78 sieger :Barbara 14-11-2007 15:47 Pagina 78 dd T E C N I C A Combinazione delle tecniche di tre generazioni, per il successo funzionale Incontro tra generazioni Un articolo dell’odt. master Jürgen Sieger, Herdecke/Germania Per rappresentare lo status quo dell’odontotecnica nell’anno 2007, il nostro autore illustra qui un caso clinico risolto grazie alla combinazione tra tecnologia galvanica e tecnica dello scheletrato con il più moderno CAD/CAM. Dunque tre generazioni di tecnica per il dentale, con un unico obiettivo: il ripristino della funzione ad altissimi livelli di qualità. Con questo s’intende dimostrare che le tre tecniche non si sostituiscono l’una all’altra, ma si completano vicendevolmente ampliando le possibilità della protesica Fig. 1 Radiografia iniziale Situazione di partenza La paziente di questo caso clinico si presenta allo studio a causa di una ricostruzione pregressa insufficiente della sua dentatura naturale, caratterizzata da elementi mancanti (Fig. 1). Data la presenza di numerosi denti pilastro non più mantenibili si propone la collocazione di impianti nelle regioni 15/11/21/26/27, da protesizzare quindi con una sovracostruzione, poi accettata dalla paziente. Pertanto, dopo un pre-trattamento parodontale e conservativo, la paziente viene temporaneamente provvista di un piccolo ponte anteriore superiore in composito su travata metallica non preziosa e di una protesi parziale su base metallica con ganci fusi per la sostituzione dei denti da 17 a 15 e da 26 a 27. 78 dental dialogue ANNO XIV 8/2007 © Dopo un periodo di mantenimento in situ di sei mesi, si passa alla pianificazione del restauro definitivo. Si progetta quindi l’inserimento degli impianti e la rispettiva protesi, ma poichè nel frattempo la paziente ha da poco superato una grave malattia, la prospettiva di ulteriori interventi invasivi di chirurgia ortognatica per la ricostruzione della situazione osseo-parodontale fortemente danneggiata e dell’inevitabile lunga fase di guarigione degli impianti, non le aggrada molto. La paziente non sa decidersi tra un restauro fisso su impianti ed una protesi combinata. Infine, la scelta: sarà un ponte anteriore in diossido di zirconio con attacchi applicati in senso distale ed una protesi parziale amovibile su scheletrato. www.teamwork-media.com 78 sieger :Barbara 14-11-2007 15:47 Pagina 79 T E C N I C A dd Esperienze con il diossido di zirconio Già da sei anni nel nostro laboratorio offriamo ricostruzioni in o con diossido di zirconio. Inizialmente abbiamo adottato il sistema Lava (di 3M Espe) per ponti e corone, ma nel frattempo lavoriamo con il sistema Zeno Tec (di Wieland), utilizzabile anche per ricostruzioni estese fino a 16 elementi. Per me è importante che le strutture di base possano essere cromatizzate. In base alla mia esperienza, dal punto di vista dell’estetica dentale in molti casi si può rinunciare all’uso del liner (massa opaco), almeno nelle zone marginali dove è particolarmente vantaggioso mantenere tutta la trasparenza del materiale. Nel nostro laboratorio, le costruzioni telescopiche fuse in oro vengono sempre più sostituite da telescopiche primarie in diossido di zirconio combinate con corone galvaniche secondarie. Le proprietà positive dello zirconio, come la buona biocompatibilità, l’ottimo comportamento in situ e l’estetica eccellente, costituiscono validi motivi per soddisfare anche le richieste più esigenti dei pazienti. La continua evoluzione di software destinati a questo utilizzo assicurano una costruzione di oggetti in diossido di zirconio sempre più perfetta. Nel caso della nostra paziente, si richiede: ❒ un effetto naturale, ❒ biocompatibilità, ❒ possibilmente una protesi fissa, ❒ elevato comfort in situ, ❒ facilità di inserimento/rimozione, ❒ ripristino della funzione masticatoria naturale, ❒ longevità. La paziente è pronta a sostenere le maggiorazioni sui costi dovute alla realizzazione delle sue richieste. Infine si concorda per un ponte in diossido di zirconio con attacchi distali individuali e fresaggi PG, per la parte di ricostruzione protesica fissa, e corone galvaniche secondarie su scheletrato di base, per la parte amovibile (Figg. 2 e 3). Argomenti a favore della costruzione proposta: ❒ la sella libera sul lato sinistro non permette di inserire una protesi a puro sostegno parodontale; ❒ monconi stabili con buona prognosi longitudinale; ❒ migliori possibilità di configurazione rispetto ai lavori telescopici; ❒ ottime possibilità estetiche grazie al diossido di zirconio cromatizzabile e la ceramica stratificabile; ❒ buone possibilità di ancoraggio delle strutture galvaniche secondarie; ❒ facilità di lavorazione di tutti i materiali: diossido di zirconio, oro fino, lega CoCr, ceramica, composito; ❒ fresaggio a 2° degli attacchi per semplificare l’inserimento e la rimozione della parte mobile; ❒ ridotta conduttività termica del ponte cementato; ❒ ottime possibilità per la fonetica. Abbiamo realizzato questo lavoro con l’intenzione di ampliare le indicazioni per il materiale “diossido di zirconio”. Poiché la ricostruzione eseguita è stata cementata da solo sei mesi, essa va ancora considerata come una sorta di esperimento. Figg. 2 e 3 La sella libera del primo quadrante non permette l’integrazione di una protesi a sostegno puramente parodontale, pertanto in questo caso si opta per la combinazione protesica qui rappresentata www.teamwork-media.com © ANNO XIV 8/2007 dental dialogue 79 78 sieger :Barbara 14-11-2007 15:47 Pagina 80 Fig. 4 Il software utilizzato non permette fresaggi Interlock, come sarebbe invece auspicabile in questo caso. Per questo motivo abbiamo deciso di scansire il wax-up: innanzitutto si deve modellare in cera la struttura, quindi si può digitalizzarla Fig. 5 Il ponte in diossido di zirconio prima della contrazione da sinterizzazione. Il materiale è bianco ma viene cromatizzato nel colore desiderato mediante bagno in apposito colorante Fig. 6 Il ponte sinterizzato e cromatizzato. Grazie ai cosiddetti “drops” (sostegni) si evita che il ponte durante la sinterizzazione subisca deformazioni a causa del proprio peso Fig. 7 Adattamento del ponte sinterizzato Fig. 8 La struttura cromatizzata mantiene tutta la sua traslucenza 80 dental dialogue ANNO XIV 8/2007 © www.teamwork-media.com 78 sieger :Barbara 14-11-2007 15:47 Pagina 81 Fig. 10 Per evitare tensioni dovute all’energia sprigionata e la formazione di microcrepe nella zirconia e nella stratificazione in ceramica, si lavora con strumenti raffreddati ad acqua Fig. 9 Con la tecnica dell’impronta a compressione di SingerSosnowski si garantisce un perfetto rilevamento del palato. Durante questo passaggio le mucose vengono compresse esattamente quanto lo saranno in seguito ad opera della protesi, garantendo stabilità alla protesi sotto funzione Fig. 11 Una superficie perfetta e lucidata a specchio è la premessa ideale per una buona adesione degli attacchi. Nell’attacco qui illustrato, accorciato in zona occlusale e fresato in zona laterale, si nota chiaramente che la sostanza colorante è penetrata nella zirconia solo ca. 0,5mm Figg. 12 e 13 Le corone galvaniche secondarie vengono confezionate secondo la tecnica di duplicazione di Willershäuser Figg. 14 e 15 Corona galvanica secondaria rifinita e calzata sulla parte primaria in ceramica integrale www.teamwork-media.com 12 13 14 15 © ANNO XIV 8/2007 dental dialogue 81 78 sieger :Barbara 14-11-2007 15:48 Pagina 82 16 Fig. 16 Base dello scheletrato dopo la cottura di distensione 17 Fig. 17 Le coperture degli attacchi vengono stratificate in ceramica e le cappe galvaniche trattate con AGC Cem per l’incollaggio nelle parti terziarie della base dello scheletrato Fig. 18 In questo caso si rinuncia al liner (massa di base), dato che la sottostruttura cromatizzata presenta già un colore consono 18 20 19 Fig. 19 Denti Creapearl in combinazione con la ceramica Cercon Kiss per diossido di zirconio e la stratificazione della struttura terziaria in lega vile Girobond con ceramica Duceram Kiss Fig. 20 E’ importante che le parti primarie abbiano un ampio diametro nelle zone delle papille. Per far questo, però, non si possono evitare piccoli rest in metallo (osservabili in zona occlusale) Figg. 21 e 22 Per armonizzare l’aspetto generale del lavoro, la base dello scheletrato viene sottoposta a doratura 82 dental dialogue ANNO XIV 8/2007 © www.teamwork-media.com 78 sieger :Barbara 14-11-2007 15:48 Pagina 83 Fig. 23 Le selle in resina vengono completate con autopolimerizzato Candulor Aesthetic cold, nel colore 34 24 25 26 27 28 Figg. da 24 a 28 Impressioni del restauro ultimato www.teamwork-media.com © ANNO XIV 8/2007 dental dialogue 83 78 sieger :Barbara 14-11-2007 15:48 Pagina 84 dd T E C N I C A Materiali utilizzati Indicazioni Prodotto Produttore/Distribuzione Acrilico per protesi Adesivo per doppie corone Apparecchio galvanico Ceramica per zirconia Ceramica da stratificazione Denti protesici Diossido di zirconio Lega non preziosa Sistema CAD/CAM Aesthetik cold AGC Cem AGC Cercon Kiss Duceram Kiss Creapearl Zeno Discs Girobond Zeno Tec Candulor Wieland Dental Wieland Dental DeguDent/Dentsply DeguDent/Dentsply Creation Willi Geller/Violi Wieland Dental Amann Girrbach/Dentag Wieland Dental Fig. 29 I punti d’unione tra le corone e gli attacchi esterni sono stati volutamente sovradimensionati per evitare la rottura proprio in queste zone di passaggio L’autore Dopo il diploma (1973), Jürgen Sieger ha collaborato alcuni anni presso il laboratorio dell’Università della Westfalia ”Wilhelms”, a Münster. Dal 1978 fino al 1981 ha lavorato in vari laboratori specializzandosi nei settori della ceramica e della protesi combinata. Nel 1981 ha superato l’esame di master presso l’Istituto di Münster e l’anno successivo ha fondato il laboratorio “Sieger-Krokowski Gbr.” ad Herdecke, dove fino ad oggi dirige il reparto “ceramica”. la sua profonda esperienza dei programmi di archiviazione dati l’ha condotto a sviluppare, nel 2000, un software di calcolo ed organizzazione per il laboratorio. Dal 1998 si interessa ai vari sistemi disponibili di realizzazione digitale delle strutture dentali, soprattutto in diossido di zirconio. Nel 2006 ha istituito, nel proprio laboratorio, il reparto di lavorazione digitale e centro di fresaggio dello zirconio (Zeno). Ha seguito corsi di aggiornamento tenuti da Willi Geller, Klaus Müterthies, Paul Fiechter, Jürgen Braunwarth, Jochen Peters, Gérald Ubassy, Bertrand Thiévent. Corrispondenza Zahntechnik Sieger-Krokowski • Zeppelinstr. 79 • D - 58313 Herdecke • Tel. ++49 2330-919999 • [email protected] Stutture in zirconio, ceramizzazione e fotografie: master Jürgen Sieger Strutture galvaniche e scheletrato: odt. O. Arnold Strutture in resina: odt. D. Karden Parte clinica: Dott. C. G. Klemann • Markscheiderstr. 4 • D - 44269 Dortmund 84 dental dialogue ANNO XIV 8/2007 © www.teamwork-media.com