COREPLA PER LE IMPRESE
Giorgio Quagliuolo
Presidente
CONFINDUSTRIA VENEZIA
Venezia,30 giugno 2009
IL IL
CONSORZIO
CONSORZIO
La natura e le finalità
COREPLA è un Consorzio di diritto privato senza scopo di lucro, tenuto a garantire
l'equilibrio della propria gestione finanziaria, istituito ai sensi del d.lgs 22/97 (“Decreto
Ronchi”) e ora normato dal successivo d.lgs 152/06 (“Codice ambientale” )
Le finalità, stabilite per legge, cui COREPLA deve adempiere sono:
- raggiungere gli obiettivi di legge di riciclaggio e di recupero dei rifiuti d’imballaggio
in plastica
- ritirare, su indicazione del CONAI, i rifiuti di imballaggio in plastica conferiti dal
servizio pubblico, riconoscendo ai Comuni o ai Gestori dagli stessi delegati i
corrispettivi previsti dall’Accordo-Quadro ANCI-CONAI a copertura dei maggiori oneri
per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio
- assicurare la ripresa degli imballaggi usati e della raccolta dei rifiuti di imballaggio
secondari e terziari su superfici private
COREPLA PER LE IMPRESE
IL IL
CONSORZIO
CONSORZIO
I Consorziati
Imprese produttrici di materie prime plastiche per imballaggi
84
Imprese produttrici di imballaggi in plastica e relativi semilavorati
2.454
Imprese utilizzatrici autoproduttrici/importatrici di imballaggi pieni
41*
Imprese che effettuano il riciclaggio di rifiuti d’imballaggio in plastica
69*
TOTALE IMPRESE CONSORZIATE
2.648
* Adesione su base del tutto volontaria
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IL IL
CONSORZIO
CONSORZIO
Il finanziamento del sistema: la dinamica del CAC
250
195
200
€/ton
150
100
105
72.3
?
50
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2009
2010
(1° sem.) (2° sem.)
Il CAC è rimasto stabile per 10 anni a 72,3 €/ton malgrado l’erosione del suo valore reale a causa
dell’inflazione. Dal 1° gennaio 2009, essendosi esaurite le riserve accumulate nei primi anni di attività,
si è reso necessario l’aumento a 105 €/ton. L’attuale passaggio a 195 €/ton è da considerarsi come
provvedimento provvisorio per superare lo stato di emergenza causato dalla crisi economica .
COREPLA PER LE IMPRESE
IL IL
CONSORZIO
CONSORZIO
€/ton
Il finanziamento del sistema: la scelta della stabilità
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
94.76
72,3
72,3
41.35
2000
2001
2002
2003
CAC teorico in assenza di riserve
2004
2005
2006
2007
2008
CAC effettivamente applicato
Il CAC a 72,3 €/ton ha permesso di accumulare le riserve utilizzate per reintegrare
annualmente il patrimonio netto. Senza queste riserve, per mantenere il patrimonio in
pareggio, il CAC avrebbe dovuto essere portato a livelli superiori sin dal 2003.
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IL IL
CONSORZIO
CONSORZIO
Il finanziamento del sistema: i ricavi da vendita
70,000
61,114
60,000
€/ooo
50,000
40,000
30,000
20,000
13,000
17,665
10,000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009 exp.
Nel periodo 2000/2008 i ricavi derivanti dalle vendite, grazie all’adozione delle aste
telematiche come principale sistema di vendita, sono aumentati del 370% mentre la
raccolta “solo” del 253%. Dall’ottobre 2008 i ricavi sono precipitati a causa del crollo della
domanda dei prodotti selezionati in seguito alla crisi economica.
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IL IL
CONSORZIO
CONSORZIO
Il finanziamento del sistema: rapporto CAC/vendite
17.665
€/000
350,000
300,000
61.114
250,000
28,8%
5,8%
200,000
13.000
287.720
150,000
9,3%
94,2%
150.909
100,000
50,000
-
71,2%
126.155
90,7%
2000
2001
2002
2003
Ricavi CAC
2004
2005
2006
Ricavi da vendite
2007
2008
2009 exp.
L’incidenza dei ricavi da vendita per il finanziamento del sistema è andata progressivamente
crescendo negli anni, ma per il 2009, a causa del crollo dei prezzi di vendita e della conseguente
necessità di aumentare il CAC, la tendenza positiva subisce una drastica inversione.
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IL IL
CONSORZIO
CONSORZIO
La struttura dei costi 2008
10,325
29,743
3,568
4,067
920
135,383
77,572
Raccolta
Trasporti
Quota funzionamento CONAI
Costi di riciclo e recupero 94,5%
€/000
Selezione
Recupero energetico
Costi indiretti e comuni 4,0%
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Riciclo
Costi indiretti e comuni
Costi funzionamento CONAI 1,5%
L’EUROPA
L’Italia in ritardo nel recupero energetico
- Anno 2006
Con il 12% di rifiuti avviati a recupero energetico, l’Italia è largamente sotto la media europea.
Questo ritardo comporta un maggiore ricorso alla discarica, dove è smaltito il 53% dei rifiuti urbani
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L’EUROPA
L’Italia competitiva nel contributo ambientale
Paese
Contributo €/ton
Germania
750-900
Spagna
278-329
Belgio
159-316
Italia
195
Francia
178
Portogallo
99,8
Certificati di riciclo commercializzati sul libero mercato
Regno Unito
Fonte: PRO EUROPE e CONAI – Anno 2008
I paesi europei hanno schemi diversificati. La maggior parte sono membri di PRO EUROPE e
adottano il “Punto Verde”. L’Italia e la Gran Bretagna hanno schemi diversi dagli altri. Alcuni hanno
anche un sistema deposito cauzionale sui contenitori per bevande
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IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
I nodi “strutturali”
La somma dei costi di raccolta, selezione, avvio a recupero della quota di imballaggi non
riciclabili e smaltimento delle frazioni estranee è sempre superiore al valore con cui
vengono allocati sul mercato del riciclo i rifiuti valorizzabili a valle della selezione
(“deficit di catena”)
A seguito dell’imposizione dell’estensione della raccolta differenziata a tutte le tipologie
di imballaggi in plastica (dal 2001), l’incidenza percentuale dei rifiuti non allocabili
positivamente sul mercato del riciclo e, quindi, da avviare a recupero energetico, è
andata continuamente aumentando
Malgrado l’alto potere calorifico dei rifiuti d’imballaggio in plastica, il mercato continua
a parametrare il loro utilizzo come combustibile alternativo e per la produzione di
energia su quello dello smaltimento dei rifiuti, trasformando così un potenziale introito
in un costo per COREPLA
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IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
I nodi del 2008
Il boom della “cattiva raccolta” e l’aumento a 105 €/ton
- La raccolta differenziata è aumentata al di là di ogni aspettativa in tutta Italia (+19% a
fronte di una crescita attesa del 10%), anche a seguito del rinnovato impegno delle
amministrazioni locali in conseguenza della clamorosa “emergenza rifiuti” campana
- Si è registrato un peggioramento qualitativo, per quanto concerne sia la presenza di
frazioni estranee (il 59% dei quantitativi raccolti nella migliore fascia qualitativa
contro il 68% del 2007) sia, soprattutto, l’incidenza di imballaggi in plastica non
valorizzabili sul mercato del riciclo (il 43% della raccolta rispetto al 36% del 2007)
La crisi economica globale e il nuovo aumento a 195 €/ton
- Nell’ottobre 2008 scoppia la crisi e crolla la domanda di rifiuti selezionati da avviare a
riciclo, con conseguente caduta dei prezzi e impatti molto negativi sui ricavi COREPLA
- Sempre per effetto della crisi, si ha una forte contrazione dei consumi e, quindi,
anche degli imballaggi immessi sul mercato, con una riduzione del gettito CAC
COREPLA PER LE IMPRESE
IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
L’andamento della raccolta differenziata urbana
529
600
500
kton
400
300
200
129
100
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
La raccolta, estesa dal 2001 a tutte le tipologie di imballaggio in plastica, è cresciuta del
310% in dieci anni, del 19% solo tra il 2007 e il 2008.
COREPLA PER LE IMPRESE
IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
I costi della raccolta
160,000
135.383
140,000
120,000
€/000
100,000
80,000
60,000
40,000
25,340
20,000
0
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
I costi della raccolta sono cresciuti del 425%. L’aumento percentuale è superiore a quello
dei quantitativi raccolti per l’indicizzazione annuale dei corrispettivi e gli aumenti previsti
con il rinnovo dell’Accordo ANCI-CONAI del 2004 .
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IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
Andamento immesso/raccolta
310%
350%
300%
250%
200%
150%
100%
50%
22%
0%
0%
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Crescita percentuale raccolta differenziata rispetto al 1999
Crescita percentuale immesso al consumo risetto al 1999
L’immesso al consumo ha un aumento medio annuo del 2,3%, mentre la raccolta
differenziata degli imballaggi in plastica cresce mediamente di quasi il 17% all’anno.
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2008
IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
Kton
Gli scarti di selezione a recupero energetico
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
189
2
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Per effetto dell’estensione della raccolta a tutte le tipologie di imballaggi in plastica, cambia
il mix della sua composizione, allineandosi tendenzialmente a quella dell’immesso al
consumo. Pur migliorando la valorizzazione delle “plastiche miste”, aumentano quindi
progressivamente i quantitativi di materiale non riciclabile avviati a recupero energetico.
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IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
I costi del recupero energetico
35,000
29,743
25,243
30,000
25,000
€/000
20,000
15,000
10,000
5,000
7,981
7,872
109
4,500
1999
2000
Costi TVZ ANCI/CONAI
2001
2002
2003
2004
2005
Costi recupero energetico materiali COREPLA
2006
2007
2008
Totale costi recupero energetico
I costi totali aumentano malgrado il plafonamento dal 2004 a 4,5 mln/€ (azzerata dal 2009)
della contribuzione al recupero energetico della quota di imballaggi in plastica nella
frazione indifferenziata.
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IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
I ricavi CAC
180,000
156,729
160,000
140,000
126,155
151,875
€/000
120,000
100,000
80,000
60,000
40,000
20,000
-
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Nel 2008, per la prima volta, i ricavi da CAC diminuiscono rispetto all’anno precedente di
poco più del 3%, per i primi effetti della crisi economica e della conseguente contrazione
dei consumi.
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IL CONSORZIO
LE CRITICITA’
I prezzi di vendita aste COREPLA 2008
400.00
350.00
321.47
300.00
€/ton
250.00
200.00
150.00
260.08
113.64
60.17
40.00
100.00
50.00
-50.00
-100.00
gen
feb
mar
apr
mag
PET
giu
PE
lug
ago
FILM*
set
ott
nov
dic
-65.48
Nel 2008 gli effetti della crisi economica investono bruscamente il sistema dal mese di
novembre, determinando un crollo dei prezzi unitari di vendita all’asta dei diversi prodotti
selezionati.
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LE SOLUZIONI
La sfida dei costi
I corrispettivi pagati a Comuni e Gestori per la raccolta differenziata conferita a
COREPLA rappresentano la maggiore voce di costo per il Consorzio (nel 2008
rappresenta ormai il 53% dei costi totali, contro il 31% del 2000)
A fine 2008 è scaduto l’Accordo-Quadro ANCI-CONAI che è alla base della
determinazione di tali costi e rappresenta un’opportunità:
- valorizzazione della “curva d’esperienza” per quanto concerne il recupero di
efficienza e competitività del sistema della raccolta
- centralità della questione della qualità e, a tendere, necessità di riallineare obiettivi
di raccolta (posti in capo ai Comuni) e obiettivi di riciclo (posti in capo al sistema
consortile)
- “che fare” al raggiungimento degli obiettivi, riconsiderando l’onerosità di un
eventuale proseguimento dell’obbligo di ritiro in capo a CONAI/Consorzi
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IL CONSORZIO
LE SOLUZIONI
La massimizzazione dei ricavi da vendite
Fase di Start Up
Fase di
incubazione
Maturità del
mercato
Contratti
Contratti
ed Aste
Fase di Maturità
COREPLA negli anni ha ottenuto eccellenti risultati per la massimizzazione dei
ricavi da vendita, passando gradualmente ad un sistema basato sulle aste
telematiche aperte a tutti i soggetti italiani e comunitari accreditati.
Aste
Quantità
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LE SOLUZIONI
Tra funzione pubblica e mercato
L’attuale situazione di crisi economica evidenzia una grande contraddizione:
anche quando il mercato globale non assorbe i materiali provenienti dalla
raccolta differenziata, gli obiettivi di legge restano invariati. Sono quindi
necessari interventi normativi (anche in sede europea) per dare al sistema
maggiore flessibilità pur nel rispetto della gerarchia delle forme di gestione dei
rifiuti, rendendolo più orientabile rispetto alla congiuntura
Il sistema ha natura sussidiaria rispetto al mercato, ma è necessario stabilire
quale sia il limite massimo ammissibile di intervento a sostegno del mercato
stesso: ha senso ed è virtuoso un mercato in cui si “vendono” rifiuti a prezzo
negativo?
E’ opportuna una riflessione circa l’equazione rifiuto=risorsa, visto che il valore
economico dei prodotti recuperati nel caso della plastica non è mai tale da
coprire integralmente il “deficit di catena” prodotto dal ciclo del recupero
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LE SOLUZIONI
Per concludere (I°)
COREPLA può operare in (relativa) autonomia solo sul piano dei ricavi da vendite
(ottimizzazione già raggiunta con l’introduzione delle aste telematiche)
Sul piano dei costi, quelli indiretti incidono per una quota minima e non paiono
ulteriormente comprimibili. Quelli diretti sono stati già ottimizzati per la
selezione (30% del totale) introducendo nuove e più stringenti condizioni
contrattuali, ma sono caratterizzati da due “anomalie”: la raccolta (53% del
totale) e l’avvio a recupero energetico degli scarti (11% del totale)
Per quanto concerne la raccolta, l’Accordo-Quadro ANCI-CONAI in via di
definitiva chiusura per la parte dedicata agli imballaggi in plastica presenta
importanti positive novità: pur restando immutati i corrispettivi unitari, pare
assicurato l’obiettivo di restringere le fasce qualitative, penalizzando i
conferimenti impropri e riducendo quindi di fatto il “monte-corrispettivi”
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LE SOLUZIONI
Per concludere (II°)
Il vero intervento strutturale sulla raccolta, tuttavia, necessita di adeguamenti
normativi: è necessario passare da un sistema in cui “chi più raccoglie è più
bravo”, a prescindere dall’effettivo riciclo di quanto raccolto, ad un’impostazione
che corresponsabilizzi cittadini, Comuni, Aziende della raccolta e sistema
consortile per massimizzare l’effettivo riciclo, “riallineando” quindi raccolta e
riciclo in base alle compatibilità tecniche ed economiche del sistema industriale,
che varia profondamente da “filiera” a “filiera”. Per la plastica, ciò significa
puntare a raccogliere solo gli imballaggi che trovano collocazione utile sul
mercato del riciclo (bottiglie, flaconi, termoretraibile e termoestensibile di
buona qualità e poco altro)
Parallelamente, sono necessari, oltre ad una rinnovata volontà politica che
“sdogani” definitivamente il recupero energetico e la produzione di combustibili
da rifiuti, interventi normativi per promuovere ed agevolare la produzione e
l’utilizzo di combustibili da rifiuti di alta qualità (CDR-Q)
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I CONTROLLI
I risultati 2008
Contributo recuperato (€)
Procedure
Materiale
2006
2007
2008
Acciaio
115.515
50.087
174.740
Alluminio
10.671
8.824
33.678
Carta
697.392
1.281.797
939.494
Legno
366.028
570.840
311.689
Plastica
2.011.341
2.673.273
1.806.750
Vetro
102.968
192.815
179.140
Totale
3.303.915
4.777.636
3.445.492
Semplificate
Totale
561.528
1.664.102
1.612.818
Totale procedure
Totale
3.865.443
6.441.739
5.058.309
Ordinarie
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