Le piante indicatrici della fertilità del suolo
Comprendere il ruolo della vegetazione spontanea ed il ruolo delle erbe
infestanti
di
Paolo Pistis
(sintesi dell'intervento del 14 dic 2010 S. Michele all'Adige)
(l'elenco delle erbe è sintetico*)
riflessione
L’agricoltura biodinamica sostiene che ogni erba ha la sua ragion di vita nell’esistenza terrestre. Chiediamoci che cos’è una malerba
o un'infestante? Solo un vegetale che cresce lì, dove noi non vorremmo, ma spesso le erbe spontanee incriminate sono medicinali e
terapeutiche, non solo per l’uomo, ma anche per la terra stessa.
Sono le condizioni intrinseche del terreno che spesso richiamano la presenza di certe infestanti? Sono le concimazioni e le
lavorazioni mal fatte che scatenano l’insorgere di erbe che soffocano le piante coltivate?
Le “infestanti” sono, quasi sempre, il sintomo che qualcosa nel suolo non va? o è stato fatto male? La risposta spesso è nel terreno
stesso, infatti nei pressi delle più comuni infestanti il terreno è più soffice, strutturato, profumato e vi sono i lombrichi, fonte di
fertilità; “è come se le infestanti volessero porre rimedio a qualche squilibrio”... Come imparare a riconoscere la loro funzione?
Alcune premesse necessarie
Principio dell'agricoltura biodinamica: La terra è viva!
La terra ed il suolo in agricoltura biodinamica è considerata un vero organismo vivente, non per un bieco romanticismo né per un
fanatismo naturalista, ma per ragioni ben precise,
due motivi in modo particolare:
1.
il ritmo caratteristico di ogni organismo vivente... (inspirazione, espirazione, ecc.)
2.
e per la capacità di rispondere alle sollecitazioni... La capacità di reagire o rispondere ai cambiamenti esterni è ciò che
garantisce la sopravvivenza degli esseri viventi; ed ecco che il suolo se sollecitato in una direzione o nell'altra, genera dei
cambiamenti per quanto riguarda il tipo di flora...
ne consegue un'ipotesi di lavoro:
la crescita delle erbe spontanee (malerbe, infestanti) sono un “linguaggio vivente” delle condizioni del suolo, esse hanno lo scopo
di risanare il terreno e di portare il suolo ad un equilibrio vitale.
Motivi per cui le piante ed il mondo vegetale ricopre il mondo minerale: “il vegetale vuole portare il minerale ad uno stadio evolutivo
superiore...
il suolo è un “foglio” dove il mondo vegetale “scrive”...
ruolo e funzione della flora spontanea;
le erbe aiutano a:
•
al consolidamento del terreno
•
ad aumentare la struttura del suolo
•
ad arieggiare il terreno
•
le erbe distolgono alcuni parassiti dalle colture, aiutano molti insetti utili
•
le erbe mantengono l'umidità
•
le erbe favoriscono la formazione di essudati a favore dei microrganismi del suolo
•
le erbe rallentano il dilavamento delle sostanze
•
le erbe contribuiscono al mantenimento dei lombrichi ed altri organismi
•
le erbe sono in grado di metabolizzare le sostanze inquinanti (fitorimediazione)
•
le erbe mantengono presenti molti insetti pronubi ed utili alle impollinazioni delle colture
•
le erbe infestanti poco temibili fanno concorrenza alle specie di infestanti più difficili da eliminare
•
ecc.
tuttavia la presenza di erbe infestanti nei pressi delle colture creano competizione idrica ed alimentare con la sottrazione di molti
elementi nutritivi specie se riescono a montare a seme...impoverendo il suolo.
il mondo vegetale è quindi espressione di una vitalità interna del terreno ed espressione dell'ambiente circostante: i suoi strumenti
sono: la terra, l'acqua, la luce, l'aria ed il calore.
Le aree coltivate e le aree incolte ( in questa esposizione vengono trattate le aree coltivate, le aree incolte in un'altra sessione...)
si precisa comunque che nelle aree incolte prevalgono dapprima le piante pioniere (graminacee, composite e altre) poi quelle
arbustive e successivamente quelle arboree per un fenomeno che possiamo definire “capacita rigenerativa del paesaggio”.
1
Il terreno agricolo è l'incontro di due presenze importanti: l'ambiente e l'uomo, ed entrambi possono intervenire nel regolare o
alterare la crescita delle erbe spontanee
1. L'ambiente: base geologica, esposizione, clima, microclima, precipitazioni atmosferiche, ecc.
2.
l'uomo: lavorazioni meccaniche, semine, diserbi chimici (non ammessi in agricoltura biologica e biodinamica),
concimazioni, mancate attitudini professionali, ecc.
Chiavi di lettura della copertura vegetale per comprendere lo stato del suolo;
importantissimo :
1. il grado di copertura vegetale del suolo: può presentare aree non coperte sia per poca vitalità (roccia, altitudine, altro...)
oppure anche per eccesso di vitalità (ristagni, marcescenze, fermentazioni, altro...) Perché è indicatrice dello stato
complessivo del suolo
2. la prevalenza di cotiledoni o monocotiledoni ( monocotiledoni> graminacee: più riproduttive.) Perché è indicatrice
dell'evoluzione del suolo...
3. la legge di prevalenza di una o più specie: perché solo la prevalenza di una o più specie ha un significato indicativo...
4.
5.
6.
7.
8.
9.
velocità del ciclo delle erbe: indica le condizioni degli elementi presenti nell'ambiente non solo del suolo, in particolare il
calore e la luce...
la dimensione – (crescita rigogliosa o stentata) indica il contenuto di elementi nutrienti minerali solubili nel suolo...
l'osservazione della metamorfosi secondaria; perché è indicatrice delle forze eteriche complessive, esempio: la forma
delle foglie di tarassaco...
lo spessore e il grado di ramificazione delle radici; perché indicatrice dell'azione del silicio e del calcare...
l'epoca di germinazione e di crescita, evoluzione delle erbe nel corso dei mesi e degli anni; perché è indicatrice di come
gli elementi agiscono nel ritmo stagionale
il colore; verde chiaro... verde scuro.... perché è indicativo del rapporto tra le sostanze terrestri e la luce solare cosmica
Una regola da tenere sempre presente:
la Natura da valori relativi e non assoluti!
Pertanto si creano fattori di tendenza ma mai valori assoluti, ogni osservazione va valutata nel proprio contesto!
Non si tratta di fare una cronologia o una catalogazione, ma bensì cogliere i gesto, le relazioni i nessi tra pianta e terreno, le piante
infatti sono adattabili e soggette a variabilità...
Passiamo alla pratica:
Comprendere la vegetazione aiuta chi lavora la terra ad agire nel modo giusto
non è detto ma è lecito credere, che nel terreno possano esserci delle condizioni particolari (unilateralità) che portano a manifestare
una e non più specie.
Una specie vegetale può essere indicatrice di uno o più fattori, Es. :il Chenopodio bianco può essere segno di un terreno
strutturato, ma anche di un eccesso di azoto ed al tempo stesso segno di errate pratiche agronomiche come un mancato controllo della
montata a seme!
Le pianti indicatrici dell'ambiente,
alcuni esempi:
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microclima: partiamo dal basso: i funghi, i licheni, le alghe, il muschio, gli equiseti indicatrici di....
•
piante dei suoli ricchi di nutrienti: Amaranto, Stellaria media, Lamio Porureo, Gallium Aparine, altre
la base minerale: Le piante calcicole e quelle acidofile....
piante dei suoli poveri di nutrienti: (graminacee) bromus erectus, festuca spp, altre; (dicotilidoni) Salvia Pratensis, Inula
viscosa, Sanguisorba minor, Ononis Spinosa, altre
le piante indicatrici delle azioni umane:
“la foresta precede l'uomo, il deserto lo insegue”
Francois-Renè de Chateubriand (1768-1848)
E' naturale che se si tratta di orto, seminativo, pascolo o frutteto si creano automaticamente delle selezioni... è comprensibile che
dove ci sono molte lavorazione del terreno vengono favorite le erbe a ciclo annuale.... oppure quelle pluriennali ma specie che però
che si riproducono per rizoma o a bulbo, mentre nei suoli non lavorati si selezionano anche piante biennali... e nel caso dei frutteti
quelle erbe resistenti al calpestio...
brevi esempi di piante indicatrici riconducibili a particolari pratiche agronomiche
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lavorazioni del suolo inappropriate: “caos del suolo” esempio della lavorazione del suolo con terreno bagnato:
Camomilla Matricaria, altre; con terreno troppo raffinato, soffice permeabile ed umido: germinazione di quasi tutte le erbe
presenti, in particolare lolium perenne, poa ecc.a seguire veronica, fumaria officinalis, Lamio Rosso, Myosotis campestris (non ti
scordar di me)
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ristagno idrico su terreni non lavorati (inerbimenti e pascoli): Ranuculus Repens (Crescione selvatico), menta
campestre, Tussilago Farfara (Farfara) Equiseto,
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terreni umidi, e compatti in superficie, tendenti a perdere l'azoto con facilità : Echinocloa Crus-Galli (Giavone)
piante del compattamento: esempio Il Plantago Major opp il Plantago Lanceolata, Taraxacum Officinale
errori di lavorazione: La fresatura: su Vilucchio Convolvulus, Cirsium Arvense, gramigna ed altre erbe rizomatose...
danni da diserbo chimico: si crea una forzata selezione biologica a favore delle piante pioniere : graminacce, composite
(asteriacee) ad esempio nel mais : Sorgo Halepense... Abutilon theophrasti (Cencio molle)...Agropyrum Repens...
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danni da diserbo su vigneti: in viticoltura invece si crea danno all'eterico del suolo, a riparare questo danno interviene la
Parietaria Diffusa...
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danni da compost di origine animale non maturo, Chenopodium Album, altre...
irrigazioni maldestre: Portulaca, altre...
rotazioni inadeguate e monocoltura, a seguito di determinati squilibri si crea un “vuoto biologico” poiché molte erbe si
controllano fra di foro con particolari essudati radicali, a colmare questo “vuoto compare la Cuscuta opp. l'Orobanche
•
terreni molto strutturati: centocchio (stellaria Media), euforbia, Portulaca oleracea, Solanum Nigrum, Ortica Urens,
Mecurialis Annua, Veronica Persicaria, è evidente che bisogna valutare la vigoria e lo sviluppo...
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danni da irraggiamento cosmico: la foto induzione e il lampo di luce...% di germinazione, segue spiegazione...
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terreni ricchi di azoto : Lamio (varie ssp.), chenopodium bianco,gallium apparine, Amarantus, senecio vulgaris, Urtica
Dioca, Veronica Persicaria, ecc
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momenti cosmici favorevoli e svantaggiosi...% percentuale di germinazione, segue spiegazione...
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specie sinantropiche: specie che seguono l'uomo nelle sue attività...esempi...Ortica Dioica...Parietaria, Chelidonium
dissesto entomologico: la mancanza di api ed insetti impollinatori favoriscono la presenza delle graminacce e di quelle
piante ad impollinazione anemofila... a scapito delle dicotiledoni e di piante meno riproduttive...
alcune piante, prese come esempio
Equisetum arvensis
L’equiseto arvense o coda cavallina è una pianta con il 90% di silicio, la troviamo in quei terreni dove vi sono ristagni di acqua in
profondità, il suo scopo è quello di portare con le sue lunghe radici l’ossigeno e la luce in profondità. Basterà provvedere con le
dovute lavorazioni a togliere l’acqua in eccesso, con drenaggi, livellatore ecc. e la sua presenza verrà meno...
Cynodon dactylon
La gramigna non ha bisogno di presentazioni, cresce ovunque, anche nell’asfalto; è una pianta risanatrice di terreni poveri di humus e
di sostanza organica, spesso è l’incuria a propagarla, specialmente se anziché estirparla, viene macinata e tagliuzzata nel terreno. Solo
un'adeguata vitalità ed attente operazioni agronomica potrà fermarla..
Convolvulus arvensis
Il convolvolo o vilucchio con le sue belle campanelle si avviluppa sulle piante coltivate soffocandole, predomina nei terreni dove
vengono eseguite delle lavorazioni sbagliate: fresature ad esempio. È la mancanza di struttura del terreno a richiamarlo, si presenta in
quei terreni che hanno bisogno di essere lavorati spesso ed in profondità con le attrezzature adeguate.
Portulaca oleracea
L’erba porcellana è una pianta “grassa” che tra l’altro è commestibile. Cresce in virtù di cattive irrigazioni e di forti sbalzi idrici, la
Natura l’ha creata per tenere l’umidità in superficie. Va controllata quando è molto piccola con mezzi meccanici: si evita che
germinino i semi lavorando in superficie il terreno dopo forti piogge. Essa porta molto acido ossalico al terreno, quest'ultimo aiuta la
liberazione di molti elementi nel suolo.
Cirsium arvense
Lo stoppione è un vero flagello dell’orto e del seminativo. Cresce dove vi sono dei compattamenti a media profondità, dove il terreno
viene lavorato poco e dove non sono state asportate le radici con adeguata cura; richiede interventi tempestivi e mirati. Porta nel
suolo luce e silicio È una gioia per le api e le richiama da molto lontano...
Matricaria camomilla
La camomilla, che tutti conosciamo, è risanatrice ad ampio spettro. Cresce nei terreni compattati in superficie, specie su quelli che
vengono lavorati e calpestati quando la terra è bagnata. La sua azione è estremamente risanante perché evita il propagarsi di funghi
nocivi nel terreno e sulle piante circostanti. È favorita quando si lavora il terreno bagnato nelle ore molto soleggiate
Sorghum halepense
La sorghetta o sorgo selvatico, è un’infestante difficile da eliminare, ma facile da evitare. Cresce generalmente nei terreni che
anticamente erano paludi, su terreni di riporto o su terreni uccisi dal diserbo chimico. È la mancanza di humus e di ossigeno, abbinata
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a forti piogge un richiamo alla sua crescita. Serve per filtrare e depurare i terreni. Quando compare allo stato di plantula è il momento
per il “controllo facile”; quando invece diventa grande, bisogna estirparla interamente ed esporla al sole. Migliora il suolo per apporti
notevoli di cellulosa e carbonio, ma lo impoverisce di altri elementi nutritivi.
Taraxacum officinale
Il tarassaco non è da considerarsi come “un’infestante” per l’orto, ma semmai per il giardino o per gli inerbimenti nei frutteti che a
volte ne sono copiosi. Cresce dove il prato è costipato, ha un’azione rigenerante su tutto il prato, come drenante, equilibratore idrico,
ossigenante, evita i marciumi radicali delle piante vicine. Se non piace la sua presenza, si può attuare l’arieggiatura superficiale del
prato che, se ben fatta, può limitarne la sua crescita.
Piani di risanamento del suolo:
1. anamnesi del soggetto, ovvero storia del suolo: ambiente... lavorazioni, colture, rotazioni ecc.
2.
3.
diagnosi della situazione, osservazione ed individuazione delle causa di squilibrio...
4.
terapia: piano di interventi mirati: sovesci specifici, modificazione delle tecniche agronomiche, distribuzione dei preparati
biodinamici per riportare un nuovo ordine
posologia: ritmo degli interventi biodinamici a favole della vitalità e del riequilibrio
la formazione di organismi viventi biodinamici permette un maggiore rientro di un eventuale squilibrio
le leguminose : sono un “segno di una tregua e di una grazia ricevuta” sono indice indice di buona fertilità del suolo
esempio...trifolim ( varie specie), veccia villosa, (sono comunque pianta tendenzialmente calcicole)
La meta da raggiungere :
1.
la massima biodiversità
2.
ed il massimo sviluppo (dimensione) sono i segni di una buona fertilità del suolo
Si potrebbe parlare ancora di tante erbe per comprendere che non sono nostre nemiche, ma anzi, sono portatrici di vita;
le erbe vanno “controllate” e non “combattute” poiché è con il nemico che si combatte
e non con chi ci aiuta!
Ringraziamenti :
si ringrazia Fabio Fioravanti esperto in agricoltura biodinamica per il contributo Antroposofico e botanico ricevuto,
ringrazio gli agricoltori biodinamici per le loro esperienze...
un Grazie all'istituto S. Michele all'Adige per avermi dato l'opportunità di comunicare alcuni aspetti dell'agricoltura biodinamica a
favore di chi lavora la terra con cura e di chi si prodiga tutti i giorni di produrre cibo sano e salubre. Grazie.
Grazie a tutti voi per l'attenzione
*si veda il testo: “Le piante indicatrici della fertilità del suolo,
Comprendere il ruolo della vegetazione spontanea ed il ruolo delle erbe infestanti” di Paolo Pistis e Fabio Fioravanti, Editrice
Fondazione Le Madri. (testo a breve uscita)
appuntamenti e corsi di biodinamica:
www.biodinamica.org
www.labiolca.it
www.fondazionelemadri.it 0522 66 62 46
www.agribio.it
per corsi di agricoltura biodinamica nel Trentino informazione tcs 0461421214 www.cia.tn.it
alcune pubblicazioni di biodinamica recenti:
Nuovo!
“La cura dell'orto e del giardino biodinamico” (editrice Fondazioni Le Madri)
aut. Paolo Pistis. manuale pratico di tecniche biodinamiche per curare l'orto e il giardino. Reperibile e acquistabile per telefono
presso Ass.La Biolca tel 049 910 11 55 o per e-mail : [email protected]
La fertilità della terra per il benessere dell'uomo (editrice Fondazioni Le Madri)
aut. Paolo Pistis.
Testo semplice e chiaro per la comprensione del metodo biodinamico e le tecniche di rigenerazione del suolo
Il giardino biodinamico – ed. Logos aut. Paolo Pistis, reperibile da : Fondazione Le Madri tel 0522 666246, testo semplice e chiaro,
introduttivo al giardinaggio con il metodo biodinamico
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