Rassegna Stampa
Giovedì 08 novembre 2012
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Rassegna del 08 novembre 2012
ASL BRESCIA
Bresciaoggi
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Solidarietà, prosegue il viaggio dell'unità mobile asl per gli emarginati
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SANITÀ LOMBARDIA
Il Giornale Di Brescia
Il Giornale Di Brescia
Il Giornale Di Brescia
Il Giornale Di Brescia
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Reparto alzheimer alle rondini, solo se a lumezzane interessa il servizio
Angelo Seneci
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Desenzano, doppio controllo per il diabete
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Desenzano, in dieci anni trattati 1200 pazienti obesi
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24
Gavardo, sicurezza stradale: la polizia locale nelle scuole
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SOLIDARIETÀ
PROSEGUE IL VIAGGIO
DELL'UNITÀ MOBILE ASL
PER GLI EMARGINATI
Il progetto «Strada Facendo» prosegue nel mese di novembre. Grazie ad esso l'ASL
di Brescia si mette in moto
perle persone meno informate e meno consapevoli dei rischi sanitari a cui sono esposte e per le varie realtà di
emarginazione ed esclusione sociale. Il viaggio dell'unità mobile dell'ASI, ha preso il
via il 25 settembre, con tappe
in diversi punti della città di
Brescia. Sull'unità mobile è
presente un operatore. Oggi
dalle 8.15 alle 12.30 sarà al
piazzale Miro Bonetti e al
centro commerciale Freccia
Rossa.
ASL BRESCIA
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Reparto Alzheimer
alle Rondini
solo se a Lumezzane
interessa il servizio
Una veduta del complesso «Le Rondini»
LU MEZZANE La Rsa studia la creazione di un nuovo reparto e cerca di «leggere» gli scenari futuri che il nuovo servizio
andrebbe a disegnare. La fondazione
«Le Rondini», ente gestore della omonima residenza, punta ad ampliare il ventaglio dei servizi che già eroga e sta progettando di dotarsi di un nuovo reparto di
degenza diurna per l'assistenza di pazienti affetti da Alzheimer.
«La Fondazione, per intraprendere questa nuova avventura, ha bisogno di avere
un riscontro da parte dei cittadini - sotto lineano il presidente dell'ente gestore
Massimo Bossini e la direttrice Elena Valentini -. Vogliamo sapere se questo programma può essere condiviso, se esiste
l'esigenza dei servizi che verrebbero
messi a disposizione. Se così non fosse
rischieremmo di impegnare inutilmente preziose risorse. Chiediamo dunque
che la popolazione si avvicini alla Fondazione, per chiedere informazioni, per
dialogare in maniera costruttiva, per valutare insieme a noi la valenza di questo
importante passo».
Le idee che si stanno vagliando non si limitano al semplice progetto-Alzheimer.
I vertici della Fondazione stanno infatti
pensando di predisporre un servizio di
esami, visite specialistiche e terapie in
un nuovo poliambulatorio specialistico,
dedicato soprattutto alla popolazione
anziana che - negli intenti della Fondazione - renderebbe ancor più marcata la
connotazione di casa di cura. Tutti i nuo vi servizi, pur non convenzionati, sarebbero erogati ad un costo contenuto.
Allo stato attuale la residenza conta su
105 ospiti permanenti; 11 ospiti in «casa
famiglia»; 25 ospiti diurni. E, ancora, 50
assistenze domiciliari (per lo più incentrate sull'attività della somministrazione dei pasti) e 20 pazienti affetti da disturbi comportamentali per i quali si attende dalla Regione Lombardia l'accreditamento.
SANITÀ LOMBARDIA
Angelo Seneci
Pag. 2
Desenzano
Doppio controllo
per il diabete
DESENZANO Due giornate dedica- sleri in piazza Trento, a Ghedi.
te alla prevenzione del diabete. Verrà inoltre somministrato un queL'Azienda ospedaliera di Desenzano stionario per la valutazione del riha aderito, tramite i servizi di Diabeto- schio diabetologico. La maggior parte
logia dei nosocomi di Desenzano e Le- dei casi di diabete di tipo 2 può essere
no, alla «Giornata mondiale del Diabe- prevenuta con un cambiamento delte». Il personale sarà a disposizione lo stile di vita. Si stima che entro il
dei non diabetici per il controllo gra- 2030 il diabete passerà dall'll a alla 7a
tuito della glicemia capillare, del peso causa di morte nel mondo e, nei Paesi
corporeo e della pressione arteriosa industrializzati, sarà al quarto posto
in due giornate: dopodomani, saba- dopo malattie cardiovascolari, malatto, dalle 9 alle 12 al servizio di Diabeto- tie cerebrovascolari e tumori delle vie
logia dell'ospedale di Desenzano, e respiratorie.
domenica dalle 9 alle 13 al salone Ghi-
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DESENZANO
In dieci anni
trattati 1.200
pazienti obesi
DESENZANO Da 240 a 120 chili in 2 anni. È
uno dei casi più emblematici dell'attività
dell'unità di chirurgia bariatrica e
metabolica, che negli ultimi 10 anni ha
trattato ben 1.200 pazienti affetti da obesità
grave provenienti da tutta Italia. L'obesità
rappresenta un grave problema sanitario
nei paesi industrializzati e gli effetti
collaterali sono gravissimi: malattie
cardiovascolari e degenerative delle
articolazioni, diabete mellito e vari tipi di
neoplasie. In Italia le persone obese sono
circa 4 milioni, il 25% in più rispetto al
1994, con un trend in continuo aumento.
Da qui l'avvio, nel 2002, dell'unità
chirurgica che ha trattato pazienti d'età
compresa tra 18 e 60 anni. Il centro opera
su tutti i presidi dell'azienda ospedaliera a
Desenzano, Gavardo e Manerbio.
«La parte più delicata della terapia sottolinea il dr. Bellini - è rappresentata dal
follow up post chirurgico: tutti i fallimenti
avvengono proprio in questa fase. Per
questo motivo i pazienti seguono un corso,
prima dell'intervento, nel quale psicologo e
dietista trasmettono in modo dettagliato e
completo tutte le informazioni necessarie
ad affrontare il percorso individuato».
SANITÀ LOMBARDIA
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Gavardo Sicurezza stradale:
la Polizia locale nelle scuole
GAVARDO Al via, a Gavardo, la campagna di educazione alla sicurezza stradale.
L'iniziativa sarà promossa
dalla Polizia locale, guidata
dal comandante Marco Sartori. Verranno organizzati incontri e percorsi, rivolti alle
scuole primarie e secondarie
di primo e secondo grado, finalizzati alla sensibilizzazione per trasmettere una cultura sulla sicurezza stradale.
«Questi - spiegano in municipio - sono gli obiettivi che ci
prefìggiamo: illustrare i fattori di rischio dell'ambiente
strada, impartire i concetti di
base della sicurezza stradale,
approfondire la normativa in
tema di circolazione, promuovere la cultura della legalità, avvicinare i giovani alle
istituzioni e, nello specifico,
alla Polizia locale.
«È importante che i ragazzi
comprendano che, rispettando le regole, proteggiamo noi
e gli altri, perché la strada è di
tutti».
SANITÀ LOMBARDIA
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