Quadro europeo linee di cambiamento politiche sociali Rescaling Localizzazione Integrazione Negoziazione e partecipazione Territorializzazione Attivazione Amministrazioni pubbliche e welfare locale 1. Amministrazioni pubbliche e welfare locale New Public Management Italia New Public Management NPM: tre assunti: la modernizzazione, il nuovo e l’efficienza (Hood, 1998). Propugnando “una modernità manageriale” dei servizi improntata sul mercato e sulla razionalità economica, il NPM tende a presentarsi come radicalmente differente dagli approcci precedenti Power (1997) “si potrebbe molto semplicemente classificare l’NPM come il desiderio di sostituire la presunta inefficienza della burocrazia gerarchica con la presunta efficienza dei mercati” (p. 61). NPM “libertà di scegliere” e “libertà di gestire” (Hood, 1998). Orientamento al risultato 1. 2. 3. 4. Non più seguire il regolamento, ma scegliere e rischiare. Non più controllare se ciò che viene fatto è conforme alle regole ma misurare i risultati e, in alcuni casi, la soddisfazione del consumatore. Non più il trattamento uniforme e serializzato ma il servizio diversificato e personalizzato. Non più il funzionario obbediente ma l’intraprendenza nel reperire le risorse ed elaborare le strategie. Non più l’obbligo di applicare una regola ma quello di render conto di quanto si è fatto e di quanto si è speso per farlo, cioè l’accountability. NPM “ […] l’NPM afferma di parlare per conto dei contribuenti e dei consumatori contro l’inveterata cultura dell’autoreferenzialità professionale. Contribuenti e cittadini, così come avviene per gli azionisti, sono i mitici punti di riferimento che definiscono la vera finalità del NPM” (Power, 1997, p. 62). NPM USA, presidenza Clinton: Reinventing Government UK: riorganizzazioni del servizio sanitario, 1. 2. 3. 4. 5. 6. Value for money (rapporto congruo fra il prezzo di un servizio o di un bene e la sua qualità) Le tre E: economicità (spendere meno), efficienza (spendere bene) ed efficacia ( saggiamente). Accountability Il programma Next Steps (1988) ha decentrato molti servizi pubblici affidandoli a un sistema di agenzie dirette da figure di profilo manageriale. Il programma Citizens’ Charter (poi ribattezzato Service First) Il National Audit Office (problemi dell’autonomia delle autorità locali) NPM 1. 2. Quali risultati? I principi organizzativi della gerarchia e della specializzazione hanno perso terreno. E hanno perso legittimità le idee collegate, per esempio quelle dell’importanza della competenza professionale burocratica e del riferimento alla legge. Il settore pubblico è diventato effettivamente anche più leggero o snello. Fra il 1976 e il 1998, cioè nell’arco dei dodici anni che coincidono con il periodo più intenso di riorganizzazioni amministrative, il numero dei funzionari in Gran Bretagna è passato da 762000 a 481000 (Rhodes 2000a). Critiche l’introduzione di ricette manageriali ha significato l’aumento delle procedure. E’ aumentata la parcellizzazione del lavoro. Problemi riguardo a valori quali l’orientamento universalistico, l’eguaglianza e la dimensione pubblica dell’azione amministrativa. Suleiman (2005) parla di uno smantellamento dello Stato e di una revisione del contratto sociale che definisce gli obblighi reciproci fra Stato e cittadini. De-professionalizzazione della burocrazia, “sottomissione della burocrazia alla volontà della maggioranza politica del momento” The audit society Power M., trad. it. La società dei controlli, Edizioni di Comunità, Torino 2002. I controlli non costituiscono soltanto un insieme di funzioni tecniche, ma anche “una preferenza o una moda temporaneamente consolidata che sfugge alla progettazione consapevole” (Ivi, p. 172). La base sociale dell’esplosione dei controlli è il binomio rischio-sicurezza. “I controlli seguono un particolare tipo di sceneggiatura organizzativa la cui essenza drammatica è la produzione di sicurezza” (Ibid.). I risultati non sempre rispondono alle attese. “Quando il processo di controllo viene difensivamente legalizzato, il rischio è che si ponga una fiducia eccessiva in un’industria che produce vuote certificazioni di sicurezza. La società dei controlli è una società che si espone a tale rischio nella misura in cui investe oltremisura su rituali di verifica superficiali a scapito di altre forme di intelligenza organizzativa […] I controlli rischiano di trasformarsi in una forma di dotta ignoranza” (Ivi, p. 173). Italia Amministrazione snella: aumento del lavoro precario ed esternalizzazioni. Eurispes (2007): il numero dei dipendenti pubblici è diminuito dal 1992 (anno del blocco) fino al 1999 di oltre centomila unità (- 3,3%). Poi ha ricominciato a crescere ma principalmente grazie ai contratti a tempo determinato e a quelli atipici. Dal 1992 la spesa per il personale è aumentata, passando da poco meno di 100 miliardi a circa 156 miliardi di euro nel 2005. E’ aumentato anche il numero dei dipendenti a tempo determinato che passano da 120 000 unità all’inizio degli anni Novanta (prevalentemente supplenti nelle scuole) a oltre 600 000 unità del 2006. Esternalizzazioni Si fa sempre più ricorso a contratti con organizzazioni esterne anche nel caso in cui il fabbisogno è limitato alla dotazione di personale (o mano d’opera), per colmare carenze di organico e di competenze specifiche e/o perché valutata economicamente vantaggiosa. Forme di sotto-occupazione mascherata? l’ Italia, con una percentuale sul totale degli occupati che supera di poco il 16%, non è fra i primi paesi in Europa per numero di dipendenti pubblici, venendo dopo paesi come la Svezia, la Danimarca e la Finlandia, ma anche l’Austria e il Regno Unito. Italia Riorganizzazioni e riforme: da Cassese a Brunetta … Amministrazioni pubbliche e welfare locale Aziendalizzazione e sanità La commercializzazione e l’aziendalizzazione possono concretizzarsi in aspetti “burocratici”, come la verticalizzazione, il controllo procedurale, un’oscura ripartizione delle responsabilità, un’autonomia limitata …. Amministrazioni pubbliche e welfare locale Arene (locali) a più voci, negoziali e partecipazione Governance collaborativa e partecipativa Problemi responsabilità, rappresentatività. ‘pubblicità’, ecc. Italia: una società senza Stato ? (Cassese 2011) Troppo Stato e troppo poco Stato (Cassese 1998), modello statocentrico a centro debole Rapporto centro-periferia: ordinamento statale allo stesso tempo accentrato, perché poco rispettoso del potere autonomo della periferia, e debole, perché poco convinto delle proprie capacità progettuali Scarso livello di integrazione istituzionale, che affonda le radici nei tratti originari dello Stato italiano e della sua organizzazione amministrativa, caratterizzata dalla combinazione fra una struttura verticalizzata e una ripartizione delle funzioni fra ministeri e uffici molto frammentata Italia: una società senza Stato ? Statalismo senza stateness: • uno Stato accentratore che privilegia le logiche della gerarchia e una struttura top-down dell’azione pubblica • ma anche incertezza delle regole, spinte centrifughe, particolarismi, scarsa capacità di coordinamento e difficoltà di mediare e comporre in un interesse generale la varietà delle istanze con cui si confronta • Cassese (1998): sviluppo di processi di rifeudalizzazione che hanno istituito reti di dipendenza reciproca fra i soggetti pubblici e gli interessi privati organizzati. Italia: una società senza Stato ? (Cassese 2011) Doppia faccia che l’amministrazione pubblica italiana ha manifestato tradizionalmente nei confronti della società civile: • uno Stato corporativo, permeabile rispetto agli interessi privati più forti e organizzati, alle posizioni faziose, e alle infiltrazioni anche di stampo più affaristico (uno Stato poroso, Cassese), ma distante da comunità locali e cittadini; • lassista da un lato, autoritario dall’altra; • caratterizzato sia dalla proliferazione e dalla sovrapposizione delle regole, sia dalla propensione ad aggirare queste regole in nome di interessi parziali e particolari. Italia: una società senza Stato ? (Cassese 2011) Il primato della politica (party government) Il mito del centralismo (vedi spesa e personale)