I rivestimenti ceramici fotovoltaici nelle costruzioni G. TIMELLINI Centro Ceramico – Bologna Università di Bologna – Facoltà di Ingegneria Dip. Chimica Applicata e Scienza dei Materiali Sede Centrale - Bologna Via Martelli, 26 - 40138 Bologna Tel. (051)534015 - Fax (051)530085 Sede di Sassuolo Via Valle d’Aosta, 1 - 41049 Sassuolo MO Tel. (0536)802154 E-mail: [email protected] Internet: www.cencerbo.it Il Centro Ceramico è gestito da un Consorzio Universitario formato da: ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA UNIONCAMERE Unione Regionale delle Camere di Commercio Emilia Romagna CONFINDUSTRIA CERAMICA Associazione Nazionale dei produttori di piastrelle di ceramica, materiali refrattari, sanitari, stoviglierie e ceramica per usi industriali ANDIL Associazione Nazionale degli Industriali dei Laterizi A.N.C.P.L. Associazione Nazionale Cooperative Produzione e Lavoro dell'Emilia Romagna CNA Confederazione Nazionale dell'Artigianato AGENZIA POLO CERAMICO Soc. Cons. a r.l. Consorzio Universitario costituito il 5 Maggio 1976 Riconoscimento della personalità giuridica del Consorzio Universitario: DPR 10/4/1978, n. 806 Direttore: GIORGIO TIMELLINI Professore di Scienza e Tecnologia dei Materiali Università di Bologna – Facoltà di Ingegneria (Dip. Chimica Applicata e Scienza dei Materiali) Il Centro Ceramico nella Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna LABORATORIO CENTRO CERAMICO Laboratorio di Ricerca Industriale della RETE ALTA TECNOLOGIA DELL’EMILIA ROMAGNA Area tematica: EDILIZIA E MATERIALI PER LE COSTRUZIONI Il Centro Ceramico è partner del Laboratorio di Ricerca Industriale Area tematica: AMBIENTE, SVILUPPO SOSTENIBILE ED ENERGIA Parole-chiave: Æ Piastrelle di ceramica - Prodotti da costruzione Æ Costruzioni Æ Nuove funzionalità – piastrelle fotovoltaiche Æ Sostenibilità e sviluppo sostenibile SOMMARIO 1. Base di partenza e contesto Æ Piastrelle di ceramica e piastrellature nelle costruzioni Æ Sviluppo sostenibile nelle costruzioni Æ Ricerca e innovazione: verso nuove funzionalità delle piastrelle 2. Il Progetto “Piastrelle fotovoltaiche” del Centro Ceramico – Bologna Æ Dati identificativi Æ Effetto fotovoltaico Æ Obiettivi Æ Riporto fotovoltaico Æ Contatti elettrici Æ Collegamenti elettrici Æ Strato protettivo Æ Caratterizzazione Æ Risultati e prestazioni Æ Attività in corso e sviluppi futuri Æ Impatti e ricadute 3. Conclusioni 1. Base di partenza e contesto Æ Piastrelle di ceramica e piastrellature nelle costruzioni Æ Sviluppo sostenibile nelle costruzioni Æ Ricerca e innovazione: verso nuove funzionalità delle piastrelle Piastrelle di ceramica DEFINIZIONE La piastrella di ceramica è una Lastra di materiale ceramico utilizzata come rivestimento di pavimenti e pareti (piastrella = modulo) LASTRA: h = 6 (3)-20 mm a, b = 5-120-300 cm Piastrelle di ceramica DEFINIZIONE La piastrella di ceramica è una Lastra di materiale ceramico utilizzata come rivestimento di pavimenti e pareti La piastrella di ceramica ha due funzioni fondamentali: Æ “materiale da costruzione”: impartire a pavimenti/pareti superiori caratteristiche e prestazioni tecniche (resistenza e durabilità alle sollecitazioni di esercizio) Æ materiale di “finitura/arredo”: impartire a pavimenti/pareti le desiderate qualità estetiche ed architettoniche Piastrelle di ceramica L’industria Italiana delle piastrelle di ceramica: Æ Produzione anno 2008: 512,5 milioni di m2 Æ Addetti: 26.364 Æ Export: 355,14 milioni di m2 (70%) Æ Leadership qualità produttiva e design Æ Leadership tecnologica ed impiantistica Piastrelle di ceramica PIASTRELLA: Lastra di materiale ceramico utilizzata come rivestimento di pavimenti e pareti CERAMICA: Prodotti ottenuti a partire da materie prime naturali (argille, feldspati, sabbie, etc.), formati a temperatura ambiente e cotti a temperature superiori a 1000 °C Piastrelle di ceramica PIASTRELLA: Lastra di materiale ceramico utilizzata come rivestimento di pavimenti e pareti CERAMICA: Un materiale RESISTENTE e DURO, FRAGILE, RIGIDO, INERTE* *proprietà INTRINSECHE dei materiali ceramici Catalogabili in funzione di: Piastrelle di ceramica Æ Porosità del supporto Supporto poroso Supporto greificato Assorbimento d’Acqua [%] = misura della “porosità aperta”. Catalogabili in funzione di: Piastrelle di ceramica Æ Stato / composizione / trattamento della superficie NON SMALTATA SMALTATA Smalto: Rivestimento vetroso della superficie di esercizio, applicato per migliorare sia l’aspetto estetico sia le caratteristiche funzionali/prestazionali delle piastrelle LEVIGATA NON LEVIGATA Piastrelle di ceramica Catalogabili in funzione di: Æ Caratteristiche della superficie Æ colore Æ decorazione Æ tessitura Æ rugosità (liscia/rugosa/con rilievi) Æ lucentezza (lucida/matt) Piastrelle di ceramica CEN - TC 67 “Ceramic Tiles” Piastrelle di Adesivi ceramica Norme di base EN 14411 EN 12004 (Classificazione, definitioni, specifiche tecniche) Materiali per Piastrellature fughe EN 13888 CEN/TR 13548 Regole generali per la progettazione e l’esecuzione delle piastrellature ceramiche Norme di supporto EN ISO 10545 (Metodi di prova) dalla Parte 1 alla Parte 16 EN 1308 EN 1323 EN1324 EN 1346 EN 1347 EN 1348 EN 12002 EN 12003 EN 12808 dalla Parte 1 alla Parte 5 EN 12002 Piastrelle di ceramica La Norma EN 14411 sulle piastrelle di ceramica contiene: Æ Classificazione delle piastrelle di ceramica Æ Proprietà Æ Metodi di prova Æ Requisiti di accettazione La norma EN 14411 contiene anche i Requisiti addizionali ai fini dell’apposizione del marchio Piastrelle di ceramica Classificazione delle piastrelle di ceramica (EN 14411) Metodo di formatura A Assorbimento d’Acqua, AA (%) 3<AA<6% AA < 3% ESTRUSIONE AIa AIb AA < 0,5% 0,5 < AA < 3% B BIa BIb AA < 0,5 % 0,5 < AA < 3% PRESSATURA 6<AA<10% AA>10% AIIa AIIb AIII BIIa BIIb BIII Assorbimento d’Acqua [%] = misura della “porosità aperta”. Classificazione tecnologico-commerciale italiana: Maiolica e cottoforte (bicottura), monocottura, monoporosa, GRES PORCELLANATO, COTTO, CLINKER Piastrelle di ceramica Grès porcellanato Æ piastrelle smaltate o non smaltate Æ in monocottura Æ formate per pressatura Æ AA < 0,5% Æ con superficie tal quale o levigata Æ per pavimenti e rivestimenti interni ed esterni Piastrelle di ceramica Cotto Æ piastrelle non smaltate Æ formate per estrusione Æ per pavimenti e rivestimenti interni ed esterni Piastrelle di ceramica Clinker Æ piastrelle smaltate o non smaltate Æ in monocottura Æ formate per estrusione Æ per pavimenti e rivestimenti interni ed esterni Piastrelle di ceramica Piastrellature di ceramica Piastrellatura ceramica PIASTRELLE Piastrelle ceramiche posate, unitamente ad allettamento e fughe Allettamento (adesivi e materiali per fughe) Sottofondo Piastrellature di ceramica Facciata o parete ventilata con paramento ceramico 1. Parete portante esterna dell’edificio 2. Strato di isolamento termico 3. Sistema di fissaggio: ganci, perni o staffe 4. Sistema di ancoraggio: montanti verticali 5. Piastrelle ceramiche Piastrellature di ceramica: parete ventilata Riduzione del carico termico sull’edificio in estate Piastrellature di ceramica: parete ventilata Influenza della parete ventilata, con adeguato spessore dell’isolamento termico sulle temperature interne dell’edificio nelle stagioni estreme Piastrellature di ceramica: parete ventilata Agganci in vista, montanti verticali a T, staffe di ancoraggio a L Agganci in vista, montanti verticali a omega, gole per guarnizioni, staffe di ancoraggio a C Piastrellature di ceramica: parete ventilata Agganci nascosti, montanti verticali a T, correnti orizzontali a pseudo C, staffe di ancoraggio a L Agganci nascosti, con lastre fresate sul retro Piastrellature di ceramica: parete ventilata Piastrellature di ceramica: parete ventilata Piastrellature di ceramica: parete ventilata Sviluppo sostenibile nelle costruzioni Edilizia sostenibile Sostenibilità Æ Ambientale Æ Economica Æ Salute & Comfort Æ Un obiettivo volontario fin dagli anni ’70 Æ Un Requisito fondamentale delle costruzioni secondo la nuova Construction Product Regulation (CPR) [in discussione, per sostituire la Construction Products Directive (89/106 EEC)] Sviluppo sostenibile nelle costruzioni CPR Regulation of the European Parliament and of the Council laying down harmonised conditions for the marketing of the Construction Products Objectives: Æ to ensure free circulation and use of Construction Products in the internal market Æ to lay down rules on how to express the performance of Construction Products in relation to their essential characteristics, and on the use of CE marking of those products. Prodotti da costruzione ÅÆ Costruzioni Articolo 3, CPR draft: Le caratteristiche essenziali dei Prodotti da Costruzione sono elencate in apposite Specifiche Tecniche armonizzate concernenti i requisiti di base delle costruzioni Sviluppo sostenibile nelle costruzioni Requisiti di base delle costruzioni secondo CPR draft: Le costruzioni debbono essere concepite e costruite in modo … da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro CICLO DI VITA, sulla qualità dell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione, …. 1. Resistenza meccanica e stabilità 2. Sicurezza in caso di incendio 3. Igiene, salute e ambiente 4. Sicurezza nell’impiego 5. Protezione contro il rumore 6. Risparmio energetico e ritenzione del calore 7. Uso sostenibile delle risorse naturali Le costruzioni debbono essere concepite, costruite e demolite in modo che … l’uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca: Æ Riciclabilità Æ Durata Æ Uso di materie ecologicamente compatibili Sviluppo sostenibile nelle costruzioni Applicazione della CPR: dalla CE al CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) Æ Metodologie armonizzate per la valutazione delle prestazioni ambientali, dei costi e degli aspetti di comfort indoor delle Costruzioni e dei Prodotti da costruzione Æ Basate su Life Cycle Assessment Æ Un compito per CEN/TC 350 – Sustainability of Construction Works Sviluppo sostenibile nelle costruzioni Applicazione della CPR Æ Art. 3: Le caratteristiche essenziali dei Prodotti da Costruzione sono elencate in apposite Specifiche Tecniche armonizzate concernenti i requisiti di base delle costruzioni Æ Per le piastrelle di ceramica per pavimento e parete, Un compito per CEN/TC 67 – Ceramic Tiles Sviluppo sostenibile nelle costruzioni Le piastrelle di ceramica Æ Oggetto di studio e significativo miglioramento su scala LCA Æ Posizione avanzata verso la SOSTENIBILITA’ Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica Æ Intrinsecamente dure e resistenti (fragili) Æ Chimicamente e fisicamente inerti, e resistenti all’acqua, ai prodotti chimici, al fuoco in condizioni di esercizio: Æ Elevata durabilità Æ NO rilascio di sostanze tossiche Æ NO reazione al fuoco Æ Pulibilità e Igiene Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica Æ Intrinsecamente dure e resistenti (fragili) Æ Chimicamente e fisicamente inerti, e resistenti all’acqua, ai prodotti chimici, al fuoco Dopo demolizione: Æ Materiali di risulta inerti, e riutilizzabili in diverse applicazioni di ingegneria civile Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica Impatto ambientale del processo di fabbricazione Æ Æ Æ Æ Consumi energetici (emissioni di GHG) Emissioni in atmosfera Bilancio idrico: consumi e scarichi Bilancio dei materiali: consumi e scarichi Dati per l’industria Italiana delle piastrelle (Centro Ceramico) Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica Impatto ambientale del processo di fabbricazione Æ Consumo specifico medio di energia termica ed elettrica [GJ/t] 1970 10 1980 12 1990 6 2000 5 2008 6 Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica Emissioni in atmosfera Æ Emissioni di fluoro dai forni di cottura [g/m2] 1970 Bicottura in forni a tunnel Monocottura in forni a tunnel 9 Monocottura in forno monostrato 6 Grès porcellanato Forno monostrato Depurazione in linea con le BAT 2008 20 0,6 Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica Bilancio idrico e dei materiali 1970 Æ Progresso del riciclo Æ Verso il 100%: SCARICO ZERO = ● no impatti ambientali negativi ● no costi di trattamento ● ridotto consumo di materie prime e acqua Æ Riutilizzo di scarti da altre produzioni Æ Nuovi impasti contenenti scarti di origine esterna 2008 Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica IL MARCHIO DI QUALITA’ ECOLOGICA DELL’UNIONE EUROPEA minore consumo energetico dei processi di produzione minori emissioni nell’aria e nell’acqua Attribuito a beni e servizi che soddisfano i requisiti ambientali del sistema EU di marchio di qualità ecologica miglioramento dell’informazione al consumatore e della gestione dei rifiuti Licence registration number ***************** Hard Floor Coverings Criteri scelti e specificati sulla base di uno studio LCA Sviluppo sostenibile nelle costruzioni: le piastrelle di ceramica Le piastrelle di ceramica possono contribuire al LEED Green Building rating system nelle seguenti aree tematiche: Æ Æ Æ Æ Æ SS Sustainable Sites EA Energy and Atmosphere MR Materials and resources EQ Indoor Environmental Quality ID Innovation in Design Leadership in Energy and Environmental Design Ricerca e Innovazione: nuove funzionalità delle piastrelle Per i Prodotti da Costruzione – piastrelle di ceramica La SOSTENIBILITA’ è Æ un obiettivo obbligatorio Æ un fattore di competitività Perseguito mediante: Æ miglioramento dei prodotti/processi convenzionali Æ innovazione FUNZIONALIZZAZIONE PRODOTTI TAGLIATI SU MISURA PER LA SOSTENIBILITA’ R&D e Sostenibilità ÅÆ Prodotti da costruzione Ricerca e Innovazione: nuove funzionalità delle piastrelle Progetti in corso al Centro Ceramico – Bologna con implicazioni sulla sostenibilità: Æ Piastrelle fotovoltaiche Æ Piastrelle fotocatalitiche Obiettivi e impostazione comune di questi progetti: Funzionalizzazione superficiale Æ Coating superficiali Æ Applicati su piastrelle “convenzionali” Æ Attraverso tecniche quanto più possibile integrabili con le tecniche in uso nel settore Applicazione ed integrazione in edilizia Æ Facciate esterne/involucro dell’edificio Æ Prestazioni e durabilità nelle condizioni di esercizio Ricerca industriale Partecipazione diretta dell’industria 2. Il Progetto “Piastrelle fotovoltaiche” del Centro Ceramico – Bologna Æ Dati identificativi Æ Effetto fotovoltaico Æ Obiettivi Æ Riporto fotovoltaico Æ Contatti elettrici Æ Collegamenti elettrici Æ Strato protettivo Æ Caratterizzazione Æ Risultati e prestazioni Æ Attività in corso e sviluppi futuri Æ Impatti e ricadute Dati identificativi del Progetto Tipo: Progetto co-finanziato nell’ambito del Programma PRRIITT – Regione Emilia Romagna Brevetto PCT/IT N° Pubblicazione: WO2008120251 (A1) Titolo: Piastrella ceramica con superficie funzionalizzata con celle fotovoltaiche Dati identificativi del Progetto Collaborazioni Industrie Panaria Group Centri di ricerca Produttore di piastrelle ceramiche CNR - IMM SACMI Ricerca nel campo del FV a base di Si-a Produttore di impianti per la ceramica CNR - ISMN FERRO Italia Ricerca nel campo di celle CIGS Produttore di smalti ceramici UNIBO - DICASM Elettronica Santerno Ricerca nel campo dei polimeri Progettazione imp. per la raccolta di E EL. Utrecht University Pemco Euroinks Ricerca nel campo del FV Fornitore di paste serigrafiche conduttive Effetto fotovoltaico Processo di conversione dell’energia della radiazione solare in energia elettrica I fotoni della radiazione solare incidente su una cella fotovoltaica “liberano” elettroni dagli atomi di alcuni materiali (semiconduttori), i quali possono allontanarsi lasciando una “lacuna” e dando origine, in opportune condizioni, ad una corrente elettrica. Effetto fotovoltaico Energia solare Ogni porzione dello spettro solare è associato a differenti livelli di energia La quantità di energia solare che raggiunge la superficie terrestre dipende dalla latitudine, dall’ora del giorno, dalle condizioni climatiche e dalla qualità dell’aria Obiettivi “Coating” “PV” Tile Piastrella di ceramica Funzionalizzazione di piastrella di ceramica mediante applicazione diretta di un coating fotovoltaico sulla superficie di esercizio: Æ Usando tecniche di applicazione per quanto possibile integrabili nel processo produttivo ceramico (fase: smaltatura) Æ Senza significative rinunce nelle prestazioni tecniche ed architettoniche delle piastrellature Piastrella fotovoltaica = Modulo fotovoltaico Costituzione della piastrella fotovoltaica Strato protettivo Front contact Riporto fotovoltaico Back contact Connettore-Collegamenti elettrici Piastrella di ceramica Il progetto si è sviluppato in diverse fasi fra loro coordinate, dedicate ai diversi strati e componenti della piastrella fotovoltaica Obiettivi Riporto fotovoltaico La tecnologia del fotovoltaico si è sviluppata alla fine degli anni ‘50 con i primi programmi spaziali per i quali occorreva una fonte di energia affidabile ed inesauribile. I primi moduli fotovoltaici fanno la loro comparsa nel 1963. Da allora sono stati fatti numerosi progressi volti, soprattutto, a ricercare soluzioni alternative ed ottenere efficienze sempre maggiori. Sostanzialmente, le generazioni di sviluppo delle celle fotovoltaiche sono tre. IIGenerazione Generazione Tecnologia basata su wafer di Silicio cristallino (mono e policristallino) IIIIGenerazione Generazione Tecnologia basata su film sottile: Silicio amorfo, Si micro e nanocristallino, CdTe, CIS/CIGS …. III IIIGenerazione Generazione Celle DSSC (Dye Sensitised Solar Cells), Organiche, ecc… Riporto fotovoltaico Confronto tra alcune tecnologie Materiale Efficienza Vantaggi Svantaggi Alta efficienza di conversione Processo produttivo lungo e costoso. moduli Silicio monocristallino 15 - 18% Stabilità. Tecnologia affidabile Silicio policristallino 13 - 15% Meno costose delle celle m-Si Efficienza inferiore rispetto alle celle m-Si Silicio amorfo 5 - 8% Costi di fabbricazione contenuti. Impiego di minor materiale. Buona efficienza anche con illuminazioni più basse o artificiali. Flessibile Efficienza inferiore rispetto ai wafer di Si. Degrado iniziale Tellururo di cadmio (CdTe) 6 - 9% Bassi costi di fabbricazione. Tossicità (Cd) Possibilità di produzione su larga scala Seleniuro o solfuro di rame e indio (CIS) e CIGS (seleniuro o solfuro di Indio gallio e rame) 7,5 - 9,5% Buona stabilità. Resistenza al degrado atmosferico. Scarsa disponibilità delle materie prime. Tossicità di alcuni componenti. Elevati costi di produzione. Arseniuro di gallio (GaAs) 22% Resistenza ad elevate temperature ed alle radiazioni solari. Ga: raro; As: velenoso. Costi molto elevati Celle DSSC (Dye-sensitised solar cells) 11% Bassi costi di processo Degradazione dei coloranti impiegati, per effetto del calore e dei raggi UV. Difficoltà di sigillare tali celle Celle Organiche 5% (Lab.) Flessibilità dei materiali. Disponibilità. Basse efficienze. Degradazione ai raggi UV. Tempi di vita molto corti. Lab.12-14% Previsione di costi molto ridotti in futuro Riporto fotovoltaico Quale tecnologia FV utilizzare per realizzare la “piastrella fotovoltaica”? Æ Realizzazione di thin film di Si-a (applicata) Æ Realizzazione di layer a base di CIS e TiO2 (in fase di sperimentazione) Riporto fotovoltaico Celle solari Thin Film La tecnica dei film sottili consiste nella deposizione sequenziale di sottili strati di materiale. Tali dispositivi richiedono quantitativi molto piccoli del materiale che si vuole depositare, e possono essere utilizzati anche supporti con geometrie non regolari. Silicio amorfo (gap: 1.7 eV) Riporto fotovoltaico Il Si amorfo ha un ordine a corto raggio, ed è caratterizzato da un alto numero di difetti. Viene depositato in maniera tale che contenga H (5-10%), che si combina con i legami incompleti rimuovendoli ed incrementando la mobilità di lacune ed elettroni. Generalmente, le celle di silicio amorfo idrogenato consistono di: Æ un supporto (vetro) Æ uno strato di ossido conduttore (ZnO; SnO) Æ uno strato superficiale (0.008 μm) drogato tipo-p Æ uno strato intrinseco non drogato (0.5-1 μm) Æ uno strato drogato tipo-n (0.02 μm) Æ metallo Riporto fotovoltaico Produzione di Thin Film in Silicio amorfo La produzione di film sottili viene fatta facendo passare un supporto attraverso varie camere, in ognuna della quali avviene la deposizione di uno strato. Le temperature a cui si lavora sono intorno ai 100-200°C, in condizioni di vuoto spinto. Controllando opportunamente temperatura, pressione e concentrazione si può ottenere un alto grado di omogeneità. Riporto fotovoltaico Macchina per deposizione PECVD Deposizione attivata dal plasma a radiofrequenza: Æ basse temperature di processo, Æ compatibilità con substrati plastici, ceramici, metallici Contatti elettrici Mediante i contatti elettrici la cella diventa parte di un circuito elettrico. Il contatto posteriore (BACK CONTACT) è relativamente semplice e generalmente consiste di uno strato metallico di Al, Ag o Mo. I contatti anteriori (FRONT CONTACT) devono essere creati su tutta la superficie in modo da far confluire la maggiore corrente possibile, e devono essere sufficientemente spessi. D’altro canto l’area dei contatti non deve essere troppo grande (3 - 5%) per non rischiare di mettere in ombra le parti attive della cella solare, riducendone l’efficienza di conversione. Le griglie vengono costruite facendo depositare vapori metallici sulla cella attraverso una maschera, o mediante serigrafia. Nelle celle a film sottili viene generalmente impiegato, come contatto anteriore un sottile strato di ossido di stagno o ossido di zinco (TCO: Transparent Conductive Oxide). Questo ha la caratteristica di essere trasparente e di possedere una buona conducibilità elettrica. Contatti elettrici Materiali e tecniche sperimentate Tecniche di deposizione Ag Serigrafia Evaporazione SI SI SI Materiali Al Ag - Al Sputtering SI SI Au ITO SI ZnO SI SI Contatti elettrici Contatti elettrici Contatti elettrici Protocollo di sviluppo/sperimentazione dei riporti conduttivi Il back contact Messa a punto del trattamento termico Preparazione provini Caratterizzazioni Æ Misure di resistenza strato Æ Osservazione microstrutturale Æ Considerazioni relative all’adesione al supporto Realizzazione del prototipo di superficie conduttiva Æ Individuazione del supporto ceramico industriale Æ Individuazione del materiale Æ Individuazione dei parametri di deposizione Æ Caratterizzazione Ottimizzazione della superficie conduttiva Æ Resistenza strato Æ Riflettanza Æ Spessore Æ Adesione Contatti elettrici Back contact: Risultati – Relazione tra ciclo termico e resistenza strato Cottura a diverse T con gradiente 10 ºC/min Resistenza strato - T di cottura Resistenza strato (m illiohm /square) 250,00 Andamento curva analogo a quanto trovato in bibliografia * 200,00 150,00 Da 350 °C il valore di resistenza strato si stabilizza 100,00 Da 550 °C lo strato conduttivo aderisce al supporto 50,00 0,00 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Temperatura (°C) Cottura flash a Tmax per tempi diversi La resistenza strato è funzione del tempo di permanenza in muffola * [1] Lin, J.C., et al., Effect of surface properties of silver powder on the sintering of its thick-film conductor. Material Chem. Phys., 1998, 45, 253-261. Contatti elettrici Back contact: Risultati – Relazione tra ciclo termico e microstruttura Trattamento termico 1 Æ Scarsa aderenza al substrato ceramico Æ Ag sotto forma di grani poco aderenti tra di loro Æ Trattamento non sufficiente a fare fondere la fritta Trattamento termico 2 Trattamento termico 3 Æ Spessore omogeneo Æ Grani d’argento separati: superficie porosa Æ Buona adesione al supporto Æ Spessore omogeneo Æ Grani d’argento di dimensioni maggiori Æ Buona adesione al supporto Contatti elettrici Back contact: Risultati – Ottimizzazione della superficie conduttiva Differenti trattamenti termici SU DIVERSI MATERIALI PN15SC_1 Scarsa sinterizzazione della pasta PN15SC_4 Superficie porosa PN11SC_3 PN11SC_2 Superficie omogenea e senza pori Contatti elettrici Back contact: Risultati – Prototipo di superficie conduttiva Scelta del supporto ceramico Scelta della pasta serigrafica Individuazione dei parametri di deposizione serigrafica Individuazione del trattamento termico ÆSupporto 10x10 cm ÆDefinizione della geometria ÆRealizzazione di 4 back contact delle celle che saranno collegate in serie Contatti elettrici Back contact: Risultati – Caratterizzazione del prototipo di superficie conduttiva Resistenza strato 4,5 + 0,3 mΩ / square Spessore ~ 20 μm Riflettanza Adesione Prova eseguita secondo procedura interna fornitore: superata Collegamenti elettrici Realizzazione dei fori per i connettori Stagnatura dei connettori I connettori sono stati realizzati nell’ambito di un’apposita linea di ricerca Strato protettivo Caratteristiche Æ transparente ai raggi solari Æ resistente agli agenti atmosferici (acqua, grandine, radiazione solare...) Æ stabilità chimica Due linee di ricerca: Resine polimeriche < 250ºC < T massima di “sopravvivenza” delle celle Si-a Vetri basso-fondenti Vetri forniti da partner industriale Strato protettivo Caratterizzazione Per valutare un modulo FV occorre conoscere le sue caratteristiche e le sue prestazioni elettriche. La cella/modulo, illuminata mediante un simulatore solare, si comporta come un generatore di corrente, il cui funzionamento può essere descritto dalla caratteristica I - V. Le prove vengono effettuate in condizioni standard. STC Standard Test Conditions: Temperatura T = 25°C Intensità radiazione incidente G = 1000 W/m2 Spettro = 1,5 AM (Air Mass) distribuzione spettrale ottenuta con simulatori solari, comparabile allo spettro del sole ad un angolo di 48,2°) Caratterizzazione Descrizione Unità di misura Simbolo Potenza massima di picco Watt Wp Tensione a circuito aperto Volt Voc Corrente di corto circuito Ampere Isc Tensione alla massima potenza Volt Vpm Corrente alla massima potenza Ampere Ipm Efficienza della cella % ηc Efficienza del modulo % ηm Wp=Vpm*Ipm È la potenza teorica massima che un impianto può produrre nelle condizioni standard. * Rapporto tra l’energia elettrica prodotta e l’energia solare raccolta dal dispositivo fotovoltaico *Punto del diagramma I-V in cui è massimo il prodotto Tensione*Corrente Caratterizzazione Risultati e prestazioni 1. Celle PV di riferimento depositate su un substrato di vetro Condizioni STD: T = 25 °C; G = 1000 W/m2; Spettro = 1.5 AM Risultati e prestazioni 2. Piccole celle PV depositate su un substrato ceramico Condizioni STD: T = 25 °C; G = 1000 W/m2; Spettro = 1.5 AM Risultati e prestazioni 3. Mini-modulo, con celle PV estese, su substrato ceramico 100 Isc=60.1 mA Current [mA] 80 FF=0.35 Voc=3.1 V Eff=2.4% 60 40 20 0 0 0,5 1 1,5 2 2,5 Voltage [V] Condizioni STD: T = 25 °C; G = 1000 W/m2; Spettro = 1.5 AM 3 3,5 4 Risultati e prestazioni Presentazione PROTOTIPO minimodulo 10x10 cm a R2B (maggio ’07) Risultati e prestazioni Monitoraggio di un modulo di piastrelle FV out-door, montate simulando una parere ventilata Luglio’08 Approvazione progetto CECERBENCH 2 Novembre’08 Firma convenzione Attività in corso e sviluppi futuri Prototipo 30x30 cm con efficienza intorno al 6% + Pannello realizzato con piastrelle 30x30 cm LINEA PILOTA START END Nov. ‘08 Apr. ‘10 START END Ott. ‘09 2009 2010 Gennaio ‘09 Approvazione Programma Industria 2015 Sett.’12 2011 2012 Impatti e ricadute Building Integrating (Ventilated) PV Facade Sistemi a facciata ventilata con moduli in a-Si (VOLTARLUX® PV-F type system) ASI Glass – Schott Solar 53kWp Multicrystalline curtain walling installation Matarò Library, Spain Impatti e ricadute “Involucri degli edifici” DISPERSIONI Emissioni di gas: 10÷12% Tetto: 10÷15% Finestre: 20÷25% Ventilazione: 20÷30% Facciate: 20÷25% Al suolo: 5÷6% Integrazione tra Industria Ceramica ed Industria FV Impatti e ricadute Miglioramento delle performance: facciate ventilate & FV RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA Imp ieg o di e Dispersioni ner g ie r inn ova bili Facciate: 20÷25% Parete ventilata Modulo PV Integrazione tra Industria Ceramica ed Industria FV Impatti e ricadute BIPV – Building Integrated PhotoVoltaics Funzionalizzazione degli “involucri”: BIPV-Building Integrated PhotoVoltaics Posizionando l’impianto fotovoltaico all’esterno degli edifici si consegue l’integrazione architettonica. Æ VANTAGGI Æ Produzione di energia elettrica Æ Isolamento termico Æ Ombreggiamento Æ Progettazione architettonica Æ No costi acquisizione terreni Æ Produzione di energia elettrica nel punto di utilizzo (o in prossimità), abbattendo costi e perdite dovuti a trasmissione e distribuzione I costi degli impianti BIPV sono superiori a quelli degli impianti tradizionali. Politiche di supporto a livello nazionale (“Nuovo Conto Energia”) e comunitario. Integrazione tra Industria Ceramica ed Industria FV Impatti e ricadute Integrazione degli elementi fotovoltaici negli edifici - BIPV Æ Numerosi esempi di integrazione del FV negli edifici * Æ Il mercato del BIPV rappresenta uno dei segmenti in maggiore crescita nel mercato FV Æ Oggi i moduli FV per l’integrazione negli edifici vengono prodotti come elementi standard per le costruzioni In quest’ottica: Punto di raccordo tra industria ceramica ed industria FV Nuova generazione di elementi da costruzione aventi una “superficie FV” * [1] Benemann, J. et al., Adv. Sol. Energy, 1999, 13, 317 [2] Benemann, J. et al., Building-integrated PV modules, Sol. Energy Mater. Sol. Cells, 2001, 67, 345-354. [3] Mei, L. et al., Thermal Modelling for Building Integrating Ventilated PV Façade; Matarò (Spain). Photovoltaic. Energie.Cités 2000. [4] Yang, H. et al., Grid-connected building-integrated photovoltaics: a Hong Kong case study, Sol. Energy, 2004, 76, 55–59. [5] Omer, S.A. et al., Monitoring results of two examples of building integrated PV (BIPV) systems in the UK, Renewable Energy, 2003, 28, 1387–1399. [6] Maurus, H. et al., RWE SCHOTT Solar GmbH, Germany report. PV FOR BUILDINGS, November/December 2004 reFOCUS. [7] Battisti, R. et al., Evaluation of technical improvements of photovoltaic systems through life cycle assessment methodology, Energy, 2005, 30, 952–967 Integrazione tra Industria Ceramica ed Industria FV Impatti e ricadute COSTI Oggi: I costi per produrre energia mediante tecnologia PV sono più elevati di quelli di altre fonti (combustibili fossili, nucleare) Entro 20-30 anni: I costi per produrre energia mediante tecnologia PV saranno uguali ai costi da altre fonti Fonte Impatti e ricadute PV Tiles vs altri moduli PV SUPERFICIE (m2) necessaria per produrre 1 kWp (tetto con pendenza 30°, orientato a sud, Italia Centrale): Æ Pannelli di silicio mono- e poli-cristallino: 10 m2 (assumendo η = 10%) Æ Pannelli di silicio amorfo 16 m2 (assumendo η = 6%) Æ PV tiles 25 m2 (assumendo η = 4%) Fonte: Ministero dell’Ambiente (2004) 3. Conclusioni La sostenibilità: un requisito di base ed un obiettivo obbligatorio per le costruzioni ed i prodotti da costruzione, comprese le piastrelle di ceramica per pavimento e rivestimento La conformità con questo requisito-obiettivo deve essere costruita ed integrata su una “piattaforma” di attività significative condotte e risultati già ottenuti, per le piastrelle ceramiche “convenzionali” R&D di materiali innovativi – piastrelle di ceramica – funzionalizzati e tagliati su misura per l’edilizia sostenibile: obiettivo strategico per il rafforzamento della competitività Uso di metodologie LCA per la valutazione della sostenibilità delle costruzioni e dei prodotti da costruzione Materiali innovativi ed attività di standardizzazione GIORGIO TIMELLINI Tel. 051-534015 E_mail [email protected]