NOVITÀ MAGGIO – GIUGNO 2015 Fabio Pusterla IL NIDO DELL’ANEMONE Riflessioni sulla poesia di Philippe Jaccottet collana: i miosotìs – i saggi del cuore n. 5 formato: cm 16 x 17 copertina e interventi grafici: StudioGuida - Napoli copyright: Edizioni d’if – aprile 2015 cod. ISBN: 978-88-6730-019-8 pagine: 280 – € 25,00 distribuzione: in proprio: www.edizionidif.it ([email protected]) e nei siti internet Nei cataloghi degli editori e nelle scansie delle librerie c’è ancora spazio per la grande lirica contemporanea? E se sì, con quali innovazioni, linguaggi e concezione dell’io? E il paesaggio, non solo quello sonoro o metropolitano dei giovani poeti, ma soprattutto quello dei luoghi poco frequentati dall’uomo, come potrebbe stuzzicare il gusto dei lettori postavanguardie e postmoderni? A leggere questo saggio del cuore sul grande poeta europeo Philippe Jaccottet, ormai novantenne, e – perché no? – anche qualche testo poetico di Fabio Pusterla, che lo studia ormai da circa un trentennio, parrebbe proprio di sì. Fatto sta che Philippe Jaccottet, poeta svizzero di lingua francese, incontra e traduce già nel secondo dopoguerra un poeta italiano come Giuseppe Ungaretti, oltre a essere un raffinato lettore dei classici europei (Dante, Petrarca, Novalis, Leopardi, Rilke…). E nel pensiero poetante di Jaccottet, dopo un testo intenso come L’ignorant (1958), si accampa in maniera prepotente anche l’opera dell’artista italiano Giorgio Morandi, a cui il poeta dedica lo splendido saggio Le bol du pélerin (2001), riconfermando non solo il legame con la cultura italiana ma anche la fedeltà di tutta la vita «a un perimetro ristretto di oggetti e di luoghi pazientemente disposti e indagati e a due soli scrittori, Pascal e Leopardi, instancabilmente scandagliati». Inizia così l’ultima fase dell’opera del vecchio poeta, di cui il poeta giovane Fabio Pusterla, appassionato recensore e diremo quasi cantore, indaga con afflato amicale e scrittura struggente tutta l’opera, fino a divenirne forse il legittimo erede. La collana. Un saggio del cuore è innanzi tutto il resoconto di un viaggio sentimentale attraverso un’opera che continua a palpitare le sue questioni. Non si tratterà allora di spegnerne gli accenti, ma di farsene camera, perché echeggi. Un saggio del cuore è allora innanzi tutto un’ecografia, che fa corpo con l’opera quanto più la disegna coi suoi stessi suoni, ed è dunque opera a sua volta, di rimando, di richiamo, in minore. Operetta critica, insomma, ma di una critica appassionata che, se non conosce altro lavoro che non sia quello sul testo, nondimeno non saprebbe come altro onorarlo se non riprendendo la strada maestra della sua narrazione. L’autore. Fabio Pusterla (Mendrisio CH 1957) è insegnante presso il Liceo Cantonale Lugano 1 e presso l’Istituto di Studi Italiani. Attivo come studioso (in ambito dialettologico ha curato l’edizione critica delle opere narrative di Vittorio Imbriani), saggista (Il nervo di Arnold, Marcos y Marcos 2007) e traduttore (soprattutto dell’opera di Philippe Jaccottet), è autore di raccolte poetiche, parzialmente riassunte nell’antologia Le terre emerse (Einaudi 2009). Gli interventi sulla scuola sono raccolti in Una goccia di splendore (Casagrande, Bellinzona 2008). Tra i titoli recenti, Corpo stellare (Marcos y Marcos 2010) e Quando Chiasso era in Irlanda e altre avventure tra libri e realtà (Casagrande 2012). L’ultima raccolta poetica ha il titolo Argéman (Marcos y Marcos 2014). Per la d’if ha pubblicato nel 2010 Sinsigalli ed è presente nel volume della Fondazione Premio Napoli Il diritto alla lingua (Edizioni d’if 2015). Tutti i libri della casa editrice sono presentati nel sito della d’if, dove è raccolta anche la rassegna stampa alla voce «scrivono di noi».