2. Sicurezza | EBER | EBAM | INAIL | Reg. Emilia Romagna | Reg. Marche | 2.3 impianti elettrici delle macchine CEI EN 60204-1 /06 L’impianto elettrico delle macchine riveste, ai fini della sicurezza, un’importanza rilevante. Al momento dell’acquisto della macchina o in caso di modifiche dell’impianto, l’utilizzatore deve prestare la massima attenzione nel verificare la compatibilità con le condizioni ambientali in cui la macchina verrà utilizzata e la presenza di elementi che in qualche modo possono pregiudicare la sua sicurezza. 2.3.1 Condizioni ambientali Polveri e vapori: l’impianto deve avere un grado di protezione IP (vedi 2.1.1.2 paragrafo ”Grado di protezione IP”) adeguato ad impedire la penetrazione di polveri, vapori o getti d’acqua. Il grado di protezione IP (vedi 2.1.1.2 paragrafo ”Grado di protezione IP”) è una delle caratteristiche di base dell’equipaggiamento elettrico della macchina. Urti: la macchina e il quadro elettrico se dislocati in luoghi che li espongono a urti devono essere protetti con idonee strutture. 2.3.1.1 CORRETTE CONDIZIONI AMBIENTALI Quando non è specificato diversamente dal costruttore (istruzioni per l’uso) le macchine assicurano le proprie prestazioni e le dovute condizioni di sicurezza solo se operano nelle condizioni ambientali previste. A seguito vengono indicati le condizioni ambientali nelle quali le macchine possono operare senza particolari accorgimenti. Temperatura: Il corretto funzionamento degli equipaggiamenti elettrici è previsto per temperature comprese tra +5 e +40 °C. In condizioni climatiche differenti le macchine devono essere equipaggiate appositamente. Umidità: Il corretto funzionamento degli equipaggiamenti elettrici è previsto per ambienti di lavoro in cui l’umidità relativa non è superiore al 50% con temperatura massima di +40 °C. Umidità relative superiori sono ammesse a temperature inferiori (es. U.R. 90% a 20 °C). Altitudine: Il corretto funzionamento dell’equipaggiamento elettrico ed elettronico è previsto per un’altitudine massima di 1000 m. Radiazioni: Proteggere l’equipaggiamento dall’esposizione dei raggi solari i quali, oltre a produrre un surriscaldamento dei contenitori, possono provocare usure e precoce invecchiamento ai materiali isolanti. Precauzioni devono essere prese in presenza di raggi X, raggi ultravioletti, raggi laser o microonde. Contaminanti: l’eventuale presenza in atmosfera di agenti chimici aggressivi richiede che gli involucri (armadi, cassette, tubazioni, guaine), siano di materiali non attaccabili chimicamente dalle sostanze presenti nell’ambiente o durante la lavorazione. Vibrazioni: Le vibrazioni possono produrre varie disfunzioni tra cui l’allentamento di morsetti o bulloni e contatti elettromeccanici incerti per questo é bene prevedere, nei punti critici, adeguati sistemi antivibranti o strutture di tipo ammortizzante. 2.3.2 Caratteristiche di sicurezza dell’equipaggiamento elettrico Sezionamento: tutte le macchine devono essere dotate di un dispositivo in grado di interrompere l’alimentazione elettrica (interruttore/sezionatore). Il dispositivo di sezionamento può essere costituito da una combinazione spina/presa dotata di idonea capacità di interruzione o interbloccata con un dispositivo di manovra (interruttore/sezionatore) dotato a sua volta di idonea capacità di interruzione. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all’interno delle imprese. 89 2. Sicurezza 3. Impianti elettrici delle macchine | EBER | EBAM | INAIL | Reg. Emilia Romagna | Reg. Marche | Protezione contro l’interruzione dell’alimentazione o la riduzione di tensione e il successivo ripristino: quando un riavvio può generare una condizione di pericolo questo deve essere impedito tramite apposito dispositivo. Conduttori: se isolati, l’elemento isolante deve essere integro e non presentare screpolature; conduttori nudi, non rivestiti, non devono essere presenti all’esterno dei quadri. Identificazione: Il colore dell’isolante identifica il circuito di cui il conduttore fa parte. Il codice dei colori é il seguente: • NERO: circuiti di potenza. • ROSSO: circuiti di comando in corrente alternata. • BLU: circuiti di comando in corrente continua. • ARANCIO: circuiti comuni con altre macchine (es. interblocchi) o circuiti non sezionati dal dispostivo di interruzione dell’alimentazione elettrica generale.. • GIALLO/VERDE: circuito equipotenziale, di protezione, di connessione a terra. Dispositivi di comando: tutti dispositivi di comando come i pulsanti anche se dotati di targhetta di identificazione devono rispettare un codice colore. Nei nuovi impianti l’avviamento deve essere codificato con il pulsante di colore bianco e l’arresto di colore nero. Comando Colori consentiti Colori vietati Avviamento/inserzione Bianco (consigliato) Grigio Nero Verde (ammesso) Rosso Arresto/disinserzione Nero(consigliato) Grigio Bianco Rosso (ammesso se distante da arresto d’emergenza Verde Arresto d’emergenza Rosso TUTTI GLI ALTRI Avviamento/Arresto combinati (solo per funzioni che non possono provocare movimenti pericolosi) Nero Grigio Bianco Rosso Giallo Verde Funzionamento a azione mantenuta Bianco Grigio Nero Rosso Giallo Verde Ripristino (reset) Blu Bianco Grigio Nero Verde Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all’interno delle imprese. 90 2. Sicurezza 3. Impianti elettrici delle macchine | EBER | EBAM | INAIL | Reg. Emilia Romagna | Reg. Marche | Marcature: i pulsanti devono essere marcati con segni grafici come riportato nella tabella che segue: Avviamento o inserzione Arresto o disinserzione Pulsanti che provocano alternativamente avviamento e arresto o inserzione e disinserzione Pulsanti che provocano un movimento quando sono premuti e un arresto quando sono rilasciati (azione mantenuta) Indicatori luminosi: esprimono il verificarsi di una situazione come riportato nella tabella che segue. Il segnale intermittente è utilizzato per attirare maggiormente l’attenzione. Per i casi di emergenza é bene che il segnale luminoso sia accompagnato da uno acustico. Situazione Colori Azione richiesta Emergenza dovuta a condizioni di pericolo Rosso Intervento immediato per ovviare alla situazione di pericolo Allarme per condizioni anormali Giallo Intervento di controllo e verifica della situazione anomala Condizioni normali Verde Facoltativa Condizione che chiede un’azione obbligatoria Segnalazione generica/neutra Blu Bianco Messa in atto obbligatoria dell’azione richiesta Acquisizione della informazione di carattere generale/controllo Quadri elettrici: i soggetti che possono accedere a quadri elettrici con apparecchiature in tensione sono solo persone istruite in materia e autorizzate. L’accesso all’interno dei quadri elettrici, deve essere possibile interrompendo la fornitura di energia elettrica oppure solo in una delle condizioni seguenti: a) le parti in tensione sono protette con ripari fissi rimovibili solo con l’impiego di un attrezzo; b) con serratura: l’accesso é consentito solo alle persone autorizzate e in possesso delle chiavi; c) con interblocco: consente l’accesso solo a persone addestrate. Illuminazione localizzata: si raccomanda che la tensione di alimentazione delle lampade non superi i 50 V in ogni caso non deve mai superare i 250 V. L’interruttore d’accensione non deve essere incorporato sul portalampada o sul cavo flessibile di connessione. 2.3.2.1 APPROFONDIMENTO SULLE CARATTERISTICHE DI SICUREZZA DELL’EQUIPAGGIAMENTO ELETTRICO Alimentazione: i dati che il costruttore deve fornire (potenza, tensione di alimentazione, corrente nominale, frequenza, ecc.) servono per predisporre idonei dispositivi di protezione contro le sovracorrenti. È da valutare inoltre la presenza sulla macchina di motori con elevate correnti di spunto o con tempo di avviamento prolungato. Il cavo di alimentazione deve essere collegato ai morsetti d’ingresso. Il sezionamento della macchina ed il punto di connessione va protetto contro i contatti diretti accidentali. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all’interno delle imprese. 91 2. Sicurezza 3. Impianti elettrici delle macchine | EBER | EBAM | INAIL | Reg. Emilia Romagna | Reg. Marche | Sezionamento: il dispositivo di sezionamento a comando manuale può essere costituito da: - un interruttore sezionatore - un sezionatore con contatto ausiliario - un interruttore automatico - sezionamento tramite presa-spina con adeguata capacità di interruzione. La maniglia del dispositivo di sezionamento deve essere posta ad un’altezza compresa fra 0,6 e 1,9 m (possibilmente 1,7 m) sopra il piano di servizio, di colore nero o grigio oppure rosso nel caso funga anche da arresto d’emergenza. Protezione contro l’interruzione dell’alimentazione o la riduzione di tensione e il successivo ripristino: I dispositivi utilizzabili per evitare il riavviamento inatteso possono essere relè di minima tensione, teleruttori o altri. Illuminazione localizzata: La tensione di alimentazione delle lampade deve essere derivata da un trasformatore di sicurezza. Circuiti di potenza: le varie alimentazioni di potenza presenti sulla macchina devono essere protette contro le sovracorrenti mediante un interruttore automatico magnetotermico o fusibili. Per minimizzare i rischi le protezioni devono essere collocate subito a valle dei morsetti d’uscita del dispositivo di sezionamento. Protezioni contro i cortocircuiti: il dispositivo di protezione deve avere un potere di interruzione compatibile con la massima corrente di cortocircuito che potrebbe manifestarsi nel circuito da proteggere. Protezione contro i sovraccarichi: si ottiene mediante relè termici, sensori di temperatura o limitatori di corrente; è sempre obbligatoria per i motori con potenza superiore a 0,5 kW e comunque raccomandabile anche per i motori di potenza inferiore. Motori: il grado di protezione minimo deve essere almeno IP 23 (vedi 2.1.1.2 “Grado di protezione IP”) ma spesso è necessaria una protezione più elevata in ragione della applicazione del motore e dell’ambiente (presenza di polveri, liquidi o vapori). Sul motore deve essere presente una targhetta che ne indichi le caratteristiche e una freccia indicante il senso di rotazione. Le parti mobili del motore devono essere provviste di riparo. Prese di servizio: se presenti, la protezione contro i sovraccarichi e i contatti indiretti deve essere indipendente da quella degli altri circuiti. Devono essere alimentate con una tensione non superiore a 250 V ed una portata massima di 16 A. Equipotenzialità delle macchine: tutte le masse presenti su una macchina devono essere equipotenziali fra loro e collegate all’impianto di terra della rete. La guaina isolante del conduttore deve essere di colore giallo/verde. L’equipotenzialità serve ad evitare che, al verificarsi di un guasto dell’isolamento, possano verificarsi sulle masse tensioni di contatto pericolose. Circuiti di comando: vanno sempre alimentati tramite un trasformatore, con avvolgimenti elettricamente separati; la tensione del circuito di comando alimentata da un trasformatore non deve superare 277 V, sono comunque da preferire tensioni di alimentazione di 24 – 48 – 110 V. I trasformatori non sono obbligatori per macchine con un singolo avviatore di motore e/o un massimo di due dispositivi di comando e controllo (per es., dispositivo di interblocco, pulsantiera di comando avviamento/arresto). Cablaggio: i conduttori non devono essere giuntati o saldati all’interno delle canalette o tubazioni. All’interno della stessa canaletta possono essere posati conduttori di diversi circuiti purché tutti isolati per il massimo valore di tensione presente. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all’interno delle imprese. 92 2. Sicurezza 3. Impianti elettrici delle macchine | EBER | EBAM | INAIL | Reg. Emilia Romagna | Reg. Marche | Morsettiere: la posizione in cui vengono installate all’interno del quadro o della cassetta, deve garantire un’agevole connessione e sconnessione dei conduttori, la leggibilità delle sigle di identificazione dei morsetti ed anche di quelle presenti sui segnafili. Quadri elettrici: la connessione fra quadro ed impianto a bordo macchina può essere realizzata mediante presa a spine multipolari, con idoneo grado di protezione IP (vedi 2.1.1.2 “Grado di protezione IP”), resistenza meccanica, azione autopulente dei contatti ed un aggancio meccanico che eviti l’allentamento. Le prese con portata uguale o superiore a 63 A devono essere dotate di interruttore interbloccato. Per consentire interventi sotto tensione, la norma prevede la neutralizzazione dell’interblocco con un dispositivo o un utensile purché: • il sezionatore sia apribile in ogni momento; • l’interblocco si ripristini automaticamente quando la porta viene chiusa. Documentazione tecnica: va considerata parte integrante delle macchine. Deve riportare le informazioni necessarie per l’istallazione, l’esercizio e la manutenzione dell’equipaggiamento elettrico. Deve essere comprensiva inoltre di schemi circuitali e di informazioni riguardo alle operazioni di manutenzione, regolazione e registrazione. Prodotto distribuito gratuitamente per diffondere la cultura della sicurezza all’interno delle imprese. 93