La patologia arteriosa degli arti inferiori Alfio Amato Dpt CardioToracoVascolare UO di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna Direttore Prof.G.Palareti Arteriopatie Ostruttive Croniche Periferiche degli Arti Inferiori • Lo studio delle AOP degli arti inferiori inizia in senso clinico e successivamente diagnostico a livello dell’asse aorto-iliaco. • Palpazione e soffi aortici • Soffi iliaci • Polsi femorali • Soffi femorali • Palpazione cavo popliteo • Polsi tibiali Occlusione arteria iliaca comune sn STUDIO DEI SEGMENTI ARTERIOSI ADDOMINALI E DEGLI ARTI INFERIORI Dalla angiografia “obbligatoria” alla necessità dello studio ECD quale I livello di informazione, come confermato dalle Linee Guida di Diagnostica Vascolare ECODOPPLER DELL’AORTA E DEI SUOI RAMI: RACCOMANDAZIONI La prima procedura, oltre alla valutazione clinica, è ultrasonografica con Eco - Color - Doppler, estremamente attendibile nella patologia aneurismatica ed in quella stenotico-ostruttiva. Linee Guida Società Italiana di Diagnostica Vascolare SIDV-GIUV 2003, 2005, 2007 Grado I-A AORTA ADDOMINALE E SUE DIRAMAZIONI • 1-ECOTOMOGRAFIA: ha valutato per prima le dimensioni e la morfologia generica del vaso. • 2-ECODOPPLER: ha associato l’informazione emodinamica dei principali assi arteriosi a quella morfologica. • 3-EC e POWER DOPPLER: ha permesso di individuare,con maggiore sensibilità, le emergenze vasali minori, distinguendo in dettaglio i segmenti aortici ed iliaci. AORTA ADDOMINALE valutazione dei segmenti • ORIGINE TC e AMS: tratto sottodiaframmatico e polo vascolare celiacomesenterico • ORIGINE ARTERIE RENALI : segmento sovra, iuxta e sottorenale • BIFORCAZIONE AORTICA e segmento del carrefour aorto-iliaco, preceduto dall’emergenza della AMI • BIFORCAZIONI ILIACHE :comuni, esterne, ipogastriche , collaterali compensatorie (es:aa.lombari). Ruolo dell’ecocolorDoppler nella diagnostica arteriosa degli arti inferiori VANTAGGI - Studio morfologico longitudinale, trasversale ed emodinamico dei diversi segmenti delle arterie degli arti inferiori (ricerca di eventuali patologie aneurismatiche) - Valutazione emodinamica complessiva: ABI - Valutazione della rilevanza clinica della patologia: indici pressori dopo sforzo Ruolo dell’ecocolorDoppler nella diagnostica arteriosa degli arti inferiori LIMITI - Ridotta panoramicità rispetto all’esame angiografico - Possibili limitazioni anatomiche - Variabilità intra ed interoperatore STUDIO DELLA PLACCA - IMT a livello di femorale comune: correlazione con il rischio cardiovascolare globale - Morfologia non vi sono dati - Ecogenicità sul valore prognostico - Rimodellamento di parete: possibile ruolo sulla progressione della malattia Studio della placca • Carotid intima-media thickness and carotid and/or iliofemoral plaques: comparison of two markers of cardiocvascular risk in hypertensive patients. Tantiere JM, Henry OF, et Al J Hypertens.2003 Apr. Il rischio cardiovascolare si associa sia alla presenza di incrementato IMT carotideo ed iliaco-femorale, che alle placche presenti in 1-4 punti. Studio della placca • Ultrasound assessment of atherosclerotic vessel wall changes: reproducibility of IMT measurements in carotid and femoral arteries • Sramek A, Bosh JB, Reiber JH et Al. Inv.Radiol.2000 Dec. La riproducibilità dell’IMT per gli arti inferiori a livello della arteria Femorale Superficiale presenta una ottima sensibilità nei pazienti cardiopatici. Eco Doppler, Eco Color Doppler, Power Doppler • LA RISOLUZIONE ECOTOMOGRAFICA PERMETTE UNO STUDIO DETTAGLIATO RISPETTO ALLE LESIONI MENO IMPORTANTI, INVERSAMENTE AL SEGNALE DOPPLER CHE E’ PIU’ EFFICACE NELLE LESIONI MAGGIORI. AOP II STADIO A • DOPPLER CW tracciato analogico distale in corso di prima visita con Indice di Winsor (ABI) • CLAUDICOMETRIA • STRANDNESS TEST intervallo libero da dolore marcia totale sino all’arresto riserva funzionale dell’arto ECOCOLOR DOPPLER Aorto Iliaco, Femoro-Popliteo-Tibiale TSA Arteriopatie Ostruttive Croniche Periferiche degli Arti Inferiori • L’ECD rappresenta la metodica ideale per la valutazione morfologica ed emodinamica • La misurazione dell’ABI è indispensabile per il completamento dell’esame • L’angiografia deve sempre piu’ essere indicata ai fini del trattamento: -Chirurgia elettiva- Chirurgia di salvataggio -Pta-stenting-Controllo Trombolisi LR Vena TP Arteria TP Vena TP Arteria TP Arteria TP ECODOPPLER DELL’AORTA E DEI SUOI RAMI: criteri per la diagnosi non invasiva del distretto aorto-iliaco Riduzione del diametro del lume Caratteristiche del picco di velocità sistolica e dell’analisi spettrale Nessuna PSV normale, < 120 cm/s; onda trifasica < 50% PSV stenosi/PSV prossimale < 2; mantenimento del reverse Lieve allargamento dello spettro; PSV stenosi/PSV prossimale > 2; reverse assente Turbolenza post-stenotica Allargamento dello spettro Onda monofasica dopo la stenosi; possibile normalizzazione a valle PSV 150 – 300 cm/s 50 – 79% 80 – 99% PSV stenosi/PSV prossimale > 2; reverse assente Turbolenza post-stenotica Ampio allargamento dello spettro Onda monofasica dopo la stenosi PSV > 300 cm/s Occlusione Assenza di flusso Onda monofasica; colpo preocclusivo prossimale all’occlusione Onda monofasica distale con velocità ridotta Arteriopatie Ostruttive Croniche Periferiche degli Arti Inferiori LA VALUTAZIONE FUNZIONALE Strandness Test Oltre alla suddivisione in stadi, permette di indicare l’entità della Riserva Funzionale degli arti inferiori, misurata con valutazione Doppler tramite ABI basale, all’arresto della marcia e nei successivi minuti. Follow-up del trattamento medico, chirurgico vascolare o endovascolare. DIAGNOSTICA CRUENTA in quali casi - I stadio → Mai - II stadio (A e B) → se invalidante e finalizzata al trattamento - Per migliorare la qualità di vita non per criteri morfologici o velocitometrici STENT ARTERIA ILIACA ESTERNA xxxxxxxxx STENT ARTERIA FEMORALE SUPERFICIALE-RESTENOSI- STENT ARTERIA FEMORALE SUPERFICIALE-RESTENOSI- STENT ARTERIA FEMORALE SUPERFICIALE-RESTENOSI- STENT ARTERIA POPLITEA ? PTA ARTERIA POPLITEA E SEGMENTI SOTTOPOPLITEI US e Ischemia critica L’ischemia critica degli arti inferiori è un processo patologico determinato da una progressiva riduzione del flusso sanguigno legato in particolare alla malattia aterosclerotica e diabetica, comportante una riduzione del metabolismo cellulare con conseguente danno funzionale (Dormandy, 1986; Lowe G, 1990; II Eur Cons Doc CLI, 1992) US e Ischemia critica L’ischemia critica degli arti inferiori ha da tempo trovato nella diagnostica USDoppler un fondamentale ausilio, sia per lo studio fisiopatologico ed emodinamico delle lesioni vascolari del macrocircolo, spesso associato a severe alterazioni del microcircolo tissutale, che per le successive applicazioni terapeutiche, necessariamente di rapida decisione. US e Ischemia critica Svs/Iscvs, ad hoc committe definition: • Ischemia con dolore a riposo e pressione Doppler alla caviglia < 40mmHg con onda piatta od appena pulsante e pressione alle dita < 30mmHg • Piccola perdita di tessuto, ulcera inguaribile, gangrena focale e ischemia diffusa del piede, pressione all’anca < 60mmHg, pressione alle dita < 40mmHg • Perdita di tessuto maggiore estesa a livello transmetatarsale, perdita funzionalità del piede, pressione residua alla gamba < 60mmHg, pressione delle dita < 40mmHg (Rutherford RB, 1986) US e Ischemia critica International Vascular Symposium working party definition: • Importante dolore a riposo che impedisce il sonno e richiede analgesici per più di quattro settimane. • Pressione arteriosa alla caviglia < 40mmHg • Pressione arteriosa alla caviglia < 60mmHg in presenza di gangrena o necrosi delle dita US e Ischemia critica European Working Group definition: *Importante dolore a riposo che richiede l’utilizzo di analgesici da almeno 2 settimane, oppure *Ulcere, Gangrene e *Pressione alla caviglia < 50mmHg o alle dita < 35mmHg US e Ischemia critica RISK OF DEVELOPING CLI (Dormandy, 1999) • • • • • • Diabetic x 4 Smoker x 3 ABI < 0.7 x 2 < 0.5 x 3 Age > 65 x 2 Lipid abnormalities x 2 US e Ischemia critica Trombolisi Monitoraggio ECD della procedura -Studio dell’area di infissione transcutanea -Valutazione del catetere a ridosso dell’area trombotica -Ricanalizzazione, non variazione del trombo, retrombosi -Complicanze US e Ischemia critica Le applicazioni legate alla presenza/ assenza del segnale Doppler, hanno permesso di considerare a livello della caviglia sia il segnale arterioso che venoso, così da riclassificare il quadro clinico dell’ischemia critica degli arti inferiori, in un inquadramento clinicodiagnostico. (Rutherford RB,1999.) ISCHEMIA CRITICA DEGLI ARTI classificazione clinica (Rutherford R.B.,’99) categoria descrizione Riempiment D e b o l e z z a P e r d i t a Segnali Doppler o capillare muscolare sensibilità Arterioso venoso VITALE Rischio non immediato intatto nessuna nessuna A RISCHIO Salvabile se trattato immediatam ente Intatto, lento Lieve, parziale Lieve, incomplet a Non udibile Notevole perdita di tessuto, necessità amputazione a prescindere da qualsiasi trattamento Assente Cadave rico Profonda, paralisi (rigor) Profonda, anestesia Non percepibile IRRE VERSIBILE Udibile udibile percepibile ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI LE 5 P ANGLOSASSONI: • Dolore (Pain) • Assenza dei polsi (Pulselessness) • Pallore • Parestesia • Paralisi ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI L’ischemia acuta degli arti inferiori presenta una mortalità elevata (25%) e porta ad amputazioni maggiori in percentuali che vanno dal 20 al 40%. (Lusby Y) ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI • L’EMBOLIA E’ SPESSO LA PRIMA CAUSA DI OCCLUSIONE DEL LUME VASALE ARTERIOSO • L’EMBOLO INTERESSA IL VASO DOVE IL CALIBRO SI RIDUCE O A LIVELLO DELLE BIFORCAZIONI ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI ARTI SUPERIORI La localizzazione più frequente riguarda l’arteria brachiale; a tale livello la possibilità di compenso è spesso più ampia. ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI L’aterosclerosi disseminata, anche in assenza di aneurismi, è causa frequente di embolia ateromatosa e può determinare le forme distali dette “Blue Toe Sindrome ” ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI FORME IATROGENE • Uso diffuso di CATETERISMI e TRATTAMENTI ENDOVASCOLARI. • Sede PROSSIMA ALL’AREA DEL CATETERISMO o DISTALE per patologia tromboembolica. • MIGRAZIONE DI CORPI ESTRANEI CARDIACI O INTRA-ARTERIOSI (STENT) che occludono un vaso periferico (rara). ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI FLEGMASIA CERULEA DOLENS Quadro clinico particolare costituito dal blocco venoso del deflusso di tutto un arto in caso di TVP. Il circolo venoso profondo e superficiale (assi iliaco-femoro-poplitei e safenici) si occludono. ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI “RIGIDITA’ LEGNOSA” E CONTRATTURA MUSCOLARE INVOLONTARIA Quadro di estrema gravità; anche se si ottiene la rivascolarizzazione la funzione è ormai compromessa. ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI La trombolisi fisiologica rappresenta una importantissima funzione del processo naturale dell’emostasi. Il processo è iniziato dagli attivatori del plasminogeno e della plasmina, prodotti da cellule endoteliali; la plasmina trasforma la fibrina insolubile in prodotti di degradazione solubili. ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI Dal 1996 il trattamento trombolitico sistemico è stato definitivamente abbandonato, come indicato dal Working Party on Thrombolysis in the Management of Limb Ischaemia. Una eccezione riguarda i soggetti in cui è assente ogni accesso vascolare arterioso. ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI • Scoagulazione immediata con eparina ev. • Rapido studio angiografico dell’arto associato a valutazione distale del segnale Doppler • Se la guida può attraversare il trombo si procede con l’infusione del trombolitico scelto. Anche un tentativo breve è utile (può migliorare il run-off, ricanalizzando i vasi collaterali trombizzati) ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI END POINTS PRIMARI: • Amputation-free survival END POINTS SECONDARI: • • • • • Pervietà dell’arteria Minore necessità di chirurgia Possibile successiva terapia endovascolare Ripristino funzione dell’arto Scomparsa del dolore ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI • UROCHINASI: 200.000-240.000 unità/h nelle prime 2 ore, poi 75.000-100.000 unità/ h. Efficacia superiore a SK con risoluzione del quadro fino al 77% e minori complicanze emorragiche. • STREPTOCHINASI: non utilizzato. • ATTIVATORE TISSUTALE DEL PLASMINOGENO: utilizzato, ma non dal nostro gruppo. ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI ASPETTI TECNICI DELLA TROMBOLISI • Accesso preferenziale: a. femorale comune controlaterale all’arto ischemico, portando guida e catetere a ridosso del trombo. • Catetere: calibro 5 french, posto all’interno del trombo, può avanzare ulteriormente nella lesione occlusiva. • Lisi con UK: si può protrarre fino a 48 ore. • Stenosi residue: da trattare a fine procedura per evitare la retrombosi (angioplastica endoluminale) ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI MODALITA’ DI INFUSIONE FIBRINOLITICO: 1. Infusione continua con pompa-siringa programmata 2. Stepwise infusion a dosi differenziate 3. Graded infusion 4. Forced-periodic infusion (pulsed spray): brevi e multiple iniezioni a pressione tramite fori laterali del catetere. Riduce il tempo di azione del farmaco. ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI RISULTATI DEL TRATTAMENTO • EFFICACE • INEFFICACE COMPLICANZE MAGGIORI O MINORI IN ENTRAMBI I CASI COMPLICANZE DELLA TROMBOLISI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Trombosi pericatetere (accesso anterogrado) Emorragie: maggiori (5 %), minori (5-14 %) Stroke (1-3 %) Tromboembolismo distale Sindrome da rivascolarizzazione e Sindrome compartimentale Perforazione del vaso Aneurisma spurio in sede di iniezione Fistole artero-venose Infezioni ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI FATTORI PREDITTIVI SFAVOREVOLI • • • • • • Storia di stroke e/o insufficienza cardiaca Diabete mellito Età Assenza segnale Doppler alla caviglia Deficit neurosensoriali Occlusione molto estesa a partenza embolica • Trombo non attraversabile dalla guida ISCHEMIA ACUTA DEGLI ARTI I vantaggi della trombolisi sulla chirurgia sono: minore invasività, possibile ricanalizzazione dei vasi collaterali, localizzazione della lesione sottostante l’evento occlusivo acuto. La trombolisi può dissolvere i trombi residui dopo embolectomia con catetere di Fogarty, oppure trattare la trombosi di by-pass arteriosi anche a distanza dall’evento, risultando efficace anche dopo parecchi giorni dall’evento acuto. IMAGING ULTRASONOGRAFICO Color Doppler GLI PSEUDOANEURISMI Aneurisma della arteria poplitea Pseudoaneurisma della arteria femorale comune Pseudoaneurisma della arteria femorale comune Ematoma del poplite PSEUDOANEURISMI RACCOLTE EMATICHE IN CONTINUITA’ COL LUME ARTERIOSO, DELIMITATE DA COAGULI E SUCCESSIVAMENTE DA CAPSULA FIBROSA PATOLOGIA ANEURISMATICA PSEUDOANEURISMI • CAVITA’ COMUNICANTE CON UN’ARTERIA • ASSENZA DI FIBRE ELASTICHE O MUSCOLARI DI PARETE • PREVALENTE GENESI IATROGENA –BP, CATETERISMITRAUMATICA PSEUDOANEURISMI • Incidenza: 0.05-2% DEI CATETERISMI FEMORALI • Maggior rischio: IPERTENSIONE, • TERAPIA FIBRINOLITICA O ANTICOAGULANTE, • PUNTURE RIPETUTE DEL VASO OD IMPROPRIE, • INSUFFICIENTE COMPRESSIONE DEL VASO DOPO LA PROCEDURA PSEUDOANEURISMI DIAGNOSI ECO COLOR DOPPLER • SENSIBILITA’: 94-95% • SPECIFICITA’: 94-97% • ACCURATEZZA: 94% PSEUDOANEURISMI DIAGNOSI ECO COLOR DOPPLER • JET SISTOLICO INTRACAVITARIO • MORFOLOGIA CARATTERISTICA DELLO SPETTRO DOPPLER “TO AND FROM” • FLUSSO “A OMBRELLO” NEL LUME DELLA CAVITA’ PSEUDOANEURISMI L’ECO COLOR DOPPLER EVITA IL RICORSO ALL’ANGIOGRAFIA, CHE RIMANE INDICATA NEI CANDIDATI AD INTERVENTO SOLO NEI CASI NON DEFINIBILI CON LA PRIMA METODICA, QUINDI IN PARTICOLARE A LIVELLO PROFONDO Caso clinico arto superiore Anamnesi: - Paziente di 74 anni. - Ipertensione arteriosa da 10 anni. - AOP da 3-4 anni. - Ipercolesterolemia in controllo farmacologico. - Terapia in corso: Zanedip 10 mg, Atenololo 100 mg, Triatec 2,5 mg, Simestat 10, Cardioaspirin 100. - 24/08/07: improvviso e violento dolore all’avambraccio Dx, con pallore della mano, regredito in 2 ore. - In P.S., visita chirurgica vascolare: richiesto Eco-Doppler. - Eco-Doppler arterioso: trombosi sub-occlusiva dell’arteria omerale Dx, con flusso ridotto ma conservato su arterie radiale e ulnare. Etiopatogenesi Ø Embolia, di origine: ⇨ cardiaca, la più frequente (circa 80%) ⇨ ateroma ⇨ aneurisma Ø Trombosi, su alterazioni della parete vasale con sovrapposizione di trombo. Cause: ⇨ AOP scompensata (complicanze acute della placca ateromasica: emorragia intraplacca, ulcerazione con trombosi) ⇨ aneurisma: trombi che crescono ostruendo il lume, complicati da trombosi ⇨ traumi (schiacciamento della parete del vaso con lesioni intimali – condizione trombogenica) Etiopatogenesi Dissecazione ⇨ lume del vaso occluso dall’espansione del canale creato nella parete del vaso Clinica Ø Dolore: improvviso, violento Ø Cute: pallida e fredda Ø Assenza di polsi periferici nell’arto colpito Ø Alterazioni della sensibilità e della motilità: si sviluppano dopo un certo tempo di ischemia, sono indice di irrecuperabilità dell’arto (paralisi ed ischemia: indicazione ad amputazione). Diagnosi Ø importante la clinica Ø per capire l’etiologia, d’aiuto l’anamnesi: AOP, aneurismi noti al paziente, cardiopatia dilatativa… Ø Esami strumentali: ⇨ Eco-Doppler ⇨ Angiografia ⇨ Angio-RM ⇨ Angio-TC ⇨ Ecocardiogramma Terapia Ø Chirurgia convenzionale Ø Chirurgia endovascolare Ø Terapia medica La scelta dell’approccio dipende in parte dall’etiologia dell’episodio: Ø Embolo: prevalentemente trattato con embolectomia (catetere con palloncino) Ø Trombosi: è indicata terapia medica seguita o meno dalla chirurgia. Trombo lisato da farmaci fibrinolitici con infusione loco-regionale. Risolto il trombo si evidenzia la patologia di base che lo ha causato (placca o aneurisma) Indagini eseguite Ø Eco-Doppler vasi epiaortici: diffusa ateromasia, stenosi non emodinamiche (30-40%). Ø Eco-Doppler aorto-iliaco: aorta e assi iliaci regolari, con moderato ispessimento parietale. Ø Eco-Doppler arti inferiori: stenosi multiple della femorale superficiale Dx, con stenosi serrata al canale di Hunter, velocità di flusso ridotta in poplitea. Stenosi della poplitea terminale. A Sn, ostruzione della femorale superficiale all’origine con ripresa di flusso in poplitea. Flusso ridotto sulle tibiali. ABI Dx: 0.8; Sn: 0.52. Ø Ecocardiogramma: cardiopatia ipertensiva di grado lieve. Insufficienza aortica e mitralica di grado lieve. Ø Eco-Doppler Transcranico con infusione di microbolle: negativo per shunt destro-sinistro. La paziente è stata trattata con Enoxaparina a dosaggio terapeutico (6.000 x 2), monitorata con controlli clinici ed Eco-Doppler. Eco-Doppler arti superiori del 6/9/07: Ø ricanalizzazione del tratto trombizzato dell’arteria omerale alla biforcazione, con stenosi attuale del 50% circa. Velocità di flusso regolare sia sull’arteria radiale che sull’ulnare. Eco-Doppler arti superiori del 1/10/07: Ø Completa ricanalizzazione del tratto trombizzato dell’arteria omerale alla biforcazione, senza stenosi residua. Attualmente a tale livello si rileva solo un moderato ispessimento parietale. Velocità di flusso regolare sia sulle arterie radiale e ulnare. Biforcazione omerale Diagnosi di dimissione: “Trombosi o embolia arteriosa dell’arto superiore destro”. Ø Sospesa la terapia con Enoxaparina dopo 40 giorni di trattamento. Ø Sostituito ASA con Ticlopidina 250 mg x 2, in considerazione del fatto che la paziente era in terapia con ASA e della apparente inefficacia del farmaco nella prevenzione dell’evento trombotico (o embolico). Quesito finale: trombosi o embolia? “The absence of evidence is not evidence of absence”. C. Sagan Bibliografia: 1. “Surgical of acute embolism of the upper extremity”. Fan LH, Ye JR, Fu WG, Guo DK, Chen B, Yang J, Jjang Jh, Shi ZY. Zhonghua Wai Ke Za Zhi, 2003, Jan: 41(1): 50-1. Shangai, China. 2. “Peripheral arterial embolism: prevalence, outcome, and the role of echocardiography in management”. Gossage JA, Alì T, Chambers J, Burnaud KG. Vasc Endovascular Surg. 2006 Aug-Sep. London, UK. 3. “Clinical pathways – intervention or surgery for acute ischemia of the extremities”. Halter G, Orend KH, Sunder-Plansmann L. Chirurg. 2003. Germany. 4. “Diagnosis and management of patients with peripheral macroemboli from thoracic aortic pathology”. Lau LS, Blanchard DG, Hye RJ. Vasc. Surgery 1997. San Diego, USA. 5. “Acute arterial occlusions of the upper extremities-clinical data. Cupka I, Bruncàk P, Pelc J, Berek P, Kovàcs V. Rozhl Chir. 2003. Lucenec, Slovenska republika. 6. “Fibrinolitic therapy for upper-extremity arterial occlusions”. Vidlu DM, Venbrux AC, Benenati J, et al. Radiology 1990. Baltimore, USA. 7. “rt-PA thrombolysis in acute thromboembolic upper-extremity arterialocclusion”. Cejna M, Salomonowitz E, Wohlschlager H, et al. Cardiovasc Intervent Radiol. 2001 Jul-Aug. Hospital St. Pölten,Austria. 8. “Intra-arterial lysis therapy in acute limb ischemia. Technical possibilities and limits of indication”. Bräunlich S, Scheinert S, Schmidt A, et al. Chirurg. 2003. Leipzig, Germany. FURTO della SUCCLAVI A cosa accade alla arteria FAV e Furto della Succlavia • Abitualmente la Letteratura utilizza il termine di Steal Syndrome per indicare il quadro di Furto/ Emostorno, clinicamente evidente, da parte della FAV nei confronti del segmento distale dell’arto, abitualmente la mano attraverso l’arcata palmare. • Acrosindrome ischemica: più frequente nei soggetti anziani, nei diabetici, nei vasculopatici polidistrettuali o associati fattori di rischio. FAV e Furto della Succlavia • Un “Furto”, in senso emodinamico, avviene comunque nel 75-90% dei soggetti con FAV (Kwun KB, 1979. Wiese P, Eras J, 2003) • Permane clinicamente silente in gran parte dei soggetti • Fattori di rischio rilevanti per comparsa dei sintomi sono: • Sesso femminile, • Età maggiore di 60 anni • Diabete mellito FAV e Furto della Succlavia • L’associazione di FAV e Sindrome da Furto della Succlavia è complicazione poco frequente ma rilevante. • Associata ad eccessiva perfusione della FAV. • ECD: diagnosi di Furto, calcolo della portata della FAV, controllo in fase operatoria del risultato, follow-up. • Aschwanden M, Hess P et Al, J Vasc Surg. 2003 DISTRETTO VERTEBROBASILARE • FURTO DELLA SUCCLAVIA DI TIPO CONTINUO E NON: lesione a monte dell’emergenza della arteria vertebrale Ø Caduta della pressione succlavia distale Ø Aumento del flusso vertebrale controlaterale sino al 78% e di quello carotideo sino al 22%. Ø Bifasismo od inversione del flusso vertebrale omolat. e riduzione flusso cerebrale globale, fino al 41%. FAV DIALITICA E FURTO DELLA SUCCLAVIA • Subclavian steal phenomenon induced by arteriovenous fistula for hemodialysis • Subclavian steal phenomenon complicating an upper extremity arteriovenous fistula for hemodialysis FURTO “a carico della vertebrale” Vertebral Artery Doppler Waveform Changes Indicating Subclavian Steal Physiology Ø FURTO LATENTE Ø FURTO INTERMITTENTE Ø FURTO CONTINUO Studio segmento V0-V1 e compressione Tilleaux Subclavia steal syndrome from hight-output brachiocefalic arteriovenous fistula: a previously undescribed complication of dialysis access Case report: • Maschio di 28 anni FAV arto superiore sn portata 5.8 l/min al Doppler Furto continuo a carico della vertebrale omolaterale Sintomi di insufficienza vertebro-basilare: diplopia, vertigini, drop-attack • Terapia: riduzione chirurgica della FAV, scomparsa del furto della succlavia, scomparsa dei sintomi. Schenk WG 3rd, J Vasc Surg, 2001 FAV e Furto della Succlavia casistica personale 2007-2009 • • • • • 4 soggetti portatori di FAV e Furto SCLV 2 maschi e 2 femmine Età compresa fra 46 e 68 anni Fattori di Rischio cardiovascolari in 3 su 4 2 soggetti, femmine, con sintomi vertebrobasilari in particolare a fine dialisi: • Riscontro al Doppler TC di Furto a carico della vertebrale intracranica • 1 soggetto con furto intermittente iniziale della arteria Basilare • Hemodynamic effects of subclavian steal phenomenon on contralateral vertebral artery. Buona relazione! Ciao Patrizio