FERMENTAZIONE
ALCOLICA
ACQUA + ZUCCHERO + LIEVITO
ETANOLO + ANIDRIDE CARBONICA
Esperimento sulla fermentazione alcolica
Materiale
• 4 provette (e un qualsiasi supporto per farle stare in
piedi)
• 4 palloncini piccoli
• zucchero
• lievito di birra
• acqua
Esecuzione dell’esperimento
Provetta 1: acqua (metà provetta) + lievito + zucchero
Provetta 2: lievito + zucchero
Provetta 3: acqua (metà provetta) + lievito
Provetta 4: acqua (metà provetta) + zucchero
Mescolare bene il contenuto di ogni provetta con una bacchetta,
stando attenti a sciacquarla nel passare dall’una all’altra.
Chiudere ogni provetta con un palloncino e mettere le provette al sole
per 30 minuti – 1 ora.
Risultato
Cos’è successo ai palloncini?
Si può osservare che il palloncino della provetta 1 si è
gonfiato: questa provetta contiene infatti tutti gli
ingredienti per la fermentazione alcolica, e l’anidride
carbonica che ne deriva fa gonfiare il palloncino.
Anche il palloncino della provetta 2, in modo leggermente minore
rispetto all’altro, si è gonfiato: pur non avendo aggiunto l’acqua,
questa, necessaria per la sopravvivenza del lievito, è presente in
piccola parte nel panetto di lievito di birra utilizzato.
I palloncini delle provette 3 e 4 non si sono gonfiati, poiché in esse
manca il lievito, responsabile della trasformazione dello zucchero in
alcol e anidride carbonica.
Inoltre, subito dopo aver tolto il palloncino, le provette 1 e 2
emaneranno un odore diverso rispetto a quello del lievito,
vagamente alcolico, dovuto alla formazione di etanolo.
BIOGAS
Composto per circa il 50% da metano, per la restante
parte da altri gas fra cui soprattutto anidride
carbonica, monossido di carbonio, azoto, idrogeno.
Può essere ottenuto da letame, fanghi di depurazione
o rifiuti organici, tramite fermentazione anaerobica
(cioè in assenza di ossigeno) fatta da batteri.
Esperimento sul biogas
Materiale
• barattolo di vetro con coperchio
• tubicino di gomma (o cannuccia)
• silicone o colla a caldo
• nastro isolante
• cotone idrofilo
• rifiuti organici (insalata, bucce di banana…)
Esecuzione dell’esperimento
1) Praticare un foro al centro del coperchio del barattolo e
inserirvi il tubicino di gomma
2) Applicare del silicone sul bordo del foro, in modo da chiuderlo
bene e fissare il tubicino, sigillando poi quest’ultimo con il
cotone
3) Riempire il barattolo con i rifiuti organici
4) Chiudere il barattolo e sigillarne il coperchio con silicone e
nastro isolante
Risultato
Dopo 3-4 settimane si formerà il biogas,
individuabile, dopo aver tolto il cotone dal
tubicino, sia dall’odore, sia avvicinandovi subito un
fiammifero acceso: la combustione del biogas
genererà infatti una piccola fiamma.
L’esperimento può essere condotto con più barattoli,
mettendo dentro a ciascuno rifiuti organici diversi,
per poi vedere quali daranno i risultati migliori.
COMPOST
E’ una sorta di terriccio ottenuto dalla
decomposizione di rifiuti organici, operata da
microrganismi decompositori aerobi (ovvero
operanti in presenza di ossigeno).
Il compostaggio riduce la quantità di residui
organici da smaltire, fornendo al contempo un
buon fertilizzante organico in alternativa a quelli
chimici.
Queste le regole principali per realizzare un buon
compostaggio domestico, avendo a disposizione una
compostiera “fai-da-te” o comprata:
1) Scegliere un luogo adatto dove mettere la compostiera, non
troppo caldo né troppo freddo
2) Mantenere sempre la giusta umidità, aggiungendo acqua o
mettendo il contenitore all’ombra quando necessario
3) Mettere del materiale drenante sul fondo della compostiera
(es. legno), per non far accumulare liquidi
4) Assicurarsi che i rifiuti organici scelti per la preparazione
dl compost comprendano sia scarti umidi (avanzi di cibo) che
scarti “secchi”, come residui di potature
5) Mescolare spesso il materiale per garantire l’aerazione, in
modo da fornire ossigeno ai decompositori e far sì che il
compost abbia in tutte le sue parti uguali elementi nutritivi,
temperatura e umidità
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FERMENTAZIONE ALCOLICA