Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì URBANISTICA - II AGGIORNAMENTO 09/09/2014 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì VINCOLI RICOGNITIVI I vincoli ricognitivi nascono dal riconoscimento di un valore o di un rischio attraverso un'azione di verifica e sono riconosciuti a norma di legge e, per questo, non riconoscono l'indennizzo e hanno validità illimitata. Fra i principali vincoli ricognitivi abbiamo: • • • VINCOLO IDROGEOLOGICO (R.D.L. n.3267/1923, del 1923) Con riferimento alle parti del territorio soggetti a fenomeni di erosione, rischio frana, esondazione, ecc. VINCOLI SULLA TUTELA DEI BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI (Leggi 1089/39, 1497/39, 431/85) Si riferiscono alla tutela delle bellezze naturali e delle cose, immobili e mobili, d'interesse artistico, storico, archeologico ed etnografico. In particolare la L. 431 del 1985 (Legge Galasso): tutela delle aree di particolare interesse ambientale. Questa disposizione comprende: • aree costiere comprese in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia; aree lacustri comprese in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia; • fiumi, torrenti e corsi d'acqua, e relative sponde per una fascia di 150 metri; • aree alpine con altitudine superiore ai 1600 metri; • aree appenniniche con altitudine superiore ai 1200 metri; • ghiacciai, vulcani,parchi e riserve naturali, aree boschive e forestali; • aree d'interesse archeologico; • • • • VINCOLO AEROPORTUALE (D. Lgs 96/2005) Si tratta in particolare delle limitazioni relative agli ostacoli ed ai pericoli per la navigazione aerea, ai sensi dell’art. 707 commi 1,2,3,4 del Codice della Navigazione. VINCOLO DI PROTEZIONE CAMPI ELETTROMAGNETICI (Legge 36/2001) VINCOLO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA E ABBATTIMENTO RUMORE (Legge 447/2000) La classificazione acustica consiste nella suddivisione del territorio comunale in aree acusticamente omogenee con l’obiettivo di prevenire il deterioramento di zone acusticamente non inquinate e di fornire un indispensabile strumento di pianificazione dello sviluppo urbanistico, commerciale, artigianale e industriale. 2 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESEMPIO (Comune di Lucca) 3 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì VINCOLI URBANISTICI Si definiscono così i vincoli imposti dal Piano Regolatore Generale, di stesura comunale. Vengono definiti anche ablativi perché limitano il godimento di una proprietà e intervengono attraverso l'esproprio e l'indennizzo, sottintendendo la dichiarazione di pubblica utilità di un'opera. Come previsto dal D.P.R. n.327 del 2001, hanno durata di 5 anni, reiterabili. Alla decadenza del vincolo, l'area interessata si intende "senza destinazione urbanistica", generalmente detta area bianca. Fra i principali vincoli urbanistici abbiamo: • La ZONIZZAZIONE (Vedi dispensa "Urbanistica I") • La DESTINAZIONE D'USO DEGLI IMMOBILI Lo strumento urbanistico stabilisce l'insieme delle modalità e delle finalità di utilizzo di un'opera. Con la destinazione d'uso si categorizza l'oggetto in questione per contestualizzarlo in un insieme. le principali destinazioni d'uso sono: residenziale: edifici di civile abitazione. agricola - forestale: aree destinate a coltivazioni, pascoli, con edificabilità estremamente ridotta. produttiva: capannoni industriali e strutture affini. Comprende anche le attività artigianali. direzionale - commerciale: supermercati, uffici, magazzini. turistica: attività ricettive e per il tempo libero. servizi sociali e attrezzature di interesse locale: scuole, campi da gioco, giardini, chiese , parcheggi pubblici, municipi. servizi sociali e attrezzature di interesse generale: ospedali, scuole superiori all'obbligo, grandi parchi pubblici 4 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì VINCOLI EDILIZI I vincoli edilizi intervengono nei confronti della proprietà privata e pubblica. Il loro scopo è quello di evitare che gli interventi di conservazione, trasformazione e costruzione danneggino anziché migliorare l'ambiente esistente. Sono così classificabili: Indici di utilizzazione delle superfici e dei volumi Distanze e altezze dei fabbricati • rapporto di copertura [R Rc ] • indice di edificabilità fondiaria [I [ f] • indice di edificabilità territoriale [I [ t] • distacco dei confini di proprietà • distanza fra i fabbricati (confrontanza) • altezza massima dei fabbricati Arretramenti stradali Parcheggio e verde privato 5 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì SUPERFICIE TERRITORIALE (St) SUPERFICIE FONDIARIA (Sf) 6 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì RAPPORTO DI COPERTURA = [%] È il rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria (lotto) e rappresenta uno dei parametri che vincolano l’edificazione. Si esprime in una frazione oppure in percentuale. La superficie coperta è la proiezione orizzontale del fabbricato comprendendo balconi, grondaie ecc se sporgono più di m 1.5. INDICE DI EDIFICABILITÀ FONDIARIA = [mc/mq] È il rapporto tra il volume edificato o edificabile e la superficie fondiaria del lotto. Per volume si intende il fabbricato emergente dal lotto (dal piano del terreno sistemato) fino all’intradosso del solaio di copertura, non vengono inclusi nel calcolo del volume: pilotis o porticati aperti, sottotetti non abitabili, logge aperte, torrino ascensore, torrino scala, camini esalatori . INDICE DI EDIFICABILITÀ TERRITORIALE = [mc/mq] È il rapporto tra il volume edificato o edificabile e la superficie territoriale del lotto. Tale indice è solitamente applicato in sede di strumento urbanistico attuativo. Sono esclusi gli edifici pubblici. 7 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ESEMPIO N°1 É assegnato un ambito con superficie territoriale pari a 4,05 ha (40.500 mq), di forma rettangolare (180x225 m) confinante, lungo il lato corto, con una strada comunale. L'indice di fabbricabilità territoriale It è pari a 0.67 mc/mq. soluzione 1 Poichè It=V/St segue: V=St x It = 40500 x 0.67 ≅ 27000 mc Dividiamo la superficie in 20 lotti quadrati 35x35 m su ciascuno dei quali realizziamo un edificio con ingombro a terra di 15x15 m: - Altezza edificabile = 27000/(20x15x15)= 6.00 m pertanto ogni edificio dovrà avere 2 piani. - Superficie fondiaria: Sf=20 lotti x (35 m x 35 m) = 24.500 mq - Indice di fabbricabilità fondiaria : If =V/Sf=27000/24.500 = 1.10 mc/mq - Superficie coperta : Sc = 20 ville x (15 m x 15 m) = 4500 mq - Rapporto di copertura: Rc = Sc/Sf = 4500/24500 = 18.37% 8 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì soluzione 2 Realizziamo un unico edificio di 4 piani (h=12.00 m) e dimensioni in pianta di 15x150m su un unico lotto rettangolare di 35x170 m. Ovviamente la volumetria totale edificata è sempre la stessa: V=15x150x12=27000 mc In questo caso: - Superficie fondiaria: Sf= (35 m x 170 m) = 5950 mq - Indice di fabbricabilità fondiaria : If =V/Sf=27000/5950= 4.54 mc/mq - Superficie coperta : Sc = (15 m x 150 m) = 2250 mq - Rapporto di copertura: Rc = Sc/Sf = 2250/5950 = 37.81 % Questo esempio evidenzia le differenze tra It ed If e ci fa capire che l'indice di edificabilità fondiario determina la compattezza e la densità dell’edificato a parità di quantità edificatorie, cioè a parità di indice di edificabilità territoriale. Pertanto per “controllare” l’assetto morfologico di un nuovo insediamento non è sufficiente la sola parametrizzazione territoriale. 9 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì DISTANZA FRA I FABBRICATI (CONFRONTANZA) È la distanza minima tra due fabbricati. Per i nuovi edifici è prescritta in tutti i casi la distanza minima assoluta di 10.00 m tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti. ECCEZIONI: Nelle Zone C (parti del territorio destinate a nuovi complessi insediativi) è prescritta: tra pareti finestrate di edifici antistanti, la distanza minima pari all'altezza del fabbricato più alto. Le distanze minime tra fabbricati tra i quali siano interposte strade destinate al traffico dei veicoli, inoltre, devono essere pari alla larghezza della strada aumentata, per ciascun lato, di: 5,00 m , per strade di larghezza inferiore a 7 m 7,50 m per lato, per strade di larghezza compresa tra 7 e 15 m 10,00 m per lato, per strade di larghezza > 15 m 10 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì Sempre in zona C, se due edifici si confrontano per i rispettivi spigoli, si può andare in deroga al rispetto dell'altezza del fabbricato più alto assumendo comunque una distanza minima di 10.00 m Nelle Zone A (centri storici) per le operazioni di risanamento conservativo e per le eventuali ristrutturazioni, le distanze tra gli edifici non possono essere inferiori a quelle intercorrenti tra i volumi edificati preesistenti, computati senza tener conto di costruzioni aggiuntive di epoca recente e prive di valore storico, artistico o ambientale. 11 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì DISTACCO DEI CONFINI DI PROPRIETÀ Si intende per distacco la distanza minima che deve essere osservata nel posizionare un fabbricato sul lotto rispetto ai confini del lotto stesso. Il distacco minimo dal confine è legato ai valori minimi di confrontanza visti nel paragrafo precedente. • La regola generale stabilisce un distacco minimo di 5 metri o non inferiore alla metà dell’altezza della facciata del fabbricato per le zone C (di espansione). • E' possibile ridurre la distanza minima purché venga rispettata la confrontanza (es: 3.00 + 7.00 = 10.00 m). • Quando sul confine di proprietà esiste già una parete "cieca", il proprietario del fondo limitrofo può costruire in aderenza, cioè sul confine limitandosi, in assenza di accordo scritto fra le parti, alla sagoma della parete preesistente. 12 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ALTEZZA MASSIMA DEI FABBRICATI É la differenza della quota della linea di spiccato dell’edificio con la più alta ta delle seguenti quote: • intradosso del solaio sovrastante l’ultimo piano che determina superficie utile ; • • • • intersezione tra il muro perimetrale e l’intradosso del solaio di copertura, anche se inclinata fino a 45°; linea di colmo, per gli edifici con copertura inclinata maggiore di 45°; sommità del parapetto in muratura piena, di altezza superiore a m 1,20, per gli edifici con copertura piana; media delle altezze dei punti più alti sull’intradosso della copertura, per le coperture a padiglione. 13 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì IN ZONA SISMICA: Poiché le nuove norme tecniche (NTC2008) non danno indicazioni sull’altezza degli edifici in zona sismica, rimandando la questione ai regolamenti e alle norme tecniche di attuazione degli strumenti urbanistici locali, a titolo orientativo è utile richiamare le indicazioni del precedente DM 1996: 14 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ARRETRAMENTI STRADALI (Art.25.17 bis RUE - Comune di Modena) La distanza dal confine stradale è la lunghezza del segmento minimo che congiunge l’edificio, compresi i suoi punti di affaccio, con il confine stradale. Le strade sono classificate, ai sensi del codice della strada (D.L. 285/92) come segue: A - Autostrade B - Strade extraurbane principali C - Strade extraurbane secondarie D - Strade urbane di scorrimento E - Strade urbane di quartiere F - Strade locali 15 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì Per quanto riguarda le distanze dal confine stradale, da rispettare per le nuove costruzioni, vale quanto segue: • Fuori dai centri abitati STRADA TIPO A B C F FASCIA DI RISPETTO EDIFICIO [m] 60.00 40.00 30.00 20.00 FASCIA DI RISPETTO RECINZIONE [m] 5.00 5.00 3.00 - • All'interno dei centri abitati STRADA TIPO D E F FASCIA DI RISPETTO EDIFICIO [m] 20.00 0 - 10.00 (come da prg) 5.00 FASCIA DI RISPETTO RECINZIONE [m] 2.00 - Non sono tenuti in considerazione al fine della misurazione della distanza dal confine i balconi, purché non siano aggettanti per più di m 1,50. Nella valutazione delle fasce di rispetto vale quanto già detto in precedenza con riferimento alla CONFRONTANZA. Le distanze dalle ferrovie, da misurarsi in proiezione orizzontale a partire dal piede della scarpata ferroviaria, sono così stabilite:ferrovie di tipo G: m. 30,00; ferrovie di tipo H: m. 20,00. In mancanza di indicazioni specifiche, deve sempre essere osservata la distanza minima di m. 5.00, quando vengono realizzate nuove costruzioni, sostituzioni edilizie ed ampliamenti prospicienti l’asse della via di comunicazione. 16 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì PARCHEGGIO PRIVATO Per ogni nuovo fabbricato si deve prevedere una superficie di parcheggio minima pari a: 1 mq per ogni 10 mc di cubatura edificata (Spar = Vtot/10) I parcheggi per autovetture devono avere posti auto di lunghezza non inferiore a (vedi figura): 17 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì VERDE DI VICINATO (Art.26 RUE - Comune di Modena) Tutti gli strumenti urbanisti di dettaglio (es. i Piani particolareggiati) relativi a nuovi insediamenti residenziali devono prevedere superfici destinate a verde di vicinato in misura minima valutata in funzione del numero di abitazioni presenti nell'edificio,, escludendo le unità immobiliari già dotate di verde di pertinenza. Superficie min. verde di vicinato [mq x abitazione itazione] 20.00 18.00 16.00 14.00 12.00 Edificio fino a 10 abitazioni da 11 a 20 abitazioni da 21 a 30 abitazioni da 31 a 40 abitazioni > 40 abitazioni Il verde di vicinato deve essere collocato sull'area di pertinenza dell'immobile servito, come parte comune indivisa ed inseparabile, coordinata al sistema di servizi e verde pubblico di quartiere. Lo strumento urbanistico di attuazione individua le parti, con particolare riferimento ai percorsi pedonali e per cicli, sulle quali deve essere iscritta servitù di pubblico passaggio, da indicarsi con segnaletica inamovibile. 18 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì Fonti • • • • • • • • • Amerio, Brusasco, Ognibene,Alasia, Pugno - Progettazione Costruzioni Impianti - SEI http://it.wikipedia.org http://urbanistica.comune.modena.it/ http://www.comune.lucca.it/ http://www.inftub.com C.de Biase: Materiale didattico http://www.bonarrigo.altervista.org F.Fratini: Materiale didattico M. Carminati: Materiale fotografico 19