Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dalla metà del Seicento all’inizio del Novecento © Zanichelli editore 2013 1 Paolucci, Signorini La storia in tasca Dall’inizio del Novecento a oggi Volume 5 1. Il logoramento degli antichi imperi 2. La grande guerra 3. Dopoguerra senza pace Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dalla metà del Seicento all’inizio del Novecento © Zanichelli editore 2013 Capitolo 1 Il logoramento degli antichi imperi Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dalla metà del Seicento all’inizio del Novecento © Zanichelli editore 2013 L’Impero austro-ungarico: due Stati, molte nazionalità L’Austria e l’Ungheria sono due Stati sovrani che hanno un solo imperatore, Francesco Giuseppe, salito al trono nel 1848. Si tratta di uno Stato multinazionale indebolito da divisioni etniche e sociali. Di fronte alle tensioni etniche il governo di Vienna è confuso e incerto. Inoltre fortissime sono le differenze sociali: l’Impero è diviso tra ricche zone industrializzate (Austria e Boemia) e povere zone rurali (Transilvania e Ungheria). Punto di forza dell’Impero restava, però, oltre alla tradizione imperiale, il fortissimo esercito permanente. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 4 L’agonia dell’Impero ottomano Anche l’Impero ottomano, che era sorto agli inizi del XIV secolo ed era giunto al culmine del suo splendore e della sua espansione nel secolo XVI, era da tempo, come l’Impero asburgico, in grave crisi. All’origine di questa crisi c’erano, prima di tutto, difficoltà interne. L’autorità religiosa dell’imperatore (il sultano) su tutti i musulmani, era messa in discussione da cospicue minoranze religiose, come gli sciiti dell’Iran, e da movimenti cosiddetti «di rinascita islamica», che predicavano il ritorno all’Islam delle origini. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 5 Riformatori e nazionalisti turchi Cominciano a diffondersi nell’Impero ottomano i modelli di vita europei e per poter governare le nuove richieste sociali verso una maggiore laicità e democrazia il sultano concede alcune riforme. Ma le fratture sfociarono in un colpo di Stato da parte di alcuni funzionari e ufficiali appartenenti al movimento riformatore e nazionalista Giovani Turchi (1908). Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 6 L’Impero russo: un gigante dai piedi d’argilla L’Impero russo è multinazionale e caratterizzato da un territorio vastissimo che accoglie masse di popolazione poverissima. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 7 Capitolo 2 La grande guerra Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 Una nuova guerra in Europa: le precondizioni Oltre ai conflitti nazionalistici, etnici e religiosi già citati, nel 1914 i rapporti fra le potenze europee erano resi tesi e difficili anche dalle mire delle grandi potenze. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 9 Le alleanze Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 10 A Sarajevo la scintilla della Guerra Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco, fu ucciso a Sarajevo da uno studente slavo, membro di un’organizzazione indipendentista. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 11 Le novità della Grande guerra 1. Si tratta di una guerra di posizione. 2. Dai grandi imperi accerchiati su più fronti viene adottata la tattica del blocco navale. 3. Le nuove tecnologie e materiali siderurgici dotano gli eserciti di nuovi e illimitati armamenti. 4. L’industria chimica attrezza gli eserciti di esplosivi e gas tossici in quantità enormi. 5. Vengono impiegati negli eserciti regolari anche soldati provenienti dalle colonie (come i senegalesi nei contingenti francesi). Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 12 L’Italia in guerra All’inizio l’Italia si dichiara neutrale. E non si sente obbligata a scendere in campo a fianco dei suoi alleati, essendo questi soprattutto aggressori. Fra i sostenitori dell’intervento italiano c’è anche il re Vittorio Emanuele III. Il governo italiano, con un patto firmato a Londra all’insaputa del parlamento, s’impegna ad entrare in guerra a fianco dell’Intesa. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 13 Il fronte italiano Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 14 In Francia e in Italia: offensive e controffensive Verdun, la contro-offensiva sul Somme e l’utilizzo, per la prima volta, del carro armato per le battaglie campali. La Strafexpedition tedesca e l’arresto dei tedeschi da parte delle truppe italiane. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 15 Economia di guerra e propaganda Lo sforzo bellico è un evento di massa: tutte le popolazioni, anche quelle civili, sono chiamate a contribuirvi. Anche le donne, che entrano in massa nelle fabbriche per la produzione di approvvigionamenti militari e non per i soldati al fronte. Strumento nuovo per la creazione del consenso alla guerra è la propaganda, attraverso fotografie, manifesti, cartoline, giornali e documentari cinematografici. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 16 Un anno fondamentale per il conflitto: 1917 Le risorse solo territoriali di Austria e Germania. Il blocco navale tedesco contro chiunque. La prima volta del sommergibile. L’ingresso in guerra degli Stati Uniti. Le condizioni belliche e sociali della Russia e il suo ritiro dallo sforzo bellico dopo la Rivoluzione d’ottobre (armistizio e poi pace di Brest-Litovsk, 1918). Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 17 Il 1918 e la fine del conflitto Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 18 La rivoluzione bolscevica La rivoluzione di febbraio. Il prevalere dei socialisti nei soviet. Il prevalere dei bolscevichi all’interno dei soviet. I bolscevichi guidati da Lenin occupano il Palazzo d’Inverno a Pietrogrado: inizia la rivoluzione. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 19 I bolscevichi instaurano un regime dittatoriale Il partito bolscevico diviene Partito comunista Russo e inizia le riforme per dar vita ad uno Stato socialista. Viene imposta la dittatura. Le «guardie bianche» scatenano la guerra civile con il sostegno delle potenze europee. Viene formata l’«Armata rossa» e inizia quello che viene chiamato il «comunisno di guerra». La guerra civile finisce nel 1921. Lenin pone in essere la NEP. Nasce l’URSS (1922). Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 20 Capitolo 3 Dopoguerra senza pace Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 Il dopoguerra in Europa: problemi sociali e politici Le conseguenze della guerra: inflazione, disoccupazione, carovita. La Conferenza di Parigi e la riconfigurazione dei confini europei secondo il principio dell’«autodeterminazione dei popoli». Viene istituita la Società delle Nazioni, mentre alla Germania, sconfitta, vengono imposte durissime condizioni. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 22 Viene smembrato l’Impero austro-ungarico Condizioni dure furono imposte sia all’Austria (Trattato di Saint-Germain,1919) sia all’Ungheria (Trattato del Trianon,1920). Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 23 Dall’Impero ottomano nasce la Repubblica turca, laica e democratica Cartina p. 63 Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 Il generale Atatürk proclama la Repubblica turca. La capitale viene spostata ad Ankara. Con la separazione dalla Grecia, il presidente Atatürk ordina il rimpatrio dei turchi di Grecia e l’esodo dei greci di Turchia in Grecia. Inizia quella viene chiamata la «questione curda» ossia la repressione da parte della Turchia (e dell’Iraq) delle rivendicazioni indipendentiste del popolo curdo. 24 Le riforme della nuova Turchia Le riforme sociali e culturali: - Il turco diviene lingua nazionale. - Leggi, istituzioni, tribunali e scuole divengono laici. - Abolito l’uso del fez (copricapo maschile) e del turbante nei luoghi pubblici e le donne non sono più obbligate a velarsi. - La religione diviene un fatto privato. - Abolita la poligamia, gli harem e il ripudio arbitrario delle mogli. - Misure atte a parificare giuridicamene e politicamente le donne agli uomini. - Le scuole vengono aperte alle studentesse. - Le donne possono accedere ad ogni professione e alle cariche pubbliche, anche quelle elettive. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 25 Medio Oriente e Palestina: le origini del contrasto fra arabi ed ebrei Cartina p. 66 Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 Ad oriente, nelle regioni appartenute al dissolto Impero ottomano si formarono gli stati della Siria e del Libano, non pienamente indipendenti, ma affidati, col titolo di «mandati» all’amministrazione francese, e quelli di Palestina, Transgiordania e Iraq, che divennero mandati dell’Inghilterra. 26 Benessere e crisi negli Stati Uniti I primi anni del dopoguerra (1918-1928) furono per gli Stati Uniti un periodo di prosperità sociale e culturale. Ma la crisi del 1929 muta profondamente lo scenario. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 27 Inizia un nuovo corso: il New Deal Il piano di ripresa economica (il New deal, «nuovo corso») fu realizzato e in pochi anni risollevò l’economia degli Stati Uniti. Diminuì a poco a poco anche la grande povertà. Paolucci, Signorini, La storia in tasca. Dall’inizio del Novecento a oggi © Zanichelli editore 2013 28