Filtro a graniglia Serie 600 Filtrazione primaria per acqua con contenuti organici. Consigliato per acque provenienti da fiumi canali, riserve a cielo aperto, acque reflue. Filtri a graniglia Il filtro a graniglia è consigliato quando si utilizza acqua particolarmente carica di sostanze in sospensione come alghe e detriti organici. E’ quindi consigliato per acque di origine superficiale come laghetti, fiumi e stagni e bacini a cielo aperto. Il filtraggio viene eseguito facendo passare l’acqua attraverso una spessa coltre di graniglia compatta, distribuita su una ampia superficie e composta da granuli di quarzo del diametro da 0,4 a 1,6 mm. Data la bassa velocità di scorrimento dell’acqua la graniglia, lungo tutto il suo spessore, riesce a trattenere il materiale solido, restituendo un’acqua limpida e libera da particelle ostruenti. La pulizia del filtro viene effettuata per contro-lavaggio. Per portate elevate o per avere una filtrazione ancora più efficace si possono abbinare in batteria due o più filtri. Scheda Tecnica: Caratteristiche del prodotto: Si tratta di un filtro, o una batteria di filtri in serie, a seconda del tipo di acqua che si desidera in uscita e del tipo di filtrazione richiesta.. Consigli per una corretta manutenzione: 1. Effettuare il controlavaggio del filtro a coperchio aperto. Il risciacquo deve essere fatto a pressione controllata per evitare la fuoriuscita di ghiaia. Per la rimozione di aggregati e alghe, aggiungere nel filtro il cloro e lasciare in ammollo per 24 ore. Dopo il risciacquo, versare l'acqua e lasciare il filtro in un luogo asciutto e ventilato. 2. Manutenzione ordinaria: ingrassaggio delle viti e ritocchi della verniciatura per evitare l'insorgere di ruggine. Lavaggio delle laterali e delle condotte Durante il processo di installazione, e prima di collegare le ali gocciolanti, sciacquare accuratamente la linea principale ed i collettori di partenza. In caso di guasto e/o scoppio della condotta principale o del collettore si raccomanda di aprire i fine linea e, con colpi di pressione, scaricare la sporcizia per almeno 10 minuti. La Filtrazione, anche se ben fatta, non impedisce la penetrazione di piccole particelle in sospensione. Nel corso del tempo (a seconda della qualità delle acque), uno strato di sedimenti e/o sostanza organica si deposita nella linea principale e nelle ali gocciolanti. La fine del gocciolamento delle laterali è causata da un accumulo eccessivo di sedimenti. Si consiglia di effettuare lo spurgo delle ali gocciolanti procedendo come segue: 1° spurgo 2-4 settimane dopo l'installazione delle ali gocciolanti. La quantità di sporcizia rilevata darà indicazione su quando effettuare il prossimo intervento. La regola generale sarebbe quella di effettuare lo spurgo tre volte per ogni stagione (dopo 1 mese dall'inizio della stagione irrigua, a metà stagione, a fine stagione). Lo spurgo della linea principale e dei collettori verrà effettuata ad inizio e fine stagione. Vediamo ora l'esatta procedura di lavaggio delle ali gocciolanti e dei collettori: a) Aprire i fine linea della linea principale (o dei collettori) e lasciare fluire l'acqua per almeno 2 minuti. b) Chiudere il fine linea del collettore ed avviare il lavaggio delle laterali a goccia a poco a poco, alcuni filari alla volta (in modo da non provocare la caduta a zero della pressione). Lo spurgo deve durare da 1 a 2 minuti. c) Chiudere le estremità delle ali gocciolanti nello stesso ordine. Dopo la chiusura, verificare la funzionalità della gocciolatore e controllarne la portata. Intervento con il Cloro Quando la sorgente di acqua di irrigazione è una diga, fiume, canale di irrigazione, un lago la materia organica presente (alghe, fango, batteri, limo etc) è davvero alta e quindi si raccomanda di trattare l'acqua con il Cloro. Il cloro è un agente ossidante che uccide batteri, alghe ed altre sostanze organiche che possono ostruire i labirinti dei gocciolatori. I composti del Cloro più comuni sono l'Ipoclorito di sodio (liquido) e ipoclorito di calcio (solido). L'Ipoclorito di sodio (il cloro 10%) è stato utilizzato per anni come disinfettante del latte e viene acquistato spesso sotto il nome di Varechina. E' un prodotto relativamente sicuro e facile da usare. Ci sono tre principali metodi di applicazione del Cloro: a) Trattamento in continuo b) Superclorazione c) Trattamento discontinuo o, altrimenti detto, intermittente Trattamento continuo Il trattamento continuo dell'acqua di irrigazione è probabilmente la migliore tecnica nel lungo periodo ed il metodo più semplice per evitare problemi di ostruzione negli impianti di irrigazione a goccia. L'obiettivo è quello di trattare l'acqua per tutto il tempo per mantenere il sistema (filtri, laterali, gocciolatori) pulito da materiale organico pericoloso. La concentrazione richiesta varierà a seconda della qualità dell'acqua. Procedere a tentativi cercando di regolare l'iniezione in modo che 1 ppm di cloro sia rilevabile alla fine dell'ala gocciolante più lontana. Generalmente si inizia con una concentrazione pari a 5-10 mg/lt di acqua. Un kit per il test di cloro (per esempio kit per piscina) può essere utilizzato per rilevare la presenza di cloro nelle ali. Esempio: - Portata del settore: 50 mc/h - Irrigazione: 3 ore - Tasso di cloro richiesto: 5 ppm (mg/lt) - 1 ppm = 1 grammo/mc (1000 litri) - 5 ppm = 5 grammi di cloro/mc = 5 g x 50 mc = 250 g x 3 ore = 750 g di Cloro Essendo Ipoclorito di Sodio al10% allora servono 2500 g/h - Ipoclorito di totale richiesto = 2500 x 3 = 7500 grammi Superclorazione Quando il sistema di irrigazione ha funzionato per qualche tempo ma si è verificato un forte accumulo di sostanza organicaall'interno della linea principale, una Superclorazione è l'ideale per sciogliere il sedimento. Il Cloro è normalmente iniettato ad una concentrazione di 500 ppm. Il sistema viene "chiuso" ed il prodotto lasciato agire per un massimo di 24 ore. Si procede poi al risciacquo dell'impianto passo passo: linea principale poi collettori ed infine le ali gocciolanti. NB:Non scaricare mai il tutto tramite le ali gocciolanti in quanto ciò può causare l'intasamento dei gocciolatori dovuto alla grande quantità di particelle che si distaccano dalla linea principale e dai collettori. Trattamento discontinuo o intermittente Nonostante il sistema di filtrazione funzioni correttamente, i micro-organismi quali alghe, funghi e batteri possono oltrepassare gli elementi filtranti ed entrare nel sistema di irrigazione. Per evitare un accumulo di materia organica nelle laterali conviene trattare periodicamente l'impianto mediante una clorazione di10-20 ppm per 30 minuti da effettuare al termine di un turno irriguo in modo da far permanere il cloro nelle tubazioni fino al turno successivo. Istruzioni generali: Iniettare il Cloro a monte del filtro per prevenire la crescita di batteri o alghe nella graniglia o sulla superficie degli schermi. Inoltre i precipitati formatisi per azione del Cloro possono essere filtrati. Al termine dell'iniezione è necessario continuare l'irrigazione per un po' di tempo al fine di portare il cloro fuori dalla pompa e dalle valvole in modo da evitare l'azione corrosiva. L'ipoclorito di sodio deve essere conservato in un serbatoio idoneo e resistente alla corrosione. Quando si utilizzano soluzioni chimiche in un sistema di irrigazione va sempre predisposta una valvola di non ritorno al fine di evitare qualsiasi rientro del flusso. La manutenzione delle ali gocciolanti diventa oltremodo importante in caso di occlusione causata da sostanze inorganiche. Spesso l'emungimento di acque da falde sotterranee porta con sè problematiche chimiche alle quali bisogna porre particolare attenzione. In questi casi si procede con l'iniezione di acidi finalizzata al disgregamento delle incrostazioni. Iniezione di acido Sali di calcio precipitati, dal classico aspetto di pellicola bianca o placcatura sul lato esterno/interno del gocciolatore sono sintomo di un problema di origine inorganica. Se lasciato agire il problema può tramutarsi in occlusione totale di tutti o parte dei gocciolatori. L'iniezione di acido è una soluzione facile ed efficiente nella maggior parte dei casi. La procedura con il 30% di Acido Cloridrico (HCl) o altri acidi di simile concentrazione è la seguente: NB:Attenzione: aggiungere l'acido all'acqua e MAI l'acqua all'acido! a) Spurgo di tutte le condotte e le ali. Si consiglia di dividere la superficie irrigua in piccoli appezzamenti e trattareogni area singolarmente. b) Controllare lo scarico del sistema prima del trattamento in modo da confrontare lo spurgo dopo il trattamento con acido. c) Preparare la dose richiesta: 1 litro per metro cubo di portata del settore irriguo. d) Metodo di iniezione: utilizzare solo pompe che siano resistenti agli acidi (ad esempio la pompa Amiad Idraulica o altri dosatori specifici). e) Verificare la portata massima della pompa iniettore. f) Preparare una soluzione di acqua ed acido pari ad un decimo (1/10) della portata massima dell'iniettore. g) Avviare l'Iniettore insieme all'acqua di irrigazione. h) Continuare l'iniezione fino a che, negli ultimi gocciolatori dell'ala gocciolante più lontana non si rileva un valore di Ph pari a 4,0. Utilizzare un semplice kit di prova di pH o una cartina tornasole. i) Continuare l'irrigazione per altri 30-60 minuti. Esempio: - Portata del settore: 30 mc/h - Portata Max dell'iniettore: 500 litri/ora - Acido richiesto: (1 litro/mc): 30 litri - Soluzione totale richiesta: 500:10 = 50 litri - Quantità di acqua da usare: 50lt - 30lt acido = 20 litri Verifica della portata Al fine di verificare lo stato dell'ala gocciolante dopo qualche stagione, verificare il dato all'inizio della prima stagione. Poi, ogni anno alla ripresa della stagione irrigua, verificare di nuovo la portata (alla stessa pressione e con un filtro pulito). In caso di eventuali cambiamenti, procedere immediatamente con le operazioni di lavaggio delle ali gocciolanti.