LA RIVOLUZIONE SANITARIA ...Prima e dopo i vaccini... Edward Jenner Click sull’immagine Ignaz Semmelweis Click sull’immagine Veronica S. Louis Pasteur Click sull’immagine Mariagiulia R. Alexander Fleming Click sull’immagine Come ha avuto inizio... • Duecento anni fa i problemi di salute costituivano una preoccupazione per la stragrande maggioranza delle persone. Molti bambini morivano nei primi mesi di vita. Quelli che superavano la difficile fase dell’infanzia venivano spesso portati via da malattie come il tifo e la tubercolosi. Ferite anche piccole potevano degenerare in infezioni fatali, e persino il graffio provocato da un chiodo, se si era sfortunati, poteva condurre alla morte. Alla fine del Settecento i medici e gli scienziati sapevano poco delle malattie, ma avevano notato che alcune di esse si potevano prendere soltanto una volta. Questo valeva anche per il temibile vaiolo: una malattia molto contagiosa che provocava grosse pustole su tutto il corpo e spesso il paziente moriva a causa della febbre, molto alta. Chi sopravviveva, restava segnato da profonde cicatrici lasciate dalle pustole. Solo un medico riuscì a scoprire la vaccinazione contro questa malattia... EDWARD JENNER:UNA SOLUZIONE CONTRO IL VAIOLO • I contadini che vivevano nelle campagne della Turchia avevano notato che alcune persone che prendevano il vaiolo si ammalavano in forma più lieve di altre. Quando questo accadeva, prendevano un ago, foravano una delle pustole, e si incidevano la pelle. In questo modo prendevano il vaiolo anche loro, in genere senza ammalarsi in forma grave. Il medico Edward Jenner lavorava in campagna: usò anche lui questo metodo per proteggere i suoi pazienti dal vaiolo. Ma Jenner si accorse di una strana circostanza: quando incideva la pelle delle sguattere che mungevano le vacche da latte, spesso non si ammalavano affatto. Ciò avveniva perché loro contraevano spesso una malattia simile al vaiolo che colpiva soltanto le vacche, il vaiolo bovino. Anche il vaiolo bovino provocava delle pustole, ma più piccole, e non era mortale. Per confermare questa teoria nel 1796 eseguì un esperimento. Incise la pelle di un bambino sanissimo di otto anni: sulle incisioni sparse il contenuto di una pustola di vaiolo bovino. Una settimana più tardi il bambino ebbe un po’ di febbre, ma si riprese subito. In seguito Jenner sfregò di nuovo una sostanza contagiosa su un’incisione sul braccio del bambino, ma questa volta si trattava della variante pericolosa del vaiolo. La malattia non si sviluppò e l’esperimento dimostrò che era possibile dare alla gente una protezione contro il vaiolo senza correre rischi. Jenner diede a questa tecnica il nome di vaccinazione. IGNAZ SEMMELWEIS: L’IMPORTANZA DELL’IGIENE Negli Anni Quaranta del secolo scorso il medico ungherese Ignàz Semmelweis lavorava nel reparto ostetrico di un ospedale di Vienna, dove erano ricoverate donne che avevano bisogno di assistenza durante il parto. Spesso però molte donne avevano la febbre alta dopo il parto e quasi un quarto moriva. Nell’ospedale in cui lavorava c’erano due reparti ostetrici, e in uno dei due le donne morivano tre volte più che nell’altro. L’unica differenza tra i due reparti era che quello con la mortalità più alta era gestito da studenti di medicina, mentre le responsabilità dell’altro erano affidate a un gruppo di ostetriche. Gli student,i dopo aver sezionato i cadaveri, passavano direttamente alle partorienti, portando così qualcosa di pericoloso, non ancora identificato, nel reparto ostetrico. Semmelweis ordinò quindi agli studenti di lavarsi le mani e ,facendo così, si ridusse vistosamente la percentuale di morti. LOUIS PASTEUR: LA PASTORIZZAZIONE E I VACCINI Louis Pasteur nacque nel 1822 nella città di Dôle, in Francia. Pasteur divenne uno scienziato piuttosto famoso, così nel 1856 venne contattato dal proprietario di una fabbrica in cui si produceva vino per risolvere il problema del vino inacidito. Dopo aver esaminato attentamente il lievito, capì che le minuscole sfere in esso contenute erano in realtà microrganismi. Le cellule di lievito nel vino buono avevano forma sferica, mentre quelle nel vino cattivo erano più allungate e per questo il vino inacidiva. Per evitare ciò Pasteur scoprì che era sufficiente scaldare il vino a una temperatura di circa 50° per uccidere gli organismi indesiderati. A questo metodo si dà il nome di pastorizzazione. Pasteur dopo molte ricerche trovò inoltre il vaccino contro il colera dei polli e la rabbia. ALEXANDER FLEMING: LA PENICILLINA Nel 1928 il medico Alexander Fleming si accorse che i batteri contenuti in una ampolla morivano quando venivano ricoperti da una muffa verdognola. La muffa era costituita da una specie di fungo che si chiamava Penicillium. Nel 1944 si cominciò ad usare un farmaco basato sul Penicillium: si chiamava penicillina. Fin dal primo anno di utilizzazione la medicina salvò la vita a migliaia di soldati feriti nelle battaglie della Seconda Guerra Mondiale. La penicillina non era efficace contro tutti i batteri e tra quelli che non venivano annientati vi era quello della tubercolosi. Gli scienziati capirono che si potevano usare altri tipi di muffe e alla fine degli Anni Quaranta arrivò il primo farmaco efficace contro la tubercolosi. In seguito furono messe a punto altre medicine contro i batteri:oggi questo tipo di farmaci si chiama “antibiotico”.