Introduzione alle metodologie di
valutazione
Prof.sa Chiara Meneghetti
9 e 10 dicembre 2009
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
OBIETTIVI
• Introdurre la struttura organizzativa di una IMF
• Fornire una visione d’insieme della valutazione come strumento di
analisi dei programmi di microfinanza
• Evidenziare il modo in cui le peculiarità di ogni programma influenzano
gli indicatori economico-finanziari
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Cosa si intende per MFI?
“organizzazione dotata di personalità giuridica propria nella quale un
programma di microfinanza costituisce l'attività prevalente“
Il programma di microfinanza (credito e, più raramente, risparmio ed altri
servizi) può quindi essere svolto da un'ampia varietà di organizzazioni:
ONG
Fondazioni
Associazioni
Cooperative
Società per azioni
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Società Finanziarie
Banche
Strutture giuridiche apposite
(FFP in Bolivia, EDPYMEs in
Peru)
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E FUNZIONI DI UNA IMF
La struttura minima di cui una IMF deve dotarsi per poter operare
comprende:
Direzione;
e tre aree operative:
Area Credito;
Area Finanza;
Area Informatica.
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PRINCIPALI FUNZIONI IN UNA MFI
•
Direzione
– applicazione delle strategie elaborate dal CdA
– gestione delle relazioni istituzionali
– coordinamento di tutte le aree operative
•
Area Credito
– selezione e monitoraggio dei clienti
– controllo del rischio di portafoglio
– creazione e revisione dei prodotti di credito
•
Area Finanza
– coordinazione dei flussi di denaro in entrata e uscita
– da quest’area possono dipendere le aree di Amministrazione e
Contabilità
•
Area Informatica
– gestione del sistema informativo
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI UNA MFI
Direzione
Area Credito
Area Finanza
Area Informatica
Succursale 1
Contabilità
Succursale 2
Amministrazione
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ESEMPIO DI ORGANIGRAMMA
Asamblea General Socios
Junta directiva
Auditoria Interna
Gerente General
Gerente de Negocios
Mercadeo
Gerente de Agencias
Secretaria
Recursos Humanos
Gerente de Admistracion y Finanzas
Unidad Juridica
Contabilidad
Administracion
Tesoreria
Servicios generales
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Informatica
CARATTERISTICHE TIPICHE DELLE IMF
Spesso le istituzioni di microfinanza vengono paragonate, dal punto di vista
dell’operatività, a delle vere e proprie istituzioni finanziarie. Quando si tratta di
analizzare un’istituzione di microfinanza, tuttavia, non si può prescindere dal fatto
che le peculiarità del lavoro svolto influiscono in modo sostanziale su molti aspetti
dell’organizzazione e sui risultati quantitativi e qualitativi da essa raggiunti.
Le IMF sono istituzioni che, a differenza delle “normali” istituzioni finanziarie,
devono adattare la propria struttura e le attività svolte all’ambiente in cui operano.
Per questo, i risultati finanziari sono difficilmente interpretabili se non osservati
alla luce dei dati qualitativi dell’istituzione.
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COME OPERA LA METODOLOGIA?
La MFI viene “sezionata” nelle sue componenti base:
Strategie
Sistema
informativo
Metodologie di
prestito
MFI
Qualità del
portafoglio
Risultati
finanziari
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Clientela target
Rapporti con i
finanziatori
COME OPERA LA METODOLOGIA?
Le componenti base, analizzate singolarmente, vengono inserite
in una struttura logica:
Strategie
Sistema
informativo
Risultati
finanziari
Clientela target
Metodologie di
prestito
Rapporti con i
finanziatori
Governance e strategie
Qualità del
portafoglio
Operazioni
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Analisi finanziaria
PRINCIPALI AREE DI ATTIVITA’ DI UNA IMF
Governance e strategie
Operazioni
Analisi finanziaria
•
Storia
•
Metodologie e prodotti
•
Analisi del passivo
•
Mission e valori
•
Procedure operative
•
Analisi dell’attivo
•
Struttura
organizzativa
•
Sistema informativo
•
Indicatori di efficienza e
produttività
•
Staff ed incentivi
•
Indicatori di redditività
•
Potenziale di crescita
futura
•
Strategie
•
•
Analisi della clientela
Analisi di portafoglio
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Analisi finanziaria delle MFI
Caratteristiche e scopo
Aree di analisi
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COSA SIGNIFICA VALUTARE UNA MFI?
Valutare una MFI significa farsi un’idea della situazione dell’istituzione
sotto diversi aspetti:
1. Finanziario (l’istituzione è economicamente sostenibile? È capace di
gestire finanziamenti a tassi di mercato? Qual è la sua dipendenza dalle
donazioni? … );
2. Operativo (l’istituzione opera in condizioni di efficienza? minimizza i
propri rischi? L’organizzazione interna alla struttura è la migliore possibile
in un dato contesto? … );
3. Sociale (l’istituzione rispetta la propria mission? Qual è il valore
sociale dei prodotti e servizi offerti? … ).
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QUALI SONO I DESTINATARI DELLA
VALUTAZIONE?
La valutazione offre informazioni preziose a diverse tipologie di soggetti:
1. La direzione della MFI, che può beneficiare di una diagnosi
completa dello stato di salute della propria istituzione e del grado di
conseguimento degli obiettivi stabiliti;
2. I potenziali investitori e donatori, nazionali ed internazionali. La
valutazione può essere uno strumento di importanza primaria nelle
decisioni di finanziamento o assistenza ad una MFI;
E’ inoltre una fase fondamentale del ciclo di progetto nei
programmi di cooperazione internazionale.
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COME SI SVOLGE LA VALUTAZIONE DI UN PROGRAMMA
DI MICROFINANZA?
Prima ...
1
Si acquisiscono a distanza tutte le informazioni possibili sul contesto economico,
politico e sociale in cui la MFI opera;
... sul campo ...
2
Si effettua una missione, durante la quale viene utilizzata una metodologia di
valutazione;
… dopo.
3
Si redige un rapporto di valutazione, che viene poi consegnato agli interessati
(investitori, donatori, MFI, ecc.).
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Analisi finanziaria delle MFI
Il bilancio di una MFI, per quanto dettagliato, non fornisce elementi
sufficienti per poter comparare le performance di due o più MFI.
inoltre…
un’analisi svolta unicamente con dati di bilancio sarà necessariamente
incompleta
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Analisi finanziaria delle MFI
Lo stato patrimoniale è la fotografia della MFI in un preciso
momento;
… questa fotografia non ci dice nulla sui processi che l’hanno
determinata;
Il conto economico ci da maggiori elementi per analizzare i processi
(costi operativi sostenuti, ricavi da interessi etc.) che incrociati con i
dati dello stato patrimoniale forniscono alcune fondamentali
informazioni.
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Analisi finanziaria delle MFI
La qualità delle attività svolte all’interno della MFI risulta
determinante per poter intravedere l’andamento economico futuro
della MFI, che è in definitiva l’obiettivo dell’analisi finanziaria, sia essa
svolta internamente alla MFI o da soggetti esterni (agenzie di rating,
finanziatori, investitori);
… come analizzare la qualità del lavoro svolto da una MFI?
… valutando il modo in cui sono svolte le attività operative
(soprattutto credito e processi interni), sia singolarmente che tenendo
conto delle interazioni esistenti tra attività diverse.
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Analisi finanziaria delle MFI
Esercizio: evidenziare i probabili effetti delle seguenti attività sulla
operatività e sul risultato economico della MFI:
metodologia di credito adottata dall’istituzione
caratteristiche dei prodotti offerti
procedure operative
caratteristiche del sistema informativo utilizzato
aspetti relativi a staff ed incentivi
caratteristiche della clientela
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Analisi finanziaria delle MFI
Il risultato economico quindi può essere causato da molti fattori, interni
ed esterni, e non sempre garantisce la buona qualità delle attività né la
sostenibilità nel medio-lungo periodo.
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Analisi dell’efficienza operativa
Le 4 aree di analisi finanziaria nelle MFI:
Analisi dell’efficienza operativa
Analisi della qualità del portafoglio
Analisi della gestione finanziaria
Analisi della redditività
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Analisi dell’efficienza operativa
Efficienza e produttività
La produttività è il livello di prodotto realizzato in una determinata unità
di tempo.
L’efficienza di un processo è misurata dal rapporto tra gli input inseriti
nel processo ed il prodotto del processo stesso
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Analisi dell’efficienza operativa
Efficienza e produttività
Nelle MFIs, la produttività è rappresentata dal volume di portafoglio
crediti raggiunto in un determinato lasso temporale ed il livello di
efficienza è maggiore quanto maggiore è il volume di portafoglio
crediti che la struttura riesce a produrre senza incrementare i propri
fattori produttivi (personale, strutture fisiche, sistema informativo,
computer etc.)
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Analisi dell’efficienza operativa
Le 4 aree di analisi finanziaria nelle MFI:
Analisi dell’efficienza operativa
Si analizza il rapporto tra i costi sostenuti dalla
MFI per svolgere le proprie attività operative ed il
prodotto di tali attività (portafoglio crediti), con
particolare attenzione alla produttività ed alle
caratteristiche della metodologia di credito
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Analisi dell’efficienza operativa
Efficienza e produttività
Ai fini dell’analisi finanziaria una MFI è tanto più efficiente
quanto minore è il rapporto:
costi operativi
portafoglio crediti
costi operativi
portafoglio crediti
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EFFICIENZA OPERATIVA - 2
Un valore di tale indice superiore al 20% (il che significa che per ogni
euro prestato l’istituzione spende più di 20 centesimi per costi operativi)
indica una situazione di bassa efficienza, mentre un valore inferiore al
10% indica un elevato livello di efficienza. In generale, le IMF di
dimensioni maggiori presentano anche un buon livello di efficienza
operativa, in quanto riescono a sfruttare i benefici delle economie di scala,
che per una IMF si concretizzano di solito nel minor peso dei costi
amministrativi in corrispondenza di elevati volumi di attività: la IMF è cioè
in grado di “spalmare” alcuni costi fissi (si pensi all’affitto dei locali, ai
computer, al costo del sistema informativo, costi che dovrebbero essere
sostenuti anche se la IMF avesse un solo cliente), su un numero molto
grande di clienti e di conseguenza su un portafoglio maggiore.
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Analisi dell’efficienza operativa
Costi Operativi = Costi del Personale + Costi Amministrativi
Amministrativi
Una maggiore Efficienza Operativa dipende da
Costi del Personale
Una riduzione del rapporto
Portafoglio
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Analisi dell’efficienza operativa
Esercizio: individuare gli elementi e processi sui quali la MFI può
intervenire per ridurre il rapporto costi del personale/portafoglio,
migliorando così l’efficienza operativa
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Analisi dell’efficienza operativa
L’efficienza operativa migliora quando, a parità di costi del personale, il
portafoglio medio aumenta.
Le principali politiche attuabili per l’aumento del portafoglio medio sono:
Aumento del numero dei prestiti per agente di credito;
Aumento dell’ammontare medio dei prestiti
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Analisi dell’efficienza operativa
Possibili conseguenze:
Aumento del numero dei
prestiti per agente di
credito
Aumento del rischio di
portafoglio, come conseguenza
del minore sforzo dedicato alle
attività di monitoraggio e
gestione dei ritardi
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Aumento dell’ammontare
medio dei prestiti erogati ai
clienti
Aumento del rischio di
portafoglio, come offerta di
crediti troppo elevati per le
capacità dei clienti
Possibili problemi di mission
per la MFI
Analisi dell’efficienza operativa
In genere, un miglioramento dell’efficienza operativa
può essere considerato come un reale miglioramento
della qualità delle operazioni se proviene da:
Aumento nella produttività della struttura, in
assenza di aumento del rischio di portafoglio
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Analisi dell’efficienza operativa
Un miglioramento del rapporto costi operativi/portafoglio medio indica
quindi sicuramente un miglioramento dell’efficienza dal punto di vista
economico, ma non ci assicura che sia migliorata la qualità delle
operazioni svolte dalla MFI (prospettive future)
Per esprimere una valutazione equilibrata dell’efficienza operativa è
necessario allora analizzare anche gli indicatori di produttività e
compararli con quelli di rischio di portafoglio
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Analisi dell’efficienza operativa
Esercizio (9): commentare l’evoluzione
dell’efficienza operativa nelle 3 MFI
rappresentate. In particolare:
Quale MFI ha registrato i maggiori incrementi di
efficienza operativa?
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Analisi della qualità del portafoglio
Le 4 aree di analisi finanziaria nelle MFI:
Analisi dell’efficienza operativa
Analisi della qualità del portafoglio
Analisi della gestione finanziaria
Analisi della redditività
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della qualità del portafoglio
Rischio di portafoglio
Ritardi nella restituzione
Errori nella valutazione del cliente o nel
prodotto di credito
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Cause esterne
Analisi della qualità del portafoglio
Come si calcola la qualità del portafoglio?
Tutte le istituzioni finanziarie regolate di un paese devono classificare il
proprio portafoglio secondo i criteri stabiliti dall’organo di controllo.
I criteri possono includere:
Ritardi nella restituzione
Tipo di garanzie
Destinazione del prestito
Posizione presso altri intermediari
…..
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Analisi della qualità del portafoglio
L’indicatore universalmente utilizzato in microfinanza per misurare la
qualità del portafoglio è il:
Portfolio At Risk
(PAR) > 30
=
somma dei saldi di capitale
dei prestiti che presentano un
ritardo di almeno 30 giorni nella
restituzione di una o più rate
Portafoglio prestiti attivo
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Analisi della qualità del portafoglio
Come si calcola la qualità del portafoglio?
1 - Vengono calcolati, per tutti i prestiti in portafoglio, i giorni di
ritardo nella restituzione di una o più rate;
2 - Si stabiliscono delle fasce di rischio in base ai giorni, ed ogni
prestito che presenta un ritardo viene quindi inserito nella fascia
corrispondente;
3 - Si somma quindi, per ogni fascia di rischio, il saldo di capitale
detenuto da ogni cliente in ritardo.
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Analisi della qualità del portafoglio
Come si calcola la qualità del portafoglio?
dicembre-05
PAR
Importi
% del portafoglio
< 30 giorni
536.091,00
10,82%
31 - 60 giorni
47.832,00
0,97%
61 - 90 giorni
17.836,00
0,36%
91 - 180 giorni
65.324,00
1,32%
181 - 365 giorni
124.756,00
2,52%
> 365 giorni
24.586,00
0,50%
280.334,00
5,66%
Totale PAR > 30
giorni
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Analisi finanziaria delle MFI
Esercizio: Supponiamo che i responsabili di una IMF vogliano ridurre il
rischio della propria istituzione. Quali sono le variabili su cui
intervenire?
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Analisi della qualità del portafoglio
Il PAR>30 è un indicatore sintetico della qualità della metodologia di
credito di una MFI.
Ancora una volta, però, per analizzare in modo approfondito il rischio
di portafoglio di una MFI, il PAR>30 da solo potrebbe non essere
sufficiente.
Selezione iniziale dei clienti
Caratteristiche dei prodotti finanziari
Procedure di monitoraggio
Tipologia di clientela
Sistema informativo
Sistema di incentivi
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SELEZIONE INIZIALE DEI CLIENTI E
CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI FINANZIARI
Per migliorare la selezione dei clienti è necessario investire sulla formazione
degli agenti di credito e/o nel miglioramento delle procedure di selezione dei
clienti. Prima di prendere una decisione, sarà opportuno confrontare i costi di
eventuali modifiche alle procedure e agli strumenti per la selezione dei clienti,
con i maggiori ricavi previsti grazie alla riduzione del rischio di portafoglio che
ne dovrebbe derivare.
Il prodotto di credito offerto ad ogni cliente deve presentare caratteristiche tali
da rispondere il più possibile alle esigenze e al tipo di attività economica del
cliente. L’ammontare del credito offerto e la frequenza delle rate di
restituzione, possono mettere un “buon” cliente nelle condizioni di non essere
capace di restituire il prestito, nonostante la sua attività economica goda di
buona salute.
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PROCEDURE DI MONITORAGGIO E TIPOLOGIA DI
CLIENTELA
Le procedure di monitoraggio dei clienti costituiscono un’altra delle variabili
fondamentali ai fini della riduzione del rischio di portafoglio. Con questo termine
intendiamo l’insieme delle azioni compiute dagli agenti di credito per controllare i propri
clienti, con l’obiettivo di limitare il più possibile il rischio di non restituzione. Tra queste
azioni rientrano visite frequenti ai clienti e raccolta di informazioni presso la comunità di
appartenenza degli stessi. Di particolare interesse sono le procedure nei confronti dei
clienti in ritardo. L’evidenza empirica mostra che la tempestività dell’intervento degli
agenti in caso di ritardo da parte di un cliente può in alcuni casi essere determinante
per la risoluzione del problema.
La tipologia di clientela scelta può influire pesantemente sul rischio di portafoglio. Il
livello di povertà dei clienti può costituire di per sé un rischio: il microcredito ha
dimostrato dei limiti evidenti se applicato ad individui in stato di avanzata indigenza, a
causa delle difficoltà che questi individui, occupati nella lotta per la sopravvivenza,
incontrano nel gestire un’attività economica. Il tipo di attività svolta può inoltre
aggravare il rischio di portafoglio: l’agricoltura, i cui risultati dipendono da molte variabili
esterne, è l’attività più rischiosa da finanziare per una IMF, per questo motivo molte IMF
cercano di diversificare il più possibile il proprio portafoglio.
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SISTEMA INFORMATIVO E SISTEMA DI INCENTIVI
Il sistema informativo utilizzato dall’istituzione ha un ruolo non secondario nella
determinazione della qualità del portafoglio, in quanto esso è la principale fonte di
informazioni per gli agenti di credito. E’ quindi evidente che un sistema informativo non
affidabile, il quale fornisce informazioni inesatte o incomplete, può modificare
sostanzialmente tanto l’efficacia del lavoro degli agenti di credito, quanto i processi
decisionali della direzione dell’istituzione.
La retribuzione ed il sistema di incentivi allo staff devono anch’essi essere considerati
come variabili significative nella determinazione del rischio di portafoglio. In particolare, il
sistema retributivo degli agenti di credito agisce direttamente sulla qualità del lavoro
svolto da questi. Naturalmente, perché il sistema sia efficace, è necessario che i parametri
che lo definiscono influiscano direttamente sulle variabili che determinano il
raggiungimento degli obiettivi della IMF. Nel caso del rischio di portafoglio, ad esempio,
uno dei modi per raggiungere l’obiettivo di ridurre tale rischio potrà essere quello di
collegare la retribuzione degli agenti di credito alla qualità del portafoglio da essi gestito.
La qualità del portafoglio non può essere tuttavia l’unico parametro di riferimento di un
sistema di incentivi: ad essa si affiancano generalmente altri parametri come il numero di
nuovi crediti concessi ogni mese e la dimensione totale del portafoglio gestito, parametri
che hanno la funzione di far rispettare all’agente gli obiettivi di crescita dell’istituzione.
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della qualità del portafoglio
... si cerca di quantificare, sul portafoglio crediti attivo, le possibili perdite
per la MFI (rischio di portafoglio), e la copertura esistente per tali perdite
(riserve).
L’indice di copertura dei rischi ci permette di valutare in che percentuale
il rischio di portafoglio è coperto dalle riserve
Riserve
Indice di copertura dei rischi
=
PAR>30 + Ristrutturati
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della qualità del portafoglio
Anche l’indice di cancellazione dei prestiti, sebbene non sempre facile da
calcolare, offre informazioni interessanti sulla qualità del portafoglio:
Indice di cancellazione
dei prestiti
=
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Importo prestiti
cancellati
Portafoglio medio
Analisi della qualità del portafoglio
Quindi, il rischio di portafoglio (inteso come possibilità di perdite) dipende
dalla sua qualità (espressa dal PAR>30) ma anche dalle riserve che
l’istituzione ha costituito. E’ rilevante anche la politica di cancellazione dei
prestiti adottata dalla MFI.
PAR>30
Riserve
Politiche di cancellazione
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della qualità del portafoglio
Esercizio (10): stabilire l’ammontare degli accantonamenti per rischi
su credito che la MFI “Credicoop” deve registrare per soddisfare i criteri
imposti dalla Banca Centrale
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della qualità del portafoglio
Esercizio: commentare il rischio di portafoglio delle 3 MFI presentate.
In particolare evidenziare:
Quale MFI ha la migliore qualità del portafoglio
Quale MFI ha il miglior profilo di rischio
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della Gestione finanziaria
Le 4 aree di analisi finanziaria nelle MFI:
Analisi dell’efficienza operativa
Analisi della qualità del portafoglio
Analisi della gestione finanziaria
Analisi della redditività
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi finanziaria delle MFI
Le 4 aree di analisi finanziaria nelle MFI:
Analisi della gestione finanziaria
Viene valutata la capacità della MFI di gestire i propri flussi
finanziari attivi (liquidità, investimenti) e passivi
(finanziamenti ricevuti). Si esprime un’opinione sulla
situazione patrimoniale dell’istituzione.
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi finanziaria delle MFI
Analisi della gestione finanziaria
Principali indicatori:
Indice di liquidità
Indice di costo dei fondi
Passivo/patrimonio
Patrimonio/attivo
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della Gestione finanziaria
Liquidità
Costituita da cassa e c/c + investimenti a breve (attivo rapidamente
convertibile in denaro)
Un eccesso di liquidità è un costo per la MFI
Una liquidità insufficiente può causare il fallimento della
MFI (crisi di liquidità)
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della Gestione finanziaria
Liquidità
Fattori che la influenzano
Previsioni sulla crescita del portafoglio e della MFI
Attivo a breve/passivo a breve (current ratio)
Rischio di portafoglio
Metodologia di credito - caratt. dei prodotti
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della Gestione finanziaria
Liquidità
Le MFI hanno di solito un flusso di cassa abbastanza intenso
(prestiti a breve, rate mensili, pochi investimenti), che riduce i rischi
di crisi di liquidità
La pianificazione della liquidità riveste importanza fondamentale in
presenza di passivo a breve o con scadenze frequenti
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della Gestione finanziaria
INGRESOS
Saldo gestión anterior
Incremento de capital social
Préstamos obtenidos
Recuperaciones de capital
Interés percibidos, cartera propia
Ingresos por disponibilidades
Comisiones y Formularios Créditos Comerciales
Comisiones y Formularios Microcreditos
gen-05
2.208.275
1.164.769
feb-05
2.817.077
922.913
mar-05
3.340.782
795.755
apr-05
2.257.455
436.054
mag-05
2.136.489
330.892
giu-05
2.629.331
248.022
788.436
230.633
3.195
9.822
9.900
775.000
861.475
229.853
2.596
11.812
12.600
1.300.000
985.827
231.486
2.281
12.879
11.700
400.000
1.116.770
277.775
1.389
11.970
12.600
250.000
1.230.891
291.658
1.128
11.204
19.800
700.000
1.367.792
294.983
923
13.340
3.343
402
410
437
479
497
510
418
0
1.926.563
1.747.396
17.864
2.395
2.395
1.355
156.557
156.557
997
330.892
418
0
1.888.467
1.705.871
8.790
4.665
4.665
5.095
1.558
157.342
157.342
5.146
248.022
Disminución de inversiones permanentes (DPF)
Otros ingresos operativos (Recuper. K+Int)
Ingresos extraordinarios
Ingresos gestiones anteriores
EGRESOS
Desembolsos para cartera
Inversiones Totales
Gastos financieros
Prestamos de instituciones financieras
Cancelación capital prestamos
Otros Gastos Operativos
Gastos de administración
Gastos operativos (- deprec.y prev.)
Egresos extraordinarios
Gastos gestiones anteriores
INGRESOS menos EGRESOS
1.118
1.285.362
930.490
40.516
40.516
150.000
6.828
148.457
148.457
9.070
922.913
418
(0)
2.021.323
1.778.462
6.374
71.927
71.927
1.024
163.518
163.518
18
795.755
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418
(0)
2.904.728
2.649.564
89.350
11.243
11.243
1.178
153.393
153.393
0
436.054
418
(0)
2.367.255
2.076.047
14.203
113.452
113.452
1.791
161.696
161.696
65
262.076
Analisi della Gestione finanziaria
Gestione del passivo
Il passivo (debiti contratti) è per le MFI una imprescindibile fonte di
fondi da utilizzare per erogare crediti. Rappresenta anche un costo
(interessi pagati sui debiti).
Nelle imprese normalmente il costo del passivo è inferiore a quello
del capitale, in quanto investire in capitale comporta maggiori rischi.
Nelle MFI spesso il capitale è donato.
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Analisi della Gestione finanziaria
Gestione del passivo
I debiti contratti da una MFI si distinguono, sulla base delle condizioni
stabilite, in:
Commerciali
Agevolati
Altre categorie:
Prestiti
subordinati
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Fondi
vincolati
Analisi della Gestione finanziaria
Gestione del passivo
L’indice “Costo dei Fondi” è importante per capire se la MFI sta operando in
condizioni “normali” o se sta beneficiando (e in che misura) di sussidi esterni.
Analisi della sostenibilità
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della Gestione finanziaria
Gestione patrimoniale
Il patrimonio di una MFI è spesso composto da:
- Donazioni ricevute
- Utili accumulati
In alcuni paesi le MFI emettono azioni che vengono acquistate da
organizzazioni del settore.
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Analisi della Gestione finanziaria
Gestione patrimoniale
Più è alto il rapporto patrimonio / attivo, maggiore sarà la “solidità”
della MFI, intesa come capacità di rispettare le proprie obbligazioni.
Leverage = passivo/patrimonio
E’ considerato l’indicatore dell’esposizione globale di una istituzione
finanziaria (Basel II)
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Analisi della Gestione finanziaria
Gestione patrimoniale
Attivo
=
quello che la
MFI possiede
Passivo
=
debiti
Patrimonio
=
denaro della MFI
Un leverage troppo alto aumenta i rischi e ostacola la crescita.
Un leverage troppo basso è sinonimo di inefficienza nella
gestione patrimoniale (crescita potenziale).
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della redditività
Le 4 aree di analisi finanziaria nelle MFI:
Analisi dell’efficienza operativa
Analisi della qualità del portafoglio
Analisi della gestione finanziaria
Analisi della redditività
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Analisi della redditività
Le 4 aree di analisi finanziaria nelle MFI:
Analisi della redditività
Il risultato economico della MFI viene analizzato alla luce
di quanto rilevato nelle sezioni precedenti. Particolare
attenzione viene riservata alle donazioni ricevute. Vengono
inoltre praticati alcuni aggiustamenti per rendere le MFI
comparabili tra loro (inflazione, donazioni, costo dei fondi,
riserve)
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Analisi della redditività
Principali indicatori:
Rendimento del portafoglio
ROA
ROE
Autosufficienza operativa
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Analisi della redditività
Sostenibilità
Primo concetto: MFI sostenibile se ottiene risultato economico non
negativo
Secondo concetto: MFI sostenibile se ottiene risultato economico non
negativo al netto di donazioni, sussidi e aggiustamenti
Terzo concetto: MFI sostenibile se ottiene risultato economico al netto
di donazioni, sussidi e aggiustamenti sufficiente per assicurare crescita
Quarto concetto: MFI sostenibile se ottiene risultati economici positivi,
senza modificare il proprio profilo sociale
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Analisi della redditività
Sostenibilità
Affinchè la MFI possa essere sostenibile, è necessario che i ricavi
delle attività svolte riescano a coprire i costi generati dalla struttura
Come considerare le donazioni?
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Analisi della redditività
Esercizio: stabilire il livello del tasso di interesse che la
vostra MFI dovrebbe applicare per essere sostenibile.
Motivare la vostra risposta.
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Analisi della redditività
Sostenibilità
Il tasso d’interesse sostenibile dovrebbe almeno coprire:
- Costi operativi
- Costi finanziari (costo dei fondi)
- Perdite su crediti (accantonamenti)
- Inflazione
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SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
Sostenibilità: capacità di una IMF di coprire, con i ricavi, i costi derivanti
dalle sue attività. Condizione necessaria e sufficiente perché
ci sia sostenibilità è che il risultato d’esercizio (ricavi meno
costi) sia positivo.
Ricavi: provengono fondamentalmente da interessi e
commissioni applicati sui prestiti concessi. Ulteriori
ricavi possono prevenire da altri investimenti e da
interessi spettanti sul proprio c/c.
Costi: ci sono diverse tipologie di costi: costi operativi, costi
finanziari, accantonamenti per perdite su crediti, spese
straordinarie
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SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ INDICATORI DI
SOSTENIBILITÀ
Rendimento dell’attivo (ROA): rapporto tra il risultato d’esercizio (al
netto delle donazioni) e il capitale
investito.
Sostenibilità : il ROA deve essere uguale o maggiore di zero. Un ROA
negativo implica che l’istituzione è in perdita.
Buon investimento : il ROA deve assumere un valore almeno pari al 1015%.
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SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
La sostenibilità economico-finanziaria è un obiettivo di primaria
importanza per un’istituzione di microfinanza in quanto essa
permette all’istituzione di poter operare in autonomia,
indipendentemente da interventi esterni, ed assicura un minimo di
orizzonte temporale alle sue attività.
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SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
Si parla di donazione quando un’organizzazione riceve dei fondi (o dei beni, nel qual caso
si parla di donazione in natura) senza obbligo di restituzione. Possono essere invece
stipulati accordi particolari riguardo all’uso che l’istituzione dovrà fare della donazione.
Un sussidio è invece la riduzione di un costo che l’istituzione dovrebbe pagare. Il classico
esempio di sussidio è costituito dai prestiti a tasso agevolato, cioè fondi per i quali
l’istituzione paga un tasso d’interesse inferiore al normale. Il sussidio è la differenza tra il
tasso che l’istituzione avrebbe dovuto pagare (detto tasso di mercato) ed il tasso
effettivamente pagato.
Nel bilancio di un’istituzione di microfinanza le donazioni sono spesso registrate come ricavi
d’esercizio, concorrono quindi alla determinazione del risultato d’esercizio. Però, se il nostro
fine è capire se una IMF è capace di operare in autonomia, coprendo i propri costi con i
ricavi delle attività svolte, senza interventi esterni, la presenza di donazioni può risultare
fuorviante. Per questo motivo, ai fini della valutazione della sostenibilità i ricavi da donazioni
vengono sottratti dai ricavi totali dell’esercizio, ottenendo un risultato d’esercizio al netto
delle donazioni.
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SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ INDICATORI DI
SOSTENIBILITÀ
Autosufficienza
rapporto tra i ricavi ottenuti
dall’istituzione (tranne le donazioni) e tutte
le spese non straordinarie (cioè costi
operativi, finanziari ed accantonamenti).
Operativa
:
Sostenibilità : autosufficienza = 100%.
Un’autosufficienza inferiore al 100% implica un risultato
di esercizio negativo (tranne i casi in cui esistono rilevanti
ricavi straordinari).
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3. SOSTENIBILITÀ
SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ VARIABILI CHE
INCIDONO SULLA REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
•
Costi Operativi
•
Accantonamenti per perdite su crediti
•
Costi Finanziari
•
Tasso di Interesse
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
3. SOSTENIBILITÀ
SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
VARIABILI CHE INCIDONO SULLA REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
•
Costi Operativi
•
Accantonamenti per
perdite su crediti
•
Costi Finanziari
•
Tasso di Interesse
1. Efficacia e costo del sistema
di retribuzione degli agenti di
credito
2. Coerenza tra struttura
organizzativa esistente e
volume e complessità delle
attività svolte
3. Decisioni strategiche
riguardanti il tipo di clientela
servita e le zone geografiche
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3. SOSTENIBILITÀ
SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ VARIABILI CHE
INCIDONO SULLA REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
•
Costi Operativi
•
Accantonamenti
per perdite su
crediti
•
Costi Finanziari
•
Tasso di Interesse
1. Si tratta di spese virtuali,
è la stima delle future
perdite dovute a prestiti
non restituiti.
2. A coperture di tali perdite
presunte, si crea una
riserva per perdite su
crediti
3. Dipendono dalla qualità
del portafoglio
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
3. SOSTENIBILITÀ
SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
VARIABILI CHE INCIDONO SULLA REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
Sono i costi relativi ai fondi presi
in prestito dall’
dall’IMF.
•
Costi Operativi
•
Accantonamenti per
perdite su crediti
•
Costi Finanziari
•
Tasso di Interesse
Dipendono da:
- situazione macroeconomica
del Paese della MFI
- svalutazione della moneta
nazionale rispetto alla moneta
internazionale
- situazione economica dell’IMF
- capacità della MFI di stabilire
relazioni privilegiate con
Organismi locali ed
internazionali
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3. SOSTENIBILITÀ
SOSTENIBILITÀ E REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ VARIABILI CHE
INCIDONO SULLA REDDITIVITÀ
REDDITIVITÀ
Fonte principale di ricavi per ogni
IMF
•
Costi Operativi
•
Accantonamenti per
perdite su crediti
•
Costi Finanziari
•
Tasso di
Interesse
- Processo di fissazione del
tasso
- Eventuali limitazioni esterne
- Copertura dei costi
(rilevare inefficienze)
da cui:
- esigenza di una seria analisi
interna
- che produrrà il budget
d’esercizio
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
ISTITUZIONE DI MICROFINANZA: Conclusioni
•
Gli aspetti gestionali devono essere considerati individualmente e
complessivamente
•
L’obiettivo di sostenibilità può essere conseguito come risultato di
un processo complesso
•
Processo dipendente dal miglioramento della qualità
portafoglio e dall’aumento dell’efficienza operativa
•
Processo che tiene anche in considerazione tutte le attività che
permettono ad una IMF di gestire tali rischi, verificando continuamente
le proprie capacità operative
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
del
LA VALUTAZIONE D’IMPATTO NEI PROGRAMMI DI MICROCREDITO
Negli anni ‘80 la valutazione dell’impatto nei programmi di
microcredito si è principalmente concentrata sullo strumento,
considerando quindi gli aspetti economico-finanziari
dell’organizzazione che erogava il credito (la sostenibilità finanziaria
di una MFI, il portafoglio clienti, la solvibilità, i tassi di rimborso,
ecc.).
Oggi invece il dibattito è più orientato alla conseguenza, cioè agli
aspetti tipo sociale (oltre
oltre che economico) che il programma nel suo
complesso produce (riduzione della povertà, miglioramento delle
condizioni sociali delle donne, sviluppo locale partecipato, ecc.).
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LA VALUTAZIONE D’IMPATTO NEI PROGRAMMI DI MICROCREDITO
La valutazione di un impatto può essere semplificata come la
differenza fra la situazione nella quale si trovano i soggetti (agenti) che
hanno usufruito del programma e quella in qui si trovano coloro che
non ne hanno usufruito (Hulme).
Tutti i cambiamenti di comportamento sono comunque influenzati da
processi di mediazione dovuti a specifiche caratteristiche dell’agente
o dell’ambiente economico sociale e politico nel quale si trova a
vivere.
Per agenti si intendono individui, imprese, famiglie, popolazioni ecc.
cioè il target del programma di microfinanza.
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LA VALUTAZIONE D’IMPATTO NEI PROGRAMMI DI MICROCREDITO
Processi
Agente/i
Comportamenti e
abitudini ad un
determinato periodo
di tempo
Situazione
dell’agente o
degli agenti
I
M
P
A
T
T
O
Processi
Agente/i
Comportamenti e
abitudini modificati
ad un determinato
periodo di tempo
Programma di
intervento
Chiara Meneghetti
- Introduzione alle metodologie di valutazione
Situazione
dell’agente o
degli agenti
modificata
dall’intervento
LA VALUTAZIONE D’IMPATTO NEI PROGRAMMI DI MICROCREDITO
Nel processo di valutazione dei clienti il concetto di impatto è
strettamente legato a due fattori:
1) I cambiamenti che intercorrono nella vita dei clienti, a
livello inviduale, di impresa, ….
2) La relazione esistente tra i cambiamenti identificati e la
partecipazione dei clienti al programma
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LA VALUTAZIONE D’IMPATTO NEI PROGRAMMI DI MICROCREDITO
“Ogni VI sviluppa il suo complesso di strumenti e metodi per
verificare l’informazione che si è definita come prioritaria.
L’insieme degli strumenti e le modalità in cui questi sono
applicati dipende dagli obiettivi della VI e dai soggetti
implicati in essa. Disegnare uno studio e un sistema di VI
significa selezionare un insieme di metodologie che possono
fra loro essere complementari”.
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
LA VALUTAZIONE D’IMPATTO NEI PROGRAMMI DI MICROCREDITO
Principali fattori limitanti nella valutazione d’impatto:
•
Mancanza di risorse (economiche e tecniche)
•
Priorità delle attività “operative”
•
Affidabilità dello strumento
•
Tempi medio-lunghi
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ETIMOS: VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SOCIALE
Obiettivo
Valutare il grado di eticità globale della MFI,
risultato dal comportamento tenuto e dalle azioni
svolte dall’istituzione nei confronti di:
a
clienti
a
dipendenti
a
soggetti esterni
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METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ETIMOS: VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SOCIALE
Criteri di analisi:
a
Politiche e strategie sociali
a
Politiche del personale
a
Valore sociale di prodotti e servizi
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ETIMOS: VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SOCIALE
Criteri di analisi:
a
a
a
Politiche e strategie sociali:
Politiche del personale
Valore sociale di prodotti e
servizi
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
a
Missione dell’istituzione
a
Conoscenza del contesto
a
Scelta del target
a
Relazioni con finanziatori e
donatori
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ETIMOS: VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SOCIALE
Criteri di analisi:
Politiche e strategie sociali
a
a
a
Politiche del personale:
Valore sociale di prodotti e
servizi
Formalizzazione delle
politiche
a
Percorsi di carriera
a
Condizioni lavorative
a
a
Chiara Meneghetti - Introduzione alle metodologie di valutazione
Relazioni lavorative (organi
di rappresentanza)
Relazioni staff-clienti
METODOLOGIA DI VALUTAZIONE ETIMOS: VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ SOCIALE
a
Criteri di analisi:
a
a
Politiche e strategie sociali
a
a
a
Politiche del personale
Partecipazione dei clienti alla
definizione dei prodotti
Adattabilità dei prodotti alle
esigenze dei clienti
Prodotti non finanziari
Impatto di servizi e prodotti sui
clienti:
Studi d’impatto
a
Valore sociale di prodotti e
servizi:
Interviste con i clienti
a
Politiche esterne della MFI:
Trasparenza e comunicazione
Investimenti sociali
Legami con altre istituzioni o
reti
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