Il Libro Bianco del sistema trasfusionale italiano: gli esiti della ricerca e le prospettive emerse Prof. Giorgio Fiorentini Dott.ssa Alessia Anzivino Dott.ssa Francesca Calò 1 Agenda Agenda La legislazione Le sfide future L’AVIS I modelli organizzativi I soci AVIS: il marketing Prospettive future 2 L’attività legislativa: EUROPA L’attività legislativa, a livello europeo, è cresciuta in termini numerici L’obiettivo è l’armonizzazione dei sistemi trasfusionali dei diversi paesi europei In futuro,rendendo omogenei i sistemi trasfusionali, si potrà aprire maggiormente il sistema creando anche la possibilità di raggiungere l’autosufficienza globale all’interno di tutti i paesi appartenenti all’Europa 3 L’attività legislativa: ITALIA Il livello nazionale ha recepito quasi tutte le direttive europee cercando di uniformarsi al contesto comunitario L’attività legislativa italiana in materia trasfusionale si è intensificata specie tra l’anno 2006 e 2007. 4 D-Day-Save the date 31 DICEMBRE 2014 Accreditamento delle strutture di raccolta imposto a livello europeo Criticità a livello tecnico ed organizzativo Criticità per il sistema e i suoi attori istituzionali (pubblico, non profit e profit) 5 L’eterogeneità delle regioni La diversità delle regioni è strettamente correlata ai diversi livelli di servizio sanitario regionale PROSPETTIVE: Individuare strumenti che garantiscano un elevato livello di standard qualitativo su tutto il paese (tempi di prelievo ecc.) Abbattere le possibili barriere legate ad una cultura divisoria piuttosto che di integrazione 6 Il cambiamento del sistema Individuare strumenti che garantiscano un elevato livello di standard qualitativo su tutto il paese Abbattere le possibili barriere legate ad una cultura divisoria piuttosto che di integrazione Consapevolezza del cambiamento SCELTE ORGANIZZATIVE ADEGUATE 7 Agenda Agenda La legislazione Le sfide future L’AVIS I modelli organizzativi I soci AVIS: il marketing Prospettive future 8 Le sfide future: i limiti da superare Aspetti giuridico – istituzionali Crisi economica: necessità di attivare dei processi di razionalizzazione ed efficientamento, mantenendo la ricerca di uno standard qualitativo alto Mutamento demografico: invecchiamento della popolazione crollo di natalità porterà ad un cambiamento del la domanda e dell’offerta di sangue 9 Le sfide future: investire sui punti di forza Investire per limitare le criticità di integrazione (“sfridi istituzionali”) tra i diversi attori del sistema trasfusionale Identificare processi congiunti e condivisi per tutelare l’autosufficienza qualitativa e quantitativa basata su valori etici e culturali legati alla concezione di dono 10 Le sfide future: ridimensionare la criticità Tutelare la capacità di sensibilizzare, integrare, supportare il donatore nella sua esperienza (“coccolare il donatore”) Limitare la resistenza al cambiamento, la frammentazione e la difficoltà nella programmazione che viene rilevata (rilevazioni da 169 interviste in profondità) 11 Agenda Agenda La legislazione Le sfide future L’AVIS I modelli organizzativi I soci AVIS: il marketing Prospettive future 12 Le sfide future: ridimensionare la criticità Le associazioni/federazioni di donatori di sangue rappresentano un attore indispensabile Svolgono un’attività necessaria e influente sul territorio Hanno un ruolo ad alto valore aggiunto che dipende dal valore e dal peso sanitario delle attività che vengono create sul territorio 13 AVIS: impresa sociale non profit L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Valutata in termini di impatto sociale ed economico Analizzata in termini di modelli organizzativi 14 Agenda Agenda La legislazione Le sfide future L’AVIS I modelli organizzativi I soci AVIS: il marketing Prospettive future 15 I modelli organizzativi e ruolo sussidiario di AVIS Modello Responsabilità sensibilizzazione Responsabilità Raccolta Responsabilità Fidelizzazione Modello Associativo Misto Associazioni Locali Associazioni Provinciali Associazioni Provinciali Modello Associativo Decentrato Associazioni Locali Associazioni Locali Associazioni Locali Modello Associativo Accentrato Associazioni Locali e Provinciali Associazioni Provinciali Associazioni Provinciali Modello Pubblico Decentrato Associazioni Locali Strutture Pubbliche Associazioni Locali Modello Pubblico Misto Associazioni Locali e Provinciali Strutture Pubbliche Associazioni Locali e Provinciali Modello Pubblico Accentrato Associazioni Locali Strutture Pubbliche Associazioni Locali e Strutture pubbliche 16 Modello associativo misto - 1 L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Valutata in termini di impatto sociale ed economico 17 Modello associativo misto - 2 Il modello è caratterizzato da: •Elevata collaborazione e sinergia convera gli attori del sistema sangue L’AVIS è una e propria •una integrazione tra i diversi stakeholder e leprofit associazioni impresa sociale non •risultati positivi relativi alla sensibilizzazione del territorio •Un buon tasso di penetrazione nella popolazione attiva che garantisce nel tempo la continuità •Una più facile gestione dei soci donatori grazie all’inclusione di soci collaboratori e soci iscritti Valutata in termini di impatto sociale ed economico 18 Modello associativo decentrato - 1 L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Valutata in termini di impatto sociale ed economico 19 Modello associativo decentrato - 2 Il modello è caratterizzato da: L’AVIS èsul unaterritorio vera e propria •A fronte della capillarità un tasso di impresa sociale non profit penetrazione nella popolazione attiva che garantisce nel tempo la continuità •un’elevata capacità di attirare donatori idonei •Una più facile gestione dei soci donatori grazie all’inclusione di soci collaboratori e soci iscritti Valutata in termini di impatto sociale ed economico 20 Modello associativo accentrato - 1 L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Valutata in termini di impatto sociale ed economico 21 Modello associativo accentrato - 2 Il modello è caratterizzato da: •una elevata fidelizzazione, raggiungendo risultato positivo anche L’AVIS è una vera eun propria nella variazione delle donazioni plasma impresadisociale non profit •un tasso di inclusione sul territorio molto elevato Valutata in termini di impatto sociale ed economico 22 Modello pubblico decentrato - 1 L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Valutata in termini di impatto sociale ed economico 23 Modello pubblico decentrato - 2 Il modello è caratterizzato da: •un elevato grado di collaborazione L’AVIS è una con vera ile Comitato propria del Buon Uso del Sangue e da una buona integrazione tranon servizi trasfusionali e realtà impresa sociale profit locali •un tasso di inclusione sul territorio molto elevato, che permette di avere un tasso di penetrazione nella popolazione attiva che garantisce nel tempo la continuità futura •un’elevata capacità di attirare donatori idonei •un’elevata efficienza nella chiamata Valutata in termini di sulla solidità aziendale • focus di attenzione impatto sociale ed economico 24 Modello pubblico misto - 1 L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Valutata in termini di impatto sociale ed economico 25 Modello pubblico misto - 2 Il modello è caratterizzato da: •Un grado di collaborazione abbastanza L’AVIS è una veraelevato e propriacon i servizi trasfusionali e realtà localiimpresa sociale non profit •un’elevata sinergia tra i diversi stakeholder e le associazioni •un tasso di inclusione sul territorio molto elevato, che permette di avere un tasso di penetrazione nella popolazione attiva che garantisce nel tempo la continuità futura Valutata in termini di impatto sociale ed economico 26 Modello pubblico accentrato - 1 L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Valutata in termini di impatto sociale ed economico 27 Modello pubblico accentrato - 2 Il modello è caratterizzato da: è una vera e propria •un elevato grado di L’AVIS collaborazione con il Comitato del impresa sociale non profit Buon Uso del Sangue •Alto numero di donazioni mensili e giornaliere Valutata in termini di impatto sociale ed economico 28 La prossimità Modello Responsabilità sensibilizzazione Responsabilità Raccolta Responsabilità Fidelizzazione Modello Associativo Misto Associazioni Locali Associazioni Provinciali Associazioni Provinciali Modello Associativo Decentrato Associazioni Locali Associazioni Locali Associazioni Locali Modello Associativo Accentrato Associazioni Locali e Provinciali Associazioni Provinciali Associazioni Provinciali Modello Pubblico Decentrato Associazioni Locali Strutture Pubbliche Associazioni Locali Modello Pubblico Misto Associazioni Locali e Provinciali Strutture Pubbliche Associazioni Locali e Provinciali Modello Pubblico Accentrato Associazioni Locali Strutture Pubbliche Associazioni Locali e Strutture pubbliche 29 I modelli organizzativi 60% 52% 50% 40% 30% 30% 20% 10% 7% 6% 3% 2% 0% Modello Associativo Misto Modello Associativo Decentrato Modello Associativo Accentrato Modello Modello Modello Pubblico Pubblico Misto Pubblico Decentrato Accentrato 30 I modelli: conclusioni Tutti i modelli organizzativi devono porre particolare attenzione alla è una vera e propria L’AVIS gestione accessoria che è impresa sociale non profit fondamentale per lo sviluppo di un servizio di donazione In termini di prossimità territoriale si avverte una forte presenza dei modelli decentrati e del modello misto, che riesce ad attrarre nuovi donatori nel tempo Valutata in termini di canale impatto Ilsociale eddelle partnership è di fondamentale importanza per economico arrivare sul territorio 31 Agenda Agenda La legislazione Le sfide future L’AVIS I modelli organizzativi I soci AVIS: il marketing Prospettive future 32 I soci donatori I soci donatori, che sono il collante dell’associazione, presentano gli stessi fattori primi di appartenenza all’associazione, evidenziando unitarietà dal punto di vista geografico, sociale e culturale Valutata in termini di impatto sociale ed economico 33 I soci donatori: giovani, donne e stranieri L’AVIS è una vera e propria di soci donatori impresa sociale non Attrazione profit giovani I soci donatori, che sono il collante dell’associazione, presentano gli stessi fattori primi di appartenenza all’associazione, Particolare attenzione al evidenziando una profonda unitarietà dal genere femminile punto di vista geografico, sociale e culturale Valutata in termini di impatto sociale ed economico Maggiore attenzione nei confronti dei donatori stranieri 34 Agenda Agenda La legislazione Le sfide future L’AVIS I modelli organizzativi I soci AVIS: il marketing Prospettive future 35 Le leve di marketing DONAZIONE DEL SANGUE TEMPO PER LA DONAZIONE LUOGO DELLA DONAZIONE MARKETING E FIDELIZZAZIONE 36 Strumenti di comunicazione di base Gli strumenti di comunicazione L’AVIS è una vera e propria tradizionali, quali volantini, manifesti ed impresa sociale non profit eventi sono molto utilizzati dalle AVIS ed hanno un impatto positivo nella donatori, di che sono il collante sensibilizzazione Iesoci nell’attrazione dell’associazione, presentano gli stessi fattori nuovi donatori primi di appartenenza all’associazione, evidenziando una profonda unitarietà dal punto di vista geografico, sociale e culturale Valutata in termini di impatto sociale ed economico 37 Le donne L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Le donne sono un driver trasversale in I soci donatori, che sono il collante termini di investimento ingli quanto, da un dell’associazione, presentano stessi fattori lato capire come fidelizzare la primibisogna di appartenenza all’associazione, loro presenza come donatrici, dall’altro evidenziando una profonda unitarietà dal bisogna trovare tecniche di conciliazione punto di vista geografico, sociale e culturale vita-lavoro che possano garantire un loro Valutata in termini di coinvolgimento maggiore all’interno impatto sociale ed dell’associazione economico 38 La continuità L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit La continuità è la parola chiave che meglio si addice in riferimento all’attività dei soci I soci donatori, che sono il collante collaboratori, si parla di collaboratori nella dell’associazione, presentano gli stessiche fattori maggior parte dei casi prestano il loro servizio primi di appartenenza all’associazione, da lungo periodo e che, oltre ad aver evidenziando una profonda unitarietà dal sviluppato ungeografico, attaccamento nei confronti del punto di vista sociale e culturale valore del dono, hanno sviluppato una Valutata in termini di condivisione dei valori della mission impatto sociale ed dell’associazione AVIS economico 39 La formazione Margini di miglioramento Modernizzare AVIS Valutata in termini di impatto sociale ed economico Colmare i gap formativi 40 Reclutamento e selezione del personale Da cooptazione…. Valutata in termini di impatto sociale ed economico L’AVIS è una vera e propria …a selezione impresa sociale non profit Margini di miglioramento Passaparola Colmare i gap formativi 41 Valore del dono L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Margini di miglioramento Valore del dono(Altruismo incipit) vs Senso di appartenenza all’organizzazione(come condizione necessaria in itinere) Valutata in termini di impatto sociale ed economico Colmare i gap formativi 42 AVIS: il passaggio generazionale Passaggio non solo interno tra soci donatori e collaboratori, ma anche generazionale Da un’associazione poco strutturata in termini gestionali ad un’ associazione pronta per affrontare le sfide del futuro e che investe in termini di formazione dei propri dipendenti e collaboratori 43 Agenda Agenda La legislazione Le sfide future L’AVIS I modelli organizzativi I soci AVIS: il marketing Prospettive future 44 Prospettive future: fundraising Avis deve, in un sistema dove il concetto di fundraising L’AVIS e è una vera e propria soprattutto di partnership impresa sociale non profit diventerà fondamentale per migliorare il servizio, attirare nuovi donatori e fidelizzare i donatori esistenti Valutata in termini di impatto sociale ed economico Attenzione particolare deve essere riservata alle risorse economiche che avranno la necessità di portare un ritorno in termini di impatto e coesione sociale 45 Dal prodotto al servizio L’AVIS è una vera e propria impresa sociale non profit Margini di miglioramento Devono essere strutturati dei servizi dedicati al donatore, che incentivino la donazione di particolari target, che garantiscano la continuità e la crescita dell’associazione stessa Valutata in termini di impatto sociale ed economico 46 Alcune componenti del servizio Creazione Creazione didi unun planning planning Margini di miglioramento Attenzione alla conciliazione donazione-famiglia Ricomposizione di risorse in Valutata in termini di collaborazione con impatto sociale edaltre non economico profit Incremento della coesione sociale 47 La filiera del sangue Creazione Efficace filiera di un planning del sangue Limitazione degli sprechi Creazione di percorsi Valutata in termini di dedicati impatto sociale ed economico 48 Azioni Future Indispensabili MASCHERE PER VALUTARE IL RITORNO DEGLI STRUMENTI DI SENSIBILIZZAZIONE E FIDELIZZAZIONE METRICA DELLE ORGANIZZAZIONI DI RACCOLTA, SENSIBILIZZAZIONE E FIDELIZZAZIONE CONDIZIONI ORGANIZZATIVE E TECNICHE 49 50 GRAZIE PER L’ATTENZIONE prof. Giorgio Fiorentini [email protected] dott.ssa Francesca Calò [email protected] dott.ssa Alessia Anzivino [email protected] 51