Patologia edilizia e diagnostica CASO DI STUDIO INDIVIDUALE: Perizia diagnostica Sommario INTRODUZIONE ................................................................................................................................................. 3 CASO DI STUDIO ................................................................................................................................................ 4 SOLUZIONI PROPOSTE ...................................................................................................................................... 5 INTRODUZIONE La seguente perizia ha come scopo l’analisi di una particolare anomalia scelta fra quelle presenti sull’edificio ubicato in via Confalonieri 3 già esaminato in maniera approfondita all’interno del lavoro di gruppo. Il caso di studio preso in esame riguarda le infiltrazioni di acqua attraverso il solaio predalles del piano interrato. L’obiettivo è quello di identificare le cause principali che hanno portato all’attivazione delle infiltrazioni e alle conseguenti patologie ed anomalie comparse sulle zone interessate. Il degrado ha quindi interessato sia l’aspetto tecnico che estetico dell’elemento in esame. Le ipotesi su cui è fondato lo studio sono state acquisite mediante sopralluogo diretto e la documentazione fornita dal Comune di Milano. Dallo studio è emerso che, pur essendo l’edificio abbastanza recente, ed in più ristrutturato in tempi ancor più recenti ci sono alcune problematiche che meritano di essere approfondite per individuare nel dettaglio le cause che hanno portato al manifestarsi del fenomeno. CASO DI STUDIO Il solaio in questione è stato realizzato utilizzando lastre prefabbricate di tipo predalles. Nota la stratigrafia è possibile procedere con la valutazione delle possibili cause: • APPORTI DI ACQUA DA COSTRUZIONE: La realizzazione di elementi portanti realizzati in calcestruzzo con getto in opera presenta la problematica dell’acqua di costruzione, in particolare le lastre di tipo predalles hanno una ridotta permeabilità all’acqua verso l’intradosso. La realizzazione di una impermeabilizzazione al di sopra della soletta ancora non completamente asciutta costituisce, di fatto, una barriera all’evaporazione di acqua presente nel getto. Essa, quindi, cerca altre vie per fuoriscire e le può trovare in corrispondenza dei giunti fra tali lastre e/o di lesioni presenti su di esse. Si formano così macchie di umidità, formazione di calcare o, per quantità di acqua più consistenti, vere e proprie infiltrazioni. Un fenomeno simile può accadere anche con posa dell’impermeabilizzazione poco dopo eventi meteorici, e può essere accentuato in presenza di concavità dell’estradosso della soletta che permettono il ristagno di acqua ed il suo assorbimento da parte della soletta con le conseguenze di cui sopra. • APPORTI DI ACQUA METEORICA E PRESENZA DI SALI SOLUBILI: Se, inoltre, il calcestruzzo è bagnato direttamente dall’acqua piovana, parte di quest’acqua viene assorbita al suo interno a saturazione delle sue porosità e la restante altra parte, raggiunto uno spessore minimo, scorre sulla sua superficie verso il basso, sotto l’azione della forza di gravità. L’acqua penetra (sempre meno velocemente) all’interno del materiale che costituisce la superficie esterna fino a quando vi è apporto di acqua liquida e interrompe il suo moto allo stato liquido verso l’interno quando questo cessa. Per tutto il periodo di pioggia all’interno dello spessore di parete saturato dall’acqua, questa viene a contatto con i sali solubili ivi presenti fino a quando non viene, eventualmente, raggiunto il limite di saturazione. Cessata la pioggia, comincia la fase di asciugatura. Con l’evaporazione dell’acqua dalla superficie, le concentrazioni dei sali disciolti tendono ad aumentare e, quando le condizioni di saturazione sono raggiunte, i sali contenuti precipitano tornando a formare efflorescenze sulla superficie. • APPORTI DI ACQUA DAI MURI CT: Un’altra causa plausibile potrebbe essere il nodo parete CT – solaio, infatti, essendo il CLS un mezzo poroso, questo facilita la risalita di acqua presente sulla parete, a causa di apporti di acqua da costruzione o apporto di acqua proveniente da tubazioni guaste. SOLUZIONI PROPOSTE Le lastre prefabbricate tipo predalles anche se legate tra loro dal getto armato del solaio, hanno comunque giochi e dilatazioni longitudinali diversi l'una dall'altra. La giunzione tra lastra e lastra deve essere pertanto sigillata con un prodotto elastico. Aperta la fuga per 4/5 cm di profondità, si posiziona sul fondo una striscia di giunto polimerico idroespansivo tagliata a spessore sufficiente per essere incastrata nello spacco. Riempiamo poi lo spacco con la malta impermeabilizzante strutturale l'espansione del giunto. Utilizzeremo la stessa malta anche per stuccare tutte le altre lesioni eventualmente presenti nel soffitto. Le riparazioni e la fuga verranno rasate con malta impermeabilizzante bicomponente elastica con annegata rete in fibra di vetro da 155 g/mq. Altra operazione fondamentale per la riuscita dell'opera è la realizzazione di fori nel solaio in predalles per permettere lo scarico dell'acqua che, non potendo più percolare liberamente dalle infiltrazioni sigillate, avrebbe continuato ad accumularsi all'interno del solaio con seri rischi per la stabilità della struttura. A questo punto sarà necessario intervenire all’esterno realizzando uno strato impermeabilizzante che vada a sostituire quello presente e mal funzionante (qualora presente). Come visibile dalle foto non è presente alcuna pavimentazione nel cortile dell’edificio dunque sarà possibile intervenire con un impermeabilizzante a penetrazione capillare per calcestruzzo applicabile a spruzzo, pennellessa o a spazzola. La superficie va trattata eliminando efflorescenze, parti friabili e sporcizia. Prima dell’applicazione la superficie va bagnata. L’applicazione dello strato impermeabilizzante va ripetuta per un minimo di due strati. La seconda mano andrà applicata quando la prima è ancora fresca. Sarebbe bene realizzare una finitura esterna in piastrelle in gres per proteggere lo strato impermeabilizzante.