INTERVISTA AI GRANDI
INFORMATICI
GOOGLE STORY
Facchetti Nicole
L'incredibile storia di Google e dei suoi due inventori,
Larry Page e Sergey Brin.
Larry e Sergey, due studenti di Stanford,
li conobbi casualmente durante uno dei tanti convegni sull’era
internet, che il mio capo anche stavolta mi aveva assegnato.
Come potevo dire di no, in fondo per una giornalista in erba
come me, l’America poteva essere una grande occasione,
solo un dettaglio mi mancava, non sapevo che in realtà quel
viaggio sarebbe stato l’inizio di una lunga avventura.
Uscii tutta trafelata quel giorno dall’ufficio, dovevo
ancora preparare le valige, e avevo solo 4 ore di tempo
per prepararmi.
Era mezzogiorno, e l’imbarco era previsto per le ore 18.00
Ero emozionata e impaziente di partire, arrivai a casa e
misi i vestiti che tenevo pronti per le occasioni speciali, e
questa lo era davvero, il mio primo servizio fuori dall’
Italia..
Non potevo assolutamente deludere il mio capo, ci avevo
messo anni di lavoro, sacrifici, serate passate a finire
quell’articolo che mi sembrava non andasse mai bene, e,
ora finalmente ero riuscita a conquistare la sua fiducia.
Immersa nei miei pensieri, chiamai un taxi, non avevo
tempo per avvisare qualche amico e partii..
Il viaggio passò velocemente, e in men che non si
dica, mi ritrovai catapultata nella realtà americana,
pronta con gli arnesi del mestiere a non lasciarmi
sfuggire nessun particolare di quel convegno.
Sembrava stesse andando tutto per il verso giusto,
se non fosse stato per i due bizzarri ragazzi
seduti al mio fianco, che polemizzavano e
ribattevano molto spesso.
Due menti brillanti pensai.. Che non si fecero
problemi a chiedermi opinioni, e includermi nei loro
discorsi,
ed a invitarmi a una cena post-convegno
Li conobbi così, e come li conobbi, li dovetti
abbandonare, pensando che non li avrei mai più
rivisti
Non sapevo quanto mi sbagliavo
Erano passati due anni da quell’incontro, l’articolo
era stato apprezzato, e la mia carriera stava
andando a gonfie vele.
Mi stavo godendo l’ultimo giorno di mare, stesa
sulll’immancabile telo da mare, sole a picco, la radio
accesa.
Stavo ascoltando le ultime notizie, quando la radio
trasmise una notizia che catturò la mia completa
attenzione:
Larry Page e Sergey Brin sono i nuovi rivoluzionari dell’era internet,
mediante google il motore di ricerca da loro ideato,
navigare sarà più semplice e veloce….
L’adrenalina entrò in circolo, erano proprio
che due ragazzini che avevo conosciuto.
Presi in mano il telefono, proposi
l’intervista al capo, e la cosa fu facilmente
combinata, i due ragazzi con entusiasmo
accettarono di essere intervistati,
E così, presi un’altra volta l’aereo
Destinazione:
La sede di Mountain View, in California
Quando giunsi nel luogo prestabilito, mi
stavano già aspettando, e con entusiasmo,
mi fecero visitare la sede.
Poi, mi condussero in un piccolo edificio e lì,
cominciai l’intervista
Quando e come avete ideato il vostro progetto?
Eravamo due giovani studenti di Stanford di 25 anni con
il pallino della matematica.
Poco dopo aver fondato l’azienda, per mancanza dei fondi
necessari per l’acquisto di nuovi PC e di altro materiale,
cercammo di venderla per un milione di dollari a diverse
società finanziarie, oltre che a diretti concorrenti come
Altavista e Yahoo, ottenendo solo dei rifiuti.
Fummo costretti ad abbandonare l’università di
Stanford per dedicarci completamente alla nostra
azienda e al progetto in cui credevamo fermamente:
aiutare gli utenti di internet a trovare più facilmente le
informazioni.
Il vostro obbiettivo??
Sai qual è la cosa bella di essere giovani? Poter sognare, e
rendere possibile l’impossibile.
Le sfide impossibili ci hanno sempre appassionato,
impossibile è come sono considerate da molte altre
persone, per noi nulla è impossibile, bisogna solo aver la
costanza di alimentare e credere nei propri progetti.
La nostra sfida impossibile era trovare un modo di
catalogare tutte le informazioni presenti in internet e
renderle rapidamente e facilmente disponibili a tutti.
E ovviamente di farlo meglio di quanto già facessero
Yahoo, Altavista, Infoseek e altri motori.
Scusate la domanda, ma mi tocca, avete fondato google
con scopi di lucro??
Domanda più che lecita.. Ahaha
Sembrerà strano, e magari oochi ci crederanno, ma no,
quando fondammo Google non ci ponemmo il problema del
guadagno, intendevamo soltanto risolvere un problema
sentito da noi e dai nostri colleghi all’università:
la difficoltà a reperire facilmente le informazioni
presenti in quasi un miliardo di pagine presenti in
internet (oggi sono diventate oltre 8 miliardi).
Non intendevamo assolutamente diventare imprenditori,
avevamo un futuro di docenti universitari, come lo erano i
nostri padri. Poi le cose sono cambiate e la mancanza di
soldi ci ha costretti ad occuparci a tempo pieno del
nostro “giocattolo”.
Spesso parlando di voi, i tg nominano la parola PAGERANK,
forse per molti può essere ovvio, per me no, potreste
spiegarmi?
Certo, speravamo in questa domanda.
E’ La cosa più innovativa da noi messa a punto, “PageRank”.
Il pagerank è un metodo per determinare “l’importanza” di
una pagina web.
Mentre i motori esistenti, per indicizzare e posizionare i siti
web nei loro database, si limitavano a contare le ricorrenze,
nel testo delle pagine, dei termini cercati dagli utenti, e
quindi mostravano ai primi posti siti web non sempre
pertinenti con le informazioni desiderate…
Approfondimento:
Il PageRank è un algoritmo di analisi che assegna
un peso numerico ad ogni elemento di un
collegamento ipertestuale d'un insieme di
documenti, come ad esempio il World Wide Web,
con lo scopo di quantificare la sua importanza
relativa all'interno della serie. L'algoritmo può
essere applicato a tutti gli insiemi di oggetti
collegati da citazioni e riferimenti reciproci. Il
peso numerico assegnato ad un dato elemento E è
chiamato anche "il PageRank di E", siglato in PR (E).
L'algoritmo di PageRank è stato brevettato
(brevetto US 6285999) dalla Stanford University;
è inoltre un termine ormai entrato di fatto nel
lessico dei fruitori dei servizi offerti dai motori di
ricerca.
La vostra invenzione quindi quale è stata?
Noi abbiamo avuto l’idea di verificare e contare non solo le
ripetizioni delle parole ma anche i link che provenivano da altri siti
e che puntavano ad una determinata pagina.
Il nostro ragionamento è semplice:
se un certo sito è citato e consigliato da molti altri significa
che ha dei contenuti interessanti e quindi è giusto farlo vedere
prima di altri.
Il metodo non si limita a contare i link ma tiene conto
anche della “qualità” dei contenuti e dell’importanza dei
siti da cui provengono i link.
Ad esempio, se il sito della Microsoft consiglia o cita il
mio sito, lo stesso acquista agli occhi di Google un valore
maggiore rispetto al sito di un concorrente consigliato da
un’azienda sconosciuta, e quindi avrà un PageRank più
elevato del concorrente.
Ci sono poi altri fattori che contribuiscono a determinare
il PageRank, come l’anzianità del sito, il numero dei
visitatori, ecc..
GOOGLE, ovvero???
Il nome Google è un gioco di parole che deriva dal
termine googol, utilizzato per indicare un numero
composto dalla cifra 1 seguita da 100 zeri. Tale
termine è stato coniato da un bambino di nove anni,
nipote del matematico Edward Kasner.
Come fa google ad effettuare ricerche?
Google utilizza un parco macchine con più di 450.000
computer GNU/Linux per rispondere alle ricerche e
catalogare il web.
Grazie a questa enorme potenza di calcolo, Google è
in grado di effettuare una ricerca su milioni di
pagine Web in alcuni millisecondi, di indicizzare un
elevato numero di contenuti ogni giorno, di fare
molti mirror e istanze dello stesso processo
informatico su più server.
Per quest'ultimo, il fatto che Google sia il sito più
visitato del Web , e il numero contemporaneo di
richieste che arrivano da più utenti, non rallentano
l'efficienza di queste ricerche.
La catalogazione è fatta da un programma
(googlebot) che richiede periodicamente nuove copie
delle pagine web che conosce. I link in queste pagine
vengono esaminati per scoprire nuove pagine e
aggiungerle nel database, il cui indice, insieme alla
cache, occupa centinaia di terabyte[senza fonte].
Con questa domanda ho concluso l’intervista, avete
altro da aggiunger?
Vorremmo solo citare il nostro motto…
Dont Be Evil, non compiere mai il male.
Col suo motore di ricerca, Google sta realizzando il
sogno di far accedere chiunque a tutta la conoscenza e
l'informazione dell'umanità.
Ciò che si vuole, si ottiene.. Basta crederci
fermamente!!!!!
NON IMPORTA CIO’ CHE SARA’,
L’IMPORTANTE E’ CONTINUARE AD
INSEGUIRE I PROPRI SOGNI!!!
Grazie mille!
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Intervista a due grandi informatici!