Natura e Cultura N. 8-2014 Gruppo Naturalistico La gramégna CESENA Andando per aromatiche Quando il tempo me lo permette amo dedicarmi alla mia grande passione, gironzolare per terreni incolti alla ricerca delle erbe spontanee da poter usare in cucina, per il loro gusto, ma soprattutto per mantenermi in salute. Quelle che cerco con maggior passione sono le aromatiche che a ogni pietanza donano un gusto diverso, mi piace usarle per fare ottimi liquori e a volte aromatizzare olio e aceto. La vicinanza del mare e delle montagne mi permette di raccoglie erbe di varietà diverse. Sulle sabbie del litorale e sulle dune troviamo il Ravastrello marittimo, Cakile maritima della famiglia delle Brassicaceae. È una pianta annuale, succulenta, aspra e 1 salata, ricca di vitamina C, le sue foglie dal sapore intenso possono dare sapidità e aroma ad una misticanza primaverile. Nei porticcioli e sugli scogli accarezzati dalle onde del mare troviamo il Finocchio di mare, Crithmum maritimum, della famiglia delle Apiaceae, dal sapore gradevole e salato, le foglie essiccate e polverizzate si possono usare al posto del sale, oppure farle sottaceto e gustarle come dei cetriolini. Verso l’entroterra nei prati e sulle prime colline molte sono le erbe aromatiche, le più comuni e quelle che prediligo sono la Rucoletta, Diplotaxis tenuifolia della famiglia delle Brassicaceae, che tutti conosciamo e apprezziamo; la Pimpinella, Sanguisorba minor, della famiglia delle Rosaceae con foglie pennatosette e foglioline con margine dentato, l’odore simile al cetriolo tritato, ottima da unire alle misticanze primaverili; l’Ombrellino pugliese,Tordylium apulum della famiglia delle Apiaceae con foglie pennate e foglioline ovatoarrotondate, tomentose dal sapore fortemente aromatico da usare per arricchire un misto di erbe o aggiungere a zuppe e minestre; l’Alliaria, Alliaria petiolata della famiglia delle Brassicaceae, alta sino a un metro con foglie reniformi e margine crenato, se stropicciate emanano un delicato aroma d’aglio, unita alle misticanze dona sapore delicato senza il fastidioso odore dell’aglio. Ottimi sono gli Aglietti spontanei usati crudi nelle insalate o cotti nelle pietanze. I più frequenti sono l’Aglio rosa, Allium roseum, della famiglia delle Alliaceae, un aglio dai fiori rosa con odore molto delicato e gradevole, l’Aglio napoletano, Allium neapolitanum, con fiori bianco candidi, diffusissimo lungo le strade e i sentieri , si usa come un comunissimo aglio. Sulle mura di vecchi ruderi e castelli possiamo trovare il Cappero, Capparis spinosa, della famiglia delle Capparidaceae, che con i sui bellissimi fiori si fa sempre notare. Usiamo i boccioli fiorali ed i frutti immaturi che dopo la dovuta salatura e stagionatura, possiamo unire a varie preparazioni per renderle più gustose. Nei piccoli torrenti e corsi d’acqua tranquilli troveremo spesso la Sedanina d’acqua, Apium nodiflorum, della famiglia delle Apiaceae, una pianta acquatica con radici perennemente sommerse, le foglie imparipennate con foglioline da ovate a lanceolate, a volte ricoprono l’intero corso d’acqua, il suo aroma, anche se meno intenso è come il comune Sedano, Apium graveolens, perciò lo possiamo usare in alternativa al comune sedano. 2 Nei prati assolati cercheremo la Menta, Mentha longifolia, della famiglia delle Lamiaceae, una pianta che ha molte sorelle e tutte con un gradevolissimo aroma per poter insaporire verdure cotte e crude, frittate, fare un ottima salsa e un gustoso the, ottimo è anche il liquore col suo infuso, con i suoi fiori profumati si possono guarnire torte dolci e salate. Cercheremo l’Origano, Origanum vulgare della famiglia delle Lamiaceae, una piantina perenne con piccole foglie opposte intere con margine dentato, che non avrà il profumo di quello meridionale, ma sarà ugualmente valido per insaporire i nostri piatti, inoltre ha un forte potere antiossidante perciò usiamola. Nei prati e lungo i viottoli possiamo imbatterci in colonie di Achillea, Achillea millefolium della famiglia delle Asteraceae, una pianta erbacea perenne che con le sue caratteristiche foglie bi-tri-pennatosette ricopre interi prati, è una pianta molto aromatica, possiamo aggiungerne qualche fogliolina nelle misticanze anche se non a tutti è gradita, i suoi fiori, per la loro nota amara entrano a far parte nella composizione di molti liquori e vini con proprietà stomatiche e digestive. L’Achillea è chiamata anche erba da tagli per il suo potere cicatrizzante e antiinfiammatorio. Non dimentichiamoci di raccogliere la Camomilla, Matricaria chamomilla della famiglia delle Asteraceae, una aromatica largamente coltivata, ma che, per l’uso di diserbanti, ormai è scomparsa. Sporadicamente possiamo ancora trovarla spontanea, coi suoi bei capolini gialli e bianchi e il caratteristico ricettacolo cavo. Normalmente la usiamo in tisane rilassanti e digestive, ma è piacevole anche per guarnire misticanze, per aromatizzare caramelle casalinghe, per fabbricare ottimi liquori e aperitivi con proprietà digestive. Girando lungo le siepi in posti umidi e ombreggiati troveremo la Melissa, Melissa officinalis della famiglia delle Lamiaceae, una pianta erbacea perenne somigliate all’ortica e molto amata dalle api per suo nettare profumato di limone, le sue foglie fresche possono insaporire un’anonima insalata o farne una salsa per carne e pesce, i fiori esiccati sono un valido ingrediente per un’ottima tisana o un buon liquore digestivo. Un famoso medico, alchimista e astrologo svizzero diceva che una tisana di melissa ogni mattina, rinvigorisce l'organismo, rafforza la mente e allontana la malinconia. Lungo le strade e i sentieri dell’alta collina troviamo dei folti insediamenti di Timo serpillo, Thymus serpyllum della famiglia delle Lamiaceae, una pianta erbacea 3 strisciante, con esili fusti radicanti e ramosi, foglie piccole e lineari, molto aprezzato in cucina per il suo aroma forte e intenso. Si usa per profumare piatti con una lunga cottura di carni di maiale, agnello e coniglio, di pesci grassi e selvaggina, un’insalata fresca con pomodori condita con olio exavergine e una manciata di foglie e fiori di timo è indimenticabile. Volentieri si unisce ai fagioli per le sue proprietà di ridurre la fermentazione intestinale. Andando verso la montagna sopra i mille metri, lungo i sentieri possiamo raccogliere la Finocchiella, Myrrhis odorata della famiglia delle Apiaceae, una pianta erbacea perenne con foglie di forma triangolare pennatopartite a lacinie ovali seghettate somiglianti a felci, tutta la pianta profuma leggermente di anice, possiamo unirle alle misticanze ma soprattutto si usano per insaporire formaggi teneri, dolci e gelati, i semi e le radici si usano per aromatizzare liquori e grappe digestive. Silvano Campana ۞۞۞ Andando per libri nuovi, vecchi e antichi, leggendo e imparando Nel Regimen Sanitatis Salerni, ovvero Regole Salutari Salernitane, di cui vengono riprodotti i frontespizi di tre pubblicazioni di epoche diverse, della Celebre Scuola di Medicina del XIII secolo si leggono massime tuttora valide perchè ispirate dagli insegnamenti di Ippocrate e dal significativo apporto della medicina araba. La scuola Salernitana è la più antica e la più illustre Istituzione Medica medievale dell’Occidente cristiano. Si legge ancor oggi di estrema attualità: Si tibi deficiant medici, medici tibi fiant haec tria: mens laeta, requies, moderata diaeta; Se non hai medici appresso, farai medici a te stesso questi tre: mente ognor lieta, dolce requie e sobria dieta. 4