UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA
FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
CORSO DI LAUREA IN FISICA
REGOLAMENTO DIDATTICO
Titolo I
Finalità e Ordinamento didattico
Art. 1 – Premesse e finalità
1. Il Corso di Laurea in Fisica afferisce alla Classe L-30 "Scienze e Tecnologie Fisiche" di
cui al D.M. 16 marzo 2007, G.U. n. 155 del 6 Luglio 2007 – Suppl. Ordinario n. 153.
2. Il Corso di Laurea in Fisica si svolge ne
lla Facoltà d i Scienze M M.FF.NN. L’organo
didattico co mpetente è il Cons iglio aggreg ato dei Cors i d i Studio in Fisica, di seguito
indicato con CCS.
3. Organi del CCS sono i l Presidente e il Cons iglio. Il CCS può istitu ire Comm issioni di
lavoro, temporanee o perm anenti, per specificare materie o su particolari questioni. Deve
essere obbligatoriamente prevista la Commissione Didattica.
4. L'ordinamento didattico del Co rso di S tudio, con g li o biettivi f ormativi e il quadro
generale delle attività formative, redatto secondo lo schema della banca dati ministeriale, è
riportato nell'Allegato 1, che forma parte integrante del presente Regolamento.
5. Il Corso di Laurea in Fisica si differenzia da tu tti gli altri Corsi di Laurea, appartenenti alla
stessa Classe L-30, e loro eventuali curricula, per almeno 40 CFU.
6. Il presente Regolamento, in armonia con il Re golamento Didattico di Ateneo (RDA) ed il
Regolamento di Facoltà (RdF), disc iplina le norme per l' organizzazione didattica e per lo
svolgimento delle attività form ative del Co rso di Studio per qua nto non definito dai
predetti Regolamenti.
7. L’attivazione del Corso di La urea è subordinata al raggi ungimento di un num ero minimo
di immatricolati fissato annualmente nel Manifesto degli Studi di Ateneo su proposta della
Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
8. La versione aggiornata del presente Regolam ento con gli Allegati 1 e 2 ed il Bollettin o
degli Studi del Corso di La
urea, predisposti prim a dell’ inizio d elle lez ioni, son o
consultabili sul sito di Facoltà www.scienze.unipd.it
e sul sito del Corso di L
aurea
http://www.fisica.unipd.it/~direz/didattica/fisica/fisica.htm. Negli stessi siti gli studenti
potranno ottenere anche altre in formazioni utili al buon esito dell’andamento del percorso
di studio.
Art. 2 – Ammissione
1. Gli studenti che intendono iscriversi al Corso di Laurea in Fisica devono essere in possesso
di un diplo ma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero,
riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente.
2. Per l’amissione al Corso di laurea gli studenti devono possedere le conoscenze
irrinunciabili di matematica ed elementi di fisica oltre ad un’adeguata capacità logica come
descritto nel Syllabus approvato dalla Facoltà e consultabile presso il sito web di Facoltà
3. Le conoscenze richieste per l’im matricolazione verranno accerta te attraverso una prova di
ammissione obbligatoria, con esito non vincolante. Se la verifica non è positiva, vengono
indicati specifici obblighi for mativi aggiuntivi in Matematica, da soddisfare entro il primo
anno di corso.
4. Gli eventuali debiti f ormativi verranno considerati colmati con il super amento dell'esame
di: Analisi Matematica I.
5. Lo studente che al 30 settem bre del prim o a nno di Corso risulti non aver assolto gli
obblighi formativi aggiuntivi non può proseguire gli studi nel Corso di laurea in F isica o
in corso affine in base all’ articolo 3, comm a 3 del RDA, ma può chiedere l’amm issione
ad un altro Corso di studio, ne l rispetto delle modalità pr eviste dal relativo regolamento
didattico. Lo studente può ritornare nel Corso di laurea in Fisica solo in seguito a rinuncia
degli studi, ai sensi dell’articolo 16, comma 4 e articolo 11, comma 8 del RDA.
Art. 3 - Organizzazione didattica
1. Il Corso di Laurea in F isica è organizzato in p ercorsi f ormativi nell’a mbito di cu rricula,
secondo quanto indicato nell’Allegato 2, ch
e form a parte integrante del presente
Regolamento. L’attivazione dei curricula vien e deliberata annualm ente dal Consiglio di
Facoltà, su proposta del CCS, in sede di de
finizione dell’offerta form ativa per l’anno
accademico successivo.
2. Le attività form ative previste per il Corso di Laurea in Fisica, l'elenco degli insegnamenti
attivati e la loro organizzazion e in Moduli o accorpamento in esam i integrati, no nché i
relativi obie ttivi f ormativi spec ifici, i Cred iti Form ativi Univers itari (CFU) assegn ati a
ciascuna attività form ativa, le eventuali p ropedeuticità, l’elenco dei do centi impegnati nel
Corso di studio, e gli insegnamenti corrispondenti ad almeno 90 CFU tenuti da professori o
ricercatori inquadrati nei relativi settori scientif ico-disciplinari e di ruolo presso l’A teneo
di cui all’art. 1, comm a 9 del D.M. 16 m arzo 2007, e le risorse docenza contemplate
nell’Allegato 1 del D.M. 26 luglio 2007,
punto 4.7, sono definite annualm ente dal
Consiglio di Facoltà e riportate nell’Allegato 2, che viene reso noto annualmente attraverso
la banca dati dell’offerta for mativa del Minist ero, il Manifesto degli studi della Facoltà di
Scienze M M.FF.NN., e le altre fo rme di com unicazione individuate dall’articolo 6 del
RDA.
3. Con le stesse modalità sono resi noti, prima dell’inizio dell’anno accademico, i programmi
degli insegnamenti e delle altre attività form ative, di cui alla tipologia d) dell’articolo 10,
comma 5 del D.M. 24 ottobre 2004 n. 270. Le date degli esam
i e delle altre form e di
verifica finali vengono rese note dalla Facoltà prima dell’inizio delle attività formative.
4. L’attività didattica degli insegnamenti è organizzata secondo l’ordinamento trimestrale.
5. Ad 1 CFU corrispondono 25 ore di im pegno co mplessivo dello studente, com prensivo
della attività di aula o laboratorio indicata nell’Allegato 2.
6. Le attività di ricerca a supporto delle attività for mative che caratterizzano il prof ilo de l
Corso di studio sono
consultab ili pre sso i siti web
del Dipar timento di Fisic a
dell’Università degli Studi di Padova, a cui il Corso di laurea in Fisica fa riferimento.
7. Il CCS incentiva l’offerta di stages e tirocini al fine di ampliare l’offerta formativa.
8. Il CCS avvia azioni specifiche per migliorare i livelli di internazionalizzazione dei percorsi
formativi, anche attrav erso l’inserim ento stru tturato all’interno dei piani di studio dei
periodi di s tudio all’e stero e tram ite l’ incentivazione dello svolgi mento in inglese di
attività formative.
1.
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4.
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7.
Art. 4 – Esami e verifiche
Per ciascun a attiv ità form ativa indicata nell' Allegato 2, è previsto un accerta mento
conclusivo individuale alla fine del periodo in cui si è svolta l’attività . Per le attività
formative a rticolate in moduli, ovv ero ne l ca so delle pro ve d’es ame integ rate p er più
insegnamenti, la valutazione finale del p rofitto è com unque unitaria e colleg iale. Con il
superamento dell’accertam ento conclusivo lo studente consegue i CFU attribuiti
all’attività form ativa in oggetto. Nel caso ta le accertam ento non venisse superato, potrà
essere ripetuto nelle Sessioni stabilite ai sensi dell’art. 9, comma 2 del vigente RDA.
Per le attiv ità for mative esplicitam ente indicate n ell’Allegato 2, l’acce rtamento finale d i
cui al comma 1, oltre all’acquisizione dei relativi CFU, comporta l’attribuzione di un voto
espresso in tren tesimi, che concorre a dete rminare il voto finale di l aurea. Qual ora si a
prevista la prova di esam e integrata per due insegnam enti, entram bi dovranno essere
previsti dal piano di studio dello studente.
Il num ero m assimo degli esam i o valu tazioni finali del profitto necess ari per il
conseguimento del titolo non può essere su periore a 20. Al fine del com puto vanno
considerate le seguenti attività formative: di bas e; cara tterizzanti; af fini o integra tive; a
scelta (conteggiate complessivamente come un solo esame).
Gli accertam enti finali possono consistere in: esam e orale, com pito scritto, relazione
scritta o o rale sull' attività svolta, tes t con dom ande a rispos ta libera o a scelta m ultipla,
prova pratic a di labora torio o al c omputer. Le m odalità dell'accertamento finale, che
possono comprendere anche più di una tra le
forme su indicate, e la possibilità di
effettuare accertam enti parziali in itinere sono indicati ann ualmente dal Docente o dai
Docenti res ponsabili dell' attività form ativa, in accordo con i Docen ti cui sono affidati
eventuali m oduli o parte dell’insegnam ento, ed approvati dal CCS prim a dell' inizio
dell'attività didattica in ogge tto. Qualora più Docenti siano titolari di insegnamenti o
moduli fra loro coordinati, partecipano colle gialmente alla valutazione com plessiva del
profitto d egli s tudenti. Le m odalità con cui si svolge l’accertam ento d evono essere le
stesse per tutti gli studenti e rispettare quanto stabilito all’inizio dell’anno accademico.
Gli eventuali accertam enti in itin ere non dovranno apportare turbative al la didattica degli
altri insegnamenti e non potranno essere sostitut ivi degli accertam enti previsti al comma
1.
Per le attività formative della tipologia a) di cui all'art. 10, comma 5. del D.M. n. 27 0 del
22 ottobre 2004, qualora lo stude nte scelga insegnam enti tra quelli indicati nell’Allegato
2, oltre ai relativi CFU, potrà conseguire anche il voto, che concorrerà a determ inare il
voto finale di laurea, assieme a quelli di cui al comma 1.
Per le attività formative della tipologia a) e d), di cui all'art. 10, comma 5. del D.M. n. 270
del 22 ottobre 2004, svolte al di fuori dell' Ateneo, purché adeguatam ente certificate, il
CCS può deliberare il riconoscim
ento di un num ero di CFU m inore o uguale
rispettivamente a 3 CFU per la tipologia a)
, 3 CFU per la tipologia d). Il voto non
concorrerà a determinare il voto finale di laurea.
Per l’accertam ento della conos cenza obbligatoria della lingua
straniera, gli stu denti
dovranno sostenere una prova di verifica dell a conoscenza della lingua inglese, al cui
superamento acquisiranno i 2 CFU previsti da ll’Ordinamento Didattico. Il CCS potrà
riconoscere l’acquisizione dei predetti CFU anche senza l’ effettuazione della prova di
verifica agli studenti in possesso di adeguata certificazione della conoscenza della lingua
inglese, anche in conform ità agli indiri zzi di Ateneo. Le com petenze ottenute dagli
studenti attraverso attività form ative di cui alla lettera a) e d) di cui all’art.10, com ma 5
del D.M. n. 270 del 22 ottobre 2004 verranno sem pre valutate tram ite prove scritte e/o
colloquio individuale.
I risultati degli stage e dei ti rocini verranno verificati in te rmini di competenze e abilità
raggiunte attraverso la valutazione delle relazioni dei tutor ed un colloquio individuale. I
risultati dei periodi di studio all’estero verrann o riconosciuti con le modalità previste
all’art.10, comma 5.
8. I CFU acquisiti hanno validità per un pe
riodo m assimo di 10 anni dalla data
dell'accertamento. Dopo tale term ine il CCS dovr à verificare l'eventuale obsolescenza dei
contenuti conoscitivi e confermare, anche solo parzialmente, i CFU acquisiti.
9. Il CCS può inoltre, dandone adeguata inform azione attraverso i si ti di Facoltà e CCS,
proporre alla Facoltà di stabilire un numero minimo di crediti d a acquisire da parte dello
studente in tempi determinati. In ogni caso, ai sensi dell’articolo 11, comma 9 del RDA, lo
studente che non superi alcun esam e o verifica de l profitto entro tre anni solari dalla data
di prima immatricolazione o iscrizio ne all’Università degli Studi di Pado va decade d alla
qualità di studente; inoltre, inco rre nella decadenza lo stud ente che non consegua alm eno
60 CFU previsti dall’ordinam ento didattico del Corso di studio entro i cinque anni solari
dalla data di prima immatricolazione o iscrizione all’Università degli Studi di Padova.
Art. 5 - Prova finale
1. La prova finale consiste nella preparazi
one e discussione di
un elaborato, scritto
eventualmente in lingua inglese, su di un tema approvato dalla Commissione Tesi del
Dipartimento di F isica, che nom ina un relato re. Il tem a potrà c onsistere anche nella
relazione conclusiva di un'attività svolta al di fuori dell'ateneo. Gli argomenti non devono
necessariamente avere caratteristiche di originalità.
2. La discuss ione della predetta relazio ne avverrà con una comm issione d' esame, costituita
secondo le modalità p reviste dal comm a 6 de ll'art. 10 d el Regolam ento Didattico di
Ateneo.
3. La Commissione d'esame di cui al comm a precedente potrà assegn are fino a un massim o
di 5 centodecimi per la relazione e la relativa discussione.
4. Il CCS potrà disciplinare le procedure della Commissione di cui ai co mmi 2 e 3 m ediante
apposito regolamento.
5. La prova finale potrà essere sostenuta in una lingua straniera, preventivamente concordata
con il Presidente del CCS. In questo caso andr à predisposto anche un riassun to esteso in
lingua italiana dell’attività svolta.
6. Lo studente potrà sostenere la prova finale solamente dopo av er acquisito i CFU relativi a
tutte le altre attività formative previste dal proprio piano di studio.
Art. 6 - Conseguimento della laurea
1. Per il conseguim ento della laurea lo st udente dovrà avere acquisito alm eno 180 CFU
riconosciuti dal CCS, nel rispetto del num ero massimo di esam i o va lutazioni finali di
profitto d i c ui all’ art. 4 comm a 3; il ricono scimento è autom atico pe r tutte le attività
formative p reviste dal presente Regolam ento e dal m anifesto degli studi com prensive
dell'esito positivo della discussione relativa alla prova finale di cui all'articolo precedente.
2. Il vo to f inale di lau rea è costitu ito dal vot o m edio degli esam i sost enuti, pe sati co n il
numero di CFU relativi, espresso in centodecimi, più il numero di centodecimi conseguito
nella prova finale. Quando il candidato abbi a conseguito il voto m assimo gli può esser
attribuita la lode.
3. E’ possibile conseguire la laurea anche in un tempo minore di tre anni.
Titolo II
Norme di funzionamento
Art. 7 - Obblighi di frequenza
1. La f requenza alle a ttività f ormative relative agli insegnam enti di Sperim entazioni e d i
Laboratorio è obbligatoria. Durante lo svolgi mento delle suddette attività form ative, i
docenti resp onsabili pro vvederanno ad accertare la presenza degli studenti nelle form e
ritenute più idonee. Per poter sos tenere l'accertamento finale e conseguire i cred iti relativi
a ciascuno di tali insegnam enti, lo studente dovr à avere frequentato tutt e le ore di attività
di laboratorio necessarie per lo svolgimento del programma previsto.
2. Per gli studenti lavoratori o, com unque, a te mpo parziale, potranno essere concordate
modalità d i f requenza diverse, d' intesa c on i docenti resp onsabili dell' insegnamento e
approvate dalla Commissione Didattica.
3. È facoltà d el docente non ammettere alla fre quenza di un laboratori o gli studenti che non
abbiano su perato le verif iche f inali de l p rofitto indicate nell’A llegato 2 come
propedeutiche al laboratorio stesso o all’insegnamento in cui il laboratorio è inserito.
4. Il Corso di laure a in Fisica prevede per gli studenti l’iscriz ione in regim e di studio a
tempo parziale per gli studenti che ne hanno i requisiti.
Art. 8 - Iscrizione agli anni successivi
1. Per essere iscritto al secondo anno lo stude nte dovrà aver acquisito alm eno 40 CFU tra
quelli previsti dall’Allegato 2 per il prim o anno com prensivi di quanto previsto all’art. 2,
comma 4.
2. Per ess ere iscritto al terzo anno lo studen te d ovrà ave re acquis ito tu tti i CFU p revisti
dall'Allegato 2 per il primo anno ed almeno 30 tra quelli previsti per il secondo anno.
3. In mancanza di tali req uisiti, lo studente viene iscritto come ripeten te del medesimo anno
di corso.
4. Le propedeuticità specifiche dei singoli esami dovranno com unque essere rigidam ente
osservata. Per particolari corsi, come quelli che richiedono attività di laboratorio, possono
essere richieste propedeuticità anche per la frequenza, come specificato nell’Allegato2.
Art. 9 Trasferimenti da altri corsi di studio, da altri atenei, e riconoscimento crediti
1. Gli studenti che chiedono il passa ggio da un altro Corso di Studio, di quest a o di altra
Università, potranno ottenere, ricorrendo eventualmente ad un colloquio, il riconoscimento
dei CFU già acquisiti in quanto coerenti co
n gli obiettivi for mativi specifici e con
l'ordinamento didattico di questo Corso di Laur ea, fatto salvo quanto pr evisto dall’articolo
2, comma 3 del presente Regolamento.
2. Il riconoscim ento dei CFU acquisiti avverrà , con deliberazion e del CCS, sulla base
dell'analisi dei contenuti degli insegnam enti ai quali si riferiscono. Pe rtanto i CFU relativ i
ai diversi insegnam enti potranno essere riconosciuti anche solo parzialm ente, nel rispetto
dell’art 3, comma 9 del D.M. 16 marzo 2007.
3. L'analisi di cui al comma preceden te è effettu ata dalla Comm issione Didattica che f ornirà
ogni possibile suggerimento per le eventuali inte grazioni di debiti formativi e per facilitare
il trasferimento con il massim o riconoscimento dei CFU già acquisiti, anche attraverso la
presentazione di Piani di Studio liberi, nel rispetto di quanto previsto all’art. 3. com mi 8 e
9 del D.M. 16 marzo 2007.
4. Se lo studente proviene da un Corso di studio dell’Università degli Studi di Padova della
medesima classe dichiarato affine nell’ord inamento didattico, il riconoscimento dei CFU
comuni ai due Corsi e dei relativi voti avverrà automaticamente.
5. In caso di riconoscim ento l’attribuzione de ll’eventuale voto avverrà con la seguente
modalità: verrà attribuito il voto conseguito nell’esame svolto in altro Corso di Studio se il
riconoscimento riguarda più dei ¾ dei relativi C FU; altrimenti il voto verrà attribuito dalla
Commissione Didattica sentiti i Docenti di riferimento per l’insegnamento.
Art. 10 - Piani di Studio
1.
Tutti gli studenti sono tenuti a presentare il piano di studio entro i term ini indicati dalla
Facoltà.
2. Lo studente che segue il quadro
delle attività didattiche pr eviste dall’allegato 2 al
presente Regolam ento presenta un Piano di Studio ad approvazione autom atica, nel
rispetto di quanto previsto al successivo
comma 4. Le scelte re lative a lle attività
formative della tipologia a) di cui al D.M. n. 270 del 22 ottobre 2004 sono effettuate
autonomamente dallo studente fra gli inse gnamenti dell’Ateneo. La Commissione Piani
di Studio del CCS valuterà la coerenza con il percorso formativo delle scelte effettuate. Il
voto contribuisce a determ inare il voto di la urea di cui all’articolo 6, comm a 2 del
presente Regolamento.
3. Lo studente che intenda seguire un percorso
for mativo diverso da quello previsto
dall’allegato 2 al presente Regolamento, nel rispetto dei vincoli previsti dall’ordinamento
didattico d i cui all’a llegato 1, dovrà presentare il Piano di Studio individuale entro i
termini stabiliti annualm ente dalla Facoltà secondo la norm ativa vigente. Il Piano di
Studio deve essere approva to dal CCS, previo esam e da parte della Commissione
Didattica d el CCS che terrà con
to delle esigenze d i for mazione cultu rale e di
preparazione profess ionale d ello s tudente e che potrà suggerire le opportune m odifiche
per rendere il progetto for mativo più coerente con gli obietti vi f ormativi sp ecifici de l
Corso di Laurea.
4. I piani di studio di cui ai commi 2 e 3, non potranno comunque prevedere sovrapposizioni
di contenuti delle varie attivi tà formative anche con riferim ento a quelle della tipologia
all’articolo 10, comma 5, lettera a) del D.M. 270/2004.
5. Lo studente che intenda utilizzare programmi di mobilità studentesca dovrà presentare un
Piano di Studio con l’indicazione degli inse gnamenti che seguirà pres so l’Università
ospitante. T ale Piano di Studio, che verrà valutato analizzando la coerenza form ativa
dell’intero percorso didattico al l’estero rispetto gli obiettivi formativi specifici del Corso
di lau rea, d ovrà ess ere appr ovato preventivam ente dal CCS, con le modalità di cui al
Comma 3. L’attribuzione dei relativi CFU, dopo la conclusione del periodo di mobilità, è
disposta dalla Segreteria Studenti seguendo le indicazioni del CCS e in confor mità agli
indirizzi di Ateneo; nel caso in cu i sia sta to a ttribuito an che un voto, la registrazione
avverrà sulla base della corrispondenza in trentesimi indicata dal Presidente del CCS.
6. Qualora l’attività form ativa ris ulti m odificata rispetto a quella dell’anno di
immatricolazione, la Comm issione Piani di Studio indicher à le corrispondenze
necessarie per la formulazione dei piani di studio.
Art. 11 – Tutorato
1. Il CCS può organizzare attività di tutorato in confor mità con il Regolamento di Ateneo per
il Tutorato e a quanto deliberato dal Consiglio di Facoltà.
Art. 12 - Valutazione dell'attività didattica
1. Il CCS attua forme di valutazione dell'attività didattica ai sensi dell’articolo 18 del RDA al
fine di evidenziare ev entuali pro blemi e/o inadeguatezze che ne rendano difficile o
compromettano l'efficienza e l'efficacia, e per poterne individuare i possibili rimedi.
2. Per tale valutazion e il CCS si avv ale delle eventuali iniziative di Fa coltà e/o di Ateneo e
può attivarne di proprie.
3. Il CCS analizza i risu ltati della valu tazione dell’attività didattica d a parte degli s tudenti e
dei docenti e ne rende noti i risultati attraverso l’analisi statistica e anonima dei dati.
Art. 13 – Valutazione del carico didattico
1. Il CCS, attraverso una Comm issione Didattica paritetica istituita allo scopo, attua
iniziative per la valutazione e il monitoraggio del carico di lavoro per gli studenti al fine di
garantire una adeguata corrisponde nza tra i CFU attribuiti alle diverse attività formative
ed il relativo carico di lavoro effettivo.
Titolo III
Norme finali e transitorie
Art. 14 - Modifiche al Regolamento
1. Le modifiche al presente Regolamento potranno essere proposte dal P residente del CCS o
da almeno un terzo dei Consiglieri e si intendono approvate dal CCS qualora vi sia il voto
favorevole della m aggioranza assoluta dei pres enti con un num ero di votanti m aggiore di
un terzo degli aventi diritto. Tali modifiche dovranno essere sottopos te all’approvazione
del Consiglio di Facoltà.
2. Con l’entrata in vigo re di eventu ali m odifiche al Regolam ento Didattico di Ateneo o al
Regolamento di Facoltà o di nuove disposizioni in m ateria si procederà in ogni caso alla
verifica e alla integrazione del presente Regolamento che, nelle sue linee generali, rimarrà
stabile nei p rimi tre ann i dalla sua prim a approvazione, salvo l’ev entualità che ven gano
verificati evidenti erro ri od om issioni attraverso il live llo di soddisfazione di studenti e
laureati, l’analisi degli abbandoni, la durata de gli studi, il percorso post-laurea e l’accesso
dei laureati al m ercato del lavo ro. Tali analisi sono svolte anch e attraverso l’utilizzo del
sito web di Ateneo e/o di Facoltà.
3. Il presente Regolamento si appl ica a tu tti gli s tudenti immatricolati al Corso di studio ed
ha validità alm eno per i tre anni successivi
all’entrata in vigore, e com unque sino
all’emanazione del successivo regolamento, nel rispetto delle normative più favorevoli per
gli studenti. Nell’anno di prima applicazione, il presente Regolamento si estende a tutti gli
iscritti nell’anno accad emico di e ntrata in v igore, ind ipendentemente dall’anno di
immatricolazione. Even tuali proble matiche in terpretative o applic ative derivanti dalla
successione dei Regolam enti nel tempo sarann o oggetto di specifico esam e da parte del
CCS.
Art. 15 – Studenti provenienti dall’ordinamento ex D.M. 509/1999
1. Per gli studenti già iscritti alla Laurea in Fisica della Classe 25 dell’ordinamento ex D.M.
509/1999 presso l’Università degli S tudi di Pa dova, che chiedano il passaggio al corso di
Laurea in F isica dell’ordinam ento ex D.M. 270/04, una tabella deliberata dal CCS e
pubblicata sul sito internet del CCS e della Facoltà rende note le regole di conversione
delle attività formative seguite dagli studenti se completate da un accertamento conclusivo
individuale.
2. La Commissione Didattica del Corso di studio prenderà in esam e ogni caso singolo non
previsto dalla tabella di cui al comma 1
e fornirà ogni possibile suggerim ento per le
eventuali integrazioni necessarie, secondo quanto previsto all’articolo 9, comma 3.
3. Diversamente da quanto previsto all’articolo 10 comma 2 non sono previsti piani di studio
ad approvazione autom atica per gli studen ti provenienti dall’ordinam ento ex D.M.
509/1999.
Art. 16– Studenti che permangono nel previgente ordinamento ex D.M. 509/1999
1. Per gli s tudenti che, g ià iscritti alla Laurea in Fisica della Classe 25 dell’ordinam ento ex
D.M. 509/1999 presso l’Università degli Studi di Padova, intendano permanere nello stesso
ordinamento, una tabella deliberata dal CCS e pu bblicata sul sito in ternet del CCS e della
Facoltà illustra la corrisponde nza f ra gli insegnam enti già at tivati nell’ordinam ento ex
D.M. 509/1999 e quelli attiv ati nel vigente o rdinamento ex D.M. 270/2004. Viene in tal
modo assicurata la prosecuzione degli studi e la possibilità di seguire in tutto o in parte
insegnamenti o m oduli attivati nel vigente or dinamento e corrispondenti a quelli previst i
nell’ordinamento ex D.M. 509/1999.
2. La Comm issione Didattica del Co rso di studio forn irà tutti i suggerim enti necessari agli
studenti e si farà carico di proporre possibili alternative nei casi per i quali non sia presente
nel vigente ordinam ento un insegnam ento o modulo corrispondente a quello previsto
nell’ordinamento ex D.M. 509/1999 e nel piano di studio dello studente.
CORSO DI LAUREA IN
FISICA
REGOLAMENTO DIDATTICO
ALLEGATO 2
PROSPETTO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
PREMESSA
Gli esami dei corsi citati nella categoria "Propedeuticità" devono essere superati dagli
studenti prima di essere ammessi a sostenere l'esame del corso che prevede detti esami in
tale categoria. Le conoscenze relative ai corsi citati nella categoria "Prerequisiti" vengono
date per scontate, indipendentemente dal superamento dei relativi esami.
Le tipologie di attività di dattica sono: lezioni d'aula (A), esercitazioni d'aula (E), esercitazioni
di laboratorio (L).
D.M. 270/4
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Analisi Matematica I
MAT/05
8
Base
64A
Il corso si propone di fornire le
basi dell' analisi m atematica, in
particolare per quanto riguarda il calc olo differenziale e integrale in
una variabile reale.
Proprieta` delle poten ze, esponenziali e logaritm
i. Geom etria
analitica piana. Trigon ometria. Funzioni, grafici, nom enclatura.
Funzioni polinom iali, razionali
fratte, potenza, esponenziale,
logaritmo, trigonometriche e loro inverse. Risoluzione di equazioni e
disequazioni di vario tipo.
Numeri reali. Topologia della
retta reale. S uccessioni e serie.
Calcolo dif ferenziale e integra le in una varia bile re ale. Num eri
complessi.
Real num bers. Topology of the real line. Sequences and series.
Differential and in tegral ca lculus in one real variable. Com
plex
numbers.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Analisi Matematica II
MAT/05
8
Base
64A
Scopo principale del corso (che e` di retta continuazione di Analisi 1)
e` lo studio del calcolo differenziale in p iu` variabili reali, comprese
alcune nozioni di base sulle varieta` differenziabili.
Analisi Matematica I, Geometria
Integrali generalizzati. 2. Equazioni differenziali di base. 3. Curve
parametriche. 4. Topologia e calcolo differenziale in piu` variabili
reali. 5. Varieta` differenziali.
Generalized integ rals. Basic d ifferential eq uations. Pa rametric
curves. Topology and differential calc ulus in several real variables.
Differentiable manifolds.
Analisi Matematica III
MAT/05
8
Base
56A
Scopo principale del corso (che è di retta continuazione di Analisi I e
Analisi II ) è di in trodurre il c alcolo integ rale in più va riabili ed
inoltre di fornire alcu ni elem enti della teor ia delle eq uazioni
differenziali ordinarie.
Analisi Matematica I, Analisi Matematica II, Geometria
Matematica. Calcolo. Integrale. Equazioni. Differenziali.
Chimica
CHIM/03
5
Base
40A
Conferire conoscenze di base delle strutture m olecolari, dei legam i
chimici e delle leggi che governano le reazioni chimiche.
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Chimica. Molecole. Legami. Reazioni.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Fisica Generale I (I parte)
FIS/01
7
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Base
36A + 20E
Il m etodo sperim entale e le legg i della m eccanica del pu nto e dei
corpi rig idi. Il m etodo sperim entale e le leggi della m eccanica d ei
fluidi e della termodinamica.
Analisi Matematica I, Geometria
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Punto. Corporigido.
Fisica Generale I (II parte)
FIS/01
7
Base
36A + 20E
Il m etodo sperim entale e le legg i della m eccanica del punto e dei
corpi rig idi. Il m etodo sperim entale e le leggi della m eccanica d ei
fluidi e della termodinamica.
Analisi Matematica I, Geometria
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Punto. Corporigido.
Fisica Generale II (I parte)
FIS/01
7
Base
36A + 20E
Il m etodo sperim entale e le
leggi dell'
elettrostatica e
dell'elettrodinamica. Sintesi d ell'elettromagnetismo nelle equazione
di Maxwell. Le oscillazioni e le onde. Onde sonore e onde lum inose.
Ottica fisica e geometrica.
Analisi Matem atica I, Analisi Matem atica II, Fisic a Ge nerale I ,
Geometria
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Punto. Corporigido.
Fisica Generale II (II parte)
FIS/01
7
Base
36A + 20E
Il m etodo sperim entale e le
leggi dell'
elettrostatica e
dell'elettrodinamica. Sintesi d ell'elettromagnetismo nelle equazione
di Maxwell. Le oscillazioni e le onde. Onde sonore e onde lum inose.
Ottica fisica e geometrica.
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Analisi Matem atica I, Analisi Matem atica II, Fisic a Ge nerale I ,
Geometria
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Punto. Corporigido.
Fisica Moderna
FIS/01
7
Base
36A + 20E
Il metodo sperimentale e le b asi della meccanica quantistica e della
fisica atomica. Onde elettromagnetiche e materiali.
Il corso si propone di introdurre la Relatività ristretta spiegandone le
ragioni della sua form azione, la l ogica d ella sua s truttura ed il
carattere innovativo delle sue implicazioni.
Analisi Matematica I, Analisi Matematica II, Analisi Matematica III,
Fisica Generale I, Fisica Generale II, Geometria
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Punto. Corporigido.
Geometria
FIS/01
7
Base
56A
Il corso si propone di fornire le basi della geom etria per spazi di
dimensione finita, com prese anche le nozioni di base di algebra
lineare
Analisi Matematica I
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Punto. Corporigido.
Istituzioni di Fisica Matematica
MAT/07
8
Caratterizzante
43A + 21E
Scopo del corso è l' approfondimento della meccanica classica in un
quadro m atematico rigoroso e l' introduzione in questo ambito del
formalismo lagrangiano e hamiltoniano.
Analisi Matematica I, Analisi Matematica II, Analisi Matematica III,
Fisica Generale I, Fisica Generale II, Geometria
Meccanica. Classica. Approfondimento. Lagrangiano. Hamiltoniano.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti:
Istituzioni di Fisica della Materia
FIS/03
6
Caratterizzante
32A + 16E
Il corso si propone di a pplicare le leggi della fisica alla struttura
atomica e molecolare della m ateria con attenzione agli es perimenti
fondamentali.
Fisica Generale I, F isica Gene rale II, Is tituzioni d i M eccanica
Quantistica
Fisica. Struttura. Materia. Atomi. Molecole. Esperimenti.
Istituzioni di Meccanica Quantistica
FIS/02
8
43A + 21E
Caratterizzante
Il corso intende fornire le basi concettuali e formali della m eccanica
quantistica.
Fisica Generale I, Fisic a Generale II, Fisica Moderna, Istituzioni d i
Fisica Matematica, Istituzioni di Metodi Matematici
Fisica. Meccanica. Quantistica. Base.
Istituzioni di Metodi Matematici
FIS/02
5
27A + 13E
Caratterizzante
Il corso si propone di fornire alcuni formalism
i e algo-ritm i
matematici di interesse per applicazioni fisiche (misura di Lebesgue,
2
funzioni di variabile com
plessa, funzioni speciali L
(a; b),
trasformata di Fourier, d
istribuzioni). Com petenze (abilità :
matematiche, di trovare soluzion i ai problem i, di conoscenze e
comprensione approfondite, di apprendimento individuale).
Parole chiave
Analisi Matematica I, Analisi Matematica II, Analisi Matematica III,
Fisica Generale I, Fisica Generale II, Fisica Moderna, Geometria
Formalismi. Algoritmi. Funzioni. Trasformate. Distribuzioni.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Istituzioni di Fisica Nucleare
FIS/04
6
Caratterizzante
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
38A + 10E
Introduzione alla fisica nucleare e ai suoi fondamenti sperimentali
Fisica Generale I, Fis ica Generale II, Fisica Moderna, Istituzioni di
Meccanica Quantistica
Fisica. Nucleare. Fondamenti. Sperimentale. Leggi.
Istituzioni di Fisica Statistica
FIS/02
4
Caratterizzante
21A + 11E
Scopo del corso è quello di introdurre alla com prensione statistica
della termodinamica dei sistemi macroscopici.
Fisica Generale I, Fis ica Generale II, Fisica Moderna, Istituzioni di
Fisica Matematica
Fisica. Termodinamica. Statistica. Sistemi. Macroscopici.
Laboratorio di Fisica (I parte)
FIS/01
5
Caratterizzante
18A + 30L
Metodi di m isura ed a nalisi de i d ati nel cam po dell' ottica f isica e
geometrica. Scopo del corso è di
addestrare all' uso della
sperimentazioni di laboratorio re lativamente agli aspe tti di f isica
atomica e interazione di fotoni e particelle cariche con la materia.
Sperimentazioni di Fisica II
Fisica Generale I, Fisica Generale II, Sperimentazioni di Fisica I
Fisica. Laboratorio. Elettronica. Analogica. Progettazione.
Laboratorio di Fisica (II parte)
FIS/01
5
Caratterizzante
18A + 30L
Metodi di m isura ed a nalisi de i d ati nel cam po dell' ottica f isica e
geometrica. Scopo del corso è di
addestrare all' uso della
sperimentazioni di laboratorio re lativamente agli aspe tti di f isica
atomica e interazione di fotoni e particelle cariche con la materia.
Sperimentazioni di Fisica II
Fisica Generale I, Fisica Generale II, Sperimentazioni di Fisica I
Fisica. Laboratorio. Elettronica. Analogica. Progettazione.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Metodi computazionali della Fisica
FIS/02
5
Caratterizzante
20A + 20E
Il corso si prefigge di insegnare i m etodi di programm azione più
importanti per risolvere problem
i di Fisica con lo studio e
l'applicazione di tecniche di calcolo e algoritmi numerici.
Sperimentazioni di Fisica I (m
od. A), Istituzioni di Metodi
Matematici
Interpolazione. Integrazione e diffe renziazione num erica. Matrici.
Metodo Monte Carlo. Analisi spettrale
Sperimentazioni di Fisica I (mod. A)
INF/01
4
Base
20A + 6E + 16L
Lo scopo del corso e' fornire una introduzione sui sistem i operativi
UNIX-like,in particolare LINUX, e di dare le basi della
programmazione in linguaggio C c on alcuni esem pi pratici nel
campo della fisica.
Propedeuticità
Prerequisiti:
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Sperimentazioni Fisica I (mod. B)
FIS/01
4
Caratterizzante
7A + 24L
Il corso si propone di introdurre agli studenti tecniche di m isura e di
analisi di d ati af fetti p rincipalmente da error i casuali af frontando
esperimenti di meccanica classica.
Propedeuticità
Prerequisiti:
Parole chiave
Esperimentazioni. Misure. Analisi. Meccanica. Termodinamica.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Sperimentazioni Fisica I (mod. C)
FIS/01
4
Caratterizzante
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti:
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti:
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti:
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
12A + 30L
Il corso si propone di introdurre agli studenti m etodologie di m isura
e di analisi di dati affrontando esperim enti di m eccanica classica e
termodinamica.
Frequenza al corso di Sperimentazioni di Fisica I
Fisica Generale I
Esperimentazioni. Misure. Analisi. Meccanica. Termodinamica.
Sperimentazioni di Fisica II (I parte)
FIS/01
4
Base
46L
Metodi di misura ed analisi dei dati per circuiti elettrici elementari in
corrente continua e alternata.
Addestramento all' uso della strum entazione elettronica m ediante
attività di progettazione
Contenuto dell'attività formativa:
Fisica Generale I, Fisica Generale II, Sperimentazioni di Fisica I
Sperimentazioni di Fisica II (II parte)
FIS/01
4
Base
46L
Metodi di misura ed analisi dei dati per circuiti elettrici elementari in
corrente continua e alternata.
Addestramento all' uso della strum entazione elettronica m ediante
attività di progettazione
Contenuto dell'attività formativa:
Fisica Generale I, Fisica Generale II, Sperimentazioni di Fisica I
Statistica per l’analisi dati
SECS-S/02
4
Base
40A
D.M. 509/99
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità:
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Esperimentazioni Fisica 3
FIS/01
4
b) caratterizzanti
7A + 25L
Metodi di m isura ed a nalisi de i d ati n el c ampo di c ircuiti e lettrici
elementari in continua ed in alternata.
Esperimentazioni Fisica 2 (solo frequenza)
Fisica 1F, Fisica 2F, Esperimentazioni Fisica 1
Esperimentazioni. Misure. Analisi. Circuiti. Elettrici.
Esperimentazioni Fisica 4
FIS/01
5
b) caratterizzanti
15A + 25L
Metodi di misura ed analisi dei dati nel campo dei circuiti oscillanti e
dell'ottica geometrica e fisica.
Esperimentazioni Fisica 3 (solo frequenza)
Fisica 1F, Fisica 2F, Esperimentazioni Fisica 1 e 2
Esperimentazioni. Misure. Analisi. Oscillazioni. Ottica.
Fisica 1F
FIS/01
7
b) caratterizzanti
36A + 20E
Il m etodo sperim entale e le legg i della m eccanica del pu nto e dei
corpi rigidi.
Matematica 1F
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Punto. Corporigido.
Fisica 2F
FIS/01
7
b) caratterizzanti
36A + 20E
Il metodo sperimentale e le legg i della m eccanica dei fluid i e della
termodinamica. Onde elastiche.
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Fisica 1F, Matematica1F, Matematica 2F
Fisica. Sperimentale. Meccanica. Fluidi. Termodinamica. Elasticità.
Fisica 3F
FIS/01
7
b) caratterizzanti
36A + 20E
Il m etodo sperim entale e le
dell'elettrodinamica.
leggi dell'
elettrostatica e
Fisica 1F, Fisica 2F, Matematica 1F, Matematica 2F, Matematica 3F
Fisica. Sperimentale. Elettrostatica. Elettrodinamica.
Fisica 4F
FIS/01
7
b) caratterizzanti
36A + 20E
Sintesi dell' elettromagnetismo ne lle equazione di Maxwell. Il
metodo sperim entale e le equazion i dell' ottica geom etrica e fisica.
L'esperimento di Michelson-Morley e le trasformazioni relativistiche
di Lorentz.
Fisica 1F, Fisica 2F, Fisica 3F,
Matematica 1F, Mate matica 2F,
Matematica 3F
Fisica. Elettromagnetismo. Maxwell. Michelson-Morley. Relatività.
Fisica 5F
FIS/01
4
b) caratterizzanti
22A + 10E
Il metodo sperimentale e le b asi della meccanica quantistica e della
fisica atomica. Onde elettromagnetiche e materiali.
Parole chiave
Fisica 1F, Fisica 2F
, Fisica 3F, Fisica 4F, Matem
Matematica 2F, Matematica 3F, Matematica 4F
Fisica. Quantistica. Atomica. Onde.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Introduzione all'uso dei calcolatori
INF/01, ING-INF/05
1
atica 1F,
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
a) di base
8A
Il corso si propone di illus trare l' uso e le finalità di alcuni dei
programmi m aggiormente in uso
per la scrittura di testi,
l'elaborazione di dati statistici un itamente alla capacità d i gestion e
dei software da parte delle ultime generazioni di calcolatori.
Calcolatori. Programmazione. Gestione. Software.
Istituzioni di Fisica della Materia
FIS/03
6
b) caratterizzanti
32A + 16E
Il corso si propone di a pplicare le leggi della fisica alla struttura
atomica e molecolare della m ateria con attenzione agli es perimenti
fondamentali.
Fisica 1F, Fisica 2F, Fisica 3F, Fi sica 4F, Istituzioni di Meccanica
Quantistica
Fisica. Struttura. Materia. Atomi. Molecole. Esperimenti.
Istituzioni di Fisica Matematica
MAT/07
8
c) affini
43A + 21E
Scopo del corso è l' approfondimento della meccanica classica in un
quadro m atematico rigoroso e l' introduzione in questo ambito del
formalismo lagrangiano e hamiltoniano.
Fisica 1F, Matem atica 1F, Matem atica 3F, Matematica 2F,
Matematica 4F
Meccanica. Classica. Approfondimento. Lagrangiano. Hamiltoniano.
Istituzioni di Fisica Nucleare
FIS/04
6
b) caratterizzanti
38A + 10E
Introduzione alla fisica nucleare e ai suoi fondamenti sperimentali.
Fisica 1F, Fisica 2F, Fisica 3F, Fisica 4F, Fisica 5F
Fisica. Nucleare. Fondamenti. Sperimentale. Leggi.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti:
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Istituzioni di Fisica Statistica
FIS/02
4
b) caratterizzanti
21A + 11E
Scopo del corso è quello di introdurre alla com prensione statistica
della termodinamica dei sistemi macroscopici.
Fisica 1F, F isica 2F, Fisica 3F, Fi sica 4F, Fisica 5F, Istituzioni di
Fisica Matematica.
Fisica. Termodinamica. Statistica. Sistemi. Macroscopici.
Istituzioni di Meccanica Quantistica
FIS/02
8
43A + 21E
b) caratterizzanti
Il corso intende fornire le basi concettuali e formali della m eccanica
quantistica.
Fisica 1F, Fisica 2F, Fisica 3F, Fisica 4F, Fisica 5F
Fisica. Meccanica. Quantistica. Base.
Istituzioni di Metodi Matematici
FIS/02
5
27A + 13E
b) caratterizzanti
Il corso si propone di fornire
alcuni form alismi e algoritm i
matematici di interesse per applicazioni fisiche (funzioni di variabile
complessa, funzioni speciali, trasformate integrali, distribuzioni).
Fisica 1F, Fisica 2F, Fisica 3F, Fisica 4F, Fisica 5F, Matem atica 1F,
Matematica 2F, Matematica 3F Matematica 4F
Formalismi. Algoritmi. Funzioni. Trasformate. Distribuzioni.
Istituzioni di Relatività
FIS/02
3
b) caratterizzanti
15A + 9E
Il corso si propone di introdurre la Relatività ristretta spiegandone le
ragioni della sua form azione, la l ogica d ella sua s truttura ed il
carattere innovativo delle sue implicazioni.
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti:
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Fisica 1F, Fisica 2F
, Fisica 3F, Fisica 4F, Matem
Matematica 2F, Matematica 3F, Matematica 4F
Fisica. Relatività. Ristretta. Origini. Implicazioni.
atica 1F,
Laboratorio di Fisica 1
FIS/01
6
b) caratterizzanti
18A + 30L
Addestramento all' uso della stru mentazione elettronica analogica
mediante attività di progettazione.
Esperimentazioni Fisica 4 (solo frequenza).
Fisica 1F, Fisica 2F, Fisica 3F, Fisica 4F, Fi
sica 5F,
Esperimentazioni F isica 1, Es
perimentazioni F isica 2,
Esperimentazioni Fisica 3
Fisica. Laboratorio. Elettronica. Analogica. Progettazione.
Laboratorio di Fisica 2
FIS/01
6
b) caratterizzanti
18A + 30L
Scopo del corso è di addestrare all'
uso della sperim entazioni di
laboratorio relativamente ad altri as petti di fisica atomica e proprietà
dei metalli.
Laboratorio di Fisica 1 (solo frequenza)
Fisica 1F, Fisica 2F, Fisica 3F, Fisica 4F, Fisica 5F
Fisica. Laboratorio. Atomica. Metalli.
Matematica 1F
MAT/05
7
a) di base
36A + 20E
Il corso si propone di fornire le
basi dell' analisi m atematica, per
quanto riguarda il calcolo differenz iale e in tegrale in una variab ile
reale.
Propedeuticità
Parole chiave
Matematica. Analisi. Differenziale. Integrale.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Matematica 2F
MAT/03
7
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
a) di base
36A + 20E
Il corso si propone di fornire le basi della geom etria per spazi di
dimensione finita, com prese anche le nozioni di base di algebra
lineare.
Matematica. Base. Geometria. Algebra. Lineare.
Matematica 3F
MAT/05
7
a) di base
36A + 20E
Scopo principale del corso (che
e' diretta continuazione di
Matematica 1F) è lo s tudio del calc olo differenziale in p iù variabili,
comprese anche alcune nozioni di base sulle varietà differenziabili.
Matematica 1F, Matematica 2F
Matematica. Calcolo. Differenziale. Variabili. Varietà.
Matematica 4F
MAT/05
7
c) affini
36A + 20E
Scopo principale del corso (che è diretta continuazione di
Matematica 1F e 3F) è di in
trodurre il calcolo integrale in più
variabili ed inoltre di f ornire alc uni elem enti della teo ria delle
equazioni differenziali ordinarie.
Matematica 1F, Matematica 2F, Matematica 3F
Matematica. Calcolo. Integrale. Equazioni. Differenziali.
Metodi computazionali della Fisica
FIS/02
5
b) caratterizzanti
20A + 20E
Il corso si prefigge di insegnare i m etodi di programm azione più
importanti per risolvere problem
i di Fisica con lo studio e
l'applicazione di tecniche di calcolo e algoritmi numerici.
Uso dei calcolatori in Fisica, Istituzioni di Metodi Matematici
Calcolatori. Programmazione. Tecniche. Calcolo. Algoritmi.
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Parole chiave
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Attività didattica
S.S.D.
CFU
Tipologia formativa
Tipologia didattica
Obiettivi specifici
Propedeuticità
Prerequisiti
Parole chiave
Uso dei calcolatori in Fisica
FIS/01
3
b) caratterizzanti
24A
Il corso è preliminare allo studio dei m etodi di calcolo numerico e si
propone di illus trare i s istemi operativi e i ling uaggi per l' uso dei
calcolatori.
Calcolatori. Calcolo. Numerico. Sistemi. Operativi.
Inglese
2
Altre attività
15
f) altre attività
diverse
Fisica della radioprotezione, Fisica ambientale, Metodologie fisiche
di raccolta dati, Tecniche del vuoto e criogen ia, Metodologie fisiche
di trattamento e analisi dei dati, Fisica dello spazio, Fluidodinam ica
e Fisica dei Plasm i, Approfondime nti di Matem atica, Anticipi di
corsi della laurea specialistica (a scelta)
Fisica 1F, Fisica 2 F, Fisica 3F, Fisica4
F, Matem atica 1F ,
Matematica 2F, Matematica 3F, Matematica 4F
Curricula. Radioprotezione. Ambiente. Vuoto. Spazio. Plasmi. Dati.
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Regolamento Didattico del Corso di Laurea in Fisica D.M. 270/04