Per l'estate sarà aperto lo sportello. Il direttore Gola: «Una promessa mantenuta» La filiale della Rurale alla Mav LAURA GALASSI CALDONAZZO - L'apertura di una filiale della Cassa rurale di Caldonazzo a Boscntino è un impegno preso con i soci più di un lustro fa. Nonostante il bilancio 2011 presenti una situazione di stallo, il cda ha comunque deciso di trasformare la promessa in fatti entro l'estate. La settimana scorsa la giunta provinciale ha dato il nulla osta per la realizzazione in deroga alle norme del Prg della nuova filiale della Cassa rurale di Caldonazzo nei locali della Mav. «Giovedì abbiamo ottenuto la licenza e l'apertura dello spor- Il consiglio ha approvato il bilancio 2011 I prestiti sono saliti de! 3,70% a quota 201 milioni tello è prevista per l'estate. La nostra è una scelta che si traduce in un segnale di attenzione verso i soci (113 quest'anno n.d.r.)», spiega il direttore della banca. Renzo Gola. La filiale, che sarà ospitata al primo piano dello stabile dove provvisoriamente è stata trasferita anche la scuola di Vattaro, sarà gestita da un solo dipendente, che però garantirà l'apertura ogni giorno. «Bosentino e un comune che ancora non era servito, volevamo servire ai meglio la nostra clientela, che sennò doveva recarsi a Vigolo Vattaro>', precisa il direttore Ciola. Nella piccola filiale - che si ag- giunge a quella di Calceranica, Vattaro e, appunto, Vigolo Vattaro - saranno disponibili tutti i servizi di una sede centrale: b a n c o m a t , c a s s a continua e cassette di sicurezza. Una decisione, quella di aprire a Bosentino, fortemente voluta da tutto il consiglio di amministrazione, che giovedì sera si è riunito per approvare il bilancio 2011. Il patrimonio della Cassa rurale di Caldonazzo è rimasto invariato rispetto allo scorso bilancio, attestandosi sui 50 milioni. Gli impieghi, 201 milioni, sono aumentati del 3,70%, mentre la raccolta totale si è fermata a 269 milioni, con un aumento ridotto rispetto alle previsioni, bloccato sull'1%. Se la raccolta diretta, ovvero depositi e obbligazioni, e stata di 212 milioni, con una diminuzione dell'I,HO/ÌÌ, quella indiretta ha invece beneficiato dell'attrattività dei titoli di stato: la Cassa rurale di Caldonazzo ha così raccolto un +10%, che in bilancio si e tradotto in 57 milioni. La riflotta capacità di risparmio delle famiglie e le difficoltà delle imprese, si è riflessa anche nell'aumento del 3% delle posizioni incagliate e nel +1 % delle sofferenze bancarie. «Il turismo ha tenuto e, tutto sommato, il portafoglio ordini dell'artigianato nel 2011 è stato abbastanza completo. La nostra banca è molto radicata nel settore agricolo che, fortunatamente, ha continuato a investire», è l'analisi del direttore. Ài 31 dicembre la Cassa rurale di Caldonazzo aveva 1.786 soci, che saranno chiamati a partecipare all'assemblea di maggio. In quella sede, oltre all'approvazione del bilancio, si dovranno votare delle modifiche statutarie proposte dal consiglio e occuparsi del rinnovo di due cariche sociali, tra le quali quella della vicepresidente del cda, Patrizia Montermimi. Nella foto grande uno scorcio dell'azienda Mav spa, dove sarà ospitata la filiale della Cassa rurale di Caldonazzo In piccolo il direttore della banca Renzo Ciola