Le ripercussioni della crisi economica del ’29 convinsero
l’imperatore Hirohito e la sempre più potente cerchia
militarista che la sopravvivenza del Giappone come potenza
economica era legata ad una politica espansionistica.
l’imperatore Hirohito
La Manciuria venne invasa e occupata, con
relativa facilità, nel 1931.
Chiang – Kai-shek
Il resto della Cina venne invasa dal
Giappone nel 1937, generando una
guerra a tre, fra il Giappone, i
comunisti di Mao Zedong e i
nazionalisti di Chiang – Kai-shek
Mao Zedong
Nella seconda metà del 1940 sembrava ormai inevitabile anche
l’ingresso in guerra degli Usa.
Per ritardarlo il più possibile, Hitler gioca la carta del patto
Tripartito (27 settembre 1940), l’alleanza tra Germania, Italia e
Giappone, minacciando così la guerra su due oceani qualora gli Usa
fossero intervenuti in appoggio all’Inghilterra.
Esso prevedeva la spartizione del mondo nel seguente modo:
• la Germania doveva controllare l’Europa continentale;
• l’Italia il bacino del Mediterraneo;
• il Giappone il continente asiatico.
Il Giappone approfittò del conflitto europeo per allargare
le sue aspirazioni espansionistiche a tutti i territori del
Sud-Est asiatico.
La politica aggressiva del Giappone era seguita con crescente
preoccupazione dagli Stati Uniti.
Nel luglio 1941, i Giapponesi, ormai padroni della Cina, portavano a
termine anche l'occupazione dell'Indocina francese, minacciando la
Malesia, le Indie olandesi e le Filippine .
Di fronte all'espansionismo nipponico, nel luglio del 1941 Usa ed
Inghilterra decisero il blocco delle forniture economiche,
chiudendo il canale di Panama, e intimando al Giappone di fermare
la propria avanzata in Cina e di riconoscere il governo nazionalista .
La maggioranza dei membri del governo giapponese era propensa a
impadronirsi con la forza di quelle materie prime di cui il paese aveva
bisogno.
Il 7 dicembre 1941, senza
dichiarazione di guerra, le
forze aeree della marina
giapponese attaccarono la
base americana di Pearl
Harbor.
L'attacco agli Usa fu seguito dalla dichiarazione di guerra all'Inghilterra.
La guerra poteva davvero dirsi mondiale!
L'inizio della guerra segnò una serie di successi giapponesi i quali
occuparono la Thailandia, la Malesia giungendo ad occupare la grande base
inglese di Singapore il 15 febbraio 1942.
Alla fine di luglio del 1942 l'esercito
giapponese aveva conquistato
territori per otto milioni di
chilometri quadrati raggiungendo
obiettivi che sembravano impossibili.
Nella terra ferma si ebbe
l'occupazione della Birmania.
I giapponesi occupavano Hong-Kong, le Filippine, l'Indocina, Singapore e
parte dell'arcipelago melanesiano, giungendo fino ai confini dell'India e
penetrando nell'interno della Cina.
Nel maggio 1942 l'invasione giapponese di Port Moresby venne sventata
dalle forze navali statunitensi nella battaglia del Mar dei Coralli.
Un mese dopo la Marina statunitense prevenne l'invasione delle
Isole Midway, questa volta distruggendo quattro portaerei, che
l'industria giapponese non fu in grado di rimpiazzare, e mettendo
il Giappone sulla difensiva
Gli Stati Uniti e altre forze, inclusa l'Australia, iniziarono così a
riguadagnare i territori catturati, contro la determinata difesa
delle truppe giapponesi.
Le Isole Salomone furono riprese nel 1943; Nuova Bretagna e
Nuova Irlanda nel 1944.
Le Filippine furono attaccate nel tardo 1944 a seguito della
battaglia del golfo di Leyte.
Il Giappone era allo stremo e lo scontro militare con gli Stati Uniti,
dopo alcuni successi iniziali, si stava rivelando una disfatta totale;
Gli americani, intanto si preparavano al peggio; uno sbarco su territorio
giapponese, i cui piani erano già pronti, sarebbe stato comunque
rischiosissimo e pesantissimo per le perdite che ci sarebbero state.
Proprio in quell'anno gli scienziati del progetto Manhattan
riuscirono ad ottenere i primi significativi successi negli studi sul
nucleare.
Alcuni fisici del Progetto Manhattan (da sinistra: Neils
Bohr, Joseph Coleman Carter III, Richard Feynman ed
Enrico Fermi)
"Manhattan Project" è il nome in codice dato all'imponente impiego di
risorse umane, intellettuali e materiali che gli Stati Uniti predisposero
per arginare l'offensiva tedesca e giapponese e per conseguire prima
degli avversari la conquista del "potere nucleare".
Alla corsa verso il nucleare parteciparono
numerosi scienziati tra cui ricordiamo: Fermi,
Oppenhaimer, Einstein, Szilard, Lawrence e
molti altri. Nel 1939 l'ungherese Szilard
ebbe per primo l'idea di creare un ordigno
capace di sprigionare una grandissima
quantità di energia.
Il 16 Luglio del 1945, nel New
Mexico, esplose la prima bomba
atomica in quello che passò alla
storia come Trinity test.
I lavori degli scienziati ricevettero un
grande impulso dal Presidente Harry
S.Truman che era deciso ad usare
l'atomica per porre fine alla guerra
contro il Giappone.
Il 26 luglio 1945 gli USA, Gran Bretagna,
URSS e Cina approvarono la Conferenza di
Potsdam relativa alla resa senza condizioni del
Giappone e inviarono al Giappone
un’intimazione di resa:
• la capitolazione doveva essere totale,
• veniva solo concessa la possibilità di
scegliere la futura forma di governo e di
rientrare in futuro nel circuito dell’economia
mondiale.
L'ultimatum scadde il 2 agosto,ma il Governo
di Tokyo rifiutò sdegnosamente l'offerta.
La sera del 5 agosto l'equipaggio del B-29 di Tibbets,
chiamato Enola Gay dal nome della madre del comandante,
fu informato che l'apparecchio che doveva pilotare
avrebbe sganciato una bomba di grandissima potenza su
una città ancora imprecisata del Giappone: la scelta esatta
dell'obiettivo sarebbe stata fatta all'ultimo momento in
volo, secondo le condizioni meteorologiche.
Tibbets sapeva solo che una delle città condannata era
fra Kokura, Yokohama, Nagasaki, Hiroshima.
Tutto sarebbe dipeso dall'osservatore
che lo precedeva, il maggiore pilota
Eatherly che ignorava la micidiale missione.
Il maggiore Eatherly comunicò al
radiotelegrafista dell'Enola Gay:
« Stato del cielo a Kokura: coperto.
A Yokohama: coperto.
A Nagasaki: coperto ».
Poi: « A Hiroshima: quasi sereno ».
Alle 8,15 la bomba esplose a poco meno di
seicento metri d'altezza, polverizzando
all'istante ogni cosa su un'area di tre
chilometri quadrati e soffiando un alito
rovente (dai trecento ai novecentomila
gradi) su una superficie assai più vasta. Qui
gli abitanti di Hiroshima, dissolti, lasciarono
la loro ombra sulle pietre vetrificate.
Un ammasso di macerie. Ecco una foto di Hiroshima dopo il bombardamento del 6 agosto del ’45.
La sera, il Presidente Truman annunciò la verità al
mondo. Gli Stati Uniti possedevano al momento
un'altra bomba atomica - al plutonio.
Truman autorizzò a colpire con la bomba al plutonio
una seconda città giapponese.
La bomba al plutonio esplose su Nagasaki
alle 11,02 del 9 agosto.
Finì la guerra…..
L'Imperatore giapponese pregò la Croce Rossa svizzera di
comunicare al Governo degli Stati Uniti che il Giappone si
sarebbe arreso senza condizioni. Il 14 agosto la resa fu
ratificata.
"Con questa bomba noi abbiamo ora raggiunto una gigantesca forza di
distruzione, che servirà ad aumentare la crescente potenza delle forze armate.
Stiamo ora producendo bombe di questo tipo, e produrremo in seguito bombe
anche più potenti“ (Truman)
Il 27 agosto le truppe del generale McArthur sbarcarono in Giappone e
iniziarono l'occupazione militare dell'arcipelago.
La resa formale del Giappone venne
firmata il 2 settembre 1945 sulla nave
da battaglia USS Missouri ancorata nella
Baia di Tokyo. La resa venne firmata dal
generale Douglas MacArthur come
Supremo Comandante Alleato, alla
presenza di rappresentati di ogni nazione
alleata e da una delegazione giapponese
guidata da Mamuru Shigemitsu
Il generale Douglas MacArthur come Supremo
Comandante Alleato firma la resa ufficiale
La Russia non ebbe nessuna zona d'occupazione, come invece era avvenuto
in Germania e in Austria, però si prese le Curili e Sahalin, estese il suo
dominio sulla Manciuria e sulla metà settentrionale della Corea.
Il Giappone perse tutte le sue antiche conquiste in Cina, Corea, Manciuria
esteriore, vari arcipelaghi e isole nel Pacifico (e le già menzionate Curili e
Sahalin), oltre alle recenti occupazioni durante la guerra, perse anche
Formosa, che fu restituita alla Cina.
Era veramente necessario lanciare le bombe o è stata
una inutile atrocità inferta sulla popolazione inerme ?
Plausibili motivazioni sull'uso dell'atomica :
l'Unione Sovietica si era volta ad Oriente dichiarando guerra al
Giappone. Se la guerra fosse andata avanti ancora per molti mesi,
l'Unione Sovietica avrebbe potuto approfittare della caduta
dell'impero nipponico per occupare altri territori, oltre a quelli
già occupati nell'Europa Orientale;
il lancio della bomba atomica risultò essere un messaggio di
potenza e di avvertimento al resto del mondo; Gli Stati Uniti, con
quella bomba, lanciarono una specie di segnale all'Unione
Sovietica, un monito a non andare oltre.
è possibile che gli Stati Uniti temessero, o fossero a conoscenza,
che altri paesi stessero per ottenere la bomba atomica.
"...In considerazione del fatto che in ogni ulteriore guerra
mondiale verrebbero certamente impiegate armi nucleari e che
tali armi mettono in pericolo la continuazione stessa
dell'esistenza dell'umanità, noi rivolgiamo un pressante
appello ai governi di tutto il mondo affinché si rendano conto
e riconoscano pubblicamente che i loro obiettivi non possono
essere perseguiti mediante una guerra mondiale e li invitiamo,
di conseguenza, a cercare mezzi pacifici per la soluzione di
tutte le questioni controverse tra loro. [...] Noi rivolgiamo un
appello come esseri umani ad esseri umani: ricordate la vostra
umanità e dimenticate il resto. Se sarete capaci di farlo vi è
aperta la via di un nuovo Paradiso, altrimenti è davanti a voi
il rischio della morte universale...". (Einstein)
E’ l’ultimo dei vertici interalleati tenutosi dal 17 luglio al 2
agosto 1945. Nel corso dell'incontro i leader delle potenze
vincitrici della seconda guerra mondiale (Stati Uniti,
Inghilterra e Unione Sovietica) discussero e raggiunsero
accordi sulla gestione dell'immediato dopoguerra.
L'ordine del giorno della
conferenza comprendeva:
• la ridiscussione delle frontiere
nell'Europa liberata,
• l'ammontare dei risarcimenti
per i danni della guerra,
• la gestione e il governo del
territorio tedesco,
• la conduzione della guerra del
Pacifico, ancora in corso.
Attlee, Truman, e Stalin a Potsdam
Menù
Le decisioni prese nel corso della conferenza di Potsdam dettero
luogo alla Dichiarazione di Potsdam.
• La conferenza decise la creazione di un consiglio dei ministri
degli esteri dei Cinque grandi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione
Sovietica, Francia e Cina) con il compito principale di redigere i
trattati di pace con gli alleati della Germania (Italia, Romania,
Bulgaria, Ungheria, Finlandia);
• Per la Germania, le potenze vincitrici si accordarono
sull'occupazione militare, il disarmo, la denazificazione, il
processo ai criminali di guerra, il decentramento politico e la
democratizzazione del paese;
• La Germania fu suddivisa in quattro zone di occupazione
amministrate dalle potenze vincitrici.
• Fu deciso che all'interno della propria zona di occupazione ogni
potenza avrebbe gestito entità e tipologia di risarcimento in
modo autonomo.
Scarica

Storia