il corriere vinicolo n.16 22 23 Aprile 2012 t e s t i n c a m p o Novità Santa Margherita Vitigno-territorio in primo piano Tabella 1 - caratteristiche tecniche del trattore Motore Sigla TD2011L04i Alimentazione Gasolio Numero cilindri 4 Alesaggio (mm) 96 Corsa (mm) 125 Cilindrata (cc3) 3.619 Potenza massima (CV/ kW) 77/56,5 Regime nominale (giri/ min) 2500 Coppia massima (Nm) 240 Regime di coppia massima 1.500-1.700 (giri/min) Regime minimo (giri/min) 900 Distribuzione 2 valvole Pompa di iniezione Iniezione diretta Filtro aria A secco con avvisatore acustico occlusione Lubrificazione Circolazione forzata Raffreddamento Aria-olio integrato Livello emissioni Stage 3a Lubrificazione Pompa con portata max 40 l/min; capacità coppa dell’olio 8,0 l/min Pressione dell’olio (bar) min. 1,2 max 4,0 Raffreddamento Capacità di 5 litri ∆P max radiatore 300 mbar Temperatura di termoscambio (°C) Da 80 a 95° C Livello emissioni Conformi alle direttive CEE: 2000/25; 97/68; 2005/13 Trasmissione Frizione A disco singolo ad azionamento idraulico con regolazione automatica Cambio Sincronizzato, 16 marce avanti, 16 marce indietro, inversore elettronico Rapporto assale anteriore e posteriore 1:1 Bloccaggio differenziale A innesto simultaneo anteriore e posteriore ad azionamento elettroidraulico Presa di potenza Innesto Frizione ad azionamento elettroidraulico con regolazione automatica Velocità (giri/min) Anteriore: 1.000 giri/min Posteriore: 540 e 750 giri/min Giri motore (giri/min) Anteriore: a 2.450 giri/min Posteriore: a 2.450 e 2.520 giri/min Tipo Freno multi disco a comando idraulico in bagno d’olio, agisce come freno integrale su trazione integrale su tutte le ruote Comando Idraulico Freno di stazionamento Azionamento meccanico Angolo di sterzata (°) 50° Freni Partendo dal medesimo obiettivo, ossia l’esaltazione del binomio vitigno-territorio, le due nuove proposte di Santa Margherita non potrebbero essere così diverse per profilo sensoriale, né più simili per personalità e carattere. Da una parte, il Gewürztraminer Trentino, dal profilo organolettico caratterizzato da profumi di fiori, di frutta fresca e spezie, leggiadro nel corpo e dalla persistente trama odorosa, dall’altra il Malbech, che Santa Margherita ha saputo esaltare nei terreni di origine lagunare del Veneto Orientale, vibrante nei sentori di frutta rossa selvatica ed erbe aromatiche, tanto croccante in bocca nell’espressione tannica quanto energico nella dinamica gustativa. Prove macchine specializzate in vigneto Potenza e versatilità di utilizzo 1. Descrizione del trattore di Cristiano Baldoin, Luigi Sartori, Franco Gasparini, Sebastiano Pavan Dip. Territorio e Sistemi Agro-forestali – Università degli Studi di Padova , L Holder F 780 è una trattrice agricola a 4 ruote motrici articolata specializzata per operare in vigneto e frutteto. La struttura caratterizzata dallo snodo centrale permette di raggiungere un angolo di sterzatura di 50° che, con le ridotte larghezze (min. 1.040 mm e 1.108 mm con la gommatura utilizzata nelle prove), la rende adatta al lavoro in filari stretti e zone impervie. La struttura prevede il posizionamento del motore in equilibrio sull’assale anteriore con il terminale di scarico situato anteriormente verticale al di sopra del cofano motore e l’emissione dei fumi ad un’altezza pari a quella della cabina. Lo scarico laterale dei fumi è disponibile a richiesta come optional e migliora senza dubbio la visibilità. Il motore è a iniezione diretta a 4 cilindri e cilindrata di 3.619 cm3, normativa Stage 3a. La potenza massima è di 56,5 kW a 2.500 giri/min, mentre la coppia massima è di 240 Nm a 1.500 giri/min. La trasmissione del moto avviene tramite un cambio a 16 velocità suddivise in due gamme di cui la più lenta azionata da un super-riduttore e all’interno di ciascuna gamma 4 marce sono azionate elettricamente con innesto tramite frizione. L’inversore elettrico viene azionato tramite il pedale frizione con conferma dell’inversione del moto tramite avvisatore acustico. Il blocco del differenziale an- Circuito idraulico e sollevatore Pompe idrauliche 2 a tandem con portata 35 l/min e 27,5 l/min Tipo sollevatore Braccio normalizzato a 3 punti regolabile Controllo sollevatore Elettronico Tipo di comando sollevatore Joystik elettronico Distributori ausiliari Anteriori: 3 a doppio effetto 2 prese idrauliche di lavoro Posteriori: 3 a doppio effetto 2 prese idrauliche di lavoro Attacco a 3 punti Categoria IN e I Bracci Regolabili in larghezza; regolabile in altezza con i due martinetti a doppio effetto di sollevamento e sterzante idraulicamente Spuntone Meccanico, optional idraulico Capacità di sollevamento 2.295 (kg) all’estremità dei tiranti Pesi Senza zavorre con cabina (kg) in relazione ai pneumatici Totale: 2.150-2.240 Anteriore: 1.2351.310 Posteriore: 915-990 Peso massimo ammesso (kg) in relazione ai pneumatici Totale: 3.440-4.000 Anteriore: 1.7202.400 Posteriore: 1.720-2.400 Dimensioni Altezza massima (mm) 2.153-2.236 Passo (mm) 1.527 Carreggiata (mm) in relazione ai pneumatici 770-814 (minima) 832-904 (massima) Lunghezza senza zavorre e 3.278-3.412 tiranti (mm) Luce libera dal suolo (mm) in relazione ai pneumatici 122-205 Larghezza (mm) in relazione ai pneumatici 1.044-1.137 (minima) 1.106-1.419 (massima) F 780 Il trattore specializzato Holder F 780 teriore e posteriore avviene ad innesto simultaneo ad azionamento elettroidraulico con interruttore a pulsante elettrico. Lo sterzo è articolato idrostatico con compensazione del carico meccanico sulle ruote, che ottimizza la trazione e agisce come dispositivo stabilizzatore di sicurezza anti-ribaltamento. I freni sono multidisco a comando idraulico in bagno d’olio e agiscono su tutte e 4 le ruote. Il modello in prova è dotato di sollevatore idraulico anteriore a doppio effetto con bracci smontabili in combinazione 3 distributori idraulici ausiliari a doppio effetto, una presa idraulica per l’azionamento di attrezzature e la presa di potenza a 1.000 giri/min. Nella parte posteriore si trova il sollevatore a doppio effetto con t e s t i n il corriere vinicolo n.16 c a m p o 23 23 Aprile 2012 Previsioni Vino senese: un 2012 positivo Secondo dati resi noti dalla Camera di commercio, in provincia gli operatori prevedono per quest’anno un incremento del fatturato del 5%, una stabilità diffusa dei prezzi e un aumento delle esportazioni dell’11,5%. La necessità di consolidare queste tendenze ha convinto la Camera di commercio, sostiene il presidente Massimo Guasconi, “a organizzare, in collaborazione con Promosiena, iniziative per rafforzare la posizione nei mercati che offrono migliori opportunità". (Agi) L'Holder F 780 con attrezzatura portata Elevata adattabilità dell’impianto idraulico a qualsiasi esigenza operativa e grandi potenzialità di utilizzo, dopo aver acquisito dimestichezza con i comandi. Puntualizzate alcune lacune riguardanti il tubo di scarico che ostacola la visibilità e la limitata luce libera da terra. Questo in sintesi il giudizio del panel test tecnico che ha “messo alla prova” l’articolato a 4 ruote motrici di Holder accumulatore di pressione con raccordi regolabili e orientabile in due dimensioni attraverso un dispositivo elettroidraulico indipendente per ciascun braccio, 3 distributori idraulici ausiliari a doppio effetto, una presa idraulica per attrezzature e la presa di potenza a 540 e 750 giri/min. L’impianto idraulico viene azionato da un sistema di sicurezza che prevede l’innesto delle 2 pompe a tandem (con portata rispettivamente di 35 l/min e 27,5 l/min, pressione di esercizio 190 bar), anche collegabili, tramite un interruttore e successivamente è possibile azionare i comandi elettrici duplicati con pulsanti a tasto proporzionale o con joystick multifunzione il quale, tramite diverse opzioni, permette di azionare i 6 distributori idraulici, i due sollevatori e l’azionamento di attrezzature idrauliche. La capacità del serbatoio separato dell'olio per i servizi idraulici è di 18 dm3. Al di sopra del motore è collocato il sistema radiante con aspirazione dall’alto tramite la griglia di protezione integrata sul cofano motore. Il serbatoio del gasolio della capacità di 51 dm3 è posizionato al di sopra dello snodo centrale, al di sotto dello snodo stesso è collocato quello dell’olio idraulico. La cabina sospesa su silent blok è indipendente dalla piattaforma basale che essendo solidale con il telaio segue le escursioni del terreno, la dotazione prevede il sistema di climatizzazione e riscaldamento e la presenza di filtri ai carboni attivi. L’ac- cesso avviene dalle due portiere di sinistra e destra. Il vetro anteriore è fisso mentre quello posteriore è apribile a compasso. Il sedile di guida è dotato di sospensione meccanica con regolazione in altezza e inclinazione dello schienale. I dispositivi di illuminazione sono collocati sulla parte frontale anteriore del cofano motore e sul tetto della cabina con suddivisione tra fari di lavoro e di circolazione stradale, mentre al posteriore sui parafanghi si trovano i fari stradali e della retromarcia e sul tetto della cabina quelli da lavoro. Per agevolare le operazioni in ambienti a elevata pendenza è stato realizzato un piede stabilizzatore che entra in azione in condizioni limite garantendo la sicurezza dell’operatore. ripartizione delle masse 1.540 Kg 63% RISULTATI Il posto di guida ha ricevuto un punteggio medio di 3,5 con un massimo di 4,25 nel confort del sedile e una votazione minima di 3,0 per la presenza dei montanti nella cabina. Molto buona è stata la valutazione del panel di esperti per quanto riguarda l’ergonomia e sugli allestimenti presenti in cabina con una votazione media di 4,0. In particolare ottimi e unanimi punteggi si sono avuti sulla facilità di azionamento dei distributori idraulici e del sollevatore. Buona anche l’ergonomia dei comandi per il bloccaggio del differenziale, per l’innesto della doppia trazione e della leva del cambio. L’accessibilità dei punti di controllo, di manutenzione è stata giudicata con una votazione media di 2,7 a causa delle ridotte dimensioni del mezzo. Si segnala però la presenza di soluzioni particolarmente funzionali, come lo sportellino laterale dedicato al controllo del livello dell'olio motore. In generale molto buona è risultata l’accessibilità ai rifornimenti soprattutto del gasolio e dell'olio motore. Sono state puntualizzate alcune lacune riguardanti il tubo di scarico che ostacola la visibilità e la limitata luce libera da terra. Inoltre, sebbene tutti i controlli ordinari siano facilmente effettuabili esternamente senza apertura del cofano, in caso di ispezione straordinaria si è notata la difficoltà della sua apertura soprattutto a motore caldo. Infine, il comando dell’acceleratore a pedale non è solidale con il pianale della cabina, per cui in terreni dissestati è difficile mantenere un’accelerazione costante con il comando a pedale. Il panel ha apprezzato invece la presenza del sollevatore anteriore e posteriore a doppio effetto, i bracci posteriori regolabili non solo in altezza, ma anche nell’inclinazione laterale. è stata notata l’elevata adattabilità dell’impianto idraulico a qualsiasi esigenza operativa e le grandi potenzialità di utilizzo di questo trattore speciale dopo aver acquisito dimestichezza con i comandi. 1.050 Kg 35% 2.450 Kg 1.970 Kg 65% 2.450 + 570 = 3.020 Kg 1.430 Kg 34% 1.180 Kg 28% 1.560 Kg 38% 2.450 + 1.720 = 4.170 Kg 2. Panel test - valutazione degli esperti Il panel di esperti è stato scelto tra tecnici e dirigenti di aziende viticole socie di UIV (Unione Italiana Vini) e ai collaudatori del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali dell’Università di Padova con l’obiettivo di fornire un contributo pratico basato anche sulle personali esperienze di gestione aziendale del parco macchine. Al gruppo di lavoro è stato richiesto di partecipare a un giorno di prova, per esprimere, in forma assolutamente riservata, commenti e giudizi sul trattore in questione. La check list predisposta è costituita da quattro parti: la prima riguardante il posto di guida (linea, presenza di montanti, porta d’accesso, vivibilità, silent block, sedile operatore, braccioli, accesso); la seconda riguarda aspetti ergonomici (visibilità degli indicatori del cruscotto e dei display, visibilità di tutte le scale numeriche, ergonomia dei comandi principali); la terza tratta l’accessibilità dei punti di controllo e di manutenzione (cofano, filtri, olio motore, ingrassatori, fusibili, batteria, ecc) e la quarta l’accessibilità per i rifornimenti (gasolio, oli e tutti i fluidi). I giudizi sono stati attribuiti a ciascuna voce con una scala da 1 (giudizio scarso o assente) a 5 (giudizio largamente positivo). 920 Kg 37% Tabella 2 – Media dei punteggi ottenuti dal trattore Holder F 780 Accessibilità dei punti di controllo e manutenzione Posto di guida design 3,25 apertura cofano motore 2,00 montanti 3,00 porta d’accesso 3,25 accessibilità e manovrabilità astina dell’olio motore 2,75 dimensioni interna (vivibilità) 3,75 filtri aria, cabina 2,50 silent block 3,75 filtro olio 2,25 sedile operatore 4,25 filtro gasolio 2,25 braccioli 3,50 accessibilità degli ingrassatori, 2,25 accesso 3,25 accessibilità dell’accumulatore (batteria) 3,25 accessibilità dei fusibili 3,50 accessibilità lampadine fanali 3,50 Ergonomia del posto di guida la visibilità degli indicatori del cruscotto e dei display LCD 3,00 la visibilità di tutte le scale numeriche comandi principali (facilità di presa delle leve, inclinazione e riduzione dello scivolamento, sensibilità) 3,00 distributori idraulici 5,00 sollevatore 4,75 leva cambio 4,00 pedaliera 3,00 blocco differenziale 4,00 trazione 4,33 leva pdp 3,75 volante 3,75 display 2,75 joystick 4,75 Particolare del posto di guida con il gruppo di comando dell'impianto idraulico, entrambi giudicati molto positivamente dal panel di esperti Accessibilità dei rifornimenti gasolio, 4,50 olio motore 4,50 olio trasmissione 3,25 olio impianto idraulico 4,00 24 il corriere vinicolo n.16 t e s t 23 Aprile 2012 i n c a m p o Baglioni Hotels Esperienza filari: vivere l’arte del vino Attacco a tre punti con i bracci laterali regolabili e orientabili in due dimensioni attraverso un dispositivo elettroidraulico indipendente Si chiama Esperienza Filari ed è la proposta enoturistica di Baglioni Hotels per vivere, attraverso percorsi dedicati, l’arte della vinificazione in collaborazione con alcune cantine italiane. Il viaggio di scoperta dal filare alla bottiglia, con visite ed esperienze in cantina, attraverserà i maggiori distretti vinicoli italiani: Grinzane Cavour (Piemonte) con La Spinetta Campè, Terricciola (Toscana) con La Spinetta Casanova, la Franciacorta con la cantina Cà del Bosco, la Valpolicella con Masi - Serego Alighieri, Montalcino (Toscana) con Marchesi de Frescobaldi. 3. Prove strumentali in laboratorio e su pista Gli angoli morti determinati dalla cabina sono stati misurati in laboratorio mediante una livella laser montata su un cavalletto munito di goniometro e in grado di ruotare di 360° sul piano orizzontale e verticale, collocata all’altezza degli occhi di un operatore alto 180 cm seduto al posto di guida. Le prove dinamiche si sono svolte su una pista asfaltata chiusa al traffico, utilizzando per il rilevamento dei dati un sistema GPS a correzione differenziale RTK in grado di garantire una precisione di +/- 2 cm nel rilevamento della posizione e una frequenza di registrazione di 5 Hz, scaricando i dati tramite porta seriale su un computer portatile installato in cabina. I dati raccolti sono stati registrati in formato standard NMEA 183; tra i vari messaggi disponibili è stato scelto l’RMC, in grado di fornire punto per punto il valore della velocità istantanea. I dati registrati sono stati elaborati su foglio elettronico e mediante un software GIS per la visualizzazione dei risultati. Le prove hanno riguardato: accelerazione da 0 alla velocità massima a macchina isolata accelerazione da 0 alla velocità massima con rimorchio di massa complessiva pari a 5 t (corrispondente al massimo rimorchiabile su strada per rimorchi privi di frenatura pneumatica) frenata dalla velocità massima all’arresto con macchina isolata frenata da 25 km/h all’arresto con macchina isolata e con rimorchio da 5 t La scelta di provare le prestazioni di accelerazione e frenata accoppiando il trattore con un rimorchio è motivata dal comune impiego di macchine di questo tipo anche per il conferimento dell’uva alle cantine sociali, in considerazione della potenza elevata dei motori, che conferisce anche ai trattori specializzati per frutteto capacità di traino elevate nonostante le loro caratteristiche costruttive non siano particolarmente vocate a tale impiego. Tuttavia, non essendo destinati a prevalente utilizzo stradale, i trattori da vigneto sono normalmente privi di impianto di frenatura pneumatica per il rimorchio, pertanto la massa rimorchiabile si ferma al limite di 5 t stabilito per i rimorchi con freni meccanici azionati a leva. Le prove di frenata, effettuate su pista privata e chiusa al traffico, sono state condotte impiegando un rimorchio di massa pari a 5 t, senza azionare il freno del rimorchio. Questo con la finalità di valutare sperimentalmente il comportamento del trattore in caso di malfunzionamento del sistema frenante del rimorchio, e di conseguenza con la frenatura totalmente demandata alla capacità frenante del trattore, condizione abbastanza frequente nell’utiliz- zo pratico. L’altezza da terra del gancio di traino è di 0,7 m con timone del rimorchio in posizione orizzontale. Sono state inoltre effettuate prove di manovrabilità, che hanno riguardato essenzialmente le prestazioni del trattore in relazione alla sterzatura. Con la finalità di verificare la prontezza di risposta dello sterzo, è stata condotta una prova su pista asfaltata rettilinea, effettuando 15 sterzate complete a destra e a sinistra senza soluzione di continuità a velocità stabilizzata di 7 km/h, sia a macchina isolata che con un’attrezzatura portata di massa pari a 560 kg. Tale ridotta velocità di esecuzione della prova è stata scelta per la tipologia del trattore a telaio snodato, che consente sì manovre molto strette, ma non è adatto per eseguire tali manovre a velocità elevata a causa del sollevamento della ruota posteriore interna alla curva, anche per la carreggiata molto stretta. Infine è stato misurato l’interfilare minimo che consente l’uscita da un filare e il rientro in quello adiacente, disponendo di una capezzagna larga 6 m, senza fare manovra e senza l’uso dei freni, sia a macchina isolata che con un atomizzatore trainato con serbatoio da 1.000 dm3 avente una massa di 1.720 kg. RISULTATI Rilevazione degli angoli di visibilità dal posto di guida I risultati, schematizzati nella Fig. 1, mostrano come l’ampia superficie vetrata consente una discreta visibilità anteriore, in parte penalizzata dalla posizione del tubo di scarico; la visibilità anteriore è buona, mentre lateralmente è parzialmente ostacolata dai montanti posteriori delle porte. La visibilità dell’attrezzatura montata posteriormente è più che adeguata, come pure l’angolo di visione laterale. figura 1 angoli di visibilità rilevati all’altezza degli occhi dell’operatore. I settori in giallo indicano gli angoli morti U T I L I ZZA T O R I E FORNITORI DI SERVIZI COMUNALI figura 2 figura 3 accelerazione 0-velocità massima – macchina isolata accelerazione 0-40 km/h con rimorchio di massa pari a 5 t 40 30 40 35 Accelerazione media 0,55 m•s-2 30 25 20 15 10 5 0 U T I L I ZZA T O R I E FORNITORI DI SERVIZI COMUNALI Distanza percorsa 88,1 m Velocità km/h 35 Velocità km/h Prove di accelerazione L’accelerazione da 0 alla velocità massima, rilevata dalla strumentazione GPS in 35,5 km/h, a macchina isolata (fig. 2) ha richiesto 18 s e un lancio di 88,1 m, per un’accelerazione media pari a 0,55 m∙s-2, con due cambi di marcia; si tratta di un valore coerente con la massa e la potenza del trattore, compensato da buone doti di coppia motrice a basso regime. Con il rimorchio avente massa complessiva pari a 5 t (fig. 3) il tempo impiegato è stato di 22,6 s con un lancio di 126,2 m corrispondente ad un’accelerazione media di 0,43 m∙s-2; sono stati effettuati due cambi marcia, di durata pari a circa un secondo. Accelerazione media 0,43 m•s-2 25 20 15 Distanza percorsa 126,2 m 10 5 0 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Tempo (secondi) 0 0 3 4 5 6 7 8 9 1011 1213 141516171819202122 Tempo (secondi) figura 4 Frenata da velocità massima con macchina isolata 40 35 Velocità km/h 30 25 20 15 10 5 -20 -15 -10 0 -5 0 5 distanza (metri) 10 15 20 30 25 Velocità km/h 20 con rimorchio 15 10 5 -20 -15 -10 0 -5 0 distanza (metri) 5 10 m, da confrontarsi con i 6,9 m necessari all’arresto del trattore isolato (figura 5); le decelerazioni medie risultano quindi pari a 0,48, e 1,55 m∙s-2. La frenata dalla velocità massima a macchina isolata (figura 4) ha evidenziato una decelerazione uniforme, confermando però che nei trattori a telaio snodato è necessaria una certa perizia da parte dell’operatore per contrastare la naturale tendenza all’impuntamento della macchina, con il conseguente sollevamento da terra delle ruote posteriori, dovuta alla prevalenza di massa sull’assale anteriore, nonché per evitare l’intraversamento a seguito Particolare dell'impianto idraulico centralizzato e di un gruppo di dispositivi ausiliari interiori figura 4 distanze di arresto da 25 km/h con rimorchio da 5 t macchina isolata Prove di frenata La prova frenata dalla velocità massima è stata effettuata solo a macchina isolata per motivi di sicurezza, in quanto per la loro struttura i trattori a telaio articolato sono progettati per consentire la massima operatività in spazi ristretti, ma non sono i più indicati per l’impiego su strada a velocità elevate, risultando anche difficili da mantenere in traiettoria rettilinea. Nel caso in esame, la distanza di arresto è risultata di 14,1 m, con una decelerazione media di 0,71 m∙s-2 (figura 4) La prova di frenata con il rimorchio è stata effettuata da 25 km/h e ha richiesto 13 15 del bloccaggio delle ruote che va a squilibrare l’assetto del mezzo. Riducendo la velocità a 25 km/h, valore più consono alle caratteristiche dinamiche dei trattori articolati, si nota un comportamento in frenata molto più omogeneo, anche se permane l’alleggerimento dinamico dell’assale posteriore. Con il rimorchio da 5 t naturalmente la frenata si allunga in misura notevole, ma rimane controllabile a patto che il conducente eviti manovre brusche che comporterebbero la destabilizzazione del trattore per intraversamento o sollevamento dell’assale posteriore. L'Holder F 780 nelle prove con atomizzatore trainato t e s t i n il corriere vinicolo n.16 c a m p o 23 Aprile 2012 25 Consorzio del Soave Al via l’Erga Omnes Le nuove funzioni di tutela, vigilanza e promozione “erga omnes” sono state attribuite dal Mipaaf sulla base di quanto previsto dalla nuova Ocm Vino, in considerazione dell’ampia rappresentatività dell’organismo consortile (l’80% dei produttori). Immediato il risvolto pratico: le attività di tutela, promozione, valorizzazione e vigilanza dovranno essere sostenute da tutti i produttori che si fregiano della denominazione e non solo da parte dei soci del Consorzio, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 61/2010. Cambia quindi in maniera forte il ruolo del consorzio: un vero e proprio tavolo di sintesi per organizzare e coordinare l’attività delle diverse categorie interessate alla produzione e commercializzazione della Doc. Prove di manovrabilità Prova di slalom Come si vede dal grafico, l’effettuazione di 15 sterzate complete sinistra-destra ha richiesto una lunghezza del tracciato di 168 metri a macchina scarica e 172 metri con un carico di 560 kg agganciato al sollevatore, che ha quindi comportato un alleggerimento dell’assale anteriore tutto sommato poco influente sulla capacità di sterzata.. figura 5 Tracciato GPS della prova di slalom m m 17 2 Prova di inversione in filare La fig. 6 mostra la distanza interfilare minima necessaria per consentire l’uscita da un filare e il rientro in quello adiacente senza usare il freno e senza fare manovra, disponendo di una capezzagna larga 6 metri, impiegando un atomizzatore portato di massa complessiva pari a 560 kg e uno semiportato di massa pari a 1.720 kg. Come si vede dal disegno, tale larghezza minima è risultata di circa 3,4 e 3,7 metri rispettivamente con le due attrezzature. Si tratta di una manovrabilità che consente di effettuare manovre molto strette e di operare agevolmente nella quasi totalità dei frutteti e vigneti che costituiscono la naturale collocazione operativa dell’Holder F 780. 16 8 m figura 6 Larghezza interfilare minima per l’inversione con attrezzatura portata e trainata m m 3,70 00 6, macchina isolata con attrezzatura portata m 3,40 00 6,