ONCOLOGIA Presentazione del corso Prof. Roberto Mazzanti Docenti del corso •Prof. Roberto Mazzanti •Prof. Enrico Mini •Prof. Gianni Amunni •Prof. Bruno Neri http://www.med.unifi.it/didonline/Anno-IV/spec-medchirII/oncologiamed/index.htm ONCOLOGIA MEDICA Introduzione Prof. Roberto Mazzanti Oncologia Medica • E'una disciplina che derivata dalla Medicina Interna e dalla Oncologia Clinica, studia l'epidemiologia, i fattori di rischio, la patogenesi e la terapia dei tumori. • L'oncologia medica è una delle specializzazioni più recenti, nata negli Stati Uniti a metà degli anni '70 e si è poi diffusa in tutto il mondo. Oncologo Medico E'uno specialista che, dotato di un grosso bagaglio di conoscenze di Medicina Interna e nozioni di chemioterapia, radioterapia, conoscendo inoltre gli aspetti chirurgici del problema, guida e coordina un gruppo di specialisti con il compito di trattare al meglio un paziente oncologico. Di fatto, dopo un corretto approccio diagnostico (stadiazione inclusa) e prognostico, calibra la terapia sulla base dello stato del paziente e della malattia. Dietsista Psicologo Chirurgo Oncologo Medico Anestesista Paziente Curante Raibilitatore Infermiere di oncologia Radioterapista Strutture socio-sanitarie Perchè oggi l'oncologo medico ha acquisito questo ruolo? I motivi di questo sono molteplici: •la malattia neoplastica acquista carattere "sistemico" (diffusione) precocemente. •le terapie chirurgiche e/o radioterapiche sono locoregionali. •esistono oltre cinquanta farmaci attivi per via sistemica. •la terapia, quasi sempre complessa ed integrata, ha efficacia diversa a seconda dello stadio e dei fattori prognostici. •la terapia di supporto è enormemente migliorata come anche quella antalgica. •le richieste e le aspettative del paziente sono molto aumentate rispetto al passato con il conseguente rifiuto del paternalismo, fatalismo ed empirismo. •le conoscenze della storia naturale dei diversi tumori sono molto aumentate. Epidemiologia della malattia neoplastica Prof. Roberto Mazzanti Incidenza Mortalità Prevalenza Nuovi casi dei 15 più diffusi tipi di tumore nel mondo nel sesso maschile (migliaia) Nuovi casi dei 15 più diffusi tipi di tumore nel mondo nel sesso femminile (migliaia) Distribuzione della malattia neoplastica per aree geografiche Riassumendo… 1. POLMONE circa 1.250.000 casi/anno (12,3%) 2. MAMMELLA circa 1.050.0000 casi/anno (10,4%) 3. COLON-RETTO circa 950.000 casi/anno (9,4%) 4. STOMACO circa 860.000 casi/anno (8,7%) 5. FEGATO circa 560.000 casi/anno (5,6%) 6. PROSTATA circa 540.000 casi/anno (5,4%) 7. CERVICE UTERINA circa 470.000 casi/anno (4,7%) 8. ESOFAGO circa 410.000 casi/anno (4,1%) 9. VESCICA circa 340.000 casi/anno (3,3%) 10.LINFOMI NH circa 290.000 casi/anno (2,9%) Fattori di rischio 1. Fattori di rischio generali 2. Fattori di rischio specifici Fattori di rischio Tra i fattori di rischio generali: 1. Età (il rischio aumenta con l’età) 2. Razza 3. Sesso (ormoni) 4. Geografia 5. Dieta 6. Familiarità (genetici) 7. Ambiente Invecchiamento della popolazione Età e cancro Deruralizzazione della popolazione mondiale Cancro del polmone (incidenza/100.000 abitanti) Cancro della mammella (incidenza/100.000 abitanti) Cancro del colon (incidenza/100.000 abitanti) Cancro dello stomaco (incidenza/100.000 abitanti) Epatocarcinoma (incidenza/100.000 abitanti) Cancro della prostata (incidenza/100.000 abitanti) Cancro della cervice uterina (incidenza/100.000 abitanti) Cancro dell’esofago (incidenza/100.000 abitanti) Fattori di rischio specifici 1. 2. 3. 4. 5. 6. Virus Batteri Radiazioni ionizzanti Fumo (tabacco) Alcol Intossicazioni Si stima che il 70% dei tumori potrebbe essere evitato. Virus (e batteri!) 1 HBV: virus a DNA,responsabile dell’epatocarcinoma 1. Sue parti possono integrarsi nel nostro DNA 2. Proteina X: transattivatore di numerosi oncogeni 3. Causa epatite cronica e cirrosi epatica HCV: Responsabile di epatocarcinoma e di Linfomi NH 1. Infiammazione cronica, epatite e cirrosi epatica 2. Angiogenesi 3. Disturbi sistema immune 4. NS-3 ed NS-5 hanno capacità trasformanti Virus (e batteri!) 2 HTLV-1: Retrovirus (RNA): è implicato nella patogenesi dei Linfomi NH Possiede proteine con capacità di transattivatori HPV: Virus a DNA coinvolto nella patogenesi di papillomi e cancro di esofago, cervice uterina, cavità orale EBV: Responsabile del Linfoma di Burkitt Batteri: Helicobacter Pilory per il tumore dello stomaco Tabagismo Il fumo è correlato epidemiologicamente ai seguenti tumori: 1. Polmone (>10 volte) 2. Cavità orale, laringe, faringe (>25 volte) 3. Esofago (>10 volte) 4. Pancreas 5. Vescica 6. Pelvi-uretere-reni 7. Mammella? 8. Stomaco 9. Utero 10. Ano-retto 11. Leucemia Tabagismo E’ responsabile del 40% dei tumori nell’uomo e del 20% nella donna. Il rischio rimane maggiore fino a 20 anni dopo l’astensione. Patogenesi dei tumori fumo correlati: •Flogosi cronica (BPCO, esofagite…) •Aumento proliferazione cellulare •Aumento produzione radicali liberi •Riduzione antiossidanti •Presenza di carcinogeni Tabagismo Nel fumo sono presenti più di tremila composti con potenziale carcinogenetico tra cui: Arsenico Benzene Nitrosammine Catrame Idrocarburi aromatici Aldeidi Ammine aromatiche … Alcol Spesso associato al fumo con effetto sinergico. E’causa del 3% di tutti i tumori. E’associato in modo prevalente ai seguenti tumori: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Cavità orale Esofago Stomaco Fegato Pancreas Mammella Colon-retto Alcol Possibili meccanismi patogenetici: 1. Veicola carcinogeni e aumenta l’assorbimento. 2. Determina induzione enzimatica e quindi attiva i carcinogeni. 3. Aumenta la degradazione degli antiossidanti. 4. Aumenta la produzione di ROS e aldeidi. 5. Aumenta l’assorbimento del ferro. 6. Infiammazione cronica di pancreas, fegato, esofago. Dieta La dieta ricca in grassi e povera di vegetali, tipica dei paesi occidentali specie del Nord (contrapposta a quella mediterranea) è associata al cancro. Tra il 40 e il 60% dei tumori potrebbe essere evitato con una dieta congrua. I lipidi negli USA rappresentano il 40-60% delle calorie. Principali tumori dieta-correlati 1. Colon 2. Mammella 3. Pancreas 4. Fegato 5. Prostata 6. Utero 7. Stomaco Dieta Gli acidi grassi saturi sono i più rischiosi. •Monoinsaturi •Poli-insaturi Ipotesi patogenetiche 1. Veicolo per carcinogeni naturali liposolubili. 2. Aumento estrogeni. 3. La loro ossidazione dà luogo ai Ros. Una dieta ricca di vegetali riduce il rischio di tumore: 1. Broccoli 2. Cavolo 3. Carote 4. Radicine rosse 5. Agrumi Radiazioni ionizzanti e UV 1. Si stima che gli UV causino 600.000 tumori della pelle (basaliomi, epitelioma, melanoma) ogni anno. 2. Radiazioni ionizzanti: leucemie e linfomi, ma anche mammella, polmone, esofago, ovaio. Approccio al paziente oncologico Approccio al paziente oncologico •Regime di consulenza •Regime di medico curante Regime di consulenza 1. Rapporto di fiducia 2. Capire cosa sa il paziente e quale idea si è fatta 3. Rivalutare l’intero quadro clinico 4. Porre una diagnosi di certezza:la diagnosi oncologica non può prescindere dalla diagnosi istopatologica Storia naturale dei tumori E’diversa a seconda del tipo di tumore tuttavia… • 1 g di tumore equivale a 109 cellule (30 raddoppiamenti) • 1kg di tumore equivale a 1012 cellule (altri 10 raddoppiamenti) • Gran parte della sintomatologia neoplastica è silente. Quale strategia? (1) Dipende da: 1. 2. 3. 4. Sede Estensione Efficacia della terapia Condizioni cliniche del paziente (età, patologie…) 5. Caratteristiche biologiche del tumore Caratteristiche biologiche dei tumori 1. Vie di diffusione Linfonodi (via linfatica) Organi (vie ematogene) Insemenzamento intracavitario Per continuità e contiguità 2. Santuari farmacologici e/o cinetici 3. Resistenze genetiche e mutation rate Necessità di colpire la neoplasia il più precocemente possibile e con i farmaci più efficaci(CT neoadiuvante, perioperatoria, poliCT, terapia ad alte dosi) Quale strategia? (2) 6. Fattori di rischio e di prognosi 7. Impiego di nuove terapie 8. Uso di timing e schemi delle terapie adeguati Regime di consulenza (2) 5.Stadiazione della neoplasia:eventuali altri esami(TC, RMN, Etc) 6.Performance status (Karnofsky,ECOG) Regime di consulenza (3) 7.Illustrare al paziente la diagnosi e la prognosi (obbligo di legge) 8.Illustrare le varie opzioni terapeutiche ma anche l’eventuale possibilità di non terapia 9.Chi informare,quanto informare(per legge non esistono i parenti) Regime di consulenza(4) 10.Lasciare al paziente il tempo di riflettere e consultarsi con i familiari 11.Presa la decisione,avere il consenso informato ,che potrà essere ritirato 12.Inizio della/e procedure oppure certificazione della consulenza Fattori prognostici generali A. Legati alla malattia Istologia Sede Stadio clinico Evoluzione pre-trattamento Stadio patologico Semeiotica B. Legati al paziente Età Sesso Condizioni generali (performance status) Livello culturale C. Legati al trattamento Sede di trattamento Livello dei sanitari D. Legati alla possibilità di controllo dopo il trattamento Follow-up Indice di Karnosky K: 100%:paziente senza segni nè sintomi K: 90%:paziente con segni minori K: 80%:paziente svolge attività normale con fatica K: 70%:paziente incapace di lavorare,può badare a se stesso K: 60%:paziente incapace di lavorare,richiede assistenza occasionale K: 50%:paziente richiede frequenti cure mediche e spesso assistenza K: 40-30%:paziente inabile;richiede cure continue K: 20%:paziente sempre ricoverato;supporto K: 10%:paziente moribondo ECOG/WHO 0: paziente attivo; non analgesici 1: paziente attivo ma limitato,terapia autologa 2: paziente a letto o seduto per meno del 50% del tempo di veglia 3: paziente a letto o seduto per più del 50% del tempo di veglia 4: paziente a letto per il 100% del tempo di veglia 5: paziente morto Paziente con diagnosi di neoplasia maligna Stadiazione Fattore prognostico più importante Caratteristiche del paziente Malattia avanzata Consenso informato Trattamento sistemico + palliativo oppure Trattamento palliativo E delle complicanze Malattia localizzata Malattia intermedia Consenso informato Trattamento locoregionale + Trattamento sistemico + Eventuali complicanze Consenso informato Trattamento locoregionale+ Trattamento adiuvante per Eventuali micrometastasi Modalità terapeutiche Locoregionali: •Chirurgia •Radioterapia •Chemioterapia Modalità terapeutiche(2) Chirurgia •Terapeutica eradicante •Terapeutica palliativa •Terapeutica in combinazione •Ricostruttiva •Riduttiva Modalità terapeutiche(3) Radioterapia •Curativa (con intento di ottenere la guarigione) •Associata alla chirurgia (pre-operatoria,post-operatoria,intraoperatoria) •Associata alla chemioterapia •Radioterapia precauzionale o profilattica •Irradiazione stereotassica esterna Modalità terapeutiche(4) Radioterapia Sintomatica: con intento di migliorare la qualità di vita o di prolungare la sopravvivenza Modalità terapeutiche(5) Radioterapia Rispetto alle modalità e tecniche Brachiterapia Radioterapia esterna A fascio collimato Interstiziale Roentgenterapia Endocavitaria Rt con elettroni veloci A contatto Rt a fascio collimato con radiazioni fotoniche ad alta energia Modalità terapeutiche(6) Chemioterapia Rispetto alle modalità e tecniche Locoregionale Endoarteriolare Endoperitoneale Modalità terapeutiche(7) Sistemiche: •Chemioterapia (Monochemioterapia/ polichemioterapia) •Endocrinoterapia •Immunoterapia Modalità terapeutiche(8) Chemioterapia: Monochemioterapia o polichemioterapia • Adiuvante • Primaria o neoadiuvante • In combinazione(Con Rt o biomodulatori) • Perioperatoria Modalità terapeutiche(9) Endocrinoterapia Ablativa Additiva Ovarectomia Surrenectomia Ipofisectomia Estrogeni Androgeni Progestinici Corticosteroidi Inibente Inibitori delle aromatasi Agonisti LH-Rh Antiestrogeni Competitiva Antiandrogeni Progestinici ad altedosi Modalità terapeutiche(10) Immunoterapia Attiva Passiva Indiretta Stimolazione della risposta Immunitaria del paziente Mediatori della risposta immune Terapie di supporto •Correzione delle complicanze metaboliche •Correzione delle complicanze ematologiche •Correzione delle complicanze trombo-emorragiche •Correzione delle complicanze infettive •Trattamento dei versamenti neoplastici •Trattamento della nausea e del vomito •Trattamento delle mucositi e degli stravasi da farmaci Terapia genica Consiste nella introduzione di nuovo materiale genetico nelle cellule a fine terapeutico. Tre condizioni: 1.Dobbiamo avere un buon metodo per inserire il gene giusto al posto giusto(nelle cellule giuste) 2.Il gene inserito deve esprimere la proteina nella cellula dove è stato inserito 3.La procedura non deve avere rischi eccessivi per il singolo ne per la specie umana Terapia genica Virus:retrovirus; Lenti-v; Adeno-v Non Virus:vaccini Fisici: lipidi (liposomi,microsfere..) Antisenso (DNA) Terapia con trapianto di cellule staminali E’ tuttora un settore di ricerca! •Si tenta di sostituire con cellule nuove staminali (totipotenti)il tessuto neoplastico. •Trapianto di midollo e/o cells in malattie neoplastiche del sangue •Trapianto di midollo (mini) in soggetti con neoplasie solide (rene, melanoma, colangiocarcinoma) Qualità della vita del Integrazione degli aspetti Malato terminale Psicologici e spirituali del malato Sollievo del dolore Terapia palliativa Supporto per la famiglia E’ multidisciplinare Assistenza domiciliare