Scelte di istruzione e
mercato del lavoro
Alessandro Sommacal
Università di Verona
e
Econpubblica (Università Bocconi)
Perché istruirsi?
1. L’istruzione come “bene di consumo”: “mi
piace studiare”
2. L’istruzione come “bene di investimento”:
studiare
serve
ad
acquisire
conoscenze\abilità utili sul mercato del
lavoro (capitale umano)
3. L’istruzione come “segnale”: il titolo di
studio acquisito segnala al potenziale
datore di lavoro capacità di impegnarsi,
raggiungere obiettivi, rispettare gli impegni
presi, ecc.
L’istruzione come bene di investimento
a) Una maggiore istruzione consente di
adattarsi con maggiore facilità ai
cambiamenti sul mercato del lavoro
L’istruzione:
Aumenta le chance di occupazione e di
mantenimento dell’occupazione nel tempo
a.1) All’aumentare del livello di istruzione diminuisce la
probabilità di disoccupazione…
Fonte: Commissione Europea, Employment in Europe
a.2) All’aumentare del livello di istruzione diminuisce il
rischio di rimanere disoccupati in periodi di crisi
Fonte: Commissione Europea (2009), Employment in
Europe
L’istruzione come bene di investimento
b) L’istruzione “rende” economicamente
Da un punto di vista
individuale
(microeconomico)
Essere più istruiti
consente di avere
retribuzioni più alte
Dal punto di vista del
sistema economico
(macroeconomico)
Il capitale umano è
fattore di crescita
economica dei paesi
b.1) All’aumentare del livello di istruzione aumentano
le retribuzioni medie (Maschi)
Source: OECD Education at a glance 2007
b.2) All’aumentare del livello di istruzione
aumentano le retribuzioni medie (Femmine)
Source: OECD Education at a glance 2007
b.3) Nota: wage gender gap
b.4) Il tasso di rendimento della laurea è elevato
L’istruzione come bene di investimento
Inoltre
altre
importanti
ricadute
dell’investimento in istruzione in termini di (ad
esempio):
Maggiore consapevolezza dei propri diritti
Qualità della vita
Maggiore partecipazione alla vita pubblica
Migliori condizioni di salute…
ecc.
Quanto conviene istruirsi?
Istruirsi comporta costi e benefici. L’analisi
economica valuta le scelte di investimento
sulla base del confronto costi/benefici.
Costi dell’investimento in istruzione:
 Costi
monetari
diretti:
tasse
scolastiche/universitarie, libri etc
 Costi monetari indiretti: mancato guadagno
(costo opportunità).
 Costi non monetari: impegno necessario per
studiare
Quanto conviene istruirsi?
Benefici dell’investimento in istruzione:
 Salario futuro pagato: avere un titolo di
studio più elevato significa (generalmente)
poter ottenere una retribuzione più elevata
– lungo il corso della vita -.
 Altri benefici non monetari menzionati
prima
Profili di reddito di chi inizia subito a lavorare (solo
scuola dell’obbligo) – in verde - rispetto a chi
B
continua a studiare – in rosso-.
Reddito/
Costi
Beneficio
istruzione
A
C
D
G
Costi
indiretti
t0
F
Costi
diretti
t1
E
T
Tempo
Quanto conviene istruirsi?
Conviene istruirsi fino a quando il beneficio
dell’istruzione (area ABCD) supera la somma
dei costi diretti e indiretti dell’istruzione
(DEFG)
E’ tanto più conveniente istruirsi quanto più:
1) E’ alta la differenza tra il reddito di chi è
istruito e di chi non lo è
2) E’ lunga la vita lavorativa
Entrambi i fattori influiscono sulla
dimensione dell’area ABCD dei
benefici dell’istruzione
Quanto conviene istruirsi?
Se gli individui fossero tutti uguali
sceglierebbero tutti una quantità identica di
istruzione.
Cosa fa variare il livello di istruzione scelto?
1) L’abilità individuale: i più “bravi” decidono di
studiare di più (efficiente ed equo)
2) Il reddito: coloro che appartengono a
famiglie con reddito basso possono non essere
in grado di affrontare i costi (crescenti
dell’istruzione) e decidere di studiare meno di
quanto sarebbe ottimale (Inefficiente ed
iniquo)
Ricapitolando, a parità di altre condizioni:
1) Gli individui
istruzione
più
abili
investono
di
più in
2)Gli individui che appartengono a famiglie in
condizioni economiche disagiate investono meno
in istruzione rispetto a quello che sarebbe
ottimale
Ruolo per l’operatore pubblico che può:
a) Fornire gratuitamente l’istruzione fino ad
un certo livello (scuola dell’obbligo)
b) Aiutare
economicamente
(prestiti
d’onore, borse di studio) gli studenti
meritevoli
appartenenti
a
famiglie
disagiate (università)
Popolazione che ha un diploma di scuola secondaria
superiore
Source: OECD Education at a glance 2007
Popolazione che ha un’istruzione universitaria
Source: OECD Education at a glance 2007
Formazione continua (lifelong learning) in Europa 1)
Fonte: Commissione Europea (2005), Employment in Europe
Formazione continua (lifelong learning) in Europa 2)
Fonte: Commissione Europea (2009), Employment in Europe
Condizione occupazionale dei padri degli studenti
universitari
Livello di istruzione dei padri degli studenti
universitari
Expenditure on educational institutions as a
percentage of GDP (Source: OECD)
Public
Private
Total
Austria
5
0,4
5,4
Belgium
5,8
0,2
6,1
Demark
6,9
0,3
7,2
Finland
6,0
0,1
6,1
France
5,7
0,4
6,1
Germany
4,3
0,9
5,2
Italy
4,4
0,5
4,9
Sweden
6,5
0,2
6,7
GB
5,0
1,0
6
USA
5,1
2,3
7,4
Spesa media per studente (2005): tutti i livelli di
istruzione
Spesa media per studente universitario (2005)
Source: OECD Education at a glance 2007
In conclusione
1) Il tasso di disoccupazione effettivamente
diminuisce all’aumentare del titolo di studio
2)Titoli di studio superiori (secondaria
superiore e, soprattutto, laurea) assicurano
rendimenti superiori
Alcune peculiarità dell’Italia:
1) Il tasso di disoccupazione dei giovani laureati
italiani è il più alto fra i paesi della UE
2) L’Italia è uno dei paesi dell’OCSE con il minore
grado di istruzione, anche se sono stati fatti
notevoli passi avanti
“Avvertenze finali”: dati medi e casi
particolari
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