FRUTTICOLTURA BIOLOGICA LA PRODUZIONE BIOLOGICA IN FRUTTICOLTURA Con la difesa integrata ci si prefigge la riduzione dell’impiego dei mezzi chimici, utilizzando quelli più selettivi, servendosi delle tecniche agronomiche. Già la difesa integrata, da tempo applicata nella nostra realtà frutticola, si pone come obiettivo principale quello di ottenere una drastica riduzione dell’impiego dei mezzi chimici per la difesa attraverso l’applicazione di tutti i mezzi agronomici a disposizione. La produzione biologica, pur mantenendo la medesima filosofia, sostituisce i prodotti utilizzati di sintesi con quelli di origine naturale. In questi ultimi anni l’accezione di prodotto naturale è stata ampliata anche a sostanze ottenute attraverso particolari processi (fermentazione ecc) inserendo nella difersa bio in questo modo prodotti come il Bacillus, il virus, e lo stesso Spinosad senza contare la stessa confusione sessuale rendendo così più agevole il controllo di alcuni fitofagi ritenuti di primaria importanza come carpocapsa e ricamatori. Resta però inteso che la pratica della produzione biologica non deve limitarsi alla semplice sostituzione dei prodotti di sintesi con quelli naturali, bensì di cercare e mantenere situazioni di sviluppo equilibrati della pianta in modo da rendere il sistema frutteto meno vulnerabile agli attacchi parassitari. Ed è per questo motivo che nelle linee di difesa Bio si dovrà tenere in massima considerazione i consigli relativi all’adozione di pratiche agronomiche e ai controlli e solo successivamente all’applicazione dei prodotti. Altre differenze sostanziali riguardano la gestione delle erbe infestanti e fertilizzazione la cui attuazione è possibile solo con l’adozione di mezzi meccanici o di prodotti di origine narturale. Ticchiolatura, carpocapsa e afidi rappresentano le avversità più difficili da controllare su melo BIO e di seguito si dà una spiegazione più approfondita di queste problematiche: Ticchiolatura (Venturia inaequalis) Questa patologia è la più difficile nei meleti a conduzione biologica e in certe annate può determinare ingenti perdite di prodotto. Infatti, compatibilmente con le esigenze di mercato, è consigliabile far ricorso alle numerose varietà di melo oggi sul mercato che presentano il gene di resistenza alla ticchiolatura. Coltivando invece le varietà convenzionali si dovrà seguire con la massima attenzione la strategia di difesa indicata. STRATEGIA DI DIFESA La lotta preventiva risulta fondamentale e va realizzata prima delle precipitazioni valutando attentamente le previsioni meteorologiche. In occasione di precipitazioni prolungate con infezione e dilavamento del prodotto preventivo è necessaria una difesa tempestiva su pianta bagnata con polisolfuro: la misura dei millimetri di pioggia caduti al suolo attraverso pluviometri è quindi fondamentale al fine di programmare questo tipo di difesa. I prodotti a disposizione sono i seguenti: 1. RAME ✓N ella prima parte della stagione va impiegato a dosaggio pieno (100 g/hl di rame metallo) sino alla fase di mazzetti affioranti e successivamente a dosaggi ridotti (20 – 30 g/hl di rame metallo) in miscela con lo zolfo (Thiopron: 300 – 350 g/hl). ✓V a sempre impiegato su pianta asciutta onde evitare fenomeni di fitotossicità ✓R esistenza al dilavamento di 30 mm ✓S volge una funzione esclusivamente preventiva ✓N on utilizzare in fioritura 233 FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA 2. POLISOLFURO DI CALCIO ✓E ’ il prodotto di riferimento in occasione di prolungate bagnature fogliari laddove sia necessario intervenire su pianta bagnata: in queste condizioni il prodotto svolge al meglio la sua funzione. Il polisolfuro svolge un azione retroattiva se applicato nei 250 gradi ora dall’inizio dell’infezione. ✓R esistenza al dilavamento di 20 - 25 mm ✓ Dosaggio: 1,5 kg/hl quando il rischio è più elevato (caduta petali - allegagione) 0.8 - 1 kg/hl a conclusione dell’infezione primaria ✓ Su pero utilizzarlo dopo l’allegagione dei frutti onde evitare cascole precoci ✓ Se applicato in fioritura svolge altresì un’azione diradante 3. ZOLFO ✓E ’ consigliabile utilizzarlo su eventuali infezioni secondarie (a partire da giugno) oppure in aggiunta al rame sulle infezioni primarie ✓R esistenza al dilavamento di 20 mm ✓V a opportunamente distanziato da eventuali trattamenti con l’olio minerale: almeno 10 giorni ✓C on temperature superiori i 25 gradi può dare fitotossicità Carpocapsa (Cydia pomonella) La gestione della carpocapsa nel BIO è divenuta più agevole solamente a seguito dell’introduzione della confusione sessuale (vedi apposito capitolo) che rimane il principale metodo per il controllo di questo insetto. Per quanto riguarda il monitoraggio del volo, le trappole a feromoni non sono adottabili in confusione mentre quelle a cairomone (modello trecé) sono in grado di dare un’indicazione sulla popolazione dell’insetto ma non l’effettivo rischio in quanto catturano sia femmine sia maschi. Con la confusione sono indispensabili i controlli visivi realizzati nel corso della stagione vegetativa per l’individuazione di eventuali situazioni a rischio: SOGLIA* PERIODO > del 0.5% (> 5 frutti/1000) GIUGNO > del 0.8% (> 8 frutti/1000) LUGLIO > del 1% (> 10 frutti/1000) AGOSTO > del 2% (> 20 frutti/1000) ALLA RACCOLTA *al superamento della soglia intervenire con spinosad VIRUS DELLA GRANOLOSI Il virus della granulosi (CpGV) della carpocapsa è il più importante mezzo biologico per il contenimento del carpofago. Tuttavia, nei meleti e pereti in conduzione biologica aumenta il rischio di resistenze, rispetto alla difesa integrata, in quanto il suo utilizzo è più frequente e costante. Pertanto, è necessario alternare i diversi isolati a disposizione sulle diverse generazioni e non utilizzare sempre il medesimo prodotto. Come tutti i virus CpGV esplica la propria azione esclusivamente per ingestione. Analogamente a quanto avviene per i principi attivi di sintesi anche per il virus della granulosi sono state osservate popolazioni di carpocapsa che manifestano una riduzione di sensibilità al bio 234 FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA insetticida. A tal proposito è importante considerare che fino a poco tempo fa i diversi formulati commerciali presenti sul mercato contenevano tutti il medesimo isolato messicano, mentre recentemente sono stati introdotti, proprio con l’obiettivo di impedire la comparsa di fenomeni di resistenza, nuovi formulati contenenti isolati differenti. Nello specifico, Andermatt Biocontrol ha immesso sul mercato il formulato Madex Top (CpGV- isolato V 15) mentre Scam ha commercializzato il formulato Carpovirusine EVO 2 (CpGV – R5). Tali isolati quindi, derivando da popolazioni con base genetica differente, risultano diversi tra loro e, se utilizzati in alternanza, consentono di ridurre la comparsa di resistenza. Per quanto riguarda la strategia di difesa nei meleti e pereti BIO, anche in presenza della confusione, è necessaria l’applicazione del virus della granulosi sulla prima generazione ad inizio schiusura uova. Sulle generazioni successive (G2 e G3) l’impiego del virus è sconsigliato sia per il rischio d’insorgenza di resistenze sia perché il “vagabondaggio” delle larve di carpocapsa risulta minimo e l’efficacia del trattamento ridotta. Prodotti a base del virus della granulosi Famiglia Principio attivo Prodotti g-ml/ha x applicazione CpGV isolato messicano Madex 100 120 CpGV – isolato V 15 Madex Top 100 CpGV isolato messicano Carpostop 350 Bio-insetticidi CpGV – isolato Carpovirusine Evo 2 R5 1000 CpGV isolato messicano Carpovirusine Plus 1000 CpGV isolato messicano CYD - X 120 Carenza (gg) 3 Epoca di applicazione Stadio uova testa nera –inizio schiusura uova in I generazione ALTRI BIO INSETTICIDI Oltre al virus della granulosi è possibile impiegare lo spinosad, bio-insetticida derivante da una particolare fermentazione batterica avente una buona efficacia contro la carpocapsa e altri lepidotteri. La sua applicazione è consigliata laddove siano superate le soglie di danno riportate nella tabella soprastante e nei meleti a maggior rischio sulle generazioni estive G2 e G3. ALT CARPO’ Nelle situazioni ad alto rischio laddove annualmente si ha un danno significativo alla raccolta nonostante l’impiego della confusione è consigliata la metodologia Alt Carpò. Il metodo può essere realizzato con due differenti sistemi: il primo, detto mono-filare, consiste nella chiusura di ogni singola fila, dall’apice alla base delle piante; il secondo, detto monoparcellare o mono-blocco prevede la chiusura dell’intero impianto mediante rete piana al di sopra della vegetazione (copertura antigrandine classica) e pareti ai lati dell’impianto. La versione mono-blocco è la più facilmente applicabile nel nostro comprensorio frutticolo: le sperimentazioni condotte a partire dal 2009 in Piemonte, con il sistema di copertura antigrandine 235 FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA ad elastici, hanno evidenziato come anche questo sistema non presenti lacune rivelando anzi ottimi risultati. Condizione determinante è rimasta la chiusura dell’impianto, che nel caso del mono-blocco prevede una buona sovrapposizione delle reti anti-grandine (sistema ad elastici) al fine di non lasciare aperture di elevate dimensioni. La rete idonea al sistema Alt’Carpo presenta una maglia leggermente più fine, pari a 2.2 x 5.4 mm, rispetto alla rete antigrandine comunemente impiegata di 2.8 x 8 mm. Nelle sperimentazioni condotte dal CReSO si sono ottenuti ottimi risultati arrivando alla raccolta con un numero di frutti bacati < l’1 % laddove solitamente si aveva un danno del 10 a un 15 %. AFIDI L’afide grigio è il principale afide su melo ma sia l’afide lanigero sia l’afide verde possono determinare danni al raccolto e alle piante. Molto importante risulta l’equilibrio della pianta in quanto, come noto, eccessi di vigoria favoriscono la presenza di questi rincoti. La strategia di difesa contro l’afide grigio va realizzata con l’utilizzo dell’olio di neem da impiegarsi prima della fioritura e successivamente a caduta petali. Nella maggior parte delle situazione eseguendo correttamente queste due applicazioni non si hanno più reinfestazioni nel corso della stagione. Per l’afide lanigero la situazione risulta più complessa in quanto non si hanno a disposizioni prodotti specifici e gli unici rimedi sono il limitatore naturale, l’imenottero l’Aphelinus mali e il mantenimento di un adeguato equilibrio vegeto – produttivo. 236 PREFIORITURA MAZZETTI DIVARICATI PUNTE VERDI ROTTURA GEMME INGROSSAMENTO GEMME GEMME D’INVERNO EPOCA DI INTERVENTO OIDIO TICCHIOLATURA AFIDE GRIGIO I prodotti rameici e a base di zolfo sono facilmente dilavabili, rinnovare la copertura in caso di elevate precipitazioni (> 20mm). Il polisolfuro di calcio può essere impiegato su pianta bagnata dopo l’evento infettante se utilizzati entro i 300 gradi ora dall’inizio dell’infezione. Il p.a. va impiegato da solo ed è miscelabile con zolfo mentre non lo è con il rame. In caso di forte infestazione, eseguire un primo trattamento con il p.a. azadiractina prefiorale e ribattere l’intervento a caduta petali. Distanziare tali trattamenti dall’olio minerale. L’epoca di mazzetti divaricati risulta essere la fase più sensibile. La difesa preventiva dovrà essere oculata a seconda delle condizioni climatiche (vedi nota). Si consiglia, compatibilmente con le esperienze di mercato, la scelta di varietà resistenti. Con spinosad al max 3 trattamenti all’anno Effettuare i controlli negli appezzamenti storicamente colpiti attraverso il “frappage” TICCHIOLATURA OIDIO VARI POLITHIOL VARI FORMULATO CMMERCIALE 3000 5000-6000 Varia DOSE (g-mL/hL) POLISOLFURO DI Ca ZOLFO AZADIRACTINA ZOLFO RAMEICI PIRETRINE SPINOSAD PIRETRINE 1500 500 THIOPRON (unico prodotto registrato contro la ticchiolatura) POLISOLFURO DI CALCIO POLISENIO Mezzo dosaggio 150-350 300-400 Varia Varia Varia NEEMAZAL – T/S ecc VARI SELECTA DISPERSS ecc VARI SUCCESS, LASER ecc VARI Negli appezzamenti colpiti posizionare le trappole attrattive (tipo Rebel rosso) abbinate alle bottiglie contenenti la miscela di acqua e alcool alimentare per un minimo di 5 trappole a ettaro preferibilmente sui bordi. Posizionare le trappole cromotropiche gialle per il monitoraggio del volo. (Infezione primaria) OLIO MINERALE OLIO MINERALE + ZOLFO RAMEICI PRINCIPIO ATTIVO Questo insetto colpisce piante sotto stress e negli impianti affetti dal deperimento del melo. Si ricorda che la lotta biologica contro la cocciniglia può essere effettuata tramite l’Imenottero parassitoide Encarsia perniciosa. Successivamente intervenire con olio minerale. L’olio minerale ha un azione collaterale anche nei confronti delle uova di afidi e ragnetto rosso. Intervenire con olio minerale + zolfo entro la fase di punte verdi onde evitare fenomeni di fitotossicità. Cancri rameali: Eliminare parti colpite durante la potatura + spennellatura. Ticchiolatura: Estinguere l’inoculo in autunno eliminando le foglie a terra. STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI PSILLE VETTRICE DI SCOPAZZI ANTONOMO SCOLITIDE AFIDI COCCINIGLIA S. JOSE’ TICCHIOLATURA CANCRI RAMEALI AVVERSITA’ LA DIFESA DEL MELO NELLA FRUTTICOLTURA BIOLOGICA FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA 237 238 CADUTA PETALI TICCHIOLATURA FIORITURA RICAMATORI (Pandemis spp., Archips spp., Eulia sp. ecc) FILLOMINATORI (Cemiostoma, Litocollete) OIDIO TICCHIOLATURA AFIDE GRIGIO CARPOCAPSA PANDEMIS spp. TENTREDINE AVVERSITA’ EPOCA DI INTERVENTO soglia di danno 0,8-1% a fine luglio. Intervenire alla comparsa delle giovani larve con prodotti a base di Bacillus thuringensis intervallati a 7-8 giorni di distanza. Negli appezzamenti con danni nella passata stagione da Cemiostoma intervenire con spinosad a inizio schiusura uova. Per il p.a. Spinosad al max. 3 interventi all’anno indipendentemente l’avversità su autorizzazione del tecnico. In questa fase il melo raggiunge la massima sensibilità agli attacchi dei patogeni. Le condizioni ottimali per lo sviluppo dell’oidio sono di 20-22°C e 50-60% di umidità. Intervenire ogni 7 - 8 giorni con una miscela di rame e zolfo bagnabile prima di un evento piovoso. Diminuire le dosi di rame e zolfo se usati in miscela. Attenzione: per evitare rugginosità evitare di trattare con i prodotti rameici su pianta bagnata. RIBATTITURA DEL TRATTAMENTO ESEGUITO IN PRE FIORITURA In appezzamenti a forte pressione del lepidottero si consiglia una copertura con rete antinsetto sul modello Alt’ Carpo. In tal caso, alla caduta petali, abbassare le reti per la totale copertura del frutteto. Utilizzare il virus della granulosi in combinazione con la confusione sessuale. A ridosso della schiusura delle uova del fitofago, intervenire con due applicazioni distanziate di 8-10 giorni del virus della granulosi. Trattare quando le piante sono asciutte. Alternare gli isolati del virus da una generazione all’altra. soglia di danno 0,5% a giugno (epoca diradamento manuale); Posizionare gli erogatori feromonali per la confusione sessuale a seconda della situazione. Gli interventi dovrebbero essere programmati in funzione della soglia di danno durante i controlli svolti: Intervenire alla comparsa delle giovani larve I trattamenti vanno effettuati alla prima comparsa dei parassiti. Si consiglia di posizionare 10 giorni prima della fioritura le trappole cromotropiche bianche e controllarle bisettimanalmente. Trattamenti SOLO su autorizzazione del Settore Fitosanitario Regionale STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI VARI VARI FORMULATO CMMERCIALE Varia Varia DOSE (g-mL/hL) Varia Varia SUCCESS, LASER ecc SPINOSAD 1000 100+300 Metà dosaggio Varia VARI POLISOLFURO DI CALCIO POLISENIO SELECTA DISPERSS + THIOPRON NEEMAZAL-T/S ecc MADEX TOP, CARPOVIRUSINE EVO 2, CARPOV IRUSINE PLUS ecc BACILLUS THURINGENSIS POLISOLFURO DI Ca PRODOTTI RAMEICI + ZOLFO AZADIRACTINA CYDIA POMONELLA GRANULOVIRUS Fare riferimento al capitolo confusione sessuale e disorientamento APPLICAZIONE CONFUSIONE – VARI MOEDELLI BACILLUS THURINGENSIS PIRETRINE PRINCIPIO ATTIVO FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA DA GIUGNO CADUTA PETALI EPOCA DI INTERVENTO (Infezione secondaria) TICCHIOLATURA (Pandemis, Eulia) RICAMATORI CARPOCAPSA G2-G3 ZEUZERA SESIA COCCINIGLIA S. JOSE’ BUTTERATURA AFIDE LANIGERO AVVERSITA’ PRINCIPIO ATTIVO FORMULATO CMMERCIALE OLIO MINERALE CLORURO DI CALCIO Utilizzare la miscela rame + zolfo in presenza di getti colpiti > al 2%, con previsioni meteo piovose e con bagnatura fogliare prolungata. Intervenire alla comparsa delle giovani larve con prodotti a base di Bacillus thuringensis intervallati a 3 - 4 giorni di distanza Per il p.a. Spinosad al max. 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. A partire da agosto, intervenire con spinosad al superamento della soglia critica Se si utilizzano gli erogatori per il disorientamento sessuale posizionarli prima della seconda generazione (fare riferimento al capitolo confusione sessuale e disorientamento) VARI VARI 3000 0,8-1 DOSE (g-mL/hL) SELECTA DISPERSS + THIOPRON THIOPRON RAME + ZOLFO ZOLFO VARI SUCCESS, LASER ecc SPINOSAD BACILLUS THURINGENSIS MADEX 100, CARPOVIRUSINE EVO 2 O PLUS ecc CYDIA POMONELLA GRANULOVIRUS 300-400 100 + 250 Varia Varia Varia APPLICAZIONE DISORIENTAMNETO – VARI MOEDELLI Fare riferimento al capitolo confusione sessuale e disorientamento Applicazione della confusione in modo particolare negli impianti in allevamento fino al terzo anno di età Posizionare circa 250 trappole/ettaro Installare trappole alimentari (acqua e zucchero) per la cattura massale degli adulti. Le larve xilofaghe aggrediscono piante compromesse, sofferenti o con lesioni in atto. - Effettuare 2-3 interventi a base di calcio cloruro distanziati di 12-14 giorni La potatura verde dei germogli vigorosi insieme alla distribuzione fogliare di sali di calcio, possono aumentare il contenuto di calcio dei frutti. Con la produzione biologica il frutteto tende ad equilibrarsi e a non manifestare la problematica La butteratura è legata a una carenza di calcio nel frutto aggravata da un eccesso di vigore. Il controllo biologico naturale può essere effettuato dall’imenottero parassitoide Aphelinus mali In caso di forte infestazione, utilizzare il sapone potassico in sequenza per dissolvere i filamenti cerosi. STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA 239 240 AUTUNNO PRIMAVERA FINE STAGIONE AUTUNNO POST RACCOLTA CADUTA FOGLIE PRERACCOLTA EPOCA DI INTERVENTO MARCIUME DEL COLLETTO NECTRIA TICCHIOLATURA MARCIUMI DA CONSERVAZIONE MOSCA DELLA FRUTTA PIRALIDE G2 CYDIA DEL PESCO AVVERSITA’ proteggere adeguatamente i frutti in via di maturazione ponendo molta attenzione ai diversi tempi di carenza. ZOLFO RAMEICI SPINOSAD BACILLUS THURINGENSIS SPINOSAD BACILLUS THURINGENSIS PRINCIPIO ATTIVO THIOPRON POLTIGLIA DISPERSS ecc SUCCESS, LASER ecc VARI SUCCESS, LASER ecc VARI FORMULATO CMMERCIALE 200 150 Varie Varia Varia Varia DOSE (g-mL/hL) in periodi piovosi e umidi applicare alla caduta foglie prodotti rameici; alla completa caduta foglie aumentare la dose di rame. Intervenire in maniera localizzata sulle piante colpite a livello del colletto. eliminare con spazzole di metallo i cancri presenti e successivamente proteggere le ferite con sali di rame liquido; Negli impianti colpiti seguire con attenzione la profilassi autunnale al fine di limitare al minimo l’inoculo per la stagione successiva: RAME PRODOTTI RAMEICI POLTIGLIA CAFFARO 20 DF NEW, POLTIGLIA BORDOLESE DISPERSS POLTIGLIA BORDOLESE DISPERSS Varia 80-300 Nella fase di riposo vegetativo, l’eliminazione delle foglie ticchiolate a terra riduce il rischio di infezione agevolando così la strategia di difesa nel corso di tutta la stagione. La presenza di foglie ticchiolate ad inizio stagione costituisce il potenziale inoculo infettivo. evitare gli eccessi di irrigazione e di fertilizzazione azotata in prossimità della raccolta; Misure di profilassi: Al max. 3 interventi all’anno indipendentemente l’avversità. Monitorare il volo in prossimità della maturazione dei frutti con apposite trappole cromotropiche. I danni si verificano sui frutti a maturazione e sono provocati dalle punture di ovideposizione e dall’attività trofica delle larve. Intervenire alla comparsa delle larve. La prima generazione avviene sugli ospiti principali (mais e orticole). Monitorare il lepidottero con le trappole a cono di rete e eliminare il giavone dal sotto fila. Per il p.a. Spinosad al max. 3 interventi all’anno indipendentemente l’avversità. Nei casi storicamente a rischio è necessaria una strategia di difesa preventiva con l’utilizzo del metodo della confusione sessuale. Intervenire alla comparsa delle larve con spinosad STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA MAZZETTI DIVARICATI COMPARSA MAZZETTI GEMME GONFIE EPOCA DI INTERVENTO PSILLA AFIDE GRIGIO (Infezione primaria) TICCHIOLATURA MACULATURA BRUNA ERIOFIDE VESCICOLOSO S. JOSE’ COCCINIGLIA L’applicazione di prodotti a base di caolino prima dell’inizio del volo di I generazione costituisce un’azione deterrente nei confronti delle femmine in ovideposizione ed è consigliabile in tutti gli appezzamenti a rischio. Il p.a. azadiractina è fitotossica su tutte le varietà di pero ad esclusione di William. Trattare utilizzando il piretro se strettamente necessario. Attendere ad impiegare il polisolfuro di calcio sino alla completa allegagione dei frutti ad esclusione della varietà William La difesa preventiva dovrà essere puntuale e oculata ogni qual volta siano previste precipitazioni infettanti. Data la rapida penetrazione dell’acaro all’interno delle giovani foglie e dei peduncoli fiorali, già nella loro fase di formazione, è consigliabile nei pereti interessanti da gravi infestazioni programmare un intervento alla rottura gemme. Si ricorda che la lotta biologica può essere effettuata grazie all’azione del Imenottero parassitoide Encarsia perniciosa. In alternativa, è possibile successivamente, intervenire con olio minerale. L’olio minerale ha un azione collaterale anche nei confronti delle uova di afidi e ragnetto rosso. Intervenire con olio minerale + zolfo entro l’emissione degli abbozzi vegetativi Riapplicare il caolino non appena si nota la diminuzione dell’imbiancatura sulla pianta. Eliminare parti colpite durante la potatura + spennellatura. STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI NECTRIA AVVERSITA’ LA DIFESA DEL PERO NELLA FRUTTICOLTURA BIOLOGICA PIRETRINE PRODOTTI RAMEICI PROTEINATO DI ZOLFO OLIO MINERALE OLIO MINERALE + ZOLFO CAOLINITE RAMEICI PRINCIPIO ATTIVO VARI SELECTA DISPERSS ecc SULFAR VARI POLITHIOL SURROUND WP ecc VARI FORMULATO CMMERCIALE Varia 600700 350500 3000 50006000 3000 Varia DOSE (g-mL/ hL) FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA 241 242 INGROSSAMENTO FRUTTI POSTFIORITURA FIORITURA PREFIORITURA EPOCA DI INTERVENTO COLPO DI FUOCO BATTERICO CARPOCAPSA G1 MACULATURA BRUNA TICCHIOLATURA RICAMATORI (Pandemis spp., Archips spp.) TENTREDINE AFIDE GRIGIO TICCHIOLATURA TENTREDINE La diffusione del batterio è dovuta a fattori abiotici e biotici. In caso di sintomi nelle successive epoche fenologiche seguire la profilassi riportata: asportare le fioriture secondarie; asportare le parti colpite eliminando con almeno 50 cm di tessuto sano e procedere all’estirpo della pianta nel caso vi sia presenza di cancri sul tronco; disinfettare gli strumenti di potatura; ricorrere a fitofarmaci a base di rame per i consueti trattamenti alla caduta delle foglie e all’inizio della ripresa vegetativa. Al max. 6 interventi all’anno con Bacillus amyloliquefaciens Al max. 4 interventi all’anno con Bacillus subtilis Posizionare gli erogatori feromonali per la confusione sessuale a seconda della situazione. A ridosso della schiusura delle uova del fitofago, intervenire con due applicazioni distanziate di 8-10 giorni. Trattare quando le piante sono asciutte. Alternare i prodotti da una generazione all’altra. Lotta tempestiva contro la ticchiolatura: il polisolfuro di Ca va applicato su pianta bagnata (20 mm di dilavamento) tenendo conto dei 300 gradi ora a partire da inizio infezione. in occasione di piogge e bagnature prolungate rinnovare la copertura con il polisolfuro di Ca; I trattamenti contro la ticchiolatura sono generalmente sufficienti a tenere sotto controllo anche la maculatura bruna. Intervenire alla comparsa delle giovani larve. I trattamenti vanno effettuati alla prima comparsa dei parassiti. Trattamenti SOLO su autorizzazione del Settore Fitosanitario Regionale Il trattamento eseguito contro l’afide grigio con piretro è efficace contro questa avversità. Si consiglia di posizionare 10 giorni prima della fioritura le trappole cromotropiche bianche e controllarle bisettimanalmente. STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI AVVERSITA’ AMYLO-X SERENADE MAX FORMULATO CMMERCIALE POLISOLFURO DI CALCIO POLISENIO SELECTA DISPERSS + THIOPRON VARI VARI 10001500 100+300 Varia Varia 160 250 DOSE (g-mL/ hL) CYDIA POMONELLA GRANULOVIRUS MADEX TOP, CARPOVIRUSINE EVO 2, CARPOVIRUSINE PLUS ecc Varia APPLICAZIONE CONFUSIONE – VARI MOEDELLI Fare riferimento al capitolo confusione sessuale e disorientamento POLISOLFURO DI Ca PRODOTTI RAMEICI + ZOLFO BACILLUS THURINGENSIS PIRETRINE POSIZIONAMENTO TRAPPOLE RAMEICI A BASSO DOSAGGIO BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS BACILLUS SUBTILIS PRINCIPIO ATTIVO FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA POSTRACCOLTA PRERACCOLTA PRERACCOLTA INGROSSAMENTO FRUTTI EPOCA DI INTERVENTO MOSCA DELLA FRUTTA MALATTIE DA CONSERVAZIONE PIRALIDE G2 CIDIA DEL PESCO G3- G4 CARPOCAPSA G2-G3 Varia 3000 DOSE (g-mL/ hL) Per il p.a. Spinosad al max. 3 interventi all’anno indipendentemente l’avversità. I trattamenti vanno eseguiti alla cattura dei primi adulti ed in presenza di punture da ovideposizione. Monitorare il volo in prossimità della maturazione dei frutti con apposite trappole cromotropiche. I danni si verificano sui frutti a maturazione e sono provocati dalle punture di ovideposizione e dall’attività trofica delle larve. Attenzione: solo alcuni prodotti possono essere utilizzati in preraccolta. Leggere attentamente l’etichetta. Proteggere adeguatamente i frutti in via di maturazione ponendo molta attenzione ai diversi tempi di carenza. Monitorare il lepidottero con le trappole a cono di rete e eliminare il giavone dal sotto fila. La prima generazione avviene sugli ospiti principali (mais e orticole). Intervenire alla comparsa delle larve. Nei casi storicamente a rischio è necessaria una strategia di difesa preventiva con l’utilizzo del metodo della confusione sessuale (fare riferimento al capitolo confusione sessuale e disorientamento). Posizionare gli erogatori per il disorientamento sessuale prima della seconda generazione (fare riferimento al capitolo confusione sessuale e disorientamento). A partire da metà agosto intervenire con spinosad al superamento della soglia critica Per il p.a. Spinosad al max. 3 interventi all’anno indipendentemente l’avversità. SPINOSAD RAMEICI SUCCESS, LASER ecc POLTIGLIA DISPERSS ecc VARI Varia SUCCESS, LASER ecc SPINOSAD BACILLUS THURINGENSIS Varia VARI BACILLUS THURINGENSIS Varia 250400 Varia Varia SUCCESS, LASER ecc SPINOSAD Varia MADEX 100, CARPOVIRUSINE EVO 2 CARPOVIRUSINE PLUS ecc CYDIA POMONELLA GRANULOVIRUS In caso di infestazioni iniziare un ciclo di lavaggi appena evidenziata la prima melata. Si ricorda che la lotta biologica può essere effettuata tramite il lancio di Rincoti Antocoridi appartenenti al genere Anthocoris e Orius e i Ditteri Sirfidi: vedi capitolo psilla del pero VARI BACILLUS THURINGENSIS Intervenire alla comparsa delle giovani larve con prodotti a base di Bacillus thuringensis intervallati a 3 - 4 giorni di distanza. RICAMATORI PSILLA VARI OLIO MINERALE - FORMULATO CMMERCIALE COCCINIGLIA S. JOSE’ PRINCIPIO ATTIVO STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI AVVERSITA’ FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA 243 244 ALTRE AVVERSITA’ FINE STAGIONE AUTUNNO CADUTA FOGLIE FINE STAGIONE AUTUNNO CADUTA FOGLIE POSTRACCOLTA PRERACCOLTA EPOCA DI INTERVENTO RAGNETTO ROSSO LEPRI ARVICOLE TICCHIOLATURA CANCRI RAMEALI ANTONOMO CARPOCAPSA ZOLFO RAME PRINCIPIO ATTIVO PRODOTTI RAMEICI PIRETRINE POLTIGLIA BORDOLESE DISPERSS ecc VARI 80-300 Varia Nei frutteti biologici si stabilisce un equilibrio stabile tra le popolazioni di acari fitofagi ed i relativi predatori, fitoseidi e Stethorus punctillum I trattamenti a fine anno per le altre avversità esplicano una buon efficaci ovicida contro le uova svernanti di questo fitofago. Applicare prodotti repellenti come il polisolfuro di Ca. Per impianti in allevamento proteggere il tronco delle piante con reti metalliche o di plastica. Misure preventive: utilizzare le trappole all’inizio dell’infestazione; lavorare il terreno (scalzatura); ricorrere di tanto in tanto all’irrigazione a scorrimento; raccogliere i frutti cascolati. N ella fase di riposo vegetativo, l’eliminazione delle foglie ticchiolate a terra riduce il rischio di infezione agevolando così la strategia di difesa nel corso di tutta la stagione. La presenza di foglie ticchiolate ad inizio stagione costituisce il potenziale inoculo infettivo. Negli impianti colpiti seguire con attenzione la profilassi autunnale al fine di limitare al minimo l’inoculo per la stagione successiva: eliminare con spazzole di metallo i cancri presenti e successivamente proteggere le ferite con sali di rame liquido; in periodi piovosi e umidi applicare alla caduta foglie prodotti rameici. Alla completa caduta foglie aumentare la dose di rame. Negli appezzamenti colpiti intervenire con un trattamento abbattente. Nei casi più gravi ripetere il trattamento dopo 7 - 8 giorni. Nel periodo autunnale la femmina ovidepone in corrispondenza delle gemme. Intervenire in condizioni di alta umidità e temperature non inferiori a 10°C. 10000 Varia POLTIGLIA CAFFARO 20 DF NEW, POLTIGLIA BORDOLESE DISPERSS VARI DOSE (g-mL/ hL) FORMULATO CMMERCIALE In presenza di danni significativi effettuare un trattamento autunnale a base di nematodi enteropatogeni. Ciclo di 2 interventi a base di zolfo ad alto dosaggio intervallati di 15 giorni da un trattamento all’altro Intervenire in maniera localizzata sulle piante colpite a livello del colletto. MARCIUME DEL COLLETTO ERIOFIDE VESCICOLOSO STRATEGIE DI DIFESA E OSSERVAZIONI AVVERSITA’ FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA COMPATIBILITA’ DEI PRODOTTI UTILIZZATI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA PRINCIPIO ATTIVO OLIO MINERALE FORMULATO COMMERCIALE COMPARIBILITA’ E FITOTOSSICIA’ POLITHIOL Non è compatibile con prodotti contenente zolfo. Qualora si eseguano trattamenti separati con tali prodotti si consiglia di osservare un intervallo di tempo di almeno 2 settimane. Trattare solo durante la fase di riposo vegetativo e non oltre la fase di “ingrossamento gemme” o “gemma cotonosa”. In caso contrario il prodotto può risultare fitotossico. SELECTA DISPERSS, RAMEICI POLTIGLIA BORDOLESE DISPERSS, POLTIGLIA CAFFARO 20 DF NEW ecc Selecta disperss è compatibile con MICROTHIOL DISPERSS. Non trattare durante la fioritura. Su varietà di melo (Golden Delicious) e pero (Abate Fetel, B.C. William, Kaiser) cuprosensibili il prodotto può essere fitotossico se distribuito in piena vegetazione. In tali casi se ne sconsiglia l’impiego dopo la piena ripresa vegetativa. Selecta disperss è compatibile con MICROTHIOL DISPERSS. Poltiglia bordolese disperss è compatibile con gli zolfi. Poltiglia caffaro 20 df new non è compatibile con i formulati alcalini (polisolfuri ecc.) Il prodotto non è compatibile con antiparassitari alcalini (polisolfuri, Poltiglia bordolese ecc) e con oli minerali. Il prodotto deve essere irrorato a distanza di almeno tre settimane dall’impiego degli oli minerali. Effettuare i trattamenti nelle ore più fresche della giornata, preferibilmente nelle prime ore del mattino o con cielo coperto. Il prodotto può risultare fitotossico su melo (Golden Delicious) e su pero (Kaiser, William, Decana del Comizio). ZOLFO SULFAR POLISOLFURO DI Ca POLISOLFURO DI CALCIO POLISENIO CAOLINITE SURROUND WP - NEEMAZAL – T/S ecc Normalmente non è fitotossico ed il trattamento può essere ripetuto nello stesso appezzamento più volte durante la stagione. Alcune varietà di pero (Abate Fetel, Conference ecc.) sono risultate sensibili. Controllare bene l’etichetta. Solo la cv William risulta tollerante VARI Il prodotto non è compatibile con i prodotti alcalini quali polisolfuri e calce. Verificare che il pH dell’acqua non sia basico (>7), se del caso stabilizzare il pH dell’acqua con i preparati autorizzati in commercio a questo scopo. SUCCESS, LASER ecc Per evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza, si consiglia di inserire il prodotto in un programma che preveda l’alternanza di prodotti a base di spinosad con altri prodotti contenenti una sostanza attiva diversa. Il prodotto ha dimostrato di essere perfettamente miscibile con i più comuni antiparassitari, tuttavia si consiglia di usare il prodotto strettamente da solo. Il prodotto, usato da solo, non ha evidenziato problemi di fitotossicità. Da verificare la sua selettività nei confronti dei fitoseidi AZARIDACTINA PIRETRINE SPINOSAD Il prodotto va impiegato da solo. La sua applicazione deve essere distanziata di almeno 15 giorni da un trattamento con oli minerali. 245 FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA PRINCIPIO ATTIVO FORMULATO COMMERCIALE COMPARIBILITA’ E FITOTOSSICIA’ BACILLUS AMYLO-X Evitare miscele che potrebbero danneggiare il microrganismo. Conservare il prodotto in luogo fresco, asciutto e ventilato. A temperatura ambiente (21-24 °C) il prodotto è stabile per 2 anni. SERENADE MAX Evitare miscele che potrebbero danneggiare il microrganismo. Poiché il prodotto il prodotto può lasciare una leggera copertura bianca sulla vegetazione, si raccomanda di impiegare il prodotto non più tardi del massimo stadio di sviluppo vegetativo. MADEX 100 Non è compatibile con prodotti a base di rame e prodotti a reazione molto alcalina (poltiglia bordolese, polisolfuro, ecc). Evitare l’uso di acqua con pH superiore a 8, altrimenti utilizzare un prodotto tampone. Al momento del trattamento le piante non devono essere umide per pioggia o rugiada. CARPOVIRUSINE EVO 2 ecc Compatibile con la maggior parte dei fungicidi. Non miscelare con zolfo o prodotti alcalini quali cloruro di calcio non tamponato. Conservare il formulato in congelatore (-18°C) nel lungo periodo (minimo 2 anni dalla data di produzione). Scongelare almeno 1 giorno prima del trattamento a temperatura ambiente. il formulato può essere congelato varie volte. Fuori dal congelatore il formulato può essere conservato in frigorifero o in ambiente refrigerato (+ 4°C) per un periodo massimo di 8 mesi o a temperatura ambiente (25°C max) per 1 mese. VARI Applicazione va eseguita nelle ore fresche della giornata, per evitare una forte presenza di raggi ultravioletti. Ripetere la copertura in caso di forte piogge entro le 24h. Compatibile con i prodotti che non presentano reazione alcalina (Poltiglia bordolese e calce). Conservare in un luogo fresco ed asciutto, nella confezione originale ben chiusa. AMYLOLIQUEFACIENS BACILLUS SUBTILIS CYDIA POMONELLA GRANULOVIRUS BACILLUS THURINGENSIS ATTENZIONI MODALITA’ D’USO DEI PRODOTTI PER LA DIFESA pH: E’ opportuno utilizzare acqua leggermente acida (pH = 6) per il piretro, azadiractina e il virus della granulosi Momento d’intervento: - i trattamenti vanno eseguiti verso sera poiché molti prodotti sono fotolabili e termolabili, in particolare piretro, bacillus thuringensis, beauveria bassiana, ampelomyces quisqualis e virus della granulosi - Lo zolfo in polvere deve essere distribuito al mattino, per favorire, grazie alla rugiada, una migliore adesione del prodotto Compatibilità: - I trattamenti con prodotti a base di zolfo devono essere distanziati di 15 - 20 giorni da quelli a base di olio utilizzato ad alte dosi - Non utilizzare i prodotti a reazione alcalina (poltiglia bordolese, polisolfuro di calcio) in miscela ad altri (piretro, Bacillus thuringensis, virus della granulosi) - Non utilizzare Ampelomyces quisqualis in miscela a zolfo - Non utilizzare il Virus della granulosi in miscela a Bacillus thuringensis Temperature: - I prodotti a base di rame ed il polisolfuro di calcio possono diventare fitotossici in caso di abbassamenti termici, in particolare sulle drupacee - Ampelomyces quisqualis agisce a temperature più basse (12°C) dello zolfo - Bacillus thuringensis non è efficace a basse temperature perché l’attività trofica DELLE larve dei fitofagi è ridotta 246 FRUTTICOLTURA APPENDICE BIOLOGICA CONCIMAZIONE Come noto nei frutteti a conduzione biologica non sono ammessi restituzioni con concime di sintesi ma esclusivamente di origine organica. PRINCIPALI CONCIMI, AMMENDANTI E NUTRIENTI AMMESSI NELLA COLTIVAZIONE BIOLOGICA (REG. CEE N. 834/2007) PRODOTTO Letame Letame essiccato e pollina Effluenti di allevamento compostati, compresi pollina e stallatico compostato AZOTO Rifiuti domestici compostati o fermentati Torba Miscela di materiali vegetali compostata o fermentata Prodotti o sottoprodotti di origine animale: farina di sangue ecc Fosfato naturale tenero FOSFORO Fosfato alluminocalcico Scorie di defosforazione Sale grezzo di potassio o kainite POTASSIO Solfato di potassio, che può contenere sale di magnesio Carbonato di calcio CALCIO Solfato di calcio (gesso) Soluzione di cloruro di calcio Borlande e estratti di borlande Solfato di magnesio ALTRI ELEMENTI Zolfo elementare Oligoelementi Farina di roccia e argille *ATTENZIONE: riguardo alle limitazioni e restrizioni sulla origine dei prodotti far riferimento al Reg. CEE 834/2007 247 APPENDICE poltiglia 20 wg Microgranuli idrodispersibili. Formulazione “green” a bassa impronta carbonica. La Poltiglia 20 WG è un formulato rameico composto da brochantite e gesso. Frutto della chimica verde italiana, presenta coformulanti verdi efficaci e sicuri, utilizzati secondo il processo di ecosostenibilità Manica. Ideale per l’agricoltura biologica e integrata. www.manica.com 248 seguici su facebook APPENDICE 249