Le istituzioni e gli organi dell’Unione europea • • • • Evoluzione storica delle istituzioni Composizione Organizzazione Funzionamento rapporti con le altre istituzioni politiche attuate 1 Europa 1945 Polonia: 18% della popolazione in meno, ha perso il 25% della popolazione urbana, il 55% degli avvocati, il 40% dei medici, il 33% dei professori universitari. Urss: venti milioni di morti, tra militari e civili (senza contare le vittime dello stalinismo) Jugoslavia: 10% di popolazione in meno Danni materiali: Germania ha il 70% degli edifici urbani distrutti, rete stradale fuori uso L’Inghilterra ha perso il 25% delle ricchezze d’anteguerra, l’Italia ha perso il 65% della rete ferroviaria ed ha il 40% della produzione industriale del 1938, la Francia ha perso il 75% dei ponti e il 30% delle ferrovie 2 3 4 Federalisti e unionisti Coudenhove-Kalergi e PanEuropa: Unione parlamentare europea 1946 Unione europea dei Federalisti: 1946 Winston Churchill: United Europe Movement 1946 La nascente guerra fredda è lo sfondo di queste diverse aggregazioni MSEUE (socialisti) - 1946 Nouvelles Equipes Internationales (democristiani) - 1946 5 I Movimenti europeisti/federalisti si incontrano all’Aja (maggio 1948) promuovendo la nascita del Consiglio d’Europa - - Assemblea consultiva del Consiglio d’Europa Segretariato politico/consiglio dei ministri 5 motivi per il processo di integrazione europea - ideale europeistico fortemente condiviso dopo la fine del conflitto: «collante» di forze politiche e ideologie obiettivamente diverse e opposte - necessità della ricostruzione europea - adesione statunitense all’idea dell’unità europea, con una valutazione fondata sul valore dell’imitazione (Diane Kunz, Butter and Guns: America’s Cold War Economic Diplomacy) - Necessità di reintrodurre la Germania nello spazio europeo su basi non conflittuali - debolezza economica e ambivalenza politica della Gran Bretagna quale fattore agevolante un processo di integrazione europea «indipendente» (Edmund Dell, The British Abdication of Leadership in Europe) 7 Un modello di organizzazione internazionale: l’OECE (Organizzazione europea per la cooperazione economica) Nasce il 16 aprile 1948 Scopi: promuovere la cooperazione economica tra i partecipanti al Piano Marshall (ERP) organizzare la gestione degli aiuti sviluppare il commercio intra-europeo riducendo dazi e barriere tariffarie studiare le possibilità di una unione doganale o di un’area di libero scambio europea 17 Paesi partecipanti: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Svezia, Svizzera, Turchia, zone occidentali della Germania occupata (Bizona più zona francese), più la zona anglo-americana del territorio libero di Trieste. 8 Sviluppo dell’OECE Trasformata nel 1961 nella Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo, con l’adesione di Canada e Stati Uniti e, nel tempo, di altri membri. Oggi i membri OECD sono 30 Relazioni con più di 70 Paesi. Ma relazioni “deboli” 9 Paesi membri OECD Paesi/Economie in relazione con l’OECD 10 Organigramma OECD Consiglio Supervisione e direzione strategica Rappresentanti degli Stati membri e della Commissione europea; decisioni prese all’unanimità Comitati Segretariato Discussione e attuazione Analisi e proposte Rappresentanti degli Stati membri e Paesi con lo status di osservatore lavorano con il Segretariato OECD su temi specifici Segretario generale Vice-segretari generali Direttorati Bilancio annuo: 188 milioni € Versati dagli Stati membri 11 Il Segretariato OECD 2300 dipendenti presso la sede di Parigi Due lingue di lavoro: inglese e francese I membri dello staff sono funzionari pubblici internazionali Non esiste un sistema di “quote” nazionali per la copertura degli incarichi 12 Metodo di lavoro dell’OECD Raccolta dati Analisi Discussione Decisioni Attuazione Verifica degli obiettivi, Vigilanza multilaterale 13 Comunità europee terzo genere del diritto internazionale: o sulla base dei trattati originari ordinamento giuridico proprio organizzazione dotata di caratteristiche analoghe – in parte – a quelle degli Stati poteri normativi e giurisdizionali delle Comunità, esercitati con notevoli margini di autonomia (sempre nel rispetto dei trattati) superiorità del diritto comunitario nei confronti del diritto degli Stati membri; immediata applicabilità del diritto comunitario da parte dei giudici statali 14 Istituzioni dell’Unione europea Istituzioni principali: Commissione Parlamento europeo Consiglio dell’UE Consiglio europeo Corte di Giustizia Corte dei Conti Banca centrale europea (potere propositivo e di controllo) (potere di controllo, consultivo, legislativo concorrente con il Consiglio dell’Unione e.) (potere legislativo ed esecutivo) (potere di indirizzo) (interpretazione giuridica) (controllo contabile) (moneta, politica monetaria, tassi) Altri organi: Comitato econ. e soc. Comitato delle regioni BEI Ombudsman (consultivo) (consultivo) (finanziamenti GG.OO.) (difensore civico europeo) 15 La successione dei trattati 1952: Trattato di Parigi (fondazione della CECA) - 50 yrs 1957: Trattati di Roma (CEE e CEEA) - senza scadenza 1967: Trattato di fusione degli esecutivi 1987: Atto unico europeo 1993: Trattato sull’Unione europea 1997: Trattato di Amsterdam 2001: Trattato di Nizza 2004: Trattato istitutivo di una Costituzione per l’Unione? 16 Gli allargamenti dell’Unione fino al 1995 17 L’Unione europea oggi (2005) 18