IL FUNGO
Periodico del Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione di Volontariato - ONLUS
Sito Internet: http://space.comune.re.it/micologico - E-mail: [email protected] - Anno XXXIII - n° 1 - giugno 2015
Sped. in abb. post. 70% DBC - Reggio E. Tassa riscossa - Taxe perçue (contiene inserto redazionale)
Reg. Trib. Reggio E. N° 531 del 15/11/1982. Direttore responsabile: Paolo Vecchi. Proprietario: Ulderico Bonazzi. Periodico del
Gruppo “Renzo Franchi” di R.E. (A.M.B.) - Via Amendola, 2 - 42122 R.E (I) - Tipografia: Grafitalia (0522 511251)
Comitato di Redazione: U. Bonazzi, L. Cocchi, G. Donelli, F. Franceschetti, G. Borgatti, G. Valentini
RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI 2015
Il 2014 è stato un anno ancora pieno di attività per il nostro Gruppo; i nostri
amici funghi son venuti a trovarci a tempi alterni con periodi di abbondanza
alternati ad altri in cui credevamo fossero scomparsi dai nostri territori. Le
attività, come ogni anno, sono iniziate il 27 gennaio con il Corso provinciale
di Micologia (e non solo) terminato il 9 giugno; il Corso, rivolto ai
«principianti», è stato assiduamente frequentato da una sessantina di
persone. Purtroppo anche quest'anno siamo stati costretti a trasferirci da Via
Amendola al Centro sociale “Il Carozzone”; ciò per il Gruppo ha
significato, oltre al disagio per l'allontanamento provvisorio dalla nostra
sede, anche un aggravio di spese. Nel 2014 abbiamo concluso il corso con
una uscita didattica a Pulpiano l'8 giugno (sotto la guida di Ulderico
Bonazzi, Giusepe Donelli, Mauro Comuzzi, Claudio Orlandini e
Giampaolo Simonini) con una buona partecipazione e conclusa con lo
studio e l'esposizione del materiale raccolto ed un pranzo insieme. Si è
organizzato inoltre un Corso di micologia per i Vigili provinciali. Le nostre
iniziative e mostre sono state numerose: la prima è stata la presenza, con un
tavolo che esponeva i libri nostri e dell'AMB e una piccola Mostra, a
Guastalla nell'ambito della «Festa di Primavera» organizzata, a metà
aprile, dall'Associazione Guastalla Ambiente; quindi, a seguire, le Mostre,
nell'ordine: 19 agosto a Cervarezza; 20-21 settembre la “XXXVIII Mostra
Reggiana del Fungo” in Via Roma in occasione della manifestazione
“L'Autunno in Testa” organizzata dall'Associazione “ViaRomaviva”; il 2728 settembre mostra a Guastalla nell'ambito della mostra-mercato «Piante e
Animali perduti»; il 27-28-29 settembre a a Praticello; il 4-5 ottobre a
Cerreto Laghi; il 12 ottobre abbiamo festeggiata la XII Giornata Nazionale
della Micologia; 25-26 ottobre “Giornate micologiche – naturalistiche” a
Fola di Albinea con una mostra nell'ambito della “Festa d'Autunno”; 8-9
novembre a Viano mostra nell'ambito della Sagra del Tartufo. Il 16
novembre si è svolta un'uscita didattica per raccolta e studio funghi nel
Querciolese (Viano) con polentata finale presso la casa del Presidente
Ulderico Bonazzi. Va dato merito ai soci che si sono impegnati per rendere
possibile l'allestimento delle numerose mostre che sono sempre state molto
apprezzate dai visitatori e ricche di materiale anche nei periodi di minore
disponibilità di funghi. Va però detto che abbiamo sempre più bisogno di
nuove forze perché, purtroppo, ad impegnarsi sono soprattutto i soliti «soci
noti». A conclusione poi dell'anno sociale abbiamo festeggiato insieme il
nostro 39° compleanno cenando e brindando presso il Centro sociale “Il
Carrozzone”; in tale occasione sono stati consegnati i tradizionali «Diplomi
di Fedeltà» come riconoscimento ai Soci iscritti al Gruppo da 20, 30 e 35
anni. Un dato certamente negativo è il disavanzo di bilancio che si è
verificato anche nel 2015: per questo invito tutti voi ad impegnarsi per
reperire sponsorizzazioni e inserti pubblicitari da inserire sul nostro
periodico “IL FUNGO”. A tale proposito ricordo che, essendo la nostra una
associazione ONLUS, eventuali donazioni sono detraibili dalla denuncia
dei redditi. Ricordo altresì che nella denuncia si può devolvere (senza onere
alcuno) il 5 per mille a favore del Gruppo (CF. 80018790354). Purtroppo
non posso concludere questa mia relazione senza ricordare gli amici che
hanno dato tanto al Gruppo e che da poco ci hanno lasciati Un particolare
ricordo va a Romano Iotti, socio da 26 anni e per molti anni membro del
Direttivo e prezioso collaboratore per la raccolta di materiale per le nostre
mostre. Infine invito tutti a prepararsi per varie iniziative che porteremo
avanti, con uno sforzo particolare, nel 2015 per festeggiare il nostro 40°
compleanno. Grazie .
Il Presidente Ulderico Bonazzi
Nel 2015 Il Gruppo «R. Franchi» (AMB) compie 40 anni
Nel 2015 il Gruppo Micologico e Naturalistico «Renzo Franchi» di
Reggio Emilia (AMB) compie 40 anni. Come si può ben capire questa è
una data storica ed un traguardo prestigioso che, a quanto ci risulta,
nessuna delle Associazioni che operano sull’Ambiente della nostra
provincia ha mai raggiunto. E’ allora più che comprensibile l’orgoglio
che ci anima. Per questo intendiamo festeggiare in modo particolare e
degno con un’iniziativa diversa. La seconda domenica di ottobre 2015
(11 ottobre) è indetta dall’AMB la «XIV Giornata nazionale della
Micologia» e, in quella occasione, il Consiglio Direttivo del Gruppo ha
approvato la proposta del Presidente Prof. Ulderico Bonazzi, di
contattare l’Università di Modena e Reggio Emilia per proporre
l’organizzazione, in collaborazione, di un Convegno sulle più importanti
tematiche sviluppate dal Gruppo «Franchi» nel corso di tutta la sua
attività e sul lavoro di ricerca che l’Università sta sviluppando su
tematiche analoghe. L’università ha accettato la proposta e stiamo
insieme definendo sia i contenuti del Convegno che la sua organizzazione
logistica. In linea di massima l’idea è di organizzare il Convegno nella
mattinata di sabato 10 ottobre presso la sede reggiana dell’Università (ex
Caserma Zucchi). Come si può ben capire non possiamo ora entrare più
nel dettaglio. Nel pomeriggio di sabato 10 ott. si comincerà ad allestire la
Mostra Micologica, nell’ambito della quale si spera di riuscire ad
organizzare anche il settore «Erbe e Bacche», nei locali della ex Caserma
Zucchi che l’Università renderà disponibili. La Mostra durerà per tutta la
domenica 11 ott. Durante la Mostra saranno organizzati incontri con i
visitatori e proiezioni didattiche-micologiche aperte a tutti. Chiediamo a
tutti i Soci di dare il massimo della loro disponibilità per questa
prestigiosa iniziativa che deve riscuotere il massimo successo.
Immagine della ex Caserma Zucchi (Foto di G. Del Rio)
5 x mille: in sede di Dichiarazione dei Redditi firmate e fate firmare per
il Gruppo Micologico e Naturalistico “R. Franchi” di Reggio Emilia (Associazione Micologica Bresadola)
C.F. 80018790354
A VOI NON COSTA NULLA E PER IL GRUPPO E’ MOLTO IMPORTANTE
IL FUNGO n. 1 - giugno 2015
UNA RICETTA AL MESE
a cura di U. Bonazzi
SUGO FUNGHI TUTTO FARE DALLA PRIMAVERA
ALL'INVERNO
Premessa: per poter realizzare questo misto occorre
surgelare i funghi che si raccolgono. I funghi non vanno
surgelati crudi, ma dopo una breve scottatura. Ecco come:
pulire bene i funghi raccolti e lavarli più volte, porli in un
tegame senza acqua ed aggiungere un pizzico di sale, porli sul
fuoco. Dopo pochi minuti saranno sommersi dalla propria
acqua, lasciateli bollire dieci minuti circa, raffreddateli e
poneteli in un sacchetto da freezer dopo aver scritto il tipo
di fungo e la data.
Ingredienti: circa ½ chilo di funghi surgelati vari (funghi del
genere Morchella e similari, funghi commestibili del genere
Amanita, Armillariella tabescens o Armillariella mellea e
similari, Cantharellus cibarius e similari, Lyophyllum
loricatum e similari, Hygrophorus penarius, Clitocybe
geotropa, Tricholoma terreum e similari …); 2 cucchiai di olio
d'oliva; 30 gr di burro: mezzo spicchio d'aglio e mezza
cipolla tritati insieme; 2 bicchieri di latte.
Preparazione: fare soffriggete il trito di cipolla ed aglio
nell'olio e burro, aggiungete il misto di funghi dopo averli
decongelati, fate sfumare e man mano aggiungete il latte.
Quando il tutto sarà addensato frullate sommariamente. Il
sugo ottenuto potrà essere utilizzato come ragù o, con
l'aggiunta di besciamella, per fare lasagne, o da aggiungere a
scaloppe o, con l'aggiunta di panna, per riempire crepes,
ecc…
Novità del Gruppo - pag. 2
Regolamento Raccolta Funghi 2015
nella Provincia di Reggio Emilia
Dal 20 maggio è in vigore il «Regolamento per la raccolta Funghi
2015» per la Provincia di Reggio Emilia. Diciamo subito che, in
pratica, per chi va a funghi, non è cambiato nulla rispetto all’anno
scorso. I permessi sono in vendita, allo stesso prezzo del 2014,
presso 86-87 esercizi pubblici e privati e, anche quest’anno, il
Parco nazionale dell’Alto Appennino Tosco Emiliano non fa
permessi “suoi”, quindi, ancora, nel territorio del Parco varranno le
rispettive leggi regionali e i regolamenti locali. Rispetto allo scorso
anno sono cambiati, invece, gli Enti che gestiscono il Regolamento
che nasce da una Convenzione tra Provincia di Reggio Emilia,
Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, Unione
Tresinaro-Secchia, Unione Val d’Enza e Parco Nazionale
dell’Appennino Tosco-Emiliano. A questo proposito vorremmo
ancora una volta fare notare che si pone con urgenza un
ripensamento complessivo della Legge Regionale N. 6 del 1996
che indicava, come Enti Delegati all’applicazione della Legge ed
alla gestione dei Regolamenti Raccolta Funghi, le Province, le
Comunità Montane ed i Parchi Regionali: nella nostra realtà non
esistono più la Comunità Montana ed il Parco Regionale (Parco del
Gigante) e, come tutte le Province italiane, anche la nostra
Provincia è in fase di profonda ridefinizione di ruoli e competenze.
Dal nostro punto di vista, comunque, più che le questioni di assetto
istituzionale, sono soprattutto importanti questioni di merito
perché, sulla base dell’esperienza (la L.R. N. 6 è del 1996), sono
emerse criticità tali da rendere, non solo secondo noi, la legge
regionale praticamente inapplicabile. Con le note sottostanti
informiamo altresì che, facendo il permesso on line, nei casi
previsti, si può avere un leggero sconto sul costo.
Paga il tesserino 2015 on-line.
Informazioni compilazione scheda:
Indicare come causale del servizio TESSERINO
FUNGHI ON LINE e di seguito inserire i propri dati
(come richiesto dalla schermata): anno 2015, nome e
cognome, provincia e comune di residenza, via, codice
fiscale
Il tesserino on line è valido ESCLUSIVAMENTE per i
due importi sottoindicati:
per i residenti della Comunità Montana tesserino
annuale importo agevolato euro 30,00
per i residenti fuori dalla Comunità montana tesserino
semestrale importo agevolato euro 75,00
Per informazioni tel. 0522 890655 (GRATIS con Skype)
e-mail: [email protected]
e sui siti:
http://www.funghieturismo.it/
http://www.unionecomuni.re.it/
http://www.redacon.it
SEGUITECI SUL NUOVO SITO WEB DEL GRUPPO «R. FRANCHI» (AMB)
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dal quale si potrà accedere al
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Micologia - pag. 3
IL FUNGO n. 1 - giugno 2015
UN FUNGO AL MESE
a cura di Ulderico Bonazzi
Hygrophorus penarius Fr.
Cappello: 6-13(20) cm, compatto e duro, carnoso, liscio e glabro,
viscido col tempo umido, poi asciutto, opaco, da emisferico a
campanulato, convesso, piano, depresso, con umbone ottuso; biancastro
o avorio, crema-ocraceo al disco.
Imenio: lamelle larghe, distanziate, abbastanza spesse, pallido-alutacee,
non fragili, adnate o sub-decorrenti, spesse, sinuose con superficie
rugosa.
Gambo: 5-9 x 1-3 cm, sub-cilindrico conico, sempre attenuato alla base
a volte leggermente radicante; sodo, pieno e poi cavo, fibrilloso ed
asciutto, appena viscido con tempo umido; su fondo biancastro-cremagiallastro si notano piccole squame piùcolorate.
Carne: soda di colore bianco-crema in pò ocraceo alla base; sapore
nullo, odore grato, sfregando le lamelle si percepisce odore di latte
bollito.
Microscopia: giunti a fibbia; spore lisce, ellittiche-ovoidali, 6-9 x 4-5,5
µm, monoguttulate e con grande apicolo.
Sporata: bianca.
Habitat: boschi di latifoglie, preferibilmente querceti, su terreno
calcareo, gregario.
Commestibilità: commestibile.
Note: si distingue da Hygrophorus poetarum Heim per le colorazioni
crema-ocracee sul cappello, mentre H. poetarum ha sfumature rosate;
inoltre l’odore di H. poetarum è decisamente diverso.
Nomi volgari e dialettali di Hygrophorus penarius Fr.: Carpana: nome
dialettale vicentino; Grassö bianc: nome dialettale di Prederla di
Solignano (Parma); Lardarello, Paonazzo bianco, Lardaiolo: nomi
Hygrophorus penarius - Foto di Gaetano Bramini
dialettali senesi; Lardaiolo bianco: nome dialettale della provincia di
Massa Carrara, di Pisa, di livorno e Pistoia; Galinaccio bianco, Gallett
bianch: nomi dialettali pesaresi; Lecinetto bianco: nome volgare
maceratese; Galluccio bianco: di Cingoli (Macerata); Guaitello bianco:
nome dialettale di alcune frazioni di Città di Castello (Perugia);
Sanguinello bianco: nome volgare di Vallurbana di Città di Castello
(Perugia); Cappone: nome dialettale di Bettona e Cannara (Perugia);
Fungo de le capre: nome dialettale di Scheggia (Perugia); Grassino: nome
(continua a pag. 7)
RUBRICA “ FUNGHI - METALLI - RADIOATTIVITA’ ”
a cura di Luigi Cocchi & Luciano Vescovi
Scheda 61: Hygrophorus penarius Fr.
Questa specie, tipica dei boschi di latifoglie ed in particolare querceti,
ha, nelle nostre zone, una presenza che si potrebbe definire sporadica ed
è raccolta e consumata solo da pochi conoscitori ed estimatori. Ben
diversa è la situazione in altre zone d'Italia, in particolare nelle Regioni
del Centro Italia, come la Toscana, dove invece questa specie è raccolta
e consumata in modo alquanto diffuso. Presentiamo, come al solito, le
seguenti tabelle:
?
Tab. 1: Dati per tutti i campioni (11352 camp.)
?
Tab. 2: Dati Genere Hygrophorus (255 camp.)
?
Tab. 3: Dati Hygrophorus penarius (21 camp.)
Per quanto riguarda i metalli pesanti tradizionalmente oggetto delle
nostre considerazioni, cadmio (Cd), piombo (Pb) e mercurio (Hg) il
confronto fra le colonne grigie intitolate “Med” (mediana dei valori)
delle Tab. 1 e 3, mostra che questa specie, per questo aspetto, non
presenta problemi. Ricordiamo che, dal punto di vista legislativo, i
riferimenti sono i “tenori massimi”, negli alimenti del commercio, di
questi metalli pesanti stabiliti dalla regolamentazione comunitaria. Il
Reg. (CE) N. 466/2001, che stabiliva i tenori massimi di Cd e Pb
(rispettivamente 0,2 e 0,3 mg/kg di sostanza fresca) solo per i funghi
coltivati, è stato abolito e superato dal Reg. N. 629/2008 che ha rivisto
tali tenori massimi introducendo, per Cd, limiti anche per i funghi
selvatici. Per Pb non è cambiato nulla (viene mantenuto il limite di 0,3
mg/kg di sostanza fresca per i funghi coltivati e non viene posto nessun
limite per i funghi selvatici) mentre per Cd viene abbassato il limite a
0,05 per i funghi coltivati (ad eccezione di Agaricus bisporus, Pleurotus
ostreatus e Lentinus edodes per i quali viene mantenuto il limite di 0,2) e
viene introdotto il limite di 1 mg/kg di sostanza fresca per i funghi
selvatici. Anche per mercurio (Hg) non cambia nulla (non vengono
stabiliti limiti né per i funghi coltivati né per i selvatici). Ricordiamo che
l'unità di misura dei valori delle nostre tabelle è milligrammo per
chilogrammo di sostanza secca, in sigla mg/kg s.s.: perciò, per potere
confrontare i dati delle tabelle con i limiti della CE, bisogna moltiplicare
tali limiti per dieci contenendo i funghi, mediamente, il 90% d'acqua.
Facendo riferimento al nostro ”fungo di riferimento” (Tab. 1, colonna
grigia intitolata Med) questa specie si caratterizza per avere
concentrazioni di elementi chimici in generale con valori leggermente
più alti per alluminio (Al), boro (B), e leggermente più bassi per cadmio
(Cd), magnesio (Mg), rame (Cu), rubidio (Rb – ricordiamo che le
concentrazioni di Rb sono correlabili con l'acidità del substrato di
crescita, perciò questa specie è tipica di terreni basici), sodio (Na), zinco
(Zn) e zolfo (S). Anche per questa specie sono interessanti i valori di
fosforo (P), magnesio (Mg), potassio (K) , zinco (Zn) e zolfo (S) per i
relativamente bassi valori delle deviazioni standard: ancora una volta
abbiamo la conferma che questa considerazione ha valore generale,
come ripetiamo da tempo, in quanto riteniamo tali elementi fisiologici
per tutti i funghi.
Conclusioni
Per gli aspetti che noi studiamo questa specie può considerarsi pulita.
Ricordiamo comunque che in generale tutti i funghi non sono mai da
considerare “alimento” e vanno quindi consumati con parsimonia. Un
ulteriore consiglio è quello di non consumare funghi crudi perché, oltre
al caso di numerose specie che contengono tossine termolabili, il
consumo di funghi crudi può più facilmente provocare fenomeni di
intolleranza. Comunque sia noi consideriamo sempre la commestibilità
dei funghi ben cotti.
(continua a pag. 7)
Visita il sito Internet dell’Associazione Micologica Bresadola:
http://www.ambbresadola.org
e la pagina Facebook
https://www.facebook.com/pages/Associazione-Micologica-Bresadola/407211919334713?fref=ts
IL FUNGO n. 1 - giugno 2015
Varie - pag. 4
Pubblichiamo una favola che la Dr.ssa Francesca Assisi [Dirigente Medico presso il Centro AntiVeleni
(CAV) dell’Ospedale Niguarda-Cà Granda di Milano] ha scritto, per i nonni e per i nipoti, e regalato al
Ministero della Salute (ed a tutti noi). Le illustrazioni sono della Dr.ssa R. Borghini, pure Medico del CAV.
La favola è scaricabile, a colori ed in formato pdf, dal sito del Ministero della Salute al link
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_226_allegato.pdf
Funghi...belli da vedere, ma non sempre buoni da mangiare!
Cloe: “Non temere, mi farò aiutare da Saltellino che
C' era una volta ...
Nel castello di Roccabisaccia è un giorno di festa e tutti sono sicuramente li conosce benissimo, sono anni che li
contenti perché è finalmente pace con i vicini del regno, dopo raccoglie!“
Detto fatto, Cloe chiama Saltellino e insieme si
una guerra lunga dieci anni! Re Baldassarre medita di
incamminano nel bosco. Quasi subito, vedono tantissimi
preparare un gran banchetto, con piatti succulenti e
funghi, uno più invitante dell'altro.
indimenticabili. Chiama la principessa Cloe …
Cloe: “Quanti funghi?! Ma saranno buoni?“
Saltellino: “Certo! Guarda come sono colorati, sani e belli,
non possono essere velenosi! E poi vedi quell'albero
laggiù? L'anno scorso ne ho riempito un cesto grande così
e che mangiata! Nessun problema… vedrai che anche
quest'anno saranno buonissimi!“
Cloe: “Sarà come dici, ma questo fungo rosso con i puntini
bianchi non mi convince…”
Re: “Cara figliola, cosa potremmo cucinare di tanto
sfizioso da lasciar a bocca aperta i nostri vicini?”
Cloe: “Il nostro bosco è pieno di frutti prelibati …e se
raccogliessimo tanti bellissimi funghi? Potremmo farli
crudi in insalata, trifolati con la pasta e come contorno a
un bell' arrosto.“
Re: “Ottima idea! Sicuramente non ne hanno mai mangiati
di così buoni e vedrai che rimarranno entusiasti.“
Cloe: “Bene, andrò subito nel bosco e tornerò presto con il
cesto più grande che abbiamo, pieno di ogni tipo di fungo.“
Re: “Ma stai attenta a non raccogliere quelli velenosi, mi
raccomando! Altrimenti sarà indimenticabile il gran mal di
pancia!“
Saltellino: “Ma che dici? Guarda com'è carino quello! E
com'è profumato questo e guarda quanti altri... vedrai
che in un batter d'occhio il cesto sarà pieno e ne
mangeremo tantissimi.”
Riempiono il cesto… ma, in lontananza,il guardaboschi li
sta osservando attentamente.
Guardaboschi: “Ohibò principessa, cosa state facendo?“
Cloe: “Raccogliamo tanti funghi per preparare la cena ai
(continua a pag. 5)
SONO APERTE PER L’ANNO 2015 LE ISCRIZIONI AL GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO
“R. FRANCHI” DI REGGIO EMILIA (ASSOCIAZIONE MICOLOGICA BRESADOLA)
ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI
SE AMATE LA NATURA VENITE A CONOSCERLA CON NOI ATTRAVERSO LA MICOLOGIA
IL FUNGO n. 1 - giugno 2015
Raccolta e consumo di Funghi in Sicurezza
Sedi dell’Ispettorato Micologico in provincia
Reggio Emilia - Via Amendola, 2 - Tel 0522 335718
Castelnovo né Monti - Via Roma, 26 - Tel 0522 617341/2
Scandiano - Via Martiri della Libertà, 8 - Tel 0522 850389
IN CASO DI INTOSSICAZIONE DA FUNGHI
RIVOLGERSI AL PIÙ VICINO PRONTO SOCCORSO
O TELEFONARE AL 118 E CONSEGNARE ALLA
STRUTTURA OSPEDALIERA I RESTI DELLA PULIZIA
DEI FUNGHI E GLI AVANZI DEL PASTO
Varie - pag. 5
Il riconoscimento funghi (senza certificazione) avviene
anche presso la sede del Gruppo Micologico e
Naturalistico «R.Franchi» (A.M.B.), Via Amendola 2
(RE) tutti i lunedì sera dalle 21,00 alle 23,00 e durante le
iniziative (Mostre, serate, ecc.) organizzate dal Gruppo.
Si raccomanda di portare, per il riconoscimento, tutti i
funghi raccolti e non solo un “campione”
(continua da pag. 4)
Guardaboschi: “Andiamo, vi accompagno io, guarderemo
attentamente uno ad uno ogni fungo che raccoglieremo,
per essere sicuri che questa sera il Re organizzi una cena
nostri ospiti... guarda che belli!“
di festa e non faccia...la festa agli ospiti!“
Guardaboschi: “Ma il Re vuol forse fare del male ai suoi
Il guardaboschi riempie il cesto di funghi tutti
ospiti? Cara la mia piccina, ma lo sai che i funghi che avete
sicuramente buoni! E a tavola…tutti felici e contenti ! ! !
raccolto sono pericolosissimi? Sembrano buoni, ma possono
*** *** ***
anche uccidere!“
Personaggi ed interpreti: chi sono nella vita reale?
Cloe: “Ma… Saltellino ha detto che sono buoni e che li ha
Il Re Baldassarre: persona attenta ch e si preoccupa per
mangiati anche l'anno scorso….“
la salute, vuole essere sicuro di mangiare funghi buoni.
Guardaboschi: “Di sicuro non ha mangiato questi, perché
La principessa Cloe: improvvisato raccoglitore di funghi,
ora non sarebbe più qui... E tu, Saltellino, non sei un
molto ingenuo, che si fida troppo dei consigli di presunti
esperto solo perché li hai sempre raccolti! Non sai che ci
esperti, rischiando di consumare funghi mortali.
sono nel bosco tanti funghi velenosi che assomigliano a
Il Guardaboschi: rappresenta il Micologo, vero esperto di
quelli buoni?“
funghi, ch e controlla la loro commestibilità e consiglia
Il guardaboschi svuota il cesto.
come prepararli correttamente. Solo così si evitano i rischi
per la salute che si corrono ingerendo i funghi raccolti!
Saltellino: personaggio molto pericoloso, perché
superficiale: crede di sapere tutto sui funghi ma in realtà
non è esperto per niente.
Funghi...belli da vedere, ma non sempre buoni da
mangiare!
TESSERAMENTO 2015
Le quote sociali 2015 (come approvato dall’Assemblea dei
Soci 2015) sono: Soci € 30,00; Familiari € 1,60; Soci
sostenitori oltre € 30,00. Il versamento della quota potrà
essere fatto direttamente in sede o sul C.C.P. N°
10550424 intestato a "Il Fungo” o sul C.C.B. N.
000100232113 intestato a Gruppo Micologico “R.
Franchi” presso Unicredit Banca, Agenzia di Via Gandhi
(42100 - RE), le cui coordinate IBAN sono le seguenti:
IT 38 J 02008 12813 000100232113
I Gruppi, gli Enti, le Associazioni interessati a ricevere
regolarmente "Il Fungo" dovranno versare € 5,50 per
rimborso spese postali. I soci di altri Gruppi A.M.B.
potranno, in base allo statuto, divenire anche nostri soci,
ricevendo in tal modo regolarmente sia “IL FUNGO” che
“IL FUNGO REGGIANO”, versando la quota di € 13,00.
In tutti i casi, per i residenti all’estero, vanno aggiunti € 7,00
per spese postali.
AGEVOLAZIONI PER I SOCI
In seguito ad accordi con il nostro Gruppo verranno concessi
sconti a tutti i soci A.M.B. in regola con il pagamento della quota
sociale annuale da:
?
BAR LOCANDA Tini - Ospitaletto di Ligonchio (RE) Tel 0522 899138; Fax 0522 899639
Eventuali altre ditte disponibili ad agevolazioni per i soci A.M.B.
sono reperibili sul nostro sito web alla pagina
http://space.comune.re.it/micologico/AGEVOLAZIONI.htm
Varie - pag. 6
IL FUNGO n. 1 - giugno 2015
F U N G H I M I S T I
Questa non vuole essere una rubrica vera e propria con una rigorosa periodicità e a tema fisso, ma una sorta di libero spazio
dove scrivere curiosità, stranezze, informazioni particolari sul mondo dei funghi e dintorni. Mi capita spesso, infatti,
leggendo libri, riviste e pubblicazioni diverse (soprattutto in riferimento al lavoro di ricerca nel quale sono impegnato) di
incappare in notizie strane e curiose, a volte di interesse scientifico, altre volte solo note di colore e folklore, ogni tanto
vere e proprie superstizioni legate ad usanze e credenze di popoli anche molto lontani, nel tempo e nello spazio, da noi. Ho
allora pensato che potrebbe essere gradevole, utile e divertente, per i nostri lettori, ritrovare su “Il Fungo” tali notizie.
Naturalmente sarebbe anche simpatico se ogni lettore, a sua volta, mi comunicasse notizie strane sul mondo dei funghi
trovate durante le sue letture o sentite raccontare, in modo da portarle a conoscenza di tutti. In questa puntata pubblichiamo
due notizie tratte da News Letters di “Le Scienze” del 1 e del 28 aprile 2015.
La bellezza delle orchidee in due proteine
È scritto con due proteine il codice che determina la caratteristica forma
delle orchidee. Lo ha scoperto uno studio pubblicato su “Nature Plants”,
a prima firma Hsing-Fun Hsu della National Chung Hsing University a
Taichung, Taiwan. Il risultato estende notevolmente la comprensione dei
meccanismi che determinano l'enorme varietà di forme che caratterizza le
orchidee. Le Orchidaceae, sono una famiglia di piante dell'ordine delle
Asparagales, che include oltre 20.000 specie in circa 880 generi. Oltre ai
petali normali e ai due sepali (che costituiscono il calice del fiore), la
maggior parte delle orchidee ha un petalo particolare, ampio e irregolare,
chiamato labello. Quest'ultimo ha il compito di attrarre gli insetti
impollinatori e funziona da “piattaforma di atterraggio”, una struttura che
probabilmente ha dato alle orchidee un enorme vantaggio evolutivo
favorendone la riproduzione, come ipotizzato già dal Charles Darwin nel
1877. In passato, nonostante i numerosi studi dedicati alla biologia di
questi fiori, gli specifici meccanismi genetici che portano al
differenziamento di petali, sepali e labello erano rimasti sconosciuti. Un
esemplare di Phalaenopsis orchids, una delle specie di orchidee
analizzate nello studio Hsu e colleghi hanno analizzato l'espressione di
una classe di geni noti per essere associati allo sviluppo dei petali. Gli
schemi di espressione genica nella fase di maturazione dei fiori portano a
ipotizzare che la formazione di petali e labello sia controllata da due
proteine tra loro in competizione, indicate rispettivamente come
complesso L e complesso SP, secondo un meccanismo ben preciso. Gli
autori hanno scoperto che le specie di molte sottofamiglie di orchidee,
caratterizzate da differenti tipi di labelli e di petali, obbediscono tutte a
questo meccanismo. A ulteriore conferma della correttezza delle loro
conclusioni, i ricercatori sono riusciti a silenziare alcuni geni e a ridurre
di conseguenza l'attività del complesso L in due generi di orchidee,
Oncidium e Phalaenopsis. Questa manipolazione ha portato alla
conversione dei labelli in petali.
Vegetazione in aumento grazie alle savane e alla Cina
Malgrado la continua, imponente deforestazione nelle regioni tropicali,
la biomassa vegetale del pianeta sta crescendo: dal 2003 è aumentata di
quasi 4 miliardi di tonnellate di carbonio. Questa inaspettata inversione di
tendenza è frutto di una fortunata combinazione di fattori ambientali ed
economici, ma anche dei massicci piani di rimboschimento messi in atto
in Cina. La scoperta è di un gruppo internazionale di ricercatori che la
illustrano in un articolo su “Nature Climate Change”. La vegetazione è
aumentata nelle savane dell'Australia, dell'Africa meridionale e del Sud
America a causa di un incremento delle precipitazioni, mentre in Russia e
nelle ex repubbliche sovietiche abbiamo visto la ricrescita delle foreste
nei terreni agricoli abbandonati. La Cina è l'unico paese ad aumentare
intenzionalmente la propria vegetazione con progetti di
ripiantumazione", ha detto Yi Y. Liu, primo autore dello studio.Ma
l'ottimismo che può suscitare la notizia è limitato, osservano i ricercatori,
perché gran parte dell'aumento della biomassa è dovuto alle savane, che
sono estremamente sensibili alle variazioni climatiche e meteorologiche:
può bastare una riduzione temporanea delle precipitazioni per far perdere
rapidamente quanto guadagnato in molti anni. Per quanto riguarda le aree
a foresta, la copertura totale nel 2012, l'ultimo anno preso in esame nello
studio, è risultata simile a quella del 2003, con una riduzione della
superficie delle foreste tropicali e un aumento di quelle boreali e
A. Montecchi e M. Sarasini
si sono formati all'interno
dell'A.M.B. La simbiosi tra
due personalità molto
diverse ha fatto nascere
un’opera di livello
assoluto.
Prezzi di cessione:
Soci A.M.B.: € 70
Non Soci : € 95
(+ spese di spedizione)
temperate. In particolare, le più imponenti perdite di vegetazione
continuano a verificarsi lungo i margini delle foreste amazzoniche e nelle
province indonesiane di Sumatra e del Borneo (Kalimantan). Per quanto
riguarda la vegetazione ad alto fusto, va considerato che le foreste
tropicali e quelle boreali sono strutturalmente diverse come “pozzi di
carbonio”. Le foreste tropicali, infatti, immagazzinano il 44 per cento del
carbonio totale nella biomassa epigea (al di sopra del suolo), mentre nelle
foreste boreali la parte epigea contiene solo il 15 per cento della biomassa
in carbonio e il resto si trova nelle radici, nella lettiera e nel carbonio
organico del suolo. Il disboscamento di un ettaro di foresta tropicale
quindi ha un impatto immediato particolarmente significativo sul
bilancio globale del carbonio. Per mappare i cambiamenti nel tempo della
biomassa vegetale i ricercatori hanno sfruttato le misurazioni satellitari
dello spettro di emissione naturale proveniente dalla superficie terrestre. I
dati sono stati raccolti grazie all'Advanced Microwave Scanning
Radiometer dell'Earth Observing System (AMSR-E) a bordo del satellite
Aqua della NASA, del Microwave Radiation Imagers (MWRI) a bordo
del satellite cinese FengYun (FY)-3A/B e dai radiometri di Windsat. E'
l'incrocio di tutti questi dati che ha permesso di valutare non solo la
biomassa forestale, ma anche quella della vegetazione di savana e delle
aree marginali.
A cura di Luigi Cocchi; e-mail: [email protected]
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(H. Ladurner & G.
Simonini), 21 tavole a
colori di E. Rebaudengo
e di F. Boccardo. Chiavi
di determinazione in
inglese, italiano, francese
e tedesco.
Prezzo: € 56,00
Micologia - pag. 7
IL FUNGO n. 1 - giugno 2015
(continua da pag. 3)
Nomi volgari e dialettali di Hygrophorus penarius Fr.
(continua da pag. 3)
Scheda 61: Hygrophorus penarius Fr.
dialettale di Schiavo di Marsciano (Perugia); Spinarello: nome dialettale Bibliografia - Per ragioni di spazio rimandiamo ai numeri precedenti de
di Preci (Perugia); Gallinaccio bianco: nome dialettale di Ripole di Città «Il Fungo»
di Castello (Perugia); Fongo da lo spino bianco: nome dialettale di Santa
Maria di Burano di Gubbio (Perugia); Fungo de lo spino bianco: nome
dialettale di Pietralunga e Montone (Perugia); Fungo de le spine bianco:
nome dialettale di Le Corniole di Pietralunga (Perugia); Lardello: nome
dialettale di La Piana di Perugia e Panicale, Castiglione del Lago
(Perugia); Lardella: nome dialettale di Tuoro (Perugia); Lardone bianco:
nome dialettale di Trevi (Perugia); Licinetto bianco: nome dialettale
dell'Umbria sud-orientale; Licinetto: nome dialettale di Borgo Cerreto di
Cerreto (Perugia); Sanguinaccio bianco: nome dialettale di Piegaro
(Perugia); Sanguenaccio bianco: nome dialettale di Paciano (Perugia);
Ardello bianco: nome dialettale di alcune frazioni di Perugia e Bastia
(Perugia); Argino: nome dialettale di Castagnola di Giano d'Umbria
(Perugia); Lardajo: nome dialettale di Ficulle (Terni); Lardajo bianco:
nome dialettale dell'Umbria centro-orientale; Lardaja bianca: nome
dialettale di Paganzano d'Assisi (Perugia) e Fabro (Terni); Lardaja: nome
dialettale di Città della Pieve (Perugia), Parrana e Monteleone d'Orvieto
(Terni); Argino bianco: nome dialettale di alcune frazioni dell'Umbria
meridionale; Alcino bianco: nome dialettale di Bastardo di Giano
dell'Umbria (Perugia) e Sangemini (Terni); Arcinello: nome dialettale di
Penna Teverina (Terni); Arcinello bianco: nome dialettale di Porchiano di
Amelia (Terni); Arcirigno bianco: nome dialettale di Amelia (Terni);
Elcino bianco: nome dialettale di Macerato di Piegaro, Monte Vibiano
Vecchio di Marsciano e Collazzone (Perugia) e Casaglia di S. Venanzio
(Terni); Grassello: nome dialettale di diverse zone dell'Umbria centrooccidentale; Grasséllo bianco: nome dialettale di alcune zone
dell'Umbria centro-occidentale; Grassella: nome dialettale di Castel
Viscardo (Terni); Rosciolo bianco: nome dialettale di Macchie di Amelia
(Terni); Orsino bianco: nome dialettale di Lugnano e Guardea (Terni);
Lardarello bianco: nome dialettale di Giove (Terni); Carnicello bianco:
nome dialettale di Attigliano (Terni); Carnicella: nome dialettale di Castel
Viscaedo (Terni); Fungo dei detei = nome dialettale di Pergola (PU);
Lardaro, Lardaroli: nomi dialettali pugliesi.
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giornale
Si ricorda a tutti i Soci e a tutti gli amici
appassionati amanti della Natura che la sede
del Gruppo (Via Amendola, 2 - RE) sarà
riaperta dal 22 giugno 2015 tutti i Lunedì sera
(dalle 21,00 alle 23,00 - eccetto i periodi
festivi) per il controllo dei funghi raccolti e
per approfondire la conoscenza della Micologia
e della Botanica.
Conoscenza significa rispetto
Micologia - pag. 8
IL FUNGO n. 1 - giugno 2015
I FUNGHI DELLA CALIFORNIA
da Micahel Wood & Fred Steven (traduzione e commenti di U. Bonazzi)
Diversi funghi, creduti per lungo tempo esclusivi di altri continenti, in seguito sono stati reperiti anche in Europa ed anche nella nostra
provincia: questa rubrica continua a presentare funghi reperibili in Nord America e fino ad oggi non segnalati nelle nostre zone, nella
speranza che qualche amico possa smentire questa affermazione, documentandone la presenza.
Gastroboletus amyloideus Thiers
Cappello: 4-8 cm di larghezza a maturità, da convesso a
largamente convesso da giovane, tendente ad appiattire con una
depressione centrale con lo sviluppo, infine presentandosi pianoconvesso; superficie asciutta, opaca, da glabra a subtomentosa
nelle successive fasi di sviluppo; colore giallo (da “colonialealutaceo” a "oro antico") e a volte alutaceo o marrone ruggine (da
"ocraceo-alutaceo" a "ocraceo-bruno"); spesso infine presenta aree
rossastre sparse
Imenio: Tubuli di lunghezza 1-2,5 cm, non paralleli ma disposti
quasi a raggiera nel peridio; tipicamente gialli durante tutte le fasi
di sviluppo (da "nocciola ocraceo " a "camoscio"), immutabili se
manipolati o tagliati; pori piccoli, meno di 1 mm di larghezza,
concolori con i tubuli e a volte tendenti al rossastro.
Gambo: 1-2 x 0,5-1,5 cm, molto ridotto e talvolta sembra
mancante, sodo; superficie asciutta, glabra, gialla durante tutte le
fasi di sviluppo (da "camoscio" a "oro antico" fino ad “alutaceo
Gastroboletus amyloideus Thiers
(Foto di Michael Wood)
carico”); è presente una caratteristica banda rossa all'apice.
Carne: nel cappello 1-2 cm di spessore, colore giallo pallido; nel
gambo gialla; sempre non virante al taglio; gusto e odore senza
particolari caratteristiche.
Spore:13,5-18,8 x 6-7 µm; in massa reagiscono al marrone con
KOH e presentano una forte amiloidia; da fusiformi a
subcilindriche, presentano uno sterigma terminale; la parete
esterna è liscia e spessa.
Basidi: 26-32 x 7-10 µm, ialini, clavati con all'estremità quattro
spore. Non sono stati osservati cistidi imeniali.
Trama ifale: Le ife si presentano debolmente divergenti, almeno
nei giovani carpofori. Nel peridio sono ampie fino a 15 µm,
intrecciate, i setti sono resi visibili con il reattivo di Melzer e
mostrano una reazione semiamiloide o amiloide. La cuticola del
peridio superiore presenta ife molto intrecciate, ha una reazione da
ocraceo pallido a giallo scuro in KOH e Melzer con ife di 5-7 µm di
larghezza.
Habitat: ipogeo sotto pino e abete rosso a fine estate ad altitudini
abbastanza elevate (in California nella Sierra Nevada).
Commestibilità: ignota
Osservazioni: Come indica il nome, la caratteristica più evidente
di questo fungo è la reazione amiloide cospicua delle spore e la
colorazione differenziale dei setti ifali. Entrambe le reazioni
amiloidi sono tipicamente abbastanza forti sì da essere notate
chiaramente anche con un obiettivo microscopico a basso
ingrandimento. È interessante notare che una simile colorazione
dei setti è stato osservato in Boletus calopus. La maggior parte delle
altre caratteristiche di questa specie ricordano G. turbinatus, anche
se la carne non vira al blu.
FUNGHI MARA - VIA LIBERTA’, 63
40016 - SAN GIORGIO DI PIANO (BO)
Tel. 051 892049 - WWW.FUNGHIMARA.IT
Vignetta tratta dalla Settimana
Enigmistica N. 4305 del 25 set 14.
La soluzione del Rebus (5 - 11)
pubblicato nell’ultimo numero è:
F atto in C R edibile = Fatto
incredibile
SE AMI LA NATURA IMPARA A CONOSCERLA ATTRAVERSO LA MICOLOGIA
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Il Fungo 1_15