INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE PROBLEMI 1. DEFINIZIONE DI PRIORITA’ 2. POPOLAZIONE 3. ETEROGENEITA’ 4. VALUTAZIONE 1. DEFINIZIONE DI PRIORITA’ Scarsa applicazione nella definizione dei bisogni empowerment o marketing? bisogno medio o bisogno dei singoli? rischi di manipolazione Scarsa programmazione Soggettività 2. POPOLAZIONE - La più comoda - Alto rischio 3. ETEROGENEITA’ Improvvisazione Aderenza a modelli solo nominale Scelta del modello più conosciuto non del più efficace Soggettività 4. VALUTAZIONE Gli interventi di prevenzione vengono valutati molto raramente Fattori strutturali non richiesta scarsità di linee guida non iniziative per la promozione di appropriatezza Fattori oggettivi Fattori soggettivi 4. VALUTAZIONE Fattori oggettivi Difficoltà nell’uso del metodo sperimentale in biomedicina - estrema variabilità fenomeni in studio - difficile applicazione di teorie riduzionistiche - mancanza di modelli predittivi 4. VALUTAZIONE Fattori oggettivi Ancora maggiori complicazioni per la prevenzione - L’esposizione ( intervento di promozione della salute ) presenta grande variabilità, es. organizzazione - Influenza dei contesti (gran numero di interazioni entrano nel rapporto causa effetto indagato) – scarsa riproducibilità - L’assegnazione randomizzata può produrre problemi di condivisione degli obiettivi 4. VALUTAZIONE Fattori soggettivi - Diversa mentalità – diversi paradigmi - Efficacia implicita - “La prevenzione fa sempre bene....... - ….e comunque male non fa” – Sottovalutazione dei potenziali effetti negativi - Valutazioni approssimative o dirette solo agli output 4. VALUTAZIONE Fattori soggettivi – Uso errato delle valutazioni quantitative - Rigidità nell’acquisizione di evidenze scientifiche - Forzatura di fenomeni complessi in categorie semplici per poterli contare - Uso di “evidence” debole 5. CONCLUSIONI - Needs assessment - Definizione di priorità - Assunzione modelli “robusti” ( con qualche prova di efficacia) - Implementazioni solide 5. CONCLUSIONI - Valutare sempre! La più semplice delle valutazioni è migliore di nessuna valutazione - Compito difficile ma necessario: Uso combinato di metodi appartenenti a epistemologie diverse - Paradigmi causa – effetto del modernismo positivista e reti causali della teoria della complessità - Analisi quantitative e analisi qualitative - Incontro fra professionalità diverse....inconciliabili? “Riconciliare scienza e saggezza” (Ilya Prigogine) La necessità dell’ approccio globale • Interventi testati sull’efficacia erano di per sè inefficaci quando testati sulle popolazioni • Tentando di isolare le componenti essenziali dei programmi di controllo del tabacco che li ha resi efficaci, nessuno di essi ha dimostrato di esserlo se preso/usato singolarmente • Qualunque combinazione di metodi era più efficace dei metodi usati individualmente • Più erano numerose le componenti, più si sono dimostrate efficaci • Più erano numerose le componenti, migliore era la copertura • Advocacy e iniziativa locale, regionale, e nazionale L’Imperativo Ecologico • Necessità di affrontare il problema su tutti i livelli – Individuale – Organizzativo, istituzionale (settings) – Di comunità – Regionale, locale – Nazionale, internazionale • Necessità che questi diversi livelli di intervento si supportino a vicenda e diventino complementari. Fase 2. Pianificazione degli interventi 2c. Scelta/selezione degli approcci di intervento Fase 3. Sviluppo 2b. Scelta/selez canali 2a. Scelta obiettivi intervento e mediatori Influence Governments Leader della comunità Politiche di salute Influence Communities Community Norm Shapers Comunità sane Influence Organizations Organizzazione Organizzazioni Sane Fase 1. Scegliere i destinatari degli interventi Fase 4. Implementaz. Influence Individuals 5a. Condurre Valutazione di Processo Decision-Makers Individui a Rischio comportamento sano 5b. Condurre valutazione d’impatto Fase 5. Valutazione Stato di salute 5c. Condurre valutazione di outcome/risultato *Adattato da Simons-Morton, Greene, & Gottlieb,1995; in Green & Kreuter, Health Program Planning, 4th ed. NY: McGraw-Hill, 2005. Prototipo dei Modelli Causali e Modelli di Intervento Problem Theory: Cause->->->->->->->Effetti INPUT (educativi, organizzativi economici, ecc.) X? OUTPUT (salute, qualità della vita) Diversi modelli interpretano il contenuto di “X?” secondo differenti teorie (o presupposizioni) sulla causalità e il controllo. Esempi di Teorie Causali sulle quali il PRECEDE-PROCEED è basato • Teorie psicologiche: X include il comportamento, e i suoi antecedenti quali atteggiamenti, credenze, percezioni, ed altre variabili cognitive • Teorie sociologiche: X include il funzionamento delle organizzazioni, lo scambio e le coalizioni interorganizzative. • Teorie economiche: X include il comportamento dei soggetti in relazione al consumo e la risposta organizzativa alla domanda di consumo. • Teorie fisiopatologiche: X include processi di esposizione biologica e ambientale. Action Theory and Theory Useusano Causal L’Action Theory e Program il Program Theory le Theories Link Intervention and Outcomes Causalto Theories per effettuare un link tra Interventi ed Esiti* Intervento, Programma, o Requisiti Causa(e) Variabili di esito (variabili intermedie) Action Theory Causal Theory Program Theory *Adattato da Suchman, 1967, pp. 84, 173; Weiss, 1970; Chen, 1990, p. 250; Donaldson, 2001, pp. 473-487; in Green & Kreuter, 2005. Costrutti di predisposizione, di rinforzo e di facilitazione nella diagnosi e nella valutazione educative e di contesto* Fase 5 Diagnosi Amministrativa e della ‘policy’ Promozione della salute Fase 4 Diagnosi Educativa e organizzativa Fattori predisponenti Educazione alla salute Fattori di rinforzo ‘Policy’ regolamentazione, organizzazione Fase 6 realizzazione Fase 3 Fase 2 Fase 1 Diagnosi Diagnosi del Comportamento Epidemiologica e contesto Diagnosi sociale Genetica Comporta mento salute Qualita di vita Contesto Fattori facilitanti Fase 7 Valutzione di processo Fase 8 Valutazione dell’ impatto Fase 9 Valutazione di esito *Green & Kreuter, Health Promotion Planning, 2nd & 3rd eds., 1991 & 1999. Fasi 3-4 del PRECEDE. Fase 4: Diagnosi amministrativa e della ‘policy’ Fase 3: Diagnosi educativa e ecologica Predisponenti: Conoscenza, Credenze Valori, Attitudini, Fiducia, Self efficacy Educazione alla salute, Mass Media, Advocacy, Training Fattori di rinforzo Famiglia, Coetanei, Insegnanti, Datori di lavoro, Leader di comunita, medico mg Fattori favorenti Policy, Regolamentazione, Organizzazione Disponibilita di risorse, Leggi, impegno per la salute della comunita/ governo Capacita correlate alla salute Genetica e Biologia Umana Comportamento e stile di vita Ecosistema Ambiente Adeguare gli interventi al livello ambientale e culturale locale • L’approccio ambientale/di contesto determina una sensibilità alla struttura sociale e alla componente culturale dei luoghi/degli ambienti • L’approccio globale determina un raccordo delle singole componenti dell’intervento in modi e sequenze che si supportano mutualmente • Trial randomizzati controllati non sono sufficienti come uniche risorse di evidenza per la pianificazione di programmi di intervento di popolazione globali, multi livello Population-based, Diagnostic, Program Planning and Evaluation Approaches* 1. Valutare i bisogni e le capacità/potenzialità della popolazion 4. Valutare il programma Rivalutare le cause 2. Valutare le cause, definire le Ridisegnare priorità e gli obiettivi 3. Disegnare e implementare il programma *Procedural models, such as PRECEDE, PATCH, Intervention Mapping. See Green & Kreuter, Health Program Planning, 4th ed., McGraw-Hill, 2005.