Guida alla stesura degli elaborati
Parte I
I caratteri generali
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Caratteri generali
• L’elaborato è parte integrante e indispensabile
della verifica per gli studenti frequentanti.
• Deve avere una lunghezza tra i 15 mila e i 30
mila caratteri (dalle 5 alle 10 pagine A4,
secondo la formattazione suggerita).
– Gli elaborati eccedenti i limiti proposti saranno
rinviati agli autori!
• Può essere il frutto della collaborazione di
piccoli gruppi di due o tre studenti.
– La collaborazione è incoraggiata, ma non
tassativamente richiesta: l’elaborato può anche
essere frutto del lavoro individuale.
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Il soggetto
• Il soggetto dell’elaborato va scelto di preferenza
nell’ambito del tema delle lezioni: le associazioni
professionali nel mondo antico.
• Non sono escluse in senso assoluto tuttavia altre
tematiche, comunque attinenti la disciplina della
Storia economica e sociale del mondo antico, secondo
le definizioni che ne sono state date nelle lezioni I e II.
– Questa seconda scelta potrebbe comportare qualche
problema nel reperimento della bibliografia e nella sua
consultazione.
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Qualche suggerimento per la scelta del
soggetto
• La scelta più semplice è quella di approfondire un tema toccato a
lezione, ma che ovviamente in quella sede non può essere stato svolto
in modo esaustivo.
– Un buon punto di partenza può essere una fonte (un passo di un autore
letterario, un’iscrizione, una documentazione numismatica o archeologica
omogenea).
– Il commento di questa fonte non dovrà essere incentrato sul documento in sé
(un tipo di studio che rientra in altri ambiti disciplinari) ma dovrà sempre
essere finalizzato alla comprensione di un problema sociale o economico.
• Nell’ambito più generale della Storia economica e sociale del mondo
antico buoni spunti e un primo orientamento bibliografico si possono
trovare nei volumi consigliati per i non frequentanti.
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Un tema limitato
• In considerazione del tempo e dello spazio molto
contenuti di cui disponiamo, se il saggio vuole
raggiungere i suoi obiettivi dovrà essere dedicato a
un soggetto estremamente limitato.
• Un buon modello per l’elaborato può essere
costituito dalla classica forma “breve” della
produzione scientifica: l’articolo erudito.
• La scelta di un argomento troppo vasto approda
necessariamente in una, più o meno maldestra,
“cucitura” di nozioni generali e ben note.
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Alcuni titoli di saggi presentati l’anno
passato (temi riproponibili anche quest’anno)
• L’associazione dei dendrofori in un’iscrizione di Reggio
Calabria.
• La condizione della donna a Locri: matriarcato o
matrilinearità?
• Il Bruzio nella congiura di Catilina: la figura di T.
Volturcius.
• Esportazione e importazione di anfore: il ruolo della regio
III Lucania et Bruttii nel Mediterraneo (nel Tardoantico).
• Ricerche di storia economica e sociale sul Lapis Pollae.
• Il ruolo della donna nella medicina romana.
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Alcuni titoli di saggi presentati l’anno passato
(temi riproponibili anche quest’anno)
• Il problema del basileus nell’archivio di Locri.
• Riflessioni su un’epigrafe di Trapeia (su Hirene,
conductrix massae Trapeianae).
• Q. Laronius e la sua fabbrica di laterizi a Vibo
Valentia.
• Profilo sociale degli associati al culto di Bacco a
Roma all’epoca della repressione dei Baccanali nel
186 a.C.
• Ricerche sugli aspetti sociali dell’arruolamento
mariano dei capite censi.
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Concordare la scelta del soggetto
• È comunque importante concordare con il docente
il soggetto che si intende trattare:
– Per evitare argomenti non pertinenti alla nostra
disciplina.
– Per evitare argomenti troppo complessi per essere
sviluppati con sufficiente approfondimento nel poco
tempo e spazio a disposizione.
– Per avere qualche spunto di partenza per quanto
concerne le fonti e la bibliografia.
• Non gettatevi di peso in una ricerca senza prima
avere avuto l’approvazione del docente!
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Gli obiettivi dell’elaborato
• Un approccio alla redazione di un saggio
scientifico nelle discipline storiche, inteso a
sviluppare:
– Le capacità di lettura e rielaborazione delle
informazioni, tratte da una bibliografia specialistica che
può essere anche in lingua straniera.
– Le capacità di esposizione delle conoscenze in forma
scritta.
– Le capacità di collaborazione.
• Ovviamente solo un passo in un percorso che
culminerà nella redazione della tesi magistrale.
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Prerequisiti per la redazione
dell’elaborato?
• Nello studio delle Storia economica e sociale del mondo
antico, come di tutte le discipline antichistiche, è
ovviamente opportuna la conoscenze del latino e del greco,
come anche di inglese, francese e tedesco.
– Le fonti della storia antica sono redatte in lingue morte, la
bibliografia è scritta in tutte le maggiori lingue della comunità
scientifica.
• Ma per la redazione di questo elaborato non sono richieste
particolari conoscenze linguistiche: ove necessario e
possibile si lavorerà su traduzioni.
• Si può sempre contare sull’assistenza del docente.
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Il saggio non è una “tesina”!
• Il saggio non deve essere il risultato di un accumulo di
nozioni, ma deve avere un preciso filo conduttore, in
funzione del quale organizzare le proprie argomentazioni.
– Propriamente un saggio scientifico nasce sempre da una domanda,
da un problema, per il quale si propone un’ipotesi di risposta,
supportata da argomentazioni pertinenti.
• Le argomentazioni del saggio devono trovare solido
fondamento nelle fonti primarie e nella bibliografia
secondaria.
– Nel nostro elaborato, come in tutti i saggi scientifici i riferimenti
alle fonti e alla bibliografia andranno puntualmente indicati in
nota.
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Il plagio
• Diversi episodi di plagio di opere a stampa o in formato digitale
in questo tipo di prova negli anni passati.
• Un comportamento disonesto:
– Il plagio è un reato per la legislazione italiana; nelle università straniere è
punito anche con l’espulsione dal corso, nel nostro corso comporterà il
passaggio alla sessione di esami successiva.
• Un comportamento inutile:
– La redazione del saggio è finalizzata a sviluppare le capacità esposte alla
diapositiva 12: e senza il possesso di concrete capacità il nostro titolo di
studio è privo di valore.
• Lo scopo ultimo non è quello di presentare un saggio di valore
assoluto, ma quello di apprendere delle capacità: meglio dunque
un lavoro modesto, ma onesto!
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Come evitare le insidie del plagio
• Evitare il plagio non significare proporre lavori di assoluta
originalità: una pretesa illogica da chi è ancora alle sue prime
esperienze di scrittura scientifica.
• I saggi riprenderanno spesso idee già formulate da altri studiosi,
avendo cura di:
– Evitare il più possibile la ripresa alla lettera dei testi consultati e proporre
piuttosto parafrasi e sintesi.
– Dare puntuali riferimenti in nota alla dottrina ogni volta che se ne
riprende un’argomentazione.
– Segnalare chiaramente brevi citazioni letterali attraverso l’uso delle
virgolette.
• Davanti ad ogni problema e difficoltà, prima di cadere nella
tentazione del plagio, non esitate a contattare il docente!
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La consegna degli elaborati
• Gli elaborati dovranno essere consegnati almeno
una settimana prima dell’appello.
– Una consegna più tempestiva consentirà di avere più
tempo per correzioni e miglioramenti.
• Gli elaborati potranno essere consegnati:
– In formato cartaceo negli orari di ricevimento o nella
cassetta postale del docente, al cubo 28D, I piano.
– In formato digitale, come allegati di un messaggio di email a [email protected].
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