COLLEGIO BIANCONI ALLA RICERCA DI SÉ ATTRAVERSO L’INCONTRO CON L’ALTRO E CON LA VITA CENTRO ORIENTAMENTO FAMIGLIA La trasformazione dei pensieri metafore per superare convinzioni limitanti Modi di pensare che impediscono una piena evoluzione personale Talvolta le convinzioni limitanti non solo ostacolano il benessere ma boicottano anche le conquiste La metafora offre una ispirazione, uno stimolo che può attivare dei cambiamenti attraverso la suggestione: non è una lezione accademica, né viene percepita come minaccia … è solo una storia che descrive modi diversi di pensare e di agire. Centro Orientamento Famiglia M.G. Maiellaro e F. Nova 2 Il proverbio spagnolo Ha l’obiettivo di: • • • • smussare comportamenti estremi proporre mediazioni flessibilità aperture Centro Orientamento Famiglia M.G. Maiellaro e F. Nova 3 Cosa sono le convinzioni …sono attribuzioni di significato o di causa che servono al soggetto per organizzare la percezione e spiegare eventi del passato, del presente o anticipare eventi del futuro. La loro funzione è quella di dare significato alle azioni, attivare capacità e comportamenti. Appaiono sotto la veste di affermazioni difficili da confutare, non rispecchiano la realtà, non sono descrittive ma interpretative: forniscono una motivazione, stimolano una reazione e infondono una visione che spinge ad attuare certi comportamenti e a evitarne altri Centro Orientamento Famiglia M.G. Maiellaro 4 Le convinzioni sono attribuzioni durevoli di significati • alla propria identità • alle proprie competenze • al mondo circostante Fondate su basi soggettive ritenute oggettive Le attribuzioni assegnano: cause, spiegazioni, significati, motivazioni al comportamento umano integrando i fattori personali con quelli ambientali Fattori personali Fanno riferimento al sistema di capacità acquisite dal soggetto e maturate nel tempo, alle sue esperienze di riferimento e ai tentativi messi in atto per eseguire i compiti e per raggiungere le mete Es.: il soggetto può considerare se stesso capace di portare a termine un determinato compito, di fronteggiare le difficoltà, di controllare le diverse variabili intervenienti. In questo caso il soggetto dà un’attribuzione specifica alla situazione, la colloca in una dimensione temporale precisa, e attribuisce a se stesso-a una relativa capacità di governare alcune variabili. Fattori ambientali Riguardano le diverse difficoltà presentate dal compito o dalla situazione e le variabili impreviste Es.: la persona considera che gli ostacoli sono troppo difficili da superare, valuta la situazione in modo globale, con una stabilità temporale che non dà adito a prospettive di cambiamenti. Ritiene di non poter controllare la situazione. Le variabili ambientali sono predominanti e il soggetto si considera impotente, senza energie che possano spingerlo almeno a fare dei tentativi Ognuno ha le sue convinzioni che esprime attraverso concetti, principi, idee, pensieri collegati a grappolo. Questi collegamenti creano legami durevoli, non sempre coerenti fra loro, ma fortemente incisivi, inseriti in un circuito di influenzamento e di rinforzo reciproco, sotto forma di generalizzazione, di attribuzione di significati, di nessi causa-effetto… circoli virtuosi: fa crescere l’impegno circoli viziosi fa diminuire gli sforzi, e gli insuccessi di quei poco convinti tentativi sono la prova dell’esatta convinzione negativa di partenza 25 Febbraio 2010 Centro Orientamento Famiglia M.G. Maiellaro e F. Nova 8 Il paradosso di Edipo Ogni individuo crea le proprie convinzioni evolutive o limitanti partendo da una o più esperienze particolari che poi generalizza e usa come traccia per osservare i fenomeni, leggere dati, attribuire spiegazioni, commentare, orientare e guidare il proprio comportamento, decidere. Convinzioni evolutive: contengono suggerimenti positivi, indicazioni di piani di vita costruttivi. Sono ricche di permessi, motivazioni, spinte e incentivi Offrono suggerimenti ed ispirazioni, forniscono una solida e flessibile struttura per costruire la propria libertà e per comporre la propria vita Aiutano a pervenire a una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità, donano un senso di autoefficacia Sono alimentate dall’intelligenza emotiva che a sua volta stimola lo sviluppo cognitivo e consente di sfidare la rassicurazione del comportamento automatico. Una solida base emozionale fa accettare i propri limiti e contemporaneamente stimola il coraggio insito nella scelta di intraprendere nuove azioni e nuove esperienze Alimentano il processo di individuazione soggettiva, processo inserito in un continuum che cerca l’equilibrio tra la presa di coscienza dei propri limiti e la voglia di sfidarli, tra i condizionamenti del passato e le opportunità offerte dal futuro Attribuite a se stessi, possono riguardare aspetti: Dell’essere: “io valgo, io merito…” Delle competenze: capacità, impegno… “sono capace di…, sono brava in…, conosco bene…” Comportamentali:”sono puntuale…,quando prendo un impegno lo rispetto…, rispetto chi la pensa in modo diverso dal mio…” Il responso di Budda Le convinzioni limitanti Contengono ingiunzioni negative del tipo “non vali, non riesci…non sei capace…, non meriti…, non ne vale la pena…non fidarti….” Imbrigliano il soggetto in convinzioni che autoimpediscono evoluzioni personali, sociali… Sono caratterizzate dalla presenza di errori cognitivi e di emozioni negative. Hanno scarsa corrispondenza con la realtà dei fatti, ostacolano la realizzazione di ciò che non si osa neppure considerare e aumenta la probabilità che succedano cose spiacevoli, (profezia che si auto avvera) Provocano un persistente malessere, interferiscono con il benessere, impediscono di provare gioia di vivere e di esercitare la volontà vitale che fa scoprire i piaceri rinnovabili. L’esame di realtà è distorto, i dati non vengono raccolti con obiettività ma si fa guidare da pregiudizi o da illusioni. Rendono passivi Riconoscibili da litanie “ non valgo…non merito…non sono capace…non ce la faccio…” Es. “Giuseppe non mi ama” “io non valgo, non merito, non sono degna di essere amata” (generalizzazione) La città dei divieti Convinzioni limitanti riferite a se stessi Si basano su un generico senso di inadeguatezza, di incapacità, di non valere e di non meritare, riguardano sia la sfera degli affetti che quella delle competenze. La debolezza percepita fa prevalere il bisogno di dipendere dall’approvazione e dall’amore altrui e la necessità di attenersi rigidamente alle norme sancite. Il bisogno estremo di essere amati condizionala libertà e la spontaneità che vengono imbrigliate in canali di formalità, di conformismo. Questo tipo di pensieri limita una piena espressione delle proprie potenzialità: solo un’emotiva consapevolezza dei confini tra potenzialità e limiti può spingere a uscire da una trappola così impoverente In fondo alla grotta Convinzioni limitanti riferite agli altri Sono caratterizzate da generalizzazioni e dalla ricerca della perfezione. Le persone sono giudicanti: solo chi si impegna a realizzare il suo potenziale merita aiuti, stima e rispetto, gli altri vanno lasciati al loro destino. Corrono il rischio di vivere isolati, con pochi amici. È difficile riuscire a soddisfare un ideale così elevato: siccome non trovano persone degne della loro stima questa è la prova inconfutabile che bisogna diffidare delle persone che non valgono e non meritano stima. Il carceriere Convinzioni limitanti riferite al contesto Evidenziano un processo di attribuzioni negative sul significato di certi eventi e mostrano la presenza di un pensiero catastrofico, dogmatico, perfezionista. Le persone che coltivano questo tipo di convinzioni pensano di essere sfortunate, di vivere in balia degli eventi a loro sfavore, senza avere la possibilità di cambiare corso. Considerano la vita colma di difficoltà insormontabili. Quando capita qualcosa di positivo è per puro caso e non dura. I sei viaggiatori in treno