aggregazione giovanile a Villa Usignolo, che promuove diverse iniziative per i ragazzi di 11-18 anni (feste, laboratori, punto compiti), a volte però disertate dagli stessi ragazzi. Vorrei anche ricordare che il nostro territorio, grazie alla collaborazione dell’Unione Società Sportive, dà la possibilità di svolgere numerose discipline sportive con due campi da calcio, cinque palestre, piste ciclabili, centro tennis, skate park, pista ad anello ed altri impianti. Inoltre, presso la nostra biblioteca, sono presenti una ludoteca e il centro scacchistico”. L’anno scorso si parlava di un sistema di videosorveglianza sul territorio comunale, di cui molti MESI 2011 12novembre però ignorano l’esistenza: è effettivamente in uso, ce n’era davvero bisogno? “È da anni che il Comune di Sarezzo è dotato di alcuni impianti di videosorveglianza sul proprio territorio, dislocati in punti sensibili accordati con le forze dell’ordine in una conferenza di servizi (piazza C. Battisti, via De Gasperi zona di Crocevia, centro Borgo Bailo e centro Le Calchere). Gli impianti funzionano e sono un aiuto, oltre che un deterrente, al controllo dei luoghi. Naturalmente vengono utilizzati nel rispetto della privacy, a tutela di tutti i cittadini”. Sembra che Sarezzo stia diventando un punto di ritrovo per la Valtrompia: perché non organizzare eventi aggreganti che diano maggiore senso d’unità al paese, un po’ dispersivo? “Non sono d’accordo con questa affermazione. Il Comune di Sarezzo, anche in collaborazione con le numerose associazioni presenti sul territorio (oltre 80), organizza numerosi eventi durante l’anno, a partire dalla fiera di S. Faustino, che richiama visitatori da tutta la provincia, a “Lo sport incontra la piazza”, sempre molto partecipato, alla Notte Bianca (iniziativa nata quest’anno grazie alla collaborazione con i commercianti, con grandissimo successo di pubblico), all’arrivo della gara Aido di auto storiche, a concerti e spettacoli organizzati nella nostra piazza per le diverse fasce d’età. Inoltre, l’anno scorso è stato inaugurato Palazzo Avogadro, a Zanano, che è sede permanente di mostre molto interessanti”. V IAGGIO IN PROVINCIA 85 Val Trompia gardone val trompia PAESE CHE VAI… LE NOSTRE IMPRESSIONI di alessandra Tonizzo LUCA IENCO (BAR I PORTICI) Via Matteotti Purtroppo Gardone Val Trompia sembra aver perso la voglia di valorizzarsi, di aprirsi agli altri. Lo si nota attraversando strade semi-deserte e parlando con gente che, se non racconta la propria stanchezza, preferisce tacere. Il clima, anche in pieno sole, è piuttosto cupo e desolante. Luca Ienco. Che paese è Gardone? “Un paese basato sul lavoro e basta, morto dopo le otto di sera”. Quindi per i giovani… “Non resta che spostarsi: Villa Carcina, Sarezzo, Marcheno”. Il target dei suoi clienti? “Intorno ai 50-60 anni, sicuramente non diciottenni”. Sicurezza. “La sicurezza c’è, Gardone è tranquillo”. C’è integrazione con gli stranieri? “Devo dire “sì e no”, molti si integrano, altrettanti fanno gruppo e vogliono stare per i fatti loro”. s ROSANGELA PASINETTI (ERBORISTERIA) Via 20 Settembre Da quanto gestisce quest’attività? “Da 28 anni: nel tempo ho visto cambiare Gardone, ma certo non in meglio”. Perché? “Prima era un centro di negozi, basta ricordare com’era Via Zanardelli. Ma anche aziende, uffici e scuole sono andati sparendo”. Che clientela ha? “Sicuramente femminile, ma d’età varia, dalla giovanissima alla signora anziana, proveniente sia dal paese che da fuori, anche se la gente è sempre meno”. MESI 2011 12novembre 86 V IAGGIO IN PROVINCIA Val Trompia Com’è il mercato di Gardone? “Anche quello si sta trasformando: le bancarelle dei cinesi sono sempre di più, così o si è interessati a quel tipo di commercio o…”. Un segno che la fa ben sperare? “Per il momento, purtroppo, nessun segno. Anche chi torna dopo tanto tempo a Gardone si accorge di questi cambiamenti negativi”. EMANUELE SCARCELLA (LA BOTTEGA DEI FIORI) Via Matteotti Gardone è… “Una città che è un piccolo centro dell’economia, perché c’è molta vita a livello economico. È curata e aperta: dà molta ospitalità agli estranei”. Quindi il rapporto con lo straniero è buono. “Vengo dalla Franciacorta, da Adro, un paese che per questo è finito anche sui giornali: qui è un altro mondo, la relazione con gli immigrati è molto buona, sono ben ambientati”. Ci parli della sua attività. “C’è da tre anni, e la mia clientela va da chi è più modesto a chi non si fa problemi a spendere”. Cosa manca a Gardone? “Ci vorrebbero più attività per coinvolgere la gente, visto che Gardone è una cittadina grande e potrebbe attirare maggiormente”. s CESARE FRANZINI (EDICOLA) Via Matteotti Gardone in un aggettivo. “Operoso”. È davvero un paese dormitorio? “Anche se Gardone non è mai stato un paese con una grande vita, per me non è un dormitorio, tolti quei quartieri sguarniti di servizi”. Un pregio e un difetto di Gardone. “A me il paese piace perché ci sono nato e cresciuto, ci lavoro da 50 anni! Nel tempo è cambiata la gente, ci sono molti extracomunitari, che a me non danno nessun problema”. Emanuele Scarcella. VOCE AI PASSANTI Alessandra, 30 anni Un problema da segnalare all’amministrazione? “Ma ha provato ad attraversare la strada? Qui le strisce pedonali ci sono ogni morte di Papa, e il traffico non scherza!”. Simone, 25 anni Come si divertono i giovani a Gardone Val Trompia? “Qui nel week-end si prende la macchina e si va via, non c’è niente”. Claudio, 69 anni Una sua impressione sul paese. “Sono qui di passaggio, ma tra traffico, rumore e quant’altro è difficile raccapezzarsi!”. brescia teatro grande 23 novembre ore 21.00 “la nuova sacerdotessa del Fado” new York times ana moura Per informazioni 0302979333 [email protected] teatrogrande.it FonDaZione DeL TeaTro GranDe Di brescia Soci fondatori MESI 2011 12novembre media partner SoStenitori aderenti SoStenitore ordinario V IAGGIO IN PROVINCIA 89 Val Trompia Intervista MICHELE GUSSAGO, SINDACO DI GARDONE VAL TROMPIA Per alcuni Gardone rischia di diventare un paese dormitorio, forse per colpa del pendolarismo “forzato”: cosa fare? “Certo, trent’anni o quarant’anni fa, quando si andava a lavorare alla Beretta o alla Redaelli, a tre passi da casa, era diverso, ma il fatto che oggi i giovani, grazie anche all’istruzione, si spostino di più è positivo. Il paese non si sta affatto spegnendo: l’agenda delle proposte sportive, culturali e associative è ampia, tanto che, volendo, si potrebbe uscire ogni sera. Lo sanno i giovani che oggi si radunano al parco urbano, complice anche la rete wifi gratuita (sono già 800 gli iscritti) e, a dire il vero, ricevo addirittura qualche telefonata di protesta perché, secondo alcuni, ci sarebbero troppe feste, troppo rumore. Secondo me, sta al singolo decidere di vivere il proprio paese, di uscire, invece di stare davanti alla tv”. Quanto è città e quanto è paese Gardone? “Gardone è città nella proposta cul- turale, nella possibilità d’istruzione. Mentre è ancora paese, per fortuna, nei rapporti familiari, umani, di vicinato, nel volontariato: qui il senso di appartenenza alla comunità è forte, si sente d’essere ‘di qualcuno’, non di nessuno”. Aziende, uffici, negozi e scuole: in paese c’è chi pensa che Gardone stia “lasciando andare” diversi, troppi servizi. “Se guardiamo i servizi pubblici a Gardone, la lista è “infinita”: dai carabinieri, all’ospedale, alle scuole superiori, alla sede della Comunità montana... Semmai il problema si porrà in futuro, con la cosiddetta razionalizzazione, ossia quei tagli che potrebbero toglierci qualcosa alla quale ci siamo abituati. Dal punto di vista commerciale, la nostra scelta è stata quella di non fare concorrenza ai grandi centri commerciali dei comuni della bassa valle, perché non sarebbe la nostra vocazione, che invece rimane manifatturiera e produttiva. Vero è che i piccoli negozi del centro, se non altamente specia- lizzati, soccombono alla concorrenza e ad un tipo di mercato che è radicalmente cambiato, per tutti”. Attraversare la strada, in paese, può essere un problema di tempo e di sicurezza. “Soprattutto per gli anziani, questa è una realtà: purtroppo non esiste una grande educazione nei passaggi pedonali e l’attraversamento della statale, se non tramite i semafori a pulsante, può essere difficile. Siamo in una valle stretta, con una strada trafficata che taglia a metà i paesi… Ci dovrebbe essere più attenzione al pedone da parte dell’automobilista”. MESI 2011 12novembre V IAGGIO IN PROVINCIA • • • • • traslochi trasporti fine art logistica depositi PAESE CHE VAI… LE NOSTRE IMPRESSIONI di alessandra Tonizzo www.cortesi.net - [email protected] Lavora qui da molto? “Da quando è mancato mio marito, 13 anni fa, che ha gestito l’attività per più di 30 anni: ora andiamo avanti io e mio figlio”. Chi serve? “Industriali, privati, famiglie con bambini… molti del paese, mentre per i servizi matrimoniali lavoriamo con gente di fuori”. Che idea si è fatta di Marcheno? posizione non Macheno è una sorpresa. La sua orosa e traffirum da stra la con – proprio felice a cattiva –, ha ven cata che lo avvelena come una i più profonzion rela e ivar colt a te portato la gen e solo per anch a de, a saper accogliere chi si ferm ostante non a, rezz ama suna Nes a. una breve sost del ezza lent la , ento il sotterraneo senso d’isolam . virtù tà essi nec di fa si commercio: qui “Mi trovo molto bene con la gente di qui, direi che sono tutti affabili e onesti”. LORELLA ZUBANI (LAVASECCO) Via Zanardelli Lavora qui da 11 anni, che clientela ha? “Quasi tutta femminine, età mista, sia di Marcheno che di zone limitrofe”. In tempo di crisi, che capi le portano? “Rispolverano spesso le cose di una volta, sia per necessità sia perché la moda gira”. s Gigliola Guarini e Marco Bettinsoli. Via Villanuova, 33 - Roncadelle (Bs) - Tel. 030.2584111 - Fax 030.2584116 Val Trompia marcheno GIGLIOLA GUARINI (FOTO BETTINSOLI) Via Zanardelli Dal 1919 la migliore soluzione per le vostre esigenze di trasloco, movimentazione e logistica in ambito industriale, artistico e residenziale. 91 Lorella Zubani. MESI 2011 12novembre I l mese dei V IAGGIO IN PROVINCIA Pigiami! 93 Val Trompia s L’età media della sua clientela? “Varia, anche come sesso, ed è per lo più del paese”. Questo traffico è un problema? “Sì, anche solo nell’attraversare la strada”. Un pregio e un difetto di Marcheno. “Marcheno è ancora un paese, e quindi mantiene tante belle cose di questa realtà. Il grosso difetto è l’inquinamento”. Manuel Doloni e Nicola Bertussi. Le lavanderie a gettoni che nascono adesso le fanno molta concorrenza? “Un po’ sì: capisco che la gente voglia risparmiare, ma il servizio è diverso, a cominciare dal fatto che io rispondo nel caso dovesse succedere qualcosa alla merce, in quelle lavanderie non lo so”. Suggerirebbe Marcheno a una giovane coppia in cerca di casa? “Sicuramente sì. Anche se è un paese un po’ fiacco quanto a negozi: chi c’è resiste con i denti, chi vorrebbe aprire fa fatica”. NICOLA BERTUSSI (CAFFÈ DELLA LOGGIA) Via Zanardelli Marcheno è un paese sufficientemente attrezzato per i giovani? “Direi di no: si potrebbe fare sicuramente di più”. TI ASPETTIAMO AL: VOCE AI PASSANTI CON GRAN DIOSE OFFERTE! Tanti modelli, diverse marche e prezzi imperdibili! www.pompea.com ! N EW È arrivata l’APP di Scaricala subito dall’APPLE STORE! È GRATUITA! Franco, 31 anni Marcheno è un paese sicuro? “La sicurezza qui c’è, non ricordo nessun episodio spiacevole”. Paolo, 45 anni Com’ è il rapporto con gli stranieri? “Ci sono pochi rapporti ma nessuna tensione”. MESI 2011 12novembre V IAGGIO IN PROVINCIA 95 Val Trompia bovegno PAESE CHE VAI… LE NOSTRE IMPRESSIONI di bruno forza Bovegno è come il classico studente che ha grandi potenzialità ma che si acconten ta della sufficienza. I suoi abitanti se ne stan no accorgendo e non hanno paura a sfoderare opin ioni. La crescita, forse, è alle porte. Le carcasse di cave e miniere stanno facendo strada – almeno nelle idee – a turismo e sport, istituzioni perm ettendo. DAIANA BREGOLI (MINI FASHION) Via Brentana s Daiana Bregoli. Cosa offre Bovegno? “A parte l’aria buona? Non c’è delinquenza e ci sono belle persone, ma siamo fuori dal mondo”. Cosa manca? “Turisti e giovani”. Ha mai pensato di tagliare la corda? “Se capitasse l’occasione della vita me ne andrei anch’io, ma per il momento va bene così”. MESI 2011 12novembre V Linea Più attiva la luce: accendi il risparmio. IAGGIO IN PROVINCIA Val Trompia VOCE AI PASSANTI Relazioni esterne e comunicazione LGH - apebmilano.it Da oggi Linea Più, oltre al gas, ti dà anche la luce: più convenienza per la tua famiglia dal tuo fornitore di fiducia. Da oggi Linea Più, oltre al gas, ti dà anche la luce. Scegli la nuova offerta luce, scegli Risparmio 5: sconto del 5% sulla componente fissa dell’energia (PE)*, utilizzo di energia verde e massima trasparenza su condizioni e tariffe. Tutta la convenienza che cerchi e l’affidabilità di chi già conosci, garantite dal fornitore di gas della tua città. 97 Luce Solo con Linea Più l’energia ti è vicina e risparmiare è semplice come accendere la luce. Scegli la luce di Linea Più: scegli Risparmio 5, stai con il tuo territorio! 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Quel progetto porterebbe crescita anche qui”. s Risparmio CLAUDIO TANGHETTI (BAR VALTRUMPLINO) Via Provinciale Ci descriva Bovegno. “Il paese è tranquillo e l’aria è buona, ma spesso e volentieri bisogna spostarsi, soprattutto se si è giovani, perché quello che offre Bovegno non basta”. Opportunità di lavoro? “Pochissime, praticamente zero. I miei nonni dicevano che era un paese turistico, ma oggi io non vedo nulla di turistico”. A tal proposito si fa un gran discutere del progetto turistico di Montecampione, questione che riguarda anche Bovegno. “Io sono favorevole. Si creerebbe passaggio e i benefici ricadrebbero su tutta la comunità. Ovviamente è un progetto che va realizzato in un certo modo, ma è indispensabile perché abbiamo bisogno di qualcosa in grado di attirare gente”. Maria, 53 anni Molti considerano Bovegno un paese spento per giovani e turisti. “Ci vorrebbe più sostegno per lo sport e attenzione agli under 18. Poi speriamo che la famosa autostrada per la Valtrompia venga realizzata”. Ha mai pensato di andarsene? “Io non cambierei mai, e nemmeno i miei figli”. Franco, 50 anni Un giudizio all’amministrazione comunale? “Negativo. Sulle poltrone che contano si siede troppo spesso gente che non sa fare il suo mestiere”. Questione Montecampione. Lei da che parte sta? “Io darei il via libera immediatamente. La direzione da seguire è quella, altrimenti a Bovegno finiremo per girarci i pollici. Il Comune deve capire questo e non deve ostacolare gli imprenditori che vogliono investire sul territorio”. E sull’autostrada che collegherebbe Brescia alla Valtrompia? “Solo un pazzo sarebbe contrario”. Ivan, 41 anni Montecampione sì o Montecampione no? “La questione non mi è chiara. Vorrei capire fino a che punto arriva l’investimento e dove inizia la speculazione edilizia”. Cosa non va a Bovegno? “Paghiamo 20 anni di politiche sbagliate e l’impianto di Montecampione non è la soluzione perché garantirebbe solo 6 mesi di lavoro l’anno”. Daniela, 34 anni È contenta di come è governato il paese? “Qui sono state fatte scelte assurde. Hanno investito un sacco di soldi nel parco minerario, dove una persona può andare una volta nella vita, e adesso si fa tanto trambusto su alberghi e impianti sciistici che garantirebbero indotti continui. Assurdo”. Il vantaggio è lineare * lo sconto si riferisce alla componente relativa ai costi d’acquisto dell’energia, che rappresenta, al netto delle imposte, circa il 60% della spesa complessiva della bolletta per una famiglia tipo con consumi annui pari a 2.700 kWh (3 KW di potenza impegnata) nell’abitazione di residenza. MESI 2011 12novembre V IAGGIO IN PROVINCIA COLLIO 99 Val Trompia PAESE CHE VAI… LE NOSTRE IMPRESSIONI di bruno forza FRANCO RACAGNI (ALBERGO MANIVA RISTORANTE) P.za Zanardelli Collio è ieratico, fermo come la sua funivia. Una realtà frammentata dal punto di vista commerciale e turistico, dove non ci sono stra tegie comuni e si guarda il collega della porta acca nto con un pizzico d’invidia e pregiudizio. Gli anzi ani colorano la zona chiacchierando sulle panchin e e popolando i bar. Il loro cruccio? Il futuro dei giov ani. Franco Racagni. Come va a Collio? “Qualcuno dice che ormai Collio ha perso il treno. Io credo che in realtà il treno sia fermo. Il problema è che manca il macchinista”. VOCE AI PASSANTI Cosa non va? “Mancano infrastrutture, negozi e iniziative. Il turismo è indietro, non c’è sinergia tra le realtà del territorio e le istituzioni, che sembrano non avere interesse a fare il bene della comunità”. Da quanto tempo avete l’attività qui? “Da due anni. Noi siamo di Mompiano. Abbiamo una pizzeria anche là. Qui siamo venuti con l’obiettivo di rilanciare l’albergo e il ristorante”. Ci siete riusciti? “Siamo gli unici a garantire un servizio di bus navetta che raccoglie gli ospiti s Tullia 70 anni Vivere a Collio la rende felice? “Direi di sì, qui non si vive male. Sicuramente va meglio a noi anziani che ai giovani”. E a chi opera nel turismo? “Male. Un sacco di proprietari non riesce ad affittare appartamenti che restano vuoti e i pochi turisti sono tutti anziani. Perfino i miei nipoti vengono qui controvoglia da Brescia”. Maddalena 68 anni Cosa rende speciale Collio? “Queste sono belle zone, ricche di natura e ossigeno, ma a livello sociale siamo messi male. Personalmente sono preoccupata perché qui i nostri giovani non hanno futuro”. Quindi che fanno? “Lavorano nelle officine della zona o a Gardone, oppure o negli alberghi di S. Colombano. Non esistono alternative”. MESI 2011 12novembre 100 V IAGGIO IN PROVINCIA Val Trompia nel raggio di 50 km. Li portiamo anche alle piste da sci. Poi puntiamo su pizza di qualità e cucina casereccia a prezzi bassi. La soddisfazione più bella è stata una cartolina di ringraziamento arrivata da nostri ospiti neozelandesi”. Cosa dovrebbero fare invece le istituzioni? “Rimboccarsi le maniche. Poi servono imprenditori pronti a investire e a scommettere sulla zona. L’esempio da seguire è il comprensorio costruito da Lucchini a San Colombano”. Questione giovani. “Per loro non c’è nulla. La noia li conduce ai bar e purtroppo anche alla droga. E dire che abbiamo tanti bravi ragazzi che meriterebbero fiducia”. OMAR GERARDINI (TABACCHI) P.za Zanardelli Consiglierebbe a qualcuno di trasferirsi qui? san colombano GIGLIOLA RAMBALDINI (ALBERGO PIANI DI NAANI) Via Bondegno, San Colombano Come va la vita a S. Colombano? “Si va avanti. In queste zone si vive alla giornata”. E il turismo? “Maluccio, perché il paese offre poco. Se escludiamo le piste da sci al Maniva e quelle per slittini e pattinaggio non c’è altro”. Quali sono le principali attrazioni della zona? “L’aria fresca e la bellezza del paesaggio”. Cosa potrebbero fare le istituzioni per incentivare il turismo? “Dovremmo fare di più tutti, invece siamo delle tartarughe chiuse in se stesse”. MESI 2011 12novembre 101 “Nessuno deciderebbe di trasferirsi qui. Ci vivi se ci sei nato”. Cosa la tiene ancorato a Collio? “Gli amici, la passione per la caccia e il lavoro”. Quali sono i problemi più sentiti? “Ci vorrebbero centri giovanili e strutture sportive. Il paese va indietro. Anni fa era diverso”. Perché? “Gli albergatori hanno fatto solo i loro interessi senza offrire servizi adeguati ai Omar Gerardini. turisti. Il Maniva è la salvezza della zona grazie agli investimenti di Lucchini, ma Pezzeda è ko, sommersa dai debiti e con la seggiovia ferma”. SILVANO BONOMINI (FOTO COLLIO) P.za Marconi Come vanno le cose da queste parti? “Siamo giù. Non c’è gente. Il turismo zoppica. Solo ad agosto si è visto un certo movimento”. Come giudica l’operato del Comune? “Ha pochi soldi, non può fare di più”. Come rialzarsi? “Spero che possano rimettere in funzione la seggiovia perché questa situazione danneggia tutto il paese”. L’autostrada per la Valtrompia sarebbe un ulteriore aiuto? “Senza dubbio, e un servizio prezioso per i residenti che lavorano distanti da casa”. PAESE CHE VAI… LE NOSTRE IMPRESSIONI paradiso di San Colombano è un piccolo turistica e cita cres una tranquillità che sogna agli ocione prig una di ze bian sem le assume e. Ma grar emi ad nati chi dei giovani, condan are. parl di lia vog ha non la gente GABRIELE RAMBALDINI (ALBERGO IL CICLAMINO) Via Bondegno, San Colombano Come giudica la qualità della vita a San Colombano? “Ottima, si vive benissimo. Qui sì che abbiamo l’aria buona”. Come sono andati gli affari nella stagione estiva? “Così così, ma diciamo che poteva andare peggio”. VOCE AI PASSANTI Qual è la problematica più sentita dai residenti? “La totale assenza delle istituzioni”. Ci faccia un esempio. “La strada che conduce al mio albergo era zeppa di buche ma le nostre segnalazioni non sono servite a nulla. Mi sono dovuto rimboccare le maniche insieme al mio amico Aimo Maggi. Abbiamo comprato cemento e sabbia e abbiamo sistemato tutto”. nel numero di gennaio La Valle Camonica: Breno - Darfo - Edolo - Ponte di Legno nel numero di febbraio Speciale Lumezzane Enzo, 47 anni Da quanto tempo vive a San Colombano? “Da sette anni e ci sto bene”. Qual è il cruccio di chi abita qui? “Senza dubbio la viabilità, complice la frana dei giorni scorsi”. Genny e Mateia, 17 e 18 anni Com’è la vita dei giovani a San Colombano? “Pessima. Qui siamo fuori dal mondo. Per noi non c’è davvero niente”. Come descrivereste il paese a chi non lo conosce? “La maggioranza degli abitanti è anziana, e ci sono tre bar in croce. Per noi ragazzi la patente rappresenta una via di fuga per poterci spostare”. Il vostro futuro è lontano da qui? “Sicuramente. Andremo a Brescia o a Gardone Valtrompia”. I vostri genitori che ne pensano? “Ci danno ragione”. Cosa chiedereste al sindaco? “Vorremmo che ci fossero più occasioni di festa, di incontro e di divertimento. Ogni tanto andiamo al cinema a Brescia, ma ci vuole un’ora di strada, non è il massimo”. L’oratorio è vissuto? “Per niente. Non ci andiamo più da un pezzo”. DELFINA RAMBALDINI (ALBERGO LA SCALETTA) Via Bondegno, San Colombano Come si vive da queste parti? “È una vita dedicata completamente al lavoro”. La crisi è arrivata anche qui? “Certo, e si vede soprattutto nel turismo. Chi passa di qui non spende più e spesso i visitatori sono un danno perché sporcano e non hanno rispetto dell’ambiente”. L’occupazione per i giovani è ridotta all’osso… “Lavorano nelle fabbriche a Collio o si spostano a Gardone Val Trompia. Non ci sono alternative”. MESI 2011 12novembre