9 GIORNALE DI BRESCIA VENERDÌ 20 GENNAIO 2012 BRESCIA&PROVINCIA APPARECCHI ACUSTICI Phonak Ambra Bricchetti Scegli il meglio per riscoprire il piacere di sentire BRESCIA - Vi a C o r s i c a , 4 6 (fronte ASL) - Tel. 030 2429431 SAREZZO - Via Antonini, 13 ( c r o c e v i a ) - Tel. 030 8 9 0 8 1 1 0 RIVOLUZIONE PER 25MILA Ordini, verso l’abolizione delle tariffe Il notaio Mistretta: «Pronti a fare la nostra parte» Oggi il Consiglio dei ministri sulle liberalizzazioni. Interessati anche i professionisti Tra le misure l’obbligo del preventivo e lo svolgimento del tirocinio durante gli studi propria capacità di risarci■ Eliminazione delle tariffe mento dei danni, provocati al professionali, obbligo di cocliente stesso nello svolgimunicazione del preventivo mento dell’attività. Secondo al cliente, tirocinio durante l’Esecutivo, la norma dovrebl’ultimo biennio di studi unibe accrescere la trasparenza versitari, incremento del nueconomica nell’ambito del mero di notai e farmacie. rapporto contrattuale, amStando all’ultima bozza del tepliando sia le possibilità di sto, dovrebbero essere quescelta per il cliente sul mercaste le misure, relativamente to, sia gli obblighi di informaal mondo delle professioni, zione del professionista. contenute nel decreto liberaIl Governo interverrà anche lizzazioni. Una rivoluzione sull’accesso alla professione. che solo nel Bresciano coinIl decreto dovrebbe infatti volge circa 25mila professioconsentire alle Università la nisti (nella tabella gli iscritti possibilità di prevedere, nei ridei principali albi). spettivi statuti, che lo studenIl testo sarà oggi al vaglio del te possa svolgere il tirocinio fiConsiglio dei ministri: sono nalizzato all’iscrizione nell’alpertanto possibili modifiche bo professionale durante l’ulnelle ultime ore o durante il timo biennio di laurea magiConsiglio stesso. strale o specialistica. La principale novità riguardeSul punto gli Ordirebbe l’abolizione ni hanno espresso delle tariffe profesdiverse preoccusionali, così da CONVENTION pazioni, poiché lo rendere libera la Per discutere svolgimento della contrattazione tra pratica in contemsulle novità il professionista e poranea con la freil cliente per la dei professionisti quenza dei corsi terminazione del del Nord Italia accademici pocompenso. Il desi incontrano trebbe comprocreto abrogherebmettere la formabe sia le tariffe midomani zionedell’aspirannime, sia quelle a Milano te professionista. massime. StabiPer quanto conlendo inoltre cocerne i notai, l’ultime, in caso di conma versione del testo prevetroversie, il giudice decida sede che tra il 2012 e il 2014 siacondo equità e non più preno banditi concorsi per 1.500 via acquisizione del parere posti. Infine, viene fissato a dell’Ordine professionale. 3.000 abitanti la soglia per Per il Governo, il nuovo sistel’apertura di una farmacia, ma favorirà lo sviluppo della prevedendo inoltre che sarà concorrenza tra i professionisufficiente una popolazione sti, con l’effetto di avvantagaggiuntiva di 501 abitanti rigiare il fruitore della prestaspetto al parametro per giustizione. Gli Ordini ritengono inficarne una nuova. vece che il riferimento alle taFin qui la bozza. Oggi al termiriffe debba continuare ad esne del Consiglio dei ministri serci per i compensi legati a conosceremo il testo nella commesse della Pubblica amsua versione definitiva. ministrazione. Domani, intanto, i professioL’ultima bozza del decreto nisti che operano in Lombarprevede poi l’obbligo per tutdia, Veneto, Piemonte e Liguti i professionisti di concordaria si sono dati appuntamenre per iscritto con il cliente il to a Milano (al Teatro dal Verpreventivo per la prestaziome dalle 10.30 alle 13.30) per ne. Il professionista deve aluna convention organizzata tresì informare il cliente deldal Forum delle professioni. l’esistenza di una copertura Mario Nicoliello assicurativa a garanzia della GLI ISCRITTI AI PRINCIPALI ORDINI E COLLEGI BRESCIANI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI 2.230 AVVOCATI 83 NOTAI GEOMETRI 3.034 INGEGNERI 4.200 ARCHITETTI 2.339 MEDICI ED ODONTOIATRI 6.549 FARMACISTI 1.165 info gdb FARMACISTI Rastrelli: si aprano nuove farmacie solo se servono Francesco Rastrelli ■ «Non siamo chiusi al rinnovamento, tutt’altro. Già dal 2006 chiediamo che il servizio farmaceutico, che già gode del massimo gradimento dei cittadini, sia reso ancora più efficace. Da questa richiesta, nel 2009 è nata la farmacia dei servizi, ovvero un presidio sanitario sul territorio in grado anche di dispensare i farmaci innovativi che oggi sono distribuiti solo in ospedale». Francesco Rastrelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Brescia, interviene sulle liberalizzazioni del servizio farmaceutico, oggi all’ordine del giorno del Governo. Ed è preoccupato: «Mi auguro che la ricetta medica non esca dalla farmacia, perché diventerebbe un’anomalia solo italiana. Se nessun Paese l’ha adottata, è evidente che esistino ragioni di garanzia a tutela della sostenibilità della salute pubblica, oltre che economica, del servizio. Per questo, ritengo sia corretto prospettare l’apertura di altre farmacie laddove esiste la necessità di un maggior servizio ai cittadini e per dare maggiori opportunità ai giovani. Ma di certo non nella misura proposta in questi giorni dal Governo, cioè una farmacia ogni 3000 abitanti. In questo modo si aprirebbero innumerevoli farmacie senza un criterio di razionalità e di effettiva necessità. Non è che aumentando i punti vendita si possa pensare di trattare il farmaco come qualsiasi merce. Non possiamo trarre un beneficio da un maggiore ricorso al farmaco». E sottolinea che non è con la moltiplicazione delle farmacie che si favorisce l’accesso alla professione: «Il nostro Ordine non ha mai costituito sbarramenti: lo prova il fatto che gli iscritti aumentano di anno in anno. Del resto, le commissioni dell’esame di Stato sono costituite in maggioranza da figure estranee alla nostra professione». a.d.m. Gli avvocati: «Il problema è che siamo tanti» Il presidente dell’Ordine Barzellotti: «Studio universitario e pratica sono inconciliabili» L’avvocato Vanni Barzellotti ■ Una posizione «per certi versi critica», quella dell’avvocatura, nei confronti del «pacchetto liberalizzazioni». In primis per il presupposto soggiacente al provvedimento: «Il numero dei professionisti - esordisce l’avvocato Vanni Barzellotti, presidente dell’Ordine di Brescia - è già elevato, per non dire eccessivo». A Brescia si parla di oltre 2.200 iscritti; a Milano si arriva addirittura a 18 mila. Sarebbe quindi più utile invertire la marcia verso «una riduzione, a garanzia e del professionista, e del servizio reso». Analogo discorso in tema di 2.004 abolizione delle tariffe minime, non «particolarmente preoccupante», ma comunque un aspetto che potrebbe risultare controproducente da un lato «per i giovani avvocati che si affacciano alla professione: si rischia di scatenare una guerra tra poveri», e dall’altro «in sede di quantificazione da parte del giudice delle spese legali». Il tirocinio già durante l’università, infine, «sarebbe da evitare perché uno studio serio e una pratica altrettanto seria sono inconciliabili nei tempi». Meno categorico da questo punto di vista l’avvocato Marco Vezzola, presidente provinciale dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga), «purché università e mondo professionale trovino un punto d’incontro adeguato», magari attraverso «l’alleggerimento del corso di studi nella parte finale a favore della pratica professionale». Per la quale sarebbe opportuno stabilire «una retribuzione», strumento che consentirebbe «di incrementare la qualità dei professionisti: si investirebbe così su persone tutelate e motivate». Raffaella Mora Il notaio Mario Mistretta ■ Preferirebbe esprimersi a decreto approvato, il presidente provinciale del Consiglio notarile Mario Mistretta. «Ho visionato la bozza - spiega - ma solo la versione definitiva ci dirà in che direzione muoverci». Restando ancora alla bozza, comunque, in nome del notariato Mistretta si dice «favorevole a un ammodernamento della nostra realtà professionale: l’evoluzione della società, del resto, comporta che le strutture organizzate si adeguino». Qualsiasi provvedimento coinvolga il notariato, però, dovrebbe tenere conto delle caratteristiche del ruolo, «chiamato a svolgere funzioni pubbliche attribuite dallo Stato». Il notariato, insomma, «è pronto a fare la sua parte», aggiunge Mistretta, a patto che le istituzioni «si rendano conto della rilevanza dei diritti garantiti dalla categoria, come per esempio il diritto di proprietà», laddove, sottolinea il presidente, «i costi transattivi legati alle operazioni immobiliari sono bassi, a fronte di un servizio efficiente». Il decreto liberalizzazioni prevede inoltre per i notai l’innalzamento del numero di professionisti: in due anni saranno1.500 in più. «Si tratta di un aumento consistente - rileva Mistretta -, a Brescia sfioriamo il centinaio, con posti ancora scoperti che saranno coperti entro un paio d’anni». Opportuno? «Aspetto la versione definitiva, ma guardando ai dati economici emerge che anche l’attività notarile registra la crisi, nella misura diun calodel 40%, un dato peculiare». Attenzione, infine, all’eliminazione delle tariffe: «I consumatori rischiano di non avere alcun orientamento e di trovarsi quindi in balia del mercato». ra. mo.