Sistemi differenziali: esercizi svolti 1 Sistemi lineari 2 × 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Sistemi lineari 3 × 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 1 2 2 Sistemi differenziali: esercizi svolti Sistemi lineari 2 × 2 1 Gli esercizi contrassegnati con il simbolo * presentano un grado di difficoltà maggiore. Esercizio 1. Determinare l’integrale generale dei seguenti sistemi lineari: ( a) c) "( y 0 − 4x + y = 0 ( b) x0 + x − y = 0 # ∀c1 , c2 ∈ R y(t) = 2c1 et − 2c2 e3t , x0 = 2x + y "( y 0 = 4x − y X0 x(t) = c1 et + c2 e3t x(t) = c1 e3t + c2 e−2t # ∀c1 , c2 ∈ R y(t) = c1 e3t − 4c2 e−2t , = AX, con A = 3 −4 1 −1 (2c1 + c2 + 2c2 t)et " X(t) = ! (c1 + c2 t)et # , ∀c1 , c2 ∈ R Svolgimento a) Consideriamo il sistema lineare omogeneo a coefficienti costanti ( x0 + x − y = 0 y 0 − 4x + y = 0. Scritto in forma esplicita (o normale) diventa ( x0 = −x + y y 0 = 4x − y e in forma matriciale è X 0 = AX, dove la matrice dei coefficienti è A= −1 4 1 −1 . L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da X(t) = eAt C, ∀C ∈ R2 , dove eAt è la matrice esponenziale di At. Calcoliamo gli autovalori di A. Si ha che −1 − λ det(A − λI) = 4 1 = (λ + 1)2 − 4. −1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 1 con molteplicità m1 = 1 e λ2 = −3 con molteplicità m2 = 1. Ne segue che A è diagonalizzabile. Sistemi lineari 2 × 2 3 Determiniamo gli autovettori associati a λ1 e λ2 . Cominiciamo con λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Posto v = (x, y) si ottiene y = 2x. Quindi si ha v = (x, 2x), x ∈ R. Sia quindi v1 = (1, 2) uno di questi autovettori. Cerchiamo un autovettore associato a λ2 = −3. Risolviamo il sistema lineare (A + 3I)v = 0. Posto v = (x, y) si ottiene y = −2x. Quindi si ha v = (x, −2x), x ∈ R. Sia quindi v2 = (1, −2) uno di questi autovettori. I vettori v1 e v2 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: B= 0 −3 1 1 2 −2 1 0 . Quindi si ha P = . Allora l’integrale generale è At Bt X(t) = e C = P e C = 1 2 1 −2 et 0 0 e−3t c1 c2 = c1 et + c2 e−3t 2c1 et − 2c2 e−3t ! , per ogni c1 , c2 ∈ R. In modo alternativo ma equivalente, si può dire che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 et v1 + c2 e−3t v2 , ∀c1 , c2 ∈ R, ovvero che l’integrale generale è dato da ∀c1 , c2 ∈ R, X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t), dove X1 , X2 sono le due soluzioni linearmente indipendenti X2 (t) = e−3t v2 . X1 (t) = et v1 , b) Consideriamo il sistema lineare omogeneo a coefficienti costanti ( x0 = 2x + y y = 4x − y. Scritto in forma matriciale è X 0 = AX, dove la matrice dei coefficienti è A= 2 4 1 −1 . 4 Sistemi differenziali: esercizi svolti L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da ∀C ∈ R2 , X(t) = eAt C, dove eAt è la matrice esponenziale di At. Calcoliamo gli autovalori di A. Si ha che 2 − λ det(A − λI) = 4 1 = λ2 − λ − 6. −1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 3 con molteplicità m1 = 1 e λ2 = −2 con molteplicità m2 = 1. Ne segue che A è diagonalizzabile. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 e λ2 . Cominiciamo con λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − 3I)v = 0. Posto v = (x, y) si ottiene y = x. Quindi si ha v = (x, x), x ∈ R. Sia quindi v1 = (1, 1) uno di questi autovettori. Cerchiamo un autovettore associato a λ2 = −2. Risolviamo il sistema lineare (A + 2I)v = 0. Posto v = (x, y) si ottiene y = −4x. Quindi si ha v = (x, −4x), x ∈ R. Sia quindi v2 = (1, −4) uno di questi autovettori. I vettori v1 e v2 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: B= 3 0 0 −2 1 1 . Quindi si ha P = 1 −4 . Allora l’integrale generale è At Bt X(t) = e C = P e C = 1 1 1 −4 e3t 0 0 e−2t c1 c2 = c1 e3t + c2 e−2t c1 e3t − 4c2 e−2t ! , per ogni c1 , c2 ∈ R. In modo alternativo ma equivalente, si può dire che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 e3t v1 + c2 e−2t v2 , ∀c1 , c2 ∈ R, ovvero che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t), ∀c1 , c2 ∈ R, dove X1 , X2 sono le due soluzioni linearmente indipendenti X1 (t) = e3t v1 , X2 (t) = e−2t v2 . Sistemi lineari 2 × 2 5 c) Consideriamo il sistema lineare omogeneo a coefficienti costanti X 0 = AX, dove A= −4 −1 3 1 . L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da ∀C ∈ R2 , X(t) = eAt C, dove eAt è la matrice esponenziale di At. Calcoliamo gli autovalori di A. Si ha che 3 − λ det(A − λI) = 1 −4 = λ2 − 2λ + 1. −1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 1 con molteplicità m1 = 2. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Posto v = (x, y) si ottiene y = 2x. Quindi si ha v = (x, 2x), x ∈ R. Ne segue che la molteplicità geometrica dell’autovalore λ1 è 1. Quindi la matrice A non è diagonalizzabile. Sia v1 = (1, 2) uno di questi autovettori. Determiniamo ora un autovettore generalizzato associato a λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = v1 . Posto v = (x, y) si ottiene x = 2y + 1. Quindi gli autovettori generalizzati sono della forma v = (2y + 1, y), y ∈ R. Sia quindi v2 = (1, 0) uno di questi autovettori. I vettori v1 e v2 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: B= 1 0 1 1 1 2 1 0 . Quindi si ha P = . Allora l’integrale generale è X(t) = eAt C = P eBt C = 1 2 1 0 et 0 tet et c1 c2 = c1 et + c2 tet c1 et + c2 tet ! , per ogni c1 , c2 ∈ R. In modo alternativo ma equivalente, si può dire che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 et v1 + c2 et (tv1 + v2 ), ∀c1 , c2 ∈ R, 6 Sistemi differenziali: esercizi svolti ovvero che l’integrale generale è dato da ∀c1 , c2 ∈ R, X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t), dove X1 , X2 sono le due soluzioni linearmente indipendenti X1 (t) = et v1 , X2 (t) = et (tv1 + v2 ). Esercizio 2. Determinare la soluzione dei seguenti problemi di Cauchy: ( a) X 0 = AX + B X(0) = 0, A= 2 4 1 −1 , B= e−2t −e−2t 3 3t 25 e 3 3t 25 e " X(t) = 0 X = AX 0 b) , X(0) = 1 A= 1 −1 1 3 − − 3 −2t 25 e 3 −2t 25 e + 25 te−2t − 85 te−2t te2t " X(t) = !# !# (t + 1)e2t Svolgimento a) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX + B è dato da X(t) = eAt Z e−At B(t) dt , dove eAt e e−At sono rispettivamente le matrici esponenziali di At e −At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 2 − λ det (A − λI) = 4 0 = λ2 − λ − 6. −1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 3 e λ2 = −2. Quindi A è diagonalizzabile. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 e λ2 . Cominiciamo con λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − 3I)v = 0. Si ha −x + y = 0 =⇒ v = (x, x), Sia quindi v1 = (1, 1) uno di questi autovettori. ∀x ∈ R. Sistemi lineari 2 × 2 7 Cerchiamo un autovettore associato a λ2 = −2. Risolviamo il sistema lineare (A + 2I)v = 0. Si ha 4x + y = 0 v = (x, −4x), =⇒ ∀x ∈ R. Sia quindi v2 = (1, −4) uno di questi autovettori. I vettori v1 , v2 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: B= 3 0 0 −2 . Quindi si ha P = 1 1 1 −4 4 5 1 5 P −1 = , 1 5 ! . − 51 Allora la matrice esponenziale eAt è eAt = P eBt P −1 = = e la matrice esponenziale −At e 1 1 =e e3t 0 1 −2t 5e 4 −2t 5e 4 3t 5e + 4 3t 5e − e−At è A(−t) 1 −4 4 −3t 5e 4 −3t 5e = 4 5 1 5 0 e−2t 1 3t 5e 1 3t 5e − 15 e−2t 1 5 ! = − 15 ! + 45 e−2t 1 −3t 5e 1 −3t 5e + 15 e2t − 45 e2t − 51 e2t ! . + 54 e2t Si ha che −At e 4 −3t 5e 4 −3t 5e B(t) = 1 −3t 5e 1 −3t 5e + 51 e2t − 54 e2t − 15 e2t ! + 45 e2t e−2t −e−2t 3 −5t 5e 3 −5t 5e = + − 2 5 8 5 ! . Allora Z e−At B(t) dt = 3 −5t 5e 3 −5t 5e Z + − 2 5 8 5 3 −5t − 25 e + 25 t + c1 ! dt = 3 −5t − 25 e − 85 t + c2 ! , ∀c1 , c2 ∈ R. Allora l’integrale generale è At Z X(t) = e 4 3t 5e 4 3t 5e = 4 = 5 c1 4 5 c1 + 15 e−2t − 45 e−2t + 51 c2 e3t + + 1 5 c2 e3t + −At e B(t) dt = 1 3t 1 −2t ! 3 −5t − 25 e 5e − 5e 1 3t 4 −2t 3 −5t e + 5e − 25 e 5 1 3 2 1 −2t 5 c1 − 5 c2 − 25 + 5 t e − 45 c1 + 4 5 c2 − 3 25 − 8 5t + 25 t + c1 − 85 t + c2 e−2t ! = , ∀c1 , c2 ∈ R. 8 Sistemi differenziali: esercizi svolti Imponendo la condizione iniziale X(0) = 0 si ha c1 = c2 = 3 25 . Quindi la soluzione del problema di Cauchy è X(t) = 3 3t 25 e 3 3t 25 e + 2 5t − 8 5t − 3 25 e−2t + 3 25 e−2t . b) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da ∀C ∈ R2 . X(t) = eAt C, Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 1 − λ det (A − λI) = −1 1 = (λ − 2)2 . 3 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ = 2 con molteplicità algebrica 2. Determiniamo gli autovettori associati a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = 0. Si ha −x + y = 0 =⇒ ∀x ∈ R. v = (x, x), Sia quindi v1 = (1, 1) uno di questi autovettori. Ne segue che la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo un autovettore generalizzato associato a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = v1 . Si ha −x + y = 1 =⇒ v = (x, x + 1), ∀x ∈ R. Sia quindi v2 = (0, 1) uno di questi autovettori. I vettori v1 , v2 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: B= 2 0 1 2 1 1 0 1 . Quindi si ha P = . Allora l’integrale generale è X(t) = eAt C = P eBt C = 1 1 0 1 e2t 0 te2t e2t c1 c2 = c1 e2t + c2 te2t (c1 + c2 )e2t + c2 te2t ! , Sistemi lineari 2 × 2 9 per ogni c1 , c2 ∈ R. Imponendo la condizione iniziale X(0) = c2 = 1. Quindi la soluzione del problema di Cauchy è te2t X(t) = (t + 1)e2t ! . 0 1 si ha c1 = 0 e 10 Sistemi differenziali: esercizi svolti Sistemi lineari 3 × 3 2 Gli esercizi contrassegnati con il simbolo * presentano un grado di difficoltà maggiore. Esercizio 1. Determinare l’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX nei seguenti casi: −1 2 1 1 a) A = 0 −2 1 0 −1 c1 cos t + c2 sin t + 2c3 e2t −5c3 e2t , X(t) = ∀c1 , c2 , c3 ∈ R (c2 − c1 ) cos t − (c1 + c2 ) sin t − 3c3 e2t 1 b) A = 1 −1 0 0 2 1 0 2 1 c) A = 0 0 0 d) A = 0 −1 3 1 2 2 0 1 ∀c1 , c2 , c3 ∈ R c2 e2t + c3 et ∀c1 , c2 , c3 ∈ R (c1 − c2 + c3 + c2 t)et c3 et , X(t) = 1 1 1 0 1 2 X(t) = (c1 + c2 t)e2t − 2c3 et , c3 et c1 + c2 t + 21 c3 t2 et 1 2 c2 X(t) = − 1 t , 2 c3 e 3 1 t 8 c3 + 2 c3 t e ∀c1 , c2 , c3 ∈ R (c1 + c2 t)et Svolgimento a) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da X(t) = eAt C, ∀C ∈ R3 , dove eAt è la matrice esponenziale di At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 1 − λ det (A − λI) = 0 −2 −1 2−λ 1 1 0 = (2 − λ)(λ2 + 1). −1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1,2 = ±i, λ3 = 2, tutti con molteplicità 1. Quindi la matrice A è diagonalizzabile in C. Poichè la matrice A ha autovalori non reali, conviene cercare un sistema fondamentale di soluzioni di X 0 = AX. L’integrale Sistemi lineari 3 × 3 11 generale è dato da una qualunque combinazione lineare degli elementi di questo sistema fondamentale di soluzioni. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 , λ2 , λ3 . Cominiciamo con λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − iI)v = 0. Si ha (1 − i)x + z = 0 y=0 =⇒ v = (x, 0, (−1 + i)x), ∀x ∈ R. −2x − (1 + i)z = 0 Sia quindi w1 = (1, 0, −1+i) uno di questi autovettori. Essendo λ2 = −i complesso coniugato di λ1 = i, un autovettore associato a λ2 è w2 = w1 = (1, 0, −1 − i). Infine, cerchiamo un autovettore associato a λ3 = 2. Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = 0. Si ha ( −x − y + z = 0 3 5 v = x, − x, − x , 2 2 −2x + y − 3z = 0 =⇒ ∀x ∈ R. Sia quindi v3 = (2, −5, −3) uno di questi autovettori. Un sistema fondamentale di soluzioni è dato da 1 cos t it , = Re e 0 = 0 −1 + i − cos t − sin t X1 (t) = Re eλ1 t w1 X2 (t) = Im eλ1 t w1 sin t 1 , = Re eit 0 = 0 cos t − sin t −1 + i 2 2e2t X3 (t) = eλ3 t v3 = e2t −5 = −5e2t . −3 −3e2t Allora l’integrale generale è X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t) + c3 X3 (t) = c1 cos t + c2 sin t + 2c3 e2t −5c3 e2t , = c1 (− cos t − sin t) + c2 (cos t − sin t) − 3c3 e2t per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. b) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da X(t) = eAt C, ∀C ∈ R3 , 12 Sistemi differenziali: esercizi svolti dove eAt è la matrice esponenziale di At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 1 − λ det (A − λI) = 1 −1 0 0 2−λ 1 = (1 − λ)(2 − λ)2 . 0 2 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 1 con molteplicità m1 = 1 e λ2 = 2 con molteplicità m2 = 2. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 e λ2 . Cominiciamo con λ2 perchè ha molteplicità 2. Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = 0. Si ha −x = 0 x+z =0 =⇒ v = (0, y, 0), ∀y ∈ R. −x = 0 Sia quindi v1 = (0, 1, 0) uno di questi autovettori. Poichè λ2 = 2 ha molteplicità algebrica m2 = 2 e ha un solo autovettore lineramente indipendente, cioè ha molteplicità geometrica µ2 = 1, allora la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo ora un autovettore generalizzato associato a λ2 . Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = v1 . Si ha −x = 0 x+z =1 =⇒ v = (0, y, 1), ∀y ∈ R. −x = 0 Sia quindi v2 = (0, 0, 1) uno di questi autovettori generalizzati. Infine, cerchiamo un autovettore associato a λ1 = 1. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Si ha ( x+y+z =0 −x + z = 0 =⇒ v = (x, −2x, x), ∀x ∈ R. Sia quindi v3 = (1, −2, 1) uno di questi autovettori. I vettori v1 , v2 , v3 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: 2 B= 0 0 1 2 0 0 0. 1 Sistemi lineari 3 × 3 13 Quindi si ha 0 P = 1 0 0 0 1 1 −2 . 1 Allora l’integrale generale è 0 X(t) = eAt C = P eBt C = 1 0 e2t 1 −2 0 0 1 0 0 1 c3 et te2t e2t 0 0 c1 0 c2 = et c3 2t t = (c1 + c2 t)e − 2c3 e , c2 e2t + c3 et per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. In modo alternativo ma equivalente, si può dire che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 e2t v1 + c2 e2t (tv1 + v2 ) + c3 et v3 , ∀c1 , c2 , c3 ∈ R, ovvero che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t) + c3 X3 (t), ∀c1 , c2 , c3 ∈ R, dove X1 , X2 , X3 sono le tre soluzioni linearmente indipendenti X1 (t) = e2t v1 , X2 (t) = e2t (tv1 + v2 ), X3 (t) = et v3 . c) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da X(t) = eAt C, ∀C ∈ R3 , dove eAt è la matrice esponenziale di At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 1 − λ det (A − λI) = 0 0 3 2 1−λ 0 = (1 − λ)3 . 2 1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ = 1 con molteplicità algebrica m = 3. Determiniamo gli autovettori associati a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Si ha 3y + 2z = 0 y=0 x∈R =⇒ v = (x, 0, 0), ∀x ∈ R. 14 Sistemi differenziali: esercizi svolti Sia quindi v1 = (1, 0, 0) uno di questi autovettori. Poichè λ ha molteplicità algebrica m = 3 e ha un solo un autovettore linearmente indipendente, cioè ha molteplicità geometrica µ = 1, allora la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo ora due autovettori generalizzati associati a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = v1 . Si ha 3y + 2z = 1 y=0 1 , v = x, 0, 2 =⇒ ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v2 = 0, 0, 12 uno di questi autovettori generalizzati. Risolviamo ora il sistema lineare (A − I)v = v2 . Si ha 3y + 2z = 0 2y = 1 2 1 3 v = x, , − , 4 8 =⇒ ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v3 = 0, 14 , − 83 uno di questi autovettori generalizzati. I vettori v1 , v2 , v3 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: 1 B = 0 0 1 1 0 0 1. 1 Quindi si ha 1 P = 0 0 1 1 0 . 1 2 1 3 − 38 Allora l’integrale generale è 1 X(t) = eAt C = P eBt C = 0 0 1 1 1 2 et 1 0 3 − 38 0 0 c1 et + c2 tet + 21 c3 t2 et 1 2 t c1 2t e tet c2 et c3 tet et 0 = 1 t , 4 c3 e 3 1 t t 8 c3 e + 2 c3 te = 1 t 2 c2 e − per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. In modo alternativo ma equivalente, si può dire che l’integrale generale è dato da t t X(t) = c1 e v1 + c2 e (tv1 + v2 ) + c3 1 2 t v1 + tv2 + v3 et , 2 ∀c1 , c2 , c3 ∈ R, Sistemi lineari 3 × 3 15 ovvero che l’integrale generale è dato da ∀c1 , c2 , c3 ∈ R, X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t) + c3 X3 (t), dove X1 , X2 , X3 sono le tre soluzioni linearmente indipendenti t X1 (t) = e v1 , t X2 (t) = e (tv1 + v2 ), X3 (t) = 1 2 t v1 + tv2 + v3 et . 2 d) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da ∀C ∈ R3 , X(t) = eAt C, dove eAt è la matrice esponenziale di At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che −λ det (A − λI) = 0 −1 1 1−λ 1 1 0 = (1 − λ)3 . 2 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ = 1 con molteplicità algebrica m = 3. Determiniamo gli autovettori associati a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Si ha −x + y + z = 0 =⇒ v = (y + z, y, z), ∀y, z ∈ R. Siano quindi v1 = (1, 1, 0) e v2 = (1, 0, 1) due di questi autovettori. Poichè λ ha molteplicità algebrica m = 3 e ha solo due autovettori linearmente indipendenti, cioè ha molteplicità geometrica µ = 2, allora la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo ora un autovettore generalizzato associato a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = v1 . Si ha −x + y + z = 1 =⇒ v = (y + z − 1, y, z), ∀y, z ∈ R. Sia quindi v3 = (−1, 0, 0) uno di questi autovettori generalizzati. I vettori v1 , v3 , v2 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: 1 B= 0 0 1 1 0 0 0. 1 16 Sistemi differenziali: esercizi svolti Quindi si ha −1 0 0 1 P = 0 1 1 1. 0 Allora l’integrale generale è −1 0 0 1 X(t) = eAt C = P eBt C = 0 1 1 et 1 0 0 0 tet et 0 (c1 − c2 + c3 )et + c2 tet c3 et , = 0 c1 0 c2 = et c3 c1 et + c2 tet per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. In modo alternativo ma equivalente, si può dire che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 et v1 + c2 et (tv1 + v3 ) + c3 et v2 , ∀c1 , c2 , c3 ∈ R, ovvero che l’integrale generale è dato da X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t) + c3 X3 (t), ∀c1 , c2 , c3 ∈ R, dove X1 , X2 , X3 sono le tre soluzioni linearmente indipendenti X1 (t) = et v1 , X2 (t) = et (tv1 + v3 ), X3 (t) = et v2 . Esercizio 2. Determinare l’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX + B, dove 3 A = 0 0 0 1 1 0 0, 1 t B = 1. 0 Svolgimento L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX + B è dato da At X(t) = e Z −At e B(t) dt , dove eAt e e−At sono rispettivamente le matrici esponenziali di At e −At. Sistemi lineari 3 × 3 17 Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 3 − λ det (A − λI) = 0 0 0 0 1−λ 0 = (3 − λ)(1 − λ)2 . 1 1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 1 con molteplicità m1 = 2 e λ2 = 3 con molteplicità m2 = 1. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 e λ2 . Cominiciamo con λ1 perchè ha molteplicità 2. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Si ha ( 2x = 0 =⇒ y=0 ∀z ∈ R. v = (0, 0, z), Sia quindi v1 = (0, 0, 1) uno di questi autovettori. Poichè λ1 = 1 ha molteplicità algebrica m1 = 2 e ha un solo autovettore linearmente indipendente, cioè ha molteplicitè geometrica µ1 = 1, allora la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo ora un autovettore generalizzato associato a λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = v1 . Si ha ( 2x = 0 =⇒ y=1 ∀z ∈ R. v = (0, 1, z), Sia quindi v2 = (0, 1, 0) uno di questi autovettori generalizzati. Infine, cerchiamo un autovettore associato a λ2 = 3. Risolviamo il sistema lineare (A − 3I)v = 0. Si ha ( −2y = 0 =⇒ y − 2z = 0 ∀x ∈ R. v = (x, 0, 0), Sia quindi v3 = (1, 0, 0) uno di questi autovettori. I vettori v1 , v2 , v3 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: 1 B= 0 0 1 1 0 0 0. 3 Quindi si ha 0 P = 0 1 0 1 0 1 0, 0 0 =P = 0 1 P −1 0 1 0 1 0. 0 Allora la matrice esponenziale eAt è 0 = 0 1 eAt = P eBt P −1 0 1 0 1 et 0 0 0 0 tet et 0 0 0 0 0 e3t 1 0 1 0 1 e3t 0 = 0 0 0 0 et tet 0 0 et 18 Sistemi differenziali: esercizi svolti e la matrice esponenziale e−At è e−3t = 0 0 0 e−t −te−t e−At = eA(−t) Si ha che e−3t B(t) = 0 0 e te−3t 0 t 0 1 = e−t . e−t 0 −te−t 0 e−t −te−t −At 0 0 . e−t Allora Z Z e−At B(t) dt = te−3t − e−t dt = −t 1 3t + 1 9 −e−t −te e−3t + c1 , + c2 (t + 1)e−t + c3 ∀c1 , c2 , c3 ∈ R. Allora l’integrale generale è At Z X(t) = e −At e B(t) dt e3t 0 et tet = 0 0 = c1 e3t − 13 t − 1 9 0 0 et − 1 3t + 1 9 e−3t + c1 = −e−t + c2 (t + 1)e−t + c3 c2 et − 1 , ∀c1 , c2 , c3 ∈ R. (c2 t + c3 )et + 1 Esercizio 3. Determinare la soluzione dei seguenti problemi di Cauchy: a) 0 X = AX 1 X(0) = 0 , 1 b) 0 X = AX 1 0, X(0) = 1 ( c) X 0 = AX + B X(0) = 0, 0 A= 0 0 0 1 1 1 0 A = 0 1 0 1 1 A = −1 0 1 1 1 1 2 1 −1 1 + 21 t + 41 e2t X(t) = − 1 + 1 e2t 2 2 1 1 3 1, 0 2 3 4 + 21 e2t et sin t X(t) = −et sin t et cos t 1 B= t e2t 1 2t 1 2t 1 2 2t 1 1 2 e − 4 te + 2 t e + 4 t − 2 X(t) = 1 e2t − 1 te2t + 1 t2 e2t − 1 t − 4 4 2 4 te2t 1 4 Sistemi lineari 3 × 3 d) 0 X = AX 19 0 A = −1 0 1 X(0) = 0 , −1 2 1 2 1 1 1 (1 − 2t − t2 )et −2tet X(t) = −(1 + t2 )et Svolgimento a) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da X(t) = eAt C, ∀C ∈ R3 , dove eAt è la matrice esponenziale di At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che −λ det (A − λI) = 0 0 0 1−λ 1 1 1 = −λ2 (λ − 2). 1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 0 con molteplicità m1 = 2 e λ2 = 2 con molteplicità m2 = 1. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 e λ2 . Cominiciamo con λ1 perchè ha molteplicità 2. Risolviamo il sistema lineare Av = 0. Si ha z=0 y+z =0 =⇒ v = (x, 0, 0), ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v1 = (1, 0, 0) uno di questi autovettori. Poichè λ1 = 0 ha molteplicità algebrica m1 = 2 e ha un solo autovettore lineramente indipendente, cioè ha molteplicità geometrica µ1 = 1, allora la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo ora un autovettore generalizzato associato a λ1 . Risolviamo il sistema lineare Av = v1 . Si ha z=1 y+z =0 =⇒ v = (x, −1, 1), ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v2 = (0, −1, 1) uno di questi autovettori generalizzati. 20 Sistemi differenziali: esercizi svolti Infine, cerchiamo un autovettore associato a λ2 = 2. Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = 0. Si ha −2x + z = 0 −y + z = 0 =⇒ v = (x, 2x, 2x), ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v3 = (1, 2, 2) uno di questi autovettori. I vettori v1 , v2 , v3 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: 0 B = 0 0 1 0 0 0 0. 2 Quindi si ha 1 P = 0 0 0 −1 1 1 2. 2 Allora l’integrale generale è 1 0 At Bt X(t) = e C = P e C = 0 −1 0 1 1 1 2 0 2 0 c1 + c2 t + c3 e2t t 1 0 0 c1 0 c2 = 2t e c3 2t , = −c2 + 2c3 e c2 + 2c3e2t 1 per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. Imponendo la condizione iniziale X(0) = 0 si ha c1 = 34 , 1 c2 = 12 e c3 = 41 . Quindi la soluzione del problema di Cauchy è 3 4 + 12 t + 14 e2t 1 1 2t X(t) = −2 + 2e . 1 2 + 21 e2t b) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da X(t) = eAt C, ∀C ∈ R3 , dove eAt è la matrice esponenziale di At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 1 − λ det (A − λI) = 0 0 0 1 1−λ −1 = (1 − λ) λ2 − 2λ + 2 . 1 1 − λ Sistemi lineari 3 × 3 21 Quindi gli autovalori di A sono λ1 = 1 e λ2,3 = 1±i tutti con molteplicità 1. Quindi la matrice A è diagonalizzabile in C. Poichè la matrice A ha autovalori non reali, conviene cercare un sistema fondamentale di soluzioni di X 0 = AX. L’integrale generale è dato da una qualunque combinazione lineare degli elementi di questo sistema fondamentale di soluzioni. Determiniamo gli autovettori associati a λ1 , λ2 , λ3 . Cominiciamo con λ1 . Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Si ha z=0 =⇒ y=0 v = (x, 0, 0), ∀x ∈ R. x∈R=0 Sia quindi v1 = (1, 0, 0) uno di questi autovettori. Cerchiamo ora un autovettore associato a con λ2 = 1 + i. Risolviamo il sistema lineare (A − (1 + i)I)v = 0. Si ha ( y = −x −ix + z = 0 −iy − z = 0 =⇒ z = ix v = (x, −x, ix), =⇒ ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi w2 = (1, −1, i) uno di questi autovettori. Essendo λ3 = 1 − i complesso coniugato di λ2 = 1 + i, un autovettore associato a λ3 è w3 = w2 = (1, −1, −i). Un sistema fondamentale di soluzioni è dato da 1 et λ1 t t X1 (t) = e v1 = e 0 = 0 , 0 0 1 et cos t (1+i)t −1 = −et cos t , = Re e i −et sin t 1 et sin t = Re e(1+i)t −1 = −et sin t . i et cos t X2 (t) = Re eλ2 t w2 X3 (t) = Im eλ2 t w2 Allora l’integrale generale è (c1 + c2 cos t + c3 sin t)et t X(t) = c1 X1 (t) + c2 X2 (t) + c3 X3 (t) = (−c2 cos t − c3 sin t)e , (−c2 sin t + c3 cos t)et 22 Sistemi differenziali: esercizi svolti 0 per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. Imponendo la condizione iniziale X(0) = 0 si ha 1 c1 = c2 = 0 e c3 = 1. Quindi la soluzione del problema di Cauchy è et sin t X(t) = −et sin t . et cos t c) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX + B è dato da X(t) = eAt Z e−At B(t) dt , dove eAt e e−At sono rispettivamente le matrici esponenziali di At e −At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che 1 − λ det (A − λI) = −1 0 1 1 3−λ 1 = (2 − λ)3 . 0 2 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ = 2 con molteplicità m = 3. Determiniamo gli autovettori associati a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = 0. Si ha −x + y + z = 0 =⇒ v = (y + z, y, z), ∀y, z ∈ R. Siano quindi v1 = (1, 1, 0) e v2 = (1, 0, 1) due di questi autovettori. Poichè λ ha molteplicità algebrica m = 3 e ha solo due autovettori linearmente indipendenti, cioè ha molteplicitè geometrica µ = 2, allora la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo ora un autovettore generalizzato associato a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − 2I)v = v1 . Si ha −x + y + z = 1 =⇒ v = (y + z − 1, y, z), ∀y, z ∈ R. Sia quindi v3 = (0, 0, 1) uno di questi autovettori generalizzati. I vettori v1 , v3 , v2 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: 2 B = 0 0 1 2 0 0 0. 2 Quindi si ha 1 P = 1 0 0 0 1 1 0, 1 0 = −1 1 P −1 1 1 −1 0 1. 0 Sistemi lineari 3 × 3 23 Allora la matrice esponenziale eAt è 1 = 1 0 eAt = P eBt P −1 0 0 1 e2t 1 0 0 0 1 (1 − t)e2t = te2t 0 te2t e2t 0 te2t (t + 1)e2t 0 0 0 1 0 −1 1 e2t 1 −1 0 1 = 0 te2t te2t e2t e la matrice esponenziale e−At è (t + 1)e−2t = −te−2t 0 e−At = eA(−t) −te−2t (1 − t)e−2t 0 −te−2t −te−2t . e−2t Si ha che (t + 1)e−2t −At e B(t) = −te−2t 0 −te−2t (1 − t)e−2t 0 −te−2t 1 −te−2t t = e2t e−2t (t + 1 − t2 )e−2t − t = (2t − t2 )e−2t − t . 1 Allora (t + 1 − t2 )e−2t − t e−At B(t) dt = (2t − t2 )e−2t − t dt = 1 1 2 1 2 −2t − 2 t + c1 2 (t − 1)e Z Z 1 2 −2t − 1 t2 + c , = 2 4 (2t − 2t − 1)e 2 t + c3 per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. Allora l’integrale generale è X(t) = eAt Z e−At B(t) dt = 1 2 −2t − 1 t2 + c 1 2 (t − 1)e 2 te2t 1 2 − 2t − 1)e−2t − 1 t2 + c = (2t te2t 2 4 2 e2t t + c3 1 2 2t 1 2t 2t c1 e + (−c1 + c2 + c3 )te + 2 t e + 4 t − 12 (1 − t)e2t = te2t 0 te2t (t + 1)e2t 0 1 1 1 2 2t 2t 2t = c2 e + (−c1 + c2 + c3 )te + 2 t e + 4 t − 4 , ∀c1 , c2 , c3 ∈ R. c3 e2t + te2t Imponendo la condizione iniziale X(0) = 0 si ha c1 = 21 , c2 = la soluzione del problema di Cauchy è X(t) = 1 2t 1 2t 1 2 2t 1 1 2e − 4e + 2t e + 4t − 2 1 2t 1 2t 1 2 2t 1 1 4 e − 4 te + 2 t e + 4 t − 4 te2t . 1 4 e c3 = 0. Quindi 24 Sistemi differenziali: esercizi svolti d) L’integrale generale del sistema lineare X 0 = AX è dato da ∀C ∈ R3 , X(t) = eAt C, dove eAt è la matrice esponenziale di At. Determiniamo gli autovalori di A. Si ha quindi che −λ det (A − λI) = −1 0 2 2−λ 1 1 1 = (1 − λ)3 . 1 − λ Quindi gli autovalori di A sono λ = 1 con molteplicità algebrica m = 3. Determiniamo gli autovettori associati a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = 0. Si ha −x + 2y + z = 0 −x + y + z = 0 z = x y=0 =⇒ y=0 =⇒ v = (x, 0, x), ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v1 = (1, 0, 1) uno di questi autovettori. Poichè λ ha molteplicità algebrica m = 3 e ha un solo un autovettore linearmente indipendente, cioè ha molteplicità geometrica µ = 1, allora la matrice A non è diagonalizzabile. Cerchiamo ora due autovettori generalizzati associati a λ. Risolviamo il sistema lineare (A − I)v = v1 . Si ha −x + 2y + z = 1 −x + y + z = 0 =⇒ z =x−1 y=1 y=1 =⇒ v = (x, 1, x − 1), ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v2 = (1, 1, 0) uno di questi autovettori generalizzati. Risolviamo ora il sistema lineare (A − I)v = v2 . Si ha −x + 2y + z = 1 −x + y + z = 1 y=0 =⇒ z =x+1 y=0 =⇒ v = (x, 0, +1), ∀x ∈ R. x∈R Sia quindi v3 = (0, 0, 1) uno di questi autovettori generalizzati. I vettori v1 , v2 , v3 formano, nell’ordine, le colonne della matrice di passaggio P tale che A = P BP −1 , dove B è la matrice simile ad A siffatta: 1 B= 0 0 1 1 0 0 1. 1 Sistemi lineari 3 × 3 25 Quindi si ha 1 P = 0 1 1 1 0 0 0. 1 Allora l’integrale generale è 1 At Bt X(t) = e C = P e C = 0 1 1 1 0 et 0 0 0 1 0 tet et 0 1 2 t c1 2t e tet c2 et c3 [c1 + c2 + (c2 + c3 )t + 12 c3 t2 ]et (c2 + c3 t)et , = = (c1 + c3 + c2 t + 21 c3 t2 )et 1 per ogni c1 , c2 , c3 ∈ R. Imponendo la condizione iniziale X(0) = 0 si ha −1 c1 = 1, c2 = 0 e c3 = −2. Quindi la soluzione del problema di Cauchy è (1 − 2t − t2 )et −2tet . X(t) = −(1 + t2 )et