La riforma Gelmini e la
sua applicazione in
provincia di Trento
Arduino Salatin
Direttore Iprase del Trentino
1
Punti principali

I presupposti della
riforma

I nuovi istituti tecnici

I nuovi istituti
professionali

I nuovi licei

Orientamenti assunti
dalla Provincia
Autonoma di Trento
2
1. I presupposti della
riforma
3
LaIscrizioni
distribuzione
attuale
gli studenti
che scelgono
al I anno:
le quote
per tipologia
di istitutola
scuola
secondaria
superiore
Italia
(valori %,
iscritti per tipo di
scuola / totalein
iscritti)
Tipo di istituto
2008/'09
2009/'10
variazione assoluta
Istituti tecnici
34.0
34.0
0.0
Istituti professionali
22.3
23.0
0.7
Licei scientifici
22.2
22.0
-0.2
Licei classici
10.1
10.0
-0.1
Licei socio-psico-pedagogici
7.8
7.5
-0.3
Licei artistici e istituti d'arte
3.6
3.6
0.0
100.0
100.0
Totale
Fonte : elaborazioni Confindustria Education su dati MPI
4
La composizione dei diplomati per tipologia di diploma
1997/'98
valori assoluti
valori %
Istituti tecnici
199,648
Liceo scientifico
93,471
Istituti professionali
75,178
Liceo classico
45,797
Istituti magistrali
46,147
Istituti d'arte
9,360
Liceo artistico
6,583
Liceo linguistico
4,655
Totale
480,839
Fonte : elaborazioni Confindustria su dati RGE
41.5
19.4
15.6
9.5
9.6
1.9
1.4
1.0
100
2007/'08
valori assoluti
valori %
163,915
102,708
69,902
52,345
37,339
8,859
7,729
3,949
446,746
36.7
23.0
15.6
11.7
8.4
2.0
1.7
0.9
100
5
Lo stock di iscritti ai licei e agli istituti tecnici, a.s. 1990/'91-2009/'10
(valori %, totale iscritti alla scuola superiore di II grado = 100)
quota %
50.0
47
istituti tecnici
45.0
41
40.0
35.0
35
38
35
34
/1
0
09
/0
9
20
08
20
/0
8
07
/0
7
20
06
/0
6
20
05
/0
5
20
04
/0
4
20
03
/0
3
20
02
20
/0
2
01
/0
1
20
00
/0
0
20
99
/9
9
19
98
/9
8
19
97
/9
7
19
96
19
/9
6
95
/9
5
19
94
/9
4
19
93
19
92
/9
2
19
91
/9
1
/9
3
31
19
90
36
37
licei*
30.0
19
42
39
anni scolastici
*Per evitare salti nella serie storica, sono stati inclusi anche gli studenti degli istituti psico-pedagogici sin dal 1990/''91, benchè la riforma sia entrata in vigore
nell'a.s.1998/'99.
Fonte : elaborazioni Confindustria Education su dati MPI
6
Gli iscritti all'Università per diploma conseguito, 2007/08
Istituto professionale
Istituto tecnico
Istituto magistrale
Liceo scientifico
Liceo classico
Liceo linguistico
Altra scuola
Istituto straniero
Totale
Fonte : elaborazione Confindustria su dati Miur
Tecnico
valori
assoluti valori %
999
2.1
14,433
30.9
335
0.7
22,831
48.9
2,735
5.9
623
1.3
3,226
6.9
1,541
3.3
46,723
100.0
Scientifico
Economico-giuridico
valori
valori
assoluti valori % assoluti valori %
3,054
6.3
7,497
6.7
10,751
22.2
37,125
33.1
1,888
3.9
6,186
5.5
23,092
47.6
32,887
29.3
5,575
11.5
15,352
13.7
1,684
3.5
6,125
5.5
1,365
2.8
3,662
3.3
1,110
2.3
3,315
3.0
48,519
100.0 112,149
100.0
Umanistico
valori
assoluti valori %
4,885
7.3
11,260
16.9
10,801
16.2
14,951
22.4
9,502
14.2
7,897
11.8
5,584
8.4
1,845
2.8
66,725
100.0
7
Secondo il documento Gelmini-Sacconi, Italia
2020, le proiezioni economiche vedono l’Italia
in una posizione di grave difficoltà, nel contesto
internazionale e comparato, rispetto alle
prospettive demografiche, occupazionali e di
crescita.
Si prevede, in particolare, una forte carenza di
competenze elevate e intermedie legate ai
nuovi lavori e un disallineamento complessivo
della offerta formativa rispetto alle richieste del
mercato del lavoro.
8
Indirizzi del Ministero per il riordino

Rilanciare l’istruzione tecnica e professionale
dando pari dignità anche percorsi non liceali, in
modo da valorizzare i diversi tipi di talenti dei
giovani, ridurre la dispersione scolastica e
rispondere meglio alle esigenze del mercato del
lavoro

Rendere più semplici e chiari gli indirizzi di
studio, superando la frammentazione attuale
9

Dare più importanza alle grandi basi culturali che
preparano agli studi universitario e/o al lavoro,
superando il nozionismo tipico della scuola
italiana

Dare alle scuole – in quanto autonome - la
possibilità di sperimentare e fare innovazione,
per rispondere alle esigenze del territorio, ma
dentro un grado di regole e responsabilità
precise
10

Rendere più essenziale il tempo-scuola degli
studenti, allineandolo a quello medio europeo

Puntare sulle competenze-chiave di
cittadinanza e sull’equivalenza dei livelli di
uscita del Quadro europeo delle qualificazioni
per l’apprendimento permanente (EQF)

Migliorare la cooperazione tra scuola e mondo
del lavoro, tra scuola e territorio, anche per
ridurre lo scarto tra teoria e pratica, in vista di
un migliore inserimento lavorativo
11
Le priorità di azione di “Italia 2020”
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Facilitare la transizione dalla scuola al
lavoro
Rilanciare l’istruzione tecnico-professionale
Rilanciare il contratto di apprendistato
Ripensare l’utilizzo dei tirocini formativi,
promuovere le esperienze di lavoro nel
corso degli studi, educare alla sicurezza sul
lavoro, costruire sin dalla scuola e dalla
università la tutela pensionistica
Ripensare il ruolo della formazione universitaria
Aprire i dottorati di ricerca al sistema produttivo
e al mercato del lavoro
12
UNIVERSITA’
22
ITS
IFTS
19
18
Esame di Stato
6
indirizzi
17
11
indirizzi
Istituti
6
indirizzi
Istitituti
21
MERCATO DE LAVORO
24
APPRENDISTATO
Il nuovo sistema formativo italiano
qualifiche
16
Licei
Tecnici
Profess.
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
Età
14
IFP
(Centri di
formazione
profess. Reg.)
PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
(ex Scuole elementari e medie)
13
La riforma è solo un punto di partenza
in quanto apre un cantiere di lavoro
che richiederà alle scuole
un lavoro di assestamento
per almeno 4-5 anni …
Dopo 3 anni dall’entrata in vigore,
è prevista comunque una verifica
con la possibilità di aggiustamenti
e revisioni sulla base dell’esperienza…
14
Il MIUR sta predisponendo intanto …
L indicazioni nazionali con la descrizione analitica
dei risultati di apprendimento (competenze,
abilità e conoscenze), in relazione agli
insegnamenti previsti negli Allegati B e C del
Regolamento (profili professionali e quadri
orari);
attraverso:
 un decreto ministeriale per i Licei
 delle Linee guida per gli istituti tecnici e
professionali
15
Schema delle indicazioni nazionali
(es. per gli istituti tecnici)
a) Descrizione risultati di apprendimento in esito
(competenze, abilità, conoscenze) per indirizzo, con
indicazioni relative a:
 discipline dell’Area generale
 discipline dell’Area di indirizzo
+ Competenze chiave di cittadinanza (non disciplinari)
b) Indicazioni metodologiche e didattiche
(interdisciplinarietà, laboratorialità, orientatività, …)
c) Indicazione per la valutazione periodica, finale e degli
apprendimenti
16
2. I nuovi istituti tecnici
17

È il settore scolastico che ha avuto le più
rilevanti modifiche con la riforma in termini di
accorpamento di indirizzi e introduzione di nuovi
indirizzi

Si prevede un rilancio di questi istituti come “le
scuole dell’innovazione”, data l’importanza
fondamentale di diplomati tecnici per il futuro
dell’Italia nell’economia mondiale

Sono fortemente orientati alla preparazione dei
giovani alle nuove tecnologie e metodologie, che
richiedono un stretta collaborazione con il
mondo delle imprese e una didattica
laboratoriale
18
Rispetto ai documenti in prima lettura (maggio
2009), la versione finale del nuovo regolamento
governativo conferma …

L’impianto curricolare 2+2+1

Il tempo scuola degli studenti (1056 ore annue,
pari a 32 ore per 33 settimane)

Le quote di autonomia (20%) e flessibilità (30 e
35%)
19
cambia…

L’avvio dei nuovi ordinamenti (riservato al primo
anno)

L’istituzione (ora facoltativa) dei Comitati
tecnico-scientifici e dei Dipartimenti

Alcune confluenze tra vecchio e nuovo
ordinamento
20
I due indirizzi del settore “economico”

B1 “Amministrazione, finanza e marketing”
Articolazioni:
 generale
 “Relazioni internazionali per il Marketing”
 “Sistemi informativi aziendali”

B2 “Turismo”
21
Gli 11 indirizzi del settore “tecnologico”

C1 “Meccanica, meccatronica ed energia”


C2 “Trasporti e logistica”


Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del
mezzo” e “Logistica”
C3 “Elettronica ed elettrotecnica”


Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”
Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”
C4 “Informatica e telecomunicazioni”

Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni”
22

C5 “Grafica e comunicazione”

C6 “Chimica, materiali e biotecnologie”


C7 “Sistema moda”


Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e
moda”
C8 “Agraria, agroalimentare e agroindustria”


Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie
ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”
Articolazioni: “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione
dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia”
C9 “Costruzioni, ambiente e territorio”

Articolazioni: Generale e “Geotecnico”
23
Le 8 discipline comuni
(ore settimanali medie)
 Lingua e letteratura italiana (4 ore)
 Lingua inglese (3 ore)
 Storia (2 ore)
 Matematica (3 ore)
 Diritto ed economia (2 ore)
 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) (2 ore)
 Scienze motorie e sportive (2 ore)
 Religione cattolica o attività alternative (1 ora)
24
3. I nuovi istituti
professionali
25

È il settore scolastico che è più dipendente
dalle scelte politiche del nuovo “federalismo
formativo”, cioè dalle decisioni delle singole
Regioni, in particolare per “l’offerta coordinata”
con i corsi di formazione professionale triennale

Si prevede una graduale revisione di questi
istituti, nel senso di rispondere alla nuova
domanda professionale emergente a livello
settoriale e territoriale, soprattutto nell’ambito
dei servizi
26
Gli indirizzi del settore “servizi”

B1 - “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”

B2 - “Servizi socio-sanitari” ,
Articolazioni :
- “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,Odontotecnico”
- “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico”.

B3 - “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera”,
Articolazioni:

“Enogastronomia”,
“Servizi di sala e di vendita”,
“Accoglienza turistica”
B4 - “Servizi commerciali”.
27
Qualifiche triennali relative ai percorsi regionali di
istruzione e formazione professionale per il settore
servizi:
•OPERATORE PER LA RISTORAZIONE
•OPERATORE PER I SERVIZI DI PROMOZIONE ED
ACCOGLIENZA
•OPERATORE AMMINISTRATIVO - SEGRETARIALE
•OPERATORE PER I SERVIZI DI VENDITA
•OPERATORE PER LA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE
•OPERATORE AGRICOLO
28
Gli indirizzi del settore “industria e
artigianato”

C1- “Produzioni industriali e artigianali”
Articolazioni:

“Industria”
“Artigianato”
C2 - “Manutenzione e assistenza tecnica”
29
Qualifiche relative ai percorsi regionali di istruzione e
formazione professionale per il settore industria e
artigianato
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
OPERATORE PER L’ABBIGLIAMENTO
OPERATORE PER LE CALZATURE
OPERATORE PER LE PRODUZIONI CHIMICHE
OPERATORE EDILE
OPERATORE ELETTRICO
OPERATORE ELETTRONICO
OPERATORE GRAFICO
OPERATORE PER GLI IMPIANTI TERMOIDRAULICI
OPERATORE PER LE LAVORAZIONI ARTISTICHE
OPERATORE PER IL LEGNO
OPERATORE PER IL MONTAGGIO E LA MANUTENZIONE DI
IMBARCAZIONI DA DIPORTO
• OPERATORE PER LA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE
• OPERATORE MECCANICO
• OPERATORE PER I SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI
30
Rispetto ai documenti in prima lettura (maggio
2009), la versione finale del nuovo regolamento
governativo conferma …

L’impianto curricolare 2+2+1

Il tempo scuola degli studenti (1056 ore annue,
pari a 32 ore per 33 settimane)

Le quote di autonomia (20%) e flessibilità (2535-40%)
31
4. I nuovi licei
32

È il settore scolastico che in generale
viene meno toccato dalla riforma, anche
se vengono introdotti nuovi indirizzi (es.
linguistico, coreutico-musicale) e nuove
opzioni, soprattutto nel liceo artistico e
scientifico.

Si prevede una modernizzazione di questi
istituti potenziando soprattutto le discipline
scientifiche e le lingue straniere
33
Il nuovo sistema dei licei comprende i licei:
• artistico,
Con 6 indirizzi
• arti figurative;
• architettura e ambiente;
• design;
• audiovisivo e multimediale;
• grafica;
• scenografia.
• classico,
• linguistico,
• musicale e coreutico,
• scientifico (con l’opzione “scienze applicate”)
• delle scienze umane (con l’opzione economico-sociale).
34
Le 8 discipline comuni
 Lingua e letteratura italiana
 Lingua e cultura straniera
 Storia e geografia
 Matematica
 Scienze naturali
 Storia dell’arte
 Scienze motorie e sportive
 Religione cattolica o attività alternative
* Il latino non è più una disciplina caratterizzante
35
Carico orario settimanale per gli studenti
Liceo artistico
34 ore nel biennio, 35 ore nel triennio
Liceo musicale e coreutico
(dalla prima alla quinta classe)
32 ore
Liceo classico
27 ore nel biennio, 31 ore nel triennio
Licei scientifico, linguistico, delle scienze umane
27 ore nel biennio, 30 ore nel triennio
36
5. Orientamenti assunti
dalla Provincia Autonoma
di Trento
37
Il nuovo piano provinciale dell’offerta formativa per il
secondo ciclo parte della riforma Gelmini, ma attua
alcune scelte specifiche:
-
Razionalizzazione di tutta l’offerta su 3 “gambe principali”:
a) licei,
b) istituti tecnici,
c) IFP provinciale,
lasciando all’istruzione professionale solo gli indirizzi del settore
“servizi socio-sanitari”
-
Garanzia in tutti i principali comprensori della possibilità di scelta
tra più indirizzi, almeno fino al primo biennio, anche per limitare
la mobilità geografica degli studenti
38
- assegnazione della nuova opzione “scienze applicate”
ai Licei scientifici e non agli istituti tecnici che
avevano il vecchio indirizzo “scientifico-tecnologico”
- Costituzioni di poli formativi territoriali e/o settoriali, per
“filiera”, tra cui:
- meccanica e meccatronica
- elettronica, informatica e microsistemi,
- turismo
- agricoltura e ambiente.
39
I nuovi curricoli e i quadri orari
a) Principali criteri derivanti o ispirati dalla legge
provinciale 5/2006
• Valorizzazione dell’obbligo di istruzione a 16 anni e del
carattere orientativo del primo biennio rispetto ai vari
percorsi
• Inserimento della lingua tedesca obbligatoria fino al
16° anno e valorizzazione della storia locale e della
cultura della montagna
• Curricolo verticale 6-16 anni, su almeno 3 literacy
comuni (italiano, lingue straniere, matematica e scienze)
40
b) Ipotesi organizzative
Dati i criteri sopra elencati e tenendo conto dei vincoli
ministeriali (monte ore annuo studente, numero
discipline, autonomia del 20%), si ritiene che la
soluzione più efficace sul piano organizzativo si
raggiunga adottando unità di insegnamento di 50
minuti (modalità peraltro prevalente già in tutte le
scuole).
* Le scuole che lo desiderano potranno tuttavia
organizzarsi su un impianto a 60 minuti.
41
Ipotesi in corso di definizione
Primo biennio
Unità di insegnamento
di 50 minuti, secondo
le discipline e in
numero non inferiore a
quello dei Quadri orari
Gelmini
+ 2 unità settimanali di
tedesco (per gli
indirizzi che non hanno
già la seconda lingua)
Monte ore comune in
italiano, matematica e
lingua straniera
Secondo biennio
Quinto
anno
Unità di insegnamento di 50 minuti,
secondo le discipline e in numero
non inferiore a quello dei Quadri orari
Gelmini
+ 2 unità settimanali per l’area di
personalizzazione
Orario di servizio degli insegnanti:
18 unità di insegnamento di 50 minuti
Recupero delle 3 ore restanti (di 60 minuti)
in attività con gli studenti
(da contrattare con le OO.SS.)
42
Scarica

Presentazione_salatin_1_3_10_