CANALI Le correnti a pelo libero sono flussi non totalmente confinati in un condotto, che hanno cioè la parte superiore libera, a diretto contatto con l’atmosfera Corsi d’acqua naturali: fiumi torrenti Corsi d’acqua artificiali: bonifica, irrigazione, fognatura CANALI Possiamo rappresentare il canale così: evidentemente la linea piezometrica coincide col pelo libero (come indicherebbe una batteria di piezometri) CANALI DEF: i = pendenza fondo canale I = pendenza linea piezometrica J = pendenza linea energia DEF: Energia specifica rispetto al fondo E z p V 2g 2 h V 2g 2 CANALI J I p/ z i Se: i = I = J MOTO UNIFORME E = cost CANALI Se MOTO non uniforme p.e. PERMANENTE DECELERATO, essendo V1 > V2 e h2 > h1 (infatti Q = hbV resta costante, essendo b larghezza canale) V12 2g V22 2g h1 h2 Z=0 E 1 h1 V12 2g E 2 h2 V 22 2g Energia rispetto fondo aumenta, energia totale (rispetto a z=0) diminuisce Diagramma dell’energia E h V h 2 2g h Q 2 gA 2 2 h Q 2 2 g (hb) 2 q2 2 gh2 avendo posto portata per unità di larghezza q = Q/b [m2/s] f (E , h, q) 0 Energia E è somma di due contributi: Ep h V 2 energia cinetica E c 2g energia potenziale E Ep Ec Diagramma dell’energia Se fissiamo Q=cost: f (E , h) 0 Osservazione: si definisce h = k altezza critica, l’altezza alla quale corrisponde il minimo valore di energia specifica, per un valore prefissato di portata Diagramma dell’energia se h > k condizione di corrente LENTA se h < k condizione di corrente VELOCE se corrente LENTA: aumento di h provoca un aumento di E se corrente VELOCE: aumento di h provoca una riduzione di E Per un canale a sezione rettangolare: h k 3 q2 g Diagramma dell’energia Se fissiamo E=cost: f (q , h ) 0 Moto uniforme nei canali Nella realtà le condizioni di moto uniforme (i = I = J) si hanno solo per particolari casi molto difficile che in canale rimangano costanti: la scabrezza ; la pendenza i (canale segue orografia terreno); l’area della sezione trasversale A più probabile che si verifichi condizione di moto permanente aumento o riduzione dell’altezza e conseguenze diverse secondo che il canale sia in condizioni di corrente lenta o veloce. Nei canali condizione di moto uniforme è teorica. Tuttavia nei problemi di verifica e progetto si ipotizza il moto uniforme VERIFICA e PROGETTO CANALI IN MOTO UNIFORME VERIFICA i=I=J noti: scabrezza Bazin, pendenza fondo i, sezione trasversale A = hL per il calcolo di Q usiamo la formula di Chezy: V dove: Ri - a J abbiamo sostituito i - valutiamo p.e. con formula di Bazin: 87 Q hL 1 R 87 hL i 2h L 1 R VERIFICA e PROGETTO CANALI IN MOTO UNIFORME Quindi si ottiene come varia la portata al variare del tirante idrico: Q Q (h ) SCALA DI DEFLUSSO VERIFICA e PROGETTO CANALI IN MOTO UNIFORME PROGETTO noti: scabrezza Bazin, pendenza fondo i, portata Q unica incognita è la sezione (si deve scegliere la forma) da ricavare sempre con legge di Chezy Già nel caso più semplice di sezione rettangolare le incognite sono 2 (base e altezza), mentre l’equazione utile è una Progettista in base a considerazioni economiche deve fissare una delle due e calcolare l’altra VERIFICA e PROGETTO CANALI IN MOTO UNIFORME Più economico il canale con sezione inscrivibile in un semicerchio: Sostituendo questa condizione nella legge di Chezy, possiamo risolverla nell’unica incognita h Alvei a debole e forte pendenza alveo a debole pendenza: se la corrente di moto uniforme è lenta alveo a forte pendenza: se la corrente di moto uniforme è veloce Canali con golene Abbiamo visto che Q cresce al crescere di h (formula Chezy) Particolarità: quando livello arriva sulla linea arancione, l’area A della sezione = quella delimitata da linea verde, invece perimetro bagnato P >> di quello delimitato da linea verde Rarancione= A/Parancione << Rverde= A/Pverde Decresce raggio idraulico e quindi sembrerebbe decrescere la Q !!!! Formula di Chezy deve essere applicata alle parti componenti 1, 3 e 2. RISALTO IDRAULICO Il passaggio da corrente lenta a corrente veloce può avvenire gradualmente. E’ la situazione che si verifica quando si passa da un alveo con i < ic ad un alveo con i > ic. Viceversa il passaggio da corrente veloce a corrente lenta non avviene mai gradualmente, ovvero avviene con la formazione di un vortice che si definisce RISALTO IDRAULICO, con dissipazione di energia. RISALTO IDRAULICO DEF: altezze coniugate del risalto h1 e h2. Se si applica l’eq. globale del moto, si ottiene: h1 h 2 2k 3 h1 h 2 l’equazione delle altezze coniugate del risalto E la differenza tra l’energia specifica nella sezione 2 e quella nella sezione 1 fornisce: E h2 h1 4 h1 h 2 3 PROFILI DI MOTO PERMANENTE Profili di moto permanente per alvei a debole pendenza h0 > k i < ic D1: lenta ritardata (recupero energia) D2: lenta accelerata (dissipazione energia) D3: veloce ritardata (recupero energia) PROFILI DI MOTO PERMANENTE Profili di moto permanente per alvei a forte pendenza h0 < k i > ic F1: lenta ritardata (recupero energia) F2: veloce accelerata (dissipazione energia) F3: veloce ritardata (recupero energia)