ANTIBIOTICO RESISTENZA CAUSE, EPIDEMIOLOGIA, TRATTAMENTO Vinicio Manfrin UO Malattie infettive e Tropicali Ospedale S. Bortolo - Vicenza ANTIBIOTICORESISTENZA (AR): 1. COS’E’ 2. QUALE LA CAUSA 3. EPIDEMIOLOGIA (Quanti?, dove?, quando?) 4. CHI E COME TRATTARE 5. PREVENZIONE I ceppi multiresistenti sono principalmente trasmessi dalla mani degli operatori sanitari che non praticano correttamente l’igiene delle mani dopo ogni contatto con i pazienti o con l’ambiente circostante…. …Non è accettabile niente di meno che una completa aderenza alle pratiche di igiene delle mani …. Anche una fastidiosa aderenza alle pratiche non garantisce la completa immunità a epidemie da germi mutiresistenti ANTIBIOTICORESISTENZA LA RESISTENZA AGLI ANTIBIOTICI “L’utilizzo di antiinfettivi nella pratica clinica è unico nel suo genere nel senso che il trattamento dato ad un individuo, può avere conseguenze per una popolazione più ampia. Non appena che un nuovo antibiotico è in uso, vengono immediatamente scoperti batteri con varie forme di resistenza; e non appena il nuovo farmaco entra in uso clinico allargato i suoi giorni sono contati: lo sviluppo di resistenza non è questione di SE ma solo in QUANTO la resistenza si manifesterà [C. Walsh, Nature 2000] DEFINIZIONI ANTIBIOTICO: un farmaco in grado di inibire, in modo temporaneo o definitivo, la crescita di una popolazione batterica (meglio CHEMIOTERAPICO ANTIINFETTIVO che comprende antibiotici, antifungini, antivirali) ANTIBIOTICO RESISTENZA: La capacità dei microorganismi di alcune specie di sopravvivere, o anche moltiplicarsi, in presenza di concentrazioni di antibiotici di regola sufficienti per inibire o uccidere microorganismi della stessa specie MIC: Minima Concentrazione Inibente MBC: Minima Concentrazione Battericida MIC VA VISTA IN RAPPORTO ALLE CONCENTRAZIONI OTTENIBILI NEL SIERO E NEI TESSUTI DEL PAZIENTE Daptomicina MECCANISMI DI AZIONE DEGLI ANTIBIOTICI 1.Interferenza con la sintesi della parete cellulare (β-lattamici, glucopeptidi) 2.Inibizione della sintesi proteica (macrolidi, tetracicline) 3.Interferenza con la sintesi di DNA o mRNA (fluorochinoloni, rifampicina) 4.Inibizione di un ciclo metabolico (trimethoprim-sulfametossazolo) 5.Scompaginazione della struttura della membrana cellulare dei batteri (polimixine, daptomicina) TIPI DI RESISTENZA A.INNATA * •glicopeptidi: molecola troppo grande per penetrare la parete dei batteri Gramnegativi •aztreonam: manca di affinità per le proteine leganti le penicilline di tutti i batteri Gram-positivi B. ACQUISITA * 1.Modifica o eliminazione del sito cui si lega l’antibiotico (es., ridotta suscettibilità ai fluorochinolonici da modifiche della DNA- girasi) 2.Aumentata produzione di enzimi che inattivano l’antibiotico (AmpC β-lattamasi in Enterobacter spp.) 3.Ridotta sintesi di un canale proteico situato nella membrana esterna, necessario all’antibiotico per penetrare nella cellula (e.g., OmpF in E. coli) 4.Sovraregolazione di “pompe” che espellono l’antibiotico dalla cellula (efflusso dei fluorochinolonici in S. aureus) 5.Aumentata produzione di substrato, tale da ridurre l’efficacia dell’antibiotico (meccanismo poco efficiente, ma responsabile della resistenza “intermedia” alla vancomicina in S. aureus) MECCANISMI DI RESISENZA SVILUPPATI DAI BATTERI GRAM NEGATIVI ANTIBIOTICORESISTENZA (AR): 1. COS’E’ 2. QUALE LA CAUSA 3. EPIDEMIOLOGIA (Quanti?, dove?, quando?) 4. CHI E COME TRATTARE 5. PREVENZIONE RESISTENZA ACQUISITA AGLI ANTIBIOTICI: L’EVOLUZIONE In assenza di antibiotici non si sviluppa; è l’esposizione all’antibiotico che induce la mutazione dei batteri Una volta presente una resistenza la pressione selettiva degli antibiotici la amplifica (vengono eliminati i germi suscettibili, si sviluppano i resistenti) La antibiotico resistenza e causata da modificazione del genoma e come tale può essere trasmessa - alla progenie - a batteri di diversa specie Il processo di acquisizione di resistenza è un processo continuo, con accumulo di meccanismi diversi nello stesso batterio che conferiscono resistenza a più molecole ed in grado diverso MDR (Multi Drug Resistance) RES ACQUISITA A >= 1 AGENTE IN > =3 CLASSI XDR NON SUSCETTIBILE A >= 1 AGENTE IN TUTTE TRANNE 2 CLASSI (il batterio rimane sensibile a 2 classi di antibiotici) PDR (PAN RESISTENTE) Non suscettibile ad alcun agente di tutte le classi CLASSI DI ANTIBIOTICI DA CONSIDERARSI NELLA VALUTAZIONE DELLE INEZIONI DA GRAM NEGATIVI MDR IMPATTO SULL’ECOSISTEMA OSPEDALE L’ATTIVITA’ DEGLI ANTIBIOTICI SOMMINISTRATI SI ESERCITA INDISCRIMINATAMENTE VERSO GLI AGENTI PATOGENI MA ANCHE VERSO I NORMALI COMMENSALI (che sono indispensabili per l’ecosistema dell’organismo) L’ESPOSIZIONE AD AGENTI ANTIINFETTIVI DELLE POPOLAZIONI (umane, animali, vegetali) COMPORTA SEMPRE CONSEGUENZE ECOLOGICHE MAGGIORI LA RESISTENZA DEVE ESSERE SEMPRE VISTA DA UNA PROSPETTIVA DI “RISCHIO” E ANALIZZATA IN TERMINE DI PROBABILITA’ ALL’INTERNO DI UNA POPOLAZIONE OGNI PRESCRIZIONE DI ANTIBIOTICI HA CONSEGUENZE SULLO SVILUPPO DI RESISTENZE ANTIBIOTICORESISTENZA (AR): 1. COS’E’ 2. QUALE LA CAUSA 3. EPIDEMIOLOGIA (Quanti?, dove?, quando?) 4. CHI E COME TRATTARE 5. PREVENZIONE La resistenza agli antimicrobici è un serio pericolo per la sanità pubblica in Europa contribuendo a costi sanitari crescenti, fallimenti terapeutici e decessi I GERMI MULTIRESISTENTI NON HANNO FRONTIERE DISTRIBUZIONE GLOBALE DI KLEBSIELLA KPC EVOLUZIONE EPIDEMIA KLEBSIELLA KPC IN ITALIA ANTIBIOTICORESISTENZA (AR): 1. COS’E’ 2. QUALE LA CAUSA 3. EPIDEMIOLOGIA (Quanti?, dove?, quando?) 4. CHI E COME TRATTARE 5. PREVENZIONE INFEZIONE - MALATTIA Ambiente Contato Interumano Fomiti Vettori COLONIZZAZIONE MICROORGANISMI INFEZIONE Immunità Barriere Anatomiche Profilassi Virulenza MALATTIA guarigione cronicizzazione portatore Colonizzazioni o infezioni: qual è la differenza? COLONIZZAZIONE O INFEZIONE? La COLONIZZAZIONE è la presenza di un microorganismo (anche potenzialmente patogeno), nel o su di un ospite, CON crescita e moltiplicazione ma SENZA segni evidenti di infiammazione o di segni di reazione immunologico dell’ospite nel momento in cui il microorganismo viene isolato Brachman PS 1977 TEMPO COLONIZZAZIONE IN ICU: 48 ORE Colonizzazione Presenza di un microrganismo senza sviluppo di infezione Es: lesioni da decubito: praticamente sempre colonizzate, a volte infette tampone rettale, tampone farigeo, tampone da tracheostomia in assenza di qualsiasi segno di infezione sistemica o localizzata The Iceberg Effect Infetti Colonizzati QUALI PAZIENTI TRATTARE? I PAZIENTI COLONIZZATI (NESSUN SEGNO DI INFEZIONE/MALATTIA) NON DEBBONO ESSERE SOTTOPOSTI AD ALCUNA TERAPIA ANTIBIOTICA (produrrebbe un danno al paziente, ad altri pazienti, all’ecosistema) I PAZIENTI CON INFEZIONE/MALATTIA VANNO TRATTATI CON IL MINOR NUMERO DI ANTIBIOTICI POSSIBILE E PER IL MINOR TEMPO POSSIBILE ANTIBIOTICORESISTENZA (AR): 1. COS’E’ 2. QUALE LA CAUSA 3. EPIDEMIOLOGIA (Quanti?, dove?, quando?) 4. CHI E COME TRATTARE 5. PREVENZIONE I batteri che colonizzano gli individui possono essere trasmessi da un ospite ad un altro tramite le mani degli operatori sanitari ANTIBIOTIC STEWARDSHIP DEFINIZIONE: attività finalizzata ad assicurare appropriatezza nella scelta, dosaggio, via di somministrazione e durata della terapia antibiotica SCOPO: ottimizzazione dell’esito della terapia attraverso il contenimento dei suoi effetti indesiderati (ad es., tossicità, selezione di resistenza); secondariamente, contenimento dei costi della terapia senza inficiare la qualità dell’assistenza EFFETTI: L’associazione tra un’efficace stewardship e un appropriato programma di controllo delle infezioni si è dimostrato efficace nel ridurre la selezione e la trasmissione di ceppi batterici antibiotico-resistenti •Paterson DL. The role of antimicrobial management programs in optimizing antibiotic prescribing within hospitals. Clin Infect Dis 2006; 42: S90–S95 •Dellit T.H., Owens R.C., McGowan J.E. Jr., et al. Infectious diseases society of America and the society for healthcare epidemiology of America guidelines for developing an institutional program to enhance antimicrobial stewardship. Clin Infect Dis 2007; 44: 159-177 •Owens R.C. Jr. Antimicrobial stewardship: concepts and strategies in the 21st century. Diagn Microbiol Infect Dis 2008; 61: 110–128 LA PRATICA DELLA STEWARDSHIP STRATEGIE SUPPLEMENTARI: •Interventi formativi (corsi, seminari,etc.). -complementari alle strategie «attive» -utile la ripetizione degli interventi (a fini didattici, anche per il turn-over del personale) •Distribuzione di linee guida -comprensive di dati sulla microbiologia “locale” e sulle caratteristiche di antibioticoresistenza -le linee guida prodotte localmente sarebbero meglio accettate dai medici, che in molti casi manifestano timori riguardanti una potenziale perdita di autonomia nelle proprie decisioni cliniche [Soo Hoo, 2005] •Modulari per richiesta di antibiotici -giustificazione della decisione terapeutica -tuttavia, spesso percepiti come incombenza fastidiosa e limitante l’autonomia decisionale (c.s.) LA PRATICA DELLA STEWARDSHIP STRATEGIE SUPPLEMENTARI: •Conversione terapia parenterale-terapia orale (switch) L’ottima biodisponibilità di alcuni antimicrobici, ad es.: - fluorochinolonici -linezolid -metronidazolo -clindamicina -trimetoprim-sulfametossazolo -fluconazolo, voriconazolo permette il passaggio alla terapia P.O. in base a criteri clinici pre-definiti - durata della degenza RIDUZIONE DI: - costi dell’assistenza - complicanze legate alla necessità di accesso venoso I ceppi multiresistenti sono principalmente trasmessi dalla mani degli operatori sanitari che non praticano correttamente l’igiene delle mani dopo ogni contatto con i pazienti o con l’ambiente circostante…. …Non è accettabile niente di meno che una completa aderenza alle pratiche di igiene delle mani …. Anche una fastidiosa aderenza alle pratiche non garantisce la completa immunità a epidemie da germi mutiresistenti