Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì IMPOSTAZIONE DEL CALCOLO STRUTTURALE AGGIORNAMENTO 21/09/2013 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì IL METODO SEMIPROBABILISTICO AGLI STATI LIMITE Verificare una struttura o un elemento strutturale significa valutare se, per effetto di eventi (azioni) che possono influire sul suo stato (di tensione, di deformazione, di conservazione...), si possa raggiungere una situazione: → inaccettabile per la sicurezza (= pericolosa) → inaccettabile per l'utilizzo (= non funzionale) Questo stato di inaccettabilità è detto STATO LIMITE. Pertanto si definisce Stato Limite uno stato raggiunto il quale, la struttura o uno dei suoi elementi costitutivi, non può più assolvere la sua funzione o non soddisfa più le condizioni per cui è stata concepita. Gli stati limite si suddividono in due categorie: • STATI LIMITE ULTIMI (SLU), corrispondenti al valore estremo della capacità portante o comunque al raggiungimento di condizioni estreme; • STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE), legati alle esigenze di impiego normale e di durata. 2 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESEMPI DI STATI LIMITE ULTIMI perdita di equilibrio di una parte o dell'insieme della struttura, considerata come corpo rigido collasso della struttura 3 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì collasso del terreno di fondazione spostanti e deformazioni eccessive 4 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESEMPI DI STATI LIMITE DI ESERCIZIO Eccessiva fessurazione del calcestruzzo Spostamenti e deformazioni che possano limitare l’uso della costruzione o compromettere l’efficienza di impianti e/o macchinari 5 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì Vibrazioni eccessive Degrado o corrosione 6 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì AZIONI SULLE COSTRUZIONI Si definisce azione ogni causa o insieme di cause capace di indurre stati limite in una struttura. GQAE- Carichi PERMANENTI [peso proprio degli elementi strutturali (G1) e non strutturali (G2).] Carichi VARIABILI [sovraccarichi accidentali, neve, vento, ecc. ] Carichi ECCEZIONALI [incendi, esplosioni, urti, impatti.] Carichi SISMICI [terremoto] Si definisce valore caratteristico Qk di un’azione variabile il valore che presenta solo il 5% di probabilità di essere superato. Senza il pedice k il carico va inteso come valore nominale (es: il peso proprio dei materiali). I carichi che possono agire contemporaneamente devono essere combinati tramite dei coefficienti forniti dalla normativa in funzione del tipo di calcolo che si intende effettuare. Combinazione fondamentale (SLU) Fd = γ G1 ⋅ G1 + γ G 2 ⋅ G2 + γ Q1 ⋅ Qk1 + γ Q 2 ⋅ψ 02 ⋅ Qk 2 + γ Q 3 ⋅ψ 03 ⋅ Qk 3 + ... Combinazione caratteristica o RARA (SLE) Impiegata per le verifiche alle tensioni ammissibili o per gli SLE irreversibili (che innescano deformazioni o danneggiamenti che pur non comportando collasso, possono rendere l'opera inutilizzabile o produrre deformazioni inaccettabili). Fd = G1 + G2 + Qk 1 + ψ 02 ⋅ Qk 2 + ψ 03 ⋅ Qk 3 + ... Combinazione FREQUENTE (SLE) Impiegata per gli SLE reversibili (che cessano all'estinguersi della causa che li ha prodotti) Fd = G1 + G2 + ψ 11 ⋅ Qk1 + ψ 22 ⋅ Qk 2 + ψ 23 ⋅ Qk 3 + ... Combinazione QUASI PERMANENTE (SLE) Impiegata per gli effetti a lungo termine delle azioni (Es. deformazioni dovute a effetti viscosi) Fd = G1 + G2 + ψ 21 ⋅ Qk1 + ψ 22 ⋅ Qk 2 + ψ 23 ⋅ Qk 3 + ... 7 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì TABELLA DEI COEFFICIENTI PARZIALI PER GLI STATI LIMITE ULTIMI 8 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì I valori dei coefficienti γ per le combinazioni fondamentali allo SLU sono assegnati in funzione del tipo di stato limite ultimo considerato: • Stato limite di EQUILIBRIO come corpo rigido: EQU • Stato limite di resistenza della STRUTTURA: A1 - STR • Stato limite di resistenza del TERRENO: A2 - GEO • ESEMPI EQU: Verifica a ribaltamento del muro A1-STR: Dimensionamento e verifica delle sezioni 9 A2-GEO: Verifica portanza del terreno Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESEMPIO N°1 Sulla trave di un capannone ad uso commerciale (categoria D), ad unica campata isostatica, agiscono i carichi riportati in figura di cui è assegnato il valore caratteristico. Calcolare il massimo momento di progetto allo SLU (A1-STR). 1.6 kN/m Q k2 1 kN/m Q k1 4 kN/m G1 • Peso proprio G1=4 kN/m • Sovraccarico da manutenzione Qk1=1 kN/m • Sovraccarico da neve Qk2=1.6 kN/m • Carico sospeso Qk3=11 kN Q k3 L=15.00 Calcoliamo il momento massimo, in campata, caricando la trave con i singoli carichi caratteristici. L L q F Mmax=81 qL 2 Mmax=FL/4 10 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI CONDIZIONE Prof. Ing. Francesco Zanghì NOME 1 Peso proprio 2 Sovraccarico da manutenzione 3 Sovraccarico da neve 4 Carico sospeso MOMENTO 1 4 ⋅ 15 2 M 1 = G1 L2 = = 112.50 kNm 8 8 1 1 ⋅ 15 2 2 M 2 = Q k1 L = = 28.12 kNm 8 8 1 1.6 ⋅ 15 2 2 M 3 = Qk 2 L = = 45 kNm 8 8 1 11 ⋅ 15 M 4 = Qk 3 L = = 41.25 kNm 4 4 Sviluppiamo le combinazioni di carico assumendo di volta in volta come azione variabile principale la condizione 2,3, e 4. Carico variabile principale: 2- Sovraccarico da manutenzione M d = γ G1 ⋅ M 1 + γ Q1 ⋅ M 2 + γ Q 2 ⋅ψ 02 ⋅ M 3 + γ Q 3 ⋅ψ 03 ⋅ M 4 = = (1.3 ⋅112.5) + (1.5 ⋅ 28.12 ) + (1.5 ⋅ 0.7 ⋅ 45) + (1.5 ⋅ 0.7 ⋅ 41.25) = 279 kNm Carico variabile principale: 3-neve M d = γ G1 ⋅ M 1 + γ Q1 ⋅ M 3 + γ Q 2 ⋅ψ 02 ⋅ M 2 + γ Q 3 ⋅ψ 03 ⋅ M 4 = = (1.3 ⋅112.5) + (1.5 ⋅ 45) + (1.5 ⋅ 0.7 ⋅ 28.12 ) + (1.5 ⋅ 0.7 ⋅ 41.25) = 287 kNm Carico variabile principale: 4-carico sospeso M d = γ G1 ⋅ M 1 + γ Q1 ⋅ M 4 + γ Q 2 ⋅ψ 02 ⋅ M 2 + γ Q 3 ⋅ψ 03 ⋅ M 3 = = (1.3 ⋅112.5) + (1.5 ⋅ 41.25) + (1.5 ⋅ 0.7 ⋅ 28.12 ) + (1.5 ⋅ 0.7 ⋅ 45) = 285 kNm Il valore della sollecitazione massima allo SLU si ha quando il carico variabile principale è il carico da neve. 11 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESEMPIO N°2 Con riferimento alla struttura dell’esempio 1, calcolare il massimo momento di progetto allo SLE per combinazione RARA. Carico variabile principale: 2-Sovraccarico da manutenzione M d = M 1 + M 2 + ψ 02 ⋅ M 3 + ψ 03 ⋅ M 4 = = 112.50 + 28.12 + (0.7 ⋅ 45) + (0.7 ⋅ 41.25) = 201 kNm Carico variabile principale: 3-neve M d = M 1 + M 3 + ψ 02 ⋅ M 2 + ψ 03 ⋅ M 4 = = 112.50 + 45 + (0.7 ⋅ 28.12 ) + (0.7 ⋅ 41.25) = 206 kNm Carico variabile principale: 4-carico sospeso M d = M 1 + M 4 + ψ 02 ⋅ M 2 + ψ 03 ⋅ M 3 = = 112.50 + 41.25 + (0.7 ⋅ 28.12 ) + (0.7 ⋅ 45) = 205 kNm Il valore della sollecitazione massima allo SLE-R si ha quando il carico variabile principale è il carico da neve. 12 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESEMPIO N°3 Si deve realizzare un solaio con struttura portante in acciaio, ad uso residenziale, delle dimensioni riportate in figura, avente uno sbalzo verso strada di 1.45 m. Si riporta di seguito il risultato dell’analisi dei carichi effettuata. Determinare il momento flettente massimo in campata e all’appoggio, allo SLU. • Peso proprio: G1=0.94 kN/m2 • Carico permanente: G2=2.94 kN/m2 • Sovraccarico interno Qk1=2 kN/m2 • Sovraccarico balcone Qk2=4 kN/m2 Lo schema statico delle travi principali è quello su due appoggi e uno sbalzo. La luce della campata interna è pari all’interasse fra i muri. Risolviamo lo schema caricato con i valori caratteristici delle singole condizioni di carico e valutiamo le sollecitazioni in corrispondenza delle seguenti sezioni: • Sezione C, dove si massimizza il momento positivo; • Sezione B, dove si massimizza il momento negativo e il taglio 13 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì G1+G2 N.B. G 2 Le azioni permanenti non strutturali (pavimento, sottofondo, intonaco) G 1 sono compiutamente definiti pertanto A C B 6.50 m 1.45 m 14 possono essere combinati con gli stessi coefficienti dei pesi propri. Per tale ragione risolviamo lo schema statico parziale considerando simultaneamente i carichi distribuiti G1 e G2. Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì Q1k Q 1k A C B 6.50 m 1.45 m 15 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì Q2k Q 2k A C B 6.50 m 1.45 m -2.10 16 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì DISPOSIZIONE DEI CARICHI D IS P O S IZ IO N E 1 - M C m ax Q 1k G2 G1 A C D IS P O S IZ IO N E 2 - M B • La disposizione 1 massimizza il momento positivo nella sezione C; • La disposizione 2 massimizza il momento negativo nella sezione B; • La disposizione 3 massimizza il taglio nella sezione B. B DISPOSIZIONE 1 m ax Q 2k M C = γ G1 ⋅ M C G1+G 2 + γ Q1 ⋅ M C Q1k = = (1.3 ⋅ 18.5) + (1.5 ⋅10.56 ) = 40 kNm G2 G1 A C D IS P O S IZ IO N E 3 - T B = −(1.3 ⋅ 4.08) − (1.5 ⋅ 0 ) = −5.30 kNm B DISPOSIZIONE 2 m ax Q 2k Q 1k G2 G1 A C M B = γ G1 ⋅ M B G1+G 2 + γ Q1 ⋅ M B Q1k = M C = γ G1 ⋅ M C G1+G 2 + γ Q1 ⋅ M C Q 2 k = = (1.3 ⋅ 18.5) − (1.5 ⋅ 2.10 ) = 27.2 kNm M B = γ G1 ⋅ M B G1+G 2 + γ Q1 ⋅ M B Q 2 k = = −(1.3 ⋅ 4.08) − (1.5 ⋅ 4.21) = −12 kNm B 17 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESERCIZIO N°1 Con riferimento alla struttura dell’esempio 3, determinare il taglio massimo all’appoggio B, allo SLU. Fonti • Daniele Zonta – Università di Trento • U.Alasia-M.Pugno – Corso di Costruzioni vol.4 • D. M. Infrastrutture Trasporti 14 gennaio 2008 (G.U. 4 febbraio 2008 n. 29 - Suppl. Ord.) Norme tecniche per le Costruzioni” • Circolare 2 febbraio 2009 n. 617 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 26 febbraio 2009 n. 27 – Suppl. Ord.) “Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme Tecniche delle Costruzioni' di cui al D.M. 14 gennaio 2008”. 18