Costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnicoprofessionale (Vocational Education and Training - VET) Le quattro priorità del quadro strategico per il settore dell'istruzione e della formazione fino al 2020: formazione permanente e mobilità, qualità ed efficienza equità e cittadinanza attiva, innovazione, creatività e imprenditorialità. (Comunicazione della Commissione del 9 giugno 2010 • “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF). consente, in particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli (qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri. Il confronto si basa sui risultati dell’apprendimento (learning outcomes) e risponde all’esigenza di raggiungere diversi obiettivi, tra cui quello di favorire la mobilità e l’apprendimento permanente attraverso la messa in trasparenza di titoli di studio, qualifiche e competenze. Il rinnovamento degli istituti professionali va inquadrato, quindi, proprio all’interno della cooperazione Europea per la costruzione del VET Misure di supporto e attivazione di strumenti per rendere più agevole il percorso verso gli scopi dell’EQF, Il quadro Europeo di riferimento per l’assicurazione della qualita’ dell’IFP” (The European Quality Assurance Reference framework for Vocational Education and Training –EQARF) •- “Sistema Europeo per il Trasferimento dei Crediti per l'Istruzione e la Formazione Professionale” (The European Credit system for Vocational Education and Training – ECVET), I nuovi ordinamenti degli Istituti Professionali si riferiscono agli scopi dell’EQF e dovrebbero mutuarne strumenti e misure di supporto oltre che strutturare il proprio curricolo sul modello EQF punta sulla condivisione di criteri qualitativi, descrittori e indicatori comuni per migliorare la qualità dei sistemi educativi d’istruzione e formazione e costruire una comune cultura della valutazione e della qualità; stabilisce un sistema di crediti che favorisca il reciproco riconoscimento degli apprendimenti tra i paesi europei, stimoli la mobilità dei cittadini e lavoratori e promuova la flessibilità deipercorsi formativi al fine di conseguire una qualificazione professionale. SNV e qualità del curricolo Il circolo della qualità che : Pianifica Agisce Controlla Riprogetta Risultati delle prove nazionali ed internazionali a supporto delle scelte educative e didattiche per la costruzione del curricolo • La Raccomandazione EQAVET mette in luce come la qualità sia il frutto di un processo di miglioramento continuo che, dalla valutazione dei risultati raggiunti, attraverso l’individuazione dei punti di forza e delle aree di criticità riscontrati, conduce a riprogettare e ridefinire la propria attività. • La qualità è dunque anche la costante opera di monitoraggio, previsto dall’art. 7 del Regolamento, dei processi e risultati dell’attività scolastica e formativa, per i quali dovranno essere adottati criteri, descrittori e indicatori condivisi tra tutti coloro che agiscono nel e sul sistema dell’istruzione e della formazione. Riferimenti per il riordino dell’Istruzione Professionale Conclusione del Consiglio del 12/5/2009 (2009/C 119/02) “Education and Training 2020” insieme delle competenze ‘strategiche’ da promuovere che sono, in buona misura, competenze di cittadinanza attiva, Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 25/11/2009 [COM (2009) 640] “Competenze chiave per un mondo in trasformazione 25/11/2009”, diffusione di approcci interdisciplinari nell’insegnamento e sul maggiore peso assegnato nei nuovi programmi scolastici alle competenze trasversali, alla diffusione delle TIC raccordo più stretto della scuola con il mondo del lavoro “Nuove competenze per nuovi lavori” [COM(2008) 868], tesa a ridurre il mismatch tra la domanda e l’offerta di competenze nel mercato del lavoro Comunicazione della Commissione Ue (COM 2010/2020) “Europa 2020. Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”, adottata dal Consiglio europeo il 17 Giugno 2010 • conoscenza e innovazione come motori dello sviluppo, soprattutto attraverso il miglioramento della qualità dell'istruzione, il potenziamento della ricerca, l’utilizzazione ottimale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione,. Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A). E’ necessario sviluppare, attraverso il contributo dell’istruzione secondaria, il pensiero critico, le competenze per “imparare ad imparare” e le metodologie dell’apprendimento attivo, aperto al rapporto con il mondo del lavoro, anche ai fini di favorire il rientro nei processi dell’istruzione di giovani e adulti che ne sono stati precocemente espulsi o non ne hanno affatto fruito. Il PECUP e’ finalizzato a: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale. Dal PECUP alle competenze disciplinari Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti percorsi di istruzione e di formazione frequentati dallo studente Le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese (il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) sono la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale. Il curricolo e gli esiti di apprendimento L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano, al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/ apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi. • Nel diploma rilasciato a conclusione degli esami di Stato sono certificate le competenze acquisite dallo studente anche con riferimento alle eventuali opzioni seguite. I contesti e l’apprendimento la disciplina in una particolare relazione con tutti gli altri insegnamenti, sia con quelli dell’area di indirizzo, in qualche misura affini per contenuti e metodi, sia con quelli dell’area generale, con i quali sono condivisi, in modo essenziale, anche i risultati di apprendimento. la progettazione didattica del Consiglio di classe mira a ricercare temi, oggetti e prodotti attraverso i quali lo studente possa continuamente verificare che le discipline gli offrono strumenti di approccio e rapporto con la realtà del lavoro. Al centro della preparazione alla professione deve esserci il valore formativo e umanistico del lavoro, della manualità, dello stretto e fondamentale rapporto tra conoscenze teoriche ed applicazioni pratiche assumendo, in modo essenziale nella progettazione didattica, il riferimento ai contesti reali del territorio e, in generale, al settore produttivo e alla filiera di appartenenza. Il preciso riferimento al reale contesto produttivo d’interesse permette di: • padroneggiare l’uso degli strumenti, delle tecniche e dei linguaggi caratteristici delle filiere, • affrontarne e risolverne gradualmente le problematiche principali, • analizzarne i processi produttivi/organizzativi e realizzare oggetti tecnici o intervenire su di essi o sulla relativa produzione, Risultati di apprendimento e discipline I risultati di apprendimento sono collegati con quelli specifici di indirizzo, che acquistano maggiore spessore e rilevanza, gradualmente, con riferimento alle discipline che caratterizzano, nello sviluppo del curricolo, il percorso quinquennale. In relazione alle competenze di base previste dalle indicazioni nazionali relative all’obbligo di istruzione, che si completa col primo biennio dell’istruzione secondaria superiore, l’azione didattica della disciplina concorre prioritariamente a mettere in grado lo studente di: • osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere, nelle varie forme, i concetti di sistema e di complessità; • essere consapevole delle potenzialità e dei limiti dei materiali, degli strumenti e delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; • analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia ed all’utilizzo di materiali a partire dall’esperienza. • realizzare progetti che riassumano ed aiutino il percorso di trasformazione delle conoscenze in realizzazione di prodotti e servizi caratteristici del settore di riferimento. Dimensione orientativa della competenza d’Asse ASSE LINGUISTICO Esempi del profilo d’uscita declinato secondo gli Assi culturali 1° BIENNIO • L1 • Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti • L2 • Padronanza della lingua italiana: Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo • L4 • Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Specializzazione della competenza d’Asse Esempi del profilo d’uscita declinato secondo gli Assi culturali Quinquennio ASSE LINGUISTICO L1 Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale e critico di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi L2 Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici L4 Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro Il quinquennio in termini di esiti Con riferimento alle indicazioni nazionali per l’adempimento dell’obbligo di istruzione di cui al regolamento emanato con decreto del Ministro della Pubblica istruzione n. 139/2007 e ai risultati di apprendimento - allegati B) e C) del regolamento d.P.R. n. 87/2010 e’ stati redatto L’ allegato A) che declina i risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso, fin dal primo biennio, in funzione orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i saperi e le competenze relativi all’obbligo di istruzione; si sviluppano, nel secondo biennio e quinto anno, con gli approfondimenti necessari per sostenere gli studenti nelle loro successive scelte di studio e di lavoro. Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero percorso di studio sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato. Le discipline di indirizzo concorrono, in particolare, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro. Direttiva Ministeriale 5 del 16 gennaio 2012 ALLEGATI: Declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il secondo biennio e per il quinto anno A.1 Settore servizi A.2 Settore industria e artigianato • LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO • ORDINAMENTO • Secondo biennio e quinto anno • (D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 6) VET superamento della tradizionale dicotomia tra formazione professionalizzante ed educazione generale collegamento tra i sistemi formativi rispetto ai contesti territoriali ed alle loro vocazioni culturali ed economiche. percorsi iniziali di VET (Vocational Education and Training), oggi sempre più rilevanti in quanto strettamente connessi alla struttura economica e sociale del Paese. Il passaggio dal concetto di forza-lavoro a quello di risorse umane e, più di recente, a quello di capitale umano, pone l'accento sulla qualità del lavoro come fattore in grado di determinare il risultato dell'intero processo produttivo e la crescita economica. • Secondo Italia 2020 i giovani italiani “incontrano il lavoro in età troppo avanzata rispetto ai coetanei di altri Paesi e, per di più, con conoscenze poco spendibili anche per l’assenza di un vero contatto con il mondo del lavoro, in ragione del noto pregiudizio che vuole che chi studia non lavori e che chi lavora non studi.” (cfr. Rapporto OCSE 2010). Secondo biennio e quinto anno Gli assi culturali vengono rafforzati e sviluppati dall’integrazione tra i saperi linguistici e storico-sociali e i saperi tecnico professionali ,dall’adozione di metodologie condivise, dalla valorizzazione dei diversi stili di apprendimento, nonché dallo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. L’Istituto Professionale fin dal primo biennio valorizza la dimensione orientativa degli insegnamenti d’indirizzo Gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali sviluppati dalle discipline d’indirizzo assumono le connotazioni specifiche del settore di riferimento. Le discipline, nell’interazione tra le loro peculiarità, promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e competenze professionali. Il Profilo dello studente (P.e.c.u.p.) assegna grande rilevanza : • alle competenze trasversali, ottenute dal rafforzamento e sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo d’istruzione,in particolare, a quelle relative alle capacità di individuare e collaborare attivamente e costruttivamente alla soluzione di problemi e di assumere autonome responsabilità. • alla valorizzazione della dimensione orientativa degli insegnamenti d’indirizzo, che connotano l’Istituto Professionale fin dal primo biennio rafforzandosi in senso professionalizzante nel triennio successivo Quinto anno Le discipline dell’Area di indirizzo assumono connotazioni specifiche con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti del quinto anno adeguate competenze professionali di settore. Lo sviluppo delle competenze si realizza soprattutto attraverso un collegamento forte con la realtà produttiva del territorio e tende a sviluppare una prospettiva ‘glocal’ che guarda alle dinamiche globali relative al settore economico-produttivo di interesse • Il quinto anno si caratterizza per essere il segmento del percorso formativo in cui si compie quell'affinamento della preparazione culturale, tecnica e professionale che fornisce allo studente gli strumenti idonei ad affrontare le scelte per il proprio futuro di studio o di lavoro Il Project.work Per quanto riguarda i risultati di apprendimento, il secondo biennio poggia su quanto acquisito durante il primo biennio, ma, conseguito l’obbligo di istruzione, focalizza la sua attenzione sullo sviluppo delle conoscenze e delle abilità che costituiscono il cuore della professionalità, favorendo una loro acquisizione significativa, stabile e fruibile nell’affrontare situazioni e problemi, sia disciplinari, sia più direttamente connessi con l’ambito professionale per arrivare in quinto al raccordo ,attraverso reali esperienze,con la produzione di beni e servizi ,attraverso un project- work • In una prospettiva curricolare che vede il secondo biennio e il quinto anno come un percorso unitario di costruzione e consolidamento delle competenze di profilo, è possibile anticipare al secondo biennio alcuni risultati di apprendimento di filiera solitamente riferiti alle quinte classi. Ciò permette di non sovraccaricare questo anno durante il quale sarà possibile, invece, approfondire nuclei tematici funzionali all’orientamento, alle professioni o alla prosecuzione degli studi. ESEMPIO Project-work Nel secondo biennio e nel quinto anno gli strumenti indispensabili per l’integrazione tra Area di istruzione generale e Aree di indirizzo fanno riferimento alla didattica laboratoriale come metodo ricorrente, al laboratorio come strumento di indagine e verifica, alle esperienze di studio svolte in contesti reali e alle attività di alternanza scuola-lavoro. • Obiettivo specifico del progetto di lavoro è quello di contribuire alla creazione di un'impresa radiotelevisiva, con l'eventuale utilizzo dei benefici delle leggi per lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile, in grado di garantire un servizio per la promozione e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale con standard qualitativamente alti e metodologie lavorative di tipo innovativo, soprattutto verso le nuove tecnologie e supporti di comunicazione audiovisiva, multimediale, telematica sul web. ESEMPIO Projectwork professioni legate ai servizi audiovideo rivolti alla valorizzazione del territorio sono professioni “nuove” e la richiesta di questi servizi, in questi ultimi anni, è aumentata in modo esponenziale Aziende di produzione e di servizi tecnologici e per lo spettacolo, unitamente alla rete dell’ospitalità ricettiva e alberghiera del nostro territorio, necessitano di entrare in contatto con figure specializzate in servizi di progettazione, sviluppo e lavorazione del prodotto audio-video, in possesso di conoscenze e competenze specifiche nel campo della comunicazione integrata. Prova di LINGUAGGIO AUDIOVISIVO E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie audiovisive Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti Prima parte che tutti i candidati sono tenuti a svolgere. • Il processo di realizzazione di un audiovisivo, dalla formulazione dell’idea iniziale alla distribuzione del prodotto finito, corrisponde alle tre fasi in cui si articola il ciclo industriale: la pre-produzione, la produzione e la post-produzione. Per ciascuna fase, il candidato analizzi le figure professionali coinvolte e i processi lavorativi ricorrenti. Prova di LINGUAGGIO AUDIOVISIVO E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE • • Sulla base delle esperienze ed attività didattiche svolte durante l’anno scolastico, lo studente svolga uno dei seguenti quesiti: 1. Qualità, provenienza, intensità e gradazione cromatica della luce sono il contributo e le scelte tecnico-espressive che il direttore della fotografia compie sul set. Lo studente si soffermi sulle principali tecniche di illuminazione, diretta o diffusa, frontale o di taglio, naturale e artificiale. 2. Equipaggiamento tecnico usato sul set: la macchina da presa, il parco lampade, gli ausili meccanici, la scelta degli obiettivi. Lo studente indichi il fabbisogno tecnico necessario per le riprese video-cinematografiche. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo qualità nella propria attività • Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico le produzioni tradizionali del territorio • 3. Facendo riferimento ai processi produttivi e alle attrezzature da utilizzare, si specifichino le principali fasi per la produzione e trasmissione in streaming di una diretta radiofonica • 4. Le Film Commissions rappresentano un riferimento per le produzioni nazionali e internazionali, gli investitori, gli autori, gli operatori professionali e le istituzioni del cinema e dell’audiovisivo. Il candidato discuta del ruolo svolto con particolare riferimento al contributo e allo sviluppo del settore audiovisivo attraverso la creazione di reti e collaborazioni destinate all’avvio di coproduzioni audiovisive, per una più ampia circolazione e distribuzione delle opere cinematografiche, favorendo, inoltre, la partecipazione, l’incontro e lo scambio di buone pratiche tra gli operatori di settore Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti