Bilancio e analisi di bilancio
nell’impresa agro-alimentare
Andrea Fantini
Università degli Studi di Teramo
Economia e gestione dell’impresa agroalimentare
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari
L’impresa e l’attività gestionale (1)
• Impresa: organizzazione che svolge una data attività
economica per produrre beni e servizi da vendere sul
mercato e perseguire uno scopo di lucro (o
mutualistico)
• Per svolgere l’attività economica:
– vengono effettuate delle operazioni che sono legate tra di
loro da relazioni di interdipendenza.
• La gestione dell’azienda è l’insieme delle operazioni
aziendali che possono essere così riassunte:
– Operazioni di finanziamento (acquisizione di risorse liquide
da destinare ad operazioni di investimento)
– Operazioni di investimento (acquisti di fattori)
– Operazioni di trasformazione economico-tecnica
– Operazioni di disinvestimento (ritorno di investimenti in
forma liquida mediante vendite di beni e servizi)
L’impresa e l’attività gestionale (2)
• La gestione presenta tre aspetti:
– Aspetto economico: descrive i costi sostenuti e i ricavi conseguiti per
effetto dello svolgimento delle operazioni di gestione
• Costi: oneri collegati all’acquisto di fattori produttivi per svolgere l’attività
• Ricavi: proventi collegati alla vendita dei beni e servizi prodotti dall’azienda
– Aspetto finanziario: è rappresentato da uscite di cassa (pagamenti in
moneta per gli acquisti di fattori) e entrate di cassa (riscossione di
denaro dalla vendita di beni e servizi) ma anche da debiti e crediti
• Il sostenimento dei costi può non coincidere con l’uscita di cassa. Questo si
verifica quando gli acquisti sono fatti con dilazione di pagamento, quando il
fornitore cioè ci consente di pagare in un momento successivo all’acquisto,
facendo quindi sorgere un debito (Debiti v/fornitori).
• Il conseguimento dei ricavi può non coincidere con le entrate. Questo si
verifica quando le vendite sono realizzate concedendo credito ai clienti, di cui
in tal caso siamo fornitori, consentendo loro di pagare in un momento
successivo alla vendita (Crediti v/clienti).
– Aspetto tecnico: riguarda la trasformazione fisico-tecnica dei fattori
produttivi
L’impresa e l’attività gestionale (3)
• Le operazioni di gestione non sono mai isolate e vengono
svolte in un intervallo di tempo, definito ciclo
– Ciclo economico: inizia con il sostenimento del costo di acquisto
dei fattori e finisce con il conseguimento del ricavo di vendita
dei prodotti
– Ciclo finanziario: va dal momento in cui vi è una uscita
monetaria (pagamento di fattori) a quello in cui si ha una
entrata monetaria (dalla vendita di beni e servizi). L’uscita può
essere contestuale all’acquisto o successiva nel caso di debito.
L’entrata può essere contestuale alla vendita o successiva nel
caso di credito.
– Ciclo tecnico: processo di trasformazione fisico-tecnica; ha
inizio con l’utilizzo di fattori produttivi e termina con la
produzione di prodotti o servizi vendibili (che entrano in
magazzino).
I cicli tecnico economico e finanziario
Ciclo economico
Ciclo di gestione o finanziario
Ciclo tecnico
Acquisto fattori
(costo; nasce
debito)
Prodotto entra in
magazzino
Vendita (ricavo; Estinzione debito
nasce credito) (uscita di cassa)
Riscossione
credito (entrata di
cassa)
L’impresa e l’attività gestionale (4)
• Diventa sempre più importante tenere sotto
controllo sia il ciclo finanziario, sia il ciclo
economico per conoscere in qualsiasi
momento:
– la situazione di liquidità e solvibilità dell’impresa
– per riuscire a determinare il prezzo del prodotto
che mi consenta di coprire i costi, di avere una
remunerazione come imprenditore (stipendio
direzionale) e come rischio di impresa (profitto)
• Le operazioni di gestione vengono riassunte
nel Bilancio
Il bilancio aziendale
• Bilancio: strumento utilizzato per
– valutazione dei risultati dell’attività di impresa e struttura patrimoniale e
finanziaria
– Impostare correttamente la pianificazione
– Informare i terzi sulla situazione gestionale (strumento di pubblicità)
• Bilancio comunitario composto di tre prospetti
– Stato patrimoniale, Conto economico, Nota integrativa
• Confluiscono in esso i dati della contabilità
– Conto economico: confluiscono i costi e i ricavi
– Stato patrimoniale: descrive l’aspetto finanziario e il patrimonio a
disposizione in un dato momento
– Nota integrativa: documento che integra il bilancio con informazioni sui
criteri di valutazione, composizione e dettaglio di talune poste di bilancio
• Arco temporale di riferimento: anno solare (12 mesi) o annata
agraria (per aziende di coltivazione)
• Principi di redazione (correttezza, chiarezza, competenza
economica, ecc..)
– Competenza economica: inscrivere solo costi e ricavi dell’esercizio;
imputare all’esercizio solo costi che hanno concorso a formare i ricavi
dell’esercizio o imputare solo ricavi che discendono dai costi di esercizio.
Manovre di aggiustamento a fine esercizio per correggere imputazioni di
ricavi e costi non corrette (vedi ammortamento, ratei e risconti,
rimanenze).
• Per impresa agricola non vi è obbligo di redazione del bilancio
– Utilità del bilancio (analisi gestionale, pianificazione, concessione di
crediti)
Tipologie di bilancio e stakeholders
• Tipologie di bilancio:
– Bilancio preventivo (inizio esercizio amministrativo)
• Strumento di programmazione per la valutazione di alternativi modelli di
gestione
– Bilancio consuntivo (fine esercizio amministrativo)
• Evidenziazione del risultato economico e della struttura patrimoniale e
finanziaria
– Bilancio medio conguagliato
• Considera diversi esercizi amministrativi giungendo a determinare valori
medi di produzione ottenuti e di mezzi tecnici impiegati (capacità
produttiva media dell’azienda)
• Soggetti interessati all’elaborazione del bilancio:
–
–
–
–
Imprenditore (strumento di valutazione e pianificazione)
Economista (indagini a carattere settoriale)
Politico (definizione di provvedimenti di politica economica)
Funzionario di banca (conoscere la situazione patrimoniale, giudicare
possibilità di concedere credito)
– Stato (per salvaguardare gli interessi dei soci e della comunità; per fini
tributari)
Analisi di Bilancio
• Definizione
– Insieme di tecniche di analisi delle caratteristiche gestionali di una
impresa in un dato anno e mediante il raffronto dei risultati contabili
tra aziende diverse o tra anni diversi della stessa azienda
• Obiettivi
– Migliorare la conoscenza dei meccanismi che portano alla formazione
del reddito aziendale e al razionale utilizzo delle risorse.
– Favorire il processo di pianificazione e programmazione aziendale
• Strumenti di analisi
–
–
–
–
–
–
Analisi per componenti
Indici di redditività
Leva finanziaria
Catene di indici
Indici (quozienti) finanziari
Indici del ciclo di gestione (o finanziario)
• Una corretta analisi di bilancio prevede la riclassificazione
RICLASSIFICAZIONE DI BILANCIO
• Riclassificare significa raggruppare e sommare le voci
dei prospetti contabili rispettando determinate
logiche di aggregazione
• Obiettivi:
– Uniformare i bilanci che hanno diversa forma e contenuto
– Schematizzare le informazioni semplificando l’opera di
lettura ed interpretazione dei risultati contabili
– Favorire una corretta analisi di bilancio
• Tecniche di schematizzazione
– Conto economico (reddito netto si ottiene come differenza
fra ricavi e costi)
• Schema scalare basato sul Reddito Lordo (ricavi – costi variabili)
– Stato patrimoniale (reddito netto è pari alla variazione del
capitale netto)
• Sezioni divise a liquidità crescenti e provenienza-permanenza
delle fonti
Le gestioni economiche dell’impresa
• Le gestioni economiche dell’impresa
– Insieme di eventi (fatti amministrativi) dell’azienda che danno luogo a
costi e ricavi
– A) Gestione caratteristica (o tipica)
• Tutti gli eventi che rientrano nell’attività specifica di un’impresa e si
presentano quindi regolarmente
– B) Gestione extra-caratteristica (o atipica)
• Eventi non ascrivibili nella normale gestione caratteristica che si
presentano regolarmente in ogni esercizio amministrativo
• Tipi di gestione extra-caratteristica
– Gestione finanziaria (proventi finanziari e oneri finanziari; legata non solo alla
gestione caratteristica ma anche alla strategia finanziaria e alle modalità di
ricorso al capitale di terzi)
– Gestione extra-caratteristica non finanziaria: Risultati di attività svolte con i
fattori produttivi che non riguardano l’attività specifica dell’impresa (costi e
ricavi derivanti da servizi esterni con macchine di proprietà – contoterzismo
attivo – o servizi agrituristici)
– Gestione ordinaria = gestione caratteristica + gestione extracaratteristica (insieme di eventi che si presentano regolarmente
indipendentemente dal legame con l’attività dell’impresa)
– C) Gestione straordinaria
• Insieme di fatti amministrativi aventi carattere di straordinarietà e
imprevedibilità (crediti non riscossi, furti e calamità naturali)
• Non si presentano regolarmente e non riguardano l’attività specifica
dell’impresa
+
+
+
+
Costi variabili
+
+
+
+
+
Risultato gestione finanziaria (RGF)
+ Proventi extra-caratterisitici non finanziari
- Oneri extra-caratterisitici non finanziari
Risultato gestione extra-caratteristica non-finanziaria (RGNF)
+ Proventi straordinari
- Oneri straordinari
GESTIONE
EXTRA-CARATTERISTICA
Quote ammortamento
Costi manodopera a tempo indeterminato
Assicurazione
Contributi consortili
Altri costi fissi
Reddito Operativo (RO=RL-CF)
- Imposte su attività produttiva (IRAP)
Reddito Operativo corretto (RO'=RO-IRAP)
+ Proventi finanziari
- Oneri finanziari
GESTIONE
ORDINARIA
+ Materie prime
+ Costi manodopera avventizia
+ Altri costi variabili
Reddito Lordo (RL=PV-CV)
Costi fissi
GESTIONE
STRAORIDINARIA
RGC=RO’
GESTIONE
CARATTERISTICA
Conto
economico
riclassificato:
Schema
scalare a
reddito lordo
Produzione vendibile (PV)
Ricavi di vendita
Reimpieghi
Premi e contributi
Var. rimanenze finali prodotti finiti (RF-RI)
Var. rimanenze finali prodotti in corso di lavorazione (RF-RI)
Var. rimanenze finali materie prime (RF-RI)
RGO=RO’
+RGE
Risultato gestione straordinaria (RGS)
Reddito netto ante-imposte (RN'=RO'+RGF+RGNF+RGS)
- Imposte sul reddito (IR)
Reddito netto (RN=RN'-IR)
RGE=RGF+RGNF
Quota di ammortamento
• Stima monetaria della misura in cui il capitale (fattori produttivi fissi) si è
consumato durante un periodo (deprezzamento)
• Cause del deprezzamento
– Senescenza (usura per l’uso)
– Obsolescenza (superamento dovuto al progresso tecnologico)
– Inadeguatezza tecnica (cambiamento dei programmi produttivi che rende
necessario acquisire nuove attrezzature)
• Obiettivo contabile: principio di competenza economica
– L’uso di fattori fissi ha prodotto beni e servizi che sono stati venduti sul mercato
(conseguimento di ricavi). Il principio di competenza prevede che vengano registrati tutti
i costi che hanno concorso alla formazione dei ricavi (costo uso fattori fissi = quota
ammortamento)
• Obiettivo economico: ricostituire un importo monetario che consenta
l’acquisto di un capitale fisso sostitutivo di quello consumato
– Inserendo un costo discrezionale nel conto economico i profitti distribuibili fra i
proprietari si riducono. La parte di profitto che non viene distribuita (corrispondente alla
quota di ammortamento) viene accantonata in un fondo che servirà a sostenere spese
future per l’acquisto di un bene sostitutivo. L’ammortamento è quindi una forma di
autofinanziamento.
• Procedura di ammortamento lineare
–
–
–
–
V(0) = valore a nuovo della macchina
V(1) = Valore residuo (di realizzo)
n = numero di anni di vita di utilizzazione
Quota = (V(0)-V(1))/n
• Valore attuale bene durevole (stato patrimoniale riclassificato)
– Valore acquisto – somma quote di ammortamento (Fondo ammortamento)
Stato patrimoniale
• IL C.E. non consente di esprimere valutazioni
complete sulla gestione d’azienda
• Occorre conoscere la struttura patrimoniale e
finanziaria dell’impresa che discende dallo
Stato patrimoniale
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO
CRITERIO
PROVENIENZA E
PERMANENZA FONTI
CRITERIO LIQUIDITA’
CRESCENTE
IMPIEGHI FINANZIARI
FONTI DI FINANZIAMENTO
CAPITALE FISSO
CAPITALE DI TERZI
- Immobilizzazioni materiali
- Passività correnti (debiti a breve)
- Terreni
- Passività consolidate (debiti a m/l termine, fondo
TFR, fondo pensione)
- Piantagioni, fabbricati.. (netto)
CAPITALE PROPRIO
- Impianti, macchinari, attrezzature (netto)
- Capitale netto (o sociale)
- Bestiame in allevamento (netto)
- Riserve di capitale
- Immobilizzazioni immateriali (netto)
- Utile di esercizio
- Immobilizzazioni finanziarie
Proviene dal
CE
CAPITALE CIRCOLANTE
- Disponibilità (finanziarie)
- rimanenze finali prodotti, materie prime, prodotti
in corso di lavorazione
- Liquidità differite (crediti a breve)
- Liquidità immediate (banca c/c, cassa)
TOTALE
TOTALE
Analisi per componenti
• Analisi degli aggregati di bilancio espressi in termini
percentuali
• Conto economico
– Componenti principali rapportate alla PV
– Giudizi sull’incidenza delle componenti di costo (costi
variabili e fissi) e sulla redditività delle gestioni
• Stato patrimoniale
– Componenti principali rapportate al totale impieghi (o
fonti)
– Giudizi sul grado di elasticità della struttura
– Giudizi sul grado di capitalizzazione
– Giudizi sulla solvibilità finanziaria di breve periodo
(equilibrio finanziario di breve periodo)
– Giudizi sul grado di adeguatezza delle risorse finanziarie
di m/l periodo rispetto agli investimenti effettuati in
capitale fisso (equilibrio finanziario di m/l periodo)
CONTO ECONOMICO: ANALISI COMPONENTI
Produzione vendibile (PV)
- Costi variabili
= Reddito Lordo (RL=PV-CV)
- Costi fissi
= Reddito Operativo (RO=RL-CF)
- Imposte su attività produttiva (IRAP)
= Reddito Operativo corretto (RO'=RO-IRAP)
+ Risultato gestione finanziaria (RGF)
+ Risultato gestione extra-caratteristica non-finanziaria (RGNF)
+ Risultato gestione straordinaria (RGS)
= Reddito netto ante-imposte (RN'=RO'+RGF+RGNF+RGS)
- Imposte sul reddito (IR)
= Reddito netto (RN=RN'-IR)
-
€
8.000
600
7.400
900
6.500
300
6.200
200
900
600
6.300
2.520
3.780
% PV
100
7,5
92,5
11,25
81,25
3,75
77,5
-2,5
11,25
-7,5
78,75
31,5
47,25
Incidenza
CV e CF
Redditività
gestioni
Per ogni € di beni e servizi venduti ottengo un guadagno di circa 50 centesimi
dopo aver coperto tutti i costi (caratt., extra-caratt., straordinari e fiscali)
STATO PATRIMONIALE: ANALISI COMPONENTI
Impieghi
CF
CC
Disponibilità
LD
LI
TOTALE
•
•
•
•
Euro
7.000
3.000
2.000
900
100
10.000
% tot Fonti
70 CT
PCORR
30 PCONS
20
9 CP
1
100 TOTALE
Euro
% tot
7.000
2.000
5.000
70
20
50
3.000
30
10.000
100
Elastica? (CC/TOT)
Capitalizzata? (CP/TOT)
Solvibile? (LD+LI) / PCORR
Risorse finanziarie m/l adeguate a investimenti in CF?
(PCONS+CP) / CF
Vantaggi e svantaggi dell’analisi per
componenti
• Vantaggi
– Offre informazioni utili per la valutazione della
gestione economica, patrimoniale e finanziaria
– Immagine dei fenomeni gestionali non è
influenzata dalle dimensioni aziendali
– Sono possibili sia comparazioni nello spazio ( con
altre imprese) che nel tempo (con la stessa
impresa negli anni precedenti)
• Svantaggio
– Non offre informazioni sul rapporto fra gestione
economica e gestione finanziaria e patrimoniale
(non mette in relazione il CE con lo SP)
Indici della redditività (1)
• Misure della redditività dei capitali aziendali
considerata come capacità degli investimenti
effettuati di generare componenti economiche
positive e quindi reddito
• Sono rapporti fra reddito (CE) e valore dei capitali
(SP)
– Accorgimenti
• Si dovrebbe considerare la media dei valori dei capitali tra inizio e
fine esercizio poiché nel corso dell’esercizio si possono verificare
forti variazioni dovute ad acquisizioni e cessioni
• Se per il calcolo della redditività si utilizza RN, togliere i costi
impliciti legati al lavoro (perché interessa calcolare la sola
redditività dei capitali investiti)
– Nelle imprese in cui imprenditore apporta lavoro occorre sottrarre
dal RN il compenso alle diverse componenti di lavoro
» Lavoro manuale: si applica una tariffa oraria commisurata al
mercato moltiplicata per le ore prestate
» Lavoro direttivo: 3-6% della PV (ipotesi impegno organizzativo
proporzionale al volume d’affari)
Indici della redditività (2)
ROE (return on equity): redditività del capitale proprio; reddito
ROE 
RN
CP
RO
ROI 
CI
OF
ROD 
CT
RO
ROS 
PV
prodotto dall’investimento di un € di CP. Espresso in % assume la
forma di un tasso di rendimento da confrontare con i rendimenti di
impieghi alternativi (es. banca). Misura la convenienza ad investire il
proprio capitale nell’azienda o al di fuori dell’azienda.
ROI (return on investments): redditività degli investimenti totali;
reddito legato alle attività caratteristiche derivante dall’investimento
di 1 € di capitale
ROD (return on debts): costo del denaro preso a prestito nel
corso dell’anno. Espresso in % è assimilabile a un tasso di interesse
medio pagato dall’azienda
ROS (return on sales): redditività delle vendite; reddito legato
alla gestione caratteristica derivante da 1 € di PV. Maggiore è il
valore, migliore è la capacità dell’azienda di limitare i costi dei fattori
della produzione (costi variabili e fissi).
La leva finanziaria
• ROI – ROD: indica se l’azienda è stata in grado di generare un
reddito sufficiente per pagare gli interessi sui debiti
• Prende il nome di leva finanziaria in quanto consente di
evidenziare in che modo l’indebitamento concorre nella
formazione del reddito.
• ROI > ROD
– RO ha coperto il costo del denaro e vi è un margine a favore
dell’impresa. Indebitamento ha ripercussioni positive sul reddito
(effetto leva positivo).
• ROI < ROD
– RO non ha coperto il costo del denaro. Indebitamento ha ripercussioni
negative sul reddito (effetto leva negativo). Impresa deve ridurre il
ricorso ai debiti se intende migliorare i risultati gestionali
• ROI = ROD
– Nessun effetto leva. Indebitamento neutrale.
La catena di Indici
• Isolatamente considerati, gli indici di redditività non
consentono di individuare i motivi alla base dei risultati
ottenuti
• Per questo, vengono calcolate le cosiddette “catene di indici”
• Catena di indici: tecnica che consente di impostare una
lettura logico-interpretativa degli indici (di ricercare i fattori
che hanno generato un dato indice)
• Procedura basata sulla costruzione di relazioni aritmetiche
per scomporre l’informazione iniziale in più informazioni. Un
indice è espresso come prodotto di due o più quozienti:
– Es: a/b = a/c * c/b
– Indice alla sinistra = indice capofila
– Indici alla destra = anelli della catena di indici
Catene di ROE e ROI
RN RO RN CI
ROE 



CP CI RO CP
Incidenza gestione Incidenza gestione
caratteristica
extra-caratteristica
(=ROI)
e straordinaria
RO PV
ROI 

PV CI
Fattori redditività gestione
complessiva: gestione
caratteristica, extracaratteristica (finanziaria e
non)
Livello di
indebitamento
Fattori redditività gestione
caratteristica: redditività
vendite, turn over del capitale
investito
Redditività vendite Rotazione del capitale investito:
velocità con cui le risorse finanziarie si
(ROS)
tramutano in produzione vendibile
Indici finanziari
• Sono indici di valutazione dell’equilibrio finanziario aziendale
che va analizzato da due punti di vista:
– Provenienza delle fonti
• Valutazione rapporto CP e CT
• Forte disequilibrio (rapporto troppo alto o troppo basso) può avere
conseguenze negative sulla gestione.
– Maggiore è l’incidenza delle fonti esterne, maggiore è l’influenza di soggetti
esterni sulla gestione aziendale.
– Maggiore è l’incidenza delle fonti proprie, maggiore è il rischio connesso alla
perdita di risorse proprie e minore è la possibilità di sfruttare la leva
finanziaria.
– Conformità dei tempi
• Valutazione della solvibilità finanziaria (breve periodo)
• Valutazione del grado di adeguatezza delle risorse di m/l con gli
investimenti fissi effettuati (della capacità di finanziare il capitale fisso con
fonti di durata uguale o superiore alla vita economica dei beni durevoli
– I beni producono reddito per la loro intera vita economica e questo reddito
deve servire a restituire debiti di durata simile. Se i tempi di restituzione dei
debiti sono più brevi di quelli degli investimenti, si avrà una crisi di liquidità.
INDICI FINANZIARI: Provenienza delle fonti
CI
Indice di indebitamento :
CP
CT
Indice di dipendenza :
CI
Indice  => Indebitamento 
Indice va da 1 a +oo
Quota di risorse esterne su
capitale investito. Indice va
da 0 (azienda indipendente)
a 1 (azienda dipendente)
Valori estremi sono da considerarsi negativi in quanto una totale autonomia
finanziaria potrebbe non sfruttare appieno la leva finanziaria e aumentare la rischiosità,
mentre il ricorso massiccio a finanziamenti esterni causerebbe una pericolosa
dipendenza dell’azienda da soggetti esterni che, se di numero ridotto, influenzerebbero
pesantemente le scelte aziendali
MEDIO-LUNGO PERIODO
BREVE PERIODO
INDICI FINANZIARI: Conformità dei tempi
LI  LD
PCorr
Capacità di far fronte agli impegni
finanziari immediati (deve essere
>=1,5 perché non tutti i crediti
sono immediatamente esigibili)
LI  LD  DISP
PCorr
Simile al primo con la differenza
che si considerano anche le
scorte, come risorse
potenzialmente convertibili in
denaro nel breve periodo (valore
suggerito >=1,8)
Indice di liquidità :
Indice di disponibilità :
Copertura finanziaria 
PCONS  CP
CF
Indici di struttura
allargato
Indice di struttura 
CP
CF
Se COPF >= 1, i beni durevoli
sono stati correttamente finanziati
con debiti di m/l. Se COPF < 1,
parte investimenti finanziata con
risorse da restituire nel breve
periodo (crisi di liquidità)
Se IS>=1, equilibrio finanziario,
tuttavia occorre valutare effetto
leva finanziaria e avversità al
rischio
Indici del ciclo di gestione (1)
• Gli indici del ciclo di gestione sono indici di durata media che
assieme consentono di valutare l’estensione temporale del
ciclo finanziario: periodo che va dal momento in cui si ha
uscita monetaria (estinzione debito) al momento in cui si ha
entrata monetaria (riscossione credito)
• Consentono di valutare se mediamente l’impresa ha le risorse
provenienti dalla vendita dei prodotti per far fronte ai propri
debiti legati all’acquisto di fattori (indici che misurano la
solvibilità)
• Distinguiamo i seguenti indici:
–
–
–
–
Indice di durata clienti;
Indice di durata fornitori;
Indice di durata magazzino;
Indice di durata del ciclo di gestione o finanziario.
Indici del ciclo di gestione (2)
Ciclo economico
Ciclo di gestione o finanziario
(DM+DC-DF>0)
Ciclo tecnico
Acquisto fattori
(costo; nasce
debito)
Prodotto entra in
magazzino
Vendita (ricavo; Estinzione debito
nasce credito) (uscita di cassa)
Riscossione
credito (entrata di
cassa)
Durata magazzino
Durata fornitori
Durata clienti
In questa situazione ipotetica, le entrate sono successive alle
uscite. L’impresa potrebbe avere difficoltà ad estinguere i debiti
(potenziale crisi di liquidità).
Indici del ciclo di gestione (2)
Ciclo economico
Ciclo di gestione o finanziario
(DM+DC-DF<0)
Ciclo tecnico
Acquisto fattori
(costo; nasce
debito)
Periodo che va dal
momento uscita al
momento entrata (si va
indietro nel tempo. Quindi
è negativo)
Prodotto entra in
magazzino
Vendita (ricavo;
nasce credito)
Riscossione
credito (entrata di
cassa)
Estinzione debito
(uscita di cassa)
Durata magazzino
Durata clienti
Durata fornitori
In questa situazione ipotetica, le entrate sono antecedenti alle
uscite. E’ la situazione migliore perché impresa ha le risorse per
finanziare le uscite
Indici del ciclo di gestione (3)
Come si calcolano gli indici del
ciclo di gestione?
Durata magazzino( DM ) 
Rim. medie
 365
Ricavi vendita
Crediti v/clienti
Durata clienti ( DC ) 
 365
ricavi vendita
Debiti v/fornitori
Durata fornitori( DF ) 
 365
acquisti
Numero medio di giorni che
intercorrono dal momento in cui i
prodotti finiscono in magazzino al
momento in cui vengono venduti
(tempo medio di giacenza scorte
in magazzino)
Numero medio di giorni che
intercorrono dal momento in cui i
prodotti vengono venduti (nasce
un credito) al momento in cui i
crediti vengono riscossi (tempo
medio di riscossione crediti)
Numero medio di giorni che
intercorrono dal momento in cui i
fattori produttivi vengono
acquistati (nasce un debito) al
momento in cui i debiti vengono
estinti (tempo medio di estinzione
debito)
Indici del ciclo di gestione (3)
Indice durata ciclo  DM  DC  DF
il numero medio di giorni che
intercorrono dal momento in cui i
debiti legati all’acquisto di fattori
vengono estinti e il momento in
cui i crediti legati alla vendita di
prodotti vengono riscossi
• Indice < 0
– equilibrio nel ciclo finanziario poiché i debiti vengono estinti in un
momento successivo a quello in cui si riscuotono i crediti (dispongo della
liquidità necessaria per far fronte ai debiti).
• Indice = 0
– equilibrio nel ciclo finanziario poiché nello stesso momento si riscuotono
i crediti e si estinguono i debiti.
• Indice > 0
– esistenza di uno squilibrio nel ciclo finanziario poiché i crediti vengono
riscossi in un momento successivo a quello in cui i propri debiti vanno
liquidati.
Economic Value Added (1)
• EVA (Valore aggiunto economico)
– Indicatore dell’economista americano Bennet
Stewart per
• calcolare il valore creato dall’azienda
• confrontare investimenti alternativi
– Quanto rimane del reddito operativo dopo aver
coperto il costo del capitale impiegato
Economic Value Added (2)
• EVA=NOPAT-WACC*CI
– NOPAT (Net operating Profit After Taxes)=Reddito operativo
dopo le imposte
– WACC (Weighted Average Cost of Capital)=Costo medio
ponderato del capitale
• WACC=OF/CT * (CT/CI) + Ke * (CP/CI)
• Ke=remunerazione attesa del capitale proprio (costo opportunità –
profitto minimo che perderei se non investissi nell’attività di impresa)
• EVA=(NOPAT/CI – WACC) * CI
– (NOPAT/CI) è approssimabile con il ROI
• EVA=(ROI-WACC) * CI
– EVA>0 => Azienda ha creato valore
– EVA<0 => Azienda ha distrutto valore
• Analogamente calcolando: ROI/WACC
– Se ROI/WACC>1 => Azienda ha creato valore
– Se ROI/WACC<1 => Azienda ha distrutto valore
Economic Value Added (3)
• Obiettivo nel Business Game
– Massimizzare VA degli EVA
n
VA  
t 1
EVAt
1  WACCt 
t
– VA risente delle dimensioni aziendali
n
VAU  
t 1
ROIt  WACCt
1  WACCt 
t
• Valore attuale del valore aggiunto economico
generato dall’investimento di 1 €
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La valutazione dei risultati economici