TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
REVI SIONE
DATA
REDATTO
VERIFICATO
APPROVATO
GRAP
0
12/11/2012
Gruppo di lavoro*
Alessandro Selbmann
__________________
Raffaela Napoli
__________________
Direttore Sanitario
Aziendale
Marina Cerimele
Roberto Riccardi
__________________
Nicoletta Salvatori
__________________
Franco Bifulco
__________________
Dirigenti di UU.OO. e
di Dipartimenti interessati,
Specialisti
Direttore U.O.C. P.S –B.O. C.O.B.
Dott. Paolo Brama
_______________________
Direttore U.O.C. CH. Urg. C.O.B.
Dott. Domenico Alberti
_______________________
Direttore U.O.C. Rian. C.O.B.
Dott. Pietro Vecchiarelli
_______________________
Direttore U.O.C. CH Gen. C..O.B.
Dott. Raffaele Macarone Palmieri
_______________________
R.L.S. (consultazione)
Coordinatore
_______________________
1
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
INDICE
Gruppo di lavoro
pag. 3
Premessa
pag. 4
Scopo / Obiettivo
pag. 4
Obiettivi Specifici
pag. 4
Ambito / campo di applicazione
pag. 4
Responsabilità - Matrice della responsabilità
pag. 5
Contesto operativo
pag. 6
Criticità riscontrate nell’organizzazione
pag. 6
Posizionamento Drenaggio Toracico
pag. 6
Sede e Tecnica di Insersione del D.T.
pag. 7
Complicanze legata al Posizionamento del D.T.
pag. 7
Descrizione delle azioni
pag. 9
Valutazione dei rischi
pag. 19
Conclusioni
pag. 20
Glossario
pag. 20
Riferimenti Legislativi
pag. 21
Bibliografia /Sitografia
pag. 2 1
2
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
* GRUPPO DI LAVORO
Cognome e nome
UU.OO.
Qualifica
Boi Elesiana
Chirurgia d’Urgenza
Infermiere
Bonucci Alessandro
Pronto Soccorso/B. Osservazione
Infermiere
Carlisi Renata
Chirurgia Generale
Infermiere
Fronteddu Antonietta
Pronto Soccorso/B. Osservazione
Coordinatore Infermieristico
Giustini Roberta
SAIO
Coordinatore infermieristico
Indelicato Barbara
Pronto Soccorso/B. Osservazione
Infermiere
Locci Emanuela
Pronto Soccorso/B. Osservazione
Dirigente Medico
U.O.C. Chirurgia Generale
Direttore
Marchetti Patrizia
Chirurgia Generale
Infermiere
Marianeschi Milena
Rianimazione
Infermiere
Paoletti Daniela
Chirurgia d’Urgenza
Infermiere
Rizzello Mario
Chirurgia Generale
Dirigente Medico
Sole Maria Luisa
Chirurgia d’Urgenza
Infermiere
Spolverini Monica
Chirurgia d’Urgenza
Infermiere
Venanzi Sue Ellen
Pronto Soccorso/B. Osservazione
Infermiere
Macarone Palmieri Raffaele
3
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
PREMESSA
La gestione del paziente portatore di drenaggio toracico (D.T.) rappresenta una situazione clinica
frequente che determina la necessità di diffondere ed adottare comportamenti e modalità di interventi
assistenziali uniformi nelle UU.OO qualora il drenaggio toracico venga posizionato fuori dalla Sala
Operatoria supportati da comprovate evidenze scientifiche EBM e EBM-N per assicurare prestazioni di
qualità.
SCOPO / OBIETTIVO
Disporre di una specifica procedura per la diffusione di comportamenti e modalità assistenziali corretti
e uniformi nelle UU.OO. interessate.
Obiettivi specifici
Facilitare il personale neoassunto nel prestare assistenza a pazienti con D.T, incluse le fasi di
posizionamento e rimozione.
Gestire correttamente il D.T al fine di ridurre l’insorgenza di complicanze
Ridurre tempi di degenza e della spesa sociale legati all’insorgenza di eventuali complicanze.
AMBITO / CAMPO DI APPLICAZIONE
Gli Operatori Medici e infermieri delle UU.OO. del COB.
4
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
RESPONSABILITA’
Matrice delle Responsabilità
R: responsabile azione
Fase progettuale
Attori
Elaborazione
Gruppo di
Lavoro
R
Dirigenti
U.O.C
Verifica
Approvazione
R
Operatori
Medici e
Infermieri
Direttore
Sanitario
Aziendale
Fase operativa
Informa- Applica- Controllo
zione
zione
operativo
Segnalazione
criticità
Proposta
Revisione
Procedura
R
Coord.
Infermieri
UU.OO.
GRAP
C: collaboratore
R
R
C
R
R
R
R
R
R
R
5
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
IL CONTESTO OPERATIVO
Il posizionamento del D.T viene effettuato nelle situazioni in cui occorre riportare i valori pressori
intrapleurici a valori e condizioni di normalità mediante rimozione di aria e liquidi dalla cavità pleurica
e, nello specifico, nelle situazioni in cui si rende necessario:
a. rimuovere aria e/o liquidi siero ematici contenuti nello spazio pleurico
b. ristabilire la pressione negativa in cavità pleurica con o senza aspirazione negativa continua
c. rimuovere aria e/o liquidi siero ematici contenuti nello spazio mediastinico, (es.:dopo intervento
di cardiochirurgia consente di evitare un tamponamento cardiaco)
d. evacuare raccolte intraparenchimali polmonari
POSIZIONAMENTO DEL DRENAGGIO TORACICO
Valutazione del paziente :
1. Rilevazione di sintomi e segni clinici:
• dispnea,
• cianosi,
• tosse,
• dolore toracico che si accentua con i movimenti respiratori,
• alterato stato di coscienza,
• ipotensione,
• tachipnea,
• tachicardia,
6
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
• respiro superficiale
• alitamento delle pinne nasali,
• polso paradosso,
• retrazione degli spazi intercostali,
• emitorace sporgente.
2. Ispezione naso, occhi, bocca, collo, dita e torace
3. Valutazione fremito-vocale-tattile e murmure vescicolare
4. Misurazione della frequenza, ritmo e profondità degli atti respiratori
5. Misurazione della PA, FC, Sp O2 % caratteristiche dei polsi
6. Esecuzione di esami ematochimici ed E.G.A.
7. Esecuzione di esami strumentali: Rx Torace in 2 proiezioni, TAC Torace,
SEDE E TECNICA DI INSERZIONE DEL DRENAGGIO TORACICO
Generalmente si posiziona nel V spazio intercostale tra la linea ascellare anteriore e media. Ciò limita il
rischio di lesioni a carico di vasi mammari, dei muscoli pettorali, della ghiandola mammaria, del
diaframma, del fegato e della milza ed evita cicatrici visibili.
Nel caso di PNX apicali si può posizionare (but not recommended), il D.T nel secondo spazio
intercostale, sulla linea emiclaveare.Il D.T in questa sede crea maggiore disconfort al paziente e lascia
una cicatrice visibile.
Il D.T deve essere posizionato subito al di sopra del margine costale per evitare lesioni a carico delle
strutture intercostali.
7
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
COMPLICANZE LEGATE AL POSIZIONAMENTO DEL DRENAGGIO TORACICO
1. Malfunzionamento del d D.T per occlusione ( coaguli, fibrina ecc)
2. Malposizionamento del D.T
3. Perforazione o lacerazione del polmone
4. Perforazione ed emorragia di un vaso sanguigno (intercostale, mammaria interna, polmonare,
ascellare)
5. Infezione
6. Enfisema sottocutaneo
7. Edema polmonare omolaterale da riespansione
8. Danno al tessuto mammario
9. Chilotorace
10. Lesioni di nervi
11. Paralisi diaframmatici da lesione del nervo frenico
8
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
DESCRIZIONE DELLE AZIONI
INSERZIONE DEL DRENAGGIO TORACICO
Il posizionamento del D.T è effettuato in casi di assoluta urgenza in reparto. Tale evenienza interessa
soprattutto le UU.OO. di Pronto Soccorso e Rianimazione.
Azione
Fase 1-Identificare il paziente
Fase 2-Spiegare al paziente che cosa si sta per fare
Motivazione
Essenziale per assicurarsi che l’intervento sia
effettuato sul paziente corretto.
La spiegazione allevia l’ansia e facilita la
collaborazione.
Fase 3-Preparare il materiale occorrente:
Avere tutto il materiale a portata di mano
permette di risparmiare tempo e facilita lo
- carrello servitore
svolgimento della prestazione.
- copricapo
- mascherina
- camici sterili
- guanti monouso sterili
- guanti monouso
- clipper per tricotomia
- cerotto
- bacinella reniforme
- telini sterili
- steridrape
- tamponi sterili
- garze sterili
- antisettico a base iodata o clorexidina
- acqua distillata o soluzione fisiologica
- siringa da 5/10 ml
- lidocaina 2%
- contenitore per rifiuti speciali
- contenitore per aghi e taglienti
- fili di seta per sutura 1 e 2/0
- ferri chirurgici (pinza anatomica, porta aghi,
pinza di Kocher, bisturi)
- catetere toracico Trocar varie misure (Ch -2832-34)
- tubi di raccordo pre-tagliati per aspirazione
- manometro per vuoto
- sistema di drenaggio toracico tipo Pleur-Evac ad
una o doppia camera di raccolta
Fase 4-Eseguire, se necessaria,la tricotomia nella Previene l’insorgenza di infezioni e permette
9
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
regione toracica di inserzione del drenaggio
la visualizzazione del sito di inserzione.
Fase 5-Procedere al lavaggio delle mani
Previene l’insorgenza di infezioni.
Fase 6 -Indossare i guanti monouso
Previene il rischio di contaminazione
accidentale dell’operatore.
- Raccogliere il materiale necessario
Fase 7 -Preparare la camera di raccolta:
• riempire la seconda camera con acqua sterile o
garantisce un approccio organizzato al
soluzione fisiologica fino alla linea dei due centimetri
lavoro.
(fig.1)
- Un livello di acqua adeguato nella
• se si tratta di un sistema con controllo ad acqua, camera a sigillo è necessario per evitare che
riempire la camera di controllo dell’aspirazione, sempre entri aria nel torace.
con acqua sterile o soluzione fisiologica, fino al livello L’acqua nella camera di aspirazione
di aspirazione prescritta:(fig. 2)
garantisce l’aspirazione prescritta.
Fase 8 -Assistere il medico nella vestizione e nella
L’asepsi è indispensabile per prevenire le
preparazione del campo sterile
infezioni.
Fase 9 - Posizionare il paziente in decubito laterale
Favorisce la corretta inserzione del
sinistro o destro, a seconda del lato di inserzione, con il drenaggio.
braccio corrispondente sollevato sulla testa e mantenere
la posizione del paziente durante la manovra.
Fase 10 - Assistere il medico durante l’inserzione del
Per verificare l’insorgenza di eventuali
D.T. e monitorare i parametri vitali del paziente durante complicanze.
la manovra (PA, FC FR e Sp O2 %)
Fase 11 - Collegare il tubo collettore al drenaggio
Il posizionamento del mezzo di raccolta al di
toracico. Il Pleur Evac deve essere posizionato al di
sotto del sito di inserzione permette che il
sotto del sito di inserzione.
liquido drenato possa fluire attraverso i tubi e
finire nel mezzo di raccolta.
Fase 12 - Collegare la fonte di aspirazione (vuoto) al
Su prescrizione, è possibile un’aspirazione
drenaggio fino alla comparsa di un leggero e costante
forzata connettendo il sistema ad una fonte di
gorgogliamento
aspirazione (vuoto)
Fase 13 - Posizionato il filo di sutura cutanea per
La medicazione previene lo sviluppo di
fissare il D.T., applicare la medicazione sterile
microrganismi e di infezioni e protegge il
sito di inserzione del drenaggio.
Fase 14 - Ancorare il tubo di D.T. al fianco del paziente Per evitare trazioni, inginocchiamenti o
con cerotto
fuoriuscita involontaria del drenaggio stesso.
Fase 15 - Predisporre per l’esecuzione di Rx del torace La Rx del torace documenta il corretto
di controllo, senza spostare il paziente dal luogo di
posizionamento del drenaggio.
posizionamento del D.T.
Fase 16 - Smaltire e ripristinare il materiale utilizzato
Un accurato smaltimento e ripristino del
materiale concorre ad evitare la
contaminazione ambientale.
Fase 17 - Rimuovere i guanti
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
microrganismi.
Fase 18 - Eseguire il lavaggio delle mani
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
microrganismi.
10
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
FILTRO AD
ACQUA
RIEMPIRE LA CAMERA
SINO A 2cmH2O
IL FILTRO IMPEDISCE IL
RITORNO DELL’ARIA NEL
CAVO PLEURICO
Fig. 1
CAMERA DI
ASPIRAZIONE
RIEMPIRE LA CAMERA
SINO A –20cmH2O
LA FORZA DELLA
ASPIRAZIONE TORACICA
E’ DETERMINATA DAL
LIVELLO DI H2O NELLA
CAMERA DI ASPIRAZIONE
Fig. 2
11
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO
Il paziente giunge in reparto dopo aver posizionato il D.T. con il relativo sistema di raccolta in Sala
operatoria, o Pronto Soccorso e solo dopo aver eseguito Rx del torace per il controllo del corretto
posizionamento del drenaggio.
Azione
Fase 19 - Identificare il paziente
Fase 20 - Spiegare al paziente che cosa si stà per fare.
Fase 21 - Preparare il materiale occorrente per
l’eventuale medicazione del paziente all’ingresso U.O. :
- carrello servitore
- guanti monouso
- guanti monouso sterili
- cerotto
- bacinella reniforme
- tamponi sterili
- garze sterili
- antisettico a base iodata
- acqua distillata o soluzione fisiologica
Motivazione
Essenziale per assicurarsi che l’intervento
sia effettuato sul paziente corretto
La spiegazione allevia l’ansia e facilita la
collaborazione.
Avere tutto il materiale a portata di mano
permette di risparmiare tempo e facilita lo
svolgimento della prestazione.
Fase 22 - Procedere al lavaggio delle mani
Previene l’insorgenza di infezioni
Fase 23 - Indossare i guanti monouso
Previene il rischio di contaminazione
accidentale dell’operatore.
Favorisce la respirazione
La medicazione correttamente posizionata e
pulita previene le infezioni.
Per evitare infiltrazioni d'aria o enfisemi
sottocutanei.
Fase 24 - Posizionare il paziente in semiortopnoica
Fase 25 - Controllare il punto d'inserzione del D.T. sulla
cute del paziente e la medicazione (fig. 3)
Fase 26 - Controllare che tutte le connessioni siano
chiuse in modo sicuro.
Fase 27 - Fissare il tubo D.T. al paziente ed ancorarlo alla
cute con un cerotto a circa 10 cm dal punto di inserzione
Per evitare trazioni, inginocchiamenti o
avendo cura di creare uno spessore tra il piano della cute
fuoriuscita involontaria del drenaggio stesso
ed il tubo di drenaggio(rotolo di garza) (fig. 4)
- Al fine di consentire la corretta
Fase 28- Sistemare il tubo del sistema di raccolta sotto il
aspirazione.
piano del letto e comunque in un punto più basso rispetto - Il posizionamento del mezzo di raccolta
al torace del paziente, e controllare che i tubi non siano
al di sotto del sito di inserzione permette che
attorcigliati.
il liquido drenato possa fluire attraverso i
tubi e finire nel mezzo di raccolta.
12
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
Fase 29 - Controllare segni e sintomi ed i parametri vitali
del paziente
Fase 30 - Controllare in cartella clinica l'indicazione
medica alla gestione del sistema D.T.
Fase 31 - In caso di indicazione medica al sistema di
drenaggio a caduta controllare che il livello di acqua
sterile (o soluzione fisiologica) nella camera ad acqua
raggiunga il segno indicato dalle stesse case produttrici.
Fase 32 - In caso di indicazione medica al sistema di
drenaggio in aspirazione forzata
- controllare i diversi livelli del liquido del sistema di
raccolta, in particolare il livello nella camera ad acqua e
quello nella camera di aspirazione verificandone il
gorgoglio
Per verificare l’insorgenza di eventuali
complicanze
E’ necessaria per poter stabilire l'eventuale
gestione dei livelli di aspirazione forzata
Per garantire il corretto drenaggio
- Per stabilire se è applicata la giusta
pressione negativa: se è sufficiente
aumentare la quantità di liquido, se è troppa,
diminuirla per evitare danni al tessuto
polmonare.
- Su prescrizione, è possibile
- Collegare la fonte di aspirazione (vuoto)al drenaggio
un’aspirazione ulteriore connettendo il
fino alla comparsa di un leggero e costante
sistema ad una fonte di aspirazione.
gorgogliamento.
Consente di verificare eventuale perdita
aerea nel Pleur Evac, eventuali mal
posizionamenti o ostruzioni del D.T.
1- In caso di perdita aerea significa che è
Fase 33 - Deconnettere il Pleur Evac dalla fonte di
presente un rifornimento aereo da una
aspirazione e invitare il paziente a fare una inspirazione
lacerazione della pleura vescicale, se non
profonda o un colpo di tosse.
presente significa che tutta l’aria è stata
Verificare la presenza di escursione del menisco nel D.T.
riassorbita.
o nel collettore al Pleur Evac:
2- Se l’escursione del menisco è
presente il D.T. è pervio, se il menisco
è immobile, significa che il D.T. è mal
posizionato oppure è ostruito.
Un accurato smaltimento e ripristino del
materiale concorre ad evitare la
Fase 34 - Smaltire il materiale negli appositi contenitori
contaminazione ambientale.
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
Fase 35 - Togliere i guanti –
microrganismi.
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
Fase 36 - Eseguire Lavaggio delle mani
microrganismi.
Fase 37 - Registrare in cartella infermieristica i dati Favorisce la continuità assistenziale ed
relativi alla quantità e qualità del liquido drenato, ai segni assicura una corretta registrazione della
e sintomi ed ai parametri vitali del paziente
procedura.
13
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
Fig. 3
Fig. 4
CONTROLLO DEL FUNZIONAMENTO DEL DRENAGGIO TORACICO
Azione
Motivazione
Consente di verificare eventuale perdita
aerea nel Pleur Evac, eventuali mal
posizionamenti o ostruzioni del D.T.
1- In caso di perdita aerea significa che è
Fase 38 - Deconnettere il Pleur Evac dalla fonte di
presente un rifornimento aereo da una
aspirazione e invitare il paziente a fare una inspirazione
lacerazione della pleura vescicale, se non
profonda o un colpo di tosse.
presente significa che tutta l’aria è stata
Verificare la presenza di escursione del menisco nel D.T.
riassorbita.
o nel collettore al Pleur Evac.
2- Se l’escursione del menisco è presente il
D.T. è pervio, se il menisco è immobile,
significa che il D.T. è mal posizionato
oppure è ostruito..
14
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
SOSTITUZIONE DEL SISTEMA DI DRENAGGIO TORACICO
Azione
Fase 39 - Identificare il paziente
Fase 40 - Spiegare al paziente che cosa si stà per fare
Fase 41 - Preparazione del materiale occorrente:
- carrello servitore
- bacinella reniforme
- cerotto
- guanti monouso
- visiera protettiva
- acqua distillata o soluzione fisiologica
- contenitore per rifiuti speciali
- 2 pinze di Kelly
- nuovo sistema di drenaggio toracico tipo Pleur-Evac
ad una o doppia camera di raccolta
Motivazione
Essenziale per assicurarsi che l’intervento
sia effettuato sul paziente corretto.
La spiegazione allevia l’ansia e facilita la
collaborazione.
Avere tutto il materiale a portata di mano
permette di risparmiare tempo e facilita lo
svolgimento della prestazione.
Fase 42 - Procedere al lavaggio delle mani
Previene l’insorgenza di infezioni
Previene il rischio di contaminazione
Fase 43 - Indossare i guanti monouso
accidentale dell’operatore.
- Raccogliere il materiale necessario
Fase 44 - Preparare la nuova camera di raccolta:
garantisce un approccio organizzato al
•riempire la seconda camera con acqua sterile o soluzione
lavoro.
fisiologica fino alla linea dei due centimetri
- Un livello di acqua adeguato nella
•in caso di un sistema con controllo ad acqua, riempire
camera a sigillo ad acqua è necessario per
la camera di controllo dell’aspirazione, con acqua sterile
evitare che entri aria nel torace.
o soluzione fisiologica, fino al livello di aspirazione
- L’acqua nella camera di aspirazione
prescritta
garantisce l’aspirazione prescritta.
Fase 45 - Controllare segni e sintomi ed i parametri vitali Per verificare l’insorgenza di eventuali
del paziente.
complicanze.
Fase 46 - Clampare il tubo di drenaggio in prossimità del
Per prevenire l’ingresso di aria nello spazio
torace (circa 5-10 cm) con 2 pinze Kelly posizionate una
pleurico dal tubo di drenaggio.
contraria all’altra.
Fase 47 - Chiudere la valvola di aspirazione e
Togliere l’aspirazione permette di
deconnettere il tubo di aspirazione forzata, se presente,
applicare un nuovo sistema.
collegato al vuoto della testata del letto
Fase 48 - Controllare che tutte le connessioni siano
Per evitare l’ingresso accidentale di aria
chiuse in modo sicuro.
nel drenaggio.
15
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
Fase 49 - Deconnettere il sistema di raccolta dal D.T.
Al fine di evitare trazioni del drenaggio
esercitando una leggera torsione
che potrebbero causare dolore al paziente,
Fase 50 - Collegare rapidamente un nuovo sistema di
raccolta
Per evitare infiltrazioni d’aria e la
Togliere le pinze di Kelly e riconnettere l’aspirazione
contaminazione del tubo toracico
Le camere a sigillo d'acqua e di
Fase 51 - Controllare che il nuovo sistema di drenaggio
aspirazione devono contenere la quantità di
funzioni correttamente
liquido richiesta.
Un accurato smaltimento e ripristino del
Fase 52 - Smaltire il materiale in maniera corretta
materiale concorre ad evitare la
contaminazione ambientale.
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
Fase 53 - Togliere i guanti
microrganismi .
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
Fase 54 - Eseguire lavaggio delle mani
microrganismi.
Fase 55 - Registrare in cartella infermieristica i dati Favorisce la continuità assistenziale ed
relativi alla quantità e qualità del liquido drenato, ai segni assicura una corretta registrazione della
e sintomi ed ai parametri vitali del paziente
procedura.
MOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE
Se il drenaggio è in aspirazione forzata, mobilizzare il paziente solo per una reale necessità (esami
strumentali ).
Azione
Motivazione
Fase 56 - Chiudere l’aspirazione e verificare la chiusura
della valvola del sistema di drenaggio.Se non presente
Per evitare infiltrazioni d’aria.
valvola di chiusura eseguire clampaggio del tubo in
prossimità del torace, con due pinze Kelly.
Fase 57 - Deconnettere il tubo d’aspirazione collegato
Per consentire il trasferimento del paziente.
al vuoto della testata del letto.
Consente il controllo costante del sistema
Fase 58 - Assistere il paziente nella mobilizzazione.
di drenaggio.
Fase 59 - Controllare segni e sintomi ed i parametri
Per verificare l’insorgenza di eventuali
vitali del paziente
complicanze
16
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
RIMOZIONE DEL DRENAGGIO TORACICO
La rimozione del D.T., è preceduta dal clampaggio del tubo toracico per almeno 12/24 h., al fine di
mimare una situazione in cui il drenaggio sia assente, seguito dall’esecuzione di una Rx torace a
conferma dell’indicazione alla rimozione.
Azione
Fase 60 - Identificare il paziente
Fase 61 - Spiegare al paziente che cosa si stà per fare
Fase 62 - Preparare il materiale occorrente:
- carrello servitore
- guanti monouso
- guanti monouso sterili
- cerotto
- bacinella reniforme
- telino sterile
- tamponi sterili
- garze sterili
- antisettico a base iodata
- siringa da 5/10 ml
- lidocaina 2%
- contenitore per rifiuti speciali
- contenitore per aghi e taglienti
- seta per sutura 2/0
- ferri chirurgici (2 pinze Kelly, porta aghi, bisturi
1 pinza anatomica)
Motivazione
Essenziale per assicurarsi che l’intervento
sia effettuato sul paziente corretto
La spiegazione allevia l’ansia e facilita la
collaborazione
Avere tutto il materiale a portata di mano
permette di risparmiare tempo e facilita lo
svolgimento della prestazione
Fase 63 - Procedere al lavaggio delle mani
Fase 64 - Indossare i guanti monouso
Previene l’insorgenza di infezioni
Previene il rischio di contaminazione
accidentale dell’operatore
Fase 65 - Controllare segni e sintomi ed i parametri Per verificare l’insorgenza di eventuali
vitali del paziente
complicanze
Fase 66 - Posizionare il malato in decubito laterale
sinistro o destro a seconda del lato di inserzione, con il
braccio corrispondente sollevato sulla testa e mantenere Favorisce la rimozione del drenaggio
la posizione del paziente durante la manovra
Fase 67 - Clampare il tubo di drenaggio in prossimità
Per prevenire l’ingresso di aria nello spazio
del torace (circa 5-10 cm) con 2 pinze Kelly posizionate
pleurico dal tubo di drenaggio
una contraria all’altra
17
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
Fase 68 - Chiudere la valvola di aspirazione e
deconnettere il tubo di aspirazione forzata, se presente,
collegata al vuoto della testata del letto
Fase 69 - Assistere il medico nella preparazione del
campo sterile
Fase 70 - Disinfettare la cute intorno al punto di
inserzione
Fase 71 - Assistere il medico durante la manovra di
rimozione, che va fatta rapidamente in arresto del
respiro, dopo espirazione massiva forzata.
Fase 72 - Assistere il medico durante la sutura della
cute
Fase 73 - Applicare medicazione sterile
Per poter procedere alla rimozione del
drenaggio
L’asepsi è indispensabile per prevenire le
infezioni
L’asepsi è indispensabile per prevenire le
infezioni
E’ necessario per garantire la correttezza e la
rapidità della manovra
E’ necessario per garantire la correttezza e
bla rapidità della manovra
La medicazione previene lo sviluppo di
microrganismi e di infezioni
Fase 74 - Assistere il paziente durante la Per aiutare il paziente ad assumere la
mobilizzazione
posizione desiderata e garantirne il comfort
Un accurato smaltimento e ripristino del
Fase 75 - Smaltire il materiale negli appositi contenitori materiale concorre ad evitare la
contaminazione ambientale
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
Fase 76 - Togliere i guanti
microrganismi
L’igiene delle mani limita il propagarsi dei
Fase 77 - Eseguire lavaggio delle mani
microrganismi
Favorisce la continuità assistenziale ed
Fase 78 - Registrare in cartella infermieristica la data e
assicura una corretta registrazione della
l’ora della rimozione
procedura.
18
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
Valutazione dei rischi
Fase
FASI 1-2-3-5-67-8-15-17-1819-20-21-22-2330-31-35-36-3739-40-41-42-4344-53-54-55-6061-62-63-64-6976-77-78
FASI 4-10-16 72
FASI 9-11-1213-14-24-25-2627-28-29-32-3334-38-45-46-4748-49-50-51-5256-57-58-59-6566-67-68-70-7173-74-75-
Tipo di esposizione
nessuna
Misure di prevenzione e protezione
nessuna
Cutanea - percutanea D.P.I.: guanti, visiera
- mucosa
Cutanea – mucosa - D.P.I.: guanti, visiera
percutanea
Attenersi alle procedure aziendali:
□
□
□
Prevenzione e protezione a esposizioni rischio biologico
Manipolazione e smaltimento di strumenti acuminati o presidi taglienti
Protocollo post esposizione
pubblicate nella pag web SPP.
19
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
CONCLUSIONI:
L’esecuzione di manovre corrette in giusta sequenza, garantisce la sicurezza della procedura; pertanto la
formulazione e la divulgazione di un documento finalizzato alla corretta gestione del sistema di
drenaggio toracico é fondamentale per non complicare la patologia di base del paziente.
Glossario:
D.T.
:
Drenaggio Toracico
EBM :
Evidence Basic Medicine
EBM-N :
Evidence Basic Medicine - Nursing
U.O. :
Unità Operativa
P.A :
Pressione Arteriosa
F.C. :
Frequenza Cardiaca
E.G.A. :
Emogasanalisi
Rx :
Radiografia
T.C. :
Tomografia Compiuterizzata
PNX :
Pneumotorace
20
TITOLO
PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL DRENAGGIO TORACICO PRESSO
IL PRONTO SOCCORSO E LA RIANIMAZIONE C.O.B.
BIBLIOGRAFIA
- Lynn P. “Manuale di tecniche e procedure infermieristiche di Taylor” Un approccio al processo del
Nursing 2°edizione- Edizione Italiana di A.M.L. Pulimeno –PICCIN 2009
- Brunner L.S.; SuddRT D.S.,”Nursing medico chirurgico”, casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2001
- Spairani C.;Lavalle T:, “Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica”,casa
Editrice Masson, Milano,2000
- Allibone L. Nursing management of chest drains. 2003
- William J. Germann, Cindy L. Stanfield, “Fisiologia Umana”,EDISES 2004;
- Gianguido Rindi, Ermanno Manni, “Fisiologia Umana” volume II,UTET 2001,
“Harrison “Principi di Medicina Interna” volume II, 15° edizione,MCGRAW-HILL 2002;
- Arthur C. Guyton, John E. Hall, “Fisiologia Medica”, II edizione,EDISES 2002
- Pasqualino, G.L. Panattoni, “Anatomia Umana”, UTET 2002,
Articoli:
- Allibone L. “Nursing management of chest drains” Nurse Stand.2003 Feb. 12- 18; 17 (22): 45-54;
- Charnock Y. “The nursing management of chest drains: a systematic review” 2001.5-94 Adelaide,
S: Australia: Joanna
- Briggs Institute for Evidence Based Nursing and Midwifery;- Fox V., Gould D., Davies N., et al.
“Patients’ experiences of having an underwater seal chest drain: a replication study”
Journal Clinical Nurse 1999 Nov., 8 (6): 684-92;
- Carroll P. “Exploring chest drain options” RN: 2001: 5-93;
- Documento “Drenaggio toracico-Pneumotorace” in uso presso la UO Chirurgia Generale PO
Belcolle-Direttore Dott. Raffaele Macarone Palmieri
RIFERIMENTI LEGISLATIVI:
-
Decreto Ministeriale 739/1994 articolo 1
SITOGRAFIA:
-
www.chirurgiatoracica.org
www.chirurgiatoracicaitalia.it
www.tycohealthcare.it
www.redax.it
www.atriummed.com,
www.chirurgiatoracia.org
www.nursing-standard.co.uk
www.nursingcenter.com
www.chesttubes.htm
www.medicionline.it
www.msd-italia.it
www.Pleurevac.com
21
Scarica

Procedura drenaggio toracico