Epoetine Scheda di valutazione Individuazione della sovrapponibilità clinica negli usi prevalenti e delle eventuali indicazioni esclusive Rapporto tecnico a cura del gruppo di lavoro multidisciplinare Aven Nell’interno Il gruppo di lavoro multidisciplinare 1. Indicazioni registrate 2. Impiego in specifici sottogruppi di pazienti Modalità di dispensazione 2 3-4 5 5 3. Formulazioni disponibili in commercio 6 4. Posologia riportata in scheda tecnica 7 5. Valutazione comparata per sicurezza: effetti indesiderati 9 6. Valutazione comparata per sicurezza e farmacocinetica 11 Commenti sulle nuove evidenze disponibili 12-14 Valutazioni conclusive 14-16 Bibliografia 17-20 ALLEGATO A. Tabella delle evidenze degli studi selezionati 21-27 Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 1 Gruppo di lavoro multidisciplinare Aven Clinici Dr. Paolo Avanzini (Ematologia – Az. Osp. RE) Dr. Alberto Baraldi (Nefrologia – Az. USL MO) Dr. Pierpaolo Borgatti (Nefrologia – Az. Osp. RE) Dr.ssa Katia Cagossi (Med. Int. – Oncol. Osp. Carpi – AUSL MO) Dr. Giuseppe Civardi (Internista – AUSL PC) Dr. Luca Cottafavi (Oncologia Osp. Scandiano – AUSL RE) Dr. Luciano Cristinelli (Nefrologia – AUSL PC) Prof. Salvatore David (Nefrologia – Az. Osp. PR) Dr. Francesco Ghisoni (Oncoematologia – AUSL PR) Dr. Giuseppe Longo (OBOE – Az. Osp. MO) Dr. Leonardo Lucchi (Nefrologia – Az. Osp. MO) Dr. Sergio Maccari (Dir UO Medicina Osp. Cast. Monti – AUSL RE) Prof. Marcellina Mangoni (Ematologia – Az. Osp. PR) Dr. Egidio Rossi (Nefrologia – AUSL PR) Direzione Sanitaria Dr.ssa Iva Manghi (Az. Osp. RE) Farmacisti Dr. Mauro De Rosa (Az. USL MO) Dr. Mauro Miselli (SIDS di Reggio Emilia) AVEN Dr.ssa Nilla Viani (Direttore operativo AVEN) CeVEAS Dr.ssa Anna Maria Marata Dr.ssa Lisa Daya NOTE I riferimenti bibliografici in colore verde indicano studi presenti anche nella tabella delle evidenze in Allegato A. Ad esempio il riferimento (4, 44, 45, 46) indica che gli studi 44, 45 e 46 si trovano anche tabulati in Allegato A. Nell’interno vengono utilizzati indifferentemente i termini eritropoietina ed epoetina. ABBREVIAZIONI Ev: endovena Hb:emoglobina Pz: pazienti RCT: studio randomizzato controllato Sc: sottocute Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 2 1. Indicazioni registrate (come riportate testualmente in scheda tecnica) A Principi attivi Eritropoietina alfa Nomi commerciali EPREX® Trattamento dell’anemia sintomatica associata a insufficienza renale cronica (IRC) in pazienti adulti e pediatrici in emodialisi e in pazienti adulti in dialisi peritoneale. Trattamento dell’anemia grave, di origine renale, accompagnata da sintomi clinici, in pazienti adulti con insufficienza renale non ancora sottoposti a dialisi. Eritropoietina beta NEORECOMON® Darbepoetina Eritropoietina alfa delta NESPO® ARANESP® DYNEPO® √ Trattamento dell’anemia sintomatica asso- B ciata ad insufficienza renale cronica (IRC) √ in pazienti adulti e pediatrici. C Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad insufficienza renale cronica (IRC) in pazienti adulti. Può essere usato sia in pazienti in dialisi che in pazienti non in dialisi. D Trattamento dell’anemia sintomatica in pazienti adulti con tumore non mieloide sottoposti a chemioterapia. E Trattamento dell’anemia sintomatica e riduzione del fabbisogno trasfusionale in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di trasfusione come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente all’inizio della chemioterapia). F Impiego per aumentare la quantità di sangue autologo in pazienti facenti parte di un programma di predonazione. L’uso in questa indicazione deve esere valutato alla luce dei rischi di eventi tromboembolici. Il trattamento è indicato solo in pazienti con anemia di grado moderato (Hb 10-13 g/dl [6.2-8.1 mmol/l], nessuna carenza di ferro) se le procedure di conservazione non sono disponibili o sono insufficienti in caso di intervento elettivo di chirurgia maggiore che richieda un elevato quantitativo di sangue (4 o più unità di sangue per le donne o 5 o più unità per gli uomini). G Terapia delle sindromi mielodisplastiche, anemia refrattaria, con sideroblasti e senza sideroblasti (Legge 648/96 - G.U. 10/03/00 n.58) √ √ √ √ √ √ √ √ √ (segue) Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 3 (segue) 1. Indicazioni registrate (come riportate testualmente in scheda tecnica) H I Principi attivi Eritropoietina alfa Nomi commerciali EPREX® Trattamento della emoglobinuria parossistica notturna documentata (Legge 648/96 – G.U. 11/03/98 n.58) Trattamento dell’anemia (Hb < 10 g/dl o riduzione della Hb > 2 g/dl durante un qualsiasi periodo di 4 settimane di trattamento) nei pazienti che ricevono ribavirina in combinazione con interferone standard o peghilato per il trattamento dell’infezione cronica da HCV e che presentano risposta virologica alla terapia (Allegato 3 Determina AIFA 29 maggio 2007 aggiornato a ottobre 2007). L In pazienti HIV pluritrattati con anemia (Hb < 8,5 g/dl) nei quali l’uso di farmaci anemizzanti è l’unica alternativa terapeutica (Allegato 3 Determina AIFA 29 maggio 2007 aggiornato a ottobre 2007). M Prevenzione dell’anemia nei neonati prematuri con peso alla nascita compreso tra 750 e 1500 g e con un periodo di gestazione inferiore a 34 settimane. N Impiego per ridurre l’esposizione a trasfusioni di sangue allogenico in pazienti adulti, che non presentino carenze di ferro, candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva ritenuti ad elevato rischio di complicazioni da trasfusioni. L’uso deve essere limitato ai pazienti con anemia di grado moderato (Hb 10-13 g/dl), per i quali non sia disponibile un programma di predonazione di sangue autologo e per i quali si preveda una perdita di sangue moderata (da 900 a 1800 ml). Eritropoietina beta NEORECOMON® √ √ √ √ √ √ Darbepoetina Eritropoietina alfa delta NESPO® ARANESP® DYNEPO® √ √ Considerazioni: Le indicazioni A, B, C possono essere accorpate in: “Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad IRC in pazienti adulti e in soggetti pediatrici sia in trattamento dialitico che non ancora sottoposti a dialisi”: con l’esclusione dei pazienti pediatrici per l’indicazione C. Le indicazioni D, E possono essere accorpate in: “Trattamento dell’anemia sintomatica in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi e/o per tumori ematologici ad esclusione delle leucemie mieloidi” Le indicazioni F, G, H, I, L sono autorizzate solo per i principi attivi eritropoietina alfa ed eritropoietina beta. L’indicazione M è autorizzata solamente per l’eritropoietina beta e l’indicazione N è autorizzata solamente per l’eritropoietina alfa. Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 4 2. Impiego in specifici sottogruppi di pazienti Sottogruppo di pazienti Pazienti pediatrici Indicazioni per l’impiego • Impiego autorizzato e studiato per le indicazioni in ambito nefrologico per eritropoietina alfa, eritropoietina beta e darbepoetina alfa. Per darbepoetina alfa è stato tolto il limite di età ≥ 11 anni per il trattamento dei pazienti pediatrici per le indicazioni in ambito nefrologico (non sono comunque disponibili dati per quanto riguarda il trattamento di pazienti pediatrici di età < 1 anno). (15, 16, 17) Epoetina delta non possiede l’indicazione e gli studi clinici in pazienti pediatrici. • Nessuno dei 3 principi attivi eritropoietina alfa, eritropoietina beta e darbepoetina alfa è autorizzato per le indicazioni in ambito oncologico nei pazienti pediatrici; sono disponibili alcuni studi clinici per eritropoietina alfa e beta. (75, 76, 81, 82, 83) • L’indicazione nel trattamento dell’anemia nel prematuro è autorizzata solo per l’eritropoietina beta; la confezione multidose di eritropoietina beta contiene alcool benzilico come conservante e quindi non deve essere somministrata ai neonati o ai bambini fino a 3 anni di età. Gravidanza e allattamento Non si ha adeguata esperienza nelle donne in gravidanza e nell’allattamento. • eritropoietina alfa da usare solo se il beneficio atteso supera i rischi poten- • • • ziali per il feto; non è raccomandato l’uso in donne in gravidanza o allattamento candidate ad interventi chirurgici, che partecipano ad un programma di predonazione di sangue autologo; eritropoietina beta si raccomanda prudenza nel prescrivere il farmaco a donne in gravidanza; nelle condizioni terapeutiche il rischio potenziale appare minimo; darbepoetina alfa da usare con cautela in gravidanza; non somministrare a donne che allattano o nel caso in cui la terapia sia assolutamente necessaria l’allattamento deve essere sospeso; eritropoietina delta si raccomanda cautela nel prescrivere il farmaco a donne in gravidanza ed a donne in allattamento, in quanto non è noto se eritropoietina delta venga escreta nel latte materno. MODALITA’ DI DISPENSAZIONE PIANO TERAPEUTICO AIFA per la prescrizione SSN di eritropoietine (ex NOTA AIFA 12) La prescrizione di eritropoietine a carico del SSN per le seguenti condizioni: trattamento dell'anemia (Hb < 11 g/dL) associata ad insufficienza renale cronica in pazienti adulti e in soggetti pediatrici* sia in trattamento dialitico che in trattamento conservativo; • trattamento dell'anemia (Hb < 10 g/dL ma non < 8 g/dL) nei pazienti adulti oncologici che ricevono chemioterapia antiblastica; in caso di Hb < 8 g/dL è indicato il ricorso all'emotrasfusione; Principi attivi: eritropoietina alfa, eritropoietina beta, darbepoetina alfa • • trattamento per incrementare la quantità di sangue autologo nell’ambito di programmi di predonazione con le limitazioni previste in scheda tecnica. Principi attivi: eritropoietina alfa, eritropoietina beta (*) Per darbepoetina sono disponibili dati in età pediatrica solo per pazienti con età > 11 anni. Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 5 3. Formulazioni disponibili in commercio Principi attivi Nomi commerciali Vie di somministrazione Eritropoietina alfa Eritropoietina beta Darbepoetina alfa Eritropoietina delta EPREX® NEORECOMON® NESPO® - ARANESP® DYNEPO® ev - sc ev - sc ev - sc ev - sc siringa preriempita disponibile ai seguenti dosaggi: 1.000 UI/0,5ml 2.000 UI/0,5ml 3.000 UI/0,3ml 4.000 UI/0,4ml 5.000 UI/0,5ml 6.000 UI/0,6ml 8.000 UI/0,8ml 10.000 UI/1ml 20.000 UI/0,5ml 40.000 UI/1ml siringa preriempita disponibile ai seguenti dosaggi: 1.000 UI/0,3ml 2.000 UI/0,3ml 3.000 UI/0,3ml 4.000 UI/0,3ml 5.000 UI/0,3ml 6.000 UI/0,3ml 10.000 UI/0,6ml 20.000 UI/0,6ml 30.000 UI/0,6ml ARANESP®: siringa preriempita disponibile ai seguenti dosaggi: 10 mcg/0,4ml 15 mcg/0,375ml 20 mcg/0,5ml 30 mcg/0,3ml 40 mcg/0,4ml 50 mcg/05ml 60 mcg/0,3ml 100 mcg/0,5ml 150 mcg/0,3ml 300 mcg/0,6ml 500 mcg/1ml siringa preriempita disponibile ai seguenti dosaggi: 1.000 UI/0,5ml 2.000 UI/0,5ml 3.000 UI/0,3ml 4.000 UI/0,4ml 10.000 UI/0,5ml flacone multidose 10.000 UI + fl solv. flaconcino 40.000 UI/1ml flacone multidose 50.000 UI+ fl solv. NESPO® siringa preriempita disponibile ai seguenti dosaggi: 10mcg/0,4ml 15 mcg/0,375ml 20 mcg/0,5ml 30 mcg/0,3ml 40 mcg/0,4ml 50 mcg/05ml 60 mcg/0,3ml 80 mcg/0,4ml 100 mcg/0,5ml 150 mcg/0,3ml 300 mcg/0,6ml 500 mcg/1ml Forme farmaceutiche disponibili penna preriempita vetro (Sureclick) ai seguenti dosaggi: 20 mcg/0,5ml 40 mcg/0,4ml 60 mcg/0,3ml 80 mcg/0,4ml 100 mcg/0,5ml 150 mcg/0,3ml 300 mcg/0,6ml 500 mcg/1ml Sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato dibasico diidrato, sodio cloruro, glicina, polisorbato 80, acqua ppi Soluzione pronta: urea, sodio cloruro, polisorbato 20, sodio fosfato monobasico diidrato, sodio fosfato dibasico dodecaidrato, calcio cloruro diidrato, glicina, Ileucina, I-isoleucina, I-treonina, I-acido glutammico, I-fenilalanina, acqua ppi. Flacone multidose: - liofilizzato: urea, sodio cloruro, polisorbato 20, sodio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico, calcio cloruro, glicina, Ileucina, I-isoleucina, I-treonina, I-acido glutammico, I-fenilalanina. - solvente: alcool benzilico Sodio fosfato monobasico, sodio fosfato bibasico, sodio cloruro, polisorbato 80, acqua ppi. Sodio fosfato monobasico monoidrato, sodio fosfato bibasico eptaidrato, polisorbato 20, sodio cloruro, acqua ppi. Conservare in frigorifero (2°-8°C). Non congelare o agitare. Tale range di teperatura deve essere garantito fino Conservazione al momento della somministrazione al paziente. Soluzione pronta: conservare in frigorifero (2°- 8°C) e non congelare. Può essere tenuto a temperatura ambiente (fino a 25°C) per una sola volta e per un periodo massimo di 3 giorni. Flacone multidose: conservare in frigorifero (2°-8°C). Il prodotto non ancora ricostituito può essere tenuto a temperatura ambiente (fino a 25°C) per una sola volta e per un periodo massimo di 5 giorni. Conservare in frigorifero (2°- 8°C) e non congelare. Può essere tenuto a temperatura ambiente (fino a 25°C) per una sola volta e per un periodo massimo di 7 giorni. Conservare in frigorifero (2°- 8°C) e non congelare. Può essere tenuto a temperatura ambiente (< a 25°C) per una sola volta e per un periodo massimo di 5 giorni. Eccipienti Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 6 4. Posologia riportata in scheda tecnica Principi attivi Nomi commerciali Eritropoietina alfa Eritropoietina beta Darbepoetina alfa Eritropoietina delta EPREX® NEORECOMON® NESPO® - ARANESP® DYNEPO® E’ preferibile impiegare la Dose di correzione sc: via ev ma può essere usa- 20 UI/kg x 3/sett ta anche la via sc il dosaggio settimanale può essere ripartito in somministrazioni giornaliere Dose di correzione: • emodialisi: Dose di correzione ev: 50 UI/kg x 3/sett 40 UI/kg x 3/sett • dialisi peritoneale: 50 UI/kg x 2/sett Non superare la dose mas- Dose di correzione sc o ev: 0,45 mcg/kg/sett Dose di correzione sc: 50 UI/kg x 2/sett Dose di correzione ev: 50 UI/kg x 3/sett sima di 720 UI/kg/sett Trattamento dell’anemia associata ad IRC in pazienti adulti in dialisi E’ preferibile impiegare la Dose di mantenimento sc: via ev ma può essere usa- 10 UI/kg x 3/sett ta anche la via sc Dose di mantenimento ev: 20 UI/kg x 3/sett Dose di mantenimento: La dose totale settimanale • emodialisi: può essere somministrata 25 - 100 UI/kg x 3/sett con un’unica iniezione setti• dialisi peritoneale: manale o divisa in tre o sette 25 - 50 UI/kg x 2/sett dosi settimanali. Pz stabili con un regime di singola somministrazione settimanale possono passare ad una somministrazione ogni 2 settimane (in questo caso potrebbe essere necessario incrementare la dose). Dose di mantenimento sc o ev: è possibile continuare la somministrazione settimanale oppure passare ad una volta ogni 2 settimane: nel passaggio dalla somministrazione settimanale alla somministrazione ogni 2 settimane i pz devono ricevere inizialmente una dose equivalente al doppio della dose settimanale precedente. E’ preferibile impiegare la via sc E’ preferibile impiegare la via sc Dose di correzione sc o ev: 0,45 mcg/kg/sett E’ preferibile impiegare la via sc Dose di correzione: 50 UI/kg x 3/sett Dose di correzione sc: 20 UI/kg x 3/ sett. Il dosaggio settimanale può essere ripartito in somministrazioni giornaliere. oppure Dose di correzione sc: 50 UI/kg x 2/sett Dose di mantenimento sc o ev: previsti riduzione della dose del 25% - 50% o aumento del 25% - 50% a seconda - dei livelli di emoglobina raggiunti e - del tasso di aumento di emoglobina in un periodo di 4 settimane Previste riduzione o aumento della dose del 25% a seconda dei livelli di emoglobina. 0,75 mcg/kg una volta ogni 2 settimane Dose di correzione ev: 50 UI/kg x 3/sett Dose di correzione ev: 40 UI/kg x 3/sett Trattamento dell’anemia associata ad IRC in pazienti adulti non ancora sottoposti a dialisi Non superare la dose massima di 720 UI/kg/sett Dose di mantenimento: 17 - 33 UI/kg x 3/sett Il dosaggio massimo non deve superare 200UI/kg x 3/sett Dose di mantenimento sc: 10 UI/kg x 3/sett. Dose di mantenimento ev: 20 UI/kg x 3/sett La dose totale settimanale può essere somministrata con un’unica iniezione settimanale o divisa in tre o sette dosi settimanali. Pz stabili con un regime di singola somministrazione settimanale possono passare a una somministrazione ogni 2 settimane (in questo caso potrebbe essere necessario incrementare la dose). Dose di mantenimento sc o ev: previste aumento o riduzione della dose del 25% a seconda dei livelli di emoglobina. Una volta raggiunta la concentrazione di emoglobina target con la somministrazione ogni 2 settimane, il farmaco può essere somministrato sc una volta al mese impiegando una dose doppia rispetto a quella impiegata una volta ogni 2 settimane. Dose di mantenimento sc o ev: previsti riduzione della dose del 25% - 50% o aumento del 25% - 50% a seconda - dei livelli di emoglobina raggiunti e - del tasso di aumento di emoglobina in un periodo di 4 settimane (segue) Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 7 (segue) 4. Posologia riportata in scheda tecnica Principi attivi Eritropoietina alfa Eritropoietina beta Darbepoetina alfa Eritropoietina delta EPREX® NEORECOMON® NESPO® - ARANESP® DYNEPO® Nomi commerciali Trattamento dell’anemia in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi e/o per tumori ematologici a esclusione delle leucemie mieloidi Deve essere usata la via sc Deve essere usata la via sc Deve essere usata la via sc 150 UI/kg x 3/sett 450 UI/kg/sett (dose massima 60.000 UI/sett) 2,25 mcg/kg/sett 450 UI/kg/sett La dose settimanale può essere fornita attraverso un’unica somministrazione settimanale o attraverso 3-7 iniezioni settimanali 500 mcg (6,75 mcg/kg) una volta ogni 3 settimane Deve essere usata Può essere impiegata sia sc sia ev oppure la via ev Impiego per aumentare la 600 UI/kg x 2/sett quantità di sangue autologo in pazienti facenti parte di un programma di predonazione oppure ev: 200 – 800 UI/kg x 2/sett dose max ev: 1600 UI/kg sett sc: 150 – 600 UI/kg x 2/sett dose max sc: 1200 UI/kg sett Deve essere usata la via sc Impiego per ridurre l’esposizione a trasfusioni di sangue allogenico in pazienti adulti candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva Prevenzione anemia nel prematuro 600 UI/kg x 2/sett nelle 3 settimane precedenti dell’intervento ed il giorno dell’intervento oppure 300 UI/kg/die nei 10 giorni prima dell’intervento, il giorno dell’intervento e nei 4 giorni successivi ad esso Deve essere usata la via sc 250 UI/kg x 3/sett per almeno 6 settimane Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 8 5. Valutazione comparata per sicurezza: effetti indesiderati Eritropoietina alfa Eritropoietina beta Darbepoetina alfa Eritropoietina delta Pazienti con IRC: - più frequentemente: aumento della pressione arteriosa o aggravamento di ipertensione preesistente; - possono presentarsi trombosi delle vie di accesso vascolare, specialmente in pz con tendenza all’ipotensione o con complicanze delle fistole arterovenose; - rari: ipertensione in pz normotesi o ipotesi: crisi ipertensive con sintomi analoghi a quelli dell’encefalopatia e convulsioni tonico-cloniche generalizzate: attenzione ad emicranie pulsanti. Pazienti con IRC: - comuni (> 1% e < 10%): aumento della pressione arteriosa o aggravamento di uno stato ipertensivo preesistente e cefalea; - rari (> 0,01% e < 0,1%): trombosi dell’accesso vascolare in pz che hanno la tendenza all’ipotensione o le cui fistole arteriovenose presentano complicanze; PRCA causata da anticorpi neutralizzanti anti eritropoetina; iperkaliemia, iperfosfatemia, formazione di anticorpi antieritropoietina (in presenza o meno di PRCA); riduzione della ferritinemia; - molto rari (< 0,01%): trombocitosi. Pazienti con IRC: - comuni (> 1% e < 10%): aumento della pressione arteriosa, cefalea, trombosi dell’accesso vascolare, dolore al sito di iniezione; - rari: PRCA; aumento della potassiemia; - molto rari: episodi convulsivi. Pazienti con IRC: - comuni (> 1% e < 10%): ipertensione, mal di testa e trombosi correlata ad accesso vascolare; - non comuni (≥ 0,01% e ≤ 0,1%): policitemia e trombocitosi; diarrea e nausea; prurito; dolore, reazione al sito di iniezione, sindrome influenzale, riduzione della ferritinemia; - rari (≥ 0,01% e ≤ 0,1%): convulsioni. Pazienti oncologici adulti: - ipertensione ed aumento dell’incidenza di eventi trombotici vascolari. Pazienti affetti da tumore: - comuni (> 1% e < 10%): ipertensione e cefalea, eventi tromboembolici; - rari (> 0,01% e < 0,1%): riduzione della ferritinemia. Pazienti affetti da tumore: - comuni (> 1% e < 10%): artralgia, edema periferico, dolore a livello del sito di iniezione, eventi tromboembolici. Pazienti in programma di predonazione autologa di sangue: - problemi trombotici e vascolari. Pazienti in programma di predonazione autologa di sangue: - comuni (> 1% e < 10%): cefalea - eventi tromboembolici: incidenza lievemente superiore in pz inclusi in un programma di predonazione di sangue autologo; - riduzione della ferritinemia. Eritropoietina delta è inclusa nell’elenco dei farmaci sottoposti a monitoraggio intensivo dell’AIFA Pazienti candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva: - pz con Hb basale da 10 a 13 g/dl: incidenza di eventi trombotici vascolari non sembra diversa tra i trattati con epoetina alfa ed i trattati con placebo: l’esperienza clinica è comunque limitata; - pz con Hb basale > 13 g/dl: non si può escludere che epoetina alfa possa aumentare il rischio postoperatorio di eventi trombotici. Bambini prematuri: - molto comuni (> 10%): riduzione della ferritinemia - lieve aumento della conta piastrinica. In generale: - rash cutanei aspecifici; - sintomatologia simil-influenzale con cefalea, dolore articolare, debolezza, vertigini, stanchezza; - eventi trombotici vascolari; - molto rari: trombocitosi; - PRCA. Tutte le indicazioni: - rari (> 0,01% e < 0,1%): eruzione cutanea, prurito, orticaria o reazioni nella sede di iniezione; - molto rari (< 0,01%): sintomi di tipo influenzale (febbre, brividi, dolore agli arti...). In generale: - rari: reazioni allergiche potenzialmente gravi che includono dispnea, rash cutaneo e orticaria. Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 9 Considerazioni sugli effetti indesiderati 1. Epoetina alfa in ambito nefrologico: sulla base della segnalazione di un aumentato rischio di Aplasia delle Cellule della Serie Rossa (PRCA) anticorpo mediata era stata decisa una limitazione di impiego della epoetina alfa alla sola via endovenosa. La modifica nel dispositivo di iniezione (identificato come il responsabile dell’aumentata incidenza di PRCA) ha portato attualmente alla rimozione di tale limitazione ed epoetina alfa può quindi essere impiegata sia per via sottocutanea sia per via endovenosa nelle indicazioni nefrologiche. 2. Dal Comunicato Stampa EMEA del Novembre 2007 “L’EMEA, l’Agenzia Europea dei Medicinali, ha recentemente rivalutato il profilo di sicurezza delle epoetine. Questi farmaci sono indicati per il trattamento dell’anemia nei pazienti con insufficienza renale cronica e per il trattamento della anemia nei pazienti con neoplasie maligne non mieloidi in trattamento chemioterapico. La revisione del profilo di sicurezza è stata condotta a causa di nuovi dati dagli studi clinici che mostravano un aumento consistente e inspiegabile della mortalità in pazienti anemici con anemia associata ad una neoplasia maligna e trattati con epoetine. Inoltre i risultati di due studi clinici e di una metanalisi recentemente pubblicata suggeriscono che, nei pazienti con malattia renale cronica, il trattamento dell’anemia con epoetine fino a raggiungere livelli alti delle concentrazioni di emoglobina, poteva essere associato con un aumento del rischio della mortalità e morbilità cardiovascolare”. (6, 7, 54) A seguito della revisione di tutti i dati disponibili, il CHMP, il comitato scientifico per i farmaci umani dell’EMEA, e il Pharmacovigilance Working Party, hanno concluso che i benefici di questi farmaci continuano a superare i rischi nelle indicazioni approvate ma raccomandano che le informazioni di tutte le epoetine siano modificate come segue: • INDICAZIONI: le epoetine devono essere utilizzate per il trattamento dell’anemia soltanto in presenza dei sintomi di anemia; • POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE: inserimento di un valore uniforme di emoglobina da raggiungere, per tutte le epoetine, che varia tra i 10 e i 12 g/dl, con l’avvertenza di non superare la concentrazione di 12 g/dl; • AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L’USO: deve essere inserita l’informazione che gli studi clinici hanno mostrato un piccolo ed inspiegabile aumento della mortalità associato al raggiungimento di alti valori di emoglobina. Tali studi non hanno mostrato benefici significativi attribuibili alla somministrazione di epoetine quando usate per aumentare le concentrazioni di emoglobina oltre i livelli necessari al controllo dei sintomi associati alla anemia per evitare trasfusioni; • PROPRIETÀ FARMCODINAMICHE: dovranno includere nuove informazioni sui risultati degli studi clinici che hanno mostrato un eccesso di mortalità nei pazienti che con anemia associata con varie forme di cancro e trattati con epoetine rispetto a i pazienti non trattati. (8) Analoghi provvedimenti sono stati assunti dall’FDA. (9) 3. Nel marzo 2008 anche le Ditte produttrici Amgen e Ortho Biotech hanno emanato un documento relativo ai dati derivanti da otto studi clinici in pazienti oncologici: i risultati di questi studi condotti su pazienti affetti da cancro mammario, NSCLC, tumore della testa e del collo, linfoide e cervicale, a cui le epoetine erano somministrate per correggere l’anemia associata al trattamento chemioterapico e con l’obiettivo di raggiungere livelli di Hb ≥ 12 g/dl, hanno dimostrato un aumento della velocità nella progressione del tumore e/o una riduzione della sopravvivenza in questi pazienti. Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 10 6. Valutazione comparata per sicurezza e farmacocinetica Principi attivi Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso Interazioni clinicamente rilevanti Farmacocinetica (emivita, volume di distribuzione, ecc.) Eritropoietina alfa Eritropoietina beta Darbepoetina alfa Eritropoietina delta Durante il trattamento si consiglia di monitorare regolarmente pressione arteriosa, conta piastrinica, valore di emoglobina. Durante il trattamento si consiglia di monitorare regolarmente pressione arteriosa, conta piastrinica, valore di emoglobina, livelli sierici di potassio e di fosfato. Durante il trattamento si consiglia di monitorare regolarmente pressione arteriosa, conta piastrinica, valore di emoglobina, livelli sierici di potassio. Impiego con cautela in presenza di: - anemia refrattaria con eccesso di blasti in trasformazione - epilessia - trombocitosi - insufficienza epatica cronica. Impiego con cautela in presenza di: - anemia falciforme - epilessia - malattie epatiche. Durante il trattamento si consiglia di monitorare regolarmente pressione arteriosa, conta piastrinica, valore di emoglobina, livelli di transferrina e ferritina, livelli sierici di potassio e di creatinina. Potenziale interazione con ciclosporina; in caso di somministrazione concomitante, i livelli ematici di ciclosporina devono essere monitorati e la dose di quest’ultima aggiustata in base all’aumento di ematocrito. Non risultano interazioni in vitro con fattori di crescita emopoietici. Nel corso degli studi clinici non sono state evidenziate potenziali interazioni con altri medicinali. Esperimenti su animali hanno dimostrato che non potenzia l’effetto di farmaci citostatici quali etoposide, cisplatino, ciclofosfamide e fluorouracile. Potenziale interazione con farmaci che si legano in misura rilevante con i globuli rossi come ciclosporina e tacrolimus. In caso di somministrazione concomitante con questi farmaci, i livelli ematici di ciclosporina e tacrolimus devono essere monitorati e la loro dose adattata in base all’incremento di Hb. Non sono stati condotti studi di interazione. Non sono stati riportati casi di interazioni nel corso di studi clinici Somministrazione ev: - emivita: 4 ore (volontari sani), 5 ore (pazienti in IRC), 6 ore (bambini); Somministrazione ev: - emivita: tra 4 e 12 ore; - volume di distribuzione: 1-2 volte il volume plasmatico (volontari sani e pazienti uremici); Somministrazione ev: - emivita: 21 ore; Somministrazione ev: - emivita: 4,7 – 13,2 ore; - volume di distribuzione: 0,063 – 0,097 l/kg Somministrazione sc: - biodisponibilità: 20% - emivita: circa 24 ore; - livelli sierici più bassi della via ev, aumentano lentamente e raggiungono il picco fra 12-18 ore; - non si verificano fenomeni di accumulo. Somministrazione sc: - biodisponibilità: 23-42%; - emivita: 13 e 28 ore; - Cmax raggiunta dopo 12 - 28 ore (pazienti uremici). - clearance: 1,9 ml/ora/kg; - Volume di distribuzione allo steady state: 50 ml/kg; - clearance renale: 2% della totale (da studi preclinici); - eliminazione epatica Impiego con cautela in presenza di: - epilessia - insufficienza epatica cronica. somministrazione sc: - emivita: 49 ore; - biodisponibilità: 37% Somministrazione sc: - biodisponibilità: 26 – 36%; - emivita: 27 – 33 ore; - Cmax raggiunto dopo 8 - 36 ore; - non si verificano fenomeni di accumulo Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 11 Commenti sulle nuove evidenze disponibili Epoetina alfa, epoetina beta e darbepoetina alfa: dai documenti esaminati (letteratura, schede tecniche, delibere AIFA) non sono emerse novità sostanziali rispetto all’agosto 2004, data della precedente revisione. Gli RCT pubblicati non hanno indotto alcuna modifica delle indicazioni registrate ( se si esclude l’estensione della darbepoetina alfa all’età pediatrica in ambito nefrologico) ne hanno modificato il posto in terapia dei farmaci esaminati. Si ritiene comunque opportuno sottolineare che per quanto riguarda: - darbepoetina alfa, nell’indicazione in ambito nefrologico, è stato eliminato il limite di età ≥ 11 anni per il trattamento dei soggetti pediatrici (non sono comunque disponibili dati per quanto riguarda il trattamento di pazienti pediatrici di età < 1 anno); - epoetina alfa, è stata abolita la limitazione all’impiego della sola via ev che quindi attualmente può essere impiegata sia sc sia ev. Epoetina delta: è una nuova eritropoietina ricombinante ottenuta da una linea di cellule umane. Possiede solo l’indicazione nefrologica “nel trattamento dell’anemia sintomatica in pazienti con insufficienza renale cronica. Può essere usata sia in pazienti in dialisi che in pazienti non in dialisi” ma limitatamente ai soggetti adulti. Questo principio attivo è stato registrato mediante procedura centralizzata europea (4). Attualmente non è presente nel Prontuario Terapeutico Regionale (PTR) della Regione Emilia Romagna. I dati a supporto dell’efficacia clinica di epoetina delta derivano dai 4 studi clinici registrativi, due dei quali di fase II (di cui solamente uno pubblicato) e due di fase III (di cui uno solo parzialmente pubblicato). I risultati disponibili sono stati analizzati e per quelli pubblicati è stata anche predisposta la relativa tabulazione (4, 44, 45, 46). Di seguito si riporta una breve sintesi dei risultati: - studio di fase II, non pubblicato, si tratta di uno studio randomizzato, in doppio cieco (codice A2004 del dossier EMEA), che ha arruolato 80 pazienti in predialisi. I pazienti sono stati trattati con epoetina delta sc 15 UI/ kg (23 pz), 50 UI/kg (15 pz), 100 UI/kg (13 pz) oppure 200 UI/kg (14 pz) o epoetina alfa sc 50 U/kg (15 pz), entrambi somministrati 2 volte alla settimana. L’obiettivo primario era dimostrare che la percentuale di successo clinico totale (successo nella fase di correzione + successo nella fase di mantenimento) fosse più elevata nei pazienti che assumono epoetina delta ai dosaggi 100 e 200 UI/kg rispetto ai pazienti che assumono la dose di 15 UI/kg. Principali risultati: la percentuale di pazienti che ha raggiunto un successo clinico è stata significativamente superiore nei gruppi che hanno assunto i dosaggi di 100 e 200 UI/kg rispetto al gruppo che ha assunto 15 UI/kg (rispettivamente 85,2% - 13/27pz - vs 13% 3/23pz -; p=0,0001). Un’analisi sull’efficacia di epoetina alfa 50UI/ kg ed epoetina delta 50 UI/kg (anche se lo studio non aveva questo obiettivo) non ha mostrato differenze significative nella percentuale di successo clinico totale. - studio di fase II pubblicato (46), si tratta di uno studio randomizzato, in doppio cieco, che ha incluso 75 pazienti dializzati. I pazienti sono stati trattati con epoetina delta ev 15 UI/kg (22 pz), 50 UI/kg (14 pz), 150 UI/kg (14 pz) oppure 300 UI/kg (13 pz) oppure epoetina alfa ev 50 UI/kg (15 pz), entrambe somministrate 3 volte alla settimana. L’obiettivo primario dello studio era dimostrare che la percentuale di successo clinico totale (successo nella fase di correzione + successo nella fase di mantenimento) fosse più elevata nei pazienti che assumono epoetina delta ai dosaggi 150 e 300 UI/kg rispetto ai pazienti che assumono epoetina delta alla dose di 15 UI/kg. Principali risultati: 75 pazienti hanno assunto almeno una dose di farmaco; solo il 57.7% (45 pz) dei pazienti ha concluso lo studio. La percentuale di successo clinico è superiore nei 2 gruppi di pazienti che hanno assunto i dosaggi 150 UI/kg e 300 UI/kg rispetto al gruppo che ha assunto la dose di 15 UI/kg (rispettivamente 55.6% -15/27pz - vs 4,5% 1/22pz -; p=0.0002). Come nello studio precedente, confrontando le percentuali di successo clinico tra epoetina delta 50UI/kg ed epoetina alfa 50UI/kg (anche se lo studio non aveva questo obiettivo), non sono state evidenziate differenze (21.4% - 3/14pz - vs 26.7% - 4/15pz- ; p =1.000). - studio di fase III pubblicato (44, 45) è costituito da due parti, pubblicate separatamente: nella prima pubblicazione vengono presentati i risultati di uno studio in doppio cieco (della durata di 24 settimane) e la seconda pubblicazione invece si riferisce alla prosecuzione in aperto dello studio stesso (della durata di ulteriori 28 settimane). L’RCT ha incluso pazienti adulti (età > 18 anni), affetti da IRC, sottoposti ad emodialisi con livelli basali di Hb compresi 9.6 – 12.4 g/dl, livelli di ferritina sierica ≥ 90ng/ml e saturazione di transferrina ≥ 18% (già in trattamento con epoetina alfa da almeno 3 mesi prima dell’ingresso dello studio). Prima pubblicazione (44): si tratta di uno studio randomizzato, controllato, in doppio cieco in cui 752 pazienti sono stati randomizzati in Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 12 rapporto 3 : 1 a epoetina delta (555 pz) o epoetina alfa (191 pz) somministrate per via ev 3 volte la settimana; la dose iniziale per le prime 2 settimane era uguale alla dose di epoetina alfa già assunta al momento dell’ingresso nello studio. Le dosi successive venivano adattate ai livelli di Hb (se < 10 g/dl la dose veniva aumentata del 50% o se > 12 g/dl la dose veniva ridotta del 25%). Nei materiali e metodi non è illustrata l’analisi statistica, ma sembra si tratti di uno studio di non-inferiorità: la non-inferiorità è dimostrata se la differenza tra le medie dei livelli di Hb raggiunti nei due gruppi misurati alle settimane 12 e 24 (endpoint primario) non supera 1 g/dl. E’ stato inoltre valutato il profilo di sicurezza. I livelli di Hb venivano determinati al baseline ed alle settimane 12, 16, 20 e 24; i dati sono stati analizzati secondo l’analisi Intention To Treat modificata (mITT) ovvero l’analisi sulla popolazione che ha assunto almeno una dose di farmaco ed i cui livelli di Hb sono stati misurati al baseline e almeno un’altra volta nel corso dello studio. Principali risultati: le 24 settimane (6 mesi) di trattamento sono state completate dal 76.8% dei pz (430/555 pz) nel gruppo epoetina delta e dal 79.7% (153/191 pz) nel gruppo epoetina alfa. Le principali cause del ritiro dallo studio sono state le seguenti: trasfusione di sangue (8.2% epoetina delta, 5.7% epoetina alfa) ed eventi avversi (1.6% epoetina delta, 2.6% epoetina alfa). Per quanto riguarda l’endpoint primario, i livelli medi di Hb raggiunti nel corso delle settimane 12 - 24 sono simili tra i due gruppi (11.57 g/dl per epoetina delta vs 11.56 g/dl per epoetina alfa) e quindi la non-inferiorità è stata dimostrata. I risultati sono stati ottenuti impiegando dosi simili di farmaco: la dose media di epoetina delta impiegata è di 63.5 UI/kg x 3/sett e di epoetina alfa è di 62.8 UI/kg x3/sett. Seconda pubblicazione: dopo i primi 6 mesi di terapia in doppio cieco, i 583 pazienti che hanno completato l’RCT proseguivano il trattamento in aperto per ulteriori 28 settimane con la sola epoetina delta (di cui 430 pz che erano stati trattati con epoetina delta e 153 pz che erano stati trattati con epoetina alfa). L’obiettivo era quello di valutare l’efficacia e la sicurezza a lungo termine. Principali risultati: nel corso delle 28 settimane di terapia in aperto i pazienti hanno mantenuto livelli medi di Hb di 11.31 g/dl con una dose media di epoetina delta di 63,7 UI/kg x3/sett. - studio di fase III, in aperto: in realtà i risultati generali dello studio non sono stati pubblicati (gli unici dati disponibili sono quelli riportati nel dossier EMEA - codice A3002); sono stati pubblicati solamente i risultati relativi al sottogruppo di 32 pazienti in predialisi (47). Dal dossier EMEA si può osservare che lo studio ha arruolato in totale 478 pazienti affetti da IRC, di cui 340 in emodialisi, 102 in dialisi peritoneale, 36 in predialisi; tutti precedentemente in tratatmento con epoetina alfa sc. I pazienti hanno assunto epoetina delta sc una, due o tre volte la settimana per un massimo di 52 settimane di trattamento. Principali risultati: Il 23.6% (113 pz) dei pazienti non ha completato 24 settimane di terapia. Epoetina delta si è dimostrata efficace nel mantenere i livelli di Hb all’interno dei livelli target (10-12 g/dl) nelle tre modalità di somministrazione utilizzate. La principale considerazione riportata nel dossier EMEA è che i risultati di questo studio dimostrino che l’epoetina delta somministrata per via sc ha mostrato risultati sovrapponibili a quelli ottenuti con la via ev impiegata nello studio precedente: la dose media settimanale utilizzata sc (alle settimane 12 – 24) è pari a circa il 45% della dose media settimanale utilizzata per via ev nello studio precedente (44 – 45). Per quanto riguarda il sottogruppo di pazienti in predialisi, dallo studio pubblicato si osserva che dei 36 pazienti che hanno ricevuto almeno una dose di farmaco, 32 sono stati inclusi nell’analisi mITT. I risultati relativi a questo sottogruppo di pazienti non si discostano da quelli soprariportati: infatti i livelli medi di Hb raggiunti erano di 11.3 g/dl (oltre le settimane 12 – 24) ed oltre l’80% dei livelli di Hb era compreso all’interno dei livelli target. Il profilo di sicurezza di epoetina delta è simile a quello di epoetina alfa a cui è stata confrontata. Nel corso degli studi clinici sono stati trattati globalmente con epoetina delta 1308 soggetti adulti, di cui 861 hanno assunto il farmaco per almeno 24 settimane e 146 per 52 settimane. Gli eventi avversi più frequenti sono stati ipertensione arteriosa, cefalea, trombosi dell’accesso vascolare, crampi muscolari; quelli meno comuni diarrea e nausea, prurito, dolore e reazione al sito di iniezione, sintomatologia simil-influenzale, riduzione della ferritinemia. Nel dossier EMEA viene riportato anche che, nel corso degli studi clinici, è stata riscontrata una maggiore incidenza di angina pectoris (4.9% - 33/677 pz - vs 1.8% - 4/221 pz) e di infarto del miocardio (1.3% - 9/677pz - vs 0.5% - 1/221pz) nei pazienti trattati con epoetina delta rispetto ai pazienti tratatti con epoetina alfa, anche se un’analisi di regressione logistica dei fattori di rischio al baseline ha confermato il trend a favore dell’epoetina delta, senza raggiungere la significatività statistica. Non sono stati rilevati in nessun paziente trattato durante gli studi clinici anticorpi anti- Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 13 epoetina delta e nessun caso di aplasia pura delle cellule della serie rossa (PRCA). Da parte della ditta produttrice è stato predisposto un programma specifico di sorveglianza post-marketing per monitorare tutti gli eventi cardiovascolari e/o la formazione di anticori anti-epoetina delta nei pazienti trattati con epoetina delta (4). Le considerazioni sopraesposte possono essere così sintetizzate: a. la documentazione oggi disponibile per epoetina delta è costituita da 4 studi clinici, di cui solo 2 interamente pubblicati (uno di fase II ed uno di fase III) ed uno di fase III pubblicato solo parzialmente (32 pz): il gruppo di lavoro, dopo un’attenta analisi delle evidenze sopradescritte, concorda sul fatto che per quanto riguarda gli studi di fase III che hanno valutato l’efficacia, l’unico studio interamente pubblicato è di non-inferiorità e dimostra che l’epoetina delta è non inferiore ad epoetina alfa nel controllo dei livelli di Hb con un margine di non inferiorità di 1g/dl. Dall’analisi del dossier EMEA emerge che la via sc sembra essere ugualmente efficace rispetto alla via ev (con un incremento della dose), anche se i risultati non sono presentati in modo completo; gli unici risultati disponibili riguardano infatti esclusivamente i 32 pazienti in predialisi; b. epoetina delta possiede la sola indicazione registrata in ambito nefrologico e riferita esclusivamente a soggetti adulti: a tale riguardo il gruppo di lavoro concorda sul fatto che questa sola indicazione ne limiti l’ambito di impiego rispetto ad epoetina alfa, epoetina beta e darbepoetina alfa, che viceversa possiedono anche l’indicazione oncologica oltre che l’indicazione in ambito nefrologico pediatrico; c. attualmente l’epoetina delta non è stata valutata dalla Commissione Regionale del Farmaco per l’inserimento nel Prontuario Terapeutico Regionale (PTR) dell’Emilia Romagna: il PTR, avendo carattere vincolante, non consente di inserire ed impiegare principi attivi non presenti nel PTR. Considerando che i dati disponibili per la somministrazione sc non sono numericamente sufficienti per una valutazione di efficacia e sicurezza, che l’unico studio di fase III è uno studio di non-inferiorità, che l’esiguità degli studi disponibili non consente di effettuare un bilancio definitivo del rapporto rischiobeneficio, il gruppo di lavoro conclude che allo stato attuale delle conoscenze non si può considerare il principio attivo epoetina delta clinicamente sovrapponibile a epoetina alfa, epoetina beta e darbepoetina alfa. Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 14 Valutazioni conclusive Indicazioni terapeutiche L’eritropoietina alfa, beta e la darbepoetina alfa si ritengono clinicamente sovrapponibili relativamente alle loro principali indicazioni terapeutiche: • A e B sintetizzate in “Trattamento dell’anemia sintomatica associata ad IRC in pazienti adulti ed in soggetti pediatrici sia in trattamento dialitico che non ancora sottoposti a dialisi” (10, 11, 12, 13, 15, 70, 91, 92, 93, 94, 97, 100, 101) • D ed E sintetizzate in “Trattamento dell’anemia sintomatica in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi e/o per tumori ematologici ad esclusione delle leucemie mieloidi”. (26, 28, 29, 30, 31, 33, 35, 37, 38, 39, 56, 57, 59-66, 71, 76-78, 102, 103) Per le indicazioni: • F - “Impiego per incrementare la quantità di sangue autologo in pazienti facenti parte di un • • • • programma di predonazione; l’uso in questa indicazione deve essere compensato dal riportato aumentato rischio di eventi tromboembolici” G - “Terapia delle sindromi mielodisplastiche, anemia refrattaria con siderablasti e senza siderablasti ( Legge 648/96)” H - “Trattamento della emoglobinuria parossistica notturna documentata (Legge 648/96)” I - “Trattamento dell’anemia (Hb < 10 g/dl o riduzione della Hb > 2 g/dl durante un qualsiasi periodo di 4 settimane di trattamento) nei pazienti che ricevono ribavirina in combinazione con interferone standard o peghilato per il trattamento dell’infezione cronica da HCV e che presentano risposta virologica alla terapia (Allegato 3 Determina AIFA 29 maggio 2007 aggiornato a ottobre 2007)” L - “In pazienti HIV pluritrattati con anemia (Hb < 8,5 g/dl) nei quali l’uso di farmaci anemizzanti è l’unica alternativa terapeutica (Allegato 3 Determina AIFA 29 maggio 2007 aggiornato a ottobre 2007)” l’eritropoietina alfa e l’eritropoietina beta si ritengono clinicamente sovrapponibili. (68, 83, 89, 95). La darbepoetina alfa non dispone ad oggi dell’autorizzazione registrata per l’impiego in tali indicazioni. Per l’indicazione: • M - “Prevenzione dell’anemia nei neonati prematuri con peso alla nascita compreso tra 750 e 1500 g e con un periodo di gestazione inferiore a 34 settimane” Solo l’eritropoietina beta dispone di studi clinici e dell’indicazione registrata. (69) Per l’indicazione: • N - “Impiego per ridurre l’esposizione a trasfusioni di sangue allogenico in pazienti. adulti , che non presentino carenze di ferro, candidati ad interventi maggiori di chirurgia ortopedica elettiva ritenuti ad elevato rischio di complicazioni da trasfusioni”. Solo l’eritropoietina alfa dispone di studi clinici e dell’indicazione registrata. Dosaggi In ambito nefrologico le dosi di correzione e di mantenimento riportate in scheda tecnica sono da ritenersi indicative in quanto le dosi e la frequenza di somministrazione delle epoetine variano da paziente a paziente in funzione del raggiungimento della emoglobina target. Tuttavia, occorre considerare che: 1. sia per l’epoetina alfa sia per l’epoetina beta la somministrazione endovenosa necessita di un incremento di dosaggio rispetto alla somministrazione sottocutanea per raggiungere lo stesso valore target. Da un’ analisi degli studi clinici disponibili e delle più recenti linee guida si osserva come vengano riportati incrementi dei dosaggi endovenosi rispetto a quelli sottocutanei che variano dal 15% fino al 33%; i clinici del gruppo di lavoro concordano nel ritenere che un incremento almeno del 15 % rappresenti il valore minimo accertato. Per la darbepoetina alfa non sono richiesti aggiustamenti di dosaggio. (10, 20, 21, 85, 86, 87, 97, 100, 101) Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 15 2. la darbepoetina alfa, per la maggiore emivita che presenta, viene somministrata in unica dose settimanale (per i pazienti non ancora in trattamento dialitico è prevista anche la somministrazione ogni 2 settimane), come da dosaggi registrati; anche per epoetina beta è prevista in scheda tecnica la possibilità della monosomministrazione settimanale ed in caso di pazienti stabili con una sola somministrazione settimanale è possibile passare alla somministrazione ogni due settimane, che però può richiedere un incremento della dose totale rispetto alla somministrazione suddivisa in più dosi settimanali. (12, 13, 22, 49, 51, 54, 92, 94, 100, 101) 3. Sia dai dosaggi registrati sia dalla maggior parte degli studi clinici il rapporto di conversione proposto tra la darbepoetina alfa e la eritropoetina alfa e beta è: 1 mcg di darbepoetina = 200 UI di eritropoetina alfa o beta. (Schede tecniche delle specialità medicinali a base di darbepoetina alfa Aranesp e Nespo) (14, 97, 100, 101). Va comunque sottolineato che esistono alcuni studi che hanno cercato di determinare un nuovo rapporto di conversione tra darbepoetina alfa ed eritropoetina alfa e beta, ma si tratta di studi di piccole dimensioni che non consentono di trarre conclusioni definitive e diverse da quelle indicate nelle schede tecniche delle specialità medicinali a base di darbepoetina alfa e dalle principali Linee Guida. (105, 106, 107) In ambito oncologico i dosaggi previsti in scheda tecnica corrispondono anche a quelli studiati ed effettivamente utilizzati nella pratica clinica. Il rapporto di conversione tra la darbepoetina e l’eritropoetina è come per l’ambito nefrologico pari a: 1 mcg = 200 U.I. In merito agli intervalli di somministrazione si osserva che: 1. epoetina alfa, epoetina beta e darbepoetina alfa: tutte e tre le molecole possono essere somministrate una volta alla settimana; per darbepoetina alfa è prevista anche la somministrazione ogni 3 settimane. (23, 24, 25; 28, 29, 30, 31, 33, 37-41) 2. per epoetina alfa il dosaggio indicato e studiato è di 150 U.I./kg in iniezione sottocutanea per tre volte la settimana oppure di 450 U.I./kg alla settimana (corrispondente ad un totale di circa 30.000 U.I. settimanali); fino al 2004 esisteva il problema relativo all’impiego della fiala da 40.000 U.I. in quanto non possedeva l’indicazione in ambito oncologico. Attualmente tale problematica è superata in quanto nella formulazione da 40.000 U.I. in siringa è stata aggiunta l’indicazione registrata nel “Trattamento dell'anemia e riduzione del fabbisogno trasfusionale in pazienti adulti in chemioterapia per tumori solidi, linfoma maligno o mieloma multiplo e a rischio di trasfusione come indicato dallo stato generale del paziente (situazione cardiovascolare, anemia preesistente all'inizio della chemioterapia)”. (33, 37-41, 71, 102) 3. per epoetina beta il dosaggio indicato è di 450 U.I./kg alla settimana in iniezione sottocutanea (corrispondente ad un totale di circa 30.000 U.I. settimanali); fino al 2004 non era disponibile fra le formulazioni in commercio la fiala da 30.000 U.I. e le formulazioni multidose (da 50.000 e 100.000 U.I.) non potevano essere utilizzate in modo sicuro per una somministrazione gestita dal paziente a domicilio; tale problematica è attualmente superata dal fatto che è disponibile la formulazione in siringa preriempita da 30.000 U.I. con l’indicazione registrata “trattamento dell’anemia sintomatica in pazienti adulti con tumore non mieloide sottoposti a chemioterapia” e che pertanto può essere impiegata agevolmente dal paziente, anche a domicilio. (56, 59, 65, 102) In conclusione Il gruppo di lavoro approva le valutazioni conclusive sopraesposte relativamente alle indicazioni cliniche ed ai dosaggi per i quali i principi attivi epoetina alfa, epoetina beta e darbepoetina alfa si possono ritenere clinicamente sovrapponibili per gli impieghi prevalenti. Sulla base di tutte le considerazioni esplicitate nella scheda, che cercano di tenere conto, oltre che dell’efficacia e sicurezza, anche di tutte le caratteristiche per l’impiego clinico delle singole molecole, si propone la formulazione di un unico lotto di gara che comprenda i tre principi attivi allo scopo di acquisirne uno per una quantità corrispondente almeno al 70% del fabbisogno complessivo (per riservare il restante 30% all’acquisto della/e molecole da impiegare nelle indicazioni e casistiche non incluse nelle indicazioni terapeutiche considerate sovrapponibili). Il gruppo propone inoltre di impostare tale lotto non secondo il criterio del prezzo più basso ma secondo il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa; in particolare si propone di adottare il criterio qualità-prezzo (attribuendo indicativamente 15 punti alla qualità e 85 punti al prezzo). Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 16 Gli elementi che il gruppo di lavoro ritiene utile considerare per la definizione dei punti relativi alla qualità sono: • schema posologico che consenta la riduzione del numero di somministrazioni settimanali/ mensili • la non-necessità di incremento di dose, per ottenere lo stesso valore target di Hb, nelle seguenti casistiche: 1) quando si intendono adottare schemi di somministrazione più dilazionati nel tempo 2) quando occorre passare dalla via di somministrazione sc a quella ev. Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Epoetina alfa. 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Kidney International 2002 Multicentrico Randomizzato (2:1), in aperto di non-inferiorità (limite dell’IC a due code : 0,5g/dl di Hg) Percentuale di pazienti con incremento di Hb > 1g/ dL dal baseline e con concentrazioni di Hb > 11g/dL in 24 settimane di trattamento Darbepoetina (sc) 0,45 mcg/kg/sett Variazione del valore di Hg dal basale al periodo di valutazione (dalla sett. 25 alla 32) Durata : 52 sett. (24 per la titolazione del farmaco, 8 per la valutazione , 20 di mantenimento) 13 Locatelli F et al. Nephrol Dial Transplant 2003 Multicentrico, a singolo braccio, non controllato , in aperto per 24 settimane TRATTAMENTO FARMACOLOGICO Variazione di Hb dopo 24 sett. rispetto al baseline. Dose e frequenza di somministrazioni di darbepoetina N° PAZIENTI TRATTATI O VALUTATI RISULTATI 166 pazienti anemici con IRC non ancora in dialisi >18 anni Durante le 24 settimane di trattamento il 93% (95% IC, 87-97%) del gruppo con darbepoetina e il 92% (95% IC, 78-98%) dei pazienti con rHuEPO hanno raggiunto l’end-point. il profilo di sicurezza dei due farmaci è risultato simile. darbepoetina una volta la settimana (x pz in terapia con rHuEPO 2-3 volte/ sett) oppure una volta ogni 2 settimane (x pz in terapia con rHuEPO 1 volta / sett) vs rHuEPO nello schema posologico abituale 522 pz (519 ITT) Età >18 anni (età media:60,3) in emodialisi (92%) o dialisi peritoneale da almeno 6 mesi in terapia con rHuEPO alfa o beta 1-2-3 volte /sett. sc o ev stabilizzati per valori di Hg al basale da 9,5 a 12,5 g/dl . 82% dei pz in terapia con epo alfa (dose media sett. : 6000 U.I), 47% X 3 volte la sett., 60% via sottocute. La variazione dell’Hg dal basale è simile tra i due gruppi (rHuEPO: 0.00 g/dl ;SD 0,87 e darbepoetina:0.05 g/dl ;SD 0.80). La variazione media in Hg tra i due gruppo è di 0,03 g/dl (95% CI -0.16 , 0.21) che è più basso rispetto al limite di non inferiorità prestabilito di 0,5 g/dl. Darbepoetina (sc ev) settimanale o quindicinale (in base alla frequenza del precedente trattamento 341 pazienti (età > 18 anni) in emodialisi o dialisi peritoneale, da almeno 6 mesi, con Hb 10-13 g/dL Già in trattamento con alfa o beta ev o sc da almeno 8 settimane Non ci sono differenze statisticamente significative nella variazione di Hb dal baseline rispetto al periodo di valutazione. La somministrazione ev porta ad una conc di Hb più alta rispetto a quella sc. Non ci sono differenze nella variazione media di Hb tra la somministrazione settimanale e quella quindicinale, tali dati però richiedono una ulteriore conferma Vs rHuEPO (sc) 50UI/ kg x2/sett. Analisi per sottogruppi: confronto variazione dosaggio tra via sc e via ev ( non differenza tra le dosi richieste nelle due vie di somministr. per darbepoetina, aumento medio del 22% per rHuEPO tra via sc e ev). Profilo di sicurezza simile; la maggiore incidenza di morti nel gruppo darbepoetina (12% vs 6%) non è stata ritenuta correlata al trattamento e nel follow-up a due anni la sopravvivenza è risultata simile nei due gruppi (segue) Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 21 ALLEGATO A. Tavola delle evidenze REFERENZA BIBLIOGRAFICA DESCRIZIONE DELLO STUDIO OBIETTIVI DELLO 15 Warady BA. et al. Darbepoetin alfa for the treatment of anemia in pediatric patients with chronic kidney disease. Pediatr Nephrol 2006; 21: 1144 – 1152. Studio multicentrico, randomizzato, in aperto, di noninferiorità Obiettivo: determinare la non-inferiorità di darbepoetina alfa verso rHuEPO nel trattamento di pz pediatrici affetti da IRC. 24 Glaspy J.A. et al. Darbepoetin Alfa given every 1 or 2 weeks alleviates anemia associated with cancer chemoth. British Journal of Cancer 2002; 87: 268-276 RCT multicentrico, di fase III, in aperto, comprendente 2 studi paralleli: A: studio dosefinding sequenziale, con dose scalare (previsti almeno 30 pz per gruppo). B: studio parallelo dosefinding con 5 gruppi di confronto N. Darbepoetina è da considerarsi noninferiore a rHuEPO se il limite inferiore dell’IC al 35% della differenza tra le variazioni medie di Hb dei due farmaci è > - 1.0 g/dl STUDIO Endpoint primario: variazione media della concentrazione di Hb tra il baseline ed il periodo di valutazione (settimane 2128). Endpoint secondario: percentuale di livelli di Hb che raggiungono il range target (10 – 12.5g/dl); dose del farmaco somministrata durante lo studio Sicurezza Obiettivo primario: sicurezza della darbepoetina Obiettivo secondario: risposta emoglobinica (aumento dell’Hg di almeno 2 g/dl dal basale , in assenza di trasfusioni nei precedenti 28 giorni TRATTAMENTO FARMACOLOGICO N° PAZIENTI TRATTATI O VALUTATI Run-in di 2 setti124 pz mane con rHuEPO sc o ev, poi rando- età 1 – 18 anni, mizzazione (1:2) a: velocità di filtrazione glomerulare stimata Darbepoetina alfa < 30ml/min per (82pz) 1.73m2 in dialisi alla posologia va- oppure no, in trattariabile a seconda mento stabile con della posologia di rHuEPO ev o sc per rHuEPO assunta almeno 8 setimane nel run-in: prima della rando- 1 volta alla sett mizzazione. o I pz dovevano esse- a settimane alter- re clinicamente stane bili (valori di Hb tra con rapporto di 9.5 – 12.5 g/dl in conversione 100 due misurazioni UI di rHuEPO = consecutive a di0,42mcg di darbe- stanza di 7 giorni; poetina alfa saturazione di transferrina al baseline vs ≥ 20%; albumina serica al baseline ≥ rHuEPO (42pz) 3g/dl) alla posologia asCaratteristiche dei sunta nel run-in. pz inclusi: Età media dei pz inclusi: 12 anni Per 28 settimane Peso corporeo medio: 43 kg Livelli Hb medi: 11.3 g/dl Albumina serica media: 3.9 g/dl TSAT media: 36.2% PARTE A: Darbepetina dose scalare (0,5 – 1 1,5 - 2,25 - 4,5 – 6 -8 mcg/kg/sett) Vs Epoetina alfa 150 UI/kg/ 3 volte/ sett. PARTE B: Darbepetina (3 - 5 – 7 - 9 mcg/ kg/ogni 2 settimane) Vs Epoetina alfa 40000UI/kg /sett RISULTATI 123 pz hanno assunto almeno una dose dei farmaci in studio, 95 pz (77%) hanno completato lo studio, di cui 83 pz hanno soddisfatto i criteri per essere valutati per l’endpoint primario. Le cause del ritiro: trapianto renale (17% rHuEPO – 11% darbepoetina), eventi avversi (0% rHuEPO vs 5% darbepoetina). La variazione media della concentrazione di Hb tra il baseline ed il periodo di valutazione (sett 21-28) era di – 0.16 g/dl nel gruppo darbepoetina e di 0.15 g/dl nel gruppo rHuEPO. La differenza tra le variazioni di Hb nei 2 gruppi è di 0.31 g/dl (95%CI -0.45 . 1.07). Non-inferiorità dimostrata. Endpoint secondari: hanno ricevuto almeno una dose di farmaco 34 pz nel gruppo rHuEPO e 67 pz nel gruppo darbepoetina alfa. - la media delle % di valori di Hb che raggiungono il range target (10 – 12.5g/dl) è simile nei 2 gruppi: 73% rHuEPO vs 75% darbepoetina alfa. - la dose media di farmaco settimanale assunta per mantenere i livelli di Hb nel range target è simile tra la dose al baseline ed al periodo di valutazione in entrambi i gruppi: 194.5U/kg/sett vs 180.1 U/kg/sett nel gruppo rHuEPO - 0.9mcg/kg/sett vs 0.8/mcg/kg/sett nel gruppo darbepoetina alfa. Darbepoetina: l’80% dei pz ha assunto il farmaco una volta/sett. Sicurezza: profilo simile (eventi avversi in 83% dei pz nel gruppo rHuEPO vs 86% nel gruppo darbepoetina). Gli eventi avversi più comuni: febbre (29% rHuEPO vs 20% darbepoetina), mal di testa (24% rHuEPO vs 19% darbepoetina), infezioni del tratto respiratorio superiore (14% rHuEPO vs 19% darbepoetina), ipertensione (17% rHuEPO vs 16% darbepoetina). Parte A: 269 pz randomizzati 4:1 anemici (Hg< 11 g/ dl) con tumori solidi in trattamento chemioterapico L’incidenza di eventi avversi di grado 3 tra i pz in trattamento con darbepoetina alfa e epoetina alfa è simile. Non sono emerse relazioni tra rapidità della risposta emoglobinica e complicazioni quali eventi trombotici e ipertensione. Alla dose di 4,5mcg/kg/sett l’80% dei pz presenta una risposta ematopoietica. Con Parte B: la somministrazione di 9mcg/kg/ogni 2 160 pz (almeno 30 settimane si ottengono effetti analoghi , di pz per gruppo) poco inferiori. (solo per epoetina Rilevata una relazione tra rapidità della alfa è previsto incre- risposta ematologia e alte dosi di darbemento di dose in poetina rispetto alle basse dosi di darbecaso di risposta poetina e anche rispetto alle dosi di epoeinadeguata) tina alfa (mediana della risposta: 7 settimane con 4,5 mcg/kg/sett . di darbe vs 10 settimane con 2,25 mcg/kg/ Sett. di darbepoetina e vs 150 U.I/KG per 3 volte /sett di epoetina Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 22 ALLEGATO A. Tavola delle evidenze DESCRIZIONE DELN. REFERENZA BIBLIO- OBIETTIVI DELLO TRATTAMENTO LO STUDIO STUDIO FARMACOLOGICO 29 Vansteenkiste J. et al. Double – blind, placebo – controlled, randomized phase III trial of Darbepoetin alfa in lung cancer patients receiving chemotherapy J Nation. Cancer Inst 2002; 94:1211-20. Multicentrico Randomizzato, Controllato con placebo in doppio cieco (fase III) per 12 settimane Incidenza di trasfusioni di globuli rossi 28 Glaspy J. e al. A randomized, active- control, pilot trial of frontloaded dosing regimens of darbepoetin-alfa for the treatment of patients with anemia during chemotherapy for malignant disease. Cancer 2003; 97 (5): 1312 - 2 Studio pilota , randomizzato, controllato , in aperto 30 Hedenus M et al. Efficacy and safety of Darbepoetin alfa in anemic patients with lymphoproliferative malignancies: a randomized, double blind, placebocontrolled study. Br J Haematol 2003;122: 394 Multicentrico Randomizzato, Controllato con placebo in doppio cieco (fase III) per 12 settimane GRAFICA N° PAZIENTI TRATTATI O VALUTATI RISULTATI 320 pazienti (età > 18 anni), PS=0,1 o 2 con anemia Hb < 11 g/dL con Ca polmone in chemioterapia contenente platino Riduzione necessità di trasfusione (27% vs 52% P<0,001). Maggiore risposta emopoietica e riduzione della fatica. Non si possono trarre conclusioni sulla sopravvivenza Obiettivo: Variazione media della concentrazione di Hb. misurata dopo 4 e 12 settimane di terapia. Darbepoetina alfa 4,5 mcg/kg/sett. per 4 settimane (o fino a Hb=12 g/dl) seguita da 1) 1,5 mcg7kg/sett 2) 2,25 mcg/kg/sett 3) 3 mcg/kg ogni 2 Percentuale di pz settimane che presentano vs risposta emoglobi- Epoetina alfa 4nica ( intesa co- 0.000 UI/sett. me incremento da aumentare a ≥2.0 g/dl dal ba- 60.000 UI, se dopo sale senza trasfu- 6 sett l’incremento sioni) e tempo di in Hb non era≥ 1 g/ risposta. dl Sicurezza per 12 settimane 127 pz età ≥18 anni, con tumori solidi e in trattamento chemioterapico con anemia (Hb ≤11 g/dl) e PS :02 La variazione media della concentrazione di Hb a 4 sett. era rispettivamente di 0.53 , 0.70 e 0.90 g/dl per i gruppi con darbepoetina rispetto a 0.39 g/dl nel gruppo epo alfa e a 12 settimane era 1.35, 1.35 e 1.28 g/dl per i gruppi con darbepoetina rispetto a 1.03 g/dl nel gruppo epo alfa. La % di pz con risposta emoglobinica è stata del 59%, 58% e 65% per i gruppi darbepoetina vs il 49% per il gruppo epo. La % di pazienti che ha completato le 12 sett. di trattamento è stata rispettivamente del 63%, 50% e 80% nei gruppi darbepoetina e de 70% d nel gruppo EPOA alfa. Il trend rilevato nello studio per cui, con dosi di attacco di darbepoetina seguite da dosi di mantenimento più basse e meno frequenti, possa ridursi il tempo di risposta dell’Hb e possa aumentare la % di pazienti che rispondono alla terapia è da confermare in studi di più ampie dimensioni. Darbepoetina alfa Percentuale di pazienti con rispo- (sc) sta emoglobinica 2,25 mcg/kg/sett rispetto al basale Vs 344 con neoplasie linfoproliferative (età > 18 anni) in chemioterapia Valore di Hb < 11 g/dL. PS=0-3 Percentuale di risposta emoglobinica significativamente più alta nel gruppo trattato con darbe (60% vs 18%, p<0,001). La maggiore risposta si è registrata nei pazienti con Hb più bassa al valore basale. I più frequenti effetti avversi sono fatica, febbre e nausea, simili nei due gruppi. Un numero maggiore di casi fatali sono stati registrati nel gruppo trattato con darbe (10 vs 4), gli autori attribuiscono questa differenza alla progressione della malattia, escludendo la correlazione con il farmaco. Darbepoetina alfa (sc) 2,25 mcg/kg/sett Vs placebo Placebo (segue) Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 23 ALLEGATO A. Tavola delle evidenze N° REFERENZA BIBLIOGRAFICA 44 Martin K.J.; Epoetin Delta 3001 Study Group. Epoetin delta in the management of renal anaemia: results of a 6month study. Nephrol Dial Transplant. 2007;22 (10):3052-4. DESCRIZIONE DEL- OBIETTIVI DELLO TRATTAMENTO FARMA- LO STUDIO STUDIO RCT Multicentrico Doppio cieco Fase 3 Non è riportata l’analisi statistica, ma sembra si tratti di uno studio di non inferiorità: si intende dimostrare che epoetina delta sia non inferiore a epoetina alfa se la differenza nelle medie dei livelli di Hb misurati alle sett 12 e 24 è ≤ 1g/ dl con 90%CI tra – 1 e 1 g/dl Efficacia e tollerabilità di epoetina delta ev verso epoetina alfa ev. COLOGICO Randomizzazione 3:1a ricevere: Epoetina delta ev (560pz) oppure Endpoint primario: Epoetina alfa ev (192pz) differenza tra i livelli di Hb raggiunti nei 2 gruppi 3 volte alla settimasia < 1g/dl (valore na. calcolato come la differenza delle Dose iniziale per le medie dei livelli di prime 2 settimane: Hb misurati alla era uguale alla dose sett 12 e alla sett di epoetina alfa già 24) assunta dai pz al momento I livelli di Hb ven- dell’ingresso nello gono controllati al studio. baseline, alle set- Dosi successive: timane 12, 16, 20 variate a seconda e 24. delle variazioni di Hb (< 10g/dl la dose Sicurezza era aumentata del 50% o > 12g/dl) la dose era ridotta del 25%). N° PAZIENTI TRATTATI O VALUTATI RISULTATI 752 pz età > 18 anni, affetti da IRC, sottoposti a emodialisi, già in trattamento con epoetina alfa per almeno 3 mesi prima dell’ingresso nello studio, con livelli basali di Hb 9.6 – 12.4 g/dl, livelli di ferritina sierica ≥ 90ng/ml e saturazione di transferrina ≥ 18%. I 6 mesi di trattamento sono stati completati dal 76.8% dei pz (430pz) nel gruppo epoetina delta e dal 79.7% (153pz) nel gruppo epoetina alfa. Le principali cause del ritiro dallo studio: trasfusione di sangue (8.2% epoetina delta, 5.7% epoetina alfa), eventi avversi (1.6% epoetina delta, 2.6% epoetina alfa). Endpoint primario: al baseline non c’era differenza tra i livelli di Hb nei 2 gruppi (11.16g/dl per epoetina delta vs 11.13 g/dl per epoetina alfa). I livelli medi di Hb nel corso delle settimene 12 -24 sono simili tra i due gruppi (11.57 g/dl per epoetina delta vs 11.56 g/dl per epoetina alfa) con una differenza di 0,01 g/dl (90%CI – 0.13; 0.15). Entrambi i trattamenti hanno mostrato simile efficacia nel controllare l’anemia con dosi simili di farmaco: la dose media di Incluso nel epoetina delta impiegata è di 63.5 UI/kg x Dossier 3/sett e di epoetina alfa è di 62.8 UI/kg x3/ EMEA sett. (A3001) Analisi mITT Sicurezza: Incidenza eventi avversi: 94.4% (popolazione nel gruppo epoetina delta e 92.1% nel che ha assunto gruppo epoetina alfa. almeno una Incidenza eventi avversi correlati al trattadose di farmaco mento: 9.2% nel gruppo epoetina delta e ed I cui livelli di Durata della terapia: 8.4% nel gruppo epoetina alfa, la maggior Hb sono stati 24 settimane (6 parte dei quali di intensità lieve – moderamisurati al bamesi) ta. seline e almeno Eventi avversi gravi sono stati riportati nel un’altra volta nel 33% del gruppo epoetina delta e nel 2corso dello stu6.7% del gruppo epoetina alfa; tra quelli dio). correlati al trattamento: 1.1% (6pz) nel gruppo epoetina delta (4 trombosi correlate all’accesso – 1 caso di ipertensione – 1 caso di aumento degli enzimi epatici e dei livelli di ferritina) verso 9 pz nel gruppo epoetina alfa (non descritti) 45 Martin K.J. E’ la fase in Efficacia e tollera- I pz della fase pre- 583 pz Efficacia: nel corso delle 28 settimane di The first aperto dello bilità di epoetina cedente (vedi sopra) hanno completato la terapia i pz hanno mantenuto livelli medi di human cell studio sopra delta ev a lungo continuano in aperto fase precedente e Hb di 11.31 g/dl con una dose media di line-derived descritto termine la terapia con possono entrare in epoetina delta di 63,7 UI/kg x3/sett. Epoetina delta ev questa fase: erythropoiSicurezza: la descrizione degli eventi avetin, epo430 pz che nella versi si basa essenzialmente sulla prima (x3/sett). etin-delta fase dello studio (in doppio cieco) e sopraLa dose è la stessa fase precedente erano trattati con descritta. (Dynepo), in ricevuta nella fase epoetina delta e 153 L’incidenza di eventi avversi probabilmenthe manprecedente dello pz che erano trattati te correlati al trattamento: 9.2% per epoetiagement of studio. na delta e 8.4% per epoetina alfa. anemia in Durata della terapia: con epoetina alfa. Gli eventi più comuni (≥ 1%) sono stati patients 28 settimane trombosi (2.5% per epoetina delta e 2.6% with chronic per epoetina alfa), ipertensione (1.4% per kidney disepo delta e 1.0% per epo alfa), cefalea ease. Clin (1.6% per epo delta e 1.0% per epo alfa) e Nephrol. anemia (2.5% per epo delta e 2.6% per 2007;68 epo alfa). Non sono state evidenziate (1):26-31. reazioni al sito di iniezione e nessun pz ha sviluppato anticorpi antieritropoetine nel gruppo epoetina delta. Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 24 ALLEGATO A. Tavola delle evidenze N° REFERENZA BIBLIOGRAFICA DESCRIZIONE DELLO STUDIO OBIETTIVI DELLO TRATTAMENTO FARMACOLOGICO STUDIO N° PAZIENTI TRATTATI O VALUTATI RISULTATI 46 Spinowitz BS RCT Doppio cieco et al. Curr Fase 2 Med Res Opin. 2006;22 (12):2507-13. Endpoint primario: dimostrare che la % di pz che ottengono un successo clinico è più elevata nei pz che assumono epoetina delta ai dosaggi 150 e 300 UI/kg rispetto al dosaggio 15 UI/kg. Epoetina delta ev 75 pz 15, 50, 150 o 300UI/ età > 18 anni, affetti da IRC, sottoposti a kg x3/sett emodialisi 3 volte alla settimana, non Verso in precedente teraEpoetina delta ev pia con epoetine, con livelli basali di 15 UI/kg x3/sett Hb < 10 g/dl. Durata della terapia: 12 settimane 75 pz hanno assunto almeno una dose di farmaco; il 57.7% (45 pz) dei pz ha concluso lo studio Endpoint primario: la % di pz che ha ottenuto un successo clinico è più elevata nel gruppo che ha assunto 150 UI/kg e 300 UI/kg rispetto al gruppo con la dose di 15 UI/kg (55.6% (15/27pz) vs 4,5% (1/22pz); p=0.0002). Confrontando le % di successo clinico tra epoetina delta 50UI/kg ed epoetina alfa 50UI/kg (anche se lo studio non aveva questo obiettivo), non sono state evidenziate differenze (21.4% (3/14pz) vs 26.7% (4/15pz); p =1.000) 49 Weiss L. e al. The efficacy of once weekly compared with two or three times weekly subcutaneous epoetin beta: results from a randomized controlled multicenter trial. Nephrol Dial Transplant 2000;15:20142019 Randomizzato, multicentrico in aperto, controllato a gruppi paralleli Obiettivo: percentuale di pz che mantengono livelli stabili di Hb senza necessità di incremento della dose settimanale totale. Obiettivi secondari: sicurezza livelli medi di Hb in rapporto alla dose di epo beta Epoetina BETA sc 158 pz età : 18 -80 anni in unica somminiin emodialisi (2-3 straz./ sett volte sett.) in trattaVs mento con Epo beta con livelli stabili di Epoetina alfa ev Hb (10-12.5 g/dl) dose suddivisa in due-tre sommin/ sett. (valutati solo 118 pz che hanno completato le 16 settimane:88 nel 1° gruppo e 30 nel 2°gruppo) Livelli stabili di Hb vengono mantenuti senza bisogno di incremento di dose nel 73% dei pz in entrambi i gruppi. La differenza nei livelli medi di Hb tra i due gruppi non risulta statisticamente significativa (0.35±0.55 g/dl) alla fine dello studio, ma a 16 settimane l’ aumento rispetto al basale è significativo nel gruppo di controllo rispetto a quello con dose unica/ sett. 51 Locatelli F. e al. Once weekly compared with three-timesweekly subcutaneous epoetin beta American Journal of Kidney Diseases 2002; Multicentrico, randomizzato , controllato , di equivalenza, in aperto. Limiti prefissati per IC : ± 2 vol% rispetto al basale. Range di variazione della dose/sett. di Epoetina è fissato tra 0.8 e 1.25 ( si accetta come equivalente una variazione di dose del 20-25%) Obiettivo: differenza dell’ AUC dell’ ematocrito , aggiustata per il tempo (sett.: 13 24). Obiettivo secondario: variazioni del livelli di ematocrito e di Hb rispetto al basale Epoetina BETA 3 volte /sett. sc per 24 settimane vs Epoetina BETA 1 volta /sett. sc per 24 settimane Somministrato ferro ev a tutti i pz , se necessario 173 pz (146 pz hanno completato lo studio) età > 18 anni pz stabili in emodialisi trattati con epoetina da almeno 3 mesi con ematocrito stabile (28 a 38 vol %) Analisi ITT (su 163) e per-protocol (su 134 pz) danno risultati analoghi. Analisi per–protocol: la differenza nell’AUC media dell’ematocrito , aggiustata per il tempo, è di -0,54 vol% (IC: -1.27 a 0.19 ) e rientra nei limiti prefissati. La variazione media nella dose di epoetina beta a 24 settimane è di 1.0 U.I.kg/sett nel gruppo in monosommistr. sett. e di 0.0 U.I. /kg/sett. nel gruppo con tre sommin/sett. Non emergono differenze tra i due schemi posologici , se si ritengono accettabili i limiti prefissati per l’equivalenza. (segue) Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 25 ALLEGATO A. Tavola delle evidenze N° REFERENZA BIBLIOGRAFICA DESCRIZIONE DELLO STUDIO OBIETTIVI DELLO STUDIO TRATTAMENTO FARMACOLOGICO N° PAZIENTI TRATTATI O VALUTATI RISULTATI 55 Cazzola M. e al. Br J Haematol 2003; 122: 386-393 Randomizzato, Hb AUC aggiucontrollato, in stata per il tempo aperto, fase III, (sett.: 5-16) di non-inferiorità Epoetina BETA 30.000 u.i. sc /sett. vs Epoetina BETA 10.000 u.i.x 3 volte/sett per 16 settimane 241 pz con MM, Linfoma non-Hodgkin’s, leucemia linfocitica cronica con livelli di Hb da 9 a 11 g/dl La differenza tra i due gruppi per l’obiettivo primario non è significativa (-0,20 g/dl 90% CI -5,52 - 0,11). La porzione di pz che rispondono al trattamento è simile nei due gruppi 58 Osterborg A. Randomized, double-blind, placebo controlled trial of Recombinant human erythropoietin in hematologic malignancies. J Clin. Oncol. 2002 Randomizzato , doppio cieco, controllato vs placebo Obiettivi: riduzione del n° di trasfusioni, sopravvivenza libera da trasfusioni e da severa anemia (Hb>8.5 g/dl), qualità di vita (QOL). La risposta era definita come incremento in Hb ≥2g/dl. Epoetina BETA 10.000 u.i.x 3 volte/sett per 16 settimane 349 pz con linfoma nonHdgkin’s, leucemia linfocitica cronica e mielosa multiplo trasfusionedipendenti 71 Dammacco F, et al. British Journal of Haematology 2001 Multicentrico Randomizzato, Controllato in doppio cieco (12 sett.) per il periodo di trattamento, + una fase in aperto (altre 12 sett.) Incidenza di trasfusioni, aumento del valore medio di Hb, qualità di vita Epo alfa 150 UI/kg x3/sett. La sopravvivenza libera da trasfusioni e da severa anemia è significativamente superiore nel gruppo epoetina rispetto al placebo (RR : 43% VS 51%). Il tasso di risposta: 67% nel gruppo epoetina vs 27% nel gruppo placebo (P<0.0001). Il miglioramento nella qualità di vita è correlato all’incremento di Hb, anche se il target Hb raccomandato da raggiungere non è stato identificato. Riduzione statisticamente significativa delle trasfusioni (p=0,017). La differenza tra i trattamenti nella risposta emoglobinica è statist. sIgnificativa (p < 0,001). I più frequenti eventi avversi nel gruppo trattato sono: febbre, dolore leucopenia 85 Kaufman J. e al. Subcutaeous compared with intravenous epoetin in patients receiving hemodialysis N Engl J Medic 1998;339 (9) :578-582 Randomizzato, multicentrico in aperto , controllato a gruppi paralleli Obiettivo: confrontare la dose settimanale di epoetina (intravenosa vs sottocutanea) necessaria per mantenere un valore target di ematocrito (3033%) per 26 settimane Epoetina alfa sc 91 CodyJ The Cochrane system- Valutare l’efficacia dell’impiego dii Cochrane Li- atic Review rHuEPO nei pazienbrary, Issue 4 ti in predialisi con 2003 anemia in termini di : ritardo all’inizio della dialisi, correzione dell’Hb e dell’Htc vs Placebo Vs placebo Vs Epoetina alfa ev Per 26 settimane Epoetina VS placebo o non trattamento 145 pazienti (range di età: 40-80 anni) con mieloma multiplo, Hb < 11 g/dL chemioterapia per almeno 6 mesi 208 pz in emodialisi da almeno 6 mesi, trattati con EPO da almeno 3 mesi con valori di ematocrito tra 30-33% prima della randomizzazione 232 pz (12 RCT ) con anemia in predialisi La dose settimanale media di Epo sottocute ,nella fase di mantenimento, è del 32% inferiore rispetto alla dose di Epo endovena ( 95.1± 75 vs 140.3 ± 88.5 UI/kg/sett ; P<0.01) Aumento dell’Hb (differenza media di 2.3g/dl 95% CI 1,37-3,32) e dell’Hct (WMD 9.92 ,95% CI 8,78-11,05) e riduzione del n° di pz che richiedono trasfusioni (OR 0,25, 95% 0,09- 0,69) nel gruppo trattato con rHuEPO. Non statisticamente significativo l’ aumento in eventi avversi, ma maggiore richiesta di terapie anti ipertensive nel gruppo con rHuEPO Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 26 ALLEGATO A. Tavola delle evidenze N° 92 REFERENZA DESCRIZIONE OBIETTIVI DELLO BIBLIOGRAFICA DELLO STUDIO STUDIO CodyJ The Cochrane Library, Issue 4 2003 Cochrane systematic Review Confronto tra regimi di rHuEPO diversi in termini di frequenza di somministrazione: valutazione dell’efficacia e convenienza (correzione anemia , dosi, eventi avversi,qualità di vita) TRATTAMENTO FARMACOLOGICO Epoetina 1 sommin./sett N° PAZIENTI TRATTATI O VALUTATI RISULTATI 371 pz (8 RCT) con anemia in dialisi (sia emodialisi che dialisi peritoneale) Non ci sino differenze significative tra la somministrazione di rHuEPO 1 volta la settimana vs 3 volte/sett. La somministrazione 1 volta la settimana potrebbe richiedere una dose addizionale di 12U/Kg/ sett. per paziente , anche se lo studio da cui si riportano tali dati è piccolo e l’ IC è ampio. L’identificazione della frequenza ottimale di somministrazione richiede studi specifici di ampie dimensioni 916 pazienti con anemia in emodialisi in trattamento con epo sc o ev La riduzione media della dose nei pazienti trattati con epo sc vs epo ev è di 48 U/kg alla sett (p<0,001). Risparmio medio annuale del costo di 1.761 dollari a paziente a favore della via sc Darbepoetina 411 pz arruolati ev /sett. + con IRC in emodiaplacebo x2/sett lisi età media 57,9 anni vs 361 pz valutati nell’analisi di efficacia; 85 pz non hanno completato il trattamento previsto con tassi di discontinuità simili nei due gruppi. La differenza tra i 2 gruppi non è statisticam significativa nonostante la riduzione nella frequenza di somministrazione della darbepoetina alfa: 0,13g/dl( 95% CI 0,080,33). Vs 2-3 o più sommin./sett 97 Besarab A.. e al. American Journal of Kidney Diseases 2002 Metanalisi di 27 studi clinici randomizzati Costo delle vie di som- Epo sc ministrazione ev e sc e differenza tra le dosi Vs di epoetina somminsiEpo ev trate 108 Nissenson A R Am J of Kidney Diseases 2002;40:110118 Multicentrico randomizzato, doppio cieco , di noninferiorità variazione media dei livelli diHb dal baseline nel periodo (28 sett.) previsto dallo studio Epoetina ev x 3/sett. Epoetine: scheda di valutazione Approvata: aprile 2008 pag. 27