Relazione: Cenni della guerra del Pacifico e Bomba nucleare sulla città di Hiroshima Il 7 dicembre 1941 l'aviazione giapponese attacca la flotta americana della base di Pearl Harbor: la guerra diventa mondiale. Lontana dall'Europa, dall'Africa mediterranea e dall'Atlantico, che fin qui sono stati i principali teatri delle operazioni, la guerra si combatte anche nel Pacifico e l'Asia orientale. Fattori logistici e tecnologici vi giocano un ruolo di primo piano e due poderose macchine da guerra si contendono per quasi quattro anni il controllo dei mari, isole, territori. Fino a quando la potenza nipponica è sopraffatta dalla superiorità americana e il conflitto si conclude con l'ingresso sulla scena del più devastante ordigno mai realizzato dall'uomo: la bomba atomica, che costringe il Giappone alla resa incondizionata. La guerra del Pacifico segna il definitivo tramonto degli imperialismi europei in Asia e gli Stati Uniti diventano la nuova superpotenza mondiale. l'Unione Sovietica rimase neutrale fino all'agosto 1945 quando intervenne in Manciuria per recuperare territori appartenuti all'impero russo. Nel 1939 il Giappone tentò un attacco al territorio dell’Unione Sovietica ma essa lo respinse e riprese i combattimenti con il Giappone solo nel 1945. Intanto era stato stretto il Patto D’acciaio fra Germania, Italia e Giappone perché questi tre stati, dominati da regimi dittatoriali, avevano l’intento comune di espandere la propria influenza sui paesi vicini. Nel 1941 il Giappone aveva ormai occupato più della metà del territorio cinese ma faticava ad espandere la propria influenza sul resto del paese perché i cinesi resistevano sui terreni più montagnosi e i comunisti cinesi organizzavano attività di guerriglia e sabotaggio nel territorio già conquistato dai nemici. I bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki in Giappone furono invece due attacchi nucleari operati sul finire della Seconda guerra mondiale. Il mattino del 6 agosto 1945 alle 8:15, l'Aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica "Little Boy" sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell'ordigno "Fat Man" su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100 000 a 200 000, quasi esclusivamente civili. Per la gravità dei danni diretti ed indiretti causati dagli ordigni, i due attacchi atomici vengono considerati gli episodi bellici più significativi dell'intera storia dell'umanità. Il ruolo dei bombardamenti nella resa dell'Impero giapponese, così come gli effetti e le giustificazioni, sono stati oggetto di innumerevoli dibattiti. Negli Stati Uniti prevale la posizione secondo cui i bombardamenti atomici sarebbero potuti servire ad accorciare la Seconda guerra mondiale di parecchi mesi, risparmiando le vite dei soldati (sia alleati sia giapponesi) e dei civili, destinati a perire nelle operazioni di terra e d'aria nella prevista invasione del Giappone. In Giappone, l'opinione pubblica, invece, tende a sostenere come i bombardamenti siano rimini di guerra perpetrati per accelerare il processo di resa del governo militare giapponese. Altri sostengono che essi non potessero essere giustificati solo da una vittoria sul fronte giapponese ormai vicino alla resa ma che fossero una dimostrazione di potenza verso quello che si profilava come il nuovo nemico, ovvero l'URSS che preparava l'invasione all'arcipelago nipponico proprio nei giorni successivi al bombardamento. Gli Stati Uniti, con l'assistenza militare e scientifica del Regno Unito e del Canada, erano già riusciti a costruire e provare una bomba atomica nel corso del Progetto Manhattan, un progetto scientifico-militare volto a costruire l'ordigno atomico prima che gli scienziati impegnati nel Programma nucleare tedesco riuscissero a completare i propri studi per dare a Hitler un'arma di distruzio ne di massa. Il primo test nucleare, nome in codice "Trinity", si svolse il 16 luglio 1945 ad Alamogordo, nel Nuovo Messico. L’invenzione della bomba atomica non è da imputare ad una sola personalità: il progetto Manhattan, nato nel 1939 e fortemente voluto dagli Stati Uniti (in particolare dal presidente Roosvelt) prevedeva un team di ricerca esclusivo, composto da numerosi scienziati tra i quali ricordiamo Szilard, Oppenheimer, Von Neumann e l’italiano Enrico Fermi. Grazie alla collaborazione tra fisici americani e stranieri, gli Stati Uniti raggiunsero risultati sorprendenti nel campo dell’energia nucleare e la prima bomba al plutonio (soprannominata The Gadget). Una bomba di prova, denominata "The Gadget" fu fatta esplodere con successo. I lanci su Hiros hima e Nagasaki, quindi, furono la seconda e terza detonazione della storia delle armi nucleari. Il mese precedente il bombardamento, la conquista di Okinawa, che aveva causato la morte di 150 000 civili e militari giapponesi, e la perdita di circa 70 000 soldati americani, aveva offerto una base ideale per la conquista del Giappone, ma preoccupava i comandi Alleati, che temevano perdite 3-4 volte superiori, dato l'acceso patriottismo dei soldati giapponesi, crescente a mano a mano che arretravano verso la madrepatria. Il presidente degli Stati Uniti d'America, Harry Truman, che venne a conoscenza dell'esistenza del Progetto Manhattan solo dopo la morte di Franklin D. Roosevelt, decise di utilizzare la nuova bomba sul Giappone. Nelle sue intenzioni dichiarate, il bombardamento doveva determinare una risoluzione rapida della guerra, infliggendo una distruzione totale e infondendo quindi nel governo giapponese il timore di ulteriore distruzione: questo sarebbe stato sufficiente per determinare la resa dell'Impero giapponese. Il 26 luglio 1945 Truman e gli altri capi di Stato Alleati stabilirono, nella Dichiarazione di Potsdam, i termini per la resa giapponese. Il giorno seguente, i giornali giapponesi riportarono la dichiarazione, il cui testo venne diffuso anche radiofonicamente in tutto l'impero del Sol Levante, ma il governo militare la respinse. Il segreto della bomba atomica era ancora custodito, e la sua esistenza non venne minimamente accennata nella dichiarazione. Perché proprio Hiroshima? Nel 1945 Hiroshima era una città di grande importanza militare e industriale, e nei suoi pressi erano presenti alcune basi militari, come il quartier generale della Quinta Divisione e quello del Maresciallo Shunroku Hata, secondo quartier generale dell'esercito a cui faceva capo l'intero sistema difensivo del Giappone meridionale. Hiroshima era una base minore, dedita al rifornimento e all'appoggio per le forze armate. La città era soprattutto un centro per le comunicazioni, per lo stoccaggio delle merci e un punto di smistamento delle truppe: per questo fu deliberatamente tenuta fuori dalle rotte dei bombardieri, proprio per permettere lo studio degli effetti di una bomba atomica in un ambiente ideale. La priorità per lo sgancio della bomba fu infine data proprio a Hiroshima dopo la segnalazione che essa era l'unico tra gli obiettivi che non avesse al suo interno e nei dintorni campi per i prigionieri di guerra. La città nella sua interezza era potenzialmente ad altissimo rischio d'incendio. La popolazione di Hiroshima ave va raggiunto un picco di 381 000 unità prima della guerra, ma prima del bombardamento atomico la popolazione era rapidamente diminuita a causa di un'evacuazione generale ordinata dal governo giapponese, tanto che il 6 agosto si contavano circa 255 000 abitanti La scelta della data del 6 agosto si basò sul fatto che nei giorni precedenti diverse nubi stratificate coprivano la città, mentre il giorno dell'attacco il tempo era variabile. Per la scelta fu deciso di far decollare, prima della missione vera e propria, un B-29 senza armamento, il cui compito era quello di indicare al comando la situazione del tempo sopra le città scelte per lo sgancio. Quando gli altri B-29 stavano già volando ricevettero l'ok per bombardare Hiroshima. Circa un'ora prima del bombardamento, la rete radar giapponese lanciò un allarme immediato, rilevando l'avvicinamento di un gran numero di velivoli americani diretti nella zona meridionale del Giappone. L'allarme venne diffuso anche attraverso trasmissioni radio in moltissime città ni pponiche e fra queste anche Hiroshima. Gli aerei si avvicinarono alle coste dell'arcipelago giapponese a un'altezza molto elevata. Poco prima delle 08:00, la stazione radar di Hiroshima stabilì che il numero di velivoli entrati nello spazio aereo giapponese era basso, probabilmente non più di tre, perciò l'allarme aereo venne ridimensionato (il comando militare giapponese infatti aveva deciso, per risparmiare il carburante, di non far alzare in volo i propri aerei per le formazioni aeree americane di piccol e dimensioni). I tre aeroplani americani erano i bombardieri Enola Gay, The Great Artiste e un altro aereo, in seguito chiamato Necessary Evil, cioè "Male necessario" (l'unica funzione di questo aereo fu quello di documentare, attraverso una serie di fotog rafie, gli effetti dell'impiego dell'arma atomica). Il normale allarme aereo non venne azionato, dato che veniva normalmente attivato solo all'approssimarsi dei bombardieri. Alle 08:14 e 45 secondi, l'Enola Gay sganciò "Little Boy" sul centro di Hiroshima. Dopo il bombardamento di Hiroshima il Presidente Truman annunciò: «Se non accettano adesso le nostre condizioni, si possono aspettare una pioggia di distruzione dall'alto, come mai se ne sono viste su questa terra». L'8 agosto furono lanciati volantini e furono dati avvertimenti al Giappone da Radio Saipan (la zona di Nagasaki non ricevette volantini di avvertimento fino al 10 agosto, nonostante questa campagna informativa continuasse dall'inizio del mese). Un minuto dopo la mezzanotte del 9 agosto, ora di Tokyo, l'Armata Rossa lanciò un'offensiva verso la Manciuria con oltre 1 500 000 uomini, 26 137 cannoni, 5 556 mezzi corazzati e 5 000 aeroplani. Quattro ore dopo il governo di Tokyo venne formalmente informato che l'Unione Sovietica aveva rotto il patto di neutralità e dichiarato guerra all'Impero giapponese secondo gli accordi intercorsi con gli alleati per aprire il nuovo fronte entro tre mesi dalla fine della guerra in Europa. Gli ufficiali anziani dell'Esercito Imperiale Giapponese inizialmente sottovalutarono la portata dell'attacco sovietico, ma ben presto decisero di imporre la legge marziale, di concerto con il Ministro della Guerra Anami, per arrestare chiunque avesse tentato di firmare una pace. Il caso di Yamaguchi: Yamaguchi è noto come l’uomo sopravvissuto alle due bombe nucleari. Era a Hiroshima il 6 agosto 1945 per un viaggio di lavoro per la società per cui lavorava, la Mitsubishi Heavy Industries. Stava scendendo dal tram quando la prima bomba atomica, Little Boy, fu sganciata sulla città ad appena 3 km di distanza. L'esplosione gli provocò notevoli lesioni,. Fu avvolto in bendaggi per le sue ferite e divenne completamente calvo. Come molti altri sopravvissuti a esplosioni nucleari, Yamaguchi soffrì per tutta la vita per gli effetti; anche sua moglie fu avvelenata dal fallout nucleare. Yamaguchi restò per tutta la notte successiva al 6 agosto in un rifugio antiaereo prima di tornare alla sua città natale, Nagasaki, il giorno successivo. Yamaguchi stava spiegando ai suoi supervisori quanto vicino alla morte era stato, quando, a circa 3 km di distanza, fu sganciata la seconda bomba, Fat Man. Il 7 agosto Yoshio Nishina (che sarebbe poi morto di cancro nel 1951) e altri fisici atomici furono mandati a Hiroshima a constatare i danni ed effettivamente testimoniarono che la città era stata distrutta dal bombardamento nucleare; tuttavia, l'esercito giapponese, tra cui l'ammiraglio Soemu Toyoda, stimò che non più di una o due bombe supplementari potevano essere sganciate, concludendo che dopo "ci sare bbe più distruzione, ma la guerra potrebbe andare avanti". La pianificazione per il secondo attacco venne stabilita dal colonnello Tibbets, in qualità di comandante del 509º Gruppo bombardieri di base a Tinian: inizialmente previsto per l'11 agosto contro Kokura, l'attacco venne anticipato di due giorni per le pessime condizioni meteorologiche previste dopo il 10 agosto. I due bombardamenti nell'arco di così pochi giorni, le centinaia di migliaia di vittime e la potenza annientatrice di quest'arma costrinsero i giapponesi alla resa il 15 agosto 1945. Era la fine della seconda guerra mondiale, il conflitto più violento e sanguinoso della storia dell'umanità. I superstiti del bombardamento vennero chiamati hibakusha, una parola giapponese che significa letteralmente "persona esposta alla bomba". Superstiti e soccorritori divennero il nucleo del pacifismo giapponese del dopoguerra, e da allora il paese nipponico è diventato paladino dell'abolizione delle armi nucleari in tutto il mondo. Durante il periodo post-bellico, si utilizzò questo termine al posto di "sopravvissuti" per non esaltare la vita, cosa che all'epoca sarebbe stato considerato come una grave mancanza di rispetto nei confronti dei molti morti. Al 31 marzo 2011, 219 410 hibakusha erano ufficialmente riconosciuti come tali dal governo giapponese. Si crede che i bombardamenti atomici non mirassero solo ad una pronta resa del Giappone, ma costituissero invece un monito all'alleato sovietico. La resa del Giappone prima del concordato intervento sovietico in Estremo Oriente non solo avrebbe evitato la creazione di diverse zone d'occupazione, come era avvenuto in Germania, ma avrebbe privato l'URSS di pegni territoriali da far valere al tavolo della pace. Si è trattato inoltre di un'ostentazione spettacolare di una nuova potenza distruttrice data dalla combinazione dell'aviazione strategica e dell'arma nucleare, fattori non posseduti dall'URSS, potenza essenzialmente terrestre e ritenuta molto vulnerabile ai bombardamenti strategici La guerra infine si concluse definitivamente in Europa l'8 maggio 1945 con la resa dell'impero tedesco, e in asia il successivo 2 settembre con la resa dell'impero Giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Fonti: http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondiale (Informazioni sulla seconda guerra mondiale) http://doc.studenti.it/riassunto/storia/guerra-pacifico-2-guerra-mondiale.html (Introduzione alla Guerra del pacifico) http://www.presentepassato.it/Dossier/900barbaro/1suzuko_numata.html (La storia di Yamaguchi) http://it.wikipedia.org/wiki/Bombardamenti_atomici_di_Hiroshima_e_Nagasaki (Fat Man & Little Boy) http://www.sapere.it/sapere/strumenti/domande-risposte/storia-civilta/chi-inventato-bombaatomica.html (Progetto Manhattan) Film trattanti il tema di Hiroshima e Nagasaki: The Atomic Cafè - 1982 Hiroshima mon amour - 1959 Soluzione finale (Miracle Mile) - 1988