Conosciamo
LE
NOSTRE
Scarpe ?
Cercheremo di
rispondere a questo
quesito !!!!
la suola è la parte inferiore della calzatura a diretto contatto con il terreno. È la
parte principale di una calzatura, destinata a proteggere la pianta del piede.
Le suole sono state realizzate per secoli in legno, per gli zoccoli in paglia o altre
fibre intrecciabili per sandali e ciabatte, in cuoio o in gomma, con l'invenzione
delle materie sintetiche si cominciarono ad usare mescole di tecnofibre (come il
vibram per gli scarponi, o l'EVA e il phylon per scarpe sportive).
Nelle scarpe e stivali è collegata alla tomaia con incollaggio o cucitura, manuale
per le scarpe più costose. Alla sua parte posteriore si applica il tacco, Il punto
più stretto posto tra il tacco e la punta della suola di una scarpa prende il nome
di fiosso.
Per aumentare la vita utile della scarpa, può essere incollato un materiale
antisuola. Il trattamento può essere ripetuto più volte, quando la protezione
risulta consumata. Il materiale può essere gomma in lattice o kevlar, ed è
applicato anche al tacco
• La tomaia o tomaio è la parte superiore di una calzatura. I materiali
più comunemente usati per realizzarla sono il cuoio, la plastica, la
pelle o il tessuto. È formata da un pezzo sagomato, attaccato alla
suola tramite cucitura o incollaggio. Il suo nome deriva dalla parola
greca teomàrion che significa pezzetto tagliato .
• se la tomaia non è realizzata in un unico pezzo è costituita da:
• Punta
• Mascherina
• Gambetti: sono le due parti dove risiedono i fori, gli occhielli per far
passare le stringhe.
• Quando la tomaia non copre completamente il piede o è ritagliata
con larghe fessure la calzatura è da considerarsi un sandalo.
• Soletta, parte interna che fa da intercapedine
tra la suola e la tomaia in una scarpa.
• il plateau o platform o rialzo è quella specie di
tacchetto nella parte anteriore della scarpa
• La stringa o laccio da scarpa è un accessorio che
concorre alla chiusura della calzatura o di altre
parti dell'abbigliamento. È un sottile laccio di
cuoio o una fettuccia di tessuto terminante in un
rinforzo solitamente in plastica che passando
negli occhielli dei due lembi della tomaia
permette, se tirata, di serrare la scarpa o lo
stivale e se allentata di sfilare le calzature dal
piede. Gli occhielli possono essere: semplici
buchi, fori rinforzati in metallo, anelli fatti con
un laccio o gancetti metallici.
materiali tradizionalmente usati per le stringhe sono:
• Cuoio o pelle
• Fibre tessili con il predominio del cotone, queste hanno una struttura
intrecciata e un'anima di rinforzo, mentre alle estremità hanno un
rinforzo in plastica o metallo, che serve ad impedire lo sfilacciamento
e agevolare l'introduzione negli occhielli
• Tecnofibre
• Originariamente il colore era intonato a quello delle scarpe mentre
oggi ve ne sono di ogni colore, anche con disegni stampati.
• Queste stringhe possono essere:
• Cerate, sono rotonde e sottili, struttura tipica delle stringhe in cuoio o
pelle
• Tonde, sono rotonde
• Piatte, sono appiattite o piatte
• Da negozio:
esternamente si vedono i passaggi orizzontali da un foro al suo parallelo,
sul retro un capo della stringa passa dal foro superiore a quello inferiore
opposto e poi collega tutti i fori.
• Incrociata o americana:
tutte e due i capi della stringa percorrono lo stesso tipo di percorso
passando da un foro a quello superiore opposto, questa è l'unica tecnica
che si può usare nelle calzature che non hanno occhielli tradizionali, ma
usano un passaggio rettilineo in stoffa o ganci metallici, mentre nei altri
casi con passaggi costituiti da anelli non vi sono particolari problemi
nell'usi di altre allacciature.
• Tradizionale europea:
esternamente si vedono i passaggi orizzontali che sono ottenuti
alternativamente, uno da un capo e l'altro dall'altro capo, facendo
incrociare le stringhe nel passaggio inferiore.
– Europea alternativa:
esternamente si vedono i passaggi orizzontali che sono ottenuti alternativamente, uno
da un capo e l'altro dall'altro capo, facendo passare lateralmente (sul medesimo lato)
le stringhe nel passaggio inferiore, dove l'unico inconveniente è in caso di coppie
dispari delle asole, dove uno dei due capi deve essere portato al lato opposto per
poter chiudere l'allacciatura.
• Vari sono i nodi con cui si possono bloccare le
stringhe:
• Il nodo classico (asola) è quello illustrato dal
disegno.
• Il nodo di sicurezza o ("doppio nodo") si
ottiene facendo un nodo semplice
supplementare dopo averle annodate con
un'asola
• La lunghezza delle stringhe da usare varia a seconda del
numero delle asole, della loro distanza orizzontale e
verticale, dalla lunghezza residua che si vuole avere della
stringa e del tipo d'intreccio, approssimativamente si
necessita:
• 2 paia di asole - 45 cm (18 in)
• 3 paia di asole - 45/60 cm (18/24 in)
• 4 paia di asole - 60 cm (24 in)
• 5 paia di asole - 75 cm (30 in)
• 6 paia di asole - 90/110 cm (35/43 in)
• 7 paia di asole - 150 cm (60 in)
• 8 paia di asole - 180 cm (71 in)
Il tacco
Il tacco è una prominenza della suola della calzatura posta sotto al
calcagno. La sua funzione principale è quella di aumentare
l'equilibrio, ma vi sono anche ragioni estetiche, come quella di
aumentare la statura o di dare slancio al polpaccio. Si trova applicato
a: scarpe, stivali o sandali.I materiali con i quali si realizza il tacco
sono: cartone, recuperi del cuoio, plastica e gomma con la funzione di
isolante. Gli strati sono incollati uno sopra l'altro. Il cartone è
utilizzato perché è un materiale più economico e più leggero rispetto
alla vera pelle. Se il tacco è realizzato in cartone, solitamente viene
posto un penultimo strato di pelle e l'ultimo di gomma. Sia con un
tacco di vero cuoio, che di cartone, la gomma è applicata all'ultimo
strato, a contatto con il terreno, per proteggere la pelle e/o il cartone
dall'umidità e dalla pioggia, assicurando una maggiore durata della
scarpa.
Tacco nelle scarpe da
uomo
• Nelle calzature maschili il tacco è generalmente
basso, alto non oltre i 3 cm, con poche eccezioni.
Può essere rinforzato con una placchetta
metallica per evitare l'usura o per produrre
rumore nel caso di alcuni tipi di danza come il tip
tap o lo step. Negli stivali da cowboy oltre ad
una maggiore altezza il tacco ha una forma
particolare, inclinata in avanti verso la punta,
per evitare di infilare lo stivale eccessivamente
nella staffa col rischio di rimanervi incastrato.
Tacco nelle
scarpe da donna
• tacchi delle calzature femminili presentano tutte le altezze, da
pochi centimetri fino agli 8 cm, con finalità estetiche: per ottenere
l'effetto ottico di allungamento della gamba, dare risalto alla
caviglia e maggior eleganza al piede. Ovviamente maggiore è
l'altezza del tacco e minore è la stabilità della calzatura e la
sicurezza dell'incedere.
• Fra i tacchi alti vi sono anche i tacchi a spillo, che raggiungono fino
a 12 cm di altezza e convergono su una molto piccola superficie di
base (rinforzata a volte da dischi metallici alla base). La loro
comparsa risale agli anni cinquanta ed è di origine italiana. Un
loro primo uso è stato visto ai tempi di Luigi XIV.
• Il punto più stretto della suola di una scarpa, posto tra la punta e il
retro in prossimità del tacco, prende il nome di fiosso
• Punto francese o Europea, il punto francese è equivalente ai del
centimetro
• Koreana, è un tipo di scala lineare molto semplice, dove la misura
è riportata in mm (millimetri)
• Americana & Canadese, si usa una scala non proporzionale con
quella Europea e le taglie maschili sono più piccole di quelle
femminili di una misura e mezzo.
• Australiana, la scala è uguale a quella americana e anche qui si
hanno due misure diverse tra maschi e femmine, dove la misura
femminile è più grande di quella maschile, inoltre la taglia
femminile coincide con la taglia maschile Americana.
• Inglese, questa misura utilizza la stessa scala delle precedenti, con
misure diverse tra uomo e donna, dove la misura uomo è di mezza
taglia più grande e coincide con la misura maschile Australiana.
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