Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiede, tacco e suola DISTRETTO CALZATURIERO VENETO Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiede, tacco e suola Relazione finale progetto di ricerca / Dicembre 2006 Distretto Calzaturiero Veneto Via Mazzini, 2 – 30039 Stra (Ve) Italy tel. +39.049.9801422 fax. +39.049.9800503 [email protected] www.distrettocalzaturieroveneto.it Si ringraziano per la collaborazione alla realizzazione del progetto: Giuseppe Baiardo, IRIS S.p.A. Enrico Barbato, Suolificio Brenta Suole s.r.l. Carlo Crosato, Calzaturificio Rossimoda S.p.A. Daniele Mengoni, Calzaturificio Liverpool s.r.l. Silvano Menin, Calzaturificio Rossimoda S.p.A. Davide Pavanello, Suolettificio, Insalp s.r.l. Luciano Polato, Tacchificio del Brenta s.r.l. Andrea Tripodi, Formificio S.T.F. s.r.l. Chiara Pescarolo, Sabrina Cadamuro, Marianna Simo ACRIB (Associazione Calzaturifici Riviera del Brenta) Franco Cestonaro, Vittorino Martarello CNA di Rovigo (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa Rovigo) Elio De Gasperi Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città della Riviera del Brenta” Giampiero Menegazzo Rappresentante Patto di Distretto Mario Zambelli, Mauro Tescaro, Maria Elena Gennaro Politecnico Calzaturiero scarl Elisa Segato C.I.S.A.S. - Università degli Studi di Padova Maurizio Simion Studio Berti, Garelli – Simion & Partners Studio Commercialisti Associati A&A – Account & Audit s.rl, Studium Professionisti d'Impresa – Beltrame/Depieri Associati, Shoe Servizi s.r.l. Sviluppo Software: Daniele Nale, Basilio Betto Redazione: Daniele Nale Con il contributo della Regione Veneto L.R. 8/2003 In collaborazione con: Rovigo Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiede, tacco e suola Relazione finale progetto di ricerca / Dicembre 2006 PREFAZIONE DISTRETTI: 3 ANNI PROFICUI CHE IL CALZATURIERO HA SAPUTO METTERE A FRUTTO. ED ORA GUARDIAMO AL DOMANI di Fabio Gava Il modello distrettuale, che ha visto crescere e svilupparsi una miriade di piccole imprese, è stato quello che il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi ha definito “il miracolo” che ha saputo divenire “oggetto di studio nel mondo”. Un modello che ha dato vita a varie filiere produttive che costituivano e costituiscono delle vere “comunità” produttive. Nel rivolgermi ai protagonisti di una delle migliori esperienze in assoluto vissute nel Veneto in questi 3 anni e spiccioli come quella degli imprenditori del calzaturiero, mi pare questa citazione del Presidente della Repubblica il modo più adatto per esprimere tutta la mia considerazione e rivolgere a tutti sinceri complimenti per il cammino svolto ed i risultati raggiunti. La legge regionale che avete così ben saputo utilizzare ha dimostrato in questo triennio la fondatezza delle scelte operate dalla Regione Veneto che, proprio anche grazie alle indicazioni giunte dai destinatari della legge, ai primi di marzo ne ha approvato una rivisitazione, con un cammino veloce, concertato e concreto che è andato ben aldilà degli schieramenti politici, con tante novità come i metadistretti, i distretti di filiera, i nuovi parametri per favorire l’aggregazione, il rafforzamento delle Misure rivolte alla ricerca e all’innovazione. Ecco due parole chiave, come “internazionalizzazione” e “aggregazione sistemica” sulle quali si gioca il nostro futuro, e sulle quali il calzaturiero ha già saputo concentrare il suo lavoro in sede distrettuale, fatto ampiamente dimostrato nei contenuti di questa pubblicazione. La vera forza che le imprese possono trovare all’interno di questi sistemi organizzativi è anche quella di esprimere la loro capacità di cooperare dialogando tra loro, non in competizione, ma come “giocatori” con ruoli diversi di una “stessa squadra”, che riescono a vedere i loro competitors all’esterno. Di prendere consapevolezza di “essere comunità”, che parla lo stesso linguaggio, per favorire l’interscambio di conoscenze. Il Distretto allora diventa, e dovrà sempre più diventare, il luogo che esalta la struttura organizzativa di tanti piccoli che si specializzano e integrano reciprocamente, richiedendo d’altro canto servizi più avanzati della grande impresa, in cui le banche e le Istituzioni non possono rimanere inerti. Dall’agosto 2003, quando vennero riconosciuti dalla Regione i primi 28 Distretti, di strada ne è stata fatta tanta. Nel 2003 vennero presentati 123 progetti, di cui 116 ammessi a contributo per un totale di finanziamenti erogabili di quasi 15 milioni di Euro. Nel 2004 i Distretti salirono a 40; 107 furono i progetti ammessi; 16 milioni 730 mila Euro i fondi destinati dalla Regione. Questi numeri hanno mobilitato investimenti per 54 milioni di Euro, saliti ad oltre 60 milioni nel 2005, con altri 20 milioni di stanziamenti regionali. Dati di sintesi, questi, dai quali mi pare opportuno cogliere alcune considerazioni interessanti come, ad esempio, la crescita dei progetti relativi alle Misure “2” “ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico”: dai 16 proposti nel 2003, pari al 13%, siamo passati ai 40 del 2004, pari al 33%; e ai 58 del 2005, pari al 44% di tutti i progetti presentati e al 60% del cofinanziamento regionale impegnato. Dei questa escalation positiva il distretto della Calzatura è stato ed è una delle stelle polari, e di questo vi ringrazio e mi complimento. Avv. Fabio Gava Assessore Politiche Economiche ed Istituzionali Regione del Veneto PREMESSA Il settore calzaturiero Veneto si trova, oggi, a fronteggiare uno scenario competitivo in rapida e continua evoluzione dove i fenomeni più evidenti sono: il mutamento dei consumi, la perdita di importanza delle stagioni moda, la diffusione di nuove tecnologie CAD, l’internazionalizzazione delle imprese ed il miglioramento della qualità dei prodotti. Questi elementi esercitano sulle imprese una forte pressione sul cambiamento di tipo strategico ed organizzativo, e richiedono una revisione complessiva dei processi e delle metodologie di lavoro, finalizzate al miglioramento della competitività e del valore dell’offerta commerciale. Il Distretto Calzaturiero Veneto, costituito per supportare questo processo di cambiamento, ha pianificato ed organizzato una serie di interventi finalizzati a migliorare la capacità competitiva delle aziende calzaturiere e della filiera. Il progetto “Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di tacco, sottopiede e suola” fa parte delle iniziative attivate per coordinare gli sforzi delle imprese verso comuni obiettivi di crescita. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito della Legge Regionale 4 aprile 2003, n.8: “Disciplina dei Distretti Produttivi ed interventi di poliica industriale locale – Bando 2005”, ed ha consentito la realizzazione di alcuni applicativi software che integrano la progettazione dei componenti strutturali di una calzatura (forma, tacco, sottopiede, suola). I moduli software che sono stati realizzati personalizzando uno dei più diffusi CAD per la progettazione, si collocano tra i prodotti proprietari i realizzati per i calzaturifici e quelli predisposti per i fornitori di parti e di componenti. Le soluzioni proposte consentono anche alle piccole e piccolissime aziende l’adozione di tecnologie CAD, perché coniugano la facilità di utilizzo, l’efficacia del risultato tecnico ed il basso costo. La sperimentazione condotta nelle aziende del Distretto Calzaturiero Veneto ha, inoltre, dimostrato la validità dei moduli software realizzati e l’elevata integrabilità di questi con gli applicativi e le attrezzature presenti nelle diverse realtà aziendali. Gli strumenti elaborati e le azioni attuate consentono di perseguire numerosi obbiettivi. Verranno realizzate in modo digitale molteplici attività che, originariamente, richiedevano operazioni di tipo manuale ed interazioni di tipo fisico tra progettisti del calzaturificio ed aziende della filiera. Potranno essere, così, sperimentate e diffuse le tecnologie CAD per la progettazione, potenziati la formazione ed i servizi per il miglioramento degli standard qualitativi, sviluppata la cultura di settore in collaborazione organica con il mondo della Scuola e dell’Università. Franco Ballin – Presidente ATI “Distretto Calzaturiero Veneto” ii INDICE Capitolo I - Introduzione 1 I.1 Generalità 1 I.2 Analisi dei presupposti 2 I.3 Analisi delle relazioni tra i diversi operatori nel settore calzaturiero 4 I.4 Funzionalità e caratteristiche dei sistemi CAD attualmente disponibili I.5 Innovatività del software proposto 7 10 I.5.1 Spianamento del sottopiede dalla forma digitalizzata 11 I.5.2 Definizione e creazione degli standard aziendali 12 I.5.3 Gestione delle librerie degli standard aziendali 12 I.5.4 Predisposizione delle dime e dei disegni 13 I.5.5 Prototipazione di tacchi e suole 13 I.6 Software proposto 13 I.7 Validazione e sperimentazione 14 I.8 Indicazione delle modalità di controllo del progetto nel tempo 17 Capitolo II - Il sottopiede 19 II.1 Generalità 19 II.2 Il processo di ricavo del sottopiede dalla forma 20 II.3 Spianamento del sottopiede della forma digitale 22 iii II.4 Definizione di uno standard aziendale 25 II.5 Costruzione di uno standard 28 II.6 Analisi della curvatura dello standard del sottopiede 34 II.7 Creazione della dima di controllo 36 II.8 Il sottopiede di pulizia 38 II.9 Sviluppo in taglie delle sagome 38 Capitolo III - La suola 41 III.1 Generalità 41 III.2 Classificazione della suola 41 III.3 Progettazione della suola 43 III.4 Procedura per ricavare lo standard di una suola 46 Capitolo IV - Il tacco 53 IV.1 Generalità 53 IV.2 Materiali 54 IV.3 I dati tecnici e stilistici del tacco 56 IV.4 Realizzare un tacco 61 IV.5 Raggruppamenti per il tacco 68 Conclusioni 71 iv Appendice – Workspace personalizzato 73 Indice delle tabelle 79 Indice delle figure 81 v vi Capitolo I – Introduzione Capitolo I INTRODUZIONE I.1 GENERALITÀ La presente trattazione descrive le esperienze e le sperimentazioni condotte, nell’ambito del progetto, per sviluppare moduli software idonei alla progettazione integrata di sottopiede, suola e tacco. L’iniziativa è il naturale completamento del progetto “Realizzazione di una piattaforma ICT innovativa per la progettazione condivisa nella filiera industriale del Settore Calzaturiero”, attualmente in fase di sviluppo avanzato e che ha evidenziato, fin dall’analisi iniziale, il fatto che le problematiche che possono rallentare l’implementazione nelle aziende di metodologie di coprogettazione a distanza dipendono, in gran parte, dalla non compatibilità dei dati di output prodotti dai differenti software utilizzati dalle aziende della filiera. L’obiettivo del progetto è stato, quindi, quello di realizzare un software CAD integrabile, facilmente utilizzabile e di basso costo, che si collochi tra le soluzioni proprietarie realizzate per i calzaturifici e che soddisfi pienamente le esigenze di progettazione di sottopiedi, tacchi e suole. I moduli software predisposti permettono di ottenere automaticamente il sottopiede dalla forma digitalizzata, di ricavare gli standard aziendali, di gestire una libreria di standard, di ricavare le dime per la 1 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole realizzazione di sottopiedi, tacchi e suole da condividere con i fornitori, ai quali consentono di realizzare il sottopiede, la suola ed il tacco. Una parte rilevante delle attività è stata dedicata all’analisi del processo di progettazione dei componenti, alla definizione dei formati dei dati di progettazione scambiati tra il calzaturificio ed i suoi fornitori, ed alla fase di validazione e sperimentazione dei moduli software realizzati. In queste attività sono state coinvolte le aziende del Distretto Calzaturiero Veneto per sensibilizzare gli imprenditori sui vantaggi ottenibili, e per coinvolgere i tecnici nello sviluppo e nell’utilizzo efficace dei nuovi moduli software. Il progetto è stato promosso dalle aziende del Distretto Calzaturiero Veneto che operano nel settore della calzatura di lusso, ed ha un’importanza fondamentale per il mantenimento e l’acquisizione di nuove quote di mercato, in quanto consente di anticipare la presentazione delle collezioni e della produzione, sfruttando a pieno il breve ciclo di vita di questi prodotti destinati, il più delle volte, ad essere copiati dalla concorrenza. Gli obiettivi progettuali descritti sono coerenti con le azioni fondamentali che i soggetti promotori del Patto per il Distretto Calzaturiero Veneto intendono perseguire, e prevedono una valorizzazione delle attività manifatturiere attraverso il sostegno alle imprese negli investimenti, per la realizzazione di ricerche e prodotti finalizzati al rinnovo dei processi di progettazione ed industrializzazione. I.2 ANALISI DEI PRESUPPOSTI Il quadro di riferimento nel quale il presente progetto va analizzato 2 Capitolo I – Introduzione da due differenti punti di vista: quello del comparto industriale e quello delle tecnologie da trasferire. Per quanto riguarda il settore in generale, il comparto calzaturiero, al quale la presente iniziativa di trasferimento tecnologico si riferisce, è da alcuni anni in difficoltà, a causa di una progressiva riduzione dei volumi di produzione, calati di quasi il 20% nell’arco di un decennio. La concorrenza dei paesi produttori nei quali il costo della mano d’opera è incomparabilmente più contenuto (l’attività calzaturiera richiede ancora un forte apporto di mano d’opera) sta minacciando i produttori nazionali nella fascia di prodotti caratterizzati da un rapporto prezzo/qualità medio basso, mentre il fenomeno della contraffazione, della frode sui marchi, unito ad una inadeguata tutela del “made in Italy”, sta mettendo in difficoltà anche gli operatori attestati su fasce qualitative e di prezzo più elevate. È, quindi, fortemente sentita la necessità di ricorrere all’innovazione di prodotto e di processo ed alla tecnologia avanzata, per sottrarsi alle spinte concorrenziali suscitate, e per portare la competizione del mercato su di un terreno (quello del valore aggiunto del prodotto e del servizio offerto al cliente) più congeniale ai produttori nazionali. Nell’ultimo semestre del 2004 è stato elaborato dal Politecnico Calzaturiero uno studio presso un gruppo selezionato di imprese calzaturiere della Riviera del Brenta, con l’obiettivo di evidenziare le tematiche di maggior interesse e di alta priorità relativamente alla domanda di tecnologia percepita dalle varie aziende. Le indicazioni emerse hanno evidenziato una forte esigenza relativa al tema dello “sviluppo rapido di prodotto”, ossia a quelle tecnologie collocate nella fase della progettazione, realizzazione di campioni (modelli) e prototipazione di piccole serie, con 3 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole l’obiettivo di ridurre in ogni modo i tempi di sviluppo dei nuovi modelli di calzature. In questo ambito si inquadra la scelta di realizzare un software CAD in grado di abbattere le barriere che isolano i sistemi di progettazione dei diversi attori della filiera. Il software realizzato, unitamente alla riorganizzazione del processo di progettazione/industrializzazione ed attraverso l’uso della piattaforma ICT per la co-progettazione a distanza, consentirà un’effettiva riduzione dei tempi di realizzazione dei progetti e dell’avvio della produzione, ed un miglioramento complessivo della qualità degli stessi. Questo nuovo strumento si colloca tra due tipologie di applicativi già presenti nel mercato, ma che lasciano quasi totalmente irrisolte le problematiche di integrazione tra i sistemi utilizzati dai calzaturifici e quelli utilizzati dalle aziende della filiera. Di seguito vengono descritti i processi in cui si intende intervenire, le funzionalità e le caratteristiche degli applicativi attualmente disponibili e l’innovatività del software proposto. I.3 ANALISI DELLE RELAZIONI TRA I DIVERSI OPERATORI NEL SETTORE CALZATURIERO Il ciclo di sviluppo del prodotto nel Settore Calzaturiero è molto articolato e coinvolge numerosi attori. I protagonisti principali sono gli stilisti che, a partire da un’attenta valutazione del mercato (tendenze moda dell’abbigliamento, evoluzione dei materiali e delle linee stilistiche) defini- 4 Capitolo I – Introduzione scono gli orientamenti e preparano le proposte che possono concretizzarsi in disegni o prototipi. Nella realizzazione dei prototipi lo stilista deve ricorrere alla collaborazione di una serie di fornitori esterni, in particolare di quelli che detengono le competenze nella realizzazione delle forme e dei tacchi. I modellisti di forme ed i modellisti di tacchi hanno le competenze specialistiche per la realizzazione di questi accessori, ed il loro contributo è indispensabile al disegnatore di calzature per poter giungere allo sviluppo dei prototipi. Il processo di progettazione prevede una serie di scambi di informazioni e di dati tra il calzaturificio ed i suoi fornitori - solettificio, tacchificio e suolificio - per ottenere le varie parti che compongono la calzatura finale. Il tutto parte dallo stilista che, dopo aver realizzato i disegni, si reca in formificio dove fornisce al modellista tutte le indicazioni per realizzare la forma. La presenza dello stilista in formificio è cruciale per poter ridurre i tempi di realizzazione del modello della forma, infatti tutte le modifiche stilistiche vengono effettuate all’istante. La forma realizzata viene consegnata al solettificio dove, una volta decisi i materiali, gli spessori ed altri dettagli tecnici, viene realizzato il sottopiede. Con la forma ed il sottopiede il calzaturificio può montare una prima tomaia completa di rinforzi puntale e contrafforte. Lo stilista fornisce, quindi, al modellista le indicazioni per la realizzazione del tacco. Questo è essenziale per poter realizzare subito un modello che soddisfi le esigenze dello stilista stesso. Una volta ottenuto il tacco, il calzaturificio lo porta 5 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole insieme alla forma montata al suolificio, dove una volta deciso il colore, lo spessore, il tipo di materiale ed il tipo di lavorazione, verrà realizzata la suola. A questo punto possono essere assemblati i vari componenti e può essere realizzato il primo prototipo, verificando la correttezza di tutte le parti della calzatura e valutando l’effettiva calzabilità. Completata la fase di realizzazione dei prototipi inizia la campagna vendita che avviene attraverso la partecipazione alle sfilate, alle fiere di settore ed attraverso le visite dei rappresentanti e degli agenti ai clienti. Poiché il Settore Calzaturiero produce su ordine e non a magazzino, la fase di acquisizione ordini è di importanza strategica, in quanto l’avvio della produzione avviene solo dopo avere completato la campagna vendite. In questa fase gli interessi dei produttori e dei rivenditori divergono sensibilmente. Da una parte le esigenze di produzione ne richiedono una compressione concentrando gli ordini in un tempo relativamente limitato, mentre i rivenditori, a causa della notevole variabilità della domanda, preferiscono riservarsi maggiori tempi di riflessione prima di effettuare le ordinazioni, riducendo i quantitativi ed operando, se necessario, dei riordini a stagione già iniziata. Completata la campagna vendite, prima di poter avviare la produzione, è necessario acquisire i materiali ed i componenti. Questi ultimi richiedono tempi di industrializzazione particolarmente lunghi, in quanto tutti gli elementi della struttura della calzatura, che nella fase progettuale sono stati sviluppati solo in taglia base, devono essere realizzati e provati per tutti i numeri della serie. La fase di industrializzazione non viene anticipata, perché una parte rilevante dei modelli proposti al mercato (siamo nel settore dell’alta moda lusso) non verranno realizzati. 6 Capitolo I – Introduzione Gran parte delle interazioni tra il calzaturificio ed i fornitori di componenti, che avvengono nell’ambito di questi due processi critici (fase di progettazione e di industrializzazione), si realizzano attraverso incontri tra operatori, scambio di dati poco formalizzati e verifica di congruità dei componenti realizzati, attraverso il montaggio dei prototipi delle calzature. I.4 FUNZIONALITÀ E CARATTERISTICHE DEI SISTEMI CAD ATTUALMENTE DISPONIBILI I sistemi CAD presenti nel mercato si distinguono tra le applicazioni disponibili per i calzaturifici e quelle disponibili per i produttori di parti e componenti. I sistemi CAD sviluppati per i calzaturifici sono dotati di funzionalità bidimensionali e tridimensionali e sono usati principalmente per sviluppare la tomaia e la fodera dei modelli di calzature. Le principali funzionalità dei software tridimensionali disponibili per calzaturifici sono le seguenti: • acquisizione attraverso digitalizzatori di forme, componenti e linee tridimensionali; • riproduzione in forma realistica di linee, colori e materiali dei modelli di calzature; • ricavo della camicia in piano dei modelli trimensionali. 7 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Le principali funzionalità dei software bidimensionali disponibili per i calzaturifici sono le seguenti: • acquisizione attraverso digitalizzatori delle linee delle camice dei modelli in piano; • realizzazione delle parti di tomaia e fodera; • sviluppo in taglie delle parti di tomaia e fodera; • taglio su cartoncino o cartone fibrato delle parti di tomaia e fodera sviluppate; • taglio sulla pelle delle parti di tomaia e fodera sviluppate. Allo stato attuale la maggior parte dei calzaturifici utilizza solo i sistemi bidimensionali. I sistemi sviluppati per i produttori di parti e componenti si differenziano a seconda dell’elemento da produrre. I sistemi utilizzati dai formifici, finalizzati alla produzione ed al controllo numerico delle forme, derivano da un’esigenza di evoluzione dei torni copia e consentono le seguenti funzionalità: • digitalizzazione delle forme tridimensionali; • interventi di modifica della forma; • sviluppo in taglie della forma; • realizzazione attraverso torni a controllo numerico di forme. Solo recentemente i produttori di CAD per calzaturifici hanno introdotto la possibilità di acquisire le forme digitalizzate dai formifici. 8 Capitolo I – Introduzione Nell’utilizzo di questi file sono ancora riscontrabili notevoli problematiche dovute alla tipologia di superficie digitalizzata ed al numero di punti rilevati. I sistemi utilizzati dai tacchifici e dai suolifici (gomma) sono finalizzati alla prototipazione dei tacchi e delle suole, alla realizzazione degli stampi per l’iniezione o lo stampaggio ed hanno le seguenti funzionalità: • digitalizzazione di tacchi e suole; • digitalizzazione di linee bidimensionali; • progettazione di tacchi, di suole e di stampi; • sviluppo in taglie; • prototipazione attraverso frese a controllo numerico o sistemi di stereolitografia. Questi sistemi derivano da applicazioni predisposte per il settore della meccanica ed hanno costi e complessità sovradimensionate rispetto alle problematiche della calzatura. Recentemente sono stati eseguiti dei tentativi per acquisire le linee di stile dai sistemi CAD per i calzaturifici. I sistemi utilizzati dai suolifici (cuoio) sono finalizzati alla produzione con sistemi a controllo numerico delle suole, sono sistemi proprietari e derivano da un’esigenza di evoluzione delle macchine elettromeccaniche e pneumatiche. Essi hanno le seguenti funzionalità: • digitalizzazione di linee bidimensionali; • interventi di modifica sulle linee; • sviluppo in taglie delle sagome; 9 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole • taglio automatico del cuoio. In sintesi i sistemi attualmente presenti nel mercato si distinguono in due tipologie: • le soluzioni adottate dai calzaturifici: hanno l’obiettivo di sviluppare la tomaia e la fodera dei modelli di calzature e forniscono moduli opzionali per lo sviluppo di forme, tacchi e suole. Tali soluzioni sono di tipo proprietario (l’acquisizione del software garantisce ai produttori la vendita abbinata dei sistemi automatici per il taglio automatico degli stampi e della pelle), hanno un costo elevato e non risolvono i problemi di progettazione delle forme, dei tacchi e delle suole. • Le soluzioni adottate dai formifici, tacchifici e suolifici. Queste sono a loro volta di due tipi: quelle proprietarie predisposte dai produttori che sono passati dalle macchine elettromeccaniche e pneumatiche a quelle a controllo numerico, e quelle derivate da adattamenti dei software CAD prodotti per il settore metalmeccanico; tali prodotti sono complessi e sovradimensionati rispetto alle esigenze del settore. I.5 INNOVATIVITÀ DEL SOFTWARE PROPOSTO La soluzione software proposta in questo progetto non si propone di sostituire le soluzioni presenti nel mercato in grado di risolvere le pro- 10 Capitolo I – Introduzione blematiche di progettazione delle differenti tipologie di aziende, ma ha l’obiettivo di integrarsi con gli altri sistemi ed operare come strumento di raccordo tra la fase progettuale svolta all’interno del calzaturificio e quella realizzata presso i fornitori di componenti. Lo studio preliminare effettuato per la stesura del progetto ha evidenziato l’esigenza di sviluppare i moduli software per lo spianamento automatico del sottopiede dalla forma digitalizzata, la definizione degli standard aziendali, la gestione delle librerie degli standard aziendali, la predisposizione delle dime per sottopiedi, tacchi e suole, ed infine lo sviluppo in taglie di tutti questi elementi. Di seguito vengono descritti con maggiore dettaglio i moduli precedentemente citati. I.5.1 Spianamento del sottopiede dalla forma digitalizzata È considerata la fase più cruciale e importante dell’intero processo perché determina gli elementi necessari per una corretta definizione degli standard aziendali calzaturieri che si andranno a sviluppare negli altri moduli. La fase è condizionata dalla qualità della forma digitalizzata che deve essere acquisita come file di tipo NURBS. La struttura geometrica che costituirà la forma deve essere composta di tre parti distinte: sottopiede, camicia e chiusura superiore, in maniera da poter controllare separatamente e distintamente tali componenti. Tale fase prevede la conoscenza di una serie di funzionalità complesse per la gestione della MESH della forma digitalizzata. Si tratta di applicazioni evolute afferenti al metodo di poligonalizzazione di una MESH. Infatti, se essa viene 11 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole poligonalizzata in modo approssimativo e senza le dovute conoscenze i risultati risultano inattendibili. I.5.2 Definizione e creazione degli standard aziendali Dopo un’accurata espansione del sottopiede della forma si passa alla creazione dello standard aziendale nei vari tipi previsti. In tale fase saranno create le curve del sottopiede derivanti dalla prima espansione e la determinazione delle curve di deviazione dall’espansione originaria, al fine di pervenire ad una corretta definizione dello standard secondo i criteri stabiliti dai calzaturieri della Riviera del Brenta Il processo sarà controllabile sull’intera lunghezza del sottopiede considerando anche l’innesto dello standard nel sottopiede. Gli standard interesseranno tutta una serie di elementi del sottopiede (linee, lunghezza, fresatura, massimi ingombri, etc.), del tacco (altezza, angolo di inclinazione, concavità, etc.) e della suola (linee, spessore dei materiali usati, etc.). I.5.3 Gestione delle librerie degli standard aziendali La gestione delle librerie si riferisce alla creazione di un piccolo database per l’archiviazione degli standard, dotato di diverse funzionalità per l’utilizzazione degli standard stessi. 12 Capitolo I – Introduzione I.5.4 Predisposizione delle dime e dei disegni Con tale modulo è possibile, partendo da uno standard, scalare le curve del medesimo e creare automaticamente le diverse misure previste. È possibile inoltre predisporre le dime per il sottopiede, il sottopiede di pulizia, la suola e le corone dei tacchi. I.5.5 Prototipazione di tacchi e suole A partire dalle dime ricavate con gli standard è possibile pervenire alla realizzazione del modello bidimensionale per le suole in cuoio e del modello tridimensionale per i tacchi e per le suole in gomma. I.6 SOFTWARE PROPOSTO Il software proposto ed i relativi plug-in di estensione sono stati individuati in Rhinoceros® della McNeel &Associates (USA), in particolare Expander® della Ship Constructor (Canada) estende le funzionalità di Rhinoceros per quanto concerne l’espansione o lo spianamento di complesse superfici NURBS a doppia curvatura, e Shot® della CIM System di Milano permette la realizzazione di suole con relativa scalatura per la messa in taglia dei sottopiedi e delle suole medesime. Dalle esperienze di validazione condotte presso alcune aziende del Distretto si è constatato che il software, oltre ad essere perfettamente 13 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole interfacciabile con i più diffusi software esistenti in commercio, consente di: • automatizzare i processi di ricavo del sottopiede dalla forma; • ricavare la suola; • ricavare il tacco; • creare una libreria di standard; • innestare uno standard nel sottopiede; • creare Workspace personalizzati. Tutto con un unico software e dai costi modesti. Un plug-in di Rhinoceros®, denominato Rhino Reverse®, viene utilizzato per operazioni di Reverse Engineering sulla forma digitalizzata (che solitamente è fornita nel formato STL: utilizzato per la prototipazione delle forme, ma che male si adatta per essere impiegato nella realizzazione del sottopiede) facilmente ricavabile da modelli digitali NURBS. I.7 VALIDAZIONE E SPERIMENTAZIONE La validazione dei moduli software è stata realizzata attraverso un percorso di sperimentazione che ha coinvolto un gruppo ristretto di imprese per la messa a punto ed il controllo di alcune funzionalità. In questa fase sono stati verificati gli impatti organizzativi, le problematiche inerenti la creazione degli standard, le funzionalità per lo scambio di documenti e la compatibilità dei formati dei dati con i sistemi CAD già disponibili sul 14 Capitolo I – Introduzione mercato. L’esperienza ha confermato la validità dei dati e nessuna azienda ha subito particolari difficoltà nell’elaborare quanto predisposto con il nuovo modulo software. L’esito del progetto è stato verificato sulla base di due dei tre criteri stabiliti in fase di progettazione e programmazione del progetto. Sono stati resi noti i risultati di: • funzionalità dei moduli software: per ogni modulo è stata verificata la funzionalità e l’aderenza alle specifiche indicate nella descrizione degli obiettivi da realizzarsi; • sperimentazione pilota: i moduli software sono stati sperimentati sul campo separatamente e nel loro insieme da un numero ristretto di imprese per valutarne le funzionalità e le prestazioni. Per le verifiche è stato predisposto un piano dettagliato di test, e per ciascuna delle attività di validazione è stato prodotto un rapporto dettagliato sulle funzionalità attivate, sul loro impatto in azienda e sulle eventuali difficoltà di utilizzo. I risultati di tale sperimentazione verranno utilizzati per migliorare i moduli software realizzati. Nelle illustrazioni di seguito evidenziate vengono mostrati alcuni risultati ottenuti durante la fase di sperimentazione pilota. 15 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole (a) (b) (c) Figura I.1 - Validazione del sottopiede per uno standard tipo A (a), tipo B (b) e tipo C (c). 16 Capitolo I – Introduzione Figura I.2 - Validazione dei tacchi. I.8 INDICAZIONE DELLE MODALITÀ DI CONTROLLO DEL PROGETTO TEMPORALE Le attività di controllo sullo stato di avanzamento del progetto e di monitoraggio dei risultati dello stesso saranno realizzate dal comitato di coordinamento e dal Comitato Tecnico Scientifico del Politecnico Calzaturiero. Il Comitato Tecnico Scientifico si incontrerà periodicamente e predisporrà una relazione sullo stato di avanzamento del progetto e sui risultati raggiunti. I.8.1 Sperimentazione estesa I moduli software saranno sperimentati sul campo separatamente e nel loro insieme da tutte le aziende che hanno aderito al progetto. In tale fase si prevede di utilizzare questionari ed interviste per avere un feedback completo da tutti gli utilizzatori finali e dai loro partner commerciali, allo scopo di confortare l’analisi oggettiva dei risultati della sperimenta- 17 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole zione con l’impatto percepito dagli attori, e di valutare quanto l’approccio proposto abbia migliorato nel complesso le prestazioni del sistema. 18 Capitolo II - Il sottopiede Capitolo II IL SOTTOPIEDE II.1 GENERALITÀ Il punto cardinale di questo progetto è rappresentato dalla creazione di uno “standard aziendale del sottopiede”, il quale permette di generare in modo automatico le caratteristiche tecniche dei vari componenti di una calzatura. L’utilizzo di una tecnologia CAD per la progettazione integrata di tali componenti offre numerosi vantaggi riassumibili secondo quanto di seguito elencato: • utilizzo di un’unica tecnologia CAD per la progettazione interna all’azienda e per la coprogettazione a distanza con altre aziende; • uso di un linguaggio comune nell’elaborazione dei dati progettuali e nella trasmissione delle informazioni tecniche e stilistiche; • rafforzamento dell’organizzazione di tipo parallelo nella produzione aziendale, grazie anche allo scambio per via telematica dei dati fra aziende (network aziendale); • velocità di realizzazione dei componenti e di consegna della calzatura destinata ad essere copiata dalla concorrenza, considerato il breve ciclo di vita di tale prodotto; 19 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole • realizzazione di progetti tecnicamente più precisi; • riduzione dei costi con interazioni virtuali a distanza fra gli addetti e conseguente riduzione dei tempi di realizzazione e di spostamento delle persone. II.2 IL PROCESSO DI RICAVO DEL SOTTOPIEDE DALLA FORMA La progettazione di un sottopiede inizia da una forma digitale, non più fisica. I formati attualmente disponibili per le forme digitali sono di tre tipi: • formato con estensione STL; • formato con estensione IGES; • formato con estensione NURBS. L’estensione del formato di una forma è un fattore di estrema importanza per la creazione del sottopiede. I tre formati sono caratterizzati da strutture geometriche differenti. I formati STL e IGES sono caratterizzati da geometrie cosiddette MESH, una serie di triangoli o quadrilateri adiacenti, che non possono essere convertiti in geometrie NURBS, se non attraverso l’impiego di speciali software di Reverse-Engineering. Il formato NURBS è invece caratterizzato da una serie di curve (isoparametriche) che costituiscono l’ossatura portante delle superfici. Le superfici 20 Capitolo II - Il sottopiede NURBS sottintendono sempre una geometria MESH che può essere convertita direttamente in una geometria sia STL che IGES. A fronte di queste considerazioni, il formato utilizzato per la presente ricerca è quello NURBS, che è caratterizzato dal fatto di essere scomponibile in sottoparti e di poter essere spianato su di un piano, qualora si presenti con superfici a semplice o doppia curvatura. Un formato STL o IGES non può mai essere spianato su un piano. In Fig.II.1 è rappresentata una forma digitale NURBS. Com’è possibile osservare il modello della forma è scomposto in tre parti: la parte superiore, la camicia, e la parte inferiore del sottopiede. Figura II.1 - Una forma digitale NURBS scomposta in tre parti: dalla parte inferiore è possibile ricavare il sottopiede. 21 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole II.3 SPIANAMENTO DEL SOTTOPIEDE DELLA FORMA DIGITALE Il sottopiede costituisce l’intelaiatura della scarpa. È la base su cui costruire la calzatura e su cui poggia la pianta del piede. Costituisce l’elemento di giunzione tra la tomaia e la suola. È il primo elemento che viene applicato alla forma durante il ciclo di montaggio degli altri componenti tecnici che andranno a formare la calzatura. Lo spianamento del sottopiede è un’operazione estremamente delicata e costituisce uno dei momenti maggiormente significativi per una corretta definizione del medesimo, anche perché da esso dipenderà la realizzazione degli altri componenti della calzatura:, sottopiede di pulizia, dima della corona del tacco, dima della suola, etc. In generale, il sottopiede si ricava dallo spianamento della parte inferiore della forma digitalizzata rappresentata da una superficie NURBS a doppia curvatura, come illustrato in Fig.II.2. Figura II.2 - La superficie NURBS a doppia curvatura della parte inferiore della forma digitalizzata. 22 Capitolo II - Il sottopiede Il software Rhinoceros® è stato integrato dal plug-in Expander® che consente di spianare su di un piano orizzontale, una superficie anche a doppia curvatura, dotata di qualsiasi grado di complessità. L’espansione o spianamento di una superficie NURBS necessita di un controllo rigoroso relativamente all’impostazione dei parametri che sottintendono la MESH (rete di triangoli o quadrilateri adiacenti) di riferimento che avvolge la superficie da espandere. Un primo settaggio dei parametri della MESH avviene direttamente all’interno della scheda Mesh nella finestra di dialogo Proprietà del Documento di Rhinoceros®, personalizzando i parametri della medesima, secondo valori che ottimizzino: Maximum angle (5.00); Maximum aspect ratio (1.00); Minimum edge length (0.10 –0.15); Maximum edge length (0.00); Maximum distance, edge to surface (0.00); Minimum initial grid quad (0.00). In tal modo si riesce ad ottenere una MESH leggera, smussata e levigata, pronta per essere sottoposta ad espansione. La Fig.II.3 mostra l’impostazione dei parametri della MESH della forma digitale prima di eseguire operazioni di spianamento di alcune sue parti componenti. Una volta impostati i parametri della MESH sulla superficie NURBS, si procede alla spiananamento con Expander®. Expander® lavora per righe e colonne creando una matrice di punti sulla superficie da spianare e, per tolleranze, in pratica fa aderire alla superficie NURBS (per esempio del sottopiede) una nuova MESH che simuli per certi aspetti la carta adesiva utilizzata dal solettificio per ricavare il sottopiede dalla forma fisica. La MESH che approssima la superficie da spianare viene ricavata impostando il valore della tolleranza sull’ordine del decimo di millimetro 23 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole (a volte anche un centesimo), ottenendo in tal modo risultati estremamente precisi sull’espansione, rispetto all’impostazione per numero di righe e colonne. Figura II.3 - Impostazione dei parametri della MESH di una forma digitale prima di eseguire operazioni di spianamento di alcune parti componenti la forma digitale medesima. Dopo aver settato preventivamente i parametri (che ovviamente possono essere impostati per default), l’applicazione del comando Espandi Superficie è immediata, ed il risultato è lo spianamento della parte inferio- 24 Capitolo II - Il sottopiede re della forma su di un piano. L’illustrazione di Fig.II.4 mostra il risultato ottenuto espandendo un sottopiede di tipo C da una forma digitale. Come si può osservare, la superficie spianata è molto accurata e potrebbe di per sè costituire già uno standard. Figura II.4 - Spianamento della superficie inferiore di una forma digitale a doppia curvatura su di un piano. II.4 DEFINIZIONE DI UNO STANDARD AZIENDALE Uno standard aziendale definisce un insieme di regole predisposte per ridurre e semplificare il numero e la forma dei vari componenti tecnici 25 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole necessari per realizzare una calzatura (forma, sottopiede, sottopiede di pulizia, suola, tacco). L’adozione di uno standard aziendale permette di accelerare le fasi di industrializzazione e di produzione dei componenti, fornisce regole precise ai fornitori, semplifica il controllo e l’assemblaggio dei medesimi, consente di ridurre eventuali errori di produzione, apportando in generale benefici economici. Per quanto riguarda il sottopiede la parte interessata dalla standardizzazione è quella che comprende la boetta ed il famice, ovvero due aree opportunamente definite situate nella parte posteriore della forma: • la boetta è la parte posteriore del sottopiede e definisce un’area che può arrivare fino a 60 mm dal punto estremo del sottopiede stesso. Il contorno che definisce tale area è simmetrico rispetto ad un’asse, tale simmetria è in stretta relazione con la corona del tacco, essendo il tacco destro uguale a quello sinistro; • il famice è un’area di raccordo tra boetta e parte anteriore della forma (pianta della forma), essa può variare in base al tipo di standard del sottopiede da ricavare (ad esempio i tipi standard A, B, C, su calzature classiche, eleganti, di moda). La Fig.II.5 illustra e chiarisce il significato di dette aree. Un esempio di standard con tre tipi di sottopiede può soddisfare un’ampia gamma produttiva: 26 Capitolo II - Il sottopiede Figura II.5 - Definizione delle due aree della boetta e del famice interessate da uno standard del sottopiede. • sottopiede standard A: è un tipo di standard a tacco basso (altezza del tacco da 10mm a 20mm) di tipo sportivo, con il cosiddetto “famice largo”; • sottopiede standard B: è un tipo di standard a tacco medio (altezza del tacco 30mm, 40mm, e 50mm) di tipo più elegante e con il famice più stretto rispetto al precedente; • sottopiede standard C: è un tipo di standard a tacco alto (altezza del tacco 60mm, 70mm, 80mm, 90mm 100mm e 110mm) di tipo elegante, con linee stilistiche di tendenza e con il famice più stretto rispetto al precedente. 27 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Nella verifica dello standard è importante definire la misura che si effettua a 35mm dal punto estremo della boetta misurato sul sottopiede (o sulla forma) nella taglia 37. Possono valere le misure di riferimento di seguito elencate, dedotte dalla pratica ormai consolidata sugli standard della Scuola per Tecnici e Modellisti della Riviera del Brenta: • sottopiede tipo A misura 53mm; • sottopiede tipo B misura 52mm; • sottopiede tipo C misura 51mm. In Fig.II.6 sono illustrate le caratteristiche di quanto esposto relativamente ai tre standard del sottopiede di tipo A, B, C. II.5 COSTRUZIONE DI UNO STANDARD Il procedimento per costruire uno standard è piuttosto semplice una volta che si sia ottenuta un’accurata espansione della parte inferiore della forma digitale. Il procedimento segue le regole già fissate dalla Scuola per Tecnici e Modellisti della Riviera del Brenta e viene di seguito decritto (limitatamente allo standard di tipo C, il procedimento è analogo per gli altri tipi A e B): • si duplica il bordo della superficie spianata; • si disegna un cerchio passante per tre punti che approssimi il più 28 Capitolo II - Il sottopiede possibile la parte posteriore della curva duplicata del sottopiede, in tal modo è possibile tracciare l’asse posteriore del sottopiede medesimo (che passerà per il centro del cerchio) e individuare il punto P0 come intersezione del cerchio e dell’asse precedentemente tracciati (vedi Fig.II.7); Figura II.6 - Definizione di tre standard del sottopiede di tipo A, B e C. • si traccia una linea perpendicolare all’asse di mezzeria distante 35mm dal punto P0 precedentemente tracciato individuando il 29 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole punto P1. L’arco P0-P1 così determinato dovrà essere specchiato al fine di ricavare l’arco P0-P2. I punti P1 e P2 risultano equidistanti dall’asse. Si osservi la Fig.II.8; Figura II.7 - Tracciamento del cerchio e dall’asse di mezzeria posteriore della curva spianata del sottopiede con individuazione del punto P0. Figura II.8 - Individuazione dei punti P1 e P2 equidistanti dall’asse di mezzeria nella parte posteriore del sottopiede. 30 Capitolo II - Il sottopiede • si disegna una linea perpendicolare all’asse e distante 50mm dal punto P0 (nel caso di standard A la linea sarà disegnata a 60mm e di standard B a 55mm). Questa linea determina, con la curva del sottopiede, l’intersezione in un punto P3. Si impongono le condizioni di tangenza dell’arco P1-P3 con l’arco P0-P1. Si esegue la specchiatura dell’arco P1-P3 individuando la copia simmetrica sull’arco P2-P4. Il risultato è illustrato in Fig.II.9; Figura II.9 - Individuazione dei punti P3 e P4 per la definizione dell’area della boetta. • si traccia infine una linea perpendicolare all’asse distante tra i 130mm e 140mm dal punto P0, (linea del famice) individuando i nuovi punti P5 e P6. I tratti di curva P3-P6 e P4-P5 vanno opportunamente raccordati (con il plug-in Shot) con i tratti di 31 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole curva P1-P3 e P2-P4. Si osservi la Fig.II.10. L’area 1 è la zona della boetta, invece l’area 2 è la zona del famice. La somma delle due aree costituisce lo standard; Figura II.10 - Definizione dello standard con l’individuazione dell’area della boetta e del famice. Anche se il procedimento potrebbe già costituire uno standard, in taluni casi è necessario operare alcune trasformazioni per adattare alcune curve ai modelli dei calzaturieri della Riviera del Brenta. In particolare è necessario ridefinire il tratto di curva all’interno dell’area 2 del famice, dove la curva non è ben definita: questo dipende dal modo in cui vengono realizzate le forme; in pratica si tratta di determinare la deviazione dello 32 Capitolo II - Il sottopiede standard dalle curve generate durante l’espansione. In Fig.II.11 sono illustrati i tre standard di tipo A, B, C dopo aver determinato la curva di deviazione dallo standard. Le curve in rosso rappresentano lo standard definito secondo i criteri dei calzaturieri della Riviera del Brenta. Figura II.11 - Ottimizzazione dello standard e calcolo della deviazione nella zona della cava del famice. 33 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole II.6 ANALISI DELLA CURVATURA DELLO STANDARD DEL SOTTOPIEDE Lo standard del sottopiede superiore deve poi essere analizzato con cura, soprattutto per quanto concerne la curvatura. Brusche variazioni di curvatura nello standard potrebbero compromettere i risultati finali, in particolar modo quando si tratta di ricavare il sottopiede inferiore, il sottopiede di pulizia, la corona del tacco o la dima della suola. Gli strumenti offerti dal software sono molteplici e di immediata fruizione, ad esempio, applicando comandi di Fairing, Normalizzazione, Ricostruzione e cambiamento di Grado di curve NURBS. La Fig.II.12 mostra un esempio di applicazione di analisi di curvatura in uno standard del sottopiede superiore di tipo C, dopo aver applicato il Fairing e la Ricostruzione della curva. Come è possibile osservare, il grafico di curvatura evidenzia un andamento piuttosto morbido, senza evidenti brusche variazioni (che non sarebbero percepibili senza l’ausilio di taluni strumenti di analisi). L’analisi della curvatura e la correzione di eventuali anomalie sulla curva del sottopiede è un’operazione fondamentale resa necessaria per le corrette operazioni di taglio con macchine a controllo numerico e per lo sviluppo successivo degli altri componenti tecnici. Si precisa che l’analisi della curvatura va eseguita ancor prima di creare il sottopiede inferiore (che dipende dal margine di fresatura ricavato dall’inclinazione del tacco), in quanto l’applicazione di comandi quali equidistanza (offset), raccorda, separa, e tutti i comandi di edit delle curve, potrebbero dar luogo a curve non ottimizzate e normalizzate (sovranumero 34 Capitolo II - Il sottopiede di punti di controllo sulla curva) con evidenti ripercussioni in fase di taglio del componente (dima di controllo della superficie inferiore del sottopiede, corona del tacco, suola, etc). Figura II.12 - Analisi del grafico di curvatura sulla curva che definisce il sottopiede in uno standard di tipo C. L’analisi delle curve è un’operazione fondamentale per uno sviluppo corretto di tutti i componenti tecnici di una calzatura. In Fig.II.13 viene illustrato il significato di una curva del sottopiede anteriore non ottimizzata nella curvatura. Come è evidente il grafico di curvatura mostra diffuse imperfezioni dovute a brusche variazione della curvatura. Senza l’ausilio degli strumenti di analisi, non sarebbe possibile percepire ad occhio nudo l’imperfezione delle curve. 35 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Figura II.13 - L’analisi del grafico di curvatura evidenzia diffuse e brusche variazioni di curvatura sulla curva del sottopiede anteriore. La curva deve essere ottimizzata per poterla utilizzare nella creazione di altri componenti tecnici della calzatura. II.7 CREAZIONE DELLA DIMA DI CONTROLLO La dima di controllo del sottopiede inferiore di ricava da quella superiore (precedentemente ottimizzata seguendo i criteri esposti sopra), togliendo il margine di fresatura su tutta la parte che interessa la boetta e il famice. Con i comandi di raccordo di Shot è immediato raccordare la parte della dima del sottopiede inferiore con la parte anteriore del medesimo. Dal sottopiede inferiore è possibile ricavare la corona del tacco e la dima della suola. In Fig.II.14 il sottopiede inferiore è evidenziato in rosso ed è raccordato con la parte anteriore del medesimo. 36 Capitolo II - Il sottopiede Figura II.14 - Creazione della dima di controllo del sottopiede inferiore (in rosso). Il margine di fresatura è determinato dall’altezza del tacco. Valori indicativi dei margini di fresatura sono stati fissati dalla Scuola per Tecnici e Modellisti della Riviera del Brenta in funzione dell’altezza del tacco, per essi si possono assegnare i valori di seguito elencati: • altezza tacco 10mm - 20mm: margine di fresatura 0,5mm; • altezza tacco 30mm - 40mm - 50mm: margine di fresatura 1,0mm; • altezza tacco 60mm - 70mm - 80mm: margine di fresatura 2,0mm; • altezza tacco 90mm - 100mm - 110mm: margine di fresatura 3,0mm. 37 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole II.8 IL SOTTOPIEDE DI PULIZIA Il sottopiede di pulizia è l’elemento interno alla scarpa a diretto contatto con il piede e svolge la funzione di ricopertura del sottopiede di costruzione, di finitura e abbellimento dell’interno della scarpa. Il sottopiede di pulizia si ricava dalla dima superiore del sottopiede. Con questa base si possono ricavare, apportando le opportune modifiche, tutti i tipi di sottopiede di pulizia: scarpa, chanel, sandalo, e mezzo sottopiede per lo stivale. II.9 SVILUPPO IN TAGLIE DELLE SAGOME Gli strumenti contenuti nel plug-in Shot consentono di ricavare automaticamente lo sviluppo in taglie delle dime base del sottopiede, della suola e di eseguire il raggruppamento di taglie per tacchi e zeppe. In Fig.II.15 viene illustrato lo sviluppo in taglie di una suola (lo stesso vale per il sottopiede o per la parte posteriore del medesimo) a partire dalla taglia base 37 fino alla taglia 46. Come si può notare le varie taglie vengono automaticamente inserite in un proprio livello (layer) ed è possibile etichettarle con la numerazione corrispondente. Analoghe considerazioni si applicano per lo sviluppo in taglie per gruppi. 38 Capitolo II - Il sottopiede Figura II.15 - Sviluppo in taglie di una suola (sottopiede) alle varie numerazioni. È possibile etichettare le varie taglie con la numerazione corrispondente. 39 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole 40 Capitolo III – La suola Capitolo III LA SUOLA III.1 GENERALITÀ La suola è la parte inferiore della scarpa su cui poggia la pianta del piede. Ha la funzione fondamentale di proteggere la pianta del piede dal contatto con il suolo, consentendo un uso prolungato e continuativo della calzatura, proteggendo il piede e la calzatura stessa dall’umidità, dagli sbalzi termici e dal contatto con il terreno. Esistono diversi tipi di suola in funzione delle condizioni climatiche (impermeabilità, traspirabilità, leggerezza, isolamento termico, etc.), delle necessità funzionali (aderenza, flessibilità, leggerezza, resistenza, etc.) e delle esigenze estetiche (forma, spessore, colore, materiale, finiture, etc.). III.2 CLASSIFICAZIONE DELLA SUOLA La suola viene classificata in rapporto alla forma e alla dimensione. In rapporto alla forma la suola può assumere le tipologie di seguito indicate: 41 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole • suola a fondo chiuso: il contorno della suola è a filo della tomaia (Fig.III.1.a); • suola a ½ guardolo: con guardolo su parte del contorno del fondo (Fig.III.1.b); • suola a guardolo intero: con guardolo su tutto il contorno del fondo (Fig.III.1.c); • suola con fondo a scatola o a cassetta: la suola è stampata in modo che la tomaia, una volta montata, entri in parte nell’incavo ricavato nella suola. Figura III.1 - Differenti tipologie di suole classificate in rapporto alla forma. Il contorno di colore rosso definisce il fondo della suola. 42 Capitolo III – La suola In rapporto alla dimensione rispetto al fondo della suola possiamo avere: • suola intera (con tacco da montare successivamente), Bally lunga o intera; • mezza suola; • suola Bally corta (codino); • suola a coda; • suola monoblocco (suola e tacco preassemblati); • zeppa. III.3 PROGETTAZIONE DELLA SUOLA Per progettare una suola è necessario partire dalla dima inferiore del sottopiede, dopo aver seguito le regole esposte nel precedente Cap.II. Si rammenta che la curva del sottopiede inferiore deve essere analizzata con cura in maniera da eliminare eventuali brusche variazioni di curvatura. La procedura adottata dai calzaturieri del Brenta prevede che il sottopiede inferiore sia diviso in quattro aree di seguito descritte: • area della corona: è l’area situata nella parte posteriore del sottopiede inferiore (area della boetta). Il contorno di detta area è simmetrico rispetto ad un asse (asse della corona del tacco). La lunghezza dell’asse dipende dallo standard di tipo A, B, C. Si osservi la Fig.III.2; 43 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole • area del famice: è l’area di raccordo tra la corona (boetta) e la parte anteriore del sottopiede (pianta), la distanza misurata rispetto al punto posteriore della dima del sottopiede può variare in dipendenza del tipo di standard; • area della pianta: è l’area compresa tra il puntale e il famice. Si ricava dopo aver definito l’area del puntale; • area del puntale: è l’area situata nella parte anteriore del sottopiede. In genere la lunghezza dell’asse del puntale è variabile fra i 30mm e i 60mm in dipendenza della forma del puntale medesimo (arrotondato o sfilato). La misura di 60mm indicata in Fig.III.2 è puramente indicativa. Figura III.2 - Le quattro aree ricavate dal sottopiede inferiore per definire il progetto di uno standard della suola. 44 Capitolo III – La suola Definite le quattro aree è necessario procedere a fissare gli incrementi sui bordi di tali aree (che possono essere diversi), in modo tale da tener conto della posizione e della combinazione dei materiali impiegati (pelle, rinforzi, fodera, puntale e contrafforte) e del tipo di modello di calzatura (aperta, chiusa, stivale). Gli standard degli spessori (variabili sulle quattro aree), in funzione dell’altezza del tacco, possono essere fissati secondo i valori indicati in Fig.III.3. Figura III.3 - Gli standard degli spessori sulle quattro aree della suola. 45 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole III.4 PROCEDURA PER RICAVARE LO STANDARD DI UNA SUOLA Per ricavare lo standard di una suola: • si parte dalla dima del sottopiede inferiore previo controllo della curvatura. Se l’analisi di curvatura evidenzia brusche variazioni occorre sottoporre a normalizzazione la curva medesima. Si individuano le quattro aree dove assegnare gli incrementi sullo spessore (con il plug-in Shot), come illustrato in Fig.III.4; Figura III.4 - Normalizzazione della curva del sottopiede inferiore e individuazione delle quattro aree dove assegnare gli incrementi di spessore. 46 Capitolo III – La suola • si aggiungono gli spessori dovuti a pelle, eventuali rinforzi, fodera, puntale e contrafforte. Gli spessori possono essere definiti attraverso gli standard aziendali definiti dai calzaturieri del Brenta. La Fig.III.5 illustra l’assegnazione degli incrementi di spessori su un sottopiede inferiore di tipo C. Le nuove curve (di colore rosso) dovranno essere raccordate con continuità di curvatura utilizzando Shot; Figura III.5 - Definizione degli incrementi di spessore (di colore rosso), su un sottopiede inferiore di tipo C normalizzato per ricavare la dima della suola. • raccordate le nuove curve si ottiene la dima della suola a fondo chiuso (di colore rosso), come illustrato in Fig.III.6; 47 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Figura III.6 – La dima della suola a fondo chiuso. • a seconda delle lavorazioni richieste si provvederà a ricavare la dima effettiva della suola aggiungendo eventuali margini del guardolo, o si provvederà ad innestare la coda derivante dall’espansione della superficie interna del tacco (con Expander). Vedi Fig.III.7. Il suolificio successivamente provvederà a trasferire lo stampo su bakelite per la fresatura del cuoio che servirà per la realizzazione della suola. Realizzata la mezza suola il calzaturifico la prova su un campione di calzatura ed esegue eventuali modifiche. Sulla base di tali dati verrà realizzato il paio definitivo. 48 Capitolo III – La suola Figura III.7 – Dime di suole. Le dime delle suole possono essere utilizzate per realizzare anche i modelli tridimensionali delle medesime. Il modulo software proposto ed i relativi plug-in sono in grado di soddisfare un’ampia gamma di esigenze. In Fig.III.8 ed in Fig.III.9 sono illustrati alcuni esempi di suole ottenute con Rhinoceros®. I modelli 3D possono essere passati alla macchina di stereolitografia e realizzati per parti, come nel caso di suola complessa rappresentata in Fig.III.10, che poi vengono assemblate per la verifica dimensionale dell’insieme. È evidente che le estensioni del software possono trovare applicazioni anche nello studio completo della tomaia 3D per poi spianarla in un piano e realizzare le diverse parti componenti. Lo studio della tomaia sarà oggetto di ulteriori sviluppi di ricerca, già in fase avanzata. 49 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Figura III.8 – Modelli 3D di suole. Figura III.9 – Modelli 3D di suole con studio della tomaia per una scarpa sportiva da ciclista. 50 Capitolo III – La suola Figura III.10 – Modelli 3D di una suola complessa a differenti gradi di rigidezza. Lo studio deriva da un’approfondita analisi anatomica delle parti sottocutanee del piede. 51 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole 52 Capitolo IV – Il tacco Capitolo IV IL TACCO IV.1 GENERALITÀ Esistono tacchi di forme, tecnologie e altezze diverse in relazione al progetto elaborato dallo stilista o dal modellista. Dal punto di vista del rapporto con il fondo possiamo distinguere tre tipologie diverse di seguito descritte. • tacco coda: ricopre la linea del tallone ed una piccola parte del famice (10mm, 20mm). È un tipo di tacco molto sicuro perché la suola si innesta al suo interno collegando il tallone con il famice (Fig.IV.1.a): è adatto per calzature eleganti; • tacco Bally o tacco applicato: la parte interna del tacco è perpendicolare al famice e non si raccorda con la suola, per cui è un po’ meno sicuro del tacco coda (Fig.IV.2.b): non è adatto a calzature eleganti; • zeppa: è un particolare tipo di tacco in quanto ricopre completamente la linea del tallone e del famice fino al nodo delle dita (Fig.IV.1.c): alcune varianti prevedono un alleggerimento che riduce l’area di contatto della zeppa con il suolo. In rapporto alla linea possiamo invece avere: tacco a spillo, tacco a 53 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole rocchetto, tacco cubano, tacco a campana, tacco texano, etc. In Fig.IV.2 sono illustrati differenti forme di tacchi per linea. (a) (b) (c) Figura IV.1 – Differenti tipologie di tacco: tacco coda (a), tacco Bally (b) e zeppa (c). IV.2 MATERIALI Il legno è il materiale tradizionale del tacco, sostituito negli anni Sessanta dal polistirene ad alta resistenza; la quasi totalità dei tacchifici produce, oggi, tacchi in ABS (acrilonitrile – butadiene - stirene), che unisce i vantaggi di una plastica rigida alla resistenza all’impatto. Quando il tacco supera i 70mm di altezza ed è di forma sottile, per aumentare la resistenza si usa inserire un rinforzo in acciaio detto spina. Il tacco di norma viene ricoperto di pelle o di cuoio. Oggigiorno vengono prodotti tacchi in plastica rifiniti finto - cuoio o finto altri - materiali. Se il tacco viene rifinito in pelle l’operazione può essere fatta direttamente nel calzaturificio, mentre se si usa il cuoio c’è bisogno di un’attrezzatura più complessa e, di solito, il rivestimento viene eseguito direttamente dai tacchifici. Nei tacchi di poco pregio la ricopertura può essere 54 Capitolo IV – Il tacco eseguita con un procedimento di stampaggio con una finta copertura in cuoio. Figura IV.2 – Differenti forme di tacchi per linea. 55 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole La scelta di un tipo di materiale rispetto ad un altro è strettamente connessa alla tipologia ed alla forma: tacchi bassi utilizzano gomma, cuoio, agglomerati di sostanze cellulosiche combinate con altre sostanze chimiche, sughero e legno, tacchi alti utilizzano generalmente ABS e talvolta materiali metallici. Per lo studio del prototipo del tacco, invece, solitamente si utilizza una resina lavorabile su macchine fresatrici a cinque assi, come illustrato in Fig.IV.3. Figura IV.3 – Prototipi di tacchi in resina ottenuti con fresatrice a controllo numerico sui dati del modello CAD. IV.3 I DATI TECNICI E STILISTICI DEL TACCO Il tacco viene progettato sulla base dei dati tecnici e stilistici. I dati tecnici sono costituiti da altezza, corona, inclinazione e concavità. Un altro dato tecnico facilmente ricavabile dai dati della forma digitale è rappresentato dal cosiddetto abbassamento che sarà analizzato di seguito. Le linee stilistiche del tacco si ricavano dai disegni degli stilisti e sono costi- 56 Capitolo IV – Il tacco tuiti da: base o profilo superiore e inferiore del tacco, profilo posteriore, profilo anteriore, profili laterali. Si osservi la Fig.IV.4. Fra i dati tecnici è possibile ricavare, con il software proposto, anche l’abbassamento utilizzando la parte inferiore del sottopiede. In generale, l’abbassamento è rappresentato da un curva che segue il profilo della su-perficie inferiore della forma. Ad esempio, i tacchi coda presentano a volte un’abbassamento piuttosto rilevante in dipendenza dell’altezza del tacco. Figura IV.4 – Dati tecnici e stilistici per la progettazione del tacco. 57 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Osservando la Fig.IV.5 è possibile notare come oltre a tutti i dati tecnici e stilistici elencati in precedenza, sia necessario definire anche la curva dell’abbassamento che si discosta dal segmento rettilineo dell’inclinazione. Tale curva si ricava facilmente dalla superficie inferiore della forma come tutte le altre curve che definiscono la concavità. Come si vedrà in seguito, con il modulo software proposto, i dati tecnici possono essere ricavati direttamente dalla forma digitale, mentre i dati stilistici possono essere ricavati “ricalcando” il disegno dello stilista: è sufficiente infatti eseguire una scansione del disegno del tacco e inserirlo come sfondo all’interno del software (scala intera – mm). Figura IV.5 – Definizione della curva dell’abbassamento del tacco. È possibile ricavare tale curva dalla superficie inferiore della forma digitale. 58 Capitolo IV – Il tacco Attualmente lo stato dell’arte impone che la realizzazione del tacco, una volta fissata l’altezza, avvenga definendo gli standard sulla corona, sull’inclinazione e sulla concavità, tutti elementi necessari, ma non esaustivi per una completa progettazione e costruzione del tacco (manca l’abbassamento e una definizione rigorosa della concavità). La Scuola per Tecnici e Modellisti Calzaturieri della Riviera del Brenta ha fissato, in rapporto all’altezza del tacco, gli standard sulla concavità, sulle dimensioni della corona e sull’inclinazione, come illustrato in Fig.IV.6, Fig.IV.7 e Fig.IV.8. Figura IV.6 – Definizione dello standard per la concavità del tacco. 59 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Figura IV.7 – Definizione dello standard sulle dimensioni della corona del tacco. Figura IV.8 – Definizione dello standard sull’inclinazione del tacco. 60 Capitolo IV – Il tacco IV.4 REALIZZARE UN TACCO Con il modulo software proposto, realizzare un tacco non è un’operazione particolarmente complessa. È evidente che il risultato dipenderà da come si è costruito il sottopiede inferiore perché la corona del tacco è in stretta relazione con esso e precisamente con l’area della boetta e, in taluni casi, anche con quella del famice. Gli altri elementi tecnici relativi all’altezza, inclinazione, concavità e abbassamento potranno essere dedotti dalla forma digitale. È utile considerare anche il tipo di materiale con cui il tacco sarà realizzato perché sono elementi condizionanti l’altezza e la corona. Ad esempio: • se il tacco viene previsto solo laccato, l’altezza e la corona vanno aumentati di 1mm; • se il tacco viene previsto solo foderato cuoio, l’altezza va aumentata di 1mm e la corona va ristretta di 1mm; • se il tacco è iniettato cuoio, l’altezza va aumentata di 1mm e la larghezza finita della corona va considerata con copertura di 1mm più larga. In ogni caso sono tutte considerazioni che devono essere pianificate e valutate prima di procedere alla modellazione digitale di un tacco. L’esempio di seguito sviluppato intende fornire tutte le indicazioni utili per un corretto approccio alla modellazione digitale di un tacco, partendo dapprima dalla definizione della corona. 61 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole 1. Dopo aver realizzato il sottopiede inferiore, come esposto nel precedente Cap.II, e dopo aver considerato il tipo di materiale utilizzato per il tacco, si ricava la corona dall’area della boetta (simmetrica), originata durante la definizione dello standard del sottopiede. 2. Si fissa l’altezza del tacco (che dipende dalla forma) e si estrae la curva isoparametrica mediana dalla superficie inferiore della forma digitale. Tale curva va trattata con le dovute cautele perché deve essere sottoposta ad analisi preventiva in maniera tale da eliminare brusche variazioni di curvatura. In tal modo si ricava sia l’inclinazione del tacco sia la curva dell’abbassamento. Si estrae infine, sempre dalla superficie inferiore della forma, un’altra curva isoparametrica, ortogonale alla precedente, in maniera tale da ricavare la curva della concavità. Anche tale curva deve essere sottoposta ad analisi ed eventualmente corretta in modo da adattarla allo standard. Si eseguono alcuni controlli metrici ed angolari in modo da rispettare il più possibile quanto stabilito dagli standard. Come è possibile notare, con pochi passaggi, si sono determinati tutti i dati tecnici per la definizione del tacco. La Fig.IV.9 chiarisce quanto affermato. 3. È ora immediato ricavare la superficie della cava del tacco con una semplice Sweep1 (Fig.IV.10). Definito il profilo superiore del tacco (che va disegnato nel piano che contiene la corona), si proietta tale contorno sulla superficie a doppia curvatura e si ottiene in tal modo la superficie cava del tacco che rispetterà sia l’inclinazione, sia l’abbassamento imposti dalla progettazione. 62 Capitolo IV – Il tacco Figura IV.9 – Definizione dei cinque elementi tecnici per la costruzione di un tacco ricavati dal sottopiede inferiore (boetta) e dalla superficie inferiore della forma digitale. 4. Si estrae la cava e si disegnano gli elementi stilistici del tacco (profilo inferiore, profili anteriore e posteriore, eventuali profili laterali). In tal modo si viene a creare l’impalcatura di curve NURBS che andranno successivamente connesse tra loro per generare le superfici. Si rammenta che è sempre necessario procedere ad un’analisi delle curve di stile, altrimenti potrebbero generarsi superfici con la presenza di singolarità (grinze, pieghe, polisuperfici, etc.). 63 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Figura IV.10 – Formazione della superficie della cava del tacco e proiezione del profilo superiore del tacco sulla superficie. In taluni casi è opportuno servirsi dei disegni elaborati dallo stilista: in questo caso è sufficiente inserire la scansione dei disegni come sfondo e procedere al ricalco, in maniera tale da restare il più possibile aderenti alle intenzioni progettuali dello stilista, evitando in tal modo di dover intervenire più volte sulla modifica degli elementi stilistici, con aggravio dei tempi di realizzazione del tacco. La Fig.IV.11 mostra il tracciamento delle curve stilistiche pronte per essere connesse in superfici NURBS. 64 Capitolo IV – Il tacco Figura IV.11 – Generata la cava si disegnano le curve stilistiche del tacco che potrebbero essere connesse con superfici NURBS. 5. Il modulo software proposto è in grado di creare qualsiasi superficie da curve NURBS. La Fig.IV.12 illustra la creazione del tacco dopo la ge-nesi delle superfici. Come si può notare il tacco segue l’andamento della curva di abbassamento. 65 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Figura IV.12 – Formazione delle superfici anteriore e posteriore del tacco. Figura IV.13 – Analisi di curvatura sulle superfici del tacco e formazione dell’incavo per l’inserimento della spina e del soprattacco. 66 Capitolo IV – Il tacco 6. Si procede infine ad un’analisi della curvatura (con la tecnologia Zebra Strip) e alla chiusura di eventuali bordi aperti, in modo da verificare che non siano presenti difetti sulla superficie e trasformare il tacco composto da superfici separate in un unico solido ermetico (chiuso), per apportare ulteriori modifiche, quali l’inserimento della spina e del soprattacco. La Fig.IV.13 evidenzia l’analisi di curvatura sulle superfici del tacco e la formazione dell’incavo per l’inserimento della spina e del soprattacco. La procedura per la realizzazione della zeppa non si differenzia rispetto a quella del tacco, pur essendo la zeppa asimmetrica. La zeppa va ad interessare una parte piuttosto consistente del famice della forma (e talora anche la pianta), dove non può essere imposta la simmetria che è possibile realizzare nella corona del tacco. Una volta prodotta la zeppa destra, e verificato che il solido generato al CAD sia ermetico (chiuso), si crea una copia speculare ottenendo la zeppa sinistra. In Fig.IV.14 viene illustrato il procedimento generale per modellare una zeppa con il modulo software proposto. Figura IV.14 – Modellazione di una zeppa. 67 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole IV.5 RAGGRUPPAMENTI PER IL TACCO I tacchi possono essere divisi in tre o anche quattro raggruppamenti. Un gruppo tacco è rappresentato da un bloccaggio delle dimensioni di una taglia base che può essere adattata e resa compatibile con altre taglie di misura differente rispetto a quella base. In Tab.IV.1 e Tab.IV.2 sono rappresentati esempi di taglie per il tacco in tre e quattro raggruppamenti. Tabella IV.1 - Esempio di taglie per il tacco in tre raggruppamenti. MISURE 1 2 3 4 Base n°. 35 37 ½ 40 - dal 34 al 36 ½ dal 37 al 38 ½ dal 39 al 41 ½ - Compatibilità Tabella IV.2 - Esempio di taglie per il tacco in quattro raggruppamenti.1 MISURE Base n°. Compatibilità 1 1 2 3 4 34 ½ 36 1/2 38 1/2 40 ½ dal 34 al 35 ½ dal 36 al 37 ½ dal 38 al 39 ½ dal 40 al 41 ½ Le misure sono valide per il tacco rivestito pelle, a coda o applicato. Si riferiscono al tacco in plastica finito privo di sottotacco. Per tacco laccato, solo foderato cuoio e iniattato valgono le considerazioni espresse nel paragrafo precedente. 68 Capitolo IV – Il tacco Per la zeppa le taglie possono essere inserite in cinque raggruppamenti secondo la Tab.IV.3 di seguito rappresentata. Tabella IV.3 - Esempio di taglie per la zeppa in cinque raggruppamenti. MISURE Base n°. 1 2 3 4 5 34 ½ 36 37 ½ 39 40 ½ 37-37½-38 38½-39-39½ 40-40½-41 Compatibilità 34-34 ½-35 35½-36-36½ 69 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole 70 Conclusioni CONCLUSIONI La soluzione/personalizzazione software proposta in questo progetto non si pone l’obiettivo di sostituire le soluzioni esistenti. Esse risultano idonee a risolvere le diversificate problematiche progettuali che costituiscono la multiforme casistica aziendale. Intende, invece, integrarsi con gli altri sistemi informatici, operando come strumento di raccordo tra la fase progettuale del calzaturificio e quella dei fornitori i componenti. La ricerca, effettuata per definire un software di base idoneo allo sviluppo delle personalizzazioni previste, ha consentito di individuare in Rhinoceros® della McNeel & Ass. con relativi Plug-in denominati Expander® e Shot®, la soluzione più vicina alle specifiche di progetto. Il software di base prescelto richiede investimenti contenuti, è di facile utilizzo, è molto diffuso a livello nazionale ed internazionale, è tecnicamente valido ed è facilmente integrabile con le altre soluzioni presenti nelle Aziende in quanto consente l’importazione e l’esportazione di molti formati di files. Le personalizzazioni realizzate e la sperimentazione effettuata, inizialmente in un ristretto campione di imprese e, successivamente, in tutte le aziende aderenti al progetto, ha fornito risultati coerenti con le ipotesi progettuali, portando alla validazione delle metodologie adottate per la realizzazione dei componenti sottopiede, suola e tacco. Non sono stati registrati ostacoli di sorta e le soluzioni applicative adottate per affrontare le problematiche di progettazione dei differenti prototipi di calzatura, sono sempre state trovate nell’ambito della strumentazione esistente. 71 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole È stata, inoltre, sorprendente la facilità con cui il software ha potuto integrarsi con le altre soluzioni presenti in azienda. L’attività principale di ricerca, sviluppo, personalizzazione e sperimentazione delle soluzioni software realizzate è stata supportata da azioni di accompagnamento. A tutte le aziende aderenti al progetto, è stata fornita una postazione CAD completa di tavoletta grafica, scanner, stampante a colori e concessa una licenza in comodato gratuito relativa agli applicativi di base Rhinoceros®, Expander® e Shot®. Sono state, inoltre, realizzate numerose iniziative formative per facilitare, quanto più possibile, la conoscenza di questi nuovi strumenti. Siamo dell’avviso che l’iniziativa produrrà risultati estremamente importanti dal punto di vista culturale e tecnico con ricadute positive sul tessuto produttivo delle PMI del Distretto. Essa consentirà, infatti, di rendere questi strumenti, fortemente innovativi, immediatamente fruibili, anche, dalle piccole e piccolissime aziende di parti e componenti che costituiscono uno dei veri punti di forza del distretto . Il successo dell’iniziativa appare assicurato. Esiste la concreta possibilità di dar vita ad un nuovo progetto per la realizzazione di nuovi moduli software per la progettazione di tomaie e fodere . Una particolare attenzione sarà rivolta agli aspetti economici; prevediamo che i costi che verranno sopportati saranno nettamente inferiori rispetto a quelli derivanti dall’uso dei software già presenti sul mercato. 72 Appendice APPENDICE WORKSPACE PERSONALIZZATO GENERALITÀ Con il modulo software proposto è possibile creare uno workspace personalizzato in maniera da facilitare il lavoro per la creazione del sottopiede, della suola e del tacco. Si tratta di barre degli strumenti personalizzate che contengono dei comandi di lavoro disposti in maniera sequenziale, senza dover utilizzare i numerosi comandi contenuti all’interno del modulo software. L’utente potrà in tal modo servirsi di comandi specifici e adatti all’uso, potrà inoltre condividere con altri il proprio spazio di lavoro definendo un linguaggio comune a tutti gli operatori del settore. Le barre dei comandi possono essere caricate in qualsiasi momento all’interno del modulo software. CREAZIONE DI UNO WORKSPACE Di seguito viene descritta la procedura per creare e personalizzare uno workspace di Rhinoceros® ed i relativi plug-in, creando barre degli strumenti condivisibili con altri operatori. Il workspace così creato può 73 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole essere utilizzato da terze parti per un normale utilizzo nella loro attività produttiva. • Si apre una normale sessione di lavoro vuota (senza modelli o altre geometrie) di Rhinoceros®; • dalla barra del Menu si selezioni: Tools > Toolbar Layout > New. Si aprirà la finestra di dialogo denominata Toolbars rappresentata in Fig.1; • dal menu della finestra di dialogo Toolbars si selezioni: File > New; • si aprirà la nuova finestra di dialogo Save Toolbar Collection mostrata in Fig.2; • nel campo Nome file: si assegni il nome al nuovo Workspace, per esempio digitando ICT PROGETTO SPERIMENTALE; • nel campo Salva in: si salvi il workspace dentro la cartella System di Rhinoceros®. Il workspace sarà salvato con l’estensione “.tb” (tipica dei workspace di Rhinoceros®). Si clicchi sul pulsante Salva per uscire dalla finestra di dialogo. 74 Figura 1 - Finestra di dialogo Toolbars: il primo passo per accedere alla personalizzazione di uno workspace in Rhinoceros®. . Appendice Figura 2 – Finestra di dialogo Save Toolbars Collection dove inserire il proprio workspace e salvarlo nella cartella System di Rhinoceros®. • Dopo aver chiuso la finestra di dialogo mostrata in Fig.2, apparirà nuovamente la finestra Toolbars con il nome assegnato in precedenza ma con il campo delle Toolbars vuoto (per il momento), come illustrato in Fig.3. Figura 3 - Finestra di dialogo Toolbars: il contiene il nome della categoria ICT- PROGETTO SPERIMENTALE ma il campo delle Toolbars (Barre degli strumenti) risulta vuoto perché non sono ancora state create e personalizzate. . 75 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole CREARE E PERSONALIZZARE LE TOOLBARS Si tratta ora di creare e personalizzare, all’interno della categoria creata in precedenza, le singole Toolbars che andranno a comporre il progetto ICT – PROGETTO SPERIMENTALE. • Evidenziata nella finestra di dialogo di cui alla Fig.3 la categoria da personalizzare, si rende necessario creare le toolbars che comporranno il workspace; • dalla finestra di dialogo Toolbars si selezioni: Toolbars > New. • Si aprirà la finestra di dialogo Toolbars Properties mostrata in Fig.4. Si accettino i valori indicati per default (impostazione predefinita sulle dimensioni delle icone di comando) e si digiti il nome da assegnare alla nuova Toolbar, per esempio Sottopiede. Tutti i comandi che si andranno ad inserire in detta Toolbar sono in grado di generare il sottopiede dalla forma digitale. Figura 4 - Finestra di dialogo Toolbars Properties: in essa è possibile assegnare un nome alla nuova barra degli strumenti che si andrà a personalizzare. • Nell’elenco delle Toolbars comparirà ora la barra degli strumenti denominata Sottopiede che però risulta vuota. Si osservi la Fig.5. 76 Appendice Figura 5 – Finestra di dialogo Toolbars che contiene in elenco la barra degli strumenti Sottopiede ma risulta ancora vuota. • La personalizzazione della barra Sottopiede è immediata. Basta inserire i relativi pulsanti che seguano un ordine proprio e sequenziale nelle fasi di elaborazione del sottopiede, ivi comprendendo i comandi per lo Spianamento, duplicazione dei bordi della superficie espansa, analisi delle curvature e strumenti di editing della curva ricavata dallo spianamento. La Fig.6 mostra la barra degli strumenti Sottopiede personalizzata. Figura 6 – La barra degli strumenti Sottopiede personalizzata. Con essa è possibile ricavare il sottopiede dalla forma digitale. 77 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole Lo stesso criterio si applica per le altre barre degli strumenti per generare Suola e Tacco. Il workspace creato risulta essere ® contenuto nella cartella System di Rhinoceros . Vedi Fig.7. Figura 7 – Il workspace creato e personalizzato è contenuto nel System di Rhinoceros®. Esso può essere esportato e inserito in qualsiasi altra stazione di lavoro. 78 Indice delle tabelle INDICE DELLE TABELLE Tabella IV.1 - Esempio di taglie per il tacco in tre raggrup- 69 pamenti Tabella IV.2 - Esempio di taglie per il tacco in quattro rag- 70 gruppamenti Tabella IV.3 - Esempio di taglie per la zeppa in cinque rag- 70 gruppamenti 79 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole 80 Indice delle figure INDICE DELLE FIGURE Figura I.1 - Validazione del sottopiede per uno standard tipo A (a), tipo B (b) e tipo C (c) Figura I.2 - Validazione dei tacchi Figura II.1 - Una forma digitale NURBS scomposta in tre 16 17 parti: dalla parte inferiore è possibile ricavare il sottopiede Figura II.2 - La superficie NURBS a doppia curvatura della parte inferiore della forma digitalizzata Figura II.3 21 22 - Impostazione dei parametri della MESH di una forma digitale prima di eseguire operazioni di spianamento di alcune parti componenti la forma digitale medesima Figura II.4 - Spianamento della superficie inferiore di una for- ma digitale a doppia curvatura su di un piano Figura II.5 27 - Definizione di tre standard del sottopiede di tipo A, B e C Figura II.7 25 - Definizione delle due aree della boetta e del fa- mice interessate da uno standard del sottopiede Figura II.6 24 29 - Tracciamento del cerchio e dell’asse di mezzeria posteriore della curva spianata del sottopiede con individuazione del punto P0 Figura II.8 30 - Individuazione dei punti P1 e P2 equidistanti dall’asse di mezzeria nella parte posteriore del 81 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole sottopiede Figura II.9 - Individuazione dei punti P3 e P4 per la defi- nizione dell’area della boetta Figura II.10 32 - Ottimizzazione dello standard e calcolo della deviazione nella zona della cava del famice Figura II.12 31 - Definizione dello standard con l’individuazione dell’area della boetta e del famice Figura II.11 30 33 - Analisi del grafico di curvatura sulla curva che definisce il sottopiede in uno standard di tipo C. L’analisi delle curve è un’operazione fondamentale per uno sviluppo corretto di tutti i componenti tecnici di una calzatura Figura II.13 35 - Analisi del grafico di curvatura che evidenzia diffuse e brusche variazioni di curvatura sulla curva del sottopiede anteriore. La curva deve essere ottimizzata per poterla utilizzare nella creazione di altri componenti tecnici della calzatura Figura II.14 36 - Creazione della dima di controllo del sottopiede inferiore (in rosso). Il margine di fresatura è determinato dall’altezza del tacco Figura II.15 37 - Sviluppo in taglie di una suola (sottopiede) alle varie numerazioni. È possibile etichettare le varie taglie con la numerazione corrispondente Figura III.1 39 - Differenti tipologie di suole classificate in rap- porto alla forma. Il contorno di colore rosso definisce il fondo della suola 82 42 Indice delle figure Figura III.2 - Le quattro aree ricavate dal sottopiede inferiore per definire il progetto di uno standard della suola Figura III.3 - Gli standard degli spessori sulle quattro aree della suola Figura III.4 44 45 - Normalizzazione della curva del sottopiede inferiore e individuazione delle quattro aree dove assegnare gli incrementi di spessore Figura III.5 46 - Definizione degli incrementi di spessore (di colore rosso), su un sottopiede inferiore di tipo C normalizzato per ricavare la dima della suola 47 Figura III.6 - La dima della suola a fondo chiuso 48 Figura III.7 - Dime di suole 49 Figura III.8 - Modelli 3D di suole 50 Figura III.9 - Modelli 3D di suole con studio della tomaia per una scarpa sportiva da ciclista Figura III.10 50 - Modelli 3D di una suola complessa a differenti gradi di rigidezza. Lo studio deriva da un’approfondita analisi anatomica delle parti sottocutanee del piede Figura IV.1 - Differenti tipologie di tacco: tacco coda (a), tacco Bally (b) e zeppa (c) Figura IV.2 - Differenti forme di tacchi per linea Figura IV.3 - Prototipi di tacchi in resina ottenuti con fresatrice a controllo numerico sui dati del modello CAD. Figura IV.4 51 54 55 56 - Dati tecnici e stilistici per la progettazione del 83 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiedi, tacchi e suole tacco Figura IV.5 57 - Definizione della curva dell’abbassamento del tacco. È possibile ricavare tale curva dalla superficie inferiore della forma digitale Figura IV.6 - Definizione dello standard per la concavità del tacco Figura IV.7 60 - Definizione dello standard sull’inclinazione del tacco Figura IV.9 59 - Definizione dello standard sulle dimensioni della corona del tacco Figura IV.8 58 60 - Definizione dei cinque elementi tecnici per la costruzione di un tacco ricavati dal sottopiede inferiore (boetta) e dalla superficie inferiore della forma digitale Figura IV.10 63 - Formazione della superficie della cava del tacco e proiezione del profilo superiore del tacco sulla superficie Figura IV.11 64 - Generata la cava si disegnano le curve stilistiche del tacco che potrebbero essere connesse con superfici NURBS Figura IV.12 - Formazione delle superfici anteriore e posteriore del tacco Figura IV.13 65 66 - Analisi di curvatura sulle superfici del tacco e formazione dell’incavo per l’inserimento della spina e del soprattacco Figura IV.14 84 - Modellazione di una zeppa 66 67 Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiede, tacco e suola DISTRETTO CALZATURIERO VENETO Sviluppo di un software CAD per la progettazione integrata di sottopiede, tacco e suola Relazione finale progetto di ricerca / Dicembre 2006